ANNUARIO
Soluzioni energetiche per la tua impresa
Grazie ai suoi punti di forza, Axpo è fornitore di Energia e Gas per migliaia di aziende in tutta Europa: • • • • •
Ampia gamma di prodotti per soddisfare le diverse esigenze Specifiche competenze nella gestione del rischio Esperienze maturate nei diversi settori dell’energia Siamo attivi lungo tutta la filiera energetica: dalla produzione alla vendita Soluzioni di Efficienza Energetica per risparmiare, ottimizzando i consumi
axpo.com
Italia Energia
annuario
Associazioni, Enti ed Eventi
sommario
Italia Energia annuario Direttore responsabile Antonio Jr Ruggiero Redazione: Agnese Cecchini (Direttore editoriale
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Gruppo Italia Energia),
Il messaggio delle istituzioni 2 Guido Bortoni, presidente Aeegsi
Ivonne Carpinelli Via Valadier 39, 00193 Roma Tel. 06.87678751 Fax 06.87755725
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Pubblicità e Comunicazione: Camilla Calcioli
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Tel. 06.87754144 c.calcioli@gruppoitaliaenergia.it
Elettricità: la regolazione di un mercato in forte evoluzione Federico Testa, presidente Enea
Al lavoro per l’innovazione
Furio Honsell, Comitato guida del Patto Ue dei sindaci e primo cittadino di Udine
Tutta l‘energia degli enti locali
Raffaella Landi Tel. 06.87757022 r.landi@gruppoitaliaenergia.it
La parola alle associazioni
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Grafica e Impaginazione: Paolo Di Censi Gruppo Italia Energia
16 Stampa: Copygraph sas - Roma
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Tel. 06 39735375 Registrazione presso il Tribunale di Roma 111/2015
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Copia cartacea: € 35 (Iva assolta dall’editore)
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Manoscritti, fotografie e disegni non richiesti, anche se non pubblicati,
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non vengono restituiti. Le opinioni e
L’intervista al presidente di Associazione Idrotecnica Italiana Armando Brath
L’intervista al presidente di Assogasliquidi/Federchimica Francesco Franchi
L’intervista al presidente di Elettricità Futura Simone Mori
L’intervista al direttore di Fise Assoambiente
Elisabetta Perrotta
L’intervista al presidente di Aicep Giuseppe Pastorino
Le schede descrittive 24 Associazione Idrotecnica Italiana 25 Assogasliquidi 26 Elettricità Futura 27 Fise Assoambiente 28 Associazione Italiana Consumatori
i giudizi pubblicati impegnano esclusivamente gli autori. Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione senza permesso scritto dell’Editore. La pubblicazione è stata chiusa nel mese di giugno 2017.
Energia di Processo
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L’indirizzario
Elettricità: la regolazione di un mercato in forte evoluzione
Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’Energia elettrica il Gas e il Sistema idrico
Negli ultimi anni il mercato elettrico italiano ha manifestato discontinuità con il passato, registrando rilevanti trasformazioni quali-quantitative. La normativa comunitaria e nazionale ha dato inizio da un lato al processo di progressiva apertura del mercato elettrico, dall’altro alla decarbonizzazione e allo sviluppo dell’efficienza energetica.
“la domanda si è emancipata. I clienti finali sono maggiormente attenti: non solo consumano energia in modo più consapevole, ma in alcuni casi la producono come prosumer”
In particolare nel nostro Paese, in poco tempo abbiamo assistito a un significativo incremento di nuova capacità di generazione, basata in gran parte sulle rinnovabili (la generazione distribuita rappresenta ormai quasi un quarto dell’intera produzione nazionale di energia elettrica e sta crescendo) ma anche su efficienti impianti gas a ciclo combinato: è uno sviluppo tale da colmare certamente il deficit di offerta nei momenti di massima richiesta che caratterizzava l’Italia una quindicina di anni fa. L’impetuosa crescita delle rinnovabili ha inoltre aumentato i margini d’incertezza nella gestione del sistema e imposto nuove esigenze di coordinamento trasmissione-distribuzione, proiettandoci verso lo sviluppo delle smart grid. Peraltro, in tale contesto la domanda ha mostrato importanti cali dovuti soprattutto alla crisi dell’economia reale, ma anche ai primi effetti degli interventi di efficienza energetica ormai diffusi nel settore industriale, in quello terziario e anche tra i domestici. L’efficienza energetica è diventata appannaggio non più o non solo degli operatori energetici, ma anche dei non addetti ai lavori. Il risultato di queste due opposte dinamiche dell’offerta e della domanda ha portato una quota della potenza installata ai margini del mercato, se non addirittura al di fuori di esso. Dal canto suo, infine, la domanda si è emancipata. I clienti
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finali sono maggiormente attenti: non solo consumano energia in modo sempre più consapevole, ma in alcuni casi addirittura la producono come prosumer. Il mercato dell’energia elettrica è sempre più strettamente connesso alle questioni ambientali e al coniugium con l’Ict. A seguito di siffatti cambiamenti, risulta necessaria una riorganizzazione del sistema che ne permetta l’efficiente funzionamento e la razionalizzazione dei costi, assicurando in ogni caso la traslazione dei benefici ai clienti finali. Lo scenario è quello di una transizione o trasformazione dei mercati energetici (energy transition), che va attentamente osservata, tempestivamente prevista e comunque assecondata per non esserne travolti.
“Il mercato dell’energia elettrica è sempre più strettamente connesso alle questioni ambientali e al coniugium con l’Ict” Ma la straordinarietà e la velocità di questi cambiamenti ci inducono a prendere atto della necessità di governarli attraverso una regolazione (e il suo enforcement) innovativa, che sia veramente adeguata alle circostanze; una regolazione che deve essere parte di una strategia energetica nazionale anch’essa moderna e volta al raggiungimento degli obiettivi europei. In particolare, strategia e regolazione devono costituire una coppia virtuosa e armonica di elementi complementari. Infatti, il ruolo della strategia è quello di definire gli obiettivi generali e i percorsi di sistema (rispettando le dinamiche di mercato e indicando target d’interesse generale e non di parte): essa appartiene alla sfera del titolare delle politiche pubbliche nel campo energetico, cioè Governo e Parlamento. Il ruolo della regolazione, invece, è quello di gestire gli strumenti per il funzionamento dei mercati e delle infrastrutture energetiche: ciò compete al Regolatore indipendente, che condiziona e promuove il comportamento concorrenziale dei soggetti “a mercato” nonché l’operatività efficiente dei gestori delle infrastrutture “a rete”, proprio al fine di attuare le politiche indicate nella strategia. In massima sintesi, nel nuovo paradigma dei mercati energetici, la strategia deve risultare incardinata su tre driver principali: la concorrenza, la sostenibilità economico-ambientale e l’economicità. Su questo sfondo, la regolazione ha già lanciato innovative riforme, incidendo su tutti gli ambiti del settore elettrico, le c.d. “3 erre”: rinnovabili, reti e retail (mercati al dettaglio). Nel primo ambito, le rinnovabili, la sfida ineludibile è la piena integrazione dell’energia prodotta nei meccanismi di funzionamento dei mercati. A tal fine, l’Autorità
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ha compiuto molti interventi, tra cui quelli per l’installazione di dispositivi necessari alle prestazioni di servizi di rete, per il miglioramento della capacità previsionale, per i sistemi di accumulo. Il Regolatore ha anche avviato la riforma del servizio di dispacciamento per contribuire fattivamente alla gestione sicura ed efficiente del sistema, facendo partecipare al Mercato per il servizio di dispacciamento (tramite meccanismi di mercato, connotati da fattori penalizzanti e premiali) la generazione distribuita, la domanda e le fonti rinnovabili non programmabili di ogni taglia. L’Autorità ha inoltre disegnato il mercato della capacità (capacity market) sin dal 2012, il quale è stato fatto proprio dal Governo italiano nel 2014 e proposto nel 2015 a livello europeo: esso potrà affiancare i mercati dell’energia a pronti (energy-only) già attivi da 12 anni nel nostro Paese, al fine di dare i giusti segnali di medio-lungo periodo necessari per incentivare investimenti a prevalenza di costi fissi. Questo nuovo mercato potrà fornire adeguati segnali economici all’uscita degli impianti, evitando in tal modo rischi
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di chiusura per quelli nuovi ed efficienti al posto di impianti termoelettrici vetusti e non più efficienti. Questa funzione di razionalizzazione del parco esistente potrà anche aprire spazi a nuova capacità rinnovabile, necessaria per garantire l’adeguatezza e la sicurezza del sistema nel lungo periodo raggiungendo gli obiettivi di sostenibilità. Un’altra riforma in corso, fondamentale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili soprattutto diffuse, è rappresentata dall’eliminazione della progressività nelle componenti di rete e oneri di sistema della tariffa domestica. Questa riforma da un lato aumenta l’equità e la trasparenza del sistema attraverso il superamento dei sussidi tra clienti domestici, dall’altro porta finalmente sullo stesso piano competitivo il vettore elettrico rispetto alle altre fonti o vettori di energia, favorendo così soluzioni di consumo e produzione energeticamente efficienti e sostenibili ambientalmente, fino a oggi penalizzate dalla struttura tariffaria progressiva. Il secondo ambito di regolazione innova-
tiva riguarda le reti, che costituiscono un vero patrimonio del Paese per l’integrità e la sicurezza del mercato elettrico nel suo complesso, attuale e futuro. Sta infatti mutando il ruolo delle reti elettriche di distribuzione, che debbono adeguarsi alla produzione sostenibile diffusa e ai nuovi modi di consumare/accumulare elettricità. Il Regolatore ha pertanto promosso non solo la spinta agli investimenti, ma soprattutto “gli adeguamenti di ruolo e di funzioni” delle reti. Allo scopo, l’Autorità ha varato una regolazione che è legata ai risultati (c.d. totex, total expenditure), fondata su un’obbligazione di risultato di performance (output-based) anziché su un’obbligazione di mezzi come era il previgente metodo input-based. Il terzo ambito d’intervento riguarda il retail: questo è quello in cui, forse, sono maggiori le innovazioni (e la creatività) regolatorie. Innanzitutto, vanno segnalati i provvedimenti inerenti lo smart metering di seconda generazione (2G), nei quali l’Autorità ha definito le specifiche funzionali e i livelli attesi di performance: trattasi di un tassello essenziale nella costruzione di mercati retail che abilita come soggetti attivi sia la domanda, sia i prosumer, sia la generazione distribuita (anche rinnovabile).
vi tipi di offerte sul mercato, più aderenti alle specifiche esigenze dei clienti, anche grazie a raggruppamenti orari “personalizzabili” dal venditore. Potranno finalmente essere eliminate le odiatissime “code di fatturazione”, con l’azzeramento delle fatture di conguaglio e minori rettifiche. Infine, la possibilità di offerte prepagate potrà costituire un valido strumento di gestione dei casi di morosità del cliente. Insomma, il mercato dell’energia sta vivendo una fase assai “liquida”. A tutti gli stakeholder, ma soprattutto alle istituzioni preposte, è richiesto di essere molto attenti, veloci a capire, avere quel contuitus che non vuol dire intuito (che sa di scommessa personale) ma significa “visione a partire dai segni del contesto”. Cambiamenti veloci impongono velocissima capacità di interpretarli per assecondarli con adeguate policy: questa è oggi la mission per le istituzioni che si occupano di energia e ambiente.
Gli smart meter 2G renderanno disponibili dati “quartorari”, che sono necessari per una partecipazione al mercato dei servizi di dispacciamento da parte di clienti finali, connessi in bassa tensione, attraverso opportuni prodotti di demand response. Inoltre, e ciò è cosa ancor più importante, tale disponibilità di dati permetterà ai consumatori una consapevolezza sul proprio profilo di consumo (energy footprint) oggi impensabile: potranno così essere compiute scelte economicamente più vantaggiose, con attenzione anche ai risparmi derivanti dall’acquisto di apparecchi più efficienti che riducono il costo della bolletta. Inoltre, potranno essere sviluppati nuo-
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Al lavoro per l’innovazione
Intervista a Federico Testa, presidente Enea di Ivonne Carpinelli
“In Italia rimane il problema del trasferimento di competenze alla Pubblica Amministrazione, anche in merito all’efficienza energetica”
Nell’intervista rilasciata a Italia Energia lo scorso anno aveva fissato come direttrici di sviluppo il trasferimento di competenze alla P.A. e ai cittadini, il perseguimento dell’innovazione e lo stimolo per la creazione di nuovi posti di lavoro. Ci siete riusciti? Si confermano anche per quest’anno?
Le esigenze restano le stesse. In Italia rimane il problema del trasferimento di competenze alla Pubblica Amministrazione, anche in merito all’efficienza energetica. Cui si aggiungono la necessità di promuovere più informazione ai cittadini, per far capire loro che l’efficienza si ripaga da sola, e il problema drammatico di accesso all’innovazione per le piccole e medie imprese, le quali rappresentano la maggior parte del tessuto produttivo italiano. Le Pmi sono schiacciate dal carico di lavoro e dalla sovrapposizione di ruoli e competenze: spesso il fondatore dell’azienda è anche l’a.d. nonché il capo della produzione e del commerciale. Così si corre il rischio di mancare le opportunità offerte dall’innovazione.
Lo scorso 9 marzo, con una delibera, il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo Statuto dell’Enea. Quali novità porterà?
Il Cda ha approvato un piano triennale e il ministero dello Sviluppo economico ha 60 giorni per il via libera. Questo prevede, per la prima volta da tanto tempo, l’assunzione di giovani leve al posto di coloro che vanno in pensione. Una manovra che non aumenta il peso contributivo sullo Stato, ma accresce la produttività e il fatturato permettendo la retribuzione di nuovo personale. È un sintomo di ritorno in pista.
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Quali sono le altre attività previste nel documento?
Innanzitutto, una maggiore diversificazione delle attività e della quantità di servizi che possiamo offrire alla P.A., alle PMI e ai cittadini e una forte pervasività nelle attività legate all’efficienza energetica. Poi, stiamo seguendo un progetto ambizioso in tema di fusione nucleare, che evita il problema delle scorie e punta a riprodurre il meccanismo del sole, e diverse iniziative legate alla sostenibilità ambientale: stiamo ragionando con alcune Regioni italiane per assisterle nella progettazione delle strutture atte a garantire la tutela dell’ambiente in maniera economica ed efficiente.
Come sta declinando l’Enea la propria candidatura ad Agenzia nazionale per l’economia circolare?
L’anno scorso ci siamo candidati come Agenzia nazionale per l’economia circolare, ma abbiamo bisogno di maggiore proattività da parte dei soggetti con cui dovremmo collaborare. In questo momento non abbiamo grandi riscontri a livello nazionale, mentre stiamo lanciando una serie di attività sul territorio grazie alla collaborazione con le Pmi e la P.A. In particolare nel Lazio e nei piccoli comuni del Trentino.
L’Italia in classe A spegne una candelina: continuerete a promuovere questa e altre iniziative?
Il tema dell’efficienza energetica riguarda sia l’innovazione tecnologica sia il cambiamento comportamentale. Con Italia in Classe A continueremo a sensibilizzare i cittadini sui vantaggi portati dall’efficienza energetica.
Oltre che informare, forse, l’Enea dovrebbe anche raccogliere i feedback che arrivano dai cittadini...
Su questo ha ragione. L’informazione è sempre un meccanismo bidirezionale con cui cercare di capire, anche dai cittadini, quali sono le criticità del settore. E l’abbiamo fatto: la nostra proposta sulla “deep renovation” dei condomini arriva dall’ascolto dei cittadini. Anche il ministro dello Sviluppo economico Calenda, parlando della Sen, ha annunciato la volontà di puntare sull’efficienza energetica come “tema trasversale che si inserisce in ogni aspetto della quotidianità”. La condivisione di questa logica è importante, perché ha il vantaggio di avere ricadute sulle filiere industriali. Questo ci può aiutare a rendere l’efficienza energetica una strategia di sviluppo per il Paese, oltre che un’opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Programmazione degli investimenti in nuove tecnologie e fonti produttive: quali le prospettive?
Spero nel consolidamento di queste misure. Sono scelte che toccano la sfera del Governo e della programmazione politica, noi possiamo solo suggerire alle istituzioni quale direzione intraprendere, come abbiamo fatto per il bonus condominio previsto dall’art.2 del decreto Mef 1° dicembre 2016. Oggi la cosa importante da fare è consolidare le norme sull’efficienza energetica nei condomini e nella Pubblica Amministrazione: le due partite più importanti. Nei condomini nulla si è fatto, come nella
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P.A. Dunque bisogna creare dei meccanismi che garantiscano la realizzabilità degli interventi. Nessuno si può dire contrario all’innovazione tecnologica. Il problema vero è trovare il modo per promuoverla.
Esistono concrete opportunità di business all’estero per le nostre aziende?
Sì, se le accompagniamo. L’Enea promuove una fruttuosa collaborazione con il ministero degli Esteri per il trasferimento oltre confine di capacità e competenze. Ad esempio, abbiamo messo a disposizione degli addetti scientifici italiani sparsi nel mondo il nostro Atlante dell’innovazione, contenente oltre 500 tra tecnologie, servizi e prodotti consultabili online. Inoltre, il Ministero ci ha proposto di aderire alle missioni di sistema per portare il nostro know-how lì dove possiamo ancora intervenire, in India ad esempio.
Con lo sguardo puntato sul breve periodo, quali sono le sfide più impellenti da affrontare a livello nazionale e internazionale?
A livello nazionale dobbiamo spuntarla sui condomini nelle periferie e riuscire a promuovere l’efficienza tra i ceti meno abbienti. A livello internazionale l’obiettivo è
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“ L’Enea promuove una fruttuosa collaborazione con il ministero degli Esteri per il trasferimento oltre confine di capacità e competenze” di consolidare i rapporti con i Paesi in via di sviluppo per contribuire, se e quanto possibile, a costruire un mondo migliore. Al di là delle buone intenzioni, servono i fatti. Abbiamo proposto al ministero dell’Istruzione di redigere un piano di formazione per le scuole che illustri il legame tra la ricerca italiana e la cooperazione internazionale. In Senegal, ad esempio, una delle terre più fertili e sfruttate per l’agricoltura, si adoperava un sistema di pompaggio dell’acqua alimentato a gasolio. Nell’ambito del progetto cui abbiamo partecipato abbiamo installato un impianto fotovoltaico collegato a un sistema di stoccaggio che alimentata una pompa a basso consumo. Abbiamo trasformato quello che era un inferno dal punto di vista ambientale in un paradiso per la coltivazione di frutta e verdura.
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NOVITÀ 2017 Rubriche
“L’innovazione delle Trenchless Technology” Rubrica a cura dell’associazione Iatt
“La sicurezza informatica nella filiera gas” Rubrica a cura dell’associazione Clusit “Energia e ICT” Rubrica dell’associazione Aict “GNL e GPL per l'Italia” Rubrica a cura dell’associazione Assogasliquidi “Studi legali” Rubrica a cura dell’associazione Asla “Gare gas” Rubrica a cura dell’associazione Uniatem
“Gestione infrastrutture” Rubrica a cura dell’associazione Apce
Focus tematici Il contributo dell’oil&gas alla transizione energetica sostenibile Tutta l’energia della sicurezza informatica I vantaggi delle trenchless technology
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Tutta l‘energia degli enti locali
Intervista a Furio Honsell, membro del Comitato guida del Patto europeo dei sindaci e primo cittadino di Udine di Ivonne Carpinelli Quest’anno è stato lanciato il Patto globale dei sindaci “Si può parlare per il clima e l’energia: cosa implicherà per le città in oggi di una termini di raggiungimento degli obiettivi internazionali? City Climate Il megatrend dell’urbanizzazione, il principio “think global Diplomacy act local”, la costituzione di network nell’ambito di progetti europei quali il Covenant of Mayors 2020 e il Mayors Adapt, come di un’attività, l’attività di organizzazioni nazionali e internazionali di enti parallela alla locali come l’Aiccre e il Cemr hanno reso le città, e i loro diplomazia tradizionale sindaci, attori decisivi nella cosiddetta “Climate Diplomadei governi, cy” (diplomazia del clima). Si può parlare oggi di una “City Climate Diplomacy” come di un’attività, parallela alla diploindispensabile mazia tradizionale dei governi, indispensabile per raggiunper raggiungere gli gere gli obiettivi della Cop21. Competono certamente ai obiettivi della Cop21” governi nazionali i regolamenti previsti dalla Cop22, come quello del Fondo verde per il clima e quelli relativi agli impegni nazionali (Ndc), nonché le scelte sulla composizione del mix energetico dell’energia elettrica e le altre strategie di decarbonizzazione. Ma gli impegni nazionali non sono raggiungibili se non vengono amplificati a livello urbano attraverso pianificazioni concrete, ad esempio di mobilità alternativa o di riscaldamento a basso impatto, e non sono incentivati gli stili di vita sani e sostenibili. La City Climate Diplomacy si realizza così, attraverso azioni intersettoriali efficaci a livello urbano, con lo scambio di buone pratiche tra città e la costituzione di una “reputazione energetica” internazionale, nonché mediante iniziative multilivello in raccordo con quelle dei governi regionali e nazionali.
L’apertura degli uffici regionali del Patto in Nord America, America Latina, Caraibi, Cina, nel Sud-Est asiatico, in India e in Giappone segnano la volontà di realizzare una rete di best practice mondiale che contribuiscano
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al coinvolgimento di tutti nella tutela del Pianeta?
Lo European Covenant of Mayors for Energy and Climate Change vede oggi firmatari sindaci di oltre 7.000 città europee. Rappresenta un’esemplare presa di coscienza dal basso di come si possano mitigare le gravi conseguenze dei mutamenti climatici in atto, riducendo le emissioni di gas serra da fonti fossili attraverso la promozione di una pianificazione urbana e di stili di vita responsabili. Il Global Covenant of Mayors, che estende a livello planetario questa visione e strategia locale, è motivo di soddisfazione per l’Europa, anche se l’entry-point europeo era decisamente più vantaggioso rispetto ai Paesi in via di sviluppo. Il catalogo di politiche concrete di City Climate Diplomacy e di attività abilitanti di sostenibilità energetica prodotto dal Covenant ha applicabilità universale. E il clima è quanto di più globale si possa pensare. Nell’immaginario di tutti c’è la metafora del battito di ali della farfalla.
Secondo lei l’unione del Patto dei sindaci con il Mayors Adapt nel 2015 sta accelerando la conversione delle città in smart city?
Non nascondo una certa preoccupazione per il fatto che l’originario Covenant of Mayors, che prevedeva il raggiungimento di target concreti entro il 2020, sia stato allineato agli obiettivi della Cop21 prima di avere chiarito se tali target originari fossero stati raggiunti. Ma è indubbio che, nell’armonizzare il Patto dei sindaci con il Mayors Adapt, il nesso tra efficientamento energetico, decarbonizzazione e mutamenti climatici diventa più esplicito, rendendo le azioni più condivisibili, coerenti e quindi più efficaci. Parlando di smart city, si deve superare la mera digitalizzazione. Essere smart, quando si parla di clima, significa cogliere le correlazioni tra le gestioni della qualità dell’aria, dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia. I mutamenti climatici ci obbligano a ripensare tutto in modo olistico, a fronte tuttavia di un’organizzazione, sia nel privato sia nel pubblico, a canne d’orga-
“I cittadini non sono più solamente consumatori di energia elettrica ma anche produttori, soprattutto in alcune ore della giornata” no, cioè l’antitesi dell’integrazione. Clima, salute e benessere pubblico sono invece quanto di più intersettoriale vi possa essere e si possono perseguire solamente con una strategia “whole-of-society”. Quindi ben venga la fusione tra programmi per l’energia e il clima.
Fermo restando gli impegni clima ed energia del Covenant of Mayor, quali sono le altre sfide che si configurano in questo 2017? E in ambito infrastrutturale, quali sono i nodi da sanare per quanto riguarda le reti di elettricità, gas e acqua in Italia e all’estero?
I mutamenti climatici obbligano a ripensare tutti i servizi di interesse generale (reti elettriche, del gas, dell’acqua, sistemi di mobilità pedonale, ciclabile, di trasporto pubblico, ferroviario e viario). Due esempi chiari dove si coniugano le potenzialità delle città nell’affrontare il rapporto clima-energia sono la gestione dell’acqua piovana e le smart grid per l’energia elettrica prodotta da fotovoltaico privato. L’acqua è un bene sempre più prezioso, ma la riduzione della durata delle precipitazioni e l’aumento della loro intensità richiede la ristrutturazione dei sistemi fognari e l’introduzione di sistemi di raccolta; va ripensata così anche la gestione del verde pubblico e la tutela della biodiversità. I cittadini non sono più solamente consumatori di energia elettrica ma anche produttori, soprattutto in alcune ore della giornata: vanno dunque affrontati i temi dell’accumulo (storage) e dello scambio di energia prodotta. La qualità dell’aria è un’emergenza sanitaria e la salute può diventare la leva motivazionale ma anche il fine ultimo di qualsiasi azione sull’energia e sul clima. Le grandi infrastrutture di interesse generale sono problematiche perché ambivalenti, hanno tutte un rovescio della meda-
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glia. La loro ristrutturazione e aggregazione va nella direzione di ridurre le dispersioni e l’impatto ambientale, ma i vantaggi si colgono solamente in un’area vasta e la sindrome Nimby (“non nel mio cortile”) non va mai sottovalutata.
Quali saranno i principali appuntamenti che scandiranno l’agenda di lavoro del Patto dei sindaci?
Il ruolo di sindaco è per sua natura intersettoriale e multisettoriale e i sistemi urbani hanno potenzialità enormi. Assistiamo quindi a un coinvolgimento crescente del movimento delle città e dei sindaci a incontri che un tempo erano riservati ai governi. I sindaci hanno preso parte ad Ostrava in giugno alla VI Conferenza ministeriale europea su ambiente e salute. Il Political Board del Covenant, costituito a febbraio 2017, lavora a una strategia urbana sul clima da sottoporre alla Commissione europea e la prospettiva urbana da includere nei regolamenti del Cop22 e in preparazione al Cop23 di Bonn a novembre.
Udine unica best practice nazionale nel Comitato che guiderà il Patto dei Sindaci: quali interventi le hanno valso il titolo? A che punto è nel raggiungimento degli impegni al 2020 assunti nel Paes?
Numerose e molto diversificate sono state le azioni che abbiamo realizzato a Udine per raggiungere il target del 2020. La principale è l’impianto di cogenerazione dell’ospedale al quale oggi sono connesse mediante teleriscaldamento tutte le grandi strutture pubbliche di Udine Nord (scuole, università, piscina comunale, teatro) e numerosi condomini. Quasi 30.000 persone oggi si riscaldano (e si raffrescano) a Udine grazie al calore che altrimenti andrebbe sprecato nella produzione dell’energia elettrica necessaria al funzionamento del più grande ospedale della regione Friuli. Altre azioni di efficientamento sono state l’introduzione del Led nell’illuminazione pubblica, nella rete semaforica e anche nelle luci votive dei cimiteri. Mi piace citare un’azione marginale: la collocazione di turbine nella rete delle rogge di Udine, corsi d’acqua artifi-
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ciali che un tempo portavano l’energia idricomeccanica alle falegnamerie, ai battiferro e ai mulini della città. Oggi ritornano protagoniste nell’era delle energie rinnovabili. Abbiamo introdotto inoltre norme precise nel regolamento edilizio comunale per garantire la coibentazione e la riduzione della dispersione termica negli edifici che vengono ristrutturati. Abbiamo introdotto sistemi sperimentali di telecontrollo per il retrofitting di edifici storici, per i quali non si può intervenire in modo invasivo nemmeno sui serramenti. Un intervento che direi modello è il recupero dell’area dismessa dell’ex-macello di Udine nel quale si è conservato il patrimonio di archeologia industriale del complesso ma sono stati creati nuovi spazi mediante tettoie fotovoltaiche. Per quanto concerne il Comune, l’obiettivo del Paes è stato raggiunto da 5 anni. Ma la vera sfida è trascinare tutti. Qui abbiamo promosso varie iniziative basate su fondi di rotazione, certificati bianchi e accordi con sistemi di credito per finanziare interventi privati di efficientamento energetico. Penso che raggiungeremo
facilmente gli obiettivi 2020 anche se la nostra baseline, le emissioni di CO2 da fonti fossili di 700.000 tonnellate equivalenti del 2006, sembrava proibitiva. Questo grazie anche al miglioramento del mix di generazione dell’energia elettrica a livello nazionale.
Come si sente a essere l’unico rappresentante italiano tra le massime best practice internazionali? E quale sarà il suo impegno nella promozione del Patto?
Sento una forte responsabilità nell’essere l’unico italiano nel Board of Mayors dell’European Covenant for Climate & Energy, proprio perché la metà delle città che fanno parte del Covenant of Mayors sono italiane. È motivo di orgoglio e soddisfazione. I target del Covenant, insieme ad altri dell’Oms in termini di salute, e la promozione dei valori antifascisti di inclusione, sono state le direttrici principali che hanno ispirato la mia attività di sindaco in questi 9 anni. La mia estrazione universitaria non è estranea all’impegno per l’energia e il clima. Avevo
iniziato il progetto del teleriscaldamento in qualità di rettore dell’Università di Udine, come esempio di terza missione dell’Università, ovvero di servizio al territorio. La decarbonizzazione e l’ambiente erano nel mio programma elettorale. Sono preoccupato per la scarsa consapevolezza che il Sistema Paese ha ancora sul tema dei mutamenti climatici. Il mio impegno sarà sempre quello del cambiamento culturale e dell’innovazione energetica ma anche di contrasto alla demagogia reazionaria dello scetticismo sui cambiamenti climatici, interpretata mirabilmente dall’ex-costruttore edile Trump. Per coinvolgere i cittadini organizziamo a Udine, nell’ambito delle iniziative del Covenant, la manifestazione Energia in gioco: promuove la cultura dell’efficientamento energetico e delle azioni per mitigare i cambiamenti climatici escogitando soluzioni per ridurre in ogni contesto, anche quello più quotidiano, l’impatto antropico negativo su questo nostro Pianeta. Forse non è sempre meraviglioso, ma è l’unico che ancora abbiamo.
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L’intervista al presidente di Associazione Idrotecnica Italiana
Armando Brath
contenuto sponsorizzato
Quali sono le finalità della vostra Associazione?
L’Associazione Idrotecnica Italiana (Aii) è stata istituita nel 1923 con il nome di Associazione delle Acque Pubbliche d’Italia, che fu poi cambiato nell’attuale. Essa ha la finalità statutaria di promuovere e diffondere la cultura dell’acqua nel Paese. Nel corso della sua storia, ormai più che novantennale, è sempre stata e tuttora rappresenta uno dei principali punti di riferimento per tutti coloro che si occupano di acque in Italia. La compagine associativa spazia in tutti i principali settori del mondo dell’acqua. Tra i soci figurano infatti le principali associazioni nazionali operanti nel settore e molti dei più importanti attori presenti nel mondo dei gestori del Servizio idrico integrato, in quello della bonifica e dell’irrigazione, delle dighe, delle università e delle industrie del settore. In virtù della natura composita della compagine associativa, l’Aii è storicamente riconosciuta come luogo di incontro tra comunità scientifica, istituzioni, industria e professione, peculiarità pressoché unica nel panorama nazionale. L’Associazione anima dibattiti multidisciplinari e approfondimenti tematici sulla gestione e la salvaguardia della risorsa idrica, sulla sostenibilità ambientale, sulla resilienza
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delle infrastrutture idrauliche e dei sistemi urbani, sui rischi naturali provocati dall’acqua e, non ultimo, sulla politica dell’acqua. Aii è presente sul territorio nazionale con una sede centrale a Roma e con dodici sezioni locali. Tale configurazione permette di promuovere azioni di rilevanza nazionale, ma anche di dare risposta a istanze di carattere locale, garantendo una più efficace penetrazione nel territorio.
Quali sono i vostri principali settori di attività?
L’Associazione Idrotecnica Italiana (AII) organizza attività di divulgazione tecnicoscientifica ed eventi pubblici di comunicazione (giornate di studio, convegni, gruppi di lavoro), affidando la trattazione dei vari argomenti a esperti di primissimo piano. Le attività sono svolte sia a livello locale, a scala regionale o interregionale, organizzate dalle sezioni territoriali, sia su scala nazionale, organizzate dalla sede centrale. I convegni nazionali organizzati dall’Associazione sono fra i più importanti e qualificati momenti pubblici di confronto e discussione nel campo dell’acqua. L’Aii ha anche una lunga e prestigiosa tradizione editoriale che ha origine dalla pubblicazione della sua prima rivista Le
Acque pubbliche d’Italia e che si è progressivamente evoluta per adeguarsi al mutare dei tempi. Pubblica oggi la rivista bimestrale L’Acqua, principale periodico culturale e tecnico-scientifico del settore. Recentemente ha intrapreso un nuovo progetto editoriale digitale, l’Acquaonline, per rendere più immediato, diretto e aperto il confronto sui temi di interesse. La sede centrale dispone di una ricca biblioteca contenente importanti opere che testimoniano la passata esperienza italiana nel settore. L’Associazione, in quanto provider, organizza attività di formazione e di aggiornamento professionale (corsi di formazione e seminari di aggiornamento professionale), con riconoscimento di crediti formativi professionali agli ingegneri iscritti agli albi territoriali. Organizza inoltre visite tecniche a impianti e opere di ingegneria di particolare importanza.
Qual è lo stato di salute delle aziende e delle realtà a vario titolo vostre associate?
Il settore dell’ingegneria dell’acqua nel nostro Paese ha vissuto negli ultimi decenni una situazione difficile, si potrebbe dire di crisi. Diversi sono i fattori cui ciò è imputabile; fra questi, meritano di essere menzionati una visione politico-amministrativa quasi sempre di corto respiro, che ha cagionato una costante scarsità dei finanziamenti destinati sia al contrasto del rischio idrogeologico sia al miglioramento delle infrastrutture del servizio idrico integrato, la sovrapposizione nelle competenze pianificatorie e talora anche gestionali nonché la predisposizione di un quadro normativo di riferimento poco armonico e spesso ridondante. In questo quadro un ruolo importante, quale ulteriore elemento di freno, è stato giocato dall’affievolirsi della dialettica culturale di interscambio fra i principali attori presenti nel mondo dell’acqua, che storicamente invece era stata, fino agli anni Novanta, molto vivace nel Paese: la Pubblica Amministrazione, le categorie professionali, le imprese, le università e il mondo della ricerca.
Diversi fattori hanno contribuito a indebolire i rapporti di interscambio fra tali attori, che hanno finito per assumere posizionamenti autoreferenziali; in particolare, negli ultimi decenni, il travaso bilaterale di esperienze e conoscenze tra il mondo dell’università e della ricerca e i rimanenti attori si è profondamente ridotto per diversi motivi. L’Associazione, per la particolare composizione della compagine oltre che per la sua storia, è certamente luogo privilegiato e soggetto peculiare in grado di potenziare il dialogo e favorire la ripresa di una positiva dialettica culturale fra i diversi attori (amministrazioni e istituzioni, professionisti, imprese, università e enti di ricerca), che operano nel settore dell’ingegneria delle acque, contrastando le attuali tendenze centrifughe alla separatezza e all’autoreferenzialità, che certamente non hanno giovato negli ultimi decenni alla crescita del Paese.
Quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
L’obiettivo del prossimo futuro è quello di consolidare l’attuale posizionamento dell’Associazione, completando il processo di rinnovamento e rilancio intrapreso negli ultimi anni e potenziando le tradizionali attività svolte sia a livello centrale che locale, quali l’organizzazione di manifestazioni culturali e convegnistiche, corsi e seminari formativi e la diffusione dei propri prodotti editoriali. L’Associazione, mi pare di potere affermare, ha mostrato in questi ultimi anni notevole vitalità e capacità di relazionarsi positivamente e di incidere culturalmente sui temi di specifico interesse e competenza con il mondo esterno, con le amministrazioni pubbliche, con la rete delle professioni tecniche, delle imprese, dell’accademica e degli enti di ricerca. Obiettivo per il prossimo futuro è portare avanti e consolidare ulteriormente questo percorso di presenza e di stimolo culturale, conseguendo altrettanti buoni risultati.
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L’intervista al presidente di Assogasliquidi/Federchimica
Francesco Franchi
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Quali sono le principali attività associative che portate avanti e quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
Assogasliquidi è impegnata su molti fronti, sia nel settore del Gpl che in quello del Gnl. Per il primo assume particolare rilievo la tematica connessa alla necessità di garantire la corretta competitività tra le aziende nell’ottica della piena legalità. Per tale aspetto l’impegno dell’Associazione è volto a garantire la piena attuazione del decreto legislativo 128/06 che prevede i requisiti che le imprese devono possedere per poter distribuire Gpl in bombole e piccoli serbatoi. Altro tema di particolare rilevanza è l’analisi e il confronto dei dati in tema di inquinamento connesso alle polveri sottili dei diversi prodotti impiegati nel riscaldamento domestico: i dati ormai consolidati e certificati dalle pubbliche istituzioni fanno emergere la necessità di rivedere le politiche incentivanti fino a ora portate avanti a favore dell’utilizzo della biomassa legnosa, al fine di evitare ulteriori problematiche in tema di inquinamento atmosferico e di danno alla salute soprattutto nelle aree più critiche del nostro territorio. Nel settore del Gpl impiegato come carburante per l’autotrazione, il recente D.Lgs. 257/16 di recepimento della direttiva Dafi pone il prodotto tra i carburanti alterativi per la mobilità
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sostenibile: sotto questo punto di vista il Gpl si presenta come una soluzione win-to-win in grado cioè di coniugare in modo positivo il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti con quello di contenimento delle emissioni di polveri e di altre sostanze dannose per l’ambiente. L’obiettivo è quello di consolidare la domanda del prodotto, a fronte di una rete infrastrutturale ormai in grado di rispondere in maniera positiva per numero e capillarità di diffusione alle richieste dei consumatori. Per il comparto del Gnl, il citato D.Lgs. 257/16 fornisce ora un quadro normativo in cui sviluppare le potenzialità del prodotto in tutti i suoi utilizzi. Per tale aspetto serve giungere alla realizzazione delle infrastrutture di approvvigionamento a terra sul territorio nazionale, così come un quadro fiscale stabile che sia di stimolo allo sviluppo del prodotto in relazione alle sue positive qualità ambientali e occorrono interventi di sostegno e promozione della domanda di Gnl nei diversi canali di utilizzo.
Qual è lo stato di salute delle aziende e delle realtà a vario titolo vostre associate?
Le aziende associate ad Assogasliquidi rappresentano in modo emblematico il tessuto produttivo e industriale italiano costituito da grandi, medie e piccole imprese. Ovviamente, la crisi economica che ha caratterizzato il no-
stro Paese ha colpito anche le aziende nostre associate particolarmente vicine ai bisogni ed alle esigenze primarie dei cittadini. Pertanto, le realtà imprenditoriali associate hanno ovviamente ripensato la loro organizzazione, razionalizzandola ma sempre nell’ottica di garantire un servizio di elevato livello ai consumatori finali. Proprio per questo è necessario garantire il pieno rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori al fine di evitare fenomeni di illegalità a danno dei consumatori e di concorrenza sleale tra imprese. Gli associati stanno credendo molto nelle potenzialità offerte anche dal Gnl, stanno investendo e sono pronte a fare molto di più alla luce, però, di un quadro autorizzativo e regolatorio certo e stabile.
Legislazione e regolazione: su cosa è importante porre maggiore attenzione per lo sviluppo del vostro comparto?
In primo luogo, auspichiamo che nella definizione della nuova Strategia energetica nazionale venga riconosciuto al gas (Gpl e gas naturale) un ruolo fondamentale quale risorsa già pronta e disponibile per far fronte alle problematiche di rispetto dell’ambiente e di sicurezza nell’approvvigionamento energetico. In tale quadro sia il Gpl sia il Gnl rappresentano due fonti energetiche ambientalmente compatibili e fortemente vocate a soddisfare i bisogni dell’utenza finale (nei diversi mercati di riferimento). Più nello specifico, per quanto riguarda il comparto del Gpl come combustibile per il riscaldamento, è necessario addivenire a un assetto normativo che sia in grado di evitare fenomeni di illegalità delle attività di distribuzione e vendita in bombole e piccoli serbatoi da parte di aziende non in possesso dei requisiti per distribuire. Sono inoltre necessari interventi normativi che modifichino l’attuale sistema di incentivi previsti a favore delle biomasse legnose nel riscaldamento domestico - prevedendo requisiti molto più stringenti in termini di emissioni e di rendimento energetico - e introducano obblighi di controllo di manutenzione almeno annuali sugli impianti alimentati a biomassa. Per il settore del Gpl autotrazione l’auspicio è quello di giungere alla definizione di interventi regolamentari che
siano di promozione e di stimolo alla domanda di tale carburante che costituisce una soluzione già pronta e disponibile per una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il comparto del Gnl si trova invece a confrontarsi con normative di recentissima emanazione, in relazione alle quali sarà importante verificare sul campo la loro concreta applicazione a sostegno dello sviluppo della distribuzione del prodotto.
Quanto il vostro settore riesce a produrre in termini di ricerca, sviluppo e innovazione?
Le imprese sono da sempre attente alle innovazioni che avanzano sul mercato di riferimento. Per quanto riguarda gli sviluppi tecnologici delle motorizzazioni, gli obiettivi sempre più stringenti di decarbonizzazione e di miglioramento della qualità dell’aria impongono un’accelerazione nel rinnovo del parco circolante e un contestuale passaggio verso tecnologie a più basso impatto. Tale ultimo obiettivo sarà perseguito attraverso l’avanzamento tecnologico del motore a combustione interna (ibridizzazione, carburanti alternativi...). Inoltre, le innovazioni in campo motoristico saranno accompagnate anche dall’introduzione del Gpl di produzione bio: il bioGpl è attualmente generato come sottoprodotto nei processi di lavorazione del biodiesel, ma sono in fase di ricerca&sviluppo e di scale-up alcune tecnologie in grado di produrre il bioGpl come idrocarburo principale.
Quale rapporto avete con i mercati e le realtà europee e internazionali?
Assogasliquidi da sempre è membro delle associazioni europea e mondiale del Gpl (Aegpl e Wlpga) e partecipa in modo costante e attivo alle azioni che vengono portate avanti in ambito internazionale a supporto delle istanze del settore nella piena consapevolezza che le tematiche energetiche e ambientali assumono sempre di più rilievo non solo nazionale. L’impegno costante della nostra Associazione è stato riconosciuto recentemente a livello europeo con la mia nomina a presidente dell’Associazione europea Aegpl: il mio personale impegno sarà massimo per garantire uno sviluppo armonico del settore del Gpl anche a livello comunitario.
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L’intervista al presidente di Elettricità Futura
Simone Mori
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Quali sono le principali attività che Elettricità Futura porta avanti e quali gli obiettivi per il prossimo futuro?
Elettricità Futura è appena nata, lo scorso 27 aprile, ma ha le spalle robuste, perché nasce dalla fusione tra Assoelettrica, che portava in dote decenni di iniziativa e di rappresentanza della produzione e della vendita di energia elettrica, e assoRinnovabili, con il suo bagaglio di esperienza nel mondo delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita. Un matrimonio che ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia le grandi sfide che ci attendono: i cambiamenti climatici, quindi la decarbonizzazione della generazione elettrica; l’efficienza energetica, quindi lo sviluppo del vettore elettrico, nella mobilità e negli usi domestici soprattutto; un mercato elettrico competitivo e aperto alle nuove tecnologie, quindi la sua completa apertura e l’integrazione delle fonti rinnovabili. Tutti temi che auspichiamo possano essere affrontati efficacemente nel quadro di una rinnovata Strategia energetica nazionale. Nel breve termine, numerosi sono i temi di grande impatto che dovranno essere affrontati. Senza tentare di essere esaustivo, vanno citati: il capacity market, che deve al più presto essere reso operativo; la riforma del mercato elettrico, per
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avvicinarlo sempre più al tempo reale e consentire così la piena partecipazione di tutte le tecnologie di generazione e della domanda; un nuovo decreto sulle fonti rinnovabili per garantire un loro ulteriore, progressivo ed efficiente sviluppo.
Qual è lo stato di salute delle aziende vostre associate?
Il comparto termoelettrico sta affrontando una fase di grande cambiamento. Nei prossimi anni si arriverà al phase out degli impianti meno efficienti e più inquinanti, mentre già ora quasi una trentina di centrali convenzionali sono inattive e destinate alla riconversione ad altre attività economiche. Disponiamo del più moderno parco di generazione a gas naturale d’Europa, ma molti impianti faticano a rimanere sul mercato in ragione di un numero di ore annue di attività spesso troppo esiguo. Per questo riteniamo che l’avvio del capacity market costituisca una priorità, al fine di offrire la necessaria redditività a sistemi di generazione indispensabili per far fronte ai picchi di richiesta di energia sulla rete. D’altra parte, lo sviluppo degli usi finali dell’elettricità, condizione indispensabile per avviare il Paese alla decarbonizzazione, comporterà un nuovo sviluppo del sistema di generazione, che trascinerà con
sé importanti investimenti, innovazione tecnologica e nuova occupazione.
Legislazione e regolazione: quali sono i temi di maggiore importanza?
Il panorama degli atti legislativi e regolatori che hanno piena o parziale attinenza con il settore elettrico è molto vasto. Spesso è il combinato disposto di più atti a produrre risultati che non sempre vanno nella direzione auspicata dalle imprese. Faccio un esempio: mentre a Bruxelles si decide di riformare e rinforzare il sistema Ets per renderlo più efficace, a Roma le commissioni parlamentari assumono un orientamento diverso, indirizzato all’introduzione di una imposizione legata al contenuto di carbonio dei beni importati. Al di là del merito di questa proposta, ne deriverebbe un quadro normativo di difficile gestione. Analoghe considerazioni potrebbero essere fatte in relazione a molteplici situazioni, nelle quali diversi soggetti, dall’Europa al Parlamento nazionale, dal Governo al Regolatore, agiscono certo rispettando le rispettive competenze ma in maniera tale da generare un quadro finale non sempre coerente e, soprattutto, non sempre efficace. In altre parole: la cosa che preme di più, oltre quanto già indicato, come la riforma del mercato, il capacity payment, lo sviluppo dell’elettrificazione degli usi finali, è la definizione di un quadro generale che offra dei riferimenti stabili alle imprese. È quanto si dovrebbe fare con la revisione della Strategia energetica nazionale. Auspichiamo che ci si riesca e che poi le linee indicate vengano seguite da tutti gli attori.
Quanto produce il settore elettrico in termini di ricerca, sviluppo e innovazione?
Le imprese nostre associate stanno lavorando intensamente su diversi fronti. Uno, di fondamentale importanza, è quello della mobilità elettrica, non soltanto per quanto riguarda i sistemi di ricarica,
in particolare quelli ad alta potenza e velocità, ma anche nella prospettiva di una integrazione delle vetture elettriche come nodi di scambio dell’energia connessi alla rete, come punti accumulo. Collegato a questo ambito, va segnalata l’attività di ricerca nel campo degli accumuli. Infine, di grande rilevanza è l’attività volta alla digitalizzazione delle reti. Nel prossimo futuro ci attendono cambiamenti molto importanti: con i contatori di seconda generazione il consumatore finale sarà chiamato a svolgere un ruolo proattivo, i piccolissimi produttori, i cosiddetti prosumer, che sono ormai molto più di mezzo milione, diventeranno protagonisti attivi del sistema elettrico e non soltanto erogatori di quella parte di energia che non consumano. In questo l’Italia è già un passo avanti rispetto a molti se non a tutti i Paesi europei. E contiamo di rimanere i migliori.
Quale rapporto avete con i mercati e le realtà imprenditoriali internazionali?
Molto fruttuosi e intensi. Molte delle imprese nostre associate hanno una radicata presenza internazionale, sono spesso vere e proprie multinazionali. D’altra parte, i diversi mercati elettrici europei sono destinati a integrarsi in misura crescente. Il settore elettrico italiano si colloca dunque già in una prospettiva europea e mondiale, sia sul lato della produzione, con ingenti investimenti volti soprattutto allo sviluppo delle fonti rinnovabili in decine di diversi Paesi nel mondo, sia sul lato della vendita finale dell’elettricità, che vede decine di attori agire al di là delle frontiere degli stati. Elettricità Futura, inoltre, occupa un ruolo di primo piano nelle principali associazioni europee del settore, a cominciare naturalmente da Eurelectric e proseguendo con Wind Europe e Solar Power Europe.
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L’intervista al direttore di Fise Assoambiente
Elisabetta Perrotta
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Quali attività portate avanti e quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
Fise Assoambiente rappresenta e tutela a livello nazionale ed europeo gli interessi degli associati in materia ambientale (servizi di igiene ambientale, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti), delle fonti rinnovabili di energia (limitatamente alla frazione biodegradabile dei rifiuti) e anche sotto l’aspetto normativo, tecnicoeconomico, fiscale, sindacale e previdenziale. L’Associazione è da sempre impegnata nella qualificazione del settore, con azioni mirate alla promozione di regole di mercato e tecniche volte a soddisfare le moderne esigenze di gestione e quindi di sviluppo dei servizi e di sistemi impiantistici integrati. Inoltre svolge nei confronti delle istituzioni politiche e non, e degli organismi tecnici, economici e sociali nazionali ed europei, il proprio ruolo di interlocutore rappresentativo della pluralità degli interessi dei soggetti coinvolti nei servizi ambientali. L’attività associativa è focalizzata anche in materia di bonifiche, promuovendo il ripristino dei siti contaminati non solo quale elemento fondamentale per la protezione del territorio e della salute umana ma anche quale vettore per lo sviluppo socio-economico, capace di promuovere la trasformazione delle aree di produzione dismesse (spesso parte del tessuto urbano), da siti improduttivi ad aree di riqualificazione ambientale, urbana ed eco-
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nomica. Grande attenzione è prestata anche ai problemi della salute e della sicurezza sul lavoro, considerato l’ambito di operatività del personale addetto ai servizi, peraltro per il settore dei servizi di igiene ambientale, svolti dalle imprese private, l’Associazione stipula il Ccnl e ricopre anche un ruolo attivo nella gestione del Fondo pensione integrativo Previambiente e del Fondo sanitario integravo del Ssn Fasda. Su questi temi l’Associazione è storicamente presente, rendendo disponibile, con la massima trasparenza e collaborazione, il know-how e la competenza riconosciuta dal punto di vista organizzativo e tecnico-scientifico, in una logica costruttiva di confronto sui nodi critici, offrendo sempre soluzioni per una politica industriale fattibile, necessaria per uno sviluppo moderno di questo settore.
Qual è lo stato di salute delle aziende e delle realtà a vario titolo vostre associate?
La crisi mondiale ha avuto effetti anche sul settore ambientale. In Italia tale contesto ha certamente aggravato la diffusa cultura antiindustriale che si è manifestata attraverso radicali conflitti locali e la tendenza a espandere sempre più la gestione in-house dei servizi di igiene urbana e del trattamento dei rifiuti urbani: fattori contrari al trend europeo e che frenano lo sviluppo competitivo, l’innovazione e gli investimenti privati. Un segno positivo è giunto dal settore del riciclo, dove le imprese italiane
hanno registrato negli ultimi anni una crescita continua, anche in termini di occupazione (cfr. Rapporto “Italia del riciclo”, 2015 - Fise Unire), rispetto all’andamento economico negativo dell’industria manifatturiera, e questo può essere considerato come un indicatore concreto di avvio della fase di transizione verso l’economia circolare. Ma questo sistema è ancora vulnerabile sotto diversi aspetti (ad esempio, la volatilità dei prezzi e la concorrenza intensa con il materiale vergine a basso prezzo), nonostante gli sforzi operati per migliorare la quantità e la qualità dei materiali riciclati. Tali fragilità necessitano di adeguati meccanismi di mercato, misure e incentivi per rendere forte e competitivo il comparto industriale del riciclo, assicurando la valorizzazione e il recupero dei materiali e dei residui produttivi, nonché definendo percorsi di sviluppo intersettoriali fondati su nuovi modelli imprenditoriali.
Legislazione e regolazione: su cosa è importante porre attenzione per il comparto?
L’evoluzione del contesto europeo e mondiale e le esigenze dell’industria produttiva rendono oggi ancora più necessario l’avvio di una moderna politica ambientale, dove il contesto legislativo rappresenta una componente fondamentale nel definire basi certe e stabili al fine di sostenere la qualificazione e lo sviluppo industriale del settore dei rifiuti, consentendo allo stesso tempo le condizioni per i necessari investimenti finalizzati alla costruzione/adeguamento degli impianti, in linea con le Bat (best available techniques). Al fine di promuovere il riciclo di rifiuti da raccolta differenziata in un contesto di libero mercato e il recupero di energia (solo dalle frazioni non riciclabili), è necessaria innanzitutto una regolamentazione più chiara sulla definizione di rifiuto ed endof-waste, sulla classificazione dei rifiuti e sulla differenza tra le operazioni R e D, inerenti la gestione dei rifiuti.
Quanto il vostro settore riesce a produrre in termini di ricerca, sviluppo e innovazione?
La gestione dei rifiuti ha raggiunto oggi un notevole grado di complessità, che crescerà ancora di più nel prossimo futuro, in relazione alla sua importanza strategica per la sostenibilità ambientale ed economica. Le imprese del
settore hanno compiuto grandi cambiamenti nell’ultimo decennio, trasformandosi da attività autorizzate a rimuovere e smaltire rifiuti a un sistema di gestione complesso che ha adottato nuovi processi di trattamento per favorire il recupero di materiali o di energia dai rifiuti, riducendo così l’uso della discarica. Il contesto legislativo e di mercato in cui operano queste aziende porta le stesse a sviluppare tecnologie e tecniche sempre più avanzate: attualmente i lavori in corso per la revisione del WT BRef (documento di riferimento delle migliori tecniche sul trattamento dei rifiuti) e WI BRef (documento di riferimento delle migliori tecniche sull’incenerimento dei rifiuti) sono un esempio dei risultati raggiunti nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione in questo settore. Tali risultati sono evidenti anche nel riciclo: importante è l’impegno ad oggi sostenuto dalle aziende che operano nel recupero di materia dai rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, nel tentativo di aumentare il tasso di riciclo e ridurre al contempo gli scarti di processo. Il risultato di questo sforzo si concretizza negli obiettivi sempre più elevati che la Commissione europea sta definendo all’interno del Pacchetto sull’economia circolare. Anche nel comparto dei servizi di igiene ambientale le aziende hanno accettato la sfida di garantire un servizio di alto profilo tecnologico e professionale sviluppando un sistema di automazione della raccolta attraverso l’utilizzo di mezzi di sempre maggiore complessità tecnica e l’omologazione dei servizi. Tutto apparentemente in contrasto con la microchirurgia necessaria all’espletamento delle attività in contesti urbani di struttura e dimensione spesso non razionali e caratterizzati da alta densità abitativa, costante occupazione delle strade tanto in orario diurno che notturno.
Quale rapporto avete con le realtà europee e internazionali?
Anche se il comparto industriale italiano della gestione dei rifiuti figura ormai stabilmente tra i protagonisti della circular economy, i ritardi e le incertezze normative registrate a livello nazionale rendono molto difficile, per le aziende italiane, avviare sinergie a livello europeo e internazionale.
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L’intervista al presidente di Aicep
Giuseppe Pastorino
Quali sono le principali attività associative che portate avanti e quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?
Aicep ha da sempre sostenuto politiche dirette all’efficienza energetica dei processi industriali e misure che, in un quadro di efficienza dei costi e di mantenimento della competitività dell’industria italiana ed europea, permettano il perseguimento degli ambiziosi obiettivi ambientali previsti dalla politica comunitaria. È a sua volta associata a Ifiec Europe, International Federation of Industrial Energy Consumers, che riunisce le associazioni nazionali dei consumatori energetici e che partecipa alla Aeii, Alliance of Energy Intensive Industry. Lo scopo prioritario dell’Associazione è quello di favorire le condizioni per la creazione di una struttura complessiva di mercato, sistema e utilizzo dell’energia elettrica che garantiscano la competitività e lo sviluppo delle attività industriali ad alto consumo energetico in Italia. Per il perseguimento di questo obiettivo Aicep opera sia nella fase di definizione di politiche, normative e regolamentazioni in materia energetica tramite la partecipazione ai tavoli di lavoro istituzionali,
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portando il proprio contributo alle consultazioni pubbliche e rappresentando gli interessi delle industrie energivore, sia nella fase di supporto, informazione e approfondimento nei confronti delle imprese associate.
Qual è lo stato di salute delle aziende e delle realtà a vario titolo vostre associate?
Le industrie energivore, come è evidente, sono fortemente sensibili al costo dell’energia elettrica inteso come somma complessiva del prezzo dell’energia, degli oneri di sistema, delle imposte e tasse e dei costi indiretti derivanti dalle scelte di politica energetica, ambientale e climatica. Oggi, su questi temi, in Italia e in Europa stiamo attraversando una fase di profonda trasformazione e la legislazio-
“L’esigenza prioritaria sarebbe quella di arrivare in tempi brevi alla definizione di un quadro stabile che permetta la pianificazione strategica di medio-lungo periodo per i grandi consumatori industriali”
ne e regolamentazione in materia si sta evolvendo rapidamente, ma purtroppo in maniera non sempre lineare e, in alcuni casi, non completamente coerente nella definizione degli obiettivi, dei tempi per raggiungerli, degli strumenti e delle responsabilità dei diversi attori. L’esigenza prioritaria sarebbe quella di arrivare in tempi brevi alla definizione di un quadro stabile che, nel doveroso rispetto degli obiettivi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, dello sviluppo della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, del miglioramento dell’efficienza energetica, permetta la pianificazione strategica di medio-lungo periodo per i grandi consumatori industriali di energia elettrica e il contenimento dei relativi costi per favorire lo sviluppo economico dell’Italia e dell’Europa.
Quali sono gli interventi che appaiono necessari nell’immediato?
La definizione della nuova Strategia energetica nazionale in maniera quanto più possibile coerente con le proposte contenute nel Winter Package EU in materia energetica e ambientale. Lo sviluppo di un mercato dell’energia in grado di dare corretti segnali di prezzi attraverso la partecipazione allargata da parte di tutti i soggetti, basata sull’integrazione dei mercati nazionali e sulla neutralità tecnologica. L’introduzione di meccanismi di capacità che garantiscano la sicurezza del sistema, ma che siano limitati nel tempo, aperti e soggetti a regole di libero mercato. La definizione di nuovi schemi di supporto allo sviluppo delle energie rinnovabili che siano diretti a favorire la ricerca di nuove tecnologie e/o la riduzione dei costi complessivi di sistema piuttosto che al finanziamento della generazione tout court. Lo sviluppo di un piano di adeguamento della rete e delle interconnessioni con altri Paesi per migliorare la sicurezza del sistema, ridurre i costi di gestione e aprire maggiormente il mercato. Il rilancio delle
“In considerazione della sempre maggiore influenza delle politiche e della legislazione comunitarie, la partecipazione alle relazioni con gli organismi internazionali assume una rilevanza fondamentale” politiche per il miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria anche tramite un’applicazione efficace del meccanismo dei certificati bianchi. La definizione della nuova struttura tariffaria relativa agli oneri generali di sistema a valere dal 2018 e conseguentemente dei meccanismi di agevolazione per le imprese energivore. Su questi temi fondamentali ormai da diversi mesi, in alcuni casi da anni, si attendono delle decisioni che chiariscano il quadro di riferimento. Aicep cerca di svolgere responsabilmente il proprio ruolo per favorire la ricerca di soluzioni adeguate alla complessità del sistema e contemporaneamente non penalizzanti per le industrie energivore.
Quale rapporto avete con i mercati e le realtà europee internazionali?
In considerazione della sempre maggiore influenza delle politiche e della legislazione comunitarie, la partecipazione alle relazioni con gli organismi internazionali assume una rilevanza fondamentale. Per questa ragione Aicep opera in maniera attiva all’interno della corrispondente Associazione europea, Ifiec, che persegue i medesimi obiettivi nell’interesse delle industrie energivore di tutti i Paesi europei.
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Associazione Idrotecnica Italiana L’Associazione Idrotecnica Italiana, nata nel 1923, ha lo scopo di promuovere ed agevolare senza finalità di lucro lo studio dei problemi concernenti l’utilizzazione e la gestione delle risorse idriche, la salvaguardia dei corpi idrici e la difesa dell’ambiente in rapporto all’azione delle acque.
Presidente: Armando Brath Ordinario di Costruzioni Idrauliche Scuola di Ingegneria e Architettura Università di Bologna Viale Risorgimento, 2 - 40136 Bologna e-mail: armando.brath@unibo.it T +39 335 6106862
Associazione e-mail: segreteria@idrotecnicaitaliana.it Sito web: www.idrotecnicaitaliana.it Via di S.ta Teresa, 23 00198 Roma T +39 06 8845064 Armando Brath
Per il conseguimento degli scopi sociali l’Associazione, fra l’altro, è fortemente attivata a: promuovere ed incoraggiare studi e ricerche nel campo della idrotecnica favorendone la diffusione dei risultati fra i soci; organizzare congressi, convegni, riunioni ed altre manifestazioni in genere per dibattere ed approfondire problemi che riguardano l’idrotecnica; curare ed intensificare rapporti di cooperazione tecnico scientifica con organizzazioni similari italiane e straniere. Organo Ufficiale dell’Associazione è la Rivista “L’ACQUA” (periodico bimestrale). I Soci AII sono suddivisi nelle seguenti categorie: Soci Sostenitori, Soci Collettivi, Soci Individuali.
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Assogasliquidi
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Assogasliquidi è l’Associazione nazionale di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto distribuzione gas liquefatti (Gpl e Gnl) per uso combustione e autotrazione e le imprese che costruiscono attrezzature, impianti e che forniscono servizi attinenti al settore.
Presidente: Francesco Franchi e-mail: assogasliquidi@federchimica.it Sito web: www.assogasliquidi.it Sede Largo Arenula, 34 00186 Roma T +39 06 54273213/15 F +39 06 54273240 Comunicazione e Ufficio stampa: Comunicazione e Immagine Federchimica Via Giovanni da Procida, 11 20149 Milano T +39 02 34565628 e-mail: mediagpl@federchimica.it Sito web: www.gpl1dinoi.it
Francesco Franchi
Obiettivo dell’Associazione è la rappresentatività del settore a livello nazionale e internazionale. Assogasliquidi collabora proficuamente con le Amministrazioni e gli Enti pubblici nella migliore definizione di un quadro normativo del settore, informa e orienta gli operatori sulle innovazioni tecnico/legislative e sulla loro pratica attuazione, promuove l’immagine del settore presso gli utilizzatori e gli utenti finali.
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Elettricità Futura Elettricità Futura è la principale Associazione del mondo elettrico italiano, che rappresenta e tutela centinaia di aziende, piccole e grandi, che operano nel settore, dalla generazione, alla distribuzione, alla vendita.
Presidente: Simone Mori e-mail: info@elettricitafutura.it Sito web: www.elettricitafutura.it Via Benozzo Gozzoli, 24 00132 Roma T +39 06 8537281 Via Pergolesi, 27 20124 Milano T +39 02 6692673
Simone Mori
Con Elettricità Futura si supera la storica contrapposizione tra rinnovabili e fossili, nella convinzione che solo in questo modo sarà possibile creare le basi per un mercato elettrico efficiente e per rispondere alle sfide del futuro. Elettricità Futura si pone l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle attività di produzione, trasporto, distribuzione e fornitura dell’energia elettrica con al centro gli interessi del consumatore. Oggi Elettricità Futura conta oltre 700 operatori, con migliaia di impianti per un totale di più di 76.000 MW di potenza e oltre 40.000 addetti.
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Fise Assoambiente
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Fise Assoambiente è l’Associazione che rappresenta - a livello nazionale ed europeo - le società di gestione dei rifiuti che operano in Italia nell’ambito dei servizi di igiene ambientale, di bonifica, di riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e industriali.
Direttore: Elisabetta Perrotta e-mail: assoambiente@fise.org Sito web: www.assoambiente.org Via del Poggio Laurentino, 11 00144 Roma T +39 06 9969579
Elisabetta Perrotta
L’Associazione è da sempre impegnata nella qualificazione del settore, con azioni mirate alla promozione di regole di mercato e tecniche volte a soddisfare le moderne esigenze di gestione e quindi di sviluppo dei servizi e di sistemi impiantistici integrati. Inoltre svolge nei confronti delle istituzioni politiche e non, e degli organismi tecnici, economici e sociali nazionali ed europei il proprio ruolo di interlocutore rappresentativo della pluralità degli interessi dei soggetti coinvolti nei servizi ambientali.
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Associazione Italiana Consumatori Energia di Processo Complessivamente gli associati rappresentano 17 gruppi industriali e 35 società che realizzano quasi 5 miliardi di euro di fatturato, impiegando oltre 11.000 dipendenti e consumando oltre 6 TWh/anno di energia elettrica.
Presidente: Giuseppe Pastorino e-mail: info@aicep.it e-mail: g.pastorino@aicep.it Sito web: www.aicep.it Sede legale: Via Francesco De Sanctis, 74 20141 Milano Uffici operativi: Via Giuseppe Marcora, 11 20121 Milano T +39 02 29060464
Giuseppe Pastorino
Aicep raggruppa imprese industriali grandi consumatrici di energia elettrica in processi produttivi caratterizzati da un’elevata regolarità, continuità e qualità dei prelievi dalla rete elettrica e per i quali il costo dell’elettricità rappresenta un fattore strategico critico. Le imprese associate, in molti casi facenti parte di importanti gruppi multinazionali, operano principalmente nei settori della chimica, dei gas tecnici, dei metalli, del vetro e del cemento.
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canal
nergia
L’energia che cambia a portata di click www.canaleenergia.com
L’indirizzario
Associazioni, consorzi e fondazioni ACEER - Associazione Certificatori Energetici Energy Manager Regionali Tel. 338 2782759 www.aceer.it info@aceer.it
Adiconsum - Associazione Italiana Difesa Consumatori e Ambiente
AEIT - Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni Via Mauro Macchi, 32 - 20124 Milano Tel. 02 873899.60 - Fax 02 66989023 www.aeit.it presidenza@aeit.it
AES – Azione Energia Solare
Viale Degli Ammiragli, 91 - 00136 Roma Tel. 06 4417021 www.adiconsum.it comunicazione@adiconsum.it
Via Borsari, 3 - 41013 Castelfranco Emilia (MO) Tel. 342 1648029 - Fax 02 7003 1116 www.azioneenergiasolare.it info@azioneenergiasolare.it presidente@azioneenergiasolare.it
Adusbef - Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Postali e Assicurativi
AGESI – Associazione Imprese di Facility Management ed Energia
Via Carlo Farini, 62 - 00185 Roma Tel. 06 4818632; 06 4818633 - Fax 06 83395114 www.adusbef.it info@adusbef.it
Viale F. Restelli, 3 - 20124 Milano Tel. 02 3925200 - Fax 02 39269016 www.agesi.it info@agesi.it
30
AIBT - Associazione Italiana Broker Tecnologici
AIEE - Associazione Italiana Economisti dell’Energia
Località Padriciano, 99 - 34149 Trieste (TS) Tel. 040 375279 www.brokertecnologico.it segreteria.direzione@areasciencepark.it
Via Giorgio Vasari, 4 - 00196 Roma Tel. 06 3227367; 06 32652279 - Fax 06 3234921 www.aiee.it assaiee@aiee.it info@aiee.it
AiCCAR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione
AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali
Via Melchiorre Gioia, 168 - 20125 Milano Tel. 02 67479270 - Fax 02 67479262 www.aicarr.org info@aicarr.org
Viale Dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (PD) Tel. 049 8830722 - Fax 049 8830718 www.aiel.cia.it segreteria.aiel@cia.it
AICEP - Associazione Italiana Consumatori Energia di Processo
AIGET - Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader
Via De Sanctis, 74- 20141 Milano Via G.Marcora, 11 - 20121 Milano Tel. 02 29060464 - Fax 02 54100991 www.aicep.it info@aicep.it segreteria@aicep.it
Piazza Giulio Cesare, 5- 20145 Milano Tel. 02 36593080 www.aiget.org aiget@aiget.it
AICT - Associazione per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni
AIIC – Associazione Italiana Infrastrutture Critiche
Via Mauro Macchi, 32 - 20124 Milano Tel. 06 5913925 www.societyaict.it
P.zza dell’Esquilino, 29 - 00184 Roma Tel. 06 4880635 - Fax 06 48930976 www.infrastrutturecritiche.it segreteria@infrastrutturecritiche.it
AIDEN - Associazione Italiana di Diritto dell’Energia
AIN - Associazione Italiana Nucleare
Via G.Serbelloni, 7 - 20122 Milano Tel. 366 2994354 - Fax. 02 77331559 www.associazioneaiden.it segreteria@associazioneaiden.it
Via Montevideo, 10 - 00198 Roma Tel. 06 85357294- Fax 06 84080138 www.associazioneitaliananucleare.it info@associazioneitaliananucleare.it
31
AIR - Associazione Italiana del Recupero Energetico
Altrocomsumo - Associazione per la difesa dei consumatori
Corso Venezia, 47 -20121 Milano Tel. 010 2512978 - Fax 010 2512114 air@unione.milano.it
Via Sistina, 121 - 00187 Roma Tel. 06.47818442 - Fax. 06.47818444 www.altroconsumo.it rappresentantelazio@altroconsumo.it
AIREC - Associazione Italiana Revisori Condominiali
Amici della Terra Italia
Viale Evaristo Stefini, 8 - 20125 Milano Tel. 02 6695401 - Fax 02 6695401 www.airec.info info@airec.info
Via di Torre Argentina, 10 - 00186 Roma Tel. 06 6868289; 06 6875308 www.amicidellaterra.it info@amicidellaterra.it
AIRI – Associazione Italiana per la Ricerca Industriale
AMITAP - Associazione Mnutentori Impianti Trattamento Acqua Potabile
Viale Gorizia, 25/c - 00198 Roma Tel. 06 8848831; 06 8546662 - Fax 06 8552949 www.airi.it info@airi.it
Via Zircone, 20 - 58100 Grosseto Tel. 0564 453566 - Fax 0564 466161 www.amitap.it amitap@amitap.it
AISISA - Associazione Italiana Strumentisti
Anci - Associazione Nazionale Comuni Iitaliani
Viale Campania, 31 - 20133 Milano Tel. 02 54123816 - Fax 02 54114628 www.aisisa.it ais.sede@libero.it
Via dei Prefetti, 46 - 00186 Roma Tel. 06 680091 - Fax 06 68009202 www.anci.it ancirisponde@ancitel.it
ALIS (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile)
ANEST – Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica
Via Rasella, 157, 00187 - Roma Tel. 06 871 5371 www.alis.it info@alis.it
Via Antonio da Recanate 1 - 20124 Milano Tel. 02 36687181 - Fax 02 32066804 www.anest-italia.it segreteria@anest-italia.it
32
Anev - Associazione Nazionale Energia del Vento
Anima
Lungotevere dei Mellini, 44 - 00193 Roma Tel. 06 42014701 - Fax 06 42004838 www.anev.org segreteria@anev.org
Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02 45418500 - Fax 02-45418545 www.anima.it
Anfida - Associazione Nazionale fra gli Industriali degli Acquedotti
ANISGEA - Associazione Nazionale Imprese per i Servizi Gas Energia Acqua
P.le don Luigi Sturzo, 31- 00144 Roma Fax 06 93380237 www.anfida.it info@anfida.it
Via Coppalati, 8 - 29122 Piacenza Tel. 0523 648337 - Fax 0523 1726355 www.anisgea.org segretario@anisgea.org associazione@anisgea.org
Anie Rinnovabili
ANIT - Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico
Viale V.Lancetti, 43 - 20158 Milano www.anierinnovabili.anie.it rinnovabili@anie.it
Via Savona, 1/B - 20144 Milano Tel. 02 89415126 - Fax 02 58104378 www.anit.it info@anit.it
Anigas - Associazione Nazionale Industriali Gas
Anter - Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili
Via Giovanni da Procida, 11 - 20149 Milano Tel. 02 3108161 - Fax 02 313736 www.anigas.it info@anigas.it
Via Traversa Pistoiese, 83 - 59100 Prato Tel. 0574 34805 - Fax 0574 028311 www.anteritalia.org segreteria@anter.info
ANIM – Associazione Nazionale Ingegneri Minerari
Anvel - Associazione Nazionale Veicoli Elettrici ed a propulsione alternativa
Via di Battindarno, 2 - 40133 Bologna Tel. 335 5860519 www.anim-minerari.it minerari@libero.it m.xibilia@libero.it
Via dei Gelsi, 140 - 00171 Roma Tel. 329 4658001 www.anvel.it anvel.presidente@libero.it anvel.elettrobici@libero.it
33
ASCOMAC Cogena - Associazione Italiana per la Promozione della Cogenerazione
Assintel - Associazione Nazionale Imprese Ict
Via Isonzo, 34 - 00198 Roma Tel. 06 20369638 - Fax 06 20369376 www.ascomac.it ascomac@ascomac.it
Corso Venezia, 47 - 20121 Milano Tel. 02 7750231; 02 7750235 - Fax 02 7752500 www.assintel.it info@assintel.it
ASPI - Associazione Nazionale Manutenzione e Spurgo delle Reti fognarie idriche
Assoambiente
Via S. Caboto, 2 - 33170 Pordenone Tel. 0421 280152/280043 - Fax 0421.282785 www.associazioneaspi.it info@associazioneaspi.it
Via del Poggio Laurentino, 11 - 00144 Roma Tel. 06 99695700 - Fax 06 5919955 www.assoambiente.org assoambiente@assoambiente.org
ASPO Italia - Associazione per lo studio del picco del petrolio, del gas e delle materie prime Energia, Economia, Ambiente
Assobioplastiche
Luca Pardi c/o CNR-IPCF Via G. Moruzzi, 1 - 56124 Pisa Tel. 050 315 2531; 329 26222379 Fax 050 315 2233 www.aspoitalia.it luca.pardi@aspoitalia.it
Via Cavour, 183/A - 00184 Roma Tel. 06 4740589- Fax 06 4875513 www.assobioplastiche.org info@assobioplastiche.org
ASSIEME - Associazione Italiana Energia Mini Eolica
Assocarboni - Associazione Generale Operatori Carboni
Via Ostriana, 12 - 00199 Roma Tel. 06 8610173 - Fax 06 86389651 www.assieme.eu info@assieme.eu
Via Ventiquattro Maggio, 46 - 00187 Roma Tel. 06 4744499 - Fax 06 4743799 www.assocarboni.it assocarboni@assocarboni.it presidenza@assocarboni.it
ASSINFORM - Associazione Nazionale delle principali Aziende di Information Technology
Asso-Consum
Via G. Sacchi, 7 - 20121 Milano Tel. 02 00632801 - Fax 02 00632824 www.assinform.it segreteria@assinform.it
Via Lombardia, 30 scala B int. 2 - 00187 Roma Tel. 06 97611916; 06 97611935 - Fax 06 97612046 www.asso-consum.it assoconsum@gmail.com
34
Associazione Cluster Trasporti Italia 2020 c/o ANFIA Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma Tel. 06 54221493 - Fax 06 54221415 f.vigo@anfia.it
Associazione Energy Managers www.energymanagers.it amministratore@energymanagers.it
Assoebios - Associazione Operatori Elettrici da Bioliquidi Sostenibili Via Gallerana, 31 - 41030 San Prospero (MO) www.assoebios.it info@assoebios.it
AssoEnergy - Associazione Nazionale degli Energy Manager Via Nazionale (Parco Rajano) 14, 81010 Ruviano (CE) www.assoenergy.it egreteria@assoenergy.it
Associazione Green Building Council Italia
Assogas - Associazione Nazionale Industriali Privati Gas e Servizi Energetici
Piazza Manifattura 1, 38068 - Rovereto (TN) Tel. 0464 443 452 - Fax. 0464 443 465 www.gbcitalia.org info@gbcitalia.org
Piazza Luigi di Savoia, 22 - 20124 Milano Tel. 02 7381079 www.assogas.it segreteria@assogas.it
Associazione Idrotecnica Italiana
Assogasliquidi
Via di Santa Teresa, 23 - 00198 Roma Tel. 06 8845064 www.idrotecnicaitaliana.it segreteria@idrotecnicaitaliana.it
Largo Arenula, 34 - 00186 Roma Via Giovanni da Procida, 11 - 20149 Milano Tel. 06 54273213 www.assogasliquidi.it assogasliquidi@federchimica.it
Associazione Italiana Sistemi Geotermici Avanzati
AssogasMetano - Associazione Nazionale Imprese Distributrici Metano Autotrazione
Corso di Porta Nuova 15, 20121 Milano Tel. 02 6599078 www.egs-a.com giorgio.santucci@egs-a.com
Via Alberelli, 1/C - 40132 Bologna Tel. 051 6414951 - Fax 178 4414060 www.assogasmetano.it info@assogasmetano.it assogasmetano@sirbopec.org
35
Assolterm - Associazione Italiana Solare Termico
AsVIS - Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
Via Vicenza, 5, 00185 Roma Tel. 06 4434 0537 www.assolterm.it comunicazione@assolterm.it
www.asvis.it info@asvis.it
Assomineraria Via delle Tre Madonne, 20 - 00197 Roma Tel. 06 8073045 - Fax 06 8073385 www.assomineraria.org info@assomineraria.org
Assoreca- Associazione tra le Società di Consulenza e di Servizi per l’Ambiente, l’Energia, la Sicurezza e la Responsabilità Sociale
ATER – Associazione Tecnici Energie Rinnovabili Via Marianini, 13 - 41123 Modena www.assotecnicirinnovabili.org info@assotecnicirinnovabili.org
AUEEI - Associazione Utenti Energia Elettrica d’Italia
c/o Assolombarda Via Pantano, 9 - 20122 Milano Tel. 02 58370243 - Fax 02 58303836 www.assoreca.it assoreca@assolombarda.it
Via Modorati, 1 - 20900 Monza Tel. 039 834066 - Fax 039 833146 www.aueei.it info@aueei.it
Assoutenti
Basilicata Oil Companies Network
Vicolo Orbitelli, 10 - 00186 Roma Tel. 06 6833617 - Fax 06 686743 www.assoutenti.it segreteria@assoutenti.it
Contrada Cembrina Z.I. 85059 Viggiano (PZ) www.basilicataoilnetwork.com basilicataoilnetwork@gmail.com
Asstra - Associazione Trasporti
CEI - CIVES - Comitato Elettrotecnico Italiano, Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a batteria, ibridi e a celle a combustibile
Piazza Cola di Rienzo, 80/a - 00192 Roma Tel. 06 603549 www.asstra.it poggi@asstra.it
Via Saccardo, 9 - 20134 Milano Tel. 02 21006249 www.ceiweb.it cives@ceiweb.it
36
Chimica Verde Bionet
Codici - Centro per i diritti del cittadino
Via Ristoro d’Arezzo, 79/81 - 52100 Arezzo Tel. 0575 401898 - Fax 0575 259154 www.chimicaverde.it info.chimicaverde@gmail.com info@chimicaverde.it
Viale Guglielmo Marconi, 94 - 00146 Roma Tel. 06 55301808 - Fax 06 55307081 www.codici.org segreteria_nazionale@codici.org segreteria.sportello@codici.org
CIB - Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione
Comitato IFI- Industrie Fotovoltaiche Italiane
Parco Tecnologico Padano, Via Einstein / C.na Codazza, 26900 Lodi (LO) Tel. 0371/4662633 www.consorziobiogas.it segreteria@consorziobiogas.it
Corso Milano, 23 - 20900 Monza Via Monte delle Gioie, 1/A - 00199 Roma www.comitatoifi.it direzione@comitatoifi.it
Cittadinanzattiva
Confagricoltura - Agroenergie
Via Cereate, 6 - 00183 Roma Tel. 06 367181 - Fax 06 36718333 www.cittadinanzattiva.it mail@cittadinanzattiva.it
Corso Vittorio Emanuele II, 101 - 00186 Roma Tel. 06 68521 - Fax 06 6861726 www.confagricoltura.it
Clusit - Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica
Confconsumatori
Via Comelico, 39 - 20135 Milano Tel. 347 2319285 - Fax 02 700440496 www.clusit.it info@clusit.it
Via E. Gianmarco, 9 - 67039 Sulmona Tel. 0864 50165 - Fax 0864 50165 www.confconsumatori.it confconsumatori.abruzzo@gmail.com
CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa
Confindustria Energia
Piazza M. Armellini, 9 A - 00162 Roma Tel. 06 441881 - Fax 06 44249511 www.cna.it cna@cna.it
Piazzale Luigi Sturzo 23/31 - 00144 Roma Tel. 06 5423681 www.confindustriaenergia.org gioia.tosti@confindustriaenergia.org presidente@confindustriaenergia.org luciano.buscaglione@confindustrianergia.org
37
Confservizi
ECODOM - Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici
P.zza Cola di Rienzo, 80/A - 00192 Roma Tel. 06 94528280 - Fax 1782748908 www.confservizi.net segreteria@confservizi.net
Via Giuseppe Ungaretti, 34, 21047 Saronno VA Tel. 02 9671 7811 - Fax 02 96717831 www.ecodom.it info@ecodom.it
Consorzio ECOGAS
Energia Concorrente
Via F.Lli Cairoli, 7 - 40121 Bologna Tel. 051 240849; 051 240842 www.incentivi.ecogas.it info@ecogas.it
Via Belvedere, 10 - 40121 Bologna Tel. 051 0412410; 393 2471731 www.energiaconcorrente.it alessandro.bianco@energiaconcorrente.it
Consorzio NGV
Energy LAB
Via Fucini, 8 - 20133 Milano Tel. 02 70638227 - Fax 02 59610549 www.ngvitaly.com info@ngvsystem.it
Via Duca d’Aosta, 67 - 11029 Verrès (AO) Tel. 0125 921092 - Fax 0125 921092 www.energylab.it info@energylab.it
Coordinamento FREE
Federazione ANIE – Anie Energia
c/o ANEV Lungotevere dei Mellini 44, 00193 Roma Tel: +390642014701Fax: +390642004838 www.free-energia.it info@free-energia.it
Viale Lancetti, 43 - 20158 Milano Tel. 02 3264228 www.anienergia.it energia@anie.it
CPEM – Consorzio dei Produttori di Energia da Minieolico
Federconsumatori - Federazione Nazionale Consumatori e Utenti
www.cpem.eu info@cpem.eu
Via Palestro, 11 - 00185 Roma Tel. 06 42020755; 06 42020759 - Fax 06 47424809 www.federconsumatori.it federconsumatori@federconsumatori.it
38
FEDERMETANO - Federazione Nazionale Distributori e Trasportatori di Metano
IATT - Italian Association for Trenchless Technology
Via Loredano Bizzarri, 9 40012 Calderara di Reno (BO) Tel. 051 400357 - Fax 051 401317 www.federmetano.it info@federmetano.it
Via Ruggero Fiore, 41 - 00136 Roma Tel. 06 39721997 www.iatt.it iatt@iatt.info
GBC ITALIA - Green Building Council Italia
IGAS - Imprese Gas
Piazza Manifattura, 1 - 38068 Rovereto (TN) Tel. 0464 443452 - Fax 0464 443465 www.gbcitalia.org info@gbcitalia.org
Viale L. Pasteur, 10 - 00144 Roma Tel./Fax 06 5914845 www.impresegas.it g.venditti@igas.impresegas.it
GIGA - Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente
ISES Italia - Sezione dell’International Solar Energy Society
c/o Multiverso; Via Campo d’Arrigo, 42/r 50131 Firenze Tel. 335 7761774 www.gigageotermia.org giganoprofit@gmail.com
Via dei Banchi Vecchi, 58 - 00186 Roma Tel. 06 77073610 www.isesitalia.org segreteria@isesitalia.it
GISI - Associazione Imprese Italiane di Strumentazione
ITALCOGEN - Associazione dei Costruttori e Distributori di Impianti di Cogenerazione
Viale Fulvio Testi, 128 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02 21591153 - Fax 02 21598169 www.gisi.it gisi@gisi.it
Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02 45418500 - Fax 02 45418545 www.italcogen.it italcogen@anima.it
Greenpeace italia
Italia Solare
Via della Cordonata, 7 - 00187 Roma Tel. 06 68136061 - Fax 06 45439793 Via Giovanni Battista Piranesi, 10 - 20137 Milano Tel. 02 49534250 www.greenpeace.org/italy/it/ info.it@greenpeace.org
Piazza Diaz, 1 - 20900 - Monza (MB) www.italiasolare.eu info@italiasolare.eu
39
Kyoto Club
Movimento Consumatori
Via Genova, 23 - 00184 Roma Tel. 06 485539; 06 4882137 - Fax 06 48987009 www.kyotoclub.org informazioni@kyotoclub.org i.pinardi@kyotoclub.org ufficiostampa@kyotoclub.org
Via Piemonte, 39/A - 00187 Roma Tel. 06 4880053 - Fax 06 4820227 www.movimentoconsumatori.it info@movimentoconsumatori.it ufficio.stampa@movimentoconsumatori.it
Lega Consumatori
RENAEL - Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali
Via Orchidee, 4/a - 20147 Milano Tel. 02 48303659 www.legaconsumatori.it utenza@legaconsumatori.it atupertu@legaconsumatori.it
Via Toledo, 317 - 80132 Napoli Tel. 081 417831 - Fax 081 40995 www.renael.net info@renael.net
Legambiente Onlus
SUSDEF - Fondazione Sviluppo Sostenibile
Via Salaria, 403 - 00199 Roma Tel. 06 862681 - Fax 06 86218474 www.legambiente.it legambiente@legambiente.it
Via dei Laghi, 12 - 00198 Roma Tel. 06 8414815 - Fax 06 8414583 www.fondazionesvilupposostenibile.org info@susdef.it
MDC - Movimento Difesa del Cittadino
UGI - Unione Geotermica Italiana
Viale Carlo Felice, 103 - 00185 Roma Tel. 06 4881891 - Fax 06 42013163 www.difesadelcittadino.it info@mdc.it
c/o UniversitĂ di Pisa; DESTEC; Largo Lucio Lazzarino 1, 56126 Pisa - Tel./Fax 050 2217123 www.unionegeotermica.it info@unionegeotermica.it presidente@unionegeotermica.it
Mondoconsumatori
UNC - Unione Nazionale Consumatori
Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 Roma c/o Sede Confederale; Via Giovanni Battista Somis, 18/A - 00165 Roma Tel. 06 66480008; 392 9936952 - Fax 06 99 36 72 72 www.mondoconsumatori.it info@mondoconsumatori.it
Via Duilio, 13 - 00192 Roma Tel. 06 32600239 - Fax 06 3234616 www.consumatori.it info@consumatori.it
40
Unione Petrolifera
WEC Italia - World Energy Council Italia
Piazzale Luigi Sturzo, 31 - 8° Piano - 00144 Roma Tel. 06 5423651 - Fax 06 59602925 www.unionepetrolifera.it pisacane@unionepetrolifera.it ufficiostampa@unionepetrolifera.it
Via Mosca, 32 - 00142 Roma Tel. 06 51605091; 06 51435403 - Fax 06 51885135 wec-italia.org info@wec-italia.org
Utilitalia
WWF Italia
Piazza Cola di Rienzo 80/a, 00192 – Roma Tel. 06 945282.10-20 - Fax 06 94528200 www.utilitalia.it
Via T.Da Cazzaniga ex Serre - 20121 Milano Tel. 02 831331; 02 83133202 Via Po, 25/c - 00198 Roma Tel. 06 84497386 - Fax 06 84497365 www.wwf.it segreteriagenerale@wwf.it
Istituti di ricerca, consulenza e università
Althesys Strategic Consultants Via Larga, 31 - 20122 Milano Te. 02 5831.9401 - Fax 02 5830.1281 www.althesys.com info@althesys.com
AGICI
Elemens
Via Giuseppe Brentano, 2 - 20121 Milano Tel. 02 54118532 www.agici.it agici@agici.it
Via G. Leopardi, 27 - 20123 Milano Tel. 02 84927880 - Fax 02 47952496 www.lmns.it info@elemens.it
41
Energy & Strategy Group PoliMI
REF-E
Via Lambruschini, 4 - 20156 Milano Tel. 02 23999544 - Fax 02 23992720 www.energystrategy.it
Via Gioberti, 5 - 20123 Milano Tel. 02 4344101 - Fax 02 43441027 www.ref-e.com info@ref-e.com
ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
The Green Consulting Group
Via Ospedale Civile, 24 - 35121 - Roma Tel. 06 50071
Piazza Luigi di Savoia, 2 - 20124 Milano www.thegreenconsultinggroup.com secretariat@thegreenconsultinggroup.com communications@thegreenconsultinggroup.com
Nomisma Energia
Utiliteam
Via Guglielmo Marconi, 3 - 40122 Bologna Tel. 051 6564611 www.nomismaenergia.it info@nomismaenergia.it
Via Tortora, 35 - 20144 Milano Tel. 02 42292302 www.utiliteam.it info@utiliteam.it
Agenzie Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della provincia di Perugia Via Zangrì,8 - 95030 Perugia Tel. 075 5170824 info@aea.perugia.it
42
ANEA - Agenzia Napoletana Energia e Ambiente
ARPAE Emilia Romagna
Strada Corcianese 218 - 06070 Napoli Tel. 081 409459 ufficiostampa@anea.it
Via Po, 5 - 40139 - Bologna (Bologna) Tel. 051 6223811
APEA Catania - Agenzia Pronviciale per l’Energia e l’Ambiente
ARPA Friuli Venezia Giulia
Via Pievaiola 207/B-3 - 06132 Gravina di Catania Tel. 095 4011527 apea@provincia.ct.it
Via Cairoli, 14 - 33057 Palmanova (UD) Tel. 0432 1918111 urp@arpa.fvg.it
ARPA Basilicata
ARPA Lazio
Via della Fisica 18/c/d 85100 - Potenza Tel. 0971 656111
Via Boncompagni, 101 - 00187 Roma Tel. 0648054211
ARPA Calabria
ARPAL Liguria
Via Lungomare (loc. Giovino) – 88100 Catanzaro Tel. 0961 732509; 0961 732506 comunicazione@arpacal.it
Via Bombrini, 8 - 16149 Genova Tel. 010 64371
ARPAC Campania
ARPA Lombardia
Via Vicinale Santa Maria del Pianto, Centro Polifunzionale, Torre 1 - 80143 Napoli Tel. 081 2326111 info@arpacampania.it
Località Grande Charrière, 44 - 11020 Milano Tel. 02 69666230 ufficiostampa@arpalombardia.it
43
ARPA Marche
ARPA Sicilia
Via Ruggeri, 5 - 60131 Ancona Tel. 071 2132722 dg.arpam@ambiente.marche.it
Via S. Lorenzo, 312/G - 90146 Palermo Tel. 0461 495111 arpa@arpa.sicilia.it
ARPA Molise
ARPA Trentino Alto Adige
Via U. Petrella, 1 - 86100 Campobasso Tel. 0874 492600 dirgen@arpamolise.it
Piazza Dante, 15 - 38122 Trento Tel. 0461 495111
ARPA Piemonte
ARPA Toscana
Via Pio VII, 9 - 10135 Torino Tel. 011 1968 0111 - Fax 011 1968 1471 protocollo@pec.arpa.piemonte.it
Via N. Porpora, 22 - 50144 Firenze Tel. 055 32061
ARPA Puglia
ARPA Umbria
Corso Trieste, 27 - 70126 Bari Tel. 080 5460111 info@arpa.puglia.it
Via Ippolito Rosellini 17 - 20124 Perugia Tel. 075 515961 arpa@arpa.umbria.it
ARPAS Sardegna
ARPA VDA - Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Valle d’Aosta
Via Contivecchi, 7 - 09122 Cagliari Tel. 070 271681 info@arpa.sardegna.it
Località Grande Charrière, 44, 11020 Saint-christophe Tel. 0165 278511
44
ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile
ARPA Veneto Via Ospedale Civile, 24 - 35121 Padova Tel. 049 8239301
Lungotevere Thaon di Revel, 76 - 00196 Roma Tel. 06 36271 - Fax 06 36272591/2777 www.enea.it
ARTA abruzzo (Agenzia Regionale Tutela Ambientale) Viale G. Marconi, 168 - 65127 Pescara Tel. 085 450021
Organismi di certificazione
ABICERT S.A.S.
AJA REGISTRARS EUROPE SRL
Zona Industriale Contrada Cucullo, 66026 Ortona CH Tel. 085 903 9330 news@abicert.com www.abicert.it
Via delle Arti, 123, 00054 Fiumicino (RM) Tel. 06 650 7541 www.ajaeurope.eu amministrazione@ajaregistrars.it
ACCREDIA
ANCIS SRL
Via Guglielmo Saliceto, 7/9 - 00161 Roma Tel. 06 8440991 www.accredia.it info@accredia.it
Viale Bianca Maria, 35, 20122 Milano Tel. 02 006 2051 www.ancis.it segreteria@ancis.it
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BUREAU VERITAS ITALIA SPA
DIMITTO ITALIA SRL
Via Ostiense, 131 - 00154 Roma Tel. 06 9760 4121 www.bureauveritas.it
Contrada Santa Loja - 85050 Tito (PZ) Tel 0971 26669 www.dimitto.it info@dimitto.eu
CERTIQUALITY SRL
DNV GL BUSINESS ASSURANCE ITALIA SRL
Via Gaetano Giardino, 4 - 20123 Milano Tel. 02 806 9171 www.certiquality.it marketing@certiquality.it
Via Energy Park, 14 - 20871 Vimercate (MB) Tel. 039 656021 www.dnvgl.it milan@dnvgl.com
CSQA Certificazioni SRL
ICIM SPA
Via S. Gaetano, 74 - 36016 Thiene VI Tel. 0445 313011 www.csqa.it csqa@csqa.it
Piazza Don Enrico Mapelli, 75 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02 725341 www.icim.it info@icim.it
DASA RAGISTER SPA
ICMQ SPA
Via dei Castelli Romani, 22 - 00071 Pomezia (RM) Tel. 06 9162 2002 www.dasa-raegister.com roma@dasa-raegister.com
Via G. De Castillia, 10 - 20124 Milano Tel. 02 7015081 www.icmq.it icmq@icmq.org
DEKRA TESTING AND CERITIFICATION SRL
IMQ SPA
Via Olindo Guerrini,10 - 00137 Roma Tel. 06 8720301 www.dekra.it
Via Nazionale, 230 - 00184 Roma Tel. 06 5099 0367 www.imq.it
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KHC KNOW HOW CERTIFICATION
TUV ITALIA SRL
Via Calpurnio Fiamma, 3, 00175 Roma Tel. 06 7690 9224 www.khc.it
Via Giosuè Carducci, 125 20099 Sesto San Giovanni Milano Tel. 02 241301 www.tuv.it info@tuv.it
NEXOS SRL
TUV NORD ITALIA SRL
Via Bardanzellu Giovanni Battista, 94 00155 Roma Tel. 06 3327 0123 nexos.cpmapave.it info@nexos.org
Via C. Pisacane, 46 - 20025 Legnano (MI) Tel. 0331 541488 www.tuev-nord.it info@tuev-nord.it
RINA SERVICES SPA
TUV RHEINLAND ITALIA SRL
Viale Cesare Pavese, 305 - 00144 Roma Tel. 06 5422 8651 www.rina.org info@rina.org
Via Enrico Mattei, 3 20010 Pogliano Milanese (MI) Tel. 02 939 6871 www.tuv.com reception@it.tuv.com
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Elementi, l’energia che fa notizia Periodico del Gestore dei Servizi Energetici In questo numero Roberta Pinotti Efficienza energetica nella PA, saremo un modello per tutti Teresa Bellanova Transizione energetica, opportunità per economia e lavoro
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