Catalogo agg genn 2018

I choose ths name because it embodies my own interpretation Of botanical painting and my passion for (XEROFITE).

The fascinating genus plants , ilearned to love during my Botanical studies these amazing form of life, worongli defined “fat� are perfetcly adapted to live in climatically hostile places.

Their ability to adapt is such that they are able to survive even In dry desert.

Their way of life, based on the cautions use of natural Resources, should be a model for mankind that is compromissing the ecological balance of the planet with his Foolish waste of barely renevable resources.

The botanical forms assumed by these plants during the evolution is the soul of my pictorial inspiration.

TESTUDINARIA Olio su tavola trattata cm.110 x cm.60 Anno 2015

Sapeliantus insignis Pastello su carta

Ho dato questo nome al mio genere di “pittura botanica” per definire l'ambito nel quale Spazia il mio modo di fare arte.

XEROFATART prende spunto dal mondo delle XEROFITE (piante che definiamo erroneamente “grasse” ) .

Le caratteristiche forme che si riscontrano in questo genere di piante, adattatesi a vivere in ambienti naturali estremi ( deserti ) , sono fonte di ispirazione per le mie opere.

Stili di vita, forme e colori delle piante ci inducono a valutarle con occhi diversi prendendo in considerazione insospettate SensibilitĂ che noi esseri umani fatichiamo a cogliere.

Il nostro modo di interagire con la natura è assai diverso da quello dei vegetali che hanno avuto modo di affinare specifici linguaggi e tecniche di comunicazione perfezionate sul nostro pianeta ancor prima della comparsa dell'uomo.

Homalocephala tecsensis Olio su tavola trattata cm. 100 x cm. 100

La natura e lo spirito dell'uomo non possono creare se non ciò che “esiste”.

Tutto quanto si può immaginare non è che la trascrizione più o meno esatta, di forme, di armonie che esistono nella loro perfezione in qualche luogo dell'universo .

La forma biologica rappresentata su questa tavola affascina per le sue peculiarità : strategie di adattamento all'ambiente, portamento e aspetto delle infiorescenze che emanano ( solo di notte ) un intenso profumo di limone, vaniglia e canfora.

Hoya linearis Olio su tavola trattata cm.110 x cm.40

La popolazione degli Huichol della Sierra Madre occidentale, definiscono - il Peyotl – dio del fuoco, della luce e del vento magico tramite con il regno del sogno e degli dei.

Lophophora fricii – var. albiflora Olio su tavola trattata cm. 85 x cm. 85

Orbea sp.

Olio su tavola trattata Cm. 90 x cm. 30

Ceropegia dicotoma Olio su tavola trattata Dittico cm. 140 x cm. 50

La natura non ha sistema , essa ha vita, essa è vita e successione da un centro Ignoto verso un confine non conoscibile.

J.W. Goethe.

Hoya Kerrii Olio su tela applicata su tavola trattata cm. 85 x cm. 85

TEORIA Olio su tavola cm.110 x cm.70

Teoria generale della natura Osservando l'edificio dell'universo nella sua massima estensione e nella sua estrema divisibilità, non possiamo evitar di pensare che a base del tutto sia un'idea, secondo la quale, di eternità in eternità “una grande forza” possa creare e agire nella natura e la natura in essa.

Percezione, osservazione, riflessione ci avvicinano sempre più a questi misteri – Imbaldanziti ,osiamo spingerci a costruire idee; ridiventati modesti, formuliamo concetti che vorremmo analoghi a quei principi primi – Qui sorge la difficoltà intrinseca di cui non siamo sempre chiaramente consapevoli che fra idea ed esperienza sembra essersi stabilita una frattura e invano noi cerchiamo, con tutte le nostre forze, di varcarla – Ciò non ostante, la nostra aspirazione eterna rimane di superare questo iato con la ragione, l'intelletto, la fantasia, la fede, l'illusione e se null'altro ci occorre la follia. ( J. W. Goethe )

Haworthia fasciata -Trittico- olio su tavola Totale cm. 90 x cm.29

Agave Victoria reginae -4 tele distinte, unite a formare L'immagine intera Olio su tela cm. 100Xcm. 100

Agave potatorum Pastello su carta cm. 50 x cm. 50

Aeonium tabulaeforme Olio su tavola trattata cm. 90 x cm. 35

Epiphyllum sp.

Olio su tavola circolare Diam. cm. 60

La forma circolare è la più costante delle forme, grazie alla quale arriviamo a figurare a noi stessi il luogo reale o mentale nel quale siamo e a collocare in esso ciò che ci circonda o ciò di cui noi ci circondiamo.

La sua semplicità, la sua perfezione, la sua continua applicazione universale, ne fanno la prima di quelle forme privilegiate che si ritrovano quale fondamento di tutte le credenze e che servono di struttura base per tutti gli spiriti.

Ferocactus gracilis v. coloratus e diaspro rosso Tavola di forma circolare Diam cm. 60

- Encephalartos horridus giovane foglia circinnata strobilo Malachite Olio su tavola circolare Diam. cm. 90

La terra è un essere vivente che ha un corpo fisico, un corpo nervoso, uno spirito, una volontà, lo spirito della terra non è più complesso del nostro spirito ; quello d'altronde è il modello di questo, quantunque le sue manifestszioni siano assai differenti . ( Il segreto dei rosacroce )

-Protea cynaroides su opale di fuocodittico “semicircolare�

Olio su tavola trattata Diam. cm. 90

- Crassula perfoliata var. falcata piramidalis .

Olipo su tavola trattata Applicata su plexiglas di forma circolare diam. cm. 120

La leggerezza Ceropegia sandersonii Olio su tavola trattata cm. 110 xcm. 110

Goethe osservò il fenomeno dell'azione della radice che si rivolge al centro della terra, mentre lo stelo o il tronco si innalza al cielo, lo spiegò formulando la teoria della leggerezza ( Leihtigkeit ).

La metamorfosi Olio su tavola trattata cm. 125 x cm. 45 Il sogg. Rappresentato è Pereskia grandiflora considerata l'anello di congiunzione tra mesofite e xerofite.

Goethe, guardando le piante in modo nuovo giunse alla conclusione che la natura producendo una parte attraverso l'altra poteva conseguire le forme piĂš differenziate, mediante modificazione di un solo organo.

Nella vita delle piante quel principio si mostra con la massima evidenza quando la foglia fresca si accresce tramutandosi in fiore.

- Le condizioni dell'illusione (1) Dettagli botanici di Epiphyllum sp.

Olio su tavola cm. 170 x cm. 50 “La mente che ha ricevuto dal senso un tenue inizio di ricordo, continua poi all'infinito ricordando tutto ciò che è da ricordare.

Come avviene, allorchè si urta anche leggermente la parte inferiore di un'asta lunga e sottile che il movimento si trasmetta per tutta la sua lunghezza fino alla cima.. così alla nostra mente basta un solo tenue inizio per ricordare tutta quanta la cosa” - De pictura veterum da “ Massimo di Tiro” Franciscus Junius

Da un certo punto di vista l'intera storia dell'arte può essere compendiata in una storia della graduale scoterta delle apparenze.

Ernst H. Gombrich “arte e illusione�

Le condizioni dell'illusione (2) Olio su tavola trattata Tre tavole sovrapposte, di forma circolare Diam. cm. 60 /50 /30.

“De Kooning riteneva che il termine astratto appartenesse alle persone che disquisivano di arte, che erano più interessate alla filosofia, alla politica e alla storia dell'arte che non alla pittura… in realtà c'era la misteriosa, inafferrabile qualità di qualsialsi opera quale che fosse il suo contenuto ( figurativo o informale ) .

Una qualità allusa da termini vaghi come “ lirico o sublime “ era ciò che Dekooning definiva il “nulla “ di un quadro, la parte che non era raffigurata, ma che era li per via degli elementi che vi erano dipinti, l'artissta apprezzava questa qualità ovunque si trovasse .

Per lui il vero problema, non era tanto cosa si poteva dipingere ma piuttosto cosa non si poteva dipingere.

- IL NULLA (1) Olio su tavola – cm. 80 x cm. 80

( puya )

“Sono srmpre in qualche punto del quadro ho l'impressione di muovermi nello spazio che utilizzo e di uscirne quando perdo di vista quello che volevo fare�.

Willelm De Kooning

- IL NULLA - (2) Olio su tavola cm.80 x cm.80 (Pelecyphora aselliformis )

- ECHEVERIA Olio su tavola trattata cm. 130 x cm5o ( Echeveria lauii )

“Un artista è uno che fa arte ma non la inventa” Willelm De Kooning

Verum, sine mendatio, certum et verissimum : Quod est sicut quod est inferius est superius, Et quod est superius est sicut quod est inferius, Ad perpetranda miracula rei unius. “ Smeragdina Tabula “...

-Tavola di smeraldo….Olio su tavola trattata Ingombro cm.120 x cm. 60

- IL SENSO Olio su tavola trattaa Diam cm. 80

- Epiphyllum Olio su tavola trattata cm. 85 x cm. 85

L'azione del rosso è particolare come la sua natura.

Esso dona un'impressione tanto di gravità e dignità che di clemenza e Grazia .

Produce la prima nel suo stato scuro e concentrato, la seconda nel suo stato chiaro e rarefatto .

Cosi , la dignità della vecchiaia e L'amabilità della giovinezza possono vestirsi di un unico colore.

- La teoria dei coloriJohann Wolfang Goethe

“Rosso Plumeria” Olio su tavola trattata cm.110 x cm. 110 Dett. Botanici Plumeria rubra

Blu Tradescantia Oio su tavola cm.125 x cm. 63

Il blu è il colore che più si avvicina alle tenebre.

Dobbiamo fare in modo che la luce possa far risplendere l'oscurità attraverso un mezzo torbido (aria) ed ecco che la manifestazione dell'oscurità ai nostri occhi sarà la visione del blu - La teoria dei colori Johann Wolfang Goethe

Aiònios

Olio su tavola trattata Diam. cm. 95 Gli elementi botanici appartengono a Aeonium tabulaeforme

‌ Interrogare la realtà .

- Charles Baudelaire -

Aporocactus Olio su tavola trattata cm. 90 x cm. 50

Astrophytum

Olio su tavola trattata Diam. Cm,50 Anno 2016

Ceropegia Haygarthii

Olio su tavola trattata cm.55 x cm.50 Anno 2016

Chorisia

Olio su tavola trattata Cm. 120 x cm.50 Anno 2016

Leuchtembergia

Olio su tavola trattata cm. 120 x cm.50 Anno 2016

Puya

Olio su tavola tratata Diam. cm. 55 Anno 2016

Asclepias e Monarca

Olio su tavola trattata Dim: Diam. cm. 120 Anno 2016

Epiphyllum Golden star Olio su tavola trattata Dim: cm. 110 x cm. 60 Anno 2016

Langloisia Olio su tavola trattata Dim: cm.90 x cm. 40 Anno 2017

Tephrocactus

Olio su tavola trattata Dim. cm. 63 x cm.63 Anno 2017

- Swainsona In cammino

Olio su tavola trattata Dim- cm.75 x cm. 63 Anno - 2017

ASCLEPIADACEAE WORLD Duvalia

olio su tavola trattata applicata su pannello telato (nero) cm. 63 x cm. 53 anno 2017

ASCLEPIADACEAE

WORLD

Caralluma

olio su tavola trattata applicata su pannello telato (nero) cm. 65 x cm. 50 anno 2017

ASCLEPIADACEAE

WORLD

Periploca

Olio su tavola trattata montata su pannello telato (nero) cm. 65 x cm. 56 anno 2017

ASCLEPIADACEAE

WORLD

Stapelianthus

Olio su tavola trattata montata su pannello telato ( nero ) cm. 65 x cm. 52 anno

2017

LEONTOCHIR Queen of the chilea desert

Olio su tavola trattata Cm. 60 x 60 Anno 2017

HOYA TELO BOTANICO 2

Olio su tavola trattata Cm. 60 x 60 Anno

2017

Madagascar Adansonia

Olio su tavola e tela Dim. cm. 65 x cm. 65 Anno 2017

Madagascar Zinghi - Euphorbia

Olio su tavola e tela Dim. cm. 82 x cm. 37 Anno 2017

Madagascar Bauhinia 1

Olio su tavola e tela Dim. cm. 70 x cm. 70 Anno 2017

Madagascar Bauhinia 2

Olio su tavola e tela Dim. cm. 89 x cm. 20 Anno 2017

Marino Calesini Custodire la bellezza dovrebbe essere un dovere di tutti. A volte, essa ama nascondersi tra dettagli che offrono doni disattesi dai più, ignari per disattenzione o scarsa conoscenza di quanta ricchezza possa celarsi nelle pieghe del quotidiano. Le si chiama in modo superficiale piante grasse, concedendo alle Xerofite la stessa scarsa attenzione che spesso si riserva alla natura che silenziosa regala alla vita emozioni intime. Si sottovaluta per giunta l’etimologia stessa della radice della parola atta a definirle, che ne sottolinea la secchezza, ponendo l’attenzione non solo sull’aspetto, ma sulle innate attitudini alla sopravvivenza. A Marino Calesini, attento e silente osservatore, i segreti di queste piante non sono rimasti preclusi: il suo fare artistico è un incedere conoscitivo elegante verso il sistema di corrispondenze che regola gli equilibri dell’uomo e della natura, sapientemente elaborato e amalgamato sulla tela. Il rapporto che l’artista ha con questa classe vegetale è una corrispondenza sensibile di risonanza, che sembra confermare la convinzione filosofica di Goethe di come la natura permetta solamente a chi è in empatia con essa la risoluzione dei suoi enigmi. La passione botanica cede al pennello l’ambizione artistica, regalando più che semplici passaggi descrittivi: la mano, attivata dalla volontà di mettere in luce le qualità che l’artista riconosce ai suoi soggetti, riesce con tratti essenziali a regalare intrinseco lirismo, scomponendole in infinite possibilità estetiche. Le succulente, esempi per l’uomo di essenzialità e disposizione all’ambiente, risultano cariche di energia a cui attingere, di particolari da osservare incessantemente, di nascoste potenzialità emotive. La pittura permette a Calesini di andare oltre l’occhio indagatore del microscopio o quello implacabile dell’obiettivo fotografico: essa consente di consegnare al nostro sguardo una dimensione poetica della realtà naturale. A intenti osservativi superficiali Marino Calesini sostituisce intimi microcosmi biologici ed emozionali, capaci di stupire per le rispondenze con chi osserva. Il cuore pulsante delle opere dell’artista ci diffida inconsciamente dal continuare a definire le Xerofite in modo comune, per indagarne invece gli aspetti più intimi e sconosciuti. Non una didascalica catalogazione di matrice illuminista, bensì un tentativo riuscito di dialogo tra l’interno e l’esterno, tra il simbolico e il reale, tra l’apparenza e la sostanza. Agli occhi del visitatore moderno alcuni linguaggi restano sconosciuti; una vita misteriosa ai più tuttavia non per questo è meno vera. La pittura diviene il mezzo privilegiato per penetrare segreti altrimenti inesprimibili, alla ricerca di un profondo contatto con esseri viventi dalle ammirabili e auspicabili caratteristiche: esse vivono con poco, adattandosi all’ambiente e sfruttandone al massimo ogni risorsa residua. L’artista conquista l’occhio dello scienziato, avido di conoscenza, e quello dell’amante dell’arte, alla ricerca di emozioni irripetibili che, raccontando, suscitino interrogativi sul senso dell’esistenza. Sezionando le succulente con rigore compositivo, Calesini ne svela le potenzialità comunicative, rendendo metaforicamente possibile la sopravvivenza dell’uomo in un mondo arido e poco favorevole, di fronte al quale serbare intimamente preziose e salvifiche emozioni in grado di restituire, come l’acqua, vita alla vita.

Critica e curatrice d'arte Dott. Francesca Bogliolo