che quella casa blu in Ontario fosse in qualche modo diversa dalla casa marrone a Oakland o dalla casa gialla di Redding o dalla casa beige a Coeur d’Alene. Le bugie diventano un po’ più grandi a ogni trasloco, insieme alla consapevolezza che le città non hanno bisogno di caporedattori di giornale, se non hanno più giornali da redigere, ma nonostante questo i proprietari di casa hanno comunque bisogno dei soldi dell’affitto. Perciò che cos’erano mai, in fondo, un altro trasloco, un’altra cittadina, un’altra nuova scuola e una nuova casa che non sarebbe stata mai davvero casa nostra? Dovevo solo abituarmici per qualche tempo. E questa volta, forse, non avrei nemmeno disfatto gli scatoloni.
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