Cadillac 3 [luglio 2012]

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NON FIORDI, MA OPERE DI BENE

C

PHILIP MARLOWE

ari amici di Non fiordi per rinfrescarvi le idee da questa torrida estate popolata da redivivi Scipioni e mai morti Caronte, vi parlerò di uno dei più grandi noiristi scandinavi di sempre: Gunnar Staalesen.

MANGIA MERLUZZO E BEVE ACQUAVITE DA QUANDO SI È TRASFERITO IN NORVEGIA

Staalesen nasce a Bergen nel 1947, se vi viene di fare la classica battutona (de sota o de sura) tenetevela fra i denti e sogghignate tronfi, ma non esplicitatela che sarebbe davvero troppo. Dicevamo Staalesen è un autore di genere che inizia a scrivere un decennio dopo la pubblicazione dei romanzi di Maj Sjowall e Per Wahloo, e si distingue subito per essere una specie di innovatore del panorama scandinavo. I suoi libri gialli, perché di quelli parliamo, hanno il pregio di portare nella Norvegia profonda la figura del detective privato di chandleriana memoria. Insomma, fatti saldi i presupposti cari alla letteratura di genere del grande nord, ossia attaccamento al sociale, rappresentazione fedele della realtà, Gunnar Staalesen decide di mettere in campo un personaggio tutto sommato nuovo e con caratteristiche tutte particolari. il detective privato Varg Veum (leggetelo come un arcaismo, che vuole significare un lupo solitario, letteralmente la traduzione si avvicina a varg i veum, ossia lupo che va (a morire) nel luogo sacro), è un uomo tutto d’un pezzo con un debole per le donne e l’acquavite, ex operatore sociale ed ex di troppe cose per non essere subito accattivante per qualunque lettore. Varg Veum è protagonista a tutt’oggi di ben sedici romanzi, tre dei quali editi in Italia da Iperborea e vanta svariate trasposizioni cinematografiche. Le sue storie abbracciano un ventennio buono e rappresentano tutti i cambiamenti della società norvegese in primis ed europea in seconda battuta. Leggendo l’opera di Staalesen dedicata a Varg Veum si può comprendere come il grande Nord fosse distante da noi negli anni ottanta e come invece sia così vicino adesso. Varg Veum è personaggio autonomo, ormai, e forte di questa autonomia riesce a trovarsi a suo agio in tutti i tipi di indagine in cui il suo autore si diverte a ficcarlo. Una cosa gustosa è che fra Gunnar Staalesen e Trond Espen Seim, l’atto-

Ovvero: Gunnar Staalesen

re norvegese che interpreta Varg Veum, si è instaurata una certa complicità e spesso i due appaiono in televisione o si sentono via radio mentre si esibiscono in interviste dove l’autore pone domande dirette al proprio personaggio. Gunnar Staalesen in patria è considerato un po’ come il nostro Camilleri, ha vinto svariati premi letterari fra i quali il prestigiosissimo Riverton Prize, e come Camilleri ha scritto numerosi romanzi non di genere, fra i quali una storia completa della città di Bergen dalla fondazione ad oggi. E’ noto al punto che se vi capiterà di andare a Bergen, proprio nell’androne del palazzo in cui Varg Veum ha lo studio, ci troverete una statua in bronzo a misura d’uo-

“L’ufficio di un detective privato può essere un luogo deprimente. E la situazione non migliora quando la pioggia batte sui vetri, il diluvio universale è cominciato e il numero di biglietti per l’arca è di nuovo limitato.” - Satelliti della morte 7


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