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A P P R O F O N D I M E N TO

Cagliari, città laboratorio dei diritti civili Dopo il successo del Gay Pride e la storica istituzione del registro delle coppie di fatto al Comune, ecco il nuovo obiettivo dell’’associazione degli omosessuali Nella foto un momento del gay pride a Cagliari

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agliari città laboratorio dei diritti civili. Dove nessuno gay, trans, ma anche immigrato o carcerato debba sentirsi discriminato. Così Arc, l’associazione cagliaritana che difende e promuove i diritti della comunità Glbt (gay, lesbica, bisessuale, transgender), sogna il capoluogo. Un’ambizione confortata anche dal successo del gay pride al Poetto del mese scorso. Successo che ancora non soddisfa. Ma Cagliari è una città che rispetta i gay? Nel complesso sì. Ma non bisogna mai abbassare la guardia. A mano a mano che gli omosessuali hanno cominciato a mostrarsi in pubblico, gli episodi di omofobia si sono visti a scuola, nel mondo del lavoro, dovunque. Ma piano piano stiamo riuscendo ad avere un dialogo con l’opinione pubblica, con la stampa, con le istituzioni. Ci può raccontare un episodio di intolleranza avvenuto a Cagliari? Alcuni ragazzi ci hanno confidato di essere stati portati alla conversione etero da parte di un insegnante. Altri sono stati giudicati fastidiosi solo perché sedevano l’uno sull’altro. Io stesso, sono stato fermato da delle forze dell’ordine che mi chiedevano come mai il mio ragazzo mi abbraccia-

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va: è una violenza. Ma mi so difendere. E uno di esemplare tolleranza? Per par condicio: le forze dell’ordine! Sono state molto collaborative durante tutte le procedure per il pride. Gay pride: cosa rispondete a chi vi ha accusato di esibizionismo? Bah, l’esibizionismo è ipocrisia solida: con tutte le tette in tv in prima serata o la pornografia a portata di mouse di qualsiasi minorenne, parlare di esibizionismo da parte di persone in un corteo è un problema che non capisco. Diritti degli omosessuali e “tutela della famiglia” possono coesistere? Certo. Se per famiglia s’intende quella tradizionale sì, perché l’unione civile tra omosessuali non sottrae nulla agli altri.

E poi anche quella gay è una famiglia. Sì: gay e famiglia per me possono coesistere perché possono essere la stessa cosa. Cosa chiede la comunità gay alla città di Cagliari? Abbiamo ottenuto delle cose, va riconosciuto: i registri per le unioni civili e le autorizzazioni per il pride. Ma chiediamo di più. Che a Cagliari ed in Sardegna, possa crescere il laboratorio delle idee sui diritti civili. Che non sono quelli di sposarsi, ma anche il diritto di sentirsi serenamente se stessi come diverso. Noi combattiamo la discriminazione, ma le diversità sono tante, e tutte devono avere uguali diritti. Parlo di immigrati o di chi vive in carcere. Per l’articolo 3 della Carta siamo tutti portatori di uguali diritti. È davvero così? (e.n.)


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