Caccia Passione - Aprile 2012

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ANNO I nr. 4 - Aprile 2012

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Social network:

• Community di Caccia Passione:il primo Social Network dei cacciatori italiani

Fucili da caccia:

• la scelta del fucile da caccia, un momento molto personale ed intimo

Estero:

• Ungheria: caccia al cinghiale tutto l’anno

Cani da caccia:

• ENCI: ieri ed oggi, storia della cinofilia italiana

la beccaccia

e le sue rotte di migrazione


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ANNO I nr. 4 - Aprile 2012

caccia passione Dedicato a chi ha la passione per la caccia nel sangue

Social network:

• Community di Caccia Passione:il primo Social Network dei cacciatori italiani

Fucili da caccia:

• la scelta del fucile da caccia, un momento molto personale ed intimo

Estero:

• Ungheria: caccia al cinghiale tutto l’anno

Cani da caccia:

• ENCI: ieri ed oggi, storia della cinofilia italiana

la beccaccia

e le sue rotte di migrazione

in copertina La Beccaccia

e le sue rotte di migrazione Beccaccia e Rotte di Migrazione: Attraente volatile notturno, a causa delle limitate ricerche sul campo, ancora oggi la beccaccia fa mistero delle proprie dinamiche migratorie, complesse e suggestive che muovono durante le stagioni intermedie milioni di cacciatori.

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sommario Anno I Nr. 04

www.cacciapassione.com

8ArmiEXA 2012, Mostra Internazionale Sportive, Security e Outdoor 26 : Community di Caccia Passione

Pg 8

venti: E EXA 2012, Mostra Internazionale Armi Sportive, Security e Outdoor.

A CURA DELLA REDAZIONE

Pg 14 Stanziale: La Pernice Rossa: Caratteristiche, habitat, conservazione e gestione

GIOVANNI DI MAIO

Pg 26 Comunity di Caccia Passione: il primo Social Network dei cacciatori italiani

36 Aziende agrituristiche venatorie: cosa dice la legge Caccia Passione 2

CLAUDIA ZEDDA

Pg 30 Ungulati: il rituale braccata o cacciarella DIEGO MASTROBERARDINO

della

Pg 36 Aziende agrituristiche venatorie: Cosa dice la legge KALARIS


Munizioni: Remington Pg 68 Wingmaster HD, migliore densità della rosata per un maggiore numero di pallini sul bersaglio.

DIEGO MASTROBERARDINO

Pg 70 Racconti venatori: dove nulla ha più fine MASSIMILIANO MARINELLI La Beccaccia e le sue rotte di migrazione

Pg 72 Ottiche: Nikon Sport Optics, Ottiche da Caccia e Cannochiali da Puntamento

DIEGO MASTROBERARDINO

Pg 40 Fotografia: Il digiscoping, una nuova attività tutta da scoprire

40 Il digiscoping:

CLAUDIA ZEDDA

una nuova attività tutta da scoprire

Pg 46 C inofilia: ENCI di ieri e di oggi, storia della cinofilia italiana KALARIS

Pg 56 Caccia all’estero: a caccia di cinghiali in Ungheria, la nuova frontiera del turismo venatorio

DIEGO MASTROBERARDINO

46 Cinofilia:

ENCI di ieri e di oggi, storia della cinofilia italiana

Pg 58 Fucili da caccia: La scelta del fucile da caccia un momento molto personale ed intimo DIEGO MASTROBERARDINO Pg 62 Fucili da caccia: FAIR presenta il nuovo Parallelo: il modello Iside (ad anima liscia) ed il modello Iside Safari (anima rigata) A CURA DELLA REDAZIONE

58 Fucili da caccia:

la scelta del fucile da caccia un momento molto personale ed intimo Caccia Passione 3


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IL SISTEMA PERFETTO IN 3 MODULI MODULO 1) La Canna contiene il Vinci Inertia System, il sistema inerziale, unico al mondo, che lavora perfettamente in asse per un equilibrio senza eguali. MODULO 2) La Carcassa sostiene l’esclusivo sistema Free Floating Barrell, in cui la canna è libera, non vincolata, per una precisione balistica straordinaria. MODULO 3) Il Calcio è dotato del Comfortech plus System, il sistema più efficiente di full comfort che riduce al minimo il rinculo, le vibrazioni e l’impennamento dello sparo.

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Editoriale Cosa c’era nell’uovo di Pasqua. Sempre lei la rossa con le calze a rete è la promotrice della nuova super associazione Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente - Nel Cuore, che vede coinvolte una pletora di associazioni animaliste/ambientaliste fra cui anche WWF e LIPU, che pur avendo una storia importante e background scientifico, non perdono occasione per aggregarsi ai talebani dell’ambiente. Naturalmente fra le belle parole che legano questo “patto di scopo”, salvaguardia della natura, del mare, della biodiversità, non poteva mancare l’obiettivo della chiusura della caccia. Ma non importa, ormai ci siamo abituati, l’unica cosa che mi seccherebbe veramente è se con questa nuova associazione riescono a succhiarci altri soldi, poiché se una cosa dobbiamo riconoscere ai cosiddetti ambientalisti è la loro abilità nel reperire fondi sia pubblici che privati. Qualcuno di voi avrà sicuramente assistito alla puntata del 6 aprile del programma “Le invasioni barbariche” di Daria Bignardi, che con molta fantasia ha proposto un dibattito sull’agnello pasquale. Un filosofo animalista che non ha perso l’occasione per citare le sue pubblicazioni, una giornalista vegana, un guru nostrano e un famoso cantante vegetariano che stavano li solo per promuovere i loro libri e non poteva mancare un messaggio video dell’ex ministra Rossa di cui sopra, contrapposti al “nostro “ Bruno Modugno, Anna Dente proprietaria di un’osteria in provincia di Roma, e un’attrice milanese ospite fissa del programma che pur amando la carne cercava di difendere le tesi animaliste. Una farsa dove cercavano di spiegare quale terribile crimine è mangiare la carne e perpetuare le tradizioni culinarie delle feste, abbacchio, cappone, maialino e altro, per non parlare del video della Brambilla che non accetta neanche i programmi di cucina dove si utilizza la carne. Bruno, in maniera provocatoria, ha proposto la cicoria di Natale e il broccoletto di Pasqua, inoltre, con sommo imbarazzo della conduttrice, ha ricordato come la famiglia dell’ex ministro commercializza pesce surgelato. Per fortuna nel nostro paese esiste ancora la forza delle tradizioni e gli estremismi non trovano terreno fertile. E alla faccia di chi vorrebbe rovinarci anche le feste, sulle tavole abbiamo trovato insieme a uova e torte pasqualine anche il vituperato, ma succulento, abbacchio con le patate. Nell’Uovo di Pasqua troviamo anche l’EXA che ci aspetta numerosi a Brescia, la prossima apertura della caccia di selezione e l’abolizione del catalogo nazionale delle armi.

Saverio Patrizi


Asti: Referendum “contro” la caccia, avviso ai candidati a sindaco Il Comitato promotore del Referendum “contro” la caccia in Piemonte chiede ai candidati a Sindaco di Asti la loro opinione in merito sia alla vicenda referendaria che all’iniziativa legislativa in atto presso la Terza Commissione. Leggi tutto

Cinque Terre: l’ente parco indice un concorso per selecontrollori di cinghiali Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, in accordo con la Provincia della Spezia e la Comunità del Parco, ha indetto un bando di concorso-corso per il conferimento della qualifica di “Coadiutore alle azioni di controllo della popolazione di cinghiale” nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, ai sensi del Regolamento Faunistico del Parco approvato dal commissario Straordinario in data 11 marzo 2011 in seguito al parere favorevole della Comunità del Parco in data 2 Marzo 2011. Leggi tutto

Coturnice, avviato progetto per salvaguardarla a Cosenza Caccia in Provincia di Cosenza: Avviato il progetto di salvaguardia della coturnice. Va avanti l’azione di salvaguardia di alcune specie faunistiche in via di estinzione, avviata dall’assessore provinciale alla Caccia e alla Pesca, della Provincia di Cosenza, Biagio Diana. Leggi tutto Caccia Passione 6


News venatorie

Firenze, bando per la nomina di tre rappresentanti provinciali per gli ATC La Provincia di Firenze pubblica l’avviso relativo alla nomina di tre rappresentanti provinciali in altrettanti Ambiti Territoriali di Caccia di Firenze. L’ente provinciale di Firenze nominerà tre membri negli Ambiti Territoriali di Caccia; La scadenza per la presentazione delle candidature è stata prorogata al 23 aprile 2012. La Provincia di Firenze procederà a nominare un proprio rappresentante nel Comitato di Gestione dell’ATC FI 4 e due rappresentanti Comitato di Gestione dell’ATC FI 5. Leggi tutto

www.ziemer-tuors.de Impotante agenzia di viaggi Tedesca, organizza in Ungheria caccia di gruppo o individuale. Sarete accompagnati da professionisti della caccia del luogo. Tante prede diverse, alloggi di lusso ed ospitalità ungherese che non conosce l’impossibile. Non perdete tempo, visitate il nostro sito, vi risponderà la mia collega in italiano, perchè noi pensiamo a tutto.

Voi pensate solo a divertirvi R. Helen Szabo - Cell. 3315604037 Caccia Passione 7


EXA 2012, Mostra Internazionale Armi Sportive, a Brescia dal 14 al 17 aprile 2012

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ttesissima infatti l’edizione 2012 della fiera italiana EXA, Mostra Internazionale Armi Sportive, Security e Outdoor, dove le migliori aziende produttrici di fucili da caccia e per il tiro sportivo, nonché le aziende produttrici di tutti gli accessori ed attrezzature per le attività outdoor, espongono i loro prodotti e soprattutto le loro novità con particolare attenzione per l’offerta Made in Italy. Dalla prima edizione del 1991, la fiera EXA, grazie al grande successo riscontrato a livello internazionale, ha notevolmente ampliato e messo in risalto il proprio settore d’interesse con l’incremento delle merceologie rappresentate Caccia Passione 8

e di nuovi marchi leader presenti; si è passato infatti dalla semplice esposizione dei prodotti per visitatori di passaggio alle attuali piattaforme espositive che mettono “in scena” il Made in Italy con allestimenti scenografici e sensazionali in grado di affascinare il pubblico. La fiera si disloca su una superficie complessiva di circa 21.000 mq all’interno della quale trovano posto, oltre agli stand espositivi, anche aree per manifestazioni sportive, campi di tiro, aree per servizi al pubblico ed addirittura poligoni di tiro a segno. Nelle nuove aree esterne identificate con il nome EXA OUTDOOR, verranno allestiti: un campo di tiro


Eventi

Security e Outdoor,

ZOLI; BERETTA FABBRICA D’ARMI PIETRO BERETTA e per le munizioni FIOCCHI sponsor ufficiale dell’iSi rinnova per il trentune- niziativa. Sabato 14 alle ore 16.00 e simo anno consecutivo l’e- domenica 15 alle ore 11.00 e alle ore 16.00 si esibirà lo showman di Tiro vento tra i più attesi dagli a Volo acrobatico Renato Lamera.

amanti delle armi sportive, degli accessori e delle attrezzature per ogni tipo di attività outdoor: la fiera EXA, dal 14 al 17 aprile 2012 al Brixia Expo Fiera di Brescia.

al piattello laser ed un campo di soft air, dove il pubblico potrà partecipare a mini gare e contest, assistiti da tiratori professionisti della F.I.D.T.S.. Sempre nell’ambito dell’EXA OUTDOOR, torna la seconda edizione Della PROVA IN CAMPO che quest’anno si svolgerà al campo TAV Bettolino di Trenzano (Brescia) raggiungibile con un BUS NAVETTA che partirà a tutte le ore (a partire dalle 9.30 e fino alle 16.00) dalla stazione TAXI di fronte alle biglietterie (circa 20 minuti di percorrenza). Al campo sarà possibile sparare e provare le armi delle aziende: BENELLI ARMI; BROWNING; CAESAR; FABARM; F.LLI PIETTA; FALCO, FRANCHI; INVESTARM; RIZZINI;

Si svolgono invece sempre nei padiglioni della fiera, EXA INDOOR, le iniziative di tiro a cura di Assorarmieri, TSN Brescia, FIDASC, FITDS ed in particolare nel Padiglione 1 si terrà la tradizionale Team Cup a cura dell’Unione Italiana Tiro a Segno: nella giornata di sabato 16 aprile ci saranno le prove di qualifica mentre domenica 17 aprile si svolgeranno le seminali e le finali. Altra importante novità, in questo caso rivolta ad un numero ristretto di visitatori, poiché l’ingresso è consentito solo agli operatori, è EXA Forces: iniziative formative sul tema della sicurezza e del Law Enforcement, organizzate in collaborazione con Armi&Tiro, un nuovo traguardo che ha riscosso un enorme successo di adesioni. Tre istruttori Paolo Brocanelli, Roberto Vezzoli e Matteo Cagossi approfondiranno alcuni temi legati alla sicurezza nei giorni di lunedì 16 e martedì 17 aprile, con rispettivamente tre appuntamenti quotidiani ore 9.00, ore 12.00 e ore 14.30. Le lezioni approfondiranno tematiche quali sicurezza passiva e atCaccia Passione 9


tiva, shotgun, impiego tattico della pistola e del fucile, balistica, aggiornamenti su normative, tecniche di caricamento, posizioni di tiro. A completamento di questa nuova iniziativa, che pone l’attenzione su un argomento molto attuale e di sicuro interesse, martedì 17 aprile alle ore 10.30 si terrà un importante convegno dal titolo: “La dotazione e l’impiego delle armi cosiddette non letali in situazione di ordine pubblico” organizzato in collaborazione con Armi&Tiro e il Ministero della Giustizia. EXA è anche business, l’Area Shop, presente dal 2007 nel padiglione 2, è un grande successo per le aziende espositrici, che possono vendere al pubblico i prodotti in mostra con l’opportunità di raggiungere, in soli 4 giorni, oltre 40.000 nuovi potenziali acquirenti. Per gli espositori interessati sarà possibile fissare appuntamento con i buyers provenienti da Argentina, Messico, Venezuela, Colombia, Canada e Sudafrica nell’ambito dell’iniziativa di incoming realizzata dalla Fiera di Brescia in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia. Per i più appassionati e fedelissimi a EXA, da aprile 2012 sarà possibile utilizzare l’EXA Card: una tessera personale che permette di ottenere particolari sconti sugli acquisti effettuati nelle armerie convenzionate;l’EXA Caccia Passione 10

Card può essere richiesta gratuitamente tramite il sito www.exa.it oppure direttamente in fiera nei giorni di apertura recandosi al desk EXA card, in fondo al padiglione 1. Non mancheranno alla nuova edizione di EXA convegni e momenti di scambio culturale: primo tra tutti, in anticipo rispetto all’apertura della fiera, si svolgerà Venerdì 13 aprile alle ore 16.00 nell’auditorium della Camera di Commercio di Brescia, il XXVIII Convegno Giuridico dal titolo “L’abolizione del catalogo delle armi”, intervengono : Prof. Avv. Claudio Chiola, Prof. Avv. Ugo Ruffolo, Prof. Giando-


Eventi

nato Caggiano, Dott. Martino Farneti e coordina Dott. Pier Luigi Vigna. Il convegno sarà anche l’occasione per premiare le migliori tesi dedicate allo studio e all’approfondimento di temi normativi, tecnici o di mercato, inerenti le armi, gli esplosivi e le munizioni per il mercato civile in base alla prima edizione del bando per premi di Laurea istituito da ANPAM e CCIAA di Brescia che assegna 2000 euro a ciascun vincitore. Sabato 14 aprile alle ore 11.00 C.N.C.N. terrà la tavola rotonda dal titolo “La L. 157/92. Una legge tra passato, presente e futuro” a venti anni dall’emanazio-

ne e nell’avvicinarsi dei cambiamenti dovuti alla possibile eliminazione delle Province e delle loro attribuzioni, alle ore 15.00 invece l’ANPAM presenterà il volume “Il settore armiero per uso sportivo, venatorio e civile in Italia - Imprese produttrici, consumi per caccia e tiro, impatto economico e occupazionale”, un’opera che raccoglie l’intero studio commissionato dall’ANPAM all’Università di Urbino “Carlo Bo”, che ha analizzato nel dettaglio tutti i valori economici e occupazionali dell’industria armiera. Lunedì 16 aprile alle ore 12.00 è prevista infine l’Assemblea Annuale di Assoarmieri. Caccia Passione 11


Eventi EXA 2012 ha tutte le carte in regola per intraprendere un nuovo percorso di crescita, dettato dalla necessità di offrire nuove opportunità di sviluppo alle aziende presenti e a quelle potenzialmente interessate, con l’obiettivo di catturare un numero sempre maggiore di visitatori. L’organizzazione augura a tutti di trovare in questa nuova edizione

di EXA nuovi stimoli e la conferma delle proprie passioni, godendo di un appuntamento ogni anno sempre più bello e interessante. Caccia Passione sarà presente all’EXA 2012 presso il Padiglione 2, Area Shop; tutti gli appassionati lettori che vorranno passare presso lo stand Caccia Passione. Buon divertimento.

Per informazioni: Fiera Exa 2012: www.exa.it Brixia Expo - Fiera di Brescia SpA Via Caprera, 5 - Brescia Tel. +39 030 3463483/485 - Fax +39 030 3463480 Email: info@exa.it - Sito web: www.brixiaexpo.it Caccia Passione 12


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Mostra Internazionale Armi Sportive, Security e Outdoor I n t e r n a t i o n a l S p o r t i n g A r m s , S e c u r i t y, O u t d o o r S h o w

DAL14 AL 17APRILE TORNA EXA PER UN’ESPERIENZA UNICA E IRRIPETIBILE

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La Pernice Rossa: Caratteristiche, habitat, conservazione e gestione. di Giovanni Di Maio

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Fauna stanziale Girando per le colline toscane, emiliane o comunque della zona medio montana situata immediatamente a ridosso della catena appenninica, in particolare in zone aperte a prato o pascolo, nei vigneti e tra le coltivazioni collinari potreste facilmente imbattervi nelle Pernici rosse (Alectoris rufa) una specie di galliforme tutta europea che trova in questi ambienti il proprio habitat più congeniale.

S

ono infatti le aree incolte con dere posata su alberi o su cespugli. vegetazione arborea rada, le Il corpo tozzo e compatto della brughiere, i terreni aperti ben Pernice rossa può misurare medrenati cespugliati con sassaie o diamente circa 33-35 cm e può contornati da siepi e filari, gli am- rassomigliare molto alla Starna bienti più frequentati dalla Pernice soprattutto per il piumaggio giovarossa ma anche i versanti rocciosi di nile e per gli habitat che predilige. collina e di media montagna evitan- A differenza della Starna però, la do però in genere ambienti troppo Pernice Rossa è in genere meno leumidi o troppo secchi; questa spe- gata alle colture cerealicole probacie ben si adatta bilmente perché alle aree coltivate a La Pernice rossa è un galli- nella propria diegrano ed erba me- forme dall’aspetto tozzo ta include gerdica con sufficiente e compatto, misura circa mogli, semi, frutpresenza di incolti. 33-35 cm, ed è molto simile ti selvatici, erbe, I cacciatori che alla Starna soprattutto radici e, specie amano insidiare nel piumaggio giovanile. in primavera, inla Pernice rossa setti e altri picsicuramente sapranno che si tratta coli animali invertebrati. di una specie volatile residente, di Le Pernici rosse adulte hanno il indole sospettosa e accorta che in becco e le zampe rossi ed un caratgenere conduce vita gregaria in pic- teristico piumaggio in cui la gola si coli gruppi eccetto che nel periodo presenta bianca con un ben distinto della cova; questa specie di pernice collare nero che va via via dissolvenha abitudini più terricole che aeree, dosi fino alla parte superiore del petinfatti è un’ottima e veloce pedina- to in una fascia fittamente striata di trice e raramente la potremmo ve- nero. La testa è marrone-grigia preCaccia Passione 15


sentando una sommità castana ed un evidente sopracciglio bianco, al di sotto del quale è presente una stria oculare nera che si congiunge al bavaglino. Il contorno dell’area oculare è rosso mentre i fianchi sono grigio lavanda con grandi e caratteristiche barrature bianche, castane e nere. Particolare nella livrea della Pernice rossa che la accomuna alla starna sono gli angoli della coda di un colore marrone-rossiccio che risaltano maggiormente quando questo selvatico s’invola mostrandoci le ali tonde e fortemente sfrangiate. Avendo l’occasione di osservare una Pernice rossa in volo ci accorgiamo Caccia Passione 16

immediatamente che, rispetto alla starna, esegue un volo meno compatto ma rapido ed elegante quasi sempre a poca altezza dal suolo; impossibile poi per un cacciatore non udire il rumoroso frullo di questa pernice. Sentendo il nostro avvicinamento o del nostro cane in cerca, la Pernice rossa, a sottolineare le sue abitudini terricole, preferirà sfuggirci correndo sul terreno e frullerà via solo come ultima via di scampo qualora ci avvicinassimo troppo; come altre specie di pernice, in genere la rossa trova riparo per la notte sul terreno tra la vegetazione e di abitudine i periodi prediletti dalla Per-


nice rossa per la pastura, i cacciatori sicuramente lo sapranno, sono il mattino e il tardo pomeriggio. La Pernice rossa è fondamentalmente una specie prettamente europea, diffusa soprattutto nella parte occidentale del continente e particolarmente in Italia, Inghilterra, Portogallo, Spagna e Francia. È stata introdotta anche nelle isole Azzorre, Canarie e Madeira, mentre in Germania occidentale (valli del Reno e della Mosella) questa specie si estinse già nel XVI secolo, salvo tentativi di ripopolamento. Come abbiamo già accennato in Italia la Pernice rossa possiamo trovarla nella zona nord-appenninica della penisola, ed in particolare nelle regioni adiacenti come la Toscana, compresa l’Isola d’Elba, l’Emilia Romagna, la Liguria e la Lombardia; in altre regioni italiane sono presenti piccole popolazioni di questo selvatico introdotte a scopo venatorio. Come per molte altre specie il periodo riproduttivo della Pernice rossa inizia alla fine di aprile quando si cominciano a formare le coppie anche se già da prima di questo periodo i maschi prendono possesso del territorio. Il nido viene solitamente predisposto in una depressione del terreno al margine di boschi o comunque di zone ricoperte da cespugli e la cova,

che si verifica in genere una volta l’anno, dura circa ventiquattro giorni; i pulcini lasciano il nido poco dopo la nascita e sono già in grado di volare dopo poche settimane di età. Oggi si stima che la popolazione europea della Pernice rossa ammonti a circa 4,5 milioni di coppie delle quali la maggior parte stanziate in Spagna; ciò nonostante la Pernice rossa è considerata una specie a rischio poiché il 95% della popolazione di questo volatile risulterebbe in declino. Eccezione a questa stima è l’Inghilterra, dove la specie è stata introdotta nel tardo ottocento e di recente la popolazione di Pernice

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rossa risulta in aumento; quest’inversione dei tendenza è il risultato di un intensa attività di ripopolamento svolta nel 1980 con esemplari allevati in cattività in modo da sopperire all’evidente declino delle popolazioni di questo selvatico. Da noi in Italia la Pernice rossa fa parte delle specie cacciabili seppur annoverata tra quelle minacciate “a minor rischio”, questo grazie alle politiche di gestione adottate per la conservazione degli habitat prediletti da questo selvatico. Gli interventi adottati per la tutela e la conservazione degli habitat favorevoli alla Pernice rossa comprendono la promozione di pratiche agricole non intensive ed a basso impatto, che rispettino il territorio senza intaccare le zone di margine che come abbiamo già visto sono preferite da questa pernice soprattutto per la deposizione delle uova. Sarebbe inoltre auspicabile, ai fini della tutela e della conservazione della Pernice rossa che questo tipo di interventi ambientali vengano posti in essere sia negli ambienti collinari che di pianura in modo da agevolare il contatto tra i nuclei stanziali di selvatici presenti nelle aree protette. Generalmente i Calendari Venatori regionali ci consentono di cacciare la Pernice rossa in tutto il territorio Caccia Passione 18

dall’inizio della stagione venatoria fino al 31 dicembre anche se nelle Aziende Agrituristico Venatorie la caccia si protrae fino a fine gennaio restando nell’ambito dei piani di abbattimento approvati dalle Province ed esclusivamente per gli esemplari provenienti da allevamento. C’è da dire però che per molti la limitazione dell’attività venatoria e delle iniziative ad essa collegate potrebbe essere un altro accorgimento da adottare per la conservazione di questa specie in quanto anche l’immissione di specie estranee o di incerta provenienza potrebbero facilmente causare un’ibridazione con la Pernice rossa provocando così la perdita del patrimonio genetico originario. Non si parla ovviamente di inserire la Pernice rossa tra le specie non cacciabili ma secondo un’opinione diffusa la pressione venatoria su questo selvatico dovrebbe essere rigidamente regolamentata, considerando anche il fatto che i ripopolamenti effettuati a scopo venatorio creerebbero solo un effimero aumento della popolazione e non apporterebbero alcun contributo alla conservazione della specie sortendo anzi l’effetto contrario poiché gli esemplari introdotti interferirebbero negativamente con la popolazione residente naturale.


Fauna stanziale

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La beccaccia

e le sue rotte di migrazione Beccaccia e Rotte di Migrazione: Attraente volatile notturno, a causa delle limitate ricerche sul campo, ancora oggi la beccaccia fa mistero delle proprie dinamiche migratorie, complesse e suggestive che muovono durante le stagioni intermedie milioni di cacciatori. di Claudia Zedda

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migratoria

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Meglio nota con l’affascinante nome di Regina dei Boschi, la beccaccia è ben conosciuta in tutta Europa, in Asia e nelle isole che bagnate dall’Atlantico sulle quali è solita nidificare. Anche l’Italia è omaggiata della sua presenza specialmente durante l’autunno e la primavera. terno di boschi, habitat prediletto della beccaccia, nel sottobosco e in generale in ambienti in cui è presente un certo grado di umidità. Non sarebbe un errore definirla volatile notturno dato che la mattina si riposa protetta dai boschi, mentre la notte si sposta e caccia. Si nutre principalmente di larve e di anellidi e la sua covata tipo dura tra i 20 e i 22 giorni. Appena dopo l’accoppiamento è la femmina a confezionare un piccolo nido dove di norma verranno deposte non più di 4 uova e sarà ancora la femmina ad occuparsi, in maniera esclusiva, aratterizzata da un piumag- dei pulcini per non più di un mese. gio rossastro che non presenta grosse differenze fra Aspetto particolarmente interesesemplari maschi e femmine, que- sante riguardante la beccaccia è sto si dimostra altamente mime- quello relativo ai suoi spostamenti tico e aiuta la beccaccia a trovare ed alle sue rotte migratorie annuali. sicuro riparo fra le foglie secche. E’ bene sottolineare come in merito Sorprenderà scoprire che questo non esistano studi approfonditi e volatile, il cui peso può oscillare fra che la gran parte delle informazioni i 320 ed i 450 grammi, ami vivere di cui oggi si dispone sono relative a terra e prediliga la solitudine alla ai dati ottenuti dall’inanellamento. compagnia. La si potrà incontra- Fra le ricerche più interessanti conre con una certa semplicità all’in- dotte in merito agli spostamenti del

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migratoria

volatile, quella finanziata dall’Università di Oxford a partire dal 2008, dedicata all’approfondimento delle “Migration and winter ecology of Eurasian Woodcock”. Dallo studio in questione è risultato che il 90% della popolazione europea di beccacce nidifica principalmente in Russia, Bielorussia e Scandinavia, non disdegnando la Finlandia, la Svezia, la Norvegia, la Polonia e i Paesi Baltici e in misura quasi irrisoria (rispetto alle altre regioni) in Italia. Lo studio inglese si concentra principalmente, come ovvio, sulle migrazioni che interessano le isole Britanniche, mettendo in rilievo la tendenza ad una migrazione a breve che coinvolge Inghilterra e Irlanda. Ben documentata an-

che la migrazione a breve che vede protagoniste le beccacce dell’entroterra francese spostarsi più a sud verso Marocco o Spagna. Scopo della migrazione è quello valido per tutti gli animali: la salvaguardia della sopravvivenza non solo della specie ma anche dei singoli individui, stagione dopo stagione, e soprattutto la facilitazione della riproduzione. Le migrazioni dette genericamente lunghe vedono invece le beccacce abbandonare le aree di nidificazione per lo svernamento dirigendosi verso Ovest, Sud Ovest, Sud, e Sud Est. I luoghi di svernamento sono normalmente caratterizzati dalla presenza di grandi estensioni Caccia Passione 23


migratoria

boschive umide e folte, presenti in tutta la Francia occidentale e lungo la Costa Atlantica, in Spagna e lungo la Catena Pirenaica. Altre zone di svernamento caratteristiche sono rappresentate dal bacino del Mediterraneo, incluso il Nord Africa, la Penisola Balcanica, i bacini del Mar Nero e del Mar Caspio. Punti di migrazione asiatica sono invece da considerarsi le zone ad Est degli Urali, fino al Vietnam e l’India. Ovviamente anche l’Italia, sia penisola che isole maggiori, è una zona particolarmente battuta dalle beccacce durante lo svernamento. Pare che comunemente le beccacce che svernano sulla costa tirrenica, durante l’autunno preferiscano scendere verso sud , attraversando l’AdriatiCaccia Passione 24

co ed Appennino. Risaliranno poi a Nord durante la primavera seguendo il versante occidentale dell’Appennino per dirigersi infine verso la Slovenia, l’Ungheria e la Bielorussia. Purtroppo gli studi finora sviluppatisi si basano, come già accennato, quasi esclusivamente sull’inanellamento delle beccacce, ma a causa della pochezza dei ritrovamenti e delle ricatture, le informazioni si mostrano decisamente scarseggianti e poco precise. La tecnica dell’inanellamento regala infatti come uniche indicazioni quella del luogo in cui questo è avvenuto e quella del luogo di ripresa, dicendoci davvero poco sulle direzioni prese e sui movimenti delle beccacce durante le varie fasi della migrazione.



Community di Caccia il 1째 Social Network dei Cacciatori Italiani

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Passione:

Social Network

Community: Iscriversi è rapido, semplice e ti consentirà di far parte di una famiglia virtuale all’interno della quale potrai dire la tua e rimanere sempre informato sulle ultime novità, stringendo amicizie durature con chi condivide il tuo stesso amore: quello per la caccia.

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essuno lo sa meglio del cacciatore: fare gioco di squadra premia sempre. E’ questa la filosofia della community del sito di Caccia Passione. La parola d’ordine è socializzare, e l’obbiettivo della community virtuale è mettere in contatto gli amanti della caccia, permettere loro di scambiarsi consigli, racconti, esperienze, foto e video. Registrarsi d’altronde è rapidissimo e davvero semplice, basterà inserire qualche informazione personale per dare carattere al proprio profilo ed il gioco sarà fatto. In cambio potrai dire la tua su molti argomenti, incontrare virtualmente i cacciatori della tua regione e di tutta Italia, chiedere consiglio, mostrare i tuoi bottini di caccia tramite video e foto tutti da caricare nel sito e creare una squadra di caccia online.

menù community in alto a sinistra e successivamente seleziona il pulsante verde che comparirà al centro della pagina. A questo punto inserisci il tuo nome, nickname, e-mail e password. Attendi di ricevere la mail di conferma d’iscrizione nella tua casella di posta virtuale e immediatamente dopo loggati e immergiti nella grande community di Caccia Passione.

Profilo Il consiglio è quello di compilare immediatamente il proprio profilo con tanto di informazioni anagrafiche (qualora desideri condividerle con gli amici del sito Caccia Passione) e con una piccola presentazione che racconterà di te al resto della community. Potrai inserire inoltre la tua immagine profilo e il link dei tuoi siti web per espandere la rete di amicizie online. In ogni momento potrai modificare il tuo profilo semplicemenIscrizione Più facile a farsi che a dirsi. Clicca sul te selezionando l’opzione modifica. Caccia Passione 27


Bacheca A questo punto potrai navigare liberamente nella community di Caccia Passione. Nella sezione Bacheca saranno visibili iscrizioni utenti degli ultimi giorni, fra i quali potrai trovare molti nuovi amici, i nuovi video e le nuove foto di caccia condivise, e nel riquadro destro i gruppi più gettonati ai quali ovviamente potrai iscriverti. Sarà possibile addirittura sapere in tempo reale chi è online nella Community e scambiare due chiacchere attraverso la messaggistica istantanea. Amici Questa sezione è utile per cercare nuovi amici o per invitare nella community vecchie conoscenze di caccia. Come? Con l’opzione Cerca è possibile trovare membri della comunità virtuale e interagire con loro, mentre cliccando sull’opzione Invita Amici potrai inviare un’email ai tuoi amici non iscritti proponendo loro di entrar a far parte della community Caccia Passione. Il riquadro richieste inviate e ricevute ti terranno sempre aggiornato in merito ai contatti virtuali instaurati.

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Social Network Applicazioni Il menù applicazioni ti consentirà di caricare e condividere non solo le tue foto di caccia, ma per chiunque lo desideri, anche brevi video girati durante le battute, per mostrare magari la selvaggina catturata o i meravigliosi paesaggi che ospitano le tue giornate di caccia. Cliccando sull’opzione gruppi sarà possibile molto semplicemente iscriversi ai gruppi preesistenti, tutti relativi ad un argomento ben preciso, o fondare il proprio gruppo personale nel quale invitare tutti i membri che desideri. Messaggi Tramite il menù messaggi infine potrai restare in contatto con i tuoi amici di caccia virtuali e rileggere in ogni momento le mail scambiate. Come? Selezionando dal menù l’opzione messaggi inviati e messaggi ricevuti. Semplicissimo no? Non ti resta che iscriverti ed entrar a far parte della grande community virtuale di Caccia Passione dove ciascun membro può dire la sua.

http://www.cacciapassione.com/community.html Caccia Passione 29


Il rituale della braccata La braccata o cacciarella è una tecnica di caccia al cinghiale, la quale consiste in quell’azione combinata di uomini e cani che portano allo scovo del cinghiale ed al suo successivo abbattimento di Diego Mastroberardino

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Ungulati

a differenza tra braccata o cacciarella riguarda solo il numero dei partecipanti: maggiore nella prima rispetto alla seconda. Alcune ore prima della braccata, tre o quattro componenti esperti della squadra di cacciatori, i cosiddetti “traccini”, vanno a delimitare la zona interessata della braccata mettendosi sulle fresche lasciate dal cinghiale. Questa operazione necessita di essere effettuata dopo un periodo di pioggia, poiché le tracce da seguire risultano più evidenti; nel caso in cui la terra non sia bagnata, ma secca, i traccini seguono la pista attraverso l’ausilio di un cane al guinzaglio, il quale grazie alle sue doti olfattive, riesce a circoscrivere la zona dove si è “allistrato” il cinghiale. Nel momento in cui la squadra si è radunata ed è al completo, i capocaccia stabiliscono gli appostamenti ed i luoghi dove sciogliere i cani. Le posizioni in cui verranno dislocati i componenti della squadra, dette “poste”, distano tra loro 25-28 metri l’una dall’altra, in modo da rendere ogni persona visibile e formando un semicerchio. La distanza può variare sensibilmente in positivo o negativo anche e soprattutto in relazione alla visibilità del terreno. E’ fondaCaccia Passione 31


per tutti. L’assegnazione delle poste deve essere imparziale usando della accortezze: ad esempio mettere un novellino vicino a delle poste esperte che potranno guidarlo e aiutarlo. mentale che ogni uomo assegnato ad una posta conosca esattamente la posizione dei suoi compagni: la visuale di tiro è di fronte o alle spalle della linea di posta in modo di mantenere la massima sicurezza Caccia Passione 32

Il capocaccia, da parte sua, deve conoscere il numero di poste che servono per chiudere tutta la zona; in caso fossero insufficienti è preferibile stingere il perimetro di battuta piuttosto che lasciare lunghi tratti scoperti.


Ungulati Dalla parte opposta vengono di- re molto bene il territorio in cui si sposti i canai o canettieri e dall’al- svolge la battuta. Per i canai la cosa tra i braccali o battitori, al fine fondamentale è trovare l’animale e di delimitare una vasta zona. spronarlo a fuggire verso le poste. Il I Battitori non sono usati da tutte la canaio deve scovare l’animale e insquadre ma spesso da quelle com- dirizzarlo alle poste senza cercare poste da molte persone (più di 40). in tutti i modi di sparargli a fermo Sono spesso canai che quel giorno o intercettarlo nella corsa, poiché non devono sciogliere i cani. Il loro si correrebbe il rischio di deviarne compito è quello di chiudere i punti la corsa e farlo uscire dalla battuta. dove non sono previste poste e indi- Quando tutti hanno preso posiziorizzare i cinghiali verso quest’ultime, ni e sono pronti, il capocaccia suolo fanno urlando e sparando colpi na il corno cui risponde il suono del corno del a salve. Si possono spostare sul territo- Il team deve essere colla- canaio o canetrio dove ce ne è più borativo, organico e tut- tiere. La battubisogno a seconda to intenzionato a rag- ta o braccata iniziare. dallo svolgimento giungere l’obbiettivo: la può della battuta. Un al- cattura del cinghiale. I canettieri libetro loro compito è che nel caso il cinghiale riuscisse a supe- rano i cani e li spronano ad indivirare la linea dei battitori questi devo duare la preda; in seguito, i canettieri recuperare i cani e non farli passare si spingono verso le poste. Quando per non farli andare fuori cacciata. il cane riesce a fiutare il passaggio del cinghiale o “passata”, abbaia fino Per quanto riguarda i canai, si trat- a che non giunge alla listra. Scovato ta di persone con una grande espe- il cinghiale, il capomuta abbaia a ferrienza e dimestichezza con la mac- mo: C’è da sottolineare che i cani abchia, grandi appassionati per la baiano in canizza quando seguono caccia e sono ovviamente i proprie- l’animale; abbaiano a fermo quando tari dei cani ai quali dedicano molto l’animale rimane nella propria listra, tempo non solo durante il periodo oppure quando si ferma durante la della caccia, ma durante tutto l’an- battuta; in quest’ultimo caso, capita no per l’addestramento, la cura e il spesso, il cinghiale attacca i cani. Se mantenimento. Devono conosce- i cani abbaiano in canizza, questo Caccia Passione 33


segnale è da interpretare come un tentativo da parte del selvatico di fuggire, andando o in direzione delle le poste, oppure verso i “braccali” i quali hanno il compito di spaventare l’animale con rumori assordanti al fine di spingerlo verso le “poste”. nel primo caso è più facile che venga abbattuto, rispetto al secondo. Alcune volte i cinghiali più anziani sono talmente scaltri che invece di dirigersi verso le poste, dove regna il silenzio, si scagliano contro e rompono l’accerchiamento dei cani, dei canai e dei braccali, come se fossero consapevoli che dalla parte opposta li aspetta una trappola.

della”, l’animale esce dall’ accerchiamento ed i cani, in rapida corsa, lo inseguono fino a che ce la fanno. A questo punto i battitori rimangono in religioso silenzio, in attesa che i cani riescano a riportare il cinghiale dentro la battuta o semicerchio. Quando un cinghiale viene “padellato” ossia quando vengono sparati una serie di colpi che non centrano il bersaglio, la cacciata perde di mordente e tutti restano fermi ai propri posti in attesa del rientro dei cani. In ogni caso, per evitare di sparare colpi a vuoto, è consigliabile aspettare sempre uno o due secondi in più prima di far fuoco; se il cinghiale viene “padellato”, è molto probabile Se un cacciatore delle “poste” lo “pa- che riesca a fuggire, poiché ha molCaccia Passione 34


Ungulati ta più resistenza dei cani nella corsa. A termine della battuta, il capocaccia suona il corno che è il segnale di fine caccia. Se si è sprovvisti del corno, si può soffia potentemente ed in modo particolare dentro le canne del fucile sino a ricavarne una specie di suono lungo ed armonioso. Se il cinghiale viene abbattuto, questo è diviso tra tutti i partecipanti alla battuta in modo che ognuno possa trarre soddisfazione dalla giornata di caccia. Anni fa, c’era la tradizione in alcune parti d’Italia che la parte più pregiata, il coscio, veniva assegnata a colui che aveva abbattuto il

cinghiale, mentre la testa ai traccini o ai canai ed il resto era diviso in parti uguali fra i cacciatori. I testicoli, considerati un boccone prelibato, venivano assegnati a colui che riusciva ad arrivare per primo sulla preda, il quale generalmente era chi aveva messo a segno il colpo. La tecnica di caccia al cinghiale della braccata o cacciarella è molto divertente per ogni componente della squadra, ma richiede esperienza e serietà per un buon esito della battuta. Molti consigliano a tutti i partecipanti di indossare giacche con colori molti vistosi per essere facilmente individuabili.

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Aziende Agrituristiche Cosa dice la Legge..

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a caccia si evolve, e anno dopo anno conosce nuove tecniche e nuove forme. Una delle più gettonate degli ultimi tempi è quella che si può praticare all’interno delle aziende agrituristiche venatorie, che si sono moltiplicate dopo l’uscita della legge 157 del 92. Grazie a questa norma, molti terreCaccia Passione 36

ni precedentemente incolti o disagiati, si sono trasformati in opportunità di reddito per i proprietari e possibilità di contatto non mediato con la natura per i cacciatori. D’altronde quella dell’azienda agrituristica venatoria è un’ottima soluzione che abbatte le vecchie frontiere venatorie, consentendo la creazione di


Aziende agrituristiche venatorie

venatorie Italiane.

Le aziende agrituristiche venatorie italiane stanno conoscendo negli ultimi tempi un piacevole boom evolutivo, sostenute da numerosi cacciatori che le considerano ottima soluzione per trascorrere un fine settimana venatorio in compagnia dei vecchi amici. efficaci sinergie fra agriturismi e natura. Il cliente d’altro canto, sia esso un amante della caccia o più semplicemente un amante della vita all’aria aperta, potrà per alcuni giorni vivere in campagna, lontano dal caos di tutti i giorni, concedendosi belle passeggiate, escursioni indimenticabili, o battute di caccia soddisfacenti e comode. Queste aziende di norma nascono nelle aree marginali. La location che non ha reso possibile l’avviamento efficace di una buona attività agricola e turistica, diventa un ottimo valore aggiunto per chi trasforma l’azienda agricola in azienda agrituristica venatoria. In fondo i visitatori cercano proprio questo: pace, relax e natura, tutti elementi che non possono prescindere dalla marginalità delle aree, ricche magari di selvatici e di vegetazione. Al gestore dell’attività è dunque richiesto di creare un oasi

non solo tranquilla, ma anche ben abitata di selvaggina, che insieme alla buona accoglienza, sarà un importante motivo di successo. Vero è che non si dovranno sottovalutare tutti quegli elementi tipici della classica ricettività turistica: il buon alloggio e l’eccellente ristorazione, che consentiranno non solo la fidelizzazione dell’ospite cliente, ma anche permetteranno di destagionalizzare le visite, prolungando la stagione turistica. Diffusione sul territorio italiano

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E pare che questa soluzione soddisfi pienamente i cacciatori, almeno se si da uno sguardo alla diffusione di aziende agrituristiche venatorie in tutto il territorio italiano, con una maggiore concentrazione nel centro e nord Italia. La Toscana è la regione che deve detenere il primato per numero e qualità delle aziende agrituristiche venatorie presenti sul suo territorio, seguita dal Piemonte, dall’Umbria, dall’Emilia Romagna, dalla Puglia, dalle Marche, dalla Sardegna, dal Lazio e Basilicata. I periodi durante i quali il visitatore potrà dedicarsi alla tanto amata caccia, saranno quelli previsti dai regolamenti regionali, senza alcuna eccezione e a seconda degli assetti territoriali e dalla selvaggina tipica della zona, ci si potrà dedicare alla caccia del fagiano, della lepre, delle anatre, delle pernici, della quaglia, del colombaccio, del tordo, della beccaccia, del beccaccini, del cinghiale, del daino, del capriolo, del cervo, del muflone e della volpe.

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I vantaggi I cacciatori dal canto loro gradiscono questa nuova possibilità di caccia. In fondo uno degli elementi di maggior pregio è costituito dal fatto che cacciare all’interno di un’azienda privata consenta al cacciatore di impiegare meglio il proprio tempo a disposizione, sempre più spesso limitato. In questo caso all’amante dell’attività venatoria potrà essere proposto di acquistare quote selvaggina da utilizzarsi nel corso di un intero anno. Vivendo un’azienda agrituristica venatoria, si potrà inoltre passare una giornata fra amici, senza paura di incappare in territorio con divieti particolari, o senza il timore di ledere la libertà di chi ama passeggiare fra la natura. Altro pregio non da poco delle aziende venatorie è dato dal fatto che, a differenza degli altri territori, la selvaggina stanziale non va rarefacendosi in quanto regolata annualmente e ben gestita, senza per questo aver perso i connotati di selvaticità. Infine, una buona azienda agrituri-


Aziende agrituristiche venatorie stica venatoria, alla passione per la faunistico venatorie per prevalenti ficaccia è capace d’aggiungere la pas- nalità naturalistiche e faunistiche. Le sione per la buona tavola e per la concessioni, si legge, dovranno essebuona accoglienza, offrendo al cac- re corredate di programmi di conserciatore la possibilità di riunirsi pe- vazione e di ripristino ambientale al riodicamente con il proprio grup- fine di garantire l’obbiettivo naturalipo di amici per trascorrere qualche stico e faunistico e si sottolinea come giorno di tranquilla spensieratezza. all’interno di tali aziende è consenSe si conta inoltre che molte struttu- tita la caccia nelle giornate indicate re offrono servizi non solo per i cac- dal calendario venatorio e secondo ciatori, ma anche organizzano belle i piani di assestamento e di abbatescursioni per gli accompagnatori, si timento. Non è ammesso, secondo potrà comprendere il la legge, immetteL’attività delle aziende successo di queste atre in tali aziende tività che lentamente agrituristiche venatorie fauna selvatica stanno nascendo in vengono regolamentate dopo il 31 agosto. tutto il territorio e si dalla legge 11 Febbraio Nelle aziende agri fanno portavoce di 1992, n. 157, per la prote- – turistico – venaun nuovo contatto zione della fauna selvati- torie è invece confra uomo e natura. ca omeoterma e per il pre- sentito immettere La legge e abbattere selvalievo venatorio. A regolamentatici di allevamenre questa nuova tipologia di attività to per tutta la stagione venatoria. ci ha pensato la legge 11 Febbraio Il punto 2 è interamente dedicato a 1992, n. 157, per la protezione del- definire i doveri delle aziende atri la fauna selvatica omeoterma e per turistico venatorie. Dovranno esseil prelievo venatorio. Nello specifi- re situate preferibilmente in territori co la legge si occupa di scarso rilievo faunistico e sorgere delle aziende fauni- in zone di agricoltura svantaggiata. stico venatorie e delle Le aziende agrituristiche venatorie aziende agrituristico ancora hanno molta strada da fare, venatorie all’art. 16. specialmente sul piano della comuNel punto 1 si autoriz- nicazione, vero è comunque che ofza e regolamenta l’i- frono al cacciatore una soluzione alstituzione di aziende ternativa alla solita battuta di caccia. Caccia Passione 39


Il digiscoping:

una nuova attività tutta da scoprire

La nuova passione dei cacciatori amanti della natura è il digiscoping che associa amore per la fotografia e per la vita all’aria aperta. Non a caso per due anni di seguito il campione italiano di digiscoping è stato un cacciatore con il pallino per la natura. di Claudia Zedda Caccia Passione 40


Fotografia

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uesta attività tutta da scoprire, nuova, da esplorare, le cui regole fondamentali sono ancora tutte da elaborare, unisce le due passioni, regalando a chi la pratica giornate indimenticabili a contatto con la natura. Si tratta sostanzialmente di una

tecnica fotografica che associa una macchina fotografica (che potrà essere compatta, meglio ancora se reflex) ad un bel telescopio pensato appositamente per l’osservazione. Il fascino di questa attività che aiuta gli appassionati a catalogare ordinatamente la fantastica natura, è data specialmente dal fatto che pur a grandi distanze il fotografo potrà immortalare meravigliosi primi piani di animali diversamente irraggiungibili. Se poi la tecnologia utilizzata è al passo coi tempi e la telecamera digitale reflex associata ad un buon obbiettivo e a un telescopio evoluto, il fotografo cacciatore potrà coprire distanze davvero sorprendenti, riuscendo a raggiungere anche i 6000 mm di focale. Ovviamente migliori saranno le lenti utilizzate, maggiore sarà la qualità dell’immagine catturata. Ad avvicinare gli amanti della fotografia a questa sensazionale forma d’arte sono stati soprattutto i costi, abbattuti rispetto a quelli che si dovevano sostenere per l’acquisto dei super tele tradizionali. Basti pensare che buoni risultati si ottengono anche quando si associano telescopio e compatte da 4 mega pixel a buon mercato. Quindi in grossa sostanza quando parliamo di digiscoping ci riferiaCaccia Passione 41


mo all’arte della fotografia attraver- poteva che nascere per pura casualiso l’obbiettivo, non della macchina tà. A parlare per primi di quello che fotografica, quanto del telescopio. poi sarebbe diventato il digiscoping Ovviamente è la pratica a fare di furono alcuni birdwatcher asiatici, un qualsiasi appassionato un pro- sul finire degli anni novanta, quando si decise di monfessionista e l’acIl digiscoping è il logico puntare sulle macchiquisto della giusta to d’arrivo per gli amanti delne digitali degli tecnologia e del la natura e della fotografia. giusto equipaggiaoculari di telescomento. A rendere ancora più attra- pi, per avere una gittata maggiore. ente il digiscoping è la possibilità I risultati, per quanto fin da subito tutta moderna di rivedere le foto al eccezionali, ebbero modo di essere computer, di modificarle, di perfe- migliorati grazie soprattutto all’espezionarle e soprattutto di condivi- rienza e alle tecnologie in costante derle con gli appassionati del ge- evoluzione. Grazie a particolari adatnere e della natura e perché no, di tatori, l’osservazione e soprattutto la venderle a chiunque sia interessato. ripresa fotografica, diventano un’eUna disciplina tanto innovativa non mozione da vivere in prima persona.

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Fotografia

Per quanto spesso lo si ignori, le digitali e le macchine reflex possono essere utilizzate indistintamente nella pratica del digiscoping, tanto più che gli ultimi modelli reflex si dimostrano sempre più raffinati da un punto di vista tecnologico, leggeri e con la possibilità di regalare al fruitore un illimitato controllo creativo. Eppure le digitali come facile immaginare, si dimostrano molto più semplici da usare, dotate come sono di numerosi automatismi che facilitano la vita del fotografo alle prime armi. I motivi che hanno regalato tanto successo al digiscoping sono numerosi, ma fra questi almeno 4 si possono evidenziare con chiarezza:

• la possibilità di osservare la natura con precisione e calma anche da grandi distanze, senza disturbare gli animali o metterli in fuga, ammirandone i naturali comportamenti; • immortalare meravigliose scene da conservare, archiviare, condividere; • rispettare la natura e viverci a stretto contatto; • la possibilità di immergersi nella natura trasportando con se strumenti di poco peso che consentano una immediata revisione delle fotografie scattate. Impossibile rimanere indifferenti a questa meravigliosa passione che unisce fotografia e amore per la natuCaccia Passione 43


ra. Una volta catturati dal fascino del digiscoping non resterà che procurarsi una fotocamera digitale, sia essa compatta o reflex, un buon telescopio e ovviamente un adattatore che metta in comunicazione l’una e l’altro. Altro elemento indispensabile è il

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cavalletto, fondamentale per garantire stabilità alle foto, viste le distanze che gli obbiettivi devono coprire. Per rendere ancora più piacevole questa passione esistono inoltre diversi accessori, quali ad esempio comodi zaini o diversi oculari che permet-


teranno d’ottenere risultati a 5 stelle. Inoltre è bene non dimenticare mai che per quanto l’esperienza e i buoni strumenti possano fare la differenza, la qualità delle fotografie scattate dipenderà molto anche dalle condizioni atmosferiche ed esterne. Ven-

Fotografia to, mancanza di luce, inquinamento potrebbero rendere meno nitida e leggermente distorta l’immagine. Detto questo non resta che augurarvi buon divertimento e buona immersione nella limpida e lussureggiante natura.

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ENCI di Ieri e di Oggi: la storia della Cinofilia

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Cani da caccia

Italiana di Kalaris

Costanza, passione, amore per le razze italiane ha spinto la nascita e la crescita dell’Enci, il cui fine è rimasto invariato: promuovere le razze canine italiane nel mondo.

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’ una storia antica quella dell’Enci, Ente Nazionale della cinofilia Italiana dato che l’organizzazione fu riconosciuta a tutti gli effetti dallo Stato nell’ormai lontano 1882. Grazie all’opera dell’Enci l’Italia ha potuto raggiungere in anni di frenetica attività, quelli che non a torto sono i vertici della cinofilia europea, ma anche mondiale. L’idea di fondare l’associazione venne a un gruppo di illustri amanti delle razze canine: il Conte Carlo Borromeo, il Principe Emilio Belgioioso d’Este, Ferdinando Delor, Carlo Biffi e Luigi Radice che appunto inaugurarono una società che aveva come intento il miglioramento delle razze canine italiane. Al momento della nascita la società contava ben 31 soci. Per catalogare le razze venne pensato il libro delle origini, nel quale per primo venne inserito il Bracco Italiano nato nel 1875. La fama dell’associazione cresce rapidamente se si pensa che già nel 1897 lo statuto viene modificato e nel 1904 Caccia Passione 47


gli iscritti sono 1033. Questi furono gli anni delle prime mostre canine tenute a Milano, ma anche a Torino durante le quali venivano presentati esemplari spesso ignoti di cani: si raggiunsero anche le 400 specie. Per un maggiore contatto con il pubblico venne negli stessi anni inaugurata la prima rivista ufficiale del Kennel Club e dopo qualche decennio, nel 1926, si decise di richiedere fosse riconosciuta la personalità giuridica dell’associazione. Forse senza l’Enci, il risveglio per l’interesse nei confronti della cinofilia in Italia sarebbe stato tardo e pigro, invece fu precoce e attivo se si pensa che già nel 1929 l’associazione riceve dal Governo ben 5.000 lire, Caccia Passione 48

ai tempi una cifra considerevole. Intanto nel paese si erano venuti a creare numerose associazioni e gruppi di amanti della cinofilia che nel 1930 vennero riconosciuti come soci collettivi, che si associarono negli intenti all’Enci. La guerra rallenterà l’azione del gruppo che solo dopo la conclusione degli scontri approverà diverse manifestazioni zootecniche, compilando i primi regolamenti e le prime prove attitudinali. La crescita in questi anni è esponenziale e l’interesse del paese nei confronti della cinofilia diventa condiviso e comune: il libro dello origini conta più di 8.700 iscritti e nel 1950 viene inaugurata la


Cani da caccia prima grande competizione sportiva internazionale che vede protagonisti i cani da ferma inglesi. Cinologia e cinotecnia assumono una forte connotazione scientifica, vengono organizzati corsi universitari e vengono pubblicati interessanti manuali ancora oggi degni di nota. Le esposizioni e le prove di lavoro continuano ad aumentare anche negli anni sessanta e negli anni settanta del novecento le Nazioni federate della Federazione Cinologia Internazionale prevedono che i certificati genealogici che vengono emessi nelle diverse nazioni, abbiano comunque un segno distintivo in comune. Intanto aumentano iscritti, manifestazioni, prove di lavori ed esposizioni e l’Enci pubblica un periodico mensile che ha fatto la storia nel settore intitolato “I nostri cani” e spedito a tutti i membri del gruppo. Attraverso corsi, seminari, ricerche, studi con indirizzo zootecnico pratico ed esposizioni a carattere mondiale l’Enci si è guadagnata prestigio e fama raggiungendo un altissimi livello nelle tecniche di allevamento. Naturalmente quella che è intesa a

tutti gli effetti come missione scientifica volta all’attività selettiva continua ancora oggi con la creazione di quelle che sono dette zone cinofile nelle quali si addestrano e si allevano cani per la pratica dello sport venatorio o per l’inserimento nell’organico della Protezione Civile. Fra i nuovi campi di interesse c’è la selezione scientifica di tutte quelle attitudini naturali che fanno di un cane un buon animale da gregge, indispensabile per l’attività pastorale. Altro campo d’azione è quello del miglioramento delle capacità di soccorso da parte dei cani che offrono servizio di soccorso sia a terra, sia in acqua e dei cani che accompagnano i portatori di handicap o collaborano con polizia e carabinieri. In campo tecnico scientifico è in fase di creazione un centro per la conservazione de germoplasma di alcuni soggetti monitorati per sondare anche l’argomento della fecondazione artificiale. Insomma una serie di attività tutte tese all’inserimento attivo degli amici a quattro zampe nella società umana per quanto il fine ultimo dell’Enci sia sempre lo stesso: la valorizzazione e la promozione delle razze canine italiane nel mondo. Caccia Passione 49


A caccia di cinghiali la nuova frontiera del turismo venatorio di Diego Mastroberardino

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in Ungheria:

Caccia all’estero

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In Ungheria il turismo venatorio sta riscuotendo sempre maggior successo, grazie alle politiche di conservazione della flora e della fauna, su tutto il territorio. Il Governo di Budapest ha emanato una serie di leggi, con le quali viene autorizzata la caccia al cinghiale durante tutto l’anno solare. Questo selvatico può essere cacciato sia con la modalità di abbattimenti programmati (caccia di selezione), sia con battute di caccia con la partecipazione di esperti battitori e cani al seguito.

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’attività venatoria in Ungheria è sapientemente disciplinata da una serie di leggi, frutto della collaborazione nel 2006 tra il Ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo della Campagna, il Ministero della Protezione della Natura delle Acque e la Camera Venatoria Nazionale di Budapest. Tale collaborazione tra le istituzioni ungheresi ha determinato, negli ultimi anni, sia un increCaccia Passione 52

mento della superficie coperta da foreste in tutto il territorio, sia l’aumento della selvaggina cacciabile. Tutto ciò ha dato una spinta propulsiva al turismo venatorio in Ungheria, considerato una vera e propria fonte di ricchezza di questo paese. Tra le tante specie cacciabili nel territorio ungherese, quella che sta riscuotendo maggior successo tra i cacciatori di tutta Europa, considerato il grande


Caccia all’estero numero di capi che si possono abbattere, è senza dubbio il cinghiale. A differenza dei cinghiali nostrani ed europei, quello ungherese ha in media un peso piú grande: sia per gli esemplari maschi che per le femmine, si superano infatti i 50 Kg di peso! Secondo le norme vigenti in Un-

Il successo della caccia al cinghiale in Ungheria è dovuto, oltre all’abbondanza di capi presenti sul territorio, anche dalle politiche di contenimento contro i danni all’agricoltura causati dal questo selvatico. Il Governo ungherese, oltre al risarcimento agli agricoltori per i

gheria, il cinghiale maschio ed il chingialetto possono essere cacciati tutto l’anno, dal 1 gennaio al 31 dicembre, mentre la femmina dal 1 maggio al 31 gennaio. Nello specifico, si considera il cinghiale fino 50 kg netto senza interiore ed il cinghialetto il cinghiale fino 20 kg. Si considera femmina di cinghiale il cinghiale di sesso femminile il cui peso netto, senza interiore, supera i 50 kg.

danni subito alle loro colture ed alle recinzioni elettrificate che impediscono l’entrata del cinghiale nei campi coltivati, ha emesso una serie di ordinanze con le quali vengono autorizzati viaggi venatori per l’abbattimento programmato dei cinghiali in eccesso. Con queste iniziative, il Governo di Budapest ha così coniugato il turismo venatorio con la caccia di selezione. A tal proposito esistono diverse Caccia Passione 53


riserve private nel sud dell’Ungheria, poco distanti da Pécs o Barcs oppure anche vicino Budapest, nelle quali è possibile praticare la caccia di selezione al cinghiale, denominata a forfait. Questa modalità di caccia al cinghiale consiste nell’abbattimento programmato ed autorizzato dalle autorità ungheresi, per contenere i danni all’agricoltura durante il periodo della semina del mais. Il periodo della semina normalmente avviene quando il terreno ha una temperatura di 15 gradi, per cui le battute di caccia al cinghiale possono essere praticate dal 15 aprile per oltre un mese e mezzo. Caccia Passione 54

I cinghiali, infatti, sono in costante movimento tra i vari tipi di coltivazioni seminate: questo selvatico, entro un giorno o due giorni al massimo, scopre i nuovi campi seminati che hanno per loro un attrattiva irresistibile, fino a quando il mais non comincia a germogliare. Il cacciatore che desidera praticare la caccia al forfait, deve mettersi preventivamente in contatto con le strutture e le aziende venatorie preposte, al fine di valutare la disponibilità della riserva per una determinata zona. La caccia a forfait può essere praticata nella riserva vicino a SZIGETVÁR, nel sud dell’Ungheria a soli 114 km da Letenye


Caccia all’estero dalla frontiera con la Slovenia. Altre riserve degne di essere menzionate sono quella vicino a MÓR, sulle colline di BAKONY, di 7800 ha di estensione complessiva, di cui 4000 ha di bosco con statistiche annuali di 330 cinghiali abbattuti; la riserva di SZERENCS al nord dell’Ungheria, a 200 km da Budapestcon 4000 ettari di estensione, prevalentemente collinare; infine la regione collinare sopra Budapest verso la frontiera con Slovacchia, situata a 52 km da Budapest, nella quale viene esclusivamente praticata la caccia a forfait per il contenimento danni all’agricoltura, durante tutto l’anno. Ogni ambito di caccia viene gestito

da un’associazione o da una compagnia di azioni, le quali entrambe, per autofinanziarsi, sono autorizzate a vendere i trofei di caccia. Oltre a questa particolare modalità di caccia al cinghiale, in Ungheria vengono praticate le consuete battute che, prevalentemente, vengono organizzate dai primi di novembre alla fine di gennaio in riserve aperte o in parchi recintati. Il numero ideale di cacciatori nelle riserve libere, raccomandato dalle autorità e dai gestori di quest’ultime, è di 8-12 cacciatori. Secondo dati ufficiali, le battute di caccia al cinghiale praticate dai cacciatori stranieri che si recano in Ungheria per il turismo

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venatorio, contano tra i 7 ed i 15 capi abbattuti ogni giorno. Questi numeri testimoniano l’elevato grado di professionalizzazione delle aziende venatorie che gestiscono i diversi ambiti di caccia, le quali hanno determinato sia l’aumento del numero di cinghiali presenti sul tutto il territorio ungherese, sia il conseguente aumento dei cacciatori stranieri, che ogni anno si recano nelle riserve per insediare questo selvatico. Le battute vengono organizzate nei parchi recintati delle riserve private o nei boschetti statali. I parchi si trovano sia in mezzo ai boschi che sulle colline ed alle spianate, con una estensione media della superficie di 350-500 ettari nei quali viene considerato un numero ideale di 6-8 cacciatori, per 3-4 battute al giorno. Generalmente, le posizioni di tiro vengono collocate nelle aperture o negli incroci di passaggio del cinghiale, con la partecipazione di 20 a 40 battitori con 5-10 cani per ogni battuta di caccia. L’Ungheria sta puntando molto sul turismo venatorio, poichÊ ha innescato un circuito virtuoso che vede il connubio tra la conservazione delle risorse naturali con la caccia. Caccia Passione 56


Caccia all’estero

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La scelta del fucile un momento molto personale ed intimo La scelta dell’arma giusta per l’attività venatoria può diventare la prima volta al mondo della caccia, sia per chi già può considerarsi cacciatore di lungo corso. Chiunque navigando su internet o entrando ad una vasta scelta di armi, ognuna delle quali però corrisponde a delle riconoscere Caccia Passione 58


L

da caccia difficile sia per chi approccia per sia per chi già può considerarsi un in una armeria si troverebbe di fronte specifiche esigenze che è giusto sapere di Diego Mastroberardino

Fucili da caccia

a prima cosa da fare, quando si sta per scegliere un fucile da caccia, è individuare la tipologia dell’arma stessa, che può essere una doppietta, un sovrapposto oppure un semiautomatico. Stabilito ciò, occorre selezionare il calibro, il tipo di canna (liscia o rigata) ed infine la marca del fucile. Molti sostengono che il fucile e la sua scelta sono paragonabili ad un paio di scarpe o guanti: le sensazioni che una persona prova nell’imbracciare un fucile saranno sicuramente diverse da quelle di un’altra persona che imbraccia la stessa arma. Questo testimonia il fatto che ogni arma, anche se uguale a centinaia di altre prodotte in serie, è la propria arma, unica per il suo genere. La pellicola di Stanley Kubrick, intitolata Full Metal Jacket, in una delle scene più famose del film, afferma proprio questa “teoria” sulle armi. Nel momento in cui si comincia ad informarsi su quale arma acquistare, molti forum e siti internet saranno in grado di dare maggiori delucidazioni, così come può fare il venditore. I consigli di quest’ultimo saranno sicuramente preziosi, ma il solo vero giudice di tale scelta sarete voi. E’ bene tenere a mente che alcuni componenti del fucile possoCaccia Passione 59


no essere personalizzati secondo le proprie esigenze, come la lunghezza del calcio tramite l’aggiunta di spessori, ma altre rimarranno così come la fabbrica le ha prodotte, come la piega ed il vantaggio. Coloro che hanno molta esperienza in ambito venatorio e posseggono fucili da caccia sapranno scegliere con disinvoltura la propria arma, ma il ”giovane” cacciatore che approccia per la prima volta in questo mondo si troverà, giustamente, in difficoltà. Ogni arma da caccia è contraddistinta da specifici valori di piega, di pitch ed altre misure. La prima cosa da fare quando si imbraccia un fucile è determinare la proporzione tra quest’ultimo ed il proprio corpo. Un modo per determinare questo aspetto di particolare importanza, potrebbe essere quello di sparare un colpo ad “a occhi chiusi”: presa la mira, si chiudono gli occhi all’atto dello sparo e, una volta riaperti, occorre constatare se il nostro occhio sarà allineato con le mire o con la bindella e il mirino. Se ciò dovesse verificarsi, allora il fucile in questione è della giusta misura; in caso contrario, se dopo lo sparo la canna guarda verso l’alto, verso il basso, o addirittura lateralmente, allora significa che dovremo apportare alcune modifiche o sceCaccia Passione 60

glierne un altro, poiché al momento dello sparo, se si verificano uno dei disallineamenti descritti, durante la battuta di caccia potremmo perdere frazioni di secondo per allinearlo. Ovviamente la prova sopradescritta non è sempre possibile farla, quindi anche far finta di sparare con il metodo occhi chiusi e poi aperti può funzionare lo stesso. Se i disallineamenti che si verificano sono leggeri, si può agire agisce modificando la piega, ossia rimuovendo il calciolo e variando leggermente l’inclinazione del calcio. Altra cosa importante è prestare attenzione al calcio ed alla sua lunghezza. Per determinare la misura giusta occorre appoggiare il calciolo nell’incavo del gomito, con il braccio


piegato a 90° e da questa posizione riuscire perfettamente ad impugnare ed a poggiare il dito indice sul grilletto. Diversamente, in presenza di un calcio troppo lungo o troppo corto, potremmo agire accorciando il legno sotto al calciolo o allungandolo ad esempio con un calciolo più spesso o con un apposito inserto avvolgente in gomma morbida. All’inizio dell’articolo, abbiamo accennato al tipo di canna, liscia o rigata. I fucili con canna liscia vengono utilizzati nella caccia per sparare cartucce e munizioni spezzate costituite pallini di piombo o di piombo nichelato. Sono le cartucce tipiche di tutta la caccia alla selvaggina minore. Appartengo alla famiglia dei fucili a canna liscia, le doppiette, i sovrapposti ed i semiautomatici. I fucili con canna rigata sono armi impiegate nella caccia di selvatici di medie/grandi dimensioni e per i

Fucili da caccia

quali occorrono munizioni più efficaci che i pallini di piombo. I fucili da caccia a canna rigata chiamati carabine, sono camerati in vari calibri ed hanno peculiarità differenti per potere d’arresto, peso del proietto e tipologia di traiettoria. Come nei fucili ad anima liscia, ne esistono varie tipologie con caratteristiche diverse, che si adoperano in diverse tipologie di selvaggina. Infine esistono i fucili chiamati combinati, ossia quei fucili da caccia che hanno insita la combinazione di sparo di una o due canne ad anima liscia e di una a canna rigata. Sono fucili nati sulle Alpi, dove è possibile incontrare selvaggina di grande taglia. I combinati si distinguono in: Drilling, ossia fucili costituiti da due canne giustapposte lisce e da un canna rigata posta sotto le due precedenti; Billing, ossia un fucile costituito da una canna liscia ed una rigata. Queste ultime sono sovrapposte, con la canna liscia posizionata verso l’alto. I fucili da caccia combinati sono di tipo basculante e per i quali è possibile montare un’ottica di mira. Per concludere, scegliere un’arma da caccia non è cosa facile. Importanti saranno le sensazioni nel momento in cui si imbraccia l’arma, il tipo di selvaggina che si vuole cacciare e soprattutto, quanto volete spendere. Caccia Passione 61


Caccia Passione 62


Fucili da caccia

FAIR presenta il nuovo Parallelo: nella versione ad anima liscia, il modello Iside & nella versione Rigata, il modello Iside Safari Progetto Iside:

Nuovo concetto di fucile parallelo a bascula integrale

I

l progetto del nuovo fucile parallelo denominato “ISIDE” nasce nel 2008 sotto pressione di molti nostri importatori/distributori i quali richiedevano il riempitivo di gamma dei nostri prodotti. A tale proposito va ricordato che FAIR è la seconda realtà a livello italiano nella fabbricazione di fucili sovrapposti con produzione di svariate tipologie di modelli studiate per ogni singolo paese di riferimento. Vista la nostra grande esperienza nella fabbricazione di fucili sovrapposti con metologia di intercambiabilità 100% il progetto ISIDE ne prende ispirazione e di conseguenza nasce un nuovo concetto di fucile parallelo con componenti intercambiabili al 100% e bascula completamente integrale. Caccia Passione 63


I punti di forza di questo nuovo prodotto sono: • Bascule dedicate per ogni singolo calibro 12-16-20-28 e 36 quindi pesi contenuti e bilanciature appropriate (basti pensare che il modello cal.20 non supera i 2,700 kg)

Caccia Passione 64

• Bascule completamente integrali ricavate da massello forgiato, ciò significa nessuna piastra o vite di congiunzione quindi miglior resistenza e nessun difetto a livello estetico; • Linea round body per l’ispirazione alla tradizione ed al passato con linee di congiunzione perfette; • Canne saldate a demibloc per i fucili ad anima liscia e a monoblocco per i fucili ad anima rigata;


Fucili da caccia

• Nuovo concetto di estrazione con doppio martelletto slegato;

• Bindelle superiori classiche, concave (anima liscia) con finitura superficiale di satinatura antiriflesso; • Utilizzo di legni in noce di alta qualità selezionati.

• Adozione del sistema di sparo derivante dal nostro più che La produzione su tutta la linea e le collaudato sistema utilizzato diverse configurazione di calibro sui fucili sovrapposti; sarà approntata nel secondo semestre 2012. • Adozione del sistema di regolazione delle convergenze Con la produzione di questo nuovo di sparo nei fucili ad anima prodotto la FAIR è certa di colmare rigata del collaudato sistema le varie richieste provenienti dai a scomparsa dei nostri fucili nostri collaboratori di ogni singolo sovrapposti; paese.

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Schede tecniche

canne

Modello calibro Camera mm. Destinazione d’uso Tipologia Materiale Peso Lunghezza Strozzatura Estrazione

legni

bascule

Bindella superiore Mirino finitura tipologia Materiale Chiusura Batteria Grilletto Sicura Trattamento Finitura incisioni Asta Calcio finitura Zigrino

Lunghezza calcio Piega al tallone Piega al nasello calciolo Peso approssimativo Dotazione Prezzo al pubblico NOTE

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Iside

ISIDE 12 – 16 – 20 – 28 – 36(410) Cal.12-20-36: 76mm cal.16-28: 70 mm CACCIA Parallele con sistema XCONES® e cromate internamente UM/7 – HD40 ad alta resistenza Kg. 1,100 ca (cal.20) 68 cm. Optional 71 ® TECHNICHOKE Optional 4/2 – 3/1 HUNTING XP50 Estrazione manuale a grande sviluppo In versione ISIDE Ej.: Estrattori automatici selettivi a grande sviluppo Concava con finitura di satinatura antiriflesso Puntiforme in ottone Brunite nero brillante Ricavata da massello forgiato, Bascula integrale Acciaio 16/trilegato Tassello trasversale di grande dimensione su doppio rampone Con molle a spirale e cani con sistema di doppia monta di sicura, manetta traforata Monogrillo selettivo Bigrillo Manuale su dorso bascula Cementazione e tempera Cromatura tipo argento vecchio Eseguite a laser con triplice profondità, scene caccia In noce europeo qualità superiore stile inglese In noce europeo qualità superiore all’inglese con disegno ergonomico caccia Ad olio lucido repellente Scozzese eseguito a laser passo fine con doppio grip di presa 368 mm 58/60 mm 36/38 mm In bachelite nero Ca kg.2,65 per cal.20 Fornito con 5 strozzatori TC® Hunting XP50 + chiave Euro 2.249,00 Disponibile anche con cartelle laterali (Mod.ISIDE PRESTIGE)


canne

Modello calibro Camera mm. Destinazione d’uso Tipologia Materiale Peso Lunghezza Strozzatura Estrazione

Iside Safari

bascule

Bindella superiore Mirino finitura tipologia Materiale Chiusura Batteria Grilletto Sicura Trattamento Finitura incisioni Asta

legni

Calcio finitura Zigrino Lunghezza calcio Piega al tallone Piega al nasello calciolo Peso approssimativo Dotazione Prezzo al pubblico NOTE

ISIDE SAFARI 8X57JRS – 9.3X74R – 30R BLASER

CACCIA Parallele rigate UM/8 – HD40 ad alta resistenza Kg. 1,350 ca. 55 cm Estrazione manuale a grande sviluppo In versione ISIDE Ej.: Estrattori automatici selettivi a grande sviluppo mm.7 con predisposizione attacco ottica – tacca di mira a “V” con doppia fibra ottica verde, satinatura antiriflesso Con regolazione millimetrica, in fibra ottica di colore rosso Brunite nero brillante Ricavata da massello forgiato, Bascula integrale Acciaio 16/trilegato Tassello trasversale di grande dimensione su doppio rampone Con molle a spirale e cani con sistema di doppia monta di sicura, manetta traforata Monogrillo fisso Manuale su dorso bascula Cementazione e tempera Cromatura tipo argento vecchio Eseguite a laser con triplice profondità, scene caccia In noce europeo qualità superiore a becco d’oca e mezza castoro In noce europeo qualità superiore a schiena d’asino con disegno ergonomico Ad olio lucido repellente Scozzese eseguito a laser passo fine con doppio grip di presa 368 mm 66/68 mm 31/33 mm In bachelite nero Ca kg.2,900 Chiave di regolazione grilletto e foglio di risulta taratura Euro 4.649,00 Disponibile anche con cartelle (Mod.ISIDE PRESTIGE SAFARI) Caccia Passione 67


RemingtonWingmasterHD: migliore densità della rosata per un maggiore numero di pallini sul bersaglio.

La Remington ha sviluppato le cartucce Wingmaster HD, con le quali si è riusciti a coniugare densità, forma ed energia per prestazioni uniche nel suo genere. Rispetto alle sue concorrenti, le Wingmaster hanno una capacità del 40% in più sul bersaglio ed alla lunga distanza giunge il 60% dei pallini in un cerchio di 30’’.

L

a casa americana Remington ha introdotto nel mercato internazionale la nuova cartuccia a pallini in lega di tungsteno, chiamata “Wingmaster HD”, la quale, attraverso uno scrupoloso studio sulla combinazione di densità, forma ed energia, offre una portata utile chiaraCaccia Passione 68

mente più lunga in confronto alle ordinarie munizioni al piombo. La densità di 12 g/cm³ della cartuccia Wingmaster HD risulta essere il 10% più elevata di quella del piombo ed è stato provato scientificamente essere quella migliore per la densità della rosata sprigionata all’atto dello sparo ed il numero di


Munizioni pallini che giungono sul bersaglio. Anche la forma perfettamente sferica e priva di irregolarità dei pallini concorre ad offrire uno straordinario comportamento aerodinamico ed una rilevante ritenzione dell’energia. Inoltre, la lega di cui è composta la Wingmaster HD è il 16% più morbida rispetto a quella delle HeviShot, una composizione quest’ultima che determina sia una minore usura della canna, sia un’azione più efficace degli strozzatori: in questo modo si ottiene una rosata più larga per i tiri più vicini, consentendo di estendere la portata del fucile ai suoi valori massimi. Nello specifico si tratta di una lega composta da tungsteno, bronzo e acciaio.

sulta essere più lunga e maggiormente tesa Per avere una migliore idea delle potenzialità della cartuccia Wingmaster HD, si può dire che quest’ultima ha una capacità di penetrazione nel bersaglio del 40% in più delle Premier Hevi-Shot alla lunga distanza e, a 60 iarde, si concentra il 60% Le prove sul campo dimostrano dei pallini in un cerchio di 30”. che la cartuccia Wingmaster HD non ha eguali rispetto alle altre in Quest’ultimo dato ci consente di termini di prestazioni, in partico- immaginare gli effetti che la carlare sulle lunghe distanze. Tutte tuccia Wingmaster HD può avele sue straordinarie caratteristi- re sul bersaglio. La necessità di che, come la densità ottimizzata, avere a disposizione una cartucla forma perfettamente sferica, e cia che assicuri alte prestazioni la misura dei pallini controllata e a lunghe distanze, è un’esigencostante, contribuiscono ad otte- za che ogni cacciatore desidera nere un livello di efficacia unico esaudire. La Remington ha dato nel suo genere: la traiettoria ri- la risposta a questa esigenza. Caccia Passione 69


Dove nulla ha più una fine

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ono cresciuto in una famiglia dove la tradizione dell’ ars venandi è sempre stata ben radicata grazie ai miei nonni appassionati cacciatori, che in ogni momento buono raccontavano storie e aneddoti sul mondo venatorio. Inizia così pian piano entrando prima nella testa e poi arrivando al cuore la passione per la Dea Diana. Finalmente arriva il tanto ambito giorno in cui dopo aver superato le varie prove ottieni la tua prima licenza di caccia, quel semplice pezzo di carta, che ti dava la possibilità d’ andar per boschi a beccacce oppure aspettare fremente sotto la ferma del cane il frullo del fagiano. Tutto era pronto per l apertura: fucile,cartucce e stivali, mancava solamente una cosa forse la più indispensabile, un fidato compagno di caccia dal naso superfino. Ed ecco che entra nella mia vita lei; Ellen una drahthaar di 4 anni, che mio fratello impegnato all’ estero per lavoro mi conceCaccia Passione 70

de di poter portare a caccia. Iniziò così un amicizia che trascendeva superandoli i limiti dell’ esistenza terrena. grazie a Ellen ho potuto godere della caccia a 360 gradi per ben 7 anni, dai fagiani delle pianure emiliane alle lepri appena toccate che credevo in cuor mio d aver perso e poco dopo vedevo ritornare la drahthaar con la lepre in bocca. che belle scene!!! Devo tanto a questo cane, mentre scrivo il ricordo va alla mia prima beccaccia: rientravo da una giornata deludente dalle colline modenesi, ormai ero a poche centinaia di metri dalla macchina la dop-


Racconti venatori pietta in cal 20 del nonno aperta e la faccia sconsolata, improvvisamente con la coda dell’ occhio vedo la Ellen inchiodare di colpo col naso rivolto verso un roveto; era talmente tanta la frustrazione di non aver trovato nulla che quasi non volevo dar retta al cane… feci male!! Improvvisamente parte da questo cespuglio un missile terra aria, faccio a tempo a chiudere la doppietta sparo senza pensare al secondo colpo vedo la beccaccia accusare la fucilata e inizia a sfarfallare verso un calanco, nella riesco più a vedere ma nel compenso Ellen si è precipitata giù. Il cuore mi batte forte riesco a pronunciare con la voce strozzata “Ellen porta”, il cane non rientra inizio ad aver paura che si sia fatta male, allora riprovo a chiamarla “Ellen porta”. non so quante volte ho ripetuto questa frase mentre mi tremavano le gambe, iniziavo a pensare al peggio quando vedo uscire da un “mare” di rovi la testa di Ellen con in bocca la beccaccia, fiera più che mai, mi butto in ginocchio allargo le braccia e con la tutta la voce che avevo in corpo urlo “sei grande Ellen” e me la vedo arrivare scodinzolando, la prendo in braccio ancora con la becca in bocca e la stringo al petto più che mai, pian-

gendo la baciavo e l accarezzavo. quel giorno è un ricordo che conservo gelosamente nel mio cuore, Ellen mi ha dato la possibilità di essere un gradino più alto verso la volta celeste e vicino a Dio. Purtroppo il 13 marzo 2012 ricevo una telefonata da mio fratello, la sua voce è mesta, mi dice che ellen è stata investita e purtroppo non c’è stato piu nulla da fare; ecco un pezzo del mio cuore e della mia vita che vanno completamente in frantumi, lasciandomi un vuoto immenso e una ferita profonda, la mia Ellen che avevo tanto amato non sarebbe più tornata. All’ombra di un albero di noci l ho seppellita poggiando sul suo petto una scatolina con dentro le 2 “penne del pittore” della mia prima beccaccia che grazie a lei ho potuto cacciare. Ellen mi ha lasciato in eredità 2 suoi cuccioli Zilly e Zar, e ogni volta che osservo i loro occhi rivedo quello sguardo dolce e profondo che mi arrivava fin dentro al cuore ed esprimeva sentimenti dolcissimi. Ora la immagino lassù a far compagnia a mio papà e a correre felice nei prati dove nulla ha più una fine.

Massimiliano Marinelli Caccia Passione 71


Nikon Sport Optics, Ottiche da Caccia e Cannochiali da Puntamento

Nikon per la caccia comprendono quattro serie di cannocchiali da puntamento: Monarch serie E e serie 2, Titanium e Fieldmaster; diverse serie di binocoli, dalla più economica Action ai Monarch, per arrivare al top della gamma, rappresentato dalla serie HG L

G

razie a un accordo com- di attività nel settore della distrimerciale fra la Nital di buzione di materiale fotografiTorino, società importa- co), che rappresenta, fra l’altro, trice e distributrice per il merca- marchi prestigiosi come Hasto italiano del marchio Nikon, e selblad, Contax, Yashica, Vivila Essebielle Promotions di Ca- tar, Metz, Cokin, Braun e Sanyo. stegnato (BS), azienda che cure- Uno dei punti di forza della Nital è la possibilità di rà la distribuzioDa oltre 90 anni, Nikon offornire un servine dei prodotti fre prodotti di qualità otzio di assistenza ottici della nota tica superiore per tutti i postvendita parditta giapponetipi di attività all’aperto ticolarmente cuse per quanto riguarda il comparto della caccia, rato, perché dispone, nei locali si preannuncia una forte presen- della sede stessa, di un attrezzaza Nikon nel settore venatorio. tissimo laboratorio tecnico per La Nital è nata nell’aprile del tutte le riparazioni, dotato di 1991: fa parte del Gruppo Fowa un fornito magazzino ricambi. (120 dipendenti e oltre 40 anni I prodotti Nikon per la caccia Caccia Passione 72


Ottiche comprendono quattro serie di cannocchiali da puntamento: Monarch serie E e serie 2, Titanium e Fieldmaster; diverse serie di binocoli, dalla più economica Action ai Monarch, per arrivare al top della gamma, rappresentato dalla serie HG L, binocoli con caratteristiche veramente molto interessanti; due modelli di telemetri laser (in realtà i modelli sono molto più numerosi, ma si è scelto di disribuire solo i due più adatti all’attività

venatoria): Laser 800S e 12005; a completare la gamma di prodotti destinati all’uso venatorio due serie di cannocchiali da osservazione a forti ingrandimenti,i Field Scope ED 50 (più adatti al tiro in poligono) e i Field Scope ED 82 (entrambi disponibili con oculari sia fissi, sia variabili, dritti e angolari). Ricca la gamma di adattatori fotografici per il digiscoping, attività praticata da un numero

sempre crescente di cacciatori. La gamma di prodotti della Nikon, ha ci ha dato un’ottima impressione sia dalla qualità degli stessi, sia dalla competenza, sia dalla professionalità di tutto lo staff Nital e Essebielle.

Presto saremo in grado di fornire ai lettori delle prove sul campo dei vari strumenti ottici, a partire dai binocoli HG L che, pur attraverso una valutazione sommaria, hanno dimostrato di essere dei prodotti veramente di altissimo livello.

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Accessori per la caccia Coltelli da Caccia: “Smith Slab” per Cacciatori esigenti . La Silver Stag, rinomata azienda americana produttrice di coltelli, presenta il coltello da caccia Smith Slab. Frutto di accurati processi di lavorazione, lo Smith Slab è un coltello per veri intenditori, in grado di assolvere molti compiti in ambito venatorio. Design e robustezza garantiti.

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Beeper Lovett’s Mod. 4401: mai più ferme perse . Il collare beeper Lovett’s Mod. 4401 assicura un costante contatto con il proprio cane durante la caccia alle beccacce. Udibile ad una distanza di 400 metri, il beeper Lovett’s Mod. 4401 consente al cacciatore ed al cane di non sprecare le ferme quando viene avvistata una preda. Le diverse modalità oprative di questo accessorio lo rendono molto versatile e semplice da utilizzare. Caccia Passione 74


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Punture di insetti e reazioni allergiche nel cane

E

’ questione di settimane e le tanto odiate zanzare faranno il proprio ritorno, insidiandosi in prossimità di pozze d’acqua, di canneti o di località particolarmente umide che spesso si presentano come ottimali zone di caccia o di addestramento. Ovviamente a preoccupare non è tanto la puntura in se, quanto la malattia nella quale questa può degenerare. Chi possiede un cane la conosce bene, parliamo infatti della filariosi. Ad essere particolarmente pericolose per il segugio, sono due tipologie di filariosi differenti, tutte comunque trasmesse tramite puntura di zanzara. La prima è la filariosi cardiopolmona-

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La primavera e l’estate hanno il proprio fascino. Ci si potrà dedicare a lunghe passeggiate con il proprio compagno di caccia, o cimentarsi in suggestive battute ed addestramenti indimenticabili. Il problema principale è però rappresentato dal pericolo punture. Zanzare, calabroni, api, ragni rappresentano un fastidio che potrà essere facilmente aggirato con alcune attenzioni preventive. re, la seconda quella sottocutanea. E’ specialmente la zanzara tigre ad aver aumentato il pericolo di contagio per i cani, che negli ultimi anni vanno soggetti a pericolo non solo nelle ore notturne, ma anche in quelle diurne. Il proprietario responsabile dunque dovrà star attento 24 ore su 24. Tradizionalmente localizzata nella zona della Pianura Padana e Toscana, la filariosi, specie quella cardiopolmonare, a causa dell’innalzamento delle temperature è oggi ampiamente diffusa anche nel nord e sud Italia, mentre la filariosi sottocutanea è principalmente presente nelle aree del centro, del sud e delle isole.


Veterinaria Ancora una volta è la prevenzione la miglior cura, che non trova risposta adeguata nell’uso di vaccini, quanto piuttosto nell’uso di farmaci che eliminino i pericoli rappresentati dal parassita trasmesso dalle zanzare tramite la propria puntura. I farmaci in commercio di norma riescono ad uccidere anche le larve trasmesse nei 30 – 40 giorni precedenti alla cura, che ancora non hanno iniziato la migrazione verso il polmone ed il cuore del fedele amico a quattro zampe. Il trattamento è, come si è compreso, retroattivo, e il consiglio è quello di ripeterlo, sotto controllo del proprio veterinario, almeno ogni 30 giorni durante i periodi di possibile trasmissione. Solo in questa maniera alle larve verrà impedito qualsiasi sviluppo! Ovviamente il pericolo puntura, durante la bella stagione, non è rappresentato esclusivamente dalle zanzare. Per il cane rappresentano un fastidio anche le api, le vespe, i calabroni, il tafano e in alcuni casi il ragno. Con la puntura infatti il più delle volte viene iniettato un veleno irritante che potrebbe causare seri fastidi al nostro amico. In alcuni casi la soluzione potrebbe essere rappresentata dall’ammoniaca diluita nell’acqua ( con un rapporto

minimo di 1 a 4), che dovrà essere passata sulla puntura. Il veterinario potrà comunque consigliare degli stick già pronti, che dovranno essere semplicemente applicati sulla parte irritata. In altri casi invece sarà necessario aspirare il veleno con apposite siringhe monouso. Il consiglio in questo caso è quello di indossare guanti in lattice per evitare il contatto con eventuali sostanze irritanti. Il proprietario dovrà comunque prestare attenzione agli atteggiamenti del cane che seguono immediatamente la puntura. Qualora presentasse difficoltà respiratorie, potrebbe essere vittima di pericolose reazioni allergiche. In quel caso ci si dovrà recare al più presto dal proprio veterinario di fiducia.

Quello delle zanzare non è tanto un pericolo, quanto piuttosto un fastidio particolarmente noioso che infastidisce l’uomo eppure procura malumori anche al vostro amico a quattro zampe. Caccia Passione 77


Invia la tua foto

Qui uno spot per convincere l’utente ad inviare la foto, ricordarsi di inserire email Oluptur? Tem nis et omnit ut eos rest, que dolupti omni tem alis enimintist eiusdae cumquiam idiscia pero tent re pa volut fugias eligeni musaepe llesed quam ipsus et hici officti ditionseque nonsed mollant aut qui sequas molupit esequam fugit exerum nulparum cum faceped modit, sit lit, omnis endae maior rem quosant ionecte numendiatet ex estiassunti Caccia Passione 78


La foto del mese

Bia... femmina di bracco ungherese (Vizsla) - inviata da Massimo

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Invia un racconto

Qui uno spot per convincere l’utente ad inviare la foto, ricordarsi di inserire email Voloremposam autet il ius, que voluptibusam eum as sima estio. Arum entem is venda vellorem esectus aut aut veneturit volorer feruptatem esequis ut endae plab in con nonsequiam quis amus, tecto vellabo. Remodiciasit fugia comnis nissuntis pe enis eat volupta tiusam rem re volupiciis mod qui am eliquos aspic test, velessequis sunt planduc ipsunti umquibus deliciis eicienis ea dolorrum et et eum ium expelibus quia Caccia Passione 79


Sul prossimo numero Caccia alla starna, un amore antico ormai quasi dimenticato

caccia passione

Anno I – N° 4 – aprile 2012 www.cacciapassione.com Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni Vicedirettore Domenico Mansueto Direttore Marketing Valerio Troili Consulente del Direttore Saverio Patrizi

Collaborazioni Claudia Zedda, Diego Mastroberardino, Giovanni Di Maio Traduzioni, Grafica e Impaginazione A cura della Redazione Pubblicità Cell. 339.3817322 commerciale@cacciapassione.com Fotografi Archivio Caccia Passione Shutterstock

Caccia all’estero: da maggio a settembre in uruguay

Redazione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 - Opera (MI) redazione@cacciapassione.com Cell. 3383243383 Service Provider Made Network srl Via Macanno, 59 - Rimini (RN) Editore Associazione Venatoria Caccia Passione Via Camillo Golgi, 1 - 20090 – Opera (MI) Cell. 3383243383 redazione@cacciapassione.com Registrazione in Tribunale n. 17 del 21/01/2012 Direttore Responsabile: Pierfilippo Meloni

cani da caccia: l’importanza dell’allenamento primaverile

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