News ccib 28 04 2017 (1)

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28-04-2017 GOVERNO Il Presidente Radev ha conferito il mandato esplorativo all’ex Premier Borissov Il Presidente Rumen Radev ha conferito un mandato esplorativo per formare il nuovo Governo a Boyko Borissov, ex Premier e leader del Partito Conservatore GERB che ha vinto le elezioni parlamentari anticipate del 26 marzo scorso. Poco prima dell'incontro di Borissov con il Presidente, era stato firmato un accordo di coalizione tra GERB e il blocco nazionalista Patrioti Uniti, in base al quale è stato deciso di nominare Premier Boyko Borissov. Secondo la Costituzione, Borissov ha sette giorni per presentare in Parlamento il nuovo esecutivo. Il Presidente Radev ha espresso la speranza che il GERB e i suoi alleati di coalizione nomineranno dei ministri competenti e che il programma di Governo sarà in grado di affrontare le principali sfide, tra le quali il livello dei salari, la giustizia e lo stato di diritto. Rumen Radev ha rilevato che il nuovo Governo potrà contare sul suo appoggio per la realizzazione di tutte le idee e proposte che siano costruttive. DROGA 214 kg di eroina sequestrati al confine con la Turchia I doganieri bulgari hanno sequestrato una quantità record di eroina - 214 chili, per un valore di circa 7 milioni di euro - al punto di controllo Kapitan Andreevo, al confine con la Turchia. La droga era nascosta in lattine trasportate su un camion proveniente dalla Turchia, guidato da un cittadino iraniano. DIFESA Sofia è interessata all’offerta della Saab per gli aerei militari Gripen I funzionari del Ministero della Difesa considerano l’offerta presentata dalla svedese Saab come la migliore per l’acquisto di nuovi caccia multiruolo da parte delle Forze aeree della Bulgaria. Al contempo il Governo ad interim di Sofia ha deciso di lasciare l’incombenza delle trattative al futuro esecutivo di Boyko Borissov. Il nuovo governo dovrebbe decidere se negoziare esclusivamente l’acquisto dei caccia Gripen o tenere in conto anche le offerte presentate da Portogallo e Italia. Questi ultimi due Paesi hanno però proposto l’acquisto di aerei di seconda mano, rispettivamente F-16 di produzione statunitense ed Eurofighter. Secondo le stime preliminari, l’acquisto dei nuovi caccia da parte della Bulgaria dovrebbe costare circa 1,5 miliardi di lev, e nel caso dell’offerta svedese, i primi velivoli potrebbero essere consegnati entro diciotto mesi.


Nel costo totale sarebbero compresi otto aerei, equipaggiamento da terra, armamenti e simulatori di volo. L’approvazione del contratto di fornitura richiederà in ogni caso l’approvazione del Parlamento. Sofia fa parte della NATO dal 2004, e al momento possiede solo una esigua flotta di aerei da combattimento Mig, di produzione russa. Negli ultimi anni i diversi governi bulgari non sono riusciti a concludere l’acquisto dei nuovi caccia richiesti al paese per attenersi agli standard dell’Alleanza Atlantica. In arrivo caccia statunitensi F-15C per esercitazioni congiunte Il Ministero della Difesa ha annunciato l’arrivo di velivoli da combattimento statunitensi F-15C presso la base aerea di Graf Ignatievo, per partecipare alle esercitazioni congiunte Bulgaria-USA “Thracian Eagle- 2017”. Tali manovre aeree si tengono con lo scopo di migliorare le capacità operative delle Forze aeronautiche bulgare nell’ambito delle attività condotte sotto l’egida della NATO. ENERGIA Sofia chiede di rinegoziare il prezzo del gas naturale con la Gazprom Il prezzo del gas naturale che la Bulgaria acquista dalla russa Gazprom dovrà essere rinegoziato. Questa la posizione delle autorità di Sofia in merito ai prezzi proposti dalla compagnia energetica russa. La Bulgaria vorrebbe proporre la rinegoziazione dei prezzi del gas su base semestrale nei primi due anni e, in seguito, ogni dodici mesi. Il Ministro dell’Energia bulgaro ad interim Nikolay Pavlov ha rilevato che Sofia “insisterà per recedere dall’obbligo di pagare in anticipo il gas richiesto alla Russia anche quando non viene utilizzato”. Lo scorso 13 marzo, la Commissione Europea ha invitato tutti gli Stati membri interessati a presentare nell’ambito di sette settimane delle dichiarazioni in merito agli impegni presi dall’azienda russa Gazprom in risposta alle preoccupazioni espresse dalla Commissione Europaea sulla mancanza di concorrenza nei mercati energetici dell’Europa orientale e centrale. La questione riguarda i mercati del gas di Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Slovacchia.


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