ALIMENTI FUNZIONALI 04/2010

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acque

Fig. 11 - Grado di conoscenza della composizione dell’acqua.

Fig. 12 - Criteri di scelta nell’acquisto di acqua minerale.

sumi pro capite erano poco più della metà di quelli attuali) che fanno apparire l’acqua in bottiglia più pura e più controllata dell’acqua di rete. La tendenza del consumatore è verso l’acquisto delle acque oligominerali, cosiddette “piatte”, con caratteristiche simili a quelle dell’acqua potabile distribuita dagli acquedotti: dal punto di vista normativo entrambe sono sottoposte a controlli che ne verificano la rispondenza a determinati parametri stabiliti per legge per garantirne l’idoneità al consumo umano anche se sancite da due differenti normative. Dal punto di vista qualitativo entrambe hanno proprietà simili con contenuto salino di solito compreso tra 50 e 500 mg/L,

come si evince anche da una recente inchiesta condotta dal Portale consumatore sulle acque dei rubinetti del Lazio (6). Concludendo, i consumatori coinvolti nello studio non conoscono i fattori che determinano la qualità di un’acqua da bere, e la scelta è, pertanto, determinata da fattori indipendenti dalla sua qualità. I risultati ottenuti con il lavoro svolto mostrano che il problema della comunicazione dell’informazione ai cittadini è piuttosto complesso e che spesso l’informazione non giunge o giunge distorta in quanto il messaggio che la contiene non è adatto al pubblico cui viene rivolto o non è sufficientemente completo. Per quanto riguarda la pubblicità, essa si preoccupa fondamentalmente di realizzare una

comunicazione persuasiva, nel senso che si propone di ottenere che il cliente assuma il punto di vista dell’emittente e, a questo scopo, cerca di indurre in chi riceve il messaggio, una elaborazione cognitiva che produca una motivazione favorevole. Facendo riferimento, in particolare, all’acqua da bere, nella ricerca è emerso che la mancanza di un certo numero di conoscenze impedisce ai cittadini una lettura critica dei messaggi che vengono loro proposti attraverso i mass-media. Da questo punto di vista occorrerebbe che tali conoscenze facessero acquisire ai cittadini la capacità di capire e interpretare i criteri che permettono di valutare la qualità di un’acqua, sia essa quella dell’acquedotto, sia essa minerale. Per quest’ultima il consumatore attento dovrebbe essere in grado di leggere l’etichetta, per sapere quali sono le indicazioni da prendere in considerazione per assumere una decisione consapevole. Ricevuto il 25 luglio 2009

BIBLIOGRAFIA 1. Pacific Institute: project the world’s water http://www.worldwater.org 2. B e v i t a l i a - B e v e r f o o d , A n n u a r i o 2008/2009. 3. Legambiente - Altreconomia “La lotteria dei canoni di concessione delle acque minerali”, marzo 2009. 4. ISTAT “Famiglie, abitazioni e zone in cui si vive”, 2007. 5. Gfk - Mineralacqua “Ricerca sulle acque minerali italiane” http://www.beverfood. com/ 6. http://www.portaleconsumatore.it “Acqua del rubinetto? Molte luci e qualche ombra nel Lazio”. 7. Worldwatch institute “State of the world”, 2007. 8. Legambiente “Un paese in bottiglia”, marzo 2008. 9. Giardella D., Borsese A, Conio O, Palumbo F, Riganti V. “The perception of drinking water quality: an experience of commodity education”, J.Commodity Science, 42 (I), pp. 25-4, 2003. Alimenti Funzionali - II (2010) aprile -

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