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BILANCIO DI MANDATO 2007 - 2012 Una “relazione sociale”
La presente relazione è stata curata e redatta da Michele Spallino con la collaborazione e i contributi di Adriana Scancarello. Si ringraziano inoltre L’amministrazione comunale Cicero, i consiglieri del CdA Rosanna Cancila, Concetta Li Volsi, Mariella Pitingaro, Rosario Sferruzza e il personale amministrativo Pietro Carollo e Giovanna Geraci. Redazione, coordinamento editoriale e progetto grafico Michele Spallino Questo documento è disponibile anche al sito internet: http://www.museocivico.eu Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo.
© 2012 Museo Civico di Castelbuono Piazza Castello, 90013 Castelbuono (PA) tel / fax: +39 0921 677126 web: www.museocivico.eu e-mail: info@museocivico.eu
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Indice INTRODUZIONE e nota metodologica pag. 4 # IDENTITA’ • Statuto, missione, valori, finalità. • Struttura organizzativa, Organigramma e Comitati tecnico-scientifici • Patrimonio & Sezioni • Patrimonio & Inventario • Patrimonio & Manutenzione • Corporate identity
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# Attività: • Criteri nella programmazione • ALBUMUSEO: 2007 2008 2009 2010 2011 2012
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# DIMENSIONE ECONOMICA e SOCIALE • Criteri di gestione • Stakeholders & Regolamenti • Visitatori e affluenza • Bilancio consuntivo 2011 e previsionale 2012 • Estratto dal Regolamento generale • In fìieri...
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Introduzione
Introduzione e nota metodologica Museo e territorio: bilancio di mandato. Una relazione sociale.
Identità, attività, dimensione economica e sociale. Un bilancio di mandato che si ispira ai principi del bilancio sociale.
Redigere e sottoporre ad Enti Pubblici, partner culturali, partner privati, al proprio pubblico di riferimento (ai cittadini, innanzitutto) un bilancio di mandato è un atto doveroso: per certi aspetti concorre al perseguimento della missione pubblica dell’Istituzione considerato l’ausilio nel rendere note le scelte amministrative e programmatiche adottate con l’impiego di risorse pubbliche - e aiuta a condividere il senso dei percorsi intrapresi. Ma non celiamo altresì l’auspicio che, esplicitando la ratio delle nostre scelte, si possa evocare e spronare - nei futuri amministratori - il valore della “continuità”. Per far ciò, non poteva bastare riproporre i bilanci economici, che riassumono oneri e proventi ogni anno, nonostante la cura e il dettaglio che abbiamo introdotto nelle rendicontazioni consuntive e nelle puntuali relazioni che negli anni abbiamo allegato. In quei Bilanci economici (pur ammesso che abbiate
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voglia di leggerne anche le parti più ostiche di natura economico-finanziarie) non trovereste comunque tutto ciò che trovate in questo fascicolo, frutto - anche questo - di un notevole lavoro che ho inteso offrire nel congedarmi dal ruolo coraggiosamente offertomi. Il tentativo, l’ispirazione fondante, è la rendicontazione “sociale”: i pochi numeri presenti cercano di limitarsi alla “qualità” del nostro lavoro, ai risultati che in maniera concreta possono essere valutati alla luce delle risorse e delle energie - entrambe necessariamente limitate - che abbiamo potuto spendervi. Ed, al tempo stesso, offrire una presentazione del “ruolo” del Museo, comprensibile a tutti. Un c.d. bilancio sociale, stricto sensu, presenta però dei pre-requisiti a cui non possiamo (oggi) adempiere, né è così facilmente applicabile alle istituzioni culturali. Nonostante ciò, proponiamo un metodo ed offriamo alla futura
amministrazione gli strumenti per migliorarne i risultati: come si capirà in seguito, grazie alle ultime dotazioni sarà molto più agevole desumere alcuni “dati” indispensabili per una più precisa rendicontazione “sociale”. Il tentativo è comunque quello di provare a presentarvi - tra le righe che descrivono le attività svolte, in filigrana alle pagine che evidenziano i criteri che hanno mosso le scelte - quali ricadute positive ha avuto l’attività del Museo nei confronti di coloro che vengono definiti con un termine anglosassone (“stakeholder”), e che possono essere intesi più comodamente come tutti coloro che sono “portatori d’interesse”, in relazione diretta o indiretta con il Museo: Istituzioni (Comunali, Provinciali, Regionali), utenti, collaboratori, fornitori, la comunità circostante, enti culturali del territorio, operatori del turismo e comunque tutti coloro che con il Museo entrano in relazione e nei suoi confronti
hanno aspettative o esigenze. In questa prospettiva, meglio si apprezzeranno, inoltre, gli sviluppi e i risultati raggiunti da questa Istituzione di cui siamo stati tutti orgogliosi di far parte. Non un bilancio, quindi, ma una relazione... sociale. Che è in fondo anche ciò che intercorre da sempre tra il castello e i castelbuonesi. Buona lettura.
MICHELE SPALLINO PRESIDENTE
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Museo Civico di Castelbuono
IdentitĂ
ÂŤ conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale, storico, artistico, letterario ed etnoantropologico Âť
Identità
« Art. 1 – Costituzione
1. E’ costituita, ai sensi degli artt. 22 e 23 della legge 8 Giugno 1990 n. 142, quest’ultimo come integrato dall’art. 6 n.1 L.R. 30/2000, nonché ai sensi degli artt. 62, 63 e 64 dello Statuto Comunale, l’Istituzione pubblica denominata: « MUSEO CIVICO » 2. L’Istituzione è dotata di personalità giuridica e di autonomia gestionale. Quella contabile si svolge secondo le norme che seguono. Svolge la sua attività nel rispetto dello Statuto del Comune, dei Regolamenti comunali e degli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale. Ha sede in Castelbuono nei locali del Castello Comunale. Art. 2 – Compiti 1. L’Istituzione esplicherà i seguenti compiti: a) Strutturazione, allestimento, organizzazione, gestione del Museo Civico; b) Creazione di un sistema museale urbano e territoriale integrato nella rete museale, regionale, nazionale ed internazionale; c) Attività Culturali.
»
Statuto. Con delibera del Consiglio Comunale n° 11 del 7/3/2002 nasce il Museo Civico di Castelbuono. STATUTO: www.museocivico.eu/upload/ allegati/5169statuto.pdf
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La visione, i valori. Le finalità.
Visione La memoria storica e il patrimonio culturale-artistico di una comunità costituiscono la base su cui si costruisce l’identità di un popolo. Conoscere le proprie radici è la base di ogni nuova progettualità: valorizzarle, condividerle, promuoverle, concorre alla crescita “civica”, allo sviluppo delle coscienze e della libertà individuale. “Servire” l’arte, lo studio, la fruizione, il recupero, la contaminazione è il principio che muove il lavoro del Museo Civico di Castelbuono, nella duplice necessità di operare mediante interessi e tematiche locali ed al tempo stesso proiettandosi con riferimento alle dinamiche contemporanee della produzione artistica e degli standard museali internazionali. Per la crescita civica. Valori Il Museo Civico di Castelbuono ispira la propria attività ai principi di accoglienza, integrazione, eguaglianza e imparzialità. Persegue pertanto la piena fruibilità dei propri beni, impegnandosi a recuperare o valorizzare la dignità artistica e storica, e a contrastare le disparità di accesso, sia fisico che cognitivo, alla cultura.
Finalità [art. 2 - comma 5 dello Statuto] L’Istituzione: a) Promuove l’identificazione, il reperimento, l’acquisizione, la raccolta, la conservazione, l’ordinamento, l’inventario, la catalogazione, la valorizzazione dei Beni Culturali del Territorio; b) Promuove la fruizione pubblica dei suddetti beni attuando, in particolare, iniziative promozionali, didattiche ed educative per la conoscenza della storia sociale, civile, religiosa ed economica cittadina, delle tradizioni locali, delle opere d’arte e dei monumenti; c) Assume e coordina iniziative e servizi utili alla formazione di documentazioni relative ai beni posseduti e ad ogni altro materiale rilevante ai fini delle proprie raccolte; d) Crea, per l’incremento e la migliore conservazione, conoscenza, catalogazione e fruizione pubblica di tutti i beni culturali presenti nel territorio, occasioni di studio, di formazione, di ricerca, formulando proposte e progetti; e) Promuove e coordina attività capaci di inserire la cultura locale nel sistema più ampio dei presidi culturali nazionali ed internazionali, anche in collaborazione con altri Enti, Associazioni, privati e con il mondo della produzione; f ) Organizza, promuove e cura studi, incontri, dibattiti, convegni, manifestazioni varie, pubblicazioni, mostre, corsi di formazione culturale e scientifica, concorsi e premi, con riferimento al territorio ma anche nei diversi campi del sapere.
Identità
STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il Museo Civico di Castelbuono è un’Istituzione comunale, ente strumentale del comune di Castelbuono dotato di personalità giuridica e programmazione autonome. L’autonomia del Museo è gestita attraverso due organi: il Consiglio d’Amministrazione (CdA) e il Direttore dell’Istituzione. Il CdA è un organo a valenza prevalentemente strategica che nel rispetto degli orientamenti approvati dal Consiglio Comunale - ha poteri di indirizzo e di controllo sull’attività del museo, impartisce direttive di carattere generale, discute e approva progetti e programmi dell’Istituzione, nonché il programma annuale delle attività e il relativo bilancio. Il Direttore ha invece un ruolo più operativo, sia tecnico che amministrativo: provvede all’attività di raccolta, di conservazione, di studio e di didattica; cura l’inventario generale di tutte le proprietà del Museo e lo aggiorna; contribuisce all’organizzazione delle manifestazioni che si svolgono nell’ambito delle iniziative del Museo; determina gli impegni di spesa su mandato del CdA e vigila sul personale addetto al Museo.
Personale
Oggi il Museo Civico gestisce 11 unità di personale comunale: due unità per mansioni prettamente amministrative e nove - organizzate in due gruppi - con compiti di presidio ai piani, accompagnamento del pubblico e biglietteria.
Nelle immagini in basso: seduta del CdA. Da sinistra: Concetta Li Volsi, Adriana Scancarello (direttore), Rosario Sferruzza, Michele Spallino, Mariella Caruso, Rosanna Cancila, Pietro Carollo (ufficio amministrativo). Nella foto grande: il sindaco Cicero, il direttore Scancarello e il presidente Spallino durante la prima giornata di inaugurazione del nuovo apparato museotecnico (15/4/2011)
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ORGANIGRAMMA Consiglio di Amministrazione (Determina Sindacale n.64 del 12/06/2007) PRESIDENTE Michele Spallino VICE PRESIDENTE Rosanna Cancila CONSIGLIERI Concetta Livolsi, Rosario Sferruzza, Mariella Pitingaro DIRETTORE: fino al maggio 2008: Michele Sottile luglio 2008 - maggio 2012: Adriana Scancarello
Comitati tecnico-scientifici In occasione dei lavori di allestimento del nuovo apparato museotecnico, il Museo ha costituito un comitato tecnico-scientifico per ognuna delle sezioni museali permanenti.
Tale scelta, oltre allo specifico e fondamentale lavoro di redazione dei contenuti e degli elaborati, ha dato vita ad un team di esperti di primario rilievo che, dimostrando grande amore per la Cultura e per la causa del nostro Museo, continuano ad offrire sovente il loro consulto gratuitamente. Sezione Storico-Archeologica • prof. Domenico Pancucci • dott.ssa Alessandra Merra • dott. Giovanni Spallino • dott. Alessio Guarcello Sezione Storico-Urbanistica • prof. Eugenio Magnano di San Lio • arch. Giuseppe Scuderi • prof. Orazio Cancila • arch. Chiara Alessandro Sezione Arte Sacra • dott.ssa Roberta Civiletto • prof.ssa Maria Concetta Di Natale • dott. Giovanni Travagliato • prof. Salvo Anselmo • prof. Tommaso Gambaro Pinacoteca • prof.ssa Gianna Di Piazza • dott.ssa Laura Barreca
IDENTITA’
Patrimonio & Sezioni Opere e testimonianze diverse, custodite ed esposte all’interno di un monumento trecentesco. Quattro sezioni tematiche, una sala lettura, sale per mostre temporanee e per la convegnistica. Innovare per conservare.
ORGANIZZAZIONE IN SEZIONI E PERCORSO Primo obiettivo del Museo è quello di avviare un percorso di fruizione museale del Castello dei Ventimiglia, sede e baricentro dell’azione dell’Istituzione, simbolo del paese e – per le sue caratteristiche e funzioni – cuore della storia, del civismo, della cultura e del culto religioso. Con tale prospettiva, il Museo fornisce spunti sull’evoluzione storico-architettonica dell’edificio (sez. storico-archeologica) e dell’intero contesto urbano (sez. storico-urbanistica), con apposite sezioni didattiche permanenti, rappresentando le due ipotesi storicamente più accreditate; si proietta nello scenario della produzione artistica contemporanea, ospitando mostre e una sezione permanente al primo piano (pinacoteca), ed infine preserva ed espone i manufatti connessi al culto per la patrona Sant’Anna (arte sacra), la cui sacra reliquia è custodita nello scrigno barocco dei Serpotta, la Cappella Palatina, al secondo piano. Un percorso ascensionale, quindi, anche interiore, attraverso Conoscenza, Bellezza e Spiritualità.
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ARTE SACRA Oro, argento, pietre preziose. Dipinti, testi liturgici, paramenti sacri. Opere d’arte testimoni di una fede sincera, quella dei castelbuonesi verso la propria patrona, che da secoli si manifesta nell’ex voto e nelle processioni solenni, nella tradizione sacra che si sublima nella cultura civica.
CAPPELLA PALATINA “La più fastosa cappella di maniero feudale che esista in Sicilia” (R.Santoro). Il barocco dei fratelli Serpotta - uno spettacolo sontuoso ed estremamente fitto di immagini - fa da cornice alla rigorosa sacralità della reliquia della madre della Vergine Maria.
PINACOTECA Il primo piano è sede della Pinacoteca, il cui nucleo principale è costituito dal fondo della donazione del dott. Luigi Di Piazza, tra cui sono presenti opere di Bardi, Cagli, Schifano, Ortega. Dal 2010 il Museo ha avviato un progetto di rilancio con nuove acquisizioni di opere rappresentative di linguaggi della nostra contemporaneità.
ARCHEOLOGICA La sezione approfondisce la storia evolutiva del maniero dei Ventimiglia, attraverso pannelli didattici e tramite l’esposizione di oggetti di scavo rinvenuti dentro il castello durante il restauro degli anni ‘90 (vasellame, oggetti da cucina, epigrafi ed elementi costruttivi lapidei, ecc).
URBANISTICA Ricostruzione didattica sull’evoluzione storica dell’abitato castelbuonese dal secolo XII ad oggi, con rappresentazione cronologica dello sviluppo architettonico dei principali monumenti.
PRINCIPALI nuove Acquisizioni negli anni • “Occupazione delle terre in Sicilia“ Gaetano Porcasi donazione 2009 [deposito] • “La notte“ Alessandro Bazan acquisizione 2010 [pinacoteca] • “Senza titolo“ Francesco De Grandi acquisizione 2010 [pinacoteca] • “Art book“ (1 e 2) Benny Chirco acquisizione 2010 [pinacoteca] • “CosaMostra“ Laboratorio Saccardi acquisizione 2010 [pinacoteca] • “Fondo Antonio Mogavero Fina “ donazione 2011 [sala lettura] • “Elezioni: vizi privati e pubbliche virtù“ Marco Cingolani donazione 2011 [pinacoteca] • “Donna madonita all’antico telaio” Leonardo Albanese donazione 2011 [sala AMF] • Mappa topografica ‘800 acquisizione 2012 [urbanistica]
IDENTITA’
PATRIMONIO & INVENTARIO La redazione e gli aggiornamenti degli inventari a tutela del patrimonio collettivo.
L’inventario dei beni patrimoniali Il fondamento di un museo e’ il suo patrimonio, di qui l’importanza di accrescerlo, non casualmente, bensì in modo mirato. Ogni museo moderno ha una sua precisa vocazione e un suo progetto di sviluppo sulle cui basi guidare l’accettazione o meno di donazioni o lasciti e l’eventuale acquisto di opere. Un ricco patrimonio consente peraltro la rotazione delle esposizioni, la possibilità di fare del museo un punto di incontro per studiosi e specialisti o per studenti alle prese con saggi e tesi di laurea; o ancora, può consentire di allestire mostre temporanee e di renderle itineranti, favorendo il ruolo del museo nel territorio da cui prende forma. E in un’epoca estetica, anzi anestetica, in cui l’immagine trasmessa dai mass media ha confuso il reale, giungendo ad assumere una vera e propria alterazione del costume e financo dell’etica, il patrimonio di un museo e di conseguenza il suo ruolo, rimangono raro baluardo di Cultura contro le derive incalzanti, unico documento e testimonianza di una realtà che si può non solo vedere, ma toccare e sperimentare, ove fare esperienze non solo cognitive, ma anche emozionali e intuitive. Un Luogo che può creare coscienze libere e cittadini consapevoli. Partire da questi assunti da cui ci si è mossi per una sistemica e organica stesura degli inventari dell’intero patrimonio in capo all’Istituzione comunale Museo Civico di Castelbuono pertanto, fin dal primo insediamento nel castello comunale, e’ apparso ed è - per statuto - atto imprescindibile e responsabile per condurre una corretta conservazione, valorizzazione e gestione dello stesso. Perché il museo assuma pienamente un ruolo strategico e una trasparente mission culturale e’, infatti, operazione fondamentale portare a compimento preliminari fasi di studio e catalogazione che richiedono spesso tempi lunghi e importanti investimenti in risorse umane ed economiche. In verità tutto ciò a Castelbuono, dentro il castello comunale, e’ stato condotto con la onestà e la grandezza del volontariato, prima del 2002 e per lunghi anni nell’intento di recuperare, se non proprio di salvare il patrimonio, ad opera di tante e tante generazioni di amministratori e di cittadini responsabili e attenti; poi dentro la vecchia
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Istituzione “Centro Civico” e successivamente, dal 2003, dall’amministrazione museale rappresentata dal Prof. Angelo Ciolino, attraverso l’impagabile e immane lavoro di Giancarlo Carrozza e di Maria A. D’Anna, su coordinamento dell’allora Direttore del museo Michele Sottile; e infine aggiornato oggi attraverso l’attività diretta ed esclusiva del Direttore pro tempore Adriana Scancarello che si e’ avvalsa in parte - per gli elaborati planimetrici - della collaborazione a titolo gratuito dell’arch. Antonella Prisinzano. I manufatti, essenzialmente liturgici, erano già stati individuati nella loro essenza in modo da essere correttamente e concretamente riconosciuti dalla precedente Direzione - in capo all’Istituzione dal novembre 2002 all’aprile 2008. Il disordine con il quale è stato ricevuto dall’Istituzione il patrimonio precedentemente al 2002, di fatto è stato risolto tra il 2005 e il 2006 attraverso la redazione di dettagliati inventari. Essi sono stati organizzati in schede con numeri progressivi raccolti in sette tomi rilegati preceduti da una relazione rilegata a parte, come sotto meglio dettagliato: • • • • • •
cat. ARREDO SACRO da n. 0001 a n. 0298 (298 pag.) cat. ARREDO SACRO da n. 1002 a n. 1152 (152 pag.) cat. OPERE ARTISTI VARI da n. 2001 a n. 2043 (43 pag.) cat. SUPPELLETTILI VARIE da n. 4001 a n. 4039 (39 pag.) cat. PARAMENTO SACRO da n. 3001 a n. 3249 (251 pag.) INVENTARIO DELLE OPERE IN MOSTRA NELLA SEZIONE
ARTE SACRA (269 pag.) • INVENTARIO DELLE OPERE IN MOSTRA NELLA SEZIONE PINACOTECA • OPERE ARTISTI VARI (15 pag.) Il percorso di re-inventariazione – reso ancor più doveroso e urgente per via dei lavori di ri-funzionalizzazione del museo condotti dall’ottobre 2009 fino all’inaugurazione di luglio 2011 che ne hanno totalmente modificato l’assetto e la ratio - è stato piuttosto complesso. Avviato dall’inventario ricevuto in consegna il 25/07/2008 dalla dott.ssa M.Sara Raimondo – Direttore (facente funzione) dopo le dimissioni del maestro Michele Enzo Sottile, si è esteso a tutto il patrimonio del museo, sia quello storico-artistico e storico-archeologico - museografico e museologico - che a quello librario e delle attrezzature. Quel corpus inventariale a metà mandato era già stato puntualmente aggiornato - e trasmesso in duplice copia con prot. N.47 del 20/02/2010 - dal Direttore Scancarello, ed ha costituito pertanto il materiale di base per l’ultimo aggiornamento presentato in questa data 30/04/2012. Le schede inventariali allegate evidentemente ricalcano e sottolineano la nuova filosofia allestitiva adottata nel 2011, attraverso i criteri museografici e museologici che l’amministrazione museale ha inteso condurre per rinnovare l’offerta culturale al pubblico dall’acquisizione delle nuove dotazioni museotecniche.
IDENTITA’
Il Direttore del Museo Civico, Adriana Scancarello, che ha curato personalmente tutta la nuova schedatura integrativa e, laddove necessario, la ri-distribuzione dell’intero patrimonio consegnato, coordinando la redazione delle tavole planimetriche di distribuzione dei beni patrimoniali ai piani del castello - nella specifica collocazione ambiente per ambiente - ha in questo modo inteso agevolare le fasi e gli atti di consegna all’amministrazione entrante, garantendo in primis l’amministrazione uscente. Considerata la natura e la mole dei lavori effettuati dentro la struttura castellana e i sostanziali cambiamenti dei contenuti posti in esposizione, si è ritenuto di dover scendere al massimo dettaglio e quindi - nell’aggiornamento delle schede - di ampliare le informazioni patrimoniali attraverso allegati specifici che infine hanno riguardato: • • • • • •
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L’AGGIORNAMENTO INVENTARIO GENERALE DEI BENI MOBILI L’INVENTARIO DEL PATRIMONIO LIBRARIO (COSTITUENDA BIBLIOTECA MUSEO CIVICO) L’INVENTARIO GENERALE DEI BENI LIBRARI IN VENDITA L’INVENTARIO GENERALE DEI GADGET IN VENDITA UNO STRALCIO DELL’ELENCO DEI BENI TRASFERITI dal Centro Civico al Museo Civico in data 31/03/2003 e MAI REALMENTE ACQUISITI DALL’ISTITUZIONE L’INVENTARIO DEI BENI E LE PLANIMETRIE DEL NUOVO ALLESTIMENTO MUSEALE PER SINGOLA SEZIONE NELLA DISTRIBUZIONE AI PIANI (PIANO TERRA- PIANO MEZZANOPIANO PRIMO-PIANO SECONDO); L’ESTRATTO ELENCO DEI BENI DI NUOVA COLLOCAZIONE L’ESTRATTO ELENCO BENI SPOSTATI IN DEPOSITO L’ELENCO DEI BENI DI NUOVA INVENTARIAZIONE L’ESTRATTO DEI BENI SPOSTATI IN LUOGHI DIVERSI DAL
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CASTELLO CON IL QUADRO RIEPILOGATIVO DEI BENI MOBILI OGGETTO DI MOVIMENTAZIONE NEL 2009 (APERTURA CANTIERE ARREDO), NON PIU’ AFFIDATI AL MUSEO E RELATIVA NUOVA COLLOCAZIONE GLI ELENCHI DEL FONDO AMF OGGETTO DI INVENTARIAZIONE E DIGITALIZZAZIONE (INCARICO IN AFFIDAMENTO)
Relativamente a quest’ultimo punto, va detto che l’importante acquisizione dell’Archivio documentario dello storico castelbuonese Antonio Mogavero Fina, è stato cronologicamente l’ultimo prezioso risultato culturale dell’Istituzione che, nell’occasione dell’intitolazione allo storico di una Sala Lettura del museo da aprire al pubblico, si è impegnata con gli eredi a individuare esperti archivisti con la finalità, in primo luogo, di provvedere alla regolarizzazione dello stesso Fondo presso la Soprintendenza archivistica e bibliotecaria, quindi di riordinare e digitalizzare l’intero corpus documentario acquisito, e di predisporre un regolamento di consultazione prima della pubblica fruizione dello stesso. Le schede del patrimonio librario - raccolto nella biblioteca attivata dall’Amministrazione museale Spallino, e catalogate nella Sala lettura testé descritta, così come l’inventario generale dei beni librari e dei gadget in vendita, e l’inventario di beni e attrezzature acquisiti dal museo, sono stati redatti dal personale dell’ufficio amministrativo in capo all’Istituzione.
E’ doveroso evidenziare che in mostra nella sezione Arte Sacra sono esposti anche oggetti avuti in prestito, questi sono: • La mazza processionale del Comune di Castelbuono (Inv. museo n.1096) • La pace d’argento del Comune di Castelbuono (Inv. museo n.0293) • Gli ex voto del tesoro di sant’Anna a suo tempo prelevati e registrati nel verbale di prelevamento del 12/07/2004 che si allega al presente inventario per farne parte integrante. L’inventario generale complessivamente risulta pertanto costituito da: n. 780 schede, più tre di approfondimento, (oltre alle schede relative alle opere esposte di 297 pagine), per un totale di 1080 pagine dell’inventario stilato nel 2006; Relazione e Inventario del materiale archeologico redatti dalla dott.ssa T. Spanò; più ancora n. 8 allegati aggiornati alla data odierna del 30/04/2012. La presente relazione, unitamente alla nota di trasmissione al Consiglio di Amministrazione di pari data e a tutti gli allegati in essa richiamati, ne fanno parte integrante. Castelbuono, lì 30 aprile 2012 Il Direttore del Museo Civico Ing. Adriana Scancarello
LE politicHE DI TUTELA E SALVAGUARDIA DEL patrimonio Nella relazione allegata agli inventari e redatta dall’allora direttore Michele Enzo Sottile veniva sottolineato ciò: “Quasi tutto il patrimonio inventariato deve essere sottoposto a restauro, auspicabile a breve scadenza perché molto ammalorato e degradato; ciò nonostante è stata voluta, da parte dell’Amministrazione del Museo, la loro ostensione per non negarlo ulteriormente al pubblico e ai fedeli, ma anche per denunciarne continuamente le condizioni di precarietà. Molti di questi materiali sono stati esposti nella sezione d’arte sacra, molti altri, specialmente tessili, sono custoditi nel deposito del museo in attesa di essere cautelate correttamente in adeguate cassette con microclima controllato.” In merito a quanto responsabilmente sottolineato sopra, e in riferimento alle politiche di conservazione e salvaguardia condotte dal CdA e dalla Direzione dall’autunno del 2008 all’aprile 2012, vanno fatte doverose puntualizzazioni e opportuni aggiornamenti. •
Dal 2008 sono state attivate concrete azioni atte ad affrontare i restauri conservativi più urgenti legati al patrimonio culturale diffuso, anche sulla scorta degli impegni culturali assunti dalla precedente
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amministrazione museale. Rientrano in questo blocco di attività gli interventi sul corpus pittorico della chiesa di San Vincenzo (primo blocco 2009_ fronte sud della Chiesa: tela di San Tommaso d’Acquino, tela di San Domenico in Soriano, Crocifisso ligneo e grande tela di Maria S.S.Rosario dell’altare maggiore; - secondo blocco 2012_fronte nord della Chiesa: tela di Santa Caterina da Siena, tela di Santa Rosa da Lima, tela di San Pietro martire). Sono state affrontate e condotte a termine azioni di restauro sul patrimonio interno alla sede museale, come quelle relative al portone ligneo (2009-2010) e al portale marmoreo della cappella di sant’Anna (2010-2011). Sono stati curati i rapporti con la Consulta diocesana e con gli Enti centrali di tutela come la Soprintendenza. In particolare con il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le Scienze Naturali ed applicate ai Beni Culturali che ha finanziato (quindi consegnato e collaudato) una cassettiera a microclima controllato per la conservazione dei paramenti tessili di pregio presenti nel deposito del nostro museo. Contestualmente i laboratori di fisica e ambientalistica degli interni dello stesso Centro hanno condotto una campagna
IDENTITA’
PATRIMONIO & MANUTENZIONE Restauro, manutenzione preventiva o straordinaria. Gli interventi del Museo sul patrimonio.
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di rilevazione ambientale nel castello attraverso sonde (sia all’interno delle sezioni che in laboratorio, nei depositi e nella corte), mentre alcuni loro specialisti della sezione Tessili hanno effettuato una giornata di lavoro al museo per accompagnarci nella sistemazione dei manufatti secondo alcune procedure e precisi accorgimenti tecnici. (2008-2009) Sono stati avviati e portati a termine laboratori didattici e collaborazioni con l’ Istituto Statale d’Arte “Diego Bianca Amato” di Cefalu’ che ha assunto l’onere della manutenzione preventiva di un antico stendardo di sant’Anna, di cui sono stati anche pubblicati i lavori. (2010-2011) Sono stati avviati e conclusi gli interventi di pulitura e consolidamento di tutti i manufatti lignei in mostra nella sezione di arte sacra ottimizzando i tempi di chiusura temporanea del museo per i lavori di arredo. (2009-2010) Analogamente, sono stati avviati e conclusi gli interventi di manutenzione preventiva su tutti i dipinti da rimettere in mostra nella sezione di arte sacra. (20102011) E’ stata condotta e portata a termine la pulitura delle antiche monete e l’assemblaggio dei cocci di scavo, nella ricomposizione dei reperti archeologici oggi in mostra nella sezione archeologica e sotto coordinamento del comitato scientifico nominato per la ri-organizzazione della stessa sezione. (2010)
Un Museo Civico che si occupi di Memoria e di Identità deve sapersi attivare per risolvere le emergenze, oltre a monitorare opportunamente entità e priorità di interventi conservativi del territorio da cui prende forma. In ciò un grande e determinante supporto all’attività di recupero del patrimonio è stato dato dalla illuminata intuizione del Sindaco Cicero che nel 2007 lanciò l’idea - subito avviata nel 2008 – di destinare l’1% del gettito I.C.I., determinando di trasferire le somme dal bilancio del Comune a quello del Museo, e vincolandone la spesa ai Restauri. Di quanto sopra, si riporta in alto un quadro di riepilogo. Sulle politiche
di conservazione del patrimonio va infine opportunamente sottolineato che le stesse, per quanto attiene ai costi di Progettazione e Direzione lavori, non hanno gravato in alcun modo sulle casse dell’Istituzione, poiché tali aspetti e financo la stampa dei numerosi elaborati, sono stati curati direttamente e gratuitamente del Direttore Scancarello. Vi è stato un onere – aggiuntivo - di consulenza specialistica sui restauri, per l’accompagnamento alla redazione degli elaborati e al controllo del procedimento amministrativo nei riguardi degli enti superiori di tutela, per i quali è stato necessario dotarsi della figura di tecnici architetti abilitati alla firma di progetti di restauro, essendo il direttore un Ingegnere. Tali consulenze - su tutti gli interventi di restauro interni alla struttura castellana - per un ammontare totale di 2.000 € a titolo di rimborso spese. E’ pertanto lecito precisare quanto sia stato efficace l’aver dotato l’Istituzione museale di figure interne altamente qualificate e con competenze anche tecniche, oltre che spiccatamente di rappresentanza e gestionali, soprattutto in quanto a risparmio e ad ottimizzazione della risorse pubbliche. Il Sindaco Mario Cicero successivamente, anche alla luce del virtuoso risultato caparbiamente ottenuto per il recupero del patrimonio della chiesa di S. Vincenzo, nell’aprile del 2011 ebbe a lanciare al Consiglio comunale l’idea di “accendere” un mutuo di €100.000, volto al costante recupero del patrimonio culturale in degrado. Tale proposta ci è sembrata di grandissima portata e l’Istituzione ha valutato un elenco di priorità da consegnare al futuro impegno di chi vorrà crederci con analoga determinazione: • • • •
il restauro del portale lapideo chiaramontano di S. Cristoforo (prospetto ovest del castello); il restauro del portone ligneo della sala del Principe; la manutenzione preventiva delle statue della fontana Venere Ciprea e la relativa musealizzazione degli originali; il restauro della Madonnina del Gagini custodita nella chiesa dell’Annunziata che ha urgenza di un restauro e consolidamento complessivo;
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ESERCIZIO FINANZIARIO
ENTRATE VINCOLATE DAL COMUNE
TOTALE IMPEGNATO PER RESTAURI
ESERCIZIO FINANZIARIO
TOTALE IMPEGNATO CON SOLE RISORSE INTERNE
FINALITA'
ANNO 2009
€ 4.000
Consolidamento e Pulitura manufatti lignei del patrimonio di sant'Anna posti in mostra nella sezione di arte sacra
ANNO 2010
€ 1.6120,00
Pubblicazione delle attività laboratoriali sulla manutenzione preventiva di un antico stendardo di sant’Anna, giusto convenzione con l'Istituto Statale d’Arte “Diego Bianca Amato” di Cefalu’
ANNO 2011
€ 1.500
Interventi di manutenzione preventiva su tutti i 7 dipinti posti in mostra nella sezione di arte sacra
ANNO 2011
€ 592,90
Interventi di manutenzione preventiva sulle porte ottocentesche di ingresso alla sezione archeologica e alle sale San Giorgio
Di cui: - DAL RASFERIMENTO DEL COMUNE
- INTEGRAZIONE CON RISORSE INTERNE DEL MUSEO
DA SPONSORIZZAZIONE
FINALITA’ CORPUS PITTORICO (3
ANNO 2008
ANNO 2009
€ 8.000
€ 7.500
€ 23.280,00 IVA inclusa
€ 19.000,00 IVA inclusa
ANNO 2010
€ 7.500
-------------------
ANNO 2011
€ 7.500
€ 8.400,00 IVA inclusa
L’INTERO IMPORTO ANNUALE PARI A:
€ 15.280,00
€ 8.000,00 L’INTERO IMPORTO ANNUALE PARI A:
VINCENZO
€ 11.500,00
€ 7.500,00 -----------------------QUOTA PARTE_ IMPORTO ANNUALE PARI A: 900 €
LA SOCIETA’ “ACQUA GERACI” PALE D’ALTARE) E CROCIFISSO LIGNEO HA SPONSORIZZATO IL TRASPORTO A/R DELLE OPERE CHIESA DI SAN
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PORTONE LIGNEO CAPPELLA SANT’ANNA
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9.000 € (7.500 + IVA)
PORTALE MARMOREO CAPPELLA SANT’ANNA
QUOTA PARTE_ IMPORTO ANNUALE PARI A: ANNO 2012
•
€ 7.500
€ 19.781,08 IVA inclusa
DA 2010
€ 7.500,00
DA 2011
€ 6.600,00
DA 2012
€ 5.681,08
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COMPLETAMENTO CORPUS PITTORICO (3 PALE D’ALTARE) CHIESA DI SAN VINCENZO
la riorganizzazione della piazza San Paolo e il recupero della sua antica fontana.
Con questo sforzo ammirevole e “amorevole” sono stati restituite alla comunità preziose opere d’Arte, e crediamo di aver restituito alla Cultura e alla Storia di un territorio i segni indelebili della sua Identità. Il Museo dovrà continuare, anche con il prossimo CdA, a promuovere interventi direttamente, anche sul patrimonio interno, soprattutto su quello tessile. Il Direttore Adriana Scancarello
Il Presidente Michele Spallino
IDENTITA’
COMUNICARE = METTERE IN COMUNE
fig. 1 - Il nuovo logo del Museo, nel segno della riconoscibilità e della riproducibilità tecnica
fig. 2 - Versione in negativo
fig. 3 - Precedente logo del Museo, progettato da prof. M.Sottile
Partendo dall’evidenza di quanto siano oggi modificati, a livello internazionale, i modi di agire degli enti culturali nei confronti degli utenti, è necessario rilevare altresì quanto si sia conseguentemente modificato il modo di inter-agire tra Ente e fruitore: il modo di rapportarsi, di dialogare, attraverso un linguaggio che utilizza - come fossero parole - i molteplici strumenti e le strategie della comunicazione. L’ identità visiva, adesso con maggiore consapevolezza, è divenuta l’interfaccia tra l’Istituzione e il mondo esterno. Nell’ultimo quinquennio, il Museo Civico di Castelbuono ha rivoluzionato la propria capacità di relazionarsi con il pubblico. Un nuovo “linguaggio”, veicolato attraverso nuove simbologie, strumenti e mezzi, è stato reiterato in ogni occasione di comunicazione con i fruitori o con il pubblico potenziale, favorendo la riconoscibilità e l’autorevolezza delle azioni e dei progetti del Museo.
Dalla carta intestata alle buste lettere; dalle targhe delle sezioni museali al primo merchandising per il bookshop; dal pieghevole per i visitatori al materiale pubblicitario esterno; dal sito internet fino all’infografica interna di orientamento del visitatore: la ricorrenza di un codice univoco e il grande lavoro d’adeguamento e, più spesso, di realizzazione ex novo di materiali e strumenti di promozione e presentazione ha consentito una comunicazione efficace ed elevato la dignità formale del Museo agli occhi esterni. Nuovi strumenti e strategie di comunicazione, pur a basso costo, hanno generato una nuova visibilità dell’Istituzione all’interno di circuiti d’interesse e hanno costituito il presupposto indispensabile per il riscontro, sia quantitativo che qualitativo, di pubblico e interesse. Oggi il Museo dispone di una identità visiva professionale, e se ne serve per veicolare meglio la propria “identità sostanziale”.
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CORPORATE IDENTITY. L’identità visiva concorre all’identità percepita dai fruitori. Una nuova dotazione di simboli, declinazioni coerenti e materiali per “far parlare” il Museo con il suo pubblico in modo chiaro, riconoscibile e moderno.
UN LOGO SEMPLICE MA RICCO DI SIGNIFICATO
Manuale d’identità visiva
Con approvazione unanime, in data 5 aprile del 2008, il CdA ha accolto la proposta e il lavoro volontario del Presidente per un restyling del logo istituzionale. Oltre agli indispensabili correttivi di natura tecnica per garantirne una migliore riproducibilità in tutte le possibili occasioni di comunicazione (riproduzioni in bianco e nero, a dimensioni ridotte, stampe ad un solo colore, ecc.), l’esigenza di un adeguamento muoveva anche da ragioni semiotiche: la volontà di inserire un elemento di migliore riconoscibilità, capace di ricondurre e comunicare maggiormente realtà e finalità istituzionali. La ricerca ha dunque condotto ad identificare nel Castello stesso - sede e monumento, “icona” di storia, arte e culto locale - il simbolo più efficace per sintetizzare la missione e la natura del Museo nel territorio. Il “castello - icona” è ottenuto dalla sagoma dei tre volumi principali (lato sud, da piazza Castello). La “m”, invece - per mantenere buona parte dei significati della precedente progettazione (fig.3) e assicurare con essa una certa continuità visiva - nasce dalla risultante in negativo, tra le parti mancanti della figura. Un logo semplice ma efficace ed elegante che, attraverso il linguaggio della comunicazione contemporanea, comunica ambizione e tensione vitale.
Nella naturale evoluzione delle Istituzioni culturali - in linea con la crescita e la diversificazione dei loro pubblici, delle loro esigenze, delle loro aspettative - il Museo Civico di Castelbuono ha avvertito la necessità di ottimizzare anche la propria immagine coordinata. Le linee guide, contenute in questo breve manuale*, mirano ad assicurare che gli elementi che compongono la percezione esterna dell’Istituzione - il logo, la palette di colori, il lettering ecc. - vengano usati in maniera che risultino coerenti ad un’aspettativa premeditata, così da contribuire alla riconoscibilità del marchio nelle varie declinazioni e nelle diverse occasioni di comunicazione. * MANUALE D’IDENTITA’ VISIVA: www.museocivico.eu/upload/ allegati/6480mccidentitymanual.pdf
“Fortezza dell’anima”, una frase che spesso accompagna il logo istituzionale (tecnicamente “pay-off”) vuol proporsi come estrema sintesi della mission all’esterno: la “fortezza” (il nostro castello) sede “dell’anima castelbuonese”, nel suo esserne il simbolo della storia, all’arte e del culto a Sant’Anna. La “fortezza” d’animo, cosa altra rispetto alla forza, è la fortitudo dei latini: valore, virtù, saggezza. Civismo.
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AttivitĂ
ATTIVITA’
Criteri nella programmazione Il nostro Statuto, pur nella necessità di un auspicato aggiornamento, traccia il percorso ed indica gli ampi ambiti d’intervento del nostro Museo. Il nostro intendimento, che ha mosso la pianificazione delle attività, è stato quello di rendere percepibile la vitalità di un Museo dalle mille sfaccettature, capace di confrontarsi con standard e contenuti di interesse internazionale e, al contempo, di occuparsi con rigore della promozione culturale locale e della crescita civica. Ovviamente, il tutto è tristemente rapportato all’entità delle risorse economiche e umane - a disposizione, che abbiamo cercato di accrescere per sostenere al meglio il compimento dei progetti. Abbiamo inteso compatibili alcune apparenti duplicità: il “localismo” e la “contaminazione”, l’innovazione e la conservazione, il sacro e il profano, la sintesi e la complessità. Riteniamo di aver conciliato le esigenze
di promozione del nostro patrimonio culturale ai tanti turisti, con il desiderio di “sprovincializzazione” dei castelbuonesi. Tutto ciò direzionando le azioni verso la qualità - formale e sostanziale - delle proposte, impegnandoci, senza distinzione di metodo e interesse, verso lo studio della nostra storia, le iniziative editoriali, il restauro e la tutela, parimenti alla contaminazione e, a volte, alla provocazione della produzione artistica contemporanea. Tutto ciò passando in rassegna le arti tutte (pittura, musica, poesia, fotografia, teatro, ecc.) mediante sostegno, solleciti, iniziative autonome, incontri, laboratori, concerti e mostre. Ma non dimenticando mai la priorità, viste la giovane età dell’Istituzione e le tante carenze infrastrutturali tuttora presenti, di qualificare maggiormente innanzitutto la sede museale, dotandola di strumenti, linguaggi e supporti sempre migliori per consegnare davvero un Museo - con quella “M” maiuscola che proponiamo nel logo - alle prossime am-
ministrazioni e soprattutto alle future generazioni, capace di incidere nella Vita di ognuno. Su tanti fronti sappiamo di esser stati parziali o carenti. Sulle ambizioni più grandi (l’ascensore interno, la piena integrazione dell’area castellana nell’offerta, il restauro e la fruibilità dell’antica cappella cinquecentesca, solo a titolo d’esempio) pensiamo che la congiuntura economica e, spesso, la miopia della politica sovracomunale, non abbia consentito una lettura corretta del nostro messaggio: scommettere sulla specializzazione delle scelte, prendere posizione a proposito delle reali vocazioni dei luoghi, in coerenza con la storia, e ascoltare l’autenticità del nostro slancio. Facciamo seguire un “album”, principalmente fotografico, per offrire una rilettura sintetica delle principali iniziative svolte nei cinque anni oggetto della presente relazione.
RESTAURO
STUDI
EVENTI
CONCERTI
ALBUMUSEO PRINCIPALI INIZIATIVE 2007 - 2012
ACQUISIZIONI
PROGETTI
Percezioni di donna 30 dicembre 2007 / 31 gennaio 2008 di Riccardo Dalla Chiesa Le “Muse” – divinità che secondo la mitologia greca e romana personificavano le aspirazioni artistiche ed intellettuali – ed il loro Tempio: il Museo. Con questa chiave di lettura, il Museo Civico ha inteso ospitare la mostra d’arte fotografica “Percezioni di Donna” firmata da Riccardo Dalla Chiesa, sperimentatore e interprete raffinatissimo del tributo alla “musa” per eccellenza: la donna. La mostra – inaugurata domenica 30 dicembre - è proseguita fino al 31 gennaio 2008.
Personale Il nuovo CdA ha sin da subito identificato nella qualificazione del personale una priorità per il miglioramento dei servizi resi. Questo convincimento ha portato immediatamente a redigere un dettagliato regolamento per lo svolgimento del lavoro al Museo, che entra nel merito delle prescrizioni e delle norme comportamentali da adottare durante l’orario di lavoro. Il Museo, sempre nel 2007, ha inoltre introdotto l’uso e fornito di decorose divise tutto il personale in dotazione, curando inoltre la formazione dello stesso attraverso alcune giornate di confronto con le realtà museali fiorentine e le attività pianificate di concerto con il Museo dei Ragazzi di Firenze.
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2007 Convegno: “Svelare l’arte: come?” 10/11 novembre 2007
Sabato 10 novembre e domenica 11, il Museo Civico ha organizzato ed ospitato il convegno “Svelare l’arte: come? – conservazione, restauro, ricerca, educazione e diletto nei musei della società dell’immagine e dello spettacolo di massa”. La due giorni di studi – che ha affrontato il tema della gestione dei beni culturali non trascurando le sfaccettature tecniche, politiche ed educative – si è voluta quale ideale conclusione della mostra “L’Arte sVelata”, allestimento-denuncia sul degrado in cui verte sovente il patrimonio artistico territoriale. L’appello del Museo Civico di Castelbuono è stato accolto da diverse personalità di spicco impegnate a vario titolo nella gestione museale e nella valorizzazione del patrimonio artistico, regalando all’evento respiro e attenzione nazionale. Intervenuti, tra gli altri, Maria Antonietta Fusco (direttore dei Servizi Educativi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Paola Pacetti (direttore scientifico del Museo dei Ragazzi di Firenze), Alessandro Cecchi (direttore del Giardino di Boboli – Firenze), Mons. Crispino Valenziano, Aurelio Pes ed Antonio Presti. L’evento è stato il primo appuntamento di un percorso di sensibilizzazione e recupero fattivo che il Museo ha inteso avviare e che ha successivamente visto, come secondo momento di coinvolgimento collettivo, una tavola rotonda in cui sono state presentate le iniziative pianificate per il recupero del patrimonio allestito in mostra.
Stagione concertistica Sette appuntamenti di musica classica, grazie alla direzione artistica dei M° Enzo Toscano e Aldo Castiglia, con impegno di spesa sancito nel 2007 e programmazione dei concerti da febbraio ad aprile del 2008.
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Muse di Ca
“Castelbuono, la città gentile” foto di Mimì Mollica, testi di Roberto Alajmo | Edizioni di Passaggio
Roberto Alajmo Mimì Mollica
Castelbuono. La città gentile
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Una “relazione sociale”
MUSEO CIVICO
2008 IL CAMBIO DI MARCIA DI UN’ISTITUZIONE Gli importanti risultati conseguiti nell’anno 2008, le attività culturali realizzate e le tante iniziative di innovazione nelle politiche di fruizione e promozione del patrimonio, determinano una notevole accelerazione nell’incedere dell’Istituzione. Tutti i parametri “misurabili“ evidenziano una consistente crescita rispetto al 2007, che interessa le entrate economiche complessive (+23%), i visitatori paganti (+ 2.000 ca), la capacità di programmazione e di spesa dell’Istituzione, il numero degli eventi culturali offerti e persino la quantità di corrispondenza in entrata e uscita, a conferma del nuovo attivismo di gestione. In considerazione che il primo obiettivo del Museo è quello dello studio, della valorizzazione e della promozione del proprio patrimonio, si è dato seguito al percorso di
RESTAURI IL CORPUS PITTORICO DELLA CHIESA DEL ROSARIO
coinvolgimento di specialisti e di intesa in iniziative editoriali di spessore. L’inattesa defezione della casa editrice Sciascia di Caltanissetta, con cui esisteva da tempo una convenzione atta a costituire una collana dedicata alle pubblicazioni del Museo, ha purtroppo rallentato la concretizzazione dei progetti e ha sancito la necessità di tessere nuovi accordi editoriali ad uopo. L’Istituzione ha già avviato i contatti con le principali realtà siciliane operanti nel settore e ha sviluppato, contemporaneamente, un nuovo progetto di collaborazione con la Casa Editrice “Edizioni di Passaggio”, specializzata nella pubblicazione di opere a contenuto artistico e fotografico. Pubblicato infatti, con fondi impegnati nel 2008, un “racconto fotografico” su Castelbuono ad opera del fotografo Mimì Mol-
EVENTI
TRILOGIA, ALBUM, MINIMO RADICALE...
lica, premiato fotoreporter per i suoi reportage sui principali magazine europei, e con un testo curato da Roberto Alajmo, ed avviate le nuove interlocuzioni che porteranno alla convenzione stipulata con la casa editrice Flaccovio per una collana editoriale dedicata agli studi del Museo. Il 2008 è il primo anno gestito per intero dal nuovo CdA: per la prima volta si predispone il bilancio di previsione, si definiscono gli obiettivi culturali e si introducono nuove idee e progetti nella programmazione culturale previsionale. Il grande attivismo si tradurrà, tra l’altro, in tre mostre di arte contemporanea, nel cambio delle politiche in materia di salvaguardia e restauro, “nell’invenzione” del Premio Studi e in numerosi altri appuntamenti musicali, teatrali e convegnistici.
MUSICA
STAGIONE CONCERTISTICA “CHITARRA NELLE MADONIE”
PROGETTI PREMIO STUDI “CASTELBUONO”
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RESTAURO
OPERE SAN VINCENZO ABADIR San Martino delle Scale (PA) Tra i principali risultati dell’azione istituzionale nell’anno 2008 vi è da annoverare sicuramente l’intervento in progetti di restauro su opere del territorio in allarmante stato di degrado. Pur non ricadendo nelle dirette responsabilità istituzionali, il Museo Civico di Castelbuono ha instaurato una convenzione con l’Accademia Abadir di Palermo per il recupero di tre pregiate pale d’altare della Chiesa del SS.Rosario - a riprova dell’estensione del raggio d’azione della missione museale (nonostante le non poche necessità di intervento anche nella sede castellana) - oltre che del Crocifisso ligneo della stessa. Un intervento complessivo di € 23.500, impegnati con l’esercizio 2008, che sancisce un passo decisivo verso il pieno recupero del prezioso patrimonio di quella Chiesa, a rischio di disgregazione per la “normale” incuria nel tempo e reso ancor più urgente per i recenti interventi di tamponamento propedeutici al trasporto e all’allestimento al Castello per la mostra “L’Arte sVelata”. • pala d’altare di Maria SS del Rosario; • pala di San Domenico in Soriano; • pala di San Tommaso; • crocifisso ligneo.
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TEATRO
TRILOGIA 1 -2 - 3 agosto 2008 Patrizia D’Antona
Nelle storie più antiche, nel mito, incontriamo figure affascinanti ed eterne, perché capaci di suggerire con forza emozioni e riflessioni, perché portano con sé i motivi dell’esistenza, raccontano dei legami tra genitori e figli, tra uomini e donne, del rapporto tra l’umano e il divino. Ancora oggi ci parlano, influenzano il nostro immaginario, ci trasformano con nuove interpretazioni. In tal senso, il Museo Civico ha ospitato Patrizia D’Antona ed il suo monologo “Trilogia – ovvero tre racconti per una storia“: tra le sale di maggior interesse archeologico – scenario ideale, ma anche per condividere con la cittadinanza l’importanza di una ripresa degli scavi – l’attrice ha condotto gli spettatori in un percorso museale insolito, attraverso le storie di Persefone, di Medea e di Icaro. Teatro, letteratura e fruizione alternativa. Tre serate estive caratterizzate dalla qualità e dalla suggestione della proposta, recepita e partecipata da un pubblico numeroso ed entusiasta.
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ARTE CONTEMPORANEA
ALBUM dal 7 al 28 agosto 2008 a cura di Luca Beatrice In occasione della XII edizione dell’ Ypsigrock e del Castelbuono Jazz Festival, il Museo ha voluto proporre la mostra “ALBUM. Storia e storie di arte in copertina”, incentrata sui rapporti tra la Musica e le arti visive. Un’indagine che, partendo dalla collaborazione che noti artisti contemporanei hanno offerto a grandi musicisti, arrivava fino all’altro rapporto, talvolta feticista, tra “album del cuore” e fruitore. Un allestimento, curato dall’affermato curatore torinese Luca Beatrice (consistente in tre proiezioni audio-video) ha offerto una particolare rilettura della storia dell’arte più recente attraverso le copertine degli album. Un secondo allestimento invece, espositivo e “performance” al contempo, intitolato “My beatiful disco” dell’artista-fotografo Luca Saini, portava in mostra un’anticipazione delle 777 opere fotografiche e soprattutto un vero studio fotografico nella sala del Principe, pronto a ritrarre i tanti ragazzi presenti a Castelbuono per i due festival musicali, vogliosi di far parte di questo “catalogo di umanità”, ognuno con il proprio disco del cuore. Ottima la risposta e la partecipazione dei castelbuonesi e dei turisti al progetto e straordinari i risultati dell’intero evento: 5.985 visitatori, per un incasso complessivo di € 12.421,50 (+ 40% ca rispetto allo stesso mese del 2007).
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ARTE CONTEMPORANEA ARTE CONTEMPORANEA
MINIMO RADICALE dal 27 ottobre al 2 novembre 2008 a cura di Helga Marsala
Evento espositivo autunnale dedicato ad alcuni giovani talenti siciliani, attivi in aerea palermitana, su curatela della direttrice della sezione giovani “SACS” del Museo regionale di arte contemporanea“Riso” e con la promozione dell’Assessoratoai BB.CC della Regione. In mostra: Giuseppe Adamo, Luna Amato, Giuseppe Buzzotta, Carlo Cislalghi, Federico Lupo, Vincenzo Schillaci, Giovanni Sortino.
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aprile
Collura e il “Pianeta Sicilia” 18 aprile 2008 Il Museo e l’associazione culturale “Gruppo T” hanno proposto un incontro-dibattito con lo scrittore e giornalista Matteo Collura. La serata è stata arricchita da incursioni musicali e letture, e moderata dalla giornalista Mariella Oliveri.
Labirinto di Pan luglio
dal 6 al 23 luglio 2008 a cura di Debora Di Gesaro Evento espositivo condiviso con il Museo F. Minà Palumbo, che attraverso una rilettura del mito, ha allestito opere di artisti internazionali frutto dell’esperienze vissute nelle Madonie e nel suo scenario naturale.
settembre
Musium festival stagione concertistica dal 6/9 all’ 8/11 2008 dir. artistica M° Giuseppe Aiosi In chiave molto diversa dalle edizioni precedenti, accantonando l’univoca offerta di concerti nella sala del Principe, è stata predisposta una stagione concertistica itinerante, in grado di coniugare la musica agli ambienti del castello più significativi per una rilettura storica del maniero. La direzione artistica di Musium è stata quindi affidata al direttore della rassegna “Chitarra nelle Madonie”, M° Giuseppe Aiosi, che ha predisposto - in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura - un programma composto da cinque appuntamenti memorabili per qualità, partecipazione e suggestione proposta.
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8 novembre 2008 Presso la Sala del Principe, il Club Unesco Castelbuono-Madonie e il Museo Civico di Castelbuono, con la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno organizzato il convegno “Terremoti e città fantasma in Sicilia. Un viaggio attraverso i luoghi della memoria”, con la presentazione del Dvd omonimo, a cura del prof. Raffaele Azzaro.
impegno di spesa e lavori redatti nel 2008, cerimonia di premiazione nel 2009.
dicembre
Premio studi “Castelbuono e il suo territorio”
novembre
Terremoti e città fantasma
Il corretto perseguimento della mission istituzionale passa attraverso un più efficace coinvolgimento della fascia sociale dei laureandi e degli studiosi. Il Museo Civico, nel 2008, ha voluto istituire due borse di studio, con cadenza da riconfermare annualmente, da assegnare alle migliori tesi di laurea e ai migliori studi specialistici con oggetto Castelbuono e il suo territorio, col duplice scopo di invogliare i giovani a riscoprire e approfondire aspetti del nostro patrimonio e, in ultimo, per collezionare tali lavori nell’allora costituenda sala lettura del Museo e farne patrimonio collettivo.
“premio studi” 2012 : http://www.museocivico.eu/upload/ allegati/3707bando2012.pdf
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Innovare per conservare Convegno di presentazione del nuovo arredo museotecnico.
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Una “relazione sociale�
MUSEO CIVICO
2009 SMENTIRE L’APPARENTE OSSIMORO “INNOVARE PER CONSERVARE”
volta fino alla primavera del 2009 - in una serie di attività ed impegni economici connessi ai lavori propedeutici al cantiere o “prioritari ma assenti” nel progetto finanziato. Ed ancora più significativo è il ruolo del Museo nella produzione degli studi necessari alla dotazione dei pannelli didascalici, attraverso la costituzione di ben quattro comitati tecnicoscientifici con il coinvolgimento di 15 specialisti del mondo accademico e studiosi del patrimonio castelbuonese, che costringe in aprile a rivedere la programmazione culturale ipotizzata
in fase previsionale. Nonostante questa divergenza rispetto alla programmazione ipotizzata, l’attività museale è proseguita, pur con maggiore sobrietà, determinando importanti risultati e cogliendo gli obiettivi programmatici prioritari, che di seguito si ricordano negli episodi più significativi. Per quanto concerne la fruizione della sede da parte dei visitatori, il 2009 ha sostanzialmente confermato i positivi risultati del 2008 (nei mesi da gennaio ad ottobre) e per un totale di 40.516 visitatori complessivi ed euro 63.830,50 di incasso conseguente.
INSIDE
L’anno 2009 per il Museo Civico è caratterizzato dall’inizio dei lavori per la dotazione del nuovo arredo museotecnico, frutto di un consistente finanziamento del CIPE, che rivoluzionerà le capacità espositive della sede museale. L’effettivo inizio dei lavori, sancito contrattualmente dall’inizio di ottobre ma che si concretizza sul finire di novembre, determina - oltre all’interruzione delle visite museali dal 15 del mese e alle conseguenti mancate entrate fino alla chiusura dell’anno - uno stravolgimento dei programmi di spesa dell’Istituzione, coin-
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MOSTRE
RETROSPETTIVA ENZO LA GRUA Dall’1 al 23 agosto 2009 in coll.con l’ass. Enzo La Grua A dieci anni dalla morte del poliedrico artista castelbuonese, il Museo Civico ha voluto dedicare un importante momento espositivo alla produzione e alla memoria del compianto Enzo La Grua. Con il supporto dell’associazione culturale omonima, organizzatrice del concorso fotografico che celebra il ricordo del pittore e attore castelbuonese, la mostra ha raccolto ed esposto una selezione significativa delle opere pittoriche del La Grua prodotte dagli anni ‘70 agli anni ‘90, attraverso la curatela del figlio arch. Massimiliano La Grua.
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STUDI
VIGINTIMILIA
FASHION
Una collana editoriale dedicata agli studi del Museo Civico
La valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale castelbuonese impone innanzitutto il sostegno proattivo allo studio e alla pubblicazione di approfondimenti scientifici su Castelbuono. Con tale convincimento, e in continuità d’intenti con l’amministrazione museale precedente, si è dato seguito alla costituzione di una Collana editoriale specifica, interamente dedicata alle pubblicazioni dell’Istituzione museale. La corretta impostazione del progetto, e il rilievo degli autori e del comitato scientifico coinvolti (Francesco Abbate, Vincenzo Abbate, Orazio Cancila, Giovanna Cassata, Caterina Ciolino, Maria Concetta Di Natale, Pierfrancesco
Palazzotto, Maurizio Vitella, oltre al presidente e al direttore del Museo), ha consentito la stesura di una convenzione ad uopo con la prestigiosa casa editrice Flaccovio, così da garantire ulteriore qualità e visibilità al progetto e alle singole pubblicazioni. Con tali finalità, pertanto, è stata costituita la collana editoriale “VIGINTIMILIA”, identificando nello studio della prof. Di Natale - sul patrimonio di arte sacra legato al culto di sant’Anna a Castelbuono - la prima pubblicazione di tale collana.
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RESTAURI
Il Portone della Cappella dott.ssa Anna Maria Cassaniti Tra i principali risultati dell’azione istituzionale nell’anno 2009 vi è da annoverare l’intervento in progetti di restauro su opere del territorio in allarmante stato di degrado. Essere riusciti a compiere lo sforzo economico necessario, integrando il fondo vincolato allo scopo (7500 euro) trasferito annualmente dall’Amministrazione comunale, ha consentito di procedere con due interventi particolarmente emblematici ed urgenti: la progettazione del restauro del portone ligneo e del portale marmoreo d’ingresso alla Cappella di Sant’Anna - offerto gratuitamente dal direttore del Museo, ing. Adriana Scancarello, e con la consulenza tecnica dell’ Arch. Corselli D’ondes - e la pulitura delle opere lignee della sezione sacra. Ottenuti i necessari visti della Soprintendenza, sia per il portone che per il portale della Cappella, è stato possibile finanziare il solo intervento di restauro del portone ligneo, affidato alla dott.ssa Anna Maria Cassaniti - “Conservazione e restauro di opere d’arte”, la quale ha ricevuto contestualmente l’incarico per la pulitura e il consolidamento dei manufatti in legno, intagliato o laccato, relativi alla sezione di arte sacra, quale necessaria manutenzione e valorizzazione di importanti opere di pregio in vista del riallestimento espositivo.
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IL CANTIERE Novembre 2009
Il Museo si è speso in mille modi per cogliere in pieno la grande occasione offerta dai lavori di riammodernamento delle dotazioni museotecniche. Il lavoro è stato intenso e differenziato: in primis la movimentazione “fisica” e burocratica delle opere (condotta in prima persona dal Direttore Scancarello e dal personale, mediante schede giornaliere di movimentazione e aggiornamenti degli inventari continui), la redazione e la realizzazione dei contenuti didattici e la supervisione museografica su tutti gli interventi di cantiere e sulle dotazioni. Un lavoro indispensabile, da compiere in tempi necessariamente strettissimi per incontrare le esigenze tempistiche del procedimento, ma divenuto occasione per condurre una parallela ottimizzazione generale dell’offerta del Museo e di manutenzione sul patrimonio.
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Sotto il rotear delle stelle maggio
16 maggio 2009 La Notte dei Musei In adesione all’iniziativa ministeriale dal titolo “La Notte dei Musei”, posticipando l’orario di chiusura fino alle ore 1, il Museo ha offerto l’ingresso gratuito ai visitatori, una rappresentazione teatrale (“Lighea”, di e con Patrizia D’Antona) e la visione delle stelle al telescopio dal “quarto di Don Cesare”.
Stagione concertistica dal 5 luglio al 14 novembre 2009 dir. artistica M° Diego Cannizzaro
luglio
Riprendendo la formula dell’edizione precedente, accantonando quindi l’univoca offerta di concerti nella sala del Principe, anche alla luce dell’interessamento degli ambienti castellani dai lavori per la dotazione dell’arredo museotecnico, è stata predisposta una stagione concertistica itinerante, in grado di coniugare musica colta a contesti monumentali del territorio, coinvolgendo la chiesa di San Francesco e la chiesa del SS. Rosario. La direzione artistica di “Musium 2009” è stata affidata alla competenza del M° Diego Cannizzaro, che ha predisposto un programma composto da sei concerti e una conferenza sull’organaro castelbuonese Pasquale Pergola.
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Chimera Agosto 2009 Domenico Pollara
L’Arte come denuncia: un sudario sul brutto, contestualizzato nel periodo di massima concentrazione di pubblico in piazza Castello. Dal pannello didascalico dell’opera così veniva riportato: “Un sogno: la volontà di coprire, per un attimo, ogni bruttura con l’arte. [...] Poter cancellare con una spugna il ripugnante, o addirittura celarlo con l’Arte. Il progetto di un artista locale, Domenico Pollara, ideatore ed esecutore dell’allestimento, ha trovato nel Museo Civico l’interlocutore per amplificare la denuncia “verso ignoti” e manifestare tutta l’insofferenza di un popolo civile che subisce la violenza quotidiana di un elemento insano da ogni punto di vista, e troppo ingombrante nel proprio panorama visivo e culturale.
Etichette d’autore Giornata di incontro con autori ed artisti e presentazione del progetto di etichette d’arte curato da un’azienda vinicola e con la partecipazione di scrittori quali Camilleri, Lucarelli, Alajmo, Di Cara. L’evento ha visto il Castello di Castelbuono come unica sede siciliana di presentazione ufficiale. Un grosso richiamo è stato registrato poi nelle successive presentazioni a Roma (all’Auditorium - Parco della Musica), a Bologna e infine a Ragusa.
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25 ottobre 2009
Nonni - nipoti “La cultura di una Comunità, il suo destino, si nutre di memoria e futuro. [...] Ai nonni - depositari della nostra cultura, memori di architetture stravolte, di significati e personaggi dimenticati, di tecniche e parole a rischio d’oblio - e ai loro nipoti, il Museo Civico di Castelbuono offre l’ingresso gratuito”. E’ questa l’iniziativa lanciata dal Museo Civico: una piccola grande occasione, quella proposta dal Museo, per avvicinare due generazioni sempre più spesso distanti e per fare tesoro del sapere prezioso che ogni nonno custodisce e che è sempre pronto a donare.
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2010 Gli impegni economici e le attività culturali portati avanti dal Museo Civico nell’esercizio 2010 hanno perseguito tre direttrici primarie: l’accompagnamento e la personalizzazione delle forniture previste dall’arredo, l’accelerazione sul conseguimento degli obiettivi programmatici avviati negli anni immediatamente precedenti e, in misura minore rispetto agli altri anni (visto l’impegno prioritario legato all’arredo e l’indisponibilità dei locali museali), gli eventi cuturali offerti alla Comunità.
Il cantiere legato alla storica fornitura dell’arredo museotecnico ha determinato un impegno prioritario che ha coinvolto in quota straordinaria aspetti logistici e gestionali (dalla movimentazione delle opere e delle collezioni al coordinamento di tutti i lavori complementari), necessità di stesura dei contenuti e delle grafiche da fornire alla ditta, impegni economici conseguenti e scelte di natura museografica. La disponibilità degli ambienti museali - e la conseguente apertura al pubblico - è stata nell’arco dell’anno, in larga parte, compromessa dai lavori e di volta in volta concordata con la ditta e la D.L. per garantire, il più possibile, la fruibilità della Cappella palatina ai fedeli e ai visitatori. In tal senso è da interpretare in chiave molto positiva il dato complessivo degli accessi - pur con una tariffa inevitabilmente ridotta - di 9.406 visitatori registrati dall’1/9/2010 al 31/12/2010, con apertura giornaliera, ed ancor più i 6.487 visitatori - dal 24/4/2010 al 31/8/2010 - solo nei fine settimana. Il ruolo fondamentale dell’azione museale nei lavori per la dotazione dell’arredo si esplica principalmente nella responsabilità, assunta e portata a termine con esiti egregi, in materia di didattica e infografica, presupposto indispensabile per la realizzazione di gran parte della fornitura. Ciò ha necessitato un continuo impegno nel coordinamento dei lavori di studio, traduzione e impaginazione grafica, una regia costante che ha consentito in pochi mesi di disporre di una grande quantità e qualità di informazioni storiche e artistiche sul patrimonio, da proporre al pubblico attraverso i pregiati materiali oggetto della fornitura. Il compenso per le prestazioni dei componenti dei quattro comitati tecnico-scientifici del Museo - per un totale di sedici consulenti - si è limitato a soli € 14.590 (in larga parte impegnati già nel 2009 ma tutti espletati nel 2010), omnicomprensivi di ogni rimborso correlato, grazie alla grande disponibilità dei soggetti coinvolti e alla stima reciproca. La chiusura al pubblico ha rappresentato inoltre l’occasione per concentrare l’attenzione e gli sforzi del Museo nei confronti dello stato e della qualità delle opere da riproporre al pubblico alla riapertura degli ambienti. Il periodo di chiusura è stato utile, ad esempio, per un intervento di
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Una “relazione sociale”
MUSEO CIVICO
CHIUSI AL PUBBLICO. APERTI AL CONTEMPORANEO.
manutenzione conservativa, pulitura e consolidamento dell’intero patrimonio ligneo dell’arte sacra (angeli candelieri, torcieri, leggii, tavoli, ecc.), affidato all’esperta restauratrice dott.ssa Cassaniti, congiuntamente al restauro del prezioso portone di accesso alla Cappella (di seguito meglio dettagliati). Il CdA dell’Istituzione, sempre nell’ottica di un accrescimento del valore delle collezioni esposte, ha ritenuto proficuo ottimizzare la collezione artistica afferente alla pinacoteca. L’intento del CdA, dando incarico alla prof.ssa di arte contemporanea e critica d’arte Gianna Di Piazza, docente e professionista apprezzata nonché figlia del mecenate dott. Luigi Di Piazza - già donatore del nucleo principale (con 35 opere di importanti artisti regionali e nazionali del dopoguerra) - è stato quello di colmare la carenza di interventi per questa sezione nel piano di riassetto museografico finanziati dall’arredo e acquisire nuove opere di artisti contemporanei in grado di “attualizzare” la sezione, altrimenti “ferma” nella restituzione di fermenti e correnti artistiche precedenti agli anni ‘80 . Attraverso la consulenza e i rapporti della stessa con la scena e la migliore produzione artistica regionale e non solo, l’Istituzione ha provveduto - a costi contenuti e mirati - a quattro nuove acquisizioni di opere di importanti artisti contemporanei quali F. De Grandi (€ 4.800), A. Bazan (€ 6.000), B. Chirco (€ 3.600) e Laboratorio Saccardi (€ 2.500). Il 2010 è stato anche l’anno del debutto della collana editoriale “VIGINTIMILIA”, edita da Flaccovio, con la prestigiosa pubblicazione della prof.ssa Maria Concetta Di Natale sul tesoro sacro dell’apposita sezione museale (1.000 copie per € 9.600 iva inclusa). Anche in questo caso, l’impegno di spesa assunto in chiusura 2009 ha trovato compimento e presentazione pubblica già nell’estate 2010. Lo stesso a proposito del completamento della storica operazione legata ai restauri delle quattro opere della Chiesa del SS. Rosario - con impegno economico nel 2008, prima trance di pagamento (metà dell’importo complessivo, pari ad € 11.640) nel 2010 e saldo nel 2011 - o per il recupero del portone della Cappella di S.Anna e la pulitura del patrimonio ligneo dell’arte sacra (dott.ssa Cassaniti, complessivamente 19.000 € omnicomprensive) e la relativa consulenza alla direzione per la stesura del progetto di restauro di portone e portale della Cappella (€ 1.000 omnicomprensibi, arch. Gaetano Corselli d’Ondes). In tal senso, quindi, è da intendere la concretizzazione (e la liquidazione) degli impegni assunti in anni precedenti quale raggiungimento di importanti tasselli per lo sviluppo della cultura locale. A questi il Museo ha saputo aggiungere nuovi e importanti progetti, nel corso del 2010, che hanno consentito ad esempio la prima pubblicazione del prof. Orazio Cancila sulla storia dei Ventimiglia e di Castelbuono fino al ‘500,
prima uscita di una ancora lunga ricostruzione storica che consentirà di approfondire le vicessitudini della dinastia ventimigliana e del paese fino ai giorni nostri, attraverso l’acquisto di n. 1000 pubblicazioni dall’Associazione Mediterranea, al costo di € 3.000 omnicomprensivi. La presentazione delle due uscite editoriali, unite alla cerimonia di premiazione della borsa di studio “Castelbuono ed il suo territorio” - terza edizione ancor più partecipata, con due vincitori “ex aecquo” (€ 500 cad) - e allo spettacolo teatrale “Lei dunque capirà” (€ 1.000), in collaborazione con la Biblioteca comunale, con riadattamento teatrale dell’attrice Patrizia D’Antona di un testo di Paolo Magris, ha consentito l’offerta di un piccolo ma significativo calendario di eventi, accomunati dalla cornice “Intra moenia”, che ha arricchito la programmazione culturale estivadel 2010. L’evento culturale più significativo del 2010, il “Rito della Luce” con la Fondazione Fiumara d’Arte, non ha necessitato di alcun impegno economico per l’Istituzione. L’iniziativa ha comportato soltanto un lavoro di raccordo con le esigenze di cantiere ed ha consentito la partecipatissima suggestione di un castello interamente “allestito” con i più grandi poeti italiani, musicisti e artisti vari, nell’affascinante percorso di fruizione a luce di candela e con il risuonare della “parola pura” nelle varie stanze castellane. Esperienza che, grazie al grande feeling del Museo con la missione di Antonio Presti, porterà nel 2011 i grandi poeti nelle scuole castelbuonesi di ogni ordine e grado, in un’attività didatticoformativa unica al mondo, oltre ovviamente a riproporsi annualmente con l’evento conclusivo di metà giugno (solstizio d’estate) all’interno delle sale museali.
specchiante che riproduce la forma del Mediterraneo, circondato dalle 21 sedute donate dai diversi paesi che si affacciano su questo mare, le quali, nelle loro differenti fogge, raccontano la molteplicità delle culture di quest’area geografica. La concretizzazione del progetto garantirebbe, oltre al grande innesto artistico rappresentato dalle istallazioni di Michelangelo Pistoletto, l’animazione culturale da settembre a dicembre con convegni al Museo e attività didattiche e complementari con coinvolgimento delle scuole locali e delle attività produttive del territorio. Merita infine risalto l’inedito ottenimento da parte del Museo di un cospicuo finanziamento ad opera di un privato castelbuonese, sotto forma di sponsorizzazione (€ 9.000 omnicomprensivi), per il recupero del portale marmoreo della Cappella Palatina. Il Museo ha preso l’impegno di integrare le somme eventualmente necessarie per coprire l’intero costo del progetto di restauro e avviare i lavori già nel 2011.
Altro impegno, non economico ma dalla possibile ricaduta enorme, è la partecipazione del Museo alla misura 3.1.3. - linea di intervento 3 del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007 - 2013 - con il progetto dal titolo “MICHELANGELO PISTOLETTO + LOVE DIFFERENCE”, con importo a finanziamento richiesto pari ad € 348.200,00 e con l’eventuale cofinanziamento dell’Istituzione di 10.000 €, utili al raggiungimento di maggiori requisiti per l’ottenimento. Il grande progetto, redatto gratuitamente dal Direttore Adriana Scancarello, con la collaborazione del Presidente Michele Spallino, ideato dal Museo Civico di Castelbuono e dalla Fondazione Michelangelo Pistoletto (e che si avvale di numerosi altri partners, tra cui il CREMSI, CIVITA servizi, Legambiente ecc.) , vuole essere un’occasione per diffondere e promuovere l’arte contemporanea e approfondire la conoscenza di questo grande artista italiano, noto internazionalmente e vero protagonista “dell’Arte Povera”. Il simbolo di Love Difference è un tavolo
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MUSEOGRAFIA
STUDIO Con il coordinamento del presidente e del direttore del Museo, tra le personalità coinvolte nel progetto di studio e stesura dei contenuti didattici delle quattro sezioni museali figurano esperti quali Eugenio Magnano di San Lio, Orazio Cancila, Domenico Pancucci, Maria Concetta Di Natale, Giovanni Travagliato, Roberta Civiletto, Caterina Ciolino e Gianna Di Piazza. Un lavoro imponente e delicato, consapevole di candidarsi a restare negli anni. Una grande occasione, colta, per produrre studi d’approfondimento sul patrimonio storicoartistico castelbuonese e museale. Nelle immagini: 1.
Vetrina e pannello didattico sulla bibliografia liturgica (Arte Sacra).
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Pannelli sulla storia e le modificazioni del castello (Sez. storico-Archeologica)
3.
Evoluzione urbana ed elaborati architettonici dei principali monumenti. (Sez. storico-Urbanistica)
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sez. Storico-URBANISTICA Una sezione nuova, che recupera uno splendido ambiente castellano inutilizzato e racconta l’evoluzione storica dell’abitato castelbuonese.
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Nuove acquisizioni
pinacoteca
consulente: prof. Gianna Di Piazza Dal 2010 la collezione permanente della Pinacoteca si è arricchita di 4 nuove opere, successivamente allestite nella prima sala, individuando in questo spazio il luogo di visibilità, anche futura, delle nuove acquisizioni. Il Museo infatti ha avviato un progetto che prevede l’ incremento del suo patrimonio artistico attraverso un percorso non episodico, coerente e incisivo, di nuove acquisizioni di opere (con i relativi statement: bio, schede, certificati di autenticità, foto hi-res ecc.) di artisti riconosciuti in territorio nazionale e internazionale e rappresentativi di linguaggi e ricerche della contemporaneità. Fervido sostenitore di un recupero concettuale della grande tradizione pittorica italiana Alessandro Bazan (Palermo, 1966) si muove all’ interno di una pratica di narrazione iconografica contemporanea chiaramente definita e stilisticamente inconfondibile. Le sue opere suggeriscono sempre una storia, ma il narrare diviene pretesto per confrontarsi con la pittura e per svelarne la sua forza immortale. I suoi personaggi infatti prendono corpo e vivono rapporti relazionali all’ interno di un mondo lucidamente connotato dall’ incisività del segno e dalla pregnanza del colore. “La notte” [1] è un’ opera costruita su un processo di sintesi formale, un lavoro pittorico che vive di pure vibrazioni luminose, di intense sensazioni impalpabili. Sia i personaggi che il paesaggio naturale sono identità cromatiche, a volte astrattamente rarefatte altre costruttivamente definite, all’ interno di una scena notturna che rapisce per levità e inafferrabilità. La pittura si fa visione, epifania, un prezioso
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esempio di un ragionare colto e poetico sulle cose. Con un rigoroso accostarsi alle forme Chirco [2, 3] studia una rete di rimandi e assenze, di presenze nascoste e ritorni visuali, costruendo una dialettica temporale tra il passato e l’ oggi che è in grado di parlarci sia del contatto che della perdita. Una memoria delle forme, assunte nel loro valore archetipico, che sopravvive al processo di reinterpretazione e alla forza della trasformazione e che restituisce potere mitopoietico a questi “nuovi ragazzi”. Innamorato fedele e sottomesso all’ immagine dipinta, Francesco De Grandi [4] (Palermo, 1968) insegue da sempre i destini della pittura. Artista di profonda qualità tecnica e visionaria, da alcuni anni ha abbandonato l’ ipernarrativo e le atmosfere metropolitane, per confrontarsi con la sostanza fisica e ideale del paesaggio, nuovo spazio di realtà di cui la pittura si appropria per accedere all’ enigma della visione. Perseguendo un processo di disfacimento organico della materia pittorica, fra rarefazioni, liquidità, evanescenze, i paesaggi di De Grandi diventano luoghi sospesi, scenari senza tempo, territori silenziosi di una natura sublime che lascia affiorare indizi di apocalisse visiva e allucinazioni postatomiche. In una fluttuazione percettiva di empatia cosmica, senza una netta distinzione fra gli
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elementi, l’ opera qui esposta si dà come serbatoio emozionale e orizzonte mentale, luogo privilegiato dove perdersi nel silenzio contemplativo della ricerca del “senso intrinseco” dell’ immagine. Sconfinando tra installazione, pittura, video, progetti web, performance, gli artisti del Laboratorio Saccardi (Marco Barone, 1978; Giuseppe Borgia, 1978; Tothi Folisi, 1979; Vincenzo Profeta, 1977) testimoniano, con la loro cinica e incessante produzione, una contemporanea forma di attrazione voyeristica per gli eventi massmediali. Conosciuti per il loro spirito dissacrante nei confronti dello star system, sia esso culturale che politico, stigmatizzati per l’irriverente sarcasmo con cui si impossessano, rielaborandoli, dei temi dell’attualità, i Saccardi hanno da sempre utilizzato i giochi di parole come loro cifra stilistica. Anche “Cosamostra” [5] ne è testimonianza. Pregna di riferimenti più o meno espliciti con la storia siciliana e con la storia dell’ arte, l’ opera si arricchisce di un apparato iconografico recuperato dopo un’ immersione antropologica nella cultura popolare siciliana. Dimenticate le gesta dei Paladini di Francia, è la realtà del potere mafioso che viene raccontata sul legno del masciddàru (la parte laterale del carretto dove vengono narrati gli eventi). Ma cosa mostra davvero? Gianna Di Piazza
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POESIA
Il Rito della Luce 14 giugno 2010 con Fondazione Fiumara d’Arte L’evento culturale più significativo del 2010, il “Rito della Luce” con la Fondazione Fiumara d’Arte, non ha necessitato di alcun impegno economico per l’Istituzione. L’iniziativa ha comportato soltanto un lavoro di raccordo con le esigenze di cantiere ed ha consentito la partecipatissima suggestione di un castello interamente “allestito” con i più grandi poeti italiani, musicisti e artisti vari, nell’affascinante percorso di fruizione a luce di candela e con il risuonare della “parola pura” nelle varie stanze castellane. Esperienza che, grazie al grande feeling del Museo con la missione di Antonio Presti, porterà nel 2011 i grandi poeti nelle scuole castelbuonesi di ogni ordine e grado, in un’attività didattico-formativa unica al mondo, oltre ovviamente a riproporsi annualmente con l’evento conclusivo di metà giugno (solstizio d’estate) all’interno delle sale museali.
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LOVE DIFFERENCE progetto Altro impegno, non economico ma dalla possibile ricaduta enorme, è la partecipazione del Museo alla misura 3.1.3. - linea di intervento 3 del P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007 - 2013 - con il progetto dal titolo “MICHELANGELO PISTOLETTO + LOVE DIFFERENCE”, con importo a finanziamento richiesto pari ad € 348.200,00 e con l’eventuale cofinanziamento dell’Istituzione di 10.000 €, utili al raggiungimento di
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PIANTE
PIANO DIsTRIBUTIVO DEllE OPERE
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maggiori requisiti per l’ottenimento. Il grande progetto, redatto gratuitamente dal Direttore Adriana Scancarello, con la collaborazione del Presidente Michele Spallino, ideato dal Museo Civico di Castelbuono e dalla Fondazione Michelangelo Pistoletto (e che si avvale di numerosi altri partners, tra cui il CREMSI, CIVITA servizi, Legambiente ecc.) , vuole essere un’occasione per diffondere e promuovere l’arte contemporanea e approfondire la conoscenza di questo grande artista italiano, noto internazionalmente e vero protagonista “dell’Arte Povera”. Il simbolo di Love Difference è un tavolo specchiante che riproduce la forma del
Mediterraneo, circondato dalle 21 sedute donate dai diversi paesi che si affacciano su questo mare, le quali, nelle loro differenti fogge, raccontano la molteplicità delle culture di quest’area geografica. La concretizzazione del progetto garantirebbe, oltre al grande innesto artistico rappresentato dalle istallazioni di Michelangelo Pistoletto, l’animazione culturale da settembre a dicembre con convegni al Museo e attività didattiche e complementari con coinvolgimento delle scuole locali e delle attività produttive del territorio.
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INTRA MOENIA dal 29 luglio al 28 agosto 2010
Il 2010 è stato anche l’anno di presentazione al pubblico di alcuni impegni avviati (anche in senso economico) nel 2009, come l’esordio della collona editoriale “Vigintimilia”, con l’uscita della prima pubblicazione “il Tesoro di sant’Anna nel Museo del Castello dei Ventimiglia a Castelbuono”, della prof.ssa Maria Concetta Di Natale.
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Castelbuono medievale e i Ventimiglia
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A questi il Museo ha saputo aggiungere nuovi e importanti progetti, nel corso del 2010, che hanno consentito ad esempio la prima pubblicazione del prof. Orazio Cancila sulla storia dei Ventimiglia e di Castelbuono fino al ‘500, prima uscita di una ancora lunga ricostruzione storica che consentirà di approfondire le vicessitudini della dinastia ventimigliana e del paese fino ai giorni nostri, attraverso l’acquisto di n. 1000 pubblicazioni dall’Associazione Mediterranea. La presentazione delle due uscite editoriali, unite alla cerimonia di premiazione della borsa di studio “Castelbuono ed il suo territorio” - terza edizione ancor più partecipata, con due vincitori “ex aecquo” - e allo spettacolo teatrale “Lei dunque capirà”, in collaborazione con la Biblioteca comunale, con riadattamento teatrale dell’attrice Patrizia D’Antona di un testo di Paolo Magris, ha consentito l’offerta di un piccolo ma significativo calendario di eventi, accomunati dalla cornice “Intra moenia - aspettando la riapertura”, che ha arricchito la programmazione culturale estiva del 2010.
Lei dunque capirà 29 luglio 2010 con la Biblioteca comunale
Giorno 29 luglio 2010, nel suggestivo chiostro di San Francesco, promosso dalla Biblioteca Comunale e dal Museo Civico di Castelbuono, è andata in scena la rappresentazione del monologo di Claudio Magris “Lei dunque capirà” a cura dell’Associazione Teatrale Còrai. Produzione congiunta del Museo Civico, del Comune di Castelbuono e dell’Associazione Teatrale Còrai. Nel racconto “Lei dunque capirà” di Claudio Magris una donna parla con il Presidente di una “Casa”, più volte nominata dall’autore “Casa di riposo” o Fondazione in cui lei è ospite. La figura del Presidente, seppur costantemente evocata dalla protagonista, non sarà mai visibile e questa assenza tradurrà la conversazione in un delicato e intimo monologo, un passaggio di memoria del felice e quotidiano rapporto della donna con l’uomo della sua vita, poeta, di cui lei è stata ed è la musa ispiratrice; L’uomo sfidando “i severi regolamenti della Casa”, ottiene ‘eccezionale permesso di andarla a “prendere”, novello Orfeo, che sfida regole e angosce per riportarla nel mondo dei vivi.
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Sponsorship Merita risalto l’inedito ottenimento da parte del Museo di un cospicuo finanziamento ad opera di un privato castelbuonese, sotto forma di sponsorizzazione (€ 9.000 omnicomprensivi), per il recupero del portale marmoreo della Cappella Palatina. Il Museo ha preso l’impegno di integrare le somme eventualmente necessarie per coprire l’intero costo del progetto di restauro e avviare i lavori già nel 2011.
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Il Museo Civico di Castelbuono riapre i battenti: nuove teche, nuova didattica, nuove ambizioni. Una riapertura “in progress”, che si svela man mano, in un percorso espositivo che condurrà alla grande inaugurazione finale, con mostre temporanee e la piena restituzione al pubblico dell’intera - nuova - offerta museale.
MUSEO CIVICO DI CASTELBUONO
Castello comunale dei Ventimiglia, Castelbuono (PA) martedì / domenica • Per info: 0921.677126 ~ www.museocivico.eu
INGRESSO GRATUITO aM
Una “relazione sociale”
MUSEO CIVICO
2011 RIAPRIRE IN BELLEZZA Prot. n. 110 del 02/04/2011 Pregiatissimo, Novantuno anni fa, proprio nel mese di aprile, venne messo all’asta pubblica “il vetusto castello” di Castelbuono, espropriato al barone di Favarotta, per secoli residenza del nobile casato dei Ventimiglia. Ad aggiudicarsene la proprietà demaniale, secondo la sentenza del 10 aprile del Tribunale di Termini Imerese, fu il Comune di Castelbuono, nella persona del Sindaco pro tempore Mariano Raimondi, grazie ai fondi raccolti in una colletta popolare che coinvolse tutto il paese. Novantuno anni dopo, il Castello, per ragioni diametralmente opposte, si appresta nuovamente ad essere “restituito” alla sua Comunità e al territorio madonita, dopo un anno di lavori che lo hanno visto protagonista di importanti interventi di riqualificazione e di rifunzionalizzazione. Nuove teche, nuova didattica, nuove sezioni. Ma soprattutto nuove ambizioni, legittimate da un “contenitore” e un patrimonio sempre più in grado di raccontare il civismo locale, l’evoluzione del castello e dell’intero tessuto urbano, l’arte e la fede popolare per la patrona sant’Anna ed, al contempo, la proiezione verso scenari e produzioni artistiche del nostro oggi. Con questo spirito il Comune di Castelbuono e il suo Museo Civico sono lieti di invitarLa ad una vera e propria “anteprima” delle nuove dotazioni, rivolta esclusivamente alle Istituzioni e alle Autorità, in una
In nome di sua Maest
INSIDE
à Vittorio Emanuele
passeggiata guidata dall’Amministrazione museale e dalla Direzione dei Lavori, giovedì 14 aprile a partire dalle ore 18,30. Nei tre giorni seguenti, in adesione alla settimana nazionale della Cultura, il Museo aprirà infatti gratuitamente l’accesso alle due sezioni del piano terra e del mezzanino, secondo un progetto espositivo (“Loading - riavvio in corso...”) che si svelerà pian piano, “a gradi”, in un percorso che condurrà alla grande inaugurazione finale di luglio, con mostre temporanee e la piena restituzione al pubblico dell’intera – nuova – offerta museale. Credendo fermamente nella condivisione virtuosa tra Istituzioni delegate - tra i tanti difficili oneri - alla tutela e alla salvaguardia dei Beni Culturali, per il raggiungimento del comune obiettivo certamente teso alla piena valorizzazione delle identità locali come segno tangibile e indiscusso della memoria e della storia di una terra, con la fiducia che il presente invito possa essere accolto con entusiasmo, salutiamo cordialmente. Castelbuono, 04/04/2011
Il Presidente
Il Direttore
Michele Spallino
Adriana Scancarello Mario Cicero
Il Sindaco
Termini Imprese 10 Ap
Terzo per grazia di Di
o e per volontà della
rile 1920
Nazione Re d’Italia
L’anno millenovecentov enti il giorno dieci Ap rile in Termini Imere di Termini Imerese com se alle ore 12.10, inn anzi il Tribunale Civil 1) Avv. Speciale Giuse posto dai signori: e e Penale ppe Presidente 2) Avv. Cav. Termini Giuseppe Giudice 3) Cav. Accardi Giova nni Giudice Assistiti dal cancellie re Palumberi Lorenzo, ufficiale giudiziario Presidente dichiara ap di servizio sig. Morre erta l’udienza assegn ale Gaetano d’ordine ata alla subastazione sig. Emanuele Gallegra del sig. degli infrascritti immo di Alessandro contro bili, espropriati ad ista il sig. Barone Fraccia Castello feudale sito in nz a del Lu igi fu Castelbuono, in unico Stefano Emanuele. Si lotto. Messo quindi all passa alla vendita del in base al prezzo d’asta ’incanto detto Castello di £. 1900 hanno fat descritto nel bando già to istanza per licitare Caponnetti Francesco, letto, i signori La Nasa Giuse avv. Papania Agostino ppe, Mendonza Gioa per persona a nomina Castelbuono. Il Sinda cch ino, re, co Raimondi Mario off Raimondi Mario com e Sindaco del comun re £. 2000, il sig. Ma e seconda candela il sig e di nula Giorgio offre £. . Raimondi offre £. 35 3000, accesa la prima 00, ed il Manula eleva Raimondi a £. 6500, candela Antonio Mogavero Fina l’asta a £. 5000, offert accesa la prima can del a che viene elevata da a il Ma su questa offerta accesa cula offre £. 7500; all L’ARTIGIANO DELLA STORIA CASTELBUONESE l sig. a fine dell’ asta il sig. successivamente la pri Raimondi offre 2050 ma, seconda e terza can ferta maggiore. Il cas 0., dela si sono spenti sen tello viene aggiudicato za che si sia fatta altra al Sindaco di Castelbu ofono per la somma off erta di £. 20500. SALA LETTURA
Il Tribunale aggiudic
a: Omissis.
Con un approccio non accademico ma incredibilmente appassionato, e con un impegno ininterrotto lungo quasi settant'anni, Antonio Mogavero Fina (nato a Castelbuono nel 1911), un fabbro, ha indagato e redatto organicamente la storia civile, artistica e religiosa di Castelbuono. Lo ha fatto dando vita ad una produzione enorme, per buona parte custodita oggi in questa sala grazie all'illuminata volontà civica della famiglia: libri, quaderni, giornali e appunti, in grado di tratteggiare con precisione lo spaccato del '900 e l'intera storia del paese, ricostruendo in primo luogo le vicende alterne del casato dei Ventimiglia. Ebbe, come palestra di formazione e sfogo culturale, già dal 1927, il periodico castelbuonese "Le Madonie" ("Il Bancarello" prima, poi "L'Eco delle Madonie"), con cui collaborò fino alla morte, avvenuta il 29 settembre 1993. Le sue opere rappresentano oggi il primo tassello bibliografico da cui si dipana ogni studio specialistico sull'arte, sui monumenti, sulla storia di Castelbuono e dei Ventimiglia. Per primo rintracciò, nel casale bizantino Ypsigro, il nucleo da cui trae origine il paese. Tra le righe di ogni pagina, la figura di un autore romantico e curioso, visceralmente legato al proprio paese natio.
Il castello feudale des critto nel bando di ven dita al Sindaco del Co buono nel piano di Sa mune di Castelbuono nta Anna composto per £. 20500, sito in di pianterreno, secon urbano di Castelbuon Casteldo e terzo piano, isc o al nome di Fraccia rit to all’ art. 4604 del Ba ron e Luigi fu Stefano uti Ventimiglia Marchesa catasto lista, direttorio l’eredi di Stefano, con l’impon tà della signora Giova ibile di £. 247.50 con tributo diretto verso lo nna finante da un lato col stato di £. 30.94. Ce detto piano rtificato di non avven Santadi An Bilancio mandato - 2007/2012 na e col uto aumento di sesto. Il sottoscritto cancellie ALBUMUSEO re del Tribunale di Ter mini 61
MARCO CINGOLANI
QUADRI PICCOLI, MEDI, GRANDI E GRANDISSIMI Comune di Castelbuono
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inaugurazione
15 APRILE Loading... riavvio in corso (sezioni archeologica, urbanistica) In occasione della Settimana nazionale della Cultura, nei giorni 15-16-17 aprile 2011, il Museo Civico ha riaperto le porte al pubblico, secondo un progetto espositivo che si è voluto svelare “pian piano”, in un percorso che ha condotto alla grande inaugurazione finale di luglio, con mostre temporanee, convegni e la piena restituzione al pubblico dell’intera nuova - offerta museale.
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LOADING... Riapertura del piano terra e del mezzanino
16 APRILE “L’arte svelata” Chiesa SS. Rosario
Cominciando dal piano terra e dalle sezioni storicoarcheologiche e storico-urbanistiche, la riaperta con accesso gratuito al pubblico - è stata animata da performances a cura dell’Ass. Còrai, con la direzione artistica di Patrizia D’Antona, dal titolo “La vibrazione della pietra“. Tra le attività programmate, nel pomeriggio di sabato 16 alle ore 17, appuntamento presso la chiesa di San Vincenzo, in piazza Ten.G. Schicchi, per presentare al pubblico il restauro di buona parte del corpus pittorico della stessa Chiesa, avviato nel 2008 – dopo un’azione museale di denuncia dei pesanti degradi del patrimonio ecclesiale – e finalmente completato.
L’importante recupero compiuto dal Museo e dalla Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Abadir-Abbazia benedettina di San Martino delle Scale, è stato raccontato e approfondito con un Convegno dal titolo: “L’’Arte Svelata. Dalla denuncia al Restauro compiuto” al quale hanno parteciperanno – con interventi scientifici e testimonianze fotografiche – la restauratrice dott.ssa Belinda Giambra, gli studiosi Prof. Rosario Termotto, il dott. Marco Failla e la dott.ssa Roberta Civiletto.
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inaugurazione
11 GIUGNO Loading... riavvio in corso (PINACOTECA) Il percorso di riapertura graduale delle sezioni del Museo Civico, raggiunge il primo piano – la Pinacoteca – e colora i sabati di giugno castelbuonese di arte contemporanea e poesia. Si comincia sabato 11 alle ore 19 con la riapertura della sezionale museale dedicata alla Pinacoteca, interessata da una radicale rivisitazione del percorso e dei criteri espositivi – secondo una volontà del CdA e della direzione del Museo di rilanciare il ruolo e l’offerta espositiva – e soprattutto dall’allestimento di quattro nuove opere acquisite con coraggio dall’Istituzione culturale castelbuonese. Sabato 18, a partire dalle ore 21 e 30, è la volta de “La Notte della Poesia“: il rivoluzionario progetto culturale ideato dalla Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, con la collaborazione del Museo e degli istituti scolastici castelbuonesi.
LOADING... Riapertura del primo piano
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L’evento “allestisce” all’interno delle sale del Castello più di quaranta grandi poeti italiani, artisti, musicisti e performer vari, nell’intensa suggestione dei luoghi e della parola pura; momento ultimo, questo, celebrativo del percorso formativo che durante l’anno ha coinvolto le scuole e gli studenti castelbuonesi nel contatto e nello studio della migliore poesia contemporanea italiana.
Il tris si completa sabato 25 giugno alle ore 20, con il vernissage della personale dell’artista milanese Marco Cingolani, per la mostra dal titolo “Quadri piccoli, medi, grandi e grandissimi” allestita nelle sale del piano terra del Castello adibite alle mostre temporanee. L’antologica di un pittore apprezzato dalla critica e dal pubblico nazionale che si arrichisce di nuove opere appositamente pensate per Castelbuono.
18 GIUGNO La notte della poesia con Fiumara d’Arte
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ARTE CONTEMPORANEA
Marco CINGOLANI dal 25 giugno al 2 novembre 2011 direzione e curatela: Gianna Di Piazza La serie di eventi celebrativi programmati per la riapertura del Museo Civico di Castelbuono prosegue con una prima personale d’arte dedicata al grande artista lombardo Marco Cingolani. Dopo la cadenzata riapertura delle sezioni “Archeologica”, “Urbanistica” e “Pinacoteca”, occasioni per approfondire nello specifico le peculiarità e le novità delle stesse, e dopo la “Notte della Poesia” organizzata con Fiumara d’Arte, il Museo Civico completa il ciclo degli eventi relativi all’arte contemporanea allestendo, nelle sale del piano terra, la più recente produzione di Marco Cingolani, realizzata appositamente per Castelbuono, e presentando al contempo una mostra antologica che traccia, per frammenti significativi, il suo percorso artistico. In “Quadri piccoli, medi, grandi e grandissimi”, Cingolani introduce un forte elemento di novità nel suo lavoro, dipingendo paesaggi “a perdita d’occhio”, quadri in cui il colore si sovrappone sfumando in dettagli inafferrabili, opere che tendono a dissipare la riconoscibilità del reale pur restituendo una prospettiva naturale. Un’arte di alterità, che si nutre di presente e che mantiene forte e totale il legame con la storia e la narrazione. Un’arte di immagine che non censura lo sguardo, ma lo dispiega verso l’eterogeneita delle forme. All’interno della “sala di San Giorgio” vi è stata invece testimonianza della produzione storica dell’artista, opere in cui l’immagine veniva decontestualizzata, sottratta all’uso del senso comune, quasi schernita. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole alla cura dell’artista, certo che l’arte offra un punto di vista decisivo per l’interpretazione del mondo. In questo contesto sono nati i quadri delle “Interviste”, dove personaggi famosi per la loro riservatezza venivano sommersi dai microfoni, e le serie dedicate all’Attentato al Papa e alla tragica vicenda di Aldo Moro. Un progetto espositivo di grande qualità che resterà visitabile fino alla fine di ottobre. E’ questo il penultimo step del Museo Civico prima della completa riapertura, prevista non a caso a ridosso della tradizionale e partecipatissima “novena” di Sant’Anna, nella seconda decade di Luglio, in cui verranno svelate le novità della sezione “Arte sacra”. L’artista, per gli ottimi rapporti instaurati e la “simpatia” nei confronti del progetto del Museo, donerà l’opera più apprezzata tra quelle in mostra.
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MARCO CINGOLANI
QUADRI PICCOLI, MEDI, GRANDI E GRANDISSIMI
DAL 25 GIUGNO 2011 MUSEO CIVICO DI CASTELBUONO
Per info: 0921 677126 - 0921 671211 • www.museocivico.eu
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inaugurazione
15 LUGLIO Loading... riavvio in corso (ARTE SACRA) L’ultimo “taglio del nastro”, la riapertura della sezione di “Arte Sacra”, completa quel percorso ascensionale che ha consentito di rivolgere la dovuta attenzione specifica alle singole sezioni via via oggetto di inaugurazione. Il Castello comunale dei Ventimiglia di Castelbuono è quindi “restituito” totalmente alla sua Comunità e ai visitatori, dopo un anno di lavori che lo hanno visto protagonista di importanti interventi di riqualificazione e di rifunzionalizzazione. Nuove teche, nuova didattica, nuove sezioni. Ma soprattutto nuove ambizioni, legittimate da un “contenitore” e un patrimonio sempre più in grado di raccontare il civismo locale, l’evoluzione del castello e dell’intero tessuto urbano, l’arte e la fede popolare per la patrona sant’Anna e, al contempo, la proiezione verso scenari e produzioni artistiche del nostro oggi. Con il convegno del 15 luglio 2011, pertanto, alla presenza dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana dott. Sebastiano Missineo, del Soprintendente arch. Gaetano Gullo, dell’ing. Angelo Frugoni in rappresentanza della ditta Goppion, del progettista Michele Sottile, del Commissario del Parco Angelo Pizzuto, oltre ai rappresentanti del Museo e dell’Amministrazione comunale, si è definitivamente consegnata per intero la nuova offerta culturale del Museo alla pubblica fruizione.
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LOADING... Riapertura del secondo piano
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progetto
Il ritorno dell’ ARIETE Il Museo regionale Salinas ha espresso uno “storico” parere positivo - accogliendo lo spirito e la legittimità dell’apposita istanza avanzata dal Museo - di acconsentire al prestito temporaneo dell’ariete di bronzo. Tale opera straordinaria, secondo le più autorevoli fonti storiche, nel 1448 venne donata da Alfonso il Magnanimo a Giovanni Ventimiglia, insieme ad un secondo esemplare non più esistente, “e vennero da questi trasportati in Castelbuono e posti ad ornamento della tomba paterna” (ct. La Duca) per decenni, fino alla confisca da parte dell’erario regio e allo spostamento a Palermo. Il “ritorno”, pertanto, dopo 500 anni, della magnifica scultura ellenistica presso il maniero di Castelbuono, rappresenterebbe innanzitutto un momento storico-simbolico cruciale nelle ambizioni di crescita dell’Istituzione e dell’intera comunità: la manifestazione esplicita di una volontà di riscatto dimensionale, la “restituzione” temporanea di un capolavoro che Castelbuono seppe meritarsi. I tanti prerequisiti che subordinano il prestito al rispetto di normative e parametri, hanno portato il Museo a riprogettare il Quarto di Don Cesare come ambiente espositivo - comunque di servizio alle iniziative della sala convegni adiacente - e comunque facilmente adattabile a mostre temporanee di particolare rilievo. La realizzazione del nuovo ambiente espositivo ha ottenuto il co-finanziamento del Parco delle Madonie.
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IDEA PROGETTUALE
L’ariete “dei Ventimig
Il rItorno dI un capolav
Castello comunale dei Ventimiglia - Castelbuo 2012
glia”
UN NUOVO AMBIENTE ESPOSITIVO Il “Quarto di Don Cesare” viene ripensato per ospitare l’esposizione di opere di prestigio, di servizio alla sala convegni.
SECONDO PIANO
voro
ono (PA)
Pannelli didattici
“SALA DEL PRINCIPE” Vigilantes
“QUARTO DI DON CESARE”
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RESTAURO
PORTALE MARMOREO 26 novembre 2011 covegno di presentazione
Con il convegno dal titolo “Polarità estetiche e storiche dell’opera d’arte – Il restauro del portale della cappella di sant’Anna”, il Museo ha celebrato e approfondito i lavori di restauro che hanno interessato il portale barocco di accesso alla cappella, nel completamento del duplice intervento di recupero del portone ligneo e della cornice marmorea. I lavori, finanziati dallo stesso Museo, dal fondo del Comune annualmente destinato al recupero del patrimonio e da un significativo contributo di un sponsor privato, restituiscono finalmente dignità e splendore ad un’opera dall’alto pregio artistico e storico, oltre che simbolico. All’incontro sono intervenuti, dopo i saluti istituzionali dell’assessore Fiasconaro, del presidente Spallino e dell’arciprete Di Gangi, i restauratori dell’opera, il team di progettazione e direzione lavori e la Soprintendenza.
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ARTE CONTEMPORANEA A.MOGAVERO FINA
L’ARTIGIANO DELLA STORIA
SALA LETTURA
7 dicembre 2011 inaugurazione sala lettura AMF
Antonio Mogavero Fina L’ARTIGIANO DELLA STORIA CASTELBUONESE
Con un approccio non accademico ma incredibilmente appassionato, e con un impegno ininterrotto lungo quasi settant'anni, Antonio Mogavero Fina (nato a Castelbuono nel 1911), un fabbro, ha indagato e redatto organicamente la storia civile, artistica e religiosa di Castelbuono. Lo ha fatto dando vita ad una produzione enorme, per buona parte custodita oggi in questa sala grazie all'illuminata volontà civica della famiglia: libri, quaderni, giornali e appunti, in grado di tratteggiare con precisione lo spaccato del '900 e l'intera storia del paese, ricostruendo in primo luogo le vicende alterne del casato dei Ventimiglia. Ebbe, come palestra di formazione e sfogo culturale, già dal 1927, il periodico castelbuonese "Le Madonie" ("Il Bancarello" prima, poi "L'Eco delle Madonie"), con cui collaborò fino alla morte, avvenuta il 29 settembre 1993. Le sue opere rappresentano oggi il primo tassello bibliografico da cui si dipana ogni studio specialistico sull'arte, sui monumenti, sulla storia di Castelbuono e dei Ventimiglia. Per primo rintracciò, nel casale bizantino Ypsigro, il nucleo da cui trae origine il paese. Tra le righe di ogni pagina, la figura di un autore romantico e curioso, visceralmente legato al proprio paese natio.
Mercoledì 7 dicembre 2011, presso il Castello comunale dei Ventimiglia, il Museo Civico di Castelbuono ha organizzato la cerimonia di inaugurazione della sala lettura intitolata allo storico castelbuonese Antonio Mogavero Fina. Comune di Castelbuono
In occasione del centenario della nascita, a seguito del dibattito a cui ha partecipato tra gli altri il vescovo mons. Domenico Mogavero, è stata presentata la donazione bibliografica che la famiglia Mogavero ha inteso donare all’istituzione museale castelbuonese: una preziosa collezione di documenti, riviste, articoli e lettere che Mogavero Fina ha raccolto con metodo e passione, e che costituiranno il nucleo cardine su cui il Museo intende costruire una nuova frequentazione per l’approfondimento della storia e dell’arte castelbuonese.
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MOSTRE
ONDE dal 18 dicembre all’8 gennaio 2012 fotografia, illustrazione, incontri “Onde” è stata la maniera del Museo Civico di dedicare il santo Natale, e l’incipit del 2012, al tema dell’immigrazione. Lo ha fatto proponendo l’incontro di due progetti artistici compiuti, in un dialogo complementare tra foto e illustrazione; volti, miserie, fantasia. Le onde, vettori e cimitero dell’emigrazione, raggiungono Castelbuono, portandosi dietro le storie e le testimonianze di un Mediterraneo sfaldato, rivoluzionato solo politicamente, che aumenta le distanze tra i popoli che lo abitano, tra gli “zii di Sicilia”. Onde – tra le “ondate” di sbarchi, tra le rughe sulla frontiera, nella ciclicità che gli è propria – a ricordarci di una nostra storia recente, che un falso benessere vorrebbe invece antica. • LE RUGHE SULLA FRONTIERA (di Giampiero Caldarella) Più di trenta disegnatori e illustratori di tutta Italia – da Vauro a Ellekappa, da Altan a Staino, a Vincino, Guido Scarabottolo, Makkox, Lelio Bonaccorso, Gianni Allegra, Tonus e molti altri – offrono il loro ingegno e la loro matita sul tema delle migrazioni • GLI ZII DI SICILIA (di Giuseppe Fiasconaro) Un lavoro fotografico che prende il titolo dall’omonima opera di Leonardo Sciascia e al contempo vuol rendere esplicito il rapporto, storicamente e geneticamente “familiare”, tra i popoli mediterranei. Emigranti a Lampedusa, tra volti, sguardi, barche e miserie.
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k a n ja n o . o r g
illustrazione e design
VOLTI E RUGHE DEL MEDITERRANEO
18 dicembre 2011- 8 gennaio 2012
Museo Civico di Castelbuono inaugurazione e dibattito 18 dicembre ore 17,30
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marzo
150° Unità d’Italia
giugno
Manutenzione preventiva LAB C.P. dal 14/6 al 20/6 In occasione degli eventi inaugurali connessi alla riapertura del primo piano (pinacoteca) è stato realizzato anche un intervento di manutenzione preventiva di alcune opere (attraverso un laboratorio didattico visitabile nell’apposita sala restauro con gli operatori di LAB C.P.) per la manutenzione di 7 dipinti ad olio della sezione Arte Sacra, propedeutico alla successiva riapertura.
luglio
Stendardo di Sant’Anna Istituto d’Arte “Diego Bianca Amato” presentazione 16 luglio 2011
A conclusione del laboratorio didattico di manutenzione preventiva sul tessile, portato avanti mediante un progetto sviluppato con l’Istituto d’Arte “Diego Bianca Amato” di Cefalù, oltre al recupero in sé dello stendardo di Sant’Anna, oltre al momento formativo offerto agli studenti della scuola, è stato realizzato e presentato, in chiusura di inaugurazione della sezione di arte sacra, un libretto contenente i risultati dell’attività laboratoriale e dell’esperienza formativa.
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Didascalie analitiche
Laboratorio didattico
Card sezioni museali
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Inventariazione fondo AMF In riferimento all’importante donazione del Fondo documentario “Antonio Mogavero Fina”, in ottemperanza agli impegni assunti dall’Istituzione nei confronti della famiglia donante e al fine di tutelarne la consistenza e garantirne la fruibilità ai visitatori, il Museo ha inteso avviare dei lavori di riordinamento ed inventariazione affidando l’incarico all’esperto prof. Giovanni Travagliato. Il complesso progetto si spinge sino alla completa digitalizzazione del Fondo , con l’obiettivo della conversione dei documenti cartacei in formato digitale e l’inserimento dei file generati in un archivio digitale, navigabile attraverso l’uso di parole chiave e parametri di ricerca basati sulla data dei documenti, sulla loro tipologia, sui redattori, sul loro argomento, etc... La navigazione potrà essere possibile tramite l’implementazione di un’interfaccia web, quindi accessibile via internet, accedendo alla quale l’utente potrà effettuare operazioni di ricerca all’interno del database dei documenti.
Affidamento restauri S. Vincenzo aprile 2012 ABADIR - S. Martino delle Scale (PA) Il completamento del recupero di tutto il patrimonio pittorico della chiesa di S. Vincenzo passa attraverso l’affidamento dell’incarico all’Officina della Memoria soc. coop. a.r.l., ente gestore dell’Abadir-Accademia di Belle Arti e di Restauro, con sede a San Martino delle Scale, delle tre pale d’altare raffiguranti Santa Caterina da Siena; San Pietro Martire; Santa Rosa da Lima. L’incarico naturalmente comprende, oltre i materiali e i telai estensibili inerenti l’intervento sulle tele, le indagini diagnostiche ecc., anche la documentazione fotografica e tecnica utile all’ottenimento dei nulla osta e delle autorizzazioni a norma di legge, i costi di assicurazione e di trasporto. Il recupero di queste tre opere consentirà la piena riappropiazione dell’intero corpus pittorico della chiesa, e il completamento ideale della missione del Museo in riferimento al patrimonio allestito, in apertura di mandato, con la mostra “L’Arte sVelata”.
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2012
Biglietteria Un putto del Serpotta, la lapide di fondazione del Castello, una foto del prospetto, ma anche tre tra le opere più significative custodite ed esposte al suo interno. Il Museo rivoluziona il sistema di biglietteria, innovando la procedura e l’automazione d’emissione ed approfittandone per un profondo restyling del biglietto, che diventa supporto di comunicazione e piacevole “souvenir” della visita, ospitando sei diversi soggetti grafici che promuovono il patrimonio artistico del Museo. Un sistema computerizzato utile anche al controllo interno, e soprattutto al monitoraggio dei flussi e delle tipologie dei visitatori, a vantaggio dei dati statistici tramite cui affinare le nuove azioni per incrementare le entrate e qualificare maggiormente il servizio reso al fruitore.
Sympatheia
in adesione a:
15 / 22 aprile 2012 Il Museo Civico aderisce alla XIV Settimana della Cultura, indetta dal MiBAC, proponendo “SYMPATHEIA”, un insieme di attività culturali e la riduzione sul biglietto d’ingresso. Due concerti, rispettivamente ad aprire e chiudere la settimana “speciale”, nuove opere nel percorso e una proposta di “bookcrossing”: il Museo come luogo d’incontro dove “lasciare” un libro e prenderne un altro, a sua volta lasciato da altri. In apertura il gruppo Luminis Musica, ambientando un repertorio di musica medievale nel cuore della corte interna, ed in chiusura (il 22) con un trio di docenti del Conservatorio di Palermo formato da due sax e un pianoforte.
« Se i libri potessero pos sedere di più, dare di più , essere qualcosa di più mostrare di più, avrebb e ero pur sempre bisogno di lettori che portino loro ni, odori, luci e tutto il suoresto che non può essere contenuto nei libri. Il libro ha bisono di te. » Paulsen Gary Stanza d’inverno
Carta topografica Il “recupero” del Patrimonio locale passa anche attraverso l’acquisizione di opere e testimonianze utili al perseguimento delle finalità museali. Ecco quindi l’esposizione di una carta topografica ottocentesca raffigurante il centro urbano di Castelbuono, opportunamente inserita nella sezione museale storico-Urbanistica di ultima concezione, miracolosamente recuperata da un antiquario e acquistata dall’istituzione museale.
Cos’è Bookcrossing?
Un modo diverso per scambiare libri, lasciando che siano loro a trovare quasi casualmente i loro lettori. Scopo del bookcrossing è far circolare i libri (piaciuti o non piaciuti) e, possibilmente, scoprire dove sono andati a finire dopo che vengono “lasciati”. I modi per passarli sono moltissimi, quello piu’ “fascinoso” e romantico è di abbandonarli da qualche parte (panchine, sale d’aspetto, tram, bus, treni, cabine telefoniche, tavolini di bar e ristoranti.....) e sperare che qualcuno li trovi e continui la catena. Per poter seguire il percorso di un libro la comunità dei bookcrosser usa un codice - il BCID - ovvero una specie di “numero di targa” che identifica univocamente la copia e consente il continuo tracciamento attraverso portali e servizi online. Frequentemente, chi ritrova il libro entra in relazione con chi lo ha “abbandonato”, creando occasione per consigli e spesso per amicizie. Per conoscere meglio il funzionamento del bookcrossing, vi rimandiamo al sito della comunità italiana: www.bookcrossing-italy.com
In occasione della settimana della cultura, il Museo Civico si propone come luogo di scambio: a voi stabilire se lasciare semplicemente un libro e prenderne uno che vi incuriosisce, oppure seguire alla lettera le regole del bookcrossing. Scambiamoci un segno di amore per la cultura.
www.museocivico.eu
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Dimensione economica e sociale
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
Criteri di gestione 101,6%
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Introiti da biglietteria: Grazie alla crescita del numero dei visitatori e alle politiche di adeguamento delle tariffe, il Museo ha registrato un incremento che consente al bilancio previsionale 2012 di poter preventivare, con stime al ribasso, 100.000€ di introiti da biglietteria.
Un bilancio sano, una crescita costante. Per la cultura e la missione. Intorno al Museo Civico di Castelbuono si è addensata un’attenzione sempre più forte da parte degli operatori regionali, dei circuiti turistici e dei castelbuonesi. Nei più recenti cinque anni, il Museo Civico ha avuto l’occasione e la volontà di accompagnare un processo di rinnovamento gestionale profondo: una rinascita “manageriale” (termine tabù ancora oggi nella retorica di alcuni circuiti “culturali”) che ha costruito, con rapidità ed efficienza, una forte identità (semantica, tipologica e qualitativa) intorno alla sede museale, e ne ha fatto presupposto per l’ottimizzazione dei servizi offerti e comunicati. Un lavoro coerente e pianificato ha consentito la declinazione della propria proposta culturale a target turistici (in primis, scolastici e tour operators), ha adeguato le tariffe d’ingresso secondo un equilibrio ponderato tra aspettative del pubblico ed offerta, incrementando notevolmente gli introiti da biglietteria e creando le condizioni per affievo-
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lire progressivamente la dipendenza dell’azione museale dalle sorti del bilancio comunale. Incrementare le risorse e il patrimonio è sempre stato inteso come “mezzo” (e mai come fine ultimo) per creare le condizioni utili al rilancio dell’azione culturale, al migliore perseguimento delle finalità istituzionali. Il marketing e la programmazione come strumenti di efficacia, la gestione e il controllo quali monitor dell’efficienza. Ciò ha consentito gli straordinari risultati economici e di pubblico del Museo, presupposto biunivoco con la realizzazione di progetti culturali rigorosi in termini di qualità e ricaduta.
Il Museo da sempre si impegna a gestire in maniera efficiente le risorse finanziarie a sua disposizione, ponendo attenzione ai modi in cui le risorse stesse vengono utilizzate ed alla loro destinazione, con particolare riguardo alla scelta delle attività da finanziare ed all’acquisto dei materiali strettamente necessari alla loro realizzazione. previsionale 2012 2006 6% 24%
76%
Fondo comunale
94%
Altri proventi
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
principali “stakeholders” Il Museo Civico di Castelbuono svolge la propria attività e realizza i propri programmi interagendo con una molteplicità di interlocutori che, in quanto tali, diventano portatori di interesse nei confronti dell’Istituzione. È nei confronti di questi soggetti che il Museo opera con coerenza, ed è quindi principalmente a loro che sono rivolti strumenti di comunicazione - come la presente relazione - atti allo scopo di illustrare obiettivi, risultati attesi e conseguiti, nonché comportamenti adottati. In questa relazione siamo costretti ad evitare di dettagliare nello specifico la natura della relazione con le macrotipologie di “stakholders” elencate accanto, limitandoci a fornire alcune informazioni quantitative relative al target indifferenziato dei “visitatori”. Anche in tal senso, le nuove dotazioni in biglietteria, mediante il sistema elettronico di emissione dei tickets, consentiranno una profilazione molto più esaustiva e utile alle valutazioni gestionali per ottimizzare ulteriormente il servizio offerto.
Comune dipendenti
VISITATORI
TOUR OPERATORS soprintendenza
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REGOLAMENTARE: PRINCIPIO di equita’ e TRASPARENZA NELL’ACCESSO ai servizi. Il consiglio di amministrazione presieduto da Michele Spallino ha sempre inteso tradurre in documenti chiari e trasparenti le risposte e le riflessioni scaturite dalle tante istanze pervenute al Museo. Con la finalità di far progredire la qualità dei rapporti dell’Istituzione nei confronti dei propri pubblici, ispirandosi al principio di uguaglianza nell’accesso ai servizi e ai beni museali, l’Istituzione ha voluto limitare al minimo le discrezionalità di gestione, preferendo normare - o aggiornare e approfondire le norme vigenti - quale garanzia di equità ed efficienza nella conduzione amministrativa. A tal fine, nel mandato 2007-2012, il CdA ha redatto diversi regolamenti e linee guida atti a disciplinare il funzionamento dell’Ente:
fornitori
• Regolamento generale e tariffario del Museo Civico; • Regolamento del personale; • Linee guida per la gestione e turnazione del patrimonio in esposizione; • Manuale d’identità visiva; • Regolamento per l’accoglimento di stage formativi; • Regolamento per l’utilizzo del pianoforte.
artisti e consulenti
scuole e studenti
Regolamento generale e tariffario: http://www.museocivico.eu/upload/ allegati/9335regolamento.pdf Regolamento del personale: http://www.museocivico.eu/upload/ allegati/5731regolamento.pdf
enti territoriali
devoti
MANUALE D’IDENTITA’ VISIVA: http://www.museocivico.eu/upload/ allegati/6480mccidentitymanual.pdf
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
Visitatori Visitatori totali / anno Il numero dei visitatori totali segna un trend costantemente crescente negli anni. I dati del 2009 e del 2011 sono infatti penalizzati dai periodi di chiusura totale o parziale per i lavori di allestimento del nuovo arredo museotecnico (per la stessa ragione è assente in toto il 2010). La proiezione statistica (grafico accanto, in grigio) confermerebbe il trend, con un lieve incremento nel 2011, nonostante le sopravvenute variazioni alle tariffe d’ingresso. 46.000
43.200
45.000
40.400 42.400
37.600
39.800
37.200
34.800 34.600
32.000
2006
2007
2008
2009
32.000
2011
2006
2007
2008
2009
2011
Distribuzione del flusso nei mesi Piuttosto costante negli anni l’andamento della curva dei visitatori nei mesi. La primavera segna il periodo di maggior accesso al Museo, in primo luogo grazie alle gite scolastiche e al lavoro di promozione presso i tour operator. Luglio sconta del periodo di accesso libero durante la novena di Sant’Anna. Il 2011 ricalca l’andamento medio degli ingressi e segna un lieve incremento a partire dalla riapertura di fine aprile, sorprendente soprattutto alla luce delle numerose inaugurazioni e vernissage, sempre ad accesso libero, e dell’intero anno inaugurale gratuito per residenti e oriundi, non conteggiati in queste statistiche. 8.000
6.400
4.800
3.200
1.600
0
1
2
2011
3
4
5
6
flusso medio ‘07/’11
7
8
9
10
11
12
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Oramai oltre i 43.000 gli accessi annui al Museo, di cui quasi 40.000 paganti, con picchi di 600 visitatori nelle giornate di festa primaverili. Per visite, il nostro Museo si colloca oggi tra le prime cinque realtà in Sicilia.
28.000
27.564
27.423 27.000
26.350 26.000
Nel grafico in basso è invece rappresentata la distribuzione nel dettaglio mese/anno, che sembra suggerire una modesta ma interessante destagionalizzazione dei flussi con gli incrementi, registrati nel 2011, nei primi mesi autunnali.
25.496 25.000
2007
2008
2009
Maggio-Ottobre Il grafico accanto mostra l’andamento negli anni del periodo più intenso di accesso al Museo. Il semestre maggio-ottobre è inoltre l’unico perfettamente sovrapponibile nel quinquennio (dovendo comunque escludere il 2010) oggetto di questa relazione.
2011
8.000
7035
6.000
5134 4652
4406
4.000
3714
2623 2075
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
2007
2093
0
Novembre
2008
2.000
Dicembre
2009
2011
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
RENDICONTO FINANZIARIO 2011 RENDICONTO FINANZIARIO 2011 DISPONIBILITÀ MONETARIE NETTE / (INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO) INIZIALI
85.958
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO Utile (perdita) del periodo Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali Ammortamento delle immobilizzazioni materiali (Plusvalenze) o minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni materiali e immateriali (Rivalutazioni) di immobilizzazioni materiali e immateriali Svalutazioni / (Ripristini di valore) di immobilizzazioni materiali e immateriali (Rivalutazioni) o svalutazioni di partecipazioni, immobilizzazioni finanziarie e titoli Svalutazione dei crediti Accantonamenti / (utilizzi) dei Fondi per rischi ed oneri Variazione netta del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Variazione del capitale di esercizio Rimanenze di magazzino: (incrementi) / decrementi Crediti commerciali: (incrementi) / decrementi Altre attività: (incrementi) / decrementi Debiti commerciali: incrementi / (decrementi) Altre passività: incrementi / (decrementi) Totale
(1.419) 9.090 (1.204) (4.700) (18.002) 9.348
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO IN IMMOBILIZZAZIONI (Investimenti) in immobilizzazioni: immateriali materiali finanziarie Totale Prezzo di realizzo delle immobilizzazioni Totale
0 (9.384) 0 (9.384) 0 (9.384)
FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Variazioni attività a medio lungo termine di natura finanziaria: (accensioni) / rimborsi Variazioni attività a breve di natura finanziaria: (accensioni) / rimborsi Variazioni passività a medio lungo termine di natura finanziaria: accensioni / (rimborsi) Variazioni passività a breve di natura finanziaria: accensioni / (rimborsi) Incrementi / (rimborsi) di capitale proprio Totale (DISTRIBUZIONE DI UTILI) FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B+C+D+E) DISPONIBILITÀ MONETARIE NETTE / (INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO) FINALI
20.416 0 5.167 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 7.001 7.001 0 6.965 92.923
Bilancio di mandato - 2007/2012
BILANCIO PREVENTIVO 2012 Previsione amministrativa per l’anno 2012
cap.
PREVISIONALE 2012
ENTRATE PREVISTE
e1
Fondo annuale assegnato dal Comune di Castelbuono
€ 1.000,00
e2
Fondo comunale vincolato per il recupero del patrimonio
€ 7.500,00
e3
Proventi per uso spazi Castello e altri ricavi e proventi diversi
e4
Biglietti di ingresso
e5
Vendite e servizi book shop
e7
Finanziamenti e contributi pubblici per eventi culturali
e8
Interessi attivi su C/C e sui crediti
e9
Economie da reinvestire
€ 15.000,00 € 100.000,00 € 3.000,00 € 348.200,00 € 1.000,00 € 15.000,00
Totale Entrate
€ 490.700,00
USCITE PREVISTE € 15.000,00
u1
Indennità Direzione
u2
Rimborso spese CdA e Direzione
€ 2.000,00
u3
Borse di studio ed incarichi di ricerca
€ 2.000,00
u4
Corsi di formazione
€ 1.000,00
Acquisto materiale di consumo e merci
€ 8.000,00
u5
Cancelleria, stampati, materiale pubblicitario, materiale di consumo e prodotti finiti u6
Acquisti beni per rivendita
€ 16.000,00
Libri, pubblicazioni, merchandising, cartoline, ecc.
€ 54.400,00
u7
Costi per servizi
u8
Spese vincolate a finanziamenti pubblici sovracomunali per eventi culturali (“e7”)
u10
Fondo comunale vincolato per il recupero del patrimonio (“e2”)
u11
Acquisto beni patrimoniali e attrezzature
€ 358.200,00 € 7.500,00 € 23.000,00
Attrezzature per laboratorio di restauro e manutenzione beni museali u9
Imposte e tasse
u12
Spese Bancarie
u13
Altre spese di gestione e imprevisti
Totale USCITE
€ 2.500,00 € 100,00 € 1.000,00 € 490.700,00
Castelbuono, 15/1/2012
Il Direttore ing. Adriana Scancarello
il Presidente dott. Michele Spallino
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
Estratto dal Regolamento generale 1.
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Per il pieno adempimento degli scopi propri ad Istituti di cultura quali sono i Musei, tutte le raccolte, anche quelle librarie, devono essere visibili e consultabili. Per quelle conservate nei magazzini la Direzione stabilisce le cautele e le prescrizioni da osservare e gli oneri per la consultazione e lo studio. Oggetti ed opere di particolare pregio o delicatezza indicati in appositi inventari potranno essere esaminati e studiati dietro domanda, con speciali cautele, alla presenza del Direttore o di persona del Museo all’uopo delegata dal Direttore. E’ consentito il prestito temporaneo dei beni culturali del Museo solo ad Istituti universitari, Istituti Culturali Pubblici, Società di Alta Cultura e ad altre Istituzioni Comunali, su richiesta ufficiale rivolta al responsabile del Museo, previa stipula di adeguata polizza assicurativa “da chiodo a chiodo”, fermo restando che ritardi, danni o smarrimenti dell’opera in prestito rientrano nella responsabilità del consegnatario che sarà tenuto ad impegnarsi personalmente a rifondere l’eventuale danno nei modi e nelle quantità indicate dall’Amministrazione. Fatte salve le esigenze di tutela dell’integrità fisica e culturale dei beni culturali in consegna al Museo Civico di Castelbuono e le disposizioni sulle riproduzioni e sui diritti spettanti agli autori, la facoltà di riproduzione e l’uso di tali beni e del materiale (stampe fotografiche, negativi, diapositive, films, nastri, dischi ottici, facsimili, calchi, rilievi e altro) relativo ai medesimi, sono oggetto di concessione. La riproduzione di un bene culturale è soggetta al pagamento dei canoni e dei corrispettivi fissati nel presente tariffario. La riproduzione per uso strettamente personale o per motivi di studio è soggetta al solo rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione. Non sono soggette al pagamento dei diritti previsti dal presente tariffario le riproduzioni e le riprese ai fini istituzionali della ricerca con rigoroso carattere tecnico-scientifico, nonché le concessioni in uso degli spazi destinate ad iniziative rientranti nei fini istituzionali del Museo Civico e come tali autorizzate dagli organi competenti. All’atto della richiesta, rivolta al responsabile dell’Istituzione, l’interessato dovrà fornire ogni dato e informazione necessari per valutarla e darvi seguito. In particolare il richiedente dovrà indicare mezzi, modalità e luogo di esecuzione delle riproduzioni, finalità e destinazione delle medesime, quantità che intende ottenere ed immettere sul mercato nonché le forme di distribuzione. Ove si tratti di riproduzione per uso strettamente personale o per motivi di studio, il richiedente dovrà sottoscrivere impegno relativo alla non divulgazione, diffusione e spaccio al pubblico delle copie ottenute. La violazione di tale impegno comporta l’esclusione dall’accesso negli istituti culturali del Comune nonché l’applicazione delle sanzioni previste dalle leggi per la rilevanza del fatto. La concessione è incedibile e intrasferibile, viene rilasciata in via non esclusiva, per una volta sola, previo accertamento dell’esistenza di tutti i requisiti prescritti e previo pagamento dei canoni e dei corrispettivi, fissati nel presente tariffario, i quali non includono eventuali compensi e diritti degli autori o di terzi. Ove previsto, dovrà essere effettuato il deposito cauzionale nella misura indicata. Prima della sua diffusione al pubblico, un esemplare di ogni riproduzione dovrà essere consegnato alla Direzione per riceverne un nulla osta. Salvo accordi speciali, l’Amministrazione può richiedere tre copie di ogni opera prodotta. Nessun uso diverso da quello dichiarato può considerarsi legittimo senza l’autorizzazione scritta dell’Amministrazione. Ogni esemplare di riproduzione dovrà indicare, nelle forme richieste dal caso, le specifiche dell’opera originale (nome dell’autore, della bottega o dell’ambito culturale, titolo, dimensione, tecniche e materiali, provenienza, data) la sua ubicazione nonché la tecnica ed il materiale usato per la riproduzione. Esso dovrà riportare la menzione “su concessione del Museo Civico di Castelbuono” nonché l’espressa avvertenza del divieto di ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo. Sempre salvi eventuali compensi e diritti degli autori e dei terzi, il materiale (stampe fotografiche, negativi, diapositive, films, nastri, dischi ottici, facsimili, calchi, rilievi ed altro) relativo ai beni culturali in consegna al Museo Civico e idoneo a moltiplicazione non può essere riprodotto e comunque duplicato con qualsiasi strumento, tecnica, procedimento, anche attualmente non noti, senza preventiva concessione da parte della direzione del Museo Civico e pagamento dei canoni e corrispet-
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15. a) b)
tivi per la riproduzione, quali fissati nel presente tariffario o negli accordi particolari e, limitatamente alle riprese filmate e ai calchi, senza l’autorizzazione dell’autorità di tutela. Fermo restando che ogni intervento non può prescindere dai principi che ne regolano e guidano le esigenze conservative, ne consegue che è necessario che l’operazione di calco rispetti alcuni criteri fondamentali (vedasi D.M 20 Aprile 2005 , D.L.vo n°42/2004 , art. 107 c.2 “allegato tecnico per la produzione di calchi da originali e da copie già esistenti mediante impronta diretta con elastomeri siliconici” modificato con D.Lgs.62 del 26 marzo 2008) ed anche per quanto non specificato nel presente regolamento, si rimanda al rispetto della normativa vigente in materia di riproduzioni d’Arte già citata (ed anche al DLgs 26 marzo 2006 nn. 156 e 157). Il prezzo di vendita al pubblico di materiale nella disponibilità del Museo (stampe fotografiche, diapositive, films, nastri, dischi ottici, facsimili e altro) è indicato nel tariffario e non da diritto né include facoltà di riproduzione se non esplicitamente concessa. L’utilizzazione del materiale così acquistato dovrà avvenire nel rispetto dei diritti degli autori e dei terzi. Per il materiale fotografico in possesso del Museo e relativo a beni non appartenenti al Museo si applicano le disposizione del presente tariffario, previo accordo con il titolare del bene. Per ottenere il noleggio di fotocolor (trasparenti a colori) nella disponibilità del Museo, è necessario presentare una richiesta formulata nei termini di cui al punto 6. Il periodo di noleggio è di tre mesi, al massimo, a partire dalla consegna del materiale al richiedente. Ogni fotocolor deve essere restituito nella sua confezione con il documento originale d’accompagnamento. Le condizioni economiche di noleggio sono fissate nel presente tariffario. Con il pagamento del corrispettivo di noleggio si ha diritto all’utilizzazione del fotocolor, in via non esclusiva, per una edizione a stampa in una lingua, o per un passaggio televisivo. Per edizioni successive, per ulteriori passaggi televisivi, nonché per ogni utilizzazione diversa dovrà essere presentata richiesta specifica e dovranno esser previamente corrisposti all’Amministrazione del Museo Civico i diritti di riproduzione come fissati nel presente tariffario. L’utilizzazione dei fotocolor dovrà avvenire nel rispetto dei diritti degli autori e dei terzi. E’ vietato copiare o trasferire a terzi i fotocolor ricevuti in noleggio. Nessun uso diverso da quello dichiarato può considerarsi legittimo senza l’autorizzazione scritta del Museo Civico. La richiesta relativa alla effettuazione di riprese fotografiche, cinematografiche e televisive, che abbiano ad oggetto beni culturali in consegna al Museo, dovrà essere redatta e presentata nei termini di cui al punto 6. I canoni e i corrispettivi dovuti all’Amministrazione sono fissati nel presente tariffario. I canoni e i corrispettivi per le riprese fotografiche, cinematografiche e televisive non includono le spese sostenute a tale scopo dall’Amministrazione e determinate caso per caso. L’importo del deposito cauzionale è stabilito dall’Amministrazione in funzione degli spazi utilizzati. E’ fatto salvo il diritto di cronaca. Le richieste che si riferiscono ad ipotesi non espressamente contemplate dal presente tariffario formeranno oggetto di esame e accordi specifici, di volta in volta. Compatibilmente con l’assolvimento dei compiti di istituto, potranno essere forniti, a richiesta, preventivi i quali indicheranno il periodo di validità e le modalità di pagamento. Gli interessati saranno tenuti al rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione da fissarsi con apposito atto del C. d. A. I canoni ed i corrispettivi previsti nel presente tariffario non includono l’IVA, ove applicabile, e non comprendono le spese di spedizione e di imballaggio delle riproduzioni o comunque del materiale richiesto che sono a carico degli interessati. L’Amministrazione del Museo è esente da ogni responsabilità per danni a cose o persone, provocati, conseguenti o comunque occasionati dalle attività (di riproduzione e di eventuale diffusione e spaccio al pubblico degli esemplari riprodotti) dei concessionari. L’Amministrazione rimane altresì esente da responsabilità per i danni eventualmente arrecati a cose e persone durante le riprese fotografiche o cinetelevisive effettuate negli istituti del Museo, consegnatari dei beni culturali. I pagamenti, con l’indicazione della specifica causale, dovranno essere effettuati: mediante vaglia postale intestato a: Museo Civico di Castelbuono direttamente presso la Tesoreria del Museo.
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2. Tariffario VII. CONCESSIONI PER L’USO OCCASIONALE DEGLI SPAZI
Le tariffe sono intese per l’uso dello spazio per l’arco temporale approssimativo indicato. In ogni caso la Direzione si riserva la piena discrezionalità di valutare la concessione degli spazi in relazione alla compatibilità con il regolare servizio di fruibilità museale, vista l’assoluta priorità nei criteri di gestione. E’ da ritenersi esclusa da questo tariffario ogni ulteriore necessità di personalizzazione, addobbo, logistica o noleggio accessorio, come specificato di seguito. VIII. CONCESSIONI PER ALLESTIMENTI, ADDOBBI PARTICOLARI PER EVENTI E PER MATRIMONI Si rilascia autorizzazione per allestire gli spazi interni ed esterni con addobbi particolari (piante, fiori ecc.) purché compatibili con la dignità del castello e con l’attività del museo: previo accordi con la Direzione del Museo Civico che ne stabilirà la fattibilità e dopo il pagamento dei corrispettivi canoni, i fiorai, i fotografi e gli allestitori vari, potranno fare uso di addobbi personalizzzati a condizione che, terminati gli eventi, tutti gli apparati usati (piante, fiori, riso, fiaccole, luminarie ecc...) vengano da loro rimossi. A garanzia di ciò dovrà essere versata da parte del richiedente la somma di euro 300,00 a titolo cauzionale, entro 7 giorni dall’utilizzo dell’ambiente. I canoni stabiliti per la concessione degli spazi non comprendono le eventuali ulteriori spese necessarie alla logistica o al noleggio di attrezzature audio-video. E’ altresì possibile però avvalersi delle convenzioni attivate dall’istituzione museale - da richiedere a questa amministrazione - per i servizi di eventuale ripristino straordinario delle condizioni di pulizia degli ambienti (rimozione riso, addobbi ecc.), allestimento ecc. ed il noleggio di impianti per videoconferenze e amplificazione di volta in volta oggetto di separato accordo. X. NORME E TARIFFE PER L’ACCESSO AL MUSEO CIVICO Il biglietto per l’accesso alla visita del Museo Civico di Castelbuono è fissato in euro 4,00. A) Hanno diritto ad accedere gratuitamente al Museo Civico: • I bambini italiani e stranieri al di sotto degli otto anni di età. • Le guide, gli interpreti turistici e gli insegnanti accompagnatori di scolaresche nell’esercizio della propria attività professionale. • Le persone diversamente abili e i rispettivi accompagnatori. • Gli studenti, ed i relativi accompagnatori, partecipanti agli scambi culturali promossi dall’Amministrazione Comunale e dal Museo Civico. • Le personalità ospiti dell’Amministrazione Comunale e del Museo; il permesso è rilasciato dalla Direzione del Museo Civico. • I membri del’ ICOM (International Council of Museum). • Gli studenti universitari inscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia, Architettura, Restauro e Conservazione e quelli delle Accademie di Belle Arti. • Giornalisti iscritti all’Ordine, previa esibizione di un documento che ne attesti la qualifica. B) E’ concessa la riduzione del 50% (sul prezzo del biglietto intero) ai cittadini italiani e stranieri che: • Abbiano compiuto 8 anni d’età e che non abbiano superato i 25 • Ai gruppi di visitatori superiori alle 12 unità.
Regolamento generale e tariffario: http://www.museocivico.eu/upload/ allegati/9335regolamento.pdf
• Ai cittadini italiani e stranieri che abbiano superato i 65 anni di età. • Alle scolaresche italiane e straniere di ogni ordine e grado, preferibilmente prenotando la visita con apposita istanza. C) Per motivi di studio, didattici, di ricerca o per motivi sociali, la direzione del Museo Civico potrà rilasciare speciale tessera di accesso gratuito o a tariffa ridotta di cui al punto B. D) L’ingresso al Museo sarà libero in occasione di giornate e iniziative particolari, ad esempio in adesione alle giornate nazionali di accesso gratuito ai Beni Culturali o inaugurazioni di mostre temporanee ecc”; in queste circostanze ne verrà data anticipatamente pubblica comunicazione. E) Viene attivata, e disciplinata da apposito regolamento d’adesione, una tessera di sottoscrizione (“Museo Card”) atta a consentire l’ingresso gratuito per un anno alla sede museale e alle iniziative culturali programmate. La stessa viene concessa gratuitamente, a richiesta degli interessati, a quei cittadini castelbuonesi che accompagnano periodicamente i loro ospiti a visitare il Museo. F) Ogni lunedì, salvo diverse indicazioni che verranno comunicate con apposito avviso, il Museo rimane chiuso per riposo secondo la consuetudine dei musei nazionali. In questo giorno saranno convogliate tutte quelle attività di servizio non realizzabili durante le giornate di normale apertura (riordino interno, piccole manutenzioni, spostamenti, ecc…). G) L’accesso viene regolamentato e disciplinato dal personale addetto alla custodia e di norma è limitato a 60 persone. H) E’ vietato fumare nelle sale, nelle scale, nel cortile interno ed in tutti gli ambienti adibiti ad uso pubblico. I) E’ vietato l’ingresso agli animali. L) E’ vietato fotografare le collezioni e i beni del Museo. Il personale addetto alla custodia è incaricato di fare rispettare i divieti che saranno palesemente segnalati con appositi cartelli nell’area di ingresso del Museo. *N.B. Le tariffe sono state modificate con Delibera di G.M. n. 35 del 15/03/2012
DIMENSIONE ECONOMICA E SOCIALE
In fìeri... Un lascito di intendimenti per persiguire la continuità. Dall’esame delle iniziative e dei progetti svolti in questi anni, e nonostante la piena soddisfazione per i risultati raggiunti, il CdA uscente vuol rimarcare la necessità nel dover insistere sul perseguimento di determinati percorsi soltanto intrapresi o di obiettivi ad oggi rimasti “incompiuti”, per cause non dipendenti dalla volontà dell’amministrazione museale, confidando nella possibilità che i futuri amministratori, nella continuità del lavoro svolto, possano rendere concreti alcuni intendimenti e alcune progettualità essenziali: •
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la realizzazione di un efficace sistema antintrusione e di videosorveglianza esterna e interna, indispensabile per elevare la sicurezza del patrimonio e condizione propedeutica all’allestimento di mostre di rilievo. Il ripristino del sistema antifulmine, recentemente divelto; l’implementazione di un impianto elettrico e antincendio a norma e
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moderno, tale da dotare la sede di soluzioni offerte dalla domotica atte a garantire il massimo risparmio energetico della struttura, la sicurezza e l’utilizzo di soluzioni di illuminotecnica innovative e duttili; la piena fruibilità del Museo anche ai soggetti diversamente abili, mediante la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie e l’acquisto delle opportune dotazioni. In tal senso ricordiamo i pareri positivi registrati nelle interlocuzioni con la Soprintendenza a proposito di un ascensore installato all’interno della torre circolare e l’esito soddisfacente dei recenti test, effettuati all’interno di un’ipotesi progettuale della Pro Loco, di carrozzine cingolate da rendere disponibili all’utenza bisognosa; riprendere gli studi archeologici negli ambienti cantinati (c.d. “arciere”), e fare dei saggi lungo il perimetro del castello e in più in
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generale sull’intera area castellana, consentendo anche la fruizione dei locali già oggetto di scavi; un’azione di sensibilizzazione nelle scuole contro gli atti e le scritte vandaliche sui monumenti, come già inteso con l’amministrazione comunale uscente; la piena valorizzazione del bookshop quale vetrina per la commercializzazione di materiale didattico e di approfondimento, merchandising e oggetti d’arte e d’artigianato di pregio. la pubblicazione di nuovi studi all’interno della collana Vigintimilia e la concretizzazione dell’incarico a Mons. Crispino Valenziano sull’iconografia degli stucchi della Cappella. Opera di straordinario interesse artistico e spirituale, oltre che di enorme valore simbolico e affettivo per ogni castelbuonese, che contribuirebbe ulteriormente a promuovere l’ambiente più prezio-
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so del nostro castello; il recupero del patrimonio civico mancante, mediante il perseguimento del lavoro iniziato con la verifica continua e l’aggiornamento degli inventari, la ricerca nelle fonti e nelle testimonianze storiche, l’acquisizione di documentazioni e reperti d’interesse e, alla bisogna, il ricorso alle azioni legali per il recupero del patrimonio pubblico indebitamente custodito da privati. il prosieguo costante della campagna di acquisizioni di opere d’arte, così da innalzare il valore e la rilevanza specifica della nostra pinacoteca e del Museo anche all’interno degli attuali circuiti dell’arte contemporanea; il restauro e la restituzione dell’antica cappella cinquecentesca, perla architettonica ancora oggi negata al pubblico e ai castelbuonesi; la riqualificazione dell’intero recinto feudale ventimigliano quale cit-
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tadella integrata della cultura, storica e contemporanea, in relazione continua con le attività e le finalità della sede museale; l’adeguamento del parco retrostante il castello, lato nord-nordovest, il ripristino dell’antico ingresso e del portale di “San Cristoforo”; lo studio storico per la realizzazione di un albo dei castelbuonesi benemeriti che hanno contribuito al recupero, alla valorizzazione e alla rifunzionalizzazione del Castello comunale; il perseguimento di iniziative per la sensibilizzazione e il recupero, per la conservazione e la salvaguardia, dell’intero patrimonio storico-artistico-monumentale castelbuonese, anche attraverso il costante impegno diretto del Museo nel restauro di opere soggette al rischio di finire nell’oblio e nel degrado materico.
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Fortezza dell’anima.
Museo Civico di Castelbuono Istituzione del Comune di Castelbuono (Pa) Sede: c/o Castello comunale dei Ventimiglia piazza Castello • 90013 Castelbuono (PA) tel +39 0921671211 • tel/fax +39 0921677126 www.museocivico.eu • info@museocivico.eu C.F. 05228650825