Assisi, frazione di Santa Maria degli Angeli: basilica e foresteria dei frati (sec. XVII).
di Vincenzo Coronelli, dato alle stampe intorno al 1705, a Venezia63. «Per raggiungere le Marche meridionali — riprende la De Vecchi Ranieri — fino alla metà del Seicento fu ancora usata l’antichissima via della Spina che da Spoleto raggiungeva il piano di Colfiorito o anche un diverticolo della via Flaminia che da Nocera valicava l’Appennino a Pioraco»64. Tuttavia, se è vero che i pellegrini continuarono a utilizzare numerosi altri itinerari, tuttavia, come ricorda Marco Moroni (2014), dal XVII secolo prevalse nettamente la Via Lauretana: era un percorso ormai codificato e gli interventi del Settecento servirono soltanto a migliorare il tracciato e a garantire il più possibile qualità e sicurezza per i pellegrini e i viaggiatori65. «Effettivamente – conclude il Bercé – questa strada era diventata preferibile a tutte le altre. In ogni tappa i viaggiatori erano certi di incontrare i migliori mezzi di trasporto e gli alloggi più accoglienti o, almeno, le vetture meno disoneste e gli alberghi meno sordidi»66, o, per dirla con Montaigne: «vero è che questa strada era quasi tutta malagevole, mentre ora l’han resa accessibile alle stesse carrozze fino a Loreto»67.
63 V. Coronelli, Sacro pellegrinaggio alli celebri, e divoti santuarj di Loreto Assisi; M. Sensi (a cura di), Sacro pellegrinaggio alli celebri e divoti santuari di Loreto - Assisi, Foligno, Il Formichiere - Quater edizioni, 2012, pp. 52; 59-62; 67; 69-72. 64 De Vecchi Ranieri, Viaggiatori, pag. 14. 65 Moroni, La via postale, cit., pag. 110. 66 Bercé, Loreto, cit., pag. 256. 67 Cento (a cura di), Montaigne, cit., pag. 221.
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