Bookland 2010 - Raccolta di racconti e Poesie

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Un’alba qualunque Non mi avrebbe mai concesso di incontrarla. Non dopo quanto era accaduto. Non dopo averle urlato in faccia che, per quanto mi riguarda, il confine tra una sua giustificazione ed una cazzata non esiste, o perlomeno non è percepibile. È l’alba: sempre perfettamente uguale. Sempre miracolosamente diversa. In fondo è soltanto una giostra, la giostra che si mette in moto, ed i tuoi occhi sono ciò che trasfigurano quello che vedi e lo rendono più simile a ciò che vorresti vedere. Ed io l’ho vista. Semicoperta da un bianco lenzuolo di lino, nella sua modesta stanza, mentre lo stesso sole che infiamma i miei occhi i suoi li sfiora appena, quasi una carezza, poi la luce si fa grande e le avvolge il corpo, le labbra, i denti... i suoi bellissimi denti. E in questo istante, questo lungo attimo nel quale la razionalità non conta, io sento che le devo parlare. Ora, che sono davvero me stesso. Adesso, che sono in grado di dire ciò che voglio dire. È la mia ultima occasione. Alzo il telefono. Ho fatto il numero troppe volte per poterlo dimenticare. Aspetto soltanto un momento ad interrompere la sua bella voce.. «Pronto?» «Sono io. Non riattaccare. Ti chiedo soltanto di restare perfettamente in silenzio, perché ciò che 82


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