FERRAMENTA 2000 Ev. n. 32/2020

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ritorno su livelli di redditività soddisfacenti ne ha supportato la ricapitalizzazione. Le ripercussioni sul mercato del lavoro sono state considerevoli, in un contesto già caratterizzato da un rallen-

tamento della dinamica occupazionale. Oltre un terzo degli occupati in regione è stato interessato dal blocco delle attività produttive non essenziali. Il calo della domanda di lavoro, diffuso tra tut-

ti i gruppi professionali, è stato meno marcato per le posizioni impiegatizie e a più alta qualifica che presumibilmente hanno potuto fare maggiore ricorso al lavoro agile.

Le istituzioni

vendita di alcuni prodotti). L’emergenza sanitaria ha inciso su un incremento dei costi per la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e relativa adozione delle disposizioni attinenti ai protocolli anti-contagio per clienti e dipendenti. Quindi maggiori costi per acquisto DPI, per gestione della presenza del personale in alternanza, con qualche disagio anche per la clientela. In termini di vendita. Il settore, ad oggi, non ha risentito in maniera disastrosa della situazione. Maggiore beneficio hanno tratto quelle aziende che prima del lockdown già effettuavano vendite on line e quindi avevano già una piattaforma di vendita ed organizzativa, definita e pronta per l’e-commerce. n Quali sono e come vengono indirizzate le politiche attuate per lo sviluppo di questa rete commerciale sul territorio? Le grandi catene di solito sono poco legate alle politiche territoriali, se non in fase di indagine di fattibilità e verifica della presenza di destinazioni urbanistiche conformi alle esigenze aziendali. n In tali politiche sono coinvolte istituzioni ed associazioni attive sul territorio? Se sì, con quale ruolo? Il legame con le associazioni e le politiche territoriali dipendono dall’imprenditore presente e dalla sensibilità e voglia di integrarsi con il tessuto economico produttivo e col tessuto sociale.

Il legame è definito dall’impresa che di

solito si rivolge alle associazioni per la formazione obbligatoria, quasi mai per aggiornamenti professionali volontari, nonché per informative ed informazioni: la natura delle stesse dipende dal tipo di servizi per cui si rivolge alle associazioni. Quindi generalmente per informazioni fiscali, per informazioni relative alla fiscalità locale e per le decisioni in materia di commercio assunte in ambito locale. n Tali azioni riescono a diffondere conoscenza nel commercio di bricolage e giardinaggio? Se per conoscenza si intende informazioni e notizie, l’efficacia delle azioni dipende dai due canali, quello di trasmissione e quello di ricezione. Quindi l’efficacia dipende molto dal legame che il singolo imprenditore ha con l’associazione o il rapporto che ha con la Camera di Commercio.

stribuzione (e-commerce, grande distribuzione, etc.) ma per varie motivazioni, non ultime le abitudini delle popolazioni (privati e piccole imprese artigiane e di vicinato) che vivono in questi territori, le realtà di vicinato che Confesercenti rappresenta, ancora “tengono”. n Che impatto ha avuto e come è gestita l’emergenza sanitaria da Covid-19 per questa rete commerciale? L’impatto per le attività alle quali era consentita l’apertura in quel periodo è stato forte. Le richieste sono vertigino-

samente aumentate in pochissimi giorni e gli approvvigionamenti in un primo momento non erano adeguati all’enorme picco di richiesta, ma nel giro di poco tempo la risposta è arrivata e si è dimostrata assolutamente all’altezza di fronteggiare la situazione. È stata determinante ed ha fatto la differenza insieme ai negozi di vicinato del settore alimentare per tutti i nostri territori, non solo da un punto di vista economico ma anche e soprattutto da un punto di vista sociale.

STEFANO BERNARDINI – REFERENTE COMPARTO FERRAMENTA CONFCOMMERCIO TOSCANA

Come si è trasformata nel tempo struttura e configurazione del commercio di articoli di bricolage e giardinaggio? La storia della mia azienda riproduce in pieno la trasformazione del sistema commerciale attinente agli articoli di bricolage e giardinaggio: dalle piccole botteghe indipendenti a grandi catene strutturate in forma consortile aggregate sotto un unico marchio o altre che hanno negozi diretti e in franchising. Quello che queste grandi catene hanno cercato da sempre, sono imprenditori esperti del settore, in grado di aggiungere il fattore esperenziale e di supporto all’acquisto. Attualmente queste grandi catene si stanno configurando in strutture flessibili con agile capacità di adeguarsi al mercato. La gestione dei rifornimenti è just in time quindi con poche scorte di magazzino e poco capitale immobilizzato. n Che impatto ha avuto e come è gestita l’emergenza sanitaria da Covid-19 per questa rete commerciale? La categoria in questione è una di quelle che non è stata interessata dall’obbligo chiusura durante lo stato di emergenza sanitaria (fatto salvo il divieto di n

CONFESERCENTI MUGELLO VALDISIEVE VALDARNO FIORENTINO n Come si è trasformata nel tempo struttura e configurazione del commercio di articoli di bricolage e giardinaggio? in queste realtà ancora esistono attività di vicinato che vendono questa tipologia di articoli (mesticherie, ferramenta, vivai, consorzi agrari). Certo, come per tutti gli altri settori economici, si sono sviluppate anche altre tipologie di di-

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