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I&Co
Immobili & Co. per l’Impresa Anno XXIII N. 1 - Marzo 2018
IMMOBILI DI PRESTIGIO Quali sono i trend? pag. 6 BONUS VERDE: Il giardino te lo pago io pag. 8 I RUOLI NEL FRANCHISING: Il Training Manager pag. 14 AUTOMOTIVE Eppur si muove pag. 18
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FORMAZIONE ASSOFRANCHISING
SAVE THE DATE 12 GIUGNO 2018 Milano
FRANCHISING & MANAGEMENT EVENT L’alta formazione di Assofranchising Un evento tutto dedicato alla formazione di alto livello, una giornata con esperti di Franchising e Gestione Manageriale per chi è già o sta pensando di diventare un franchisor con una rete di affiliati da sviluppare e coordinare. Questo è Franchising & Management Event 2018, organizzato da Assofranchising e BV Invest il 12 giugno al Novotel Ca’ Granda di Milano. Una full immersion di seminari e workshop per conoscere e soprattutto assimilare e mettere in pratica tutto quello che c’è da sapere per essere un leader di successo in franchising. Maggiori info contattando la Segreteria Assofranchising: Tel. 02 29003779 - E-mail assofranchising@assofranchising.it
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EDITORIALE di Bruno Vettore - Direttore editoriale
IL MERCATO È IN RIPRESA E IL MATTONE RITROVA FIDUCIA Il mercato immobiliare nell’ultimo decennio è cambiato moltissimo. Siamo passati dall’ascesa dei primi anni duemila, anno record per numero di compravendite residenziali il 2007 con oltre 840mila transazioni nel comparto residenziale, alla forte discesa del periodo successivo che ha più che dimezzato i volumi. Solamente negli ultimi due anni si è registrato una graduale ripresa, che nel 2017 ha riportato il numero delle compravendite nel comparto casa a circa 540mila. Anche per il settore corporate e commerciale il 2017 si è chiuso con un volume complessivo d’affari superiore a 11 miliardi di euro ed una forte spinta nella logistica industriale. Abbiamo quindi assistito ad una profonda crisi di settore, più incisiva rispetto alla normali ciclicità del mercato, poiché in concomitanza ad una generale e diffusa flessione economica nazionale ed internazionale, per i noti problemi congiunturali. Ma quali sono le previsioni per il futuro? Ovviamente l’analisi non può fermarsi alla quantità di transazioni, ma deve essere più qualitativa ed il mercato va osservato da molti punti di vista. Rimane fondamentale il ruolo svolto dalle istituzioni, anche se rendimenti interessanti e ripresa economica riportano al centro dell’attenzione il settore immobiliare nonostante l’incertezza sulle prossime elezioni.
Il tema più ricorrente, che riguarda anche altri settori economici, è quello della “semplificazione”, ovvero la necessità di rendere più agevoli e convenienti le procedure per chi acquista o vende e di offrire maggiori certezze agli investitori. In un paese dove periodicamente si adottano nuove tassazioni o si cambiano quelle esistenti, dove i pubblici registri sono di difficile consultazione, dove l’ottenimento di concessioni edilizie a volte necessita di tempi biblici, diventa oggettivamente complicato generare un forte impulso. Dimenticando, tra l’altro, che l’edilizia ed il settore immobiliare in genere sono stati, in altri momenti storici, motori trainanti dello sviluppo economico del nostro paese. Il mercato è in ripresa, il mattone in ambito residenziale ritrova fiducia e, anche se può sembrare paradossale, siamo in fase positiva sia per chi compra che per chi vende casa. Mi spiego meglio: chi vende lo può fare finalmente in tempi più rapidi rispetto ad un recente passato a fronte di una crescente richiesta, infatti i tempi medi di vendita si sono abbassati da 8/9 mesi a 4/5 mesi; per chi acquista si prospetta la possibilità di investire cifre ragionevoli essendo i prezzi stabili e ancora condizionati dalla recente crisi. Anche il mutuo per l’acquisto sta diventando più accessibile, grazie alle nuove politiche degli istituti bancari più favorevoli per i clienti.
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SOMMARIO
Immobili &Co. per l’impresa_1_2018
I&Co
pagina_12 FRANCHISING IL FUTURO DEL FRANCHISING
Immobili & Co. per l’Impresa Anno XXIII N. 1 - Marzo 2018
pagina_14 TRAINING
pagina_5
IL TRAINING MANAGER
COACHING LA FORMAZIONE AL FEMMINILE
pagina_16 LINEE FORMATIVE AD OGNUNO IL SUO
pagina_6 REAL ESTATE QUALI SONO I TREND?
pagina_18 AUTOMOTIVE
pagina_8
EPPUR SI MUOVE
INCENTIVI BONUS VERDE
pagina_21 DESIGN LUMIO RINNOVA E ARREDA
pagina_11 VALUTAZIONI BANCHE DATI IMMOBILIARI
pagina_22 APPLICAZIONI COSA È MYACCADEMIA
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COACHING di Manuela Misino - Business & life coach
LA FORMAZIONE AL FEMMINILE GLI AMERICANI DICONO: «IT’S ALL ABOUT WOMEN, IT’S ALL ABOUT US!» l mondo del lavoro ha subito cambiamenti enormi e la leadership è diventata una caratteristica imprescindibile del manager di oggi. Ma essere un leader donna in un contesto ancora molto maschile richiede la necessità di adottare un approccio diverso. «Leadership significa migliorare la condizione altrui grazie alla nostra presenza e accertandosi che i risultati siano duraturi, anche in nostra assenza». La nuova leadership al femminile prevede di saper gestire i propri talenti, riconoscere i propri punti di forza e individuare le proprie aree di miglioramento; potrai trovare capacità o convinzioni limitanti da trasformare in condizioni potenzianti.
La femminilità è un mix di talenti, non possiamo pensare di poterci comportare come gli uomini; anzi, dobbiamo imparare a valorizzare quelle caratteristiche che sono il nostro marchio di fabbrica: empatia, creatività e capacità di relazione. Sappiamo che la caratteristica principale della donna è la dote del multitasking. All’inizio della mia carriera come formatrice ho sentito la necessità di mettere in campo le mie competenze e fare un cambiamento, non inteso come rinunciare a qualcosa di me stessa, ma piuttosto a come “evolvere”. Quando vogliamo fare un salto di qualità, è spesso necessario affiancarsi a un mentore: e io sono partita proprio da qui. La mia carriera nel mondo della formazione inizia da questo principio.
Nel 2016 ho individuato in Bruno Vettore, stimato manager ai vertici di aziende di primaria importanza ed esperto comunicatore, la figura del mio mentore. Unendo i nostri “know how” abbiamo ideato una linea formativa che tocca le tematiche femminili a 360°, dalla comunicazione alla leadership al femminile, sia a livello professionale che personale. “Excellence For Woman” è pensato sia per le donne che hanno appena intrapreso un lavoro che per quelle che si sono fermate per svariati motivi e desiderano rimettersi in gioco, ma è pensato anche per gli uomini che vogliono scoprire il mondo misterioso della donna. Insegniamo “emozioni” e certifichiamo “passioni”.
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REAL ESTATE di Samantha Riva - Segretaria di redazione
IMMOBILI DI PRESTIGIO
QUALI SONO I TREND? IL SEGMENTO DEGLI IMMOBILI DI PRESTIGIO DIFFICILMENTE CONOSCE LA CRISI hi si avvicina oggi agli immobili di prestigio, come scelta per la propria soluzione abitativa, è anche sempre di più attratto da sistemi di domotica altamente performanti ed abitazioni che si rivolgono al green building. Per quanto riguarda la vendite la ricerca evidenzia invece come questo settore dopo la scorsa estate sia in ripresa, con un aumento di interesse da parte degli investitori stranieri favorito sia dalla riduzione dei prezzi degli immobili che dalla Flex Tax, introdotta con la Legge di bilancio 2017
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con l’obiettivo di attrarre e incentivare il trasferimento della residenza in Italia degli High Net Worth Individual, le persone con un alto patrimonio. Milano nella 'top ten' delle città più ricercate da chi vuole investire in immobili di lusso. Il capoluogo lombardo è settimo nella classifica di fine anno stilata da LuxuryEstate.com, partner di Immobiliare.it per il settore degli immobili di prestigio, che ha analizzato le ricerche avvenute nel corso del 2017, scoprendo la top 10 delle città più gettonate per chi vuole comprare una
casa di lusso. Milano, tra tutte le grandi città, è stata quella che per prima ha intercettato la domanda di immobili nuovi di pregio, dando vita a progetti come City Life, Porta Nuova e UpTown. Brera è tra le zone top di Milano, dove soprattutto famiglie alla ricerca della prima casa si rivolgono per la ricerca di un immobile di pregio. Ci si orienta verso il trilocale di almeno 150 mq in contesti d’epoca e possibilmente con terrazzo. Mercato esclusivo anche quello che si sviluppa nel tratto che va da zona Crocetta a Piazza Missori, dove si
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REAL ESTATE
I trend del mercato
possono raggiungere punte di 8.000 € al mq in Piazza della Guastalla e una media di 6.000 - 7.000 € al mq in Piazza Mondadori, Via Quadronno, Via Vigoni. La capitale col suo fascino si presta ancora in alcune zone agli acquisti di immobili di pregio. La vista sul Tevere, sulla Basilica di San Pietro, su Piazza di Spagna o sul Colosseo continuano ad attirare gli acquirenti, che sono orientati verso gli immobili di pregio e signorili, oltre i 200 mq, posizionati ai piani alti con terrazzo, possibilmente panoramici ed inseriti in contesti condominiali. Le zone che si prestano maggiormente a questo tipo di acquisti sono Piazza del Popolo, Via del Babuino e Piazza di Spagna. In Piazza del Popolo e in Via del Babuino le quotazioni medie
sono di 8.000-9.000 € al mq, mentre ai piani alti in Piazza di Spagna si registrano punte di 15.000 € al mq. Nelle altre zone del centro di Roma i prezzi scendono mediamente a 5.000-6.000 € al mq per raggiungere valori di 7.0008.000 € al mq per quelle posizionate in Via Veneto, Fontana di Trevi e Piazza Navona. Bill Thomson, presidente di Knight Frank Italian Network: “Per il 2018 possiamo presumibilmente prevedere un incremento positivo per quelle zone o città che al momento sono stabili mentre per quelle che ancora registrano una tendenza negativa probabilmente dovremo aspettare l’anno successivo prima di vedere una inversione di tendenza”.
Il trend premia ancora le locazioni, ma attraggono sempre di più i sistemi altamente performanti, la domotica e il green building. Anche le vendite sono in ripresa e attratti dalla Flex Tax si rivedono gli investitori stranieri. Secondo le ricerche, Milano è tra le città italiane più ricercate da chi vuole investire in immobili di lusso. Anche Roma col suo fascino. immutato nel tempo, si presta, in alcune zone, agli acquisti di immobili di pregio.
Fonti: Tecnocasa, LuxuryEstate.com e Knight Frank Italian Network
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INCENTIVI di Maurizio Metto - Dottore Commercialista
TERRAZZE E GIARDINI
BONUS VERDE: il giardino te lo pago io! L’INCENTIVO FISCALE PER GLI SPAZI VERDI, A CHI SPETTA E COME OTTENERLO na delle novità della legge di bilancio 2018 è l’estensione degli incentivi fiscali anche a chi realizza nuovi spazi verdi privati, come giardini ma anche terrazze e balconi attrezzati, giardini pensili o coperture verdi. Si tratta di una novità assoluta nel panorama degli incentivi fiscali che conosciamo oramai da molti anni, che vale la pena di conoscere meglio. Potranno accedere al Bonus Verde tutti i soggetti Irpef che realizzeranno nel 2018 (l’agevolazione scade per
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adesso al 31/12/2018) interventi di: - Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi; - Coperture a verde e giardini pensili. Sono agevolate anche le spese di progettazione e manutenzione connesse agli interventi: gli spazi e le parti esterne oggetto degli interventi devono appartenere ad abitazioni civili o condomini (parti comuni esterne), non possono invece accedere al
Bonus Verde gli immobili adibiti ad uffici, capannoni, ristoranti, alberghi, negozi. Il bonus viene riconosciuto per il 36% della spesa sostenuta, fino alla spesa massima di 5.000 euro per ogni singola abitazione o singola unità abitativa, se si tratta di un condominio. In pratica, spendendo 5.000 euro per la realizzazione del nostro spazio verde potremo recuperarne 1.800, detraendole in 10 rate dall’IRPEF che paghiamo ogni anno, a partire dall’anno dell’intervento.
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INCENTIVI
COPERTURE E GIARDINI PENSILI
Per le aree verdi comuni degli edifici condominiali, il limite di 5.000 euro di spesa massima è riferito ad ogni singola unità immobiliare, e quindi ad esempio un condominio di 10 appartamenti uguali potrà spendere fino a 50.000 euro. Particolarmente semplici le condizioni per accedere al bonus: basterà fare i pagamenti in modo tracciabile: quindi niente contanti, ma assegni, normali bonifici o carte di credito. I pagamenti ovviamente dovranno essere fatti tutti entro il 2018, e per i condomini l’agevolazione spetterà al singolo condomino soltanto se avrà pagato la quota a lui imputabile in base al riparto delle spese condominiali, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2018. Alcune importanti anticipazioni interpretative le ha date l’Agenzia delle Entrate in occasione della giornata di Telefisco, organizzata dal quotidiano Il Sole 24 Ore. La prima riguarda l’esclusione dal Bonus delle spese di manutenzione ordinaria di giardini e spazi verdi già esistenti, e sicuramente poteva essere prevedibile: il totale rifacimento
di giardini preesistenti invece rientra nell’agevolazione. Di maggiore interesse è l’interpretazione estensiva del Bonus per i proprietari di appartamenti con giardino o terrazzo privato che fanno parte di un condominio a sua volta dotato di un’area scoperta comune: se il privato fa un intervento sul suo giardino o terrazzo privato e il condominio lo fa sull’area comune, il bonus raddoppia, e il limite di spesa agevolabile diventa di 5.000 + 5.000 Euro. Inoltre va precisato che, a differenza del Bonus mobili che spetta soltanto in concomitanza di interventi edilizi di ristrutturazione, il Bonus Verde viaggia in totale autonomia, e quindi è possibile intervenire solamente sull’area verde ed usufruire del Bonus.
Gli incentivi fiscali Tra le novità della legge di bilancio 2018, l’estensione degli incentivi fiscali anche a chi realizza nuovi spazi verdi privati, come giardini, ma anche terrazze e balconi attrezzati, giardini pensili o coperture verdi: il cosiddetto Bonus Verde. Si tratta di una novità assoluta nel panorama degli incentivi fiscali a cui potranno accedere tutti i soggetti Irpef nel 2018.
L’Agenzia delle Entrate non mancherà di esprimersi ancora su questo nuovo incentivo, ma si tratta di una opportunità con pochissimi adempimenti e un ambito applicativo molto esteso: vale sicuramente la pena di prenderlo in seria considerazione, anche in vista della primavera in arrivo.
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BV REAL ESTATE training advisory & development
BV TRAINING
BV COACHING
high formation & team motivation
business life & personal training
BV NETWORK franchising consulting & development
BV CONSULTING
BV DIGITAL
assessment & strategic consulting
corporate & marketing comunication
Company Profile BV INVEST è una società nata dallo spiccato spirito di iniziativa di uno dei più noti e stimati manager del Real Estate italiano e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Bruno Vettore. La competenza di BV invest è funzionale ad affiancare il management, il team e la forza vendita di aziende nel processo di cambiamento e sviluppo, o di nuove imprese nella fase di start up, attraverso un check up delle esigenze specifiche, di assessment, e la successiva pianificazione di un percorso di formazione e affiancamento mirato e studiato ad hoc. La valorizzazione dei punti di forza e lo sviluppo delle potenzialità del cosiddetto “capitale umano” sono obiettivi cruciali per BV invest che si prefigge di innalzare al massimo delle proprie potenzialità i livelli qualitativi di una azienda. Attualmente BV INVEST, guidata da Bruno Vettore, affiancato da alcuni specialist, esercita in modo proficuo la propria attività prevalentemente nell’ambito della Formazione e del Coaching, del Real Estate, della Comunicazione d’impresa, della Consulenza e dello Sviluppo di network.
. BV invest S.r.l. - P.zza della Repubblica 27 - 20124 Milano - Italy Tel. (+39) 02 66984997 - info@bvinvest.it - www.bvinvest.it
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VALUTAZIONI di Francesco Romano - Technical manager
IVS data
SCENARI COME LE PIATTAFORME VALUTATIVE CAMBIERANNO IL SETTORE IMMOBILIARE el settore immobiliare due sono le cose accomunano acquirenti e venditori: 1. il TEMPO; 2. il PREZZO. Meglio la mancanza di tempo e l’aleatorietà del prezzo proposto. Quindi l’agente immobiliare DEVE poter utilizzare uno strumento che gli consente di determinare subito il prezzo di offerta. Dall’affidabilità di questo prezzo dipende se avrà l’incarico, in esclusiva o meno, e se riuscirà a dimostrarsi la propria professionalità concludendo velocemente la trattativa. L’esperienza insegna che portare a buon esito la trattativa con la firma del preliminare NON è garanzia di essere arrivato all’agognato traguardo: spesso il perito della banca valuta l’immobile meno del suo prezzo (in alcuni casi anche molto meno) riaprendo la fiera dei dubbi e delle recriminazioni. Se il nostro agente immobiliare non vuole trovarsi tra l’incudine ed il martello deve farsi aiutare dalle banche dati digitali ed i software valutativi on-line. Banche dati che, grazie anche al Decreto Mutui (72/2016), in Italia ci accingiamo ad utilizzare. Questi strumenti, le banche dati
immo biliari, sono però tutt’altro che semplici da predisporre ed implementare: si consideri che negli Stati Uniti solo un paio di grandi, se non grandissime strutture, sono riuscite nel l’intento, causa gli ingentissimi costi delle infrastrutture necessarie. Altro problema tutto italiano: la mancata riforma del Catasto. È di ogni evidenza come una serie riforma dei valori d’estimo sarebbe stata un’ottima base di lavoro per ogni strumento valutativo. Esiste però un'altra possibilità che è nelle mani degli agenti immobiliari: usare gli strumenti on-line per “popolare” la banche dati, il do ut des sarà avere la possibilità di ottenere un concreto aiuto nella valutazione con mezzi semplici e potenti. Questa è la mission di IVS DATA srl. La Banca Dati di Ivsdata (www.ivsgo.com) consentirà all’a gente immobiliare di trovare tutte le informazioni immobiliari necessarie e di calcolare correttamente il valore di mercato; inoltre troverà una community di esperti valutatori e di altre figure professionali del mondo edile che potranno essergli d’aiuto nelle operazioni legate all’operazione di compravendita. Discover, share, enjoy
Essere o non essere Cosa si aspetta un cliente dall’agente immobiliare: • Se è un venditore – che l’agente riesca ad ottenere il miglior prezzo possibile • Se è un acquirente – che l’agente riesca a chiudere la transazione al minor prezzo possibile.
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FRANCHISING di Emanuele Basile - Assofranchising
IL FUTURO DEL FRANCHISING: UN SISTEMA DA TUTELARE E VALORIZZARE gni considerazione sugli scenari che si possono deline are per l’avvenire deve tenere sempre presente la situazione attuale ed il recente passato. Vale per ogni ambito che ha registrato un’esperienza pregressa significativa: una relazione, una linea politica, un’impresa. Anche il franchising, come modello distributivo e sistema disciplinato, non è immune a questa regola. Nella sua storia di oltre 40 anni, il franchising ha avuto una iniziale velocissima espansione senza però una legge che ne definisse bene le caratteristiche, i rapporti tra affiliante ed affiliati, e le dovute cautele da mettere in campo da parte di entrambi. Assofranchising nel 2004 ha voluto fortemente e contribuito alla stesura della legge 129, consapevole che essa avrebbe tutelato maggiormente il mercato e chi desiderava fare impresa in franchising. E i numeri hanno continuato a premiare il franchising. Negli ultimi tre anni i punti vendita sono cresciuti del +1,9%, il fatturato del +3,05% e gli addetti del +4,72%. Sono ora in elaborazione i dati di chiusura 2017, gli unici dati che tanto le istituzioni, italiane e internazionali, quanto gli operatori del settore, riconoscono da anni come riferimento principale. Le aspettative sono positive secondo le prime rilevazioni e lo sono anche le prospettive per il 2018. Guardando quindi al prossimo futuro, con l’aiuto delle testimonianze di chi fa franchising tutti i giorni, ovvero le aziende, l’outlook è favorevole su tutti i principali indicatori, specie in alcune categorie merceologiche che continuano
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FRANCHISING
Perchè la legge 129 ad avere grande impulso, come la ristorazione, sempre più variegata, oppure i servizi, che oramai abbracciano diversi ambiti in maniera sempre più pervasiva, dall’edilizia alla cura della persona, da quelli b2b al mondo pet. Ma il dato più significativo resta quello delle attività e delle persone che desiderano e poi scelgono o tentano la strada per diventare franchisor. Il loro numero è in crescita costante e questo non può che essere di beneficio all’intero sistema, ma con una grande e fondamentale premessa che guarda proprio al futuro: non si può diventare franchisor in pochi istanti! Quello che sembra ovvio, forse anche banale, è determinante per il futuro e la tutela di questo sistema. L’improvvisazione, la poca sperimentazione, una sottostima del ruolo del franchisor e dei suoi doveri sono quanto di più pericoloso per questa formula che ha moltissimo di buono. Innanzitutto per chi sceglie di rischiare un investimento e che quindi invece di trovarsi in una rete che dà, se ben fatta, protezione e assistenza, sarà invischiato in qualcosa di poco strutturato e poco valorizzante. E poi per tutto il sistema, anche per quella parte di aziende, e sono tante, che diligentemente e con tutta la serietà dovuta continua a fare franchising. Anch’esse si troveranno a fare i conti con una diffidenza diffusa, come già avviene, a lottare contro pratiche piratesche di competitor che nulla hanno a che vedere con la buona e solida impresa che invece loro propongono.
Per saper valutare gli scenari futuri bisogna sempre tenere presente la situazione attuale ed il recente passato: ciò vale per una relazione, una linea politica, un’impresa. Anche il franchising risponde a questa regola. In 40 anni, il franchising ha avuto una velocissima espansione, ma senza una legge che ne definisse bene le caratteristiche, i rapporti tra affiliante ed affiliati. Assofranchising, sulla base della propria esperienza e di quella dei suoi associati, nel 2004 ha voluto fortemente e contribuito alla stesura della legge 129, consapevole che questa avrebbe tutelato maggiormente il mercato e chi desiderava fare impresa in franchising.
È per questo che il futuro del franchising sarà positivo se le aziende di valore si coalizzeranno a favore di un sistema credibile, per il quale Assofranchising fin dalla sua nascita si batte e si distingue ed al quale continuerà a guardare. Nell’interesse dei suoi Soci, di oggi e di domani.
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TRAINING di Luca Fumagalli - Consulente franchising
TRAINING MANAGER
I RUOLI NEL FRANCHISING: il Training Manager L KNOW HOW NEL FRANCHISING Know-how significa letteralmente “sapere come” fare una cosa ovvero, nello specifico, come svolgere una qualche attività. La cessione di esperienza da parte di una azienda affiliante (o franchisor) ad un’altra azienda denominata affiliata (o franchisee), costituisce proprio l’oggetto principaledi un contratto di affiliazione. Chi avvia una attività in franchising può essere già un operatore nel settore, oppure può provenire da altre esperienze lavorative, professionali o imprenditoriali. In tutti i casi la “formazione dell’affiliato” deve consentire a quest’ultimo di ottenere, nel più breve tempo possibile e nel modo più efficace, le necessarie informazioni e conoscenze per avviare e condurre al meglio la sua nuova impresa,
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secondo gli standard previsti nello specifico progetto di affiliazione. Le condizioni perché questa specie di “miracolo di duplicazione” avvenga, sono essenzialmente due: che l’affiliante sia bravo e che l’affiliato abbia la giusta attitudine all’attività. La “bravura” dell’affiliante è a sua volta legata ad alcuni aspetti: da una parte l’azienda deve possedere un know-how vero, sperimentato e di successo, dall’altra deve essere stata in grado di codificare questa esperienza. Infine, il suo Training Manager deve essere capace di standardizzarla e trasferirla non solo attraverso il percorso di formazione iniziale, ma anche grazie ai Manuali Operativi, alle sessioni di aggiornamento, ai corsi di approfondimento, agli affiancamenti sul campo, agli interventi di addestramento, all’assistenza e al supporto continuativi.
IL TRAINING MANAGER Il “Training Manager” o formatore è quindi la figura aziendale che ricopre questo ruolo estremamente delicato e altamente specializzato. Nel caso di reti dalle dimensioni rilevanti e con fabbisogni formativi continuativi, il Training Manager è una figura interna. Nel caso invece di franchise meno sviluppate, oppure con fabbisogni formativi più discontinui, l’incarico viene svolto da strutture esterne, siano essi consulenti specializzati o società di formazione. Infine, nella fase di start up dei progetti o nelle reti più piccole il ruolo può essere temporaneamente o stabilmente ricoperto dal Responsabile Franchising. Al crescere della rete e dei relativi fabbisogni, la figura del Training Manager viene inserita nell’organi-
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TRAINING
gramma, in un rapporto di staff con la Direzione Franchising o con il Responsabile Franchising a livello nazionale. Nella veste di “tesoriere” del know-how aziendale, il Training Manager opera trasversalmente rispetto all’organigramma, attingendo continuativamente nelle varie divisioni specializzate le informazioni, l’esperienza, le migliorie, le evoluzioni del metodo, gli avanzamenti degli standard operativi che devono essere condivisi con tutta la rete affiliata. Il “tesoro” di esperienze viene depositato nella cassaforte, che in un progetto di franchising è costituita dai Manuali Operativi. FUNZIONI E COMPETENZE DEL TRAINING MANAGER Il Training Manager si occupa sia della codificazione del know-how aziendale, ovvero della identificazione “delle cose giuste da fare” per far funzionare quella specifica attività, sia della loro standardizzazione, che avviene anche attraverso i Manuali Operativi. Arriva poi a definire le specifiche modalità di trasmissione dai contenuti dei Manuali e a predisporre gli strumenti e i percorsi formativi, iniziali e successivi degli affiliati. Nell’ambito della realizzazione dei vari corsi, il formatore poi gestisce e coordina i relatori, stimola la partecipazione degli affiliati, pianifica tempi e luoghi. Tutto ciò non è limitato tuttavia alla fase di start up del progetto franchising. Al contrario, allo sviluppo della rete e all’evolversi di ciascuna franchise tendenzialmente crescono le esigenze in termini di aggiornamento continuo degli standard di sistema e di manutenzione dei Manuali Operativi, ma anche di gestione del problem solving a favore degli affiliati. Infatti un aspetto cruciale dell’attività è l’analisi continua dei fabbisogni formativi dei franchisee e la loro risoluzione attraverso iniziative mirate. Infine, la divulgazione del know how
aziendale avviene anche attraverso la formazione dei responsabili area franchising, dei responsabili sviluppo e del personale interno della azienda franchisor, della quale il Training Manager si occupa. Da questa definizione delle funzioni emerge chiaramente il quadro delle competenze richieste ad un Training Manager che opera in una azienda franchise-oriented. Da una parte per ricoprire il ruolo è basilare la comprensione della formula franchising e delle peculiari dinamiche di collaborazione tra il franchisor e la rete di affiliati. Dall’altra è indispensabile che il Training Manager abbia acquisito una conoscenza profonda sia del settore dove opera quella franchise, sia dei vari aspetti tecnici legati allo specifico concept. Da ciò si desume che il background preferenziale di un Training Manager interno è nel campo della formazione, ma anche dal settore di ciascun franchisor possono scaturire figure idonee, che nel caso dovranno essere fornite delle adeguate competenze, sia in materia di formazione che di franchising. La trasmissione del know-how dall’Affiliante all’Affiliato avviene attraverso specifiche modalità e strumenti che il Training Manager utilizza:
Il Know How Uno degli elementi cardine della formula franchising è l’esistenza di un know-how (esperienza) che viene messo a disposizione di chi avvia la nuova impresa. Il training manager dell’azienda affiliante è la figura che sovrintende al passaggio di questa esperienza verso l’affiliato.
◆ Corsi di Formazione Iniziali ◆ Affiancamento pre-apertura ◆ Manuali Operativi ◆ Corsi di aggiornamento ◆ Corsi di approfondimento di temi specifici ◆ Comunicazioni ◆ Affiancamento post-apertura ◆ Visite in loco ◆ Training on the job ◆ Riunioni di gruppo ◆ Convention e meeting annuali
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LINEE FORMATIVE di BV invest
BV INVEST: AD OGNUNO IL SUO LE NUOVE LINEE FORMATIVE DEDICATE AL CAMBIAMENTO E SVILUPPO DELLE IMPRESE a società BV invest è nata dallo spirito di iniziativa di uno dei più attvi e stimati manager del Real Estate italiano, Bruno Vettore. La valorizzazione dei punti di forza e lo sviluppo delle potenzialità del cosiddetto “capitale umano” sono obiettivi cruciali per BV invest che si prefigge di innalzare a tutto tondo i livelli qualitativi in azienda. BV invest, guidata da Bruno Vettore, affiancato da alcuni professionisti e specilalist esercita proficuamente la propria attività nei seguenti ambiti:
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1. BV COACHING BUSINESS LIFE & PERSONAL TRAINING per la crescita e lo sviluppo personale.
2. BV REAL ESTATE TRAINING ADVISORY & DEVELOPMENT per prepararsi al cambiamento del mondo immobiliare.
Attraverso programmi di coaching altamente specializzati BV invest mira a sviluppare e far emergere tutte le capacità peculiari e tipiche di ogni persona, sia nella vita quotidiana che sul lavoro, fornendo strumenti pratici e spendibili sul campo che, oltre ad aumentare l’autostima, sviluppano le capacità di leadership.
Percorsi di formazione altamente specialistici volti a far emergere e sviluppare abilità concretamente spendibili nel mondo del Real Estate. Si analizzano tutte quelle dinamiche tipiche e anche peculiari dell’attività di agente immobiliare, spendibili nella trattativa e nella gestione dei vari aspetti organizzativi e commerciali.
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LINEE FORMATIVE di BV invest
3. BV CONSULTING ASSESSMENT & STRATEGIC CONSULTING per capire come organizzarsi e raggiungere il successo.
5. BV TRAINING HIGH FORMATION & TEAM MOTIVATION perché essere pronti e motivati è alla base del successo.
Professionisti altamente specializzati affiancano i vertici delle varie aziende per affrontare e risolvere dinamiche e problematiche di business complesse in modo rapido e concreto, anticipando i cambiamenti e le sfide competitive presenti e future, con un approccio fondato fortemente sull’Executable Strategy.
La valorizzazione dei punti di forza e lo sviluppo delle potenzialità del “capitale umano” sono obiettivi fondamentali. Attraverso percorsi di formazione studiati ad hoc è possibile innalzare i livelli qualitativi di aziende, manager, professionisti e collaboratori.
4. BV NETWORK FRANCHISING CONSULTING & DEVELOPMENT per sfruttare le opportunità del sistema franchising. Percorsi formativi e di consulenza sul franchising come modello di business, forniscono il giusto supporto per lo sviluppo dei network, strumenti per organizzare, migliorare e incrementare la propria rete o come crearla.
6. BV DIGITAL CORPORATE E MARKETING COMUNICATION per comunicare e valorizzare al massimo il proprio brand.
Le competenze La competenza di BV invest è funzionale ad affiancare il management, il team e la forza vendita di aziende nel processo di cambiamento e sviluppo o di nuove imprese nella fase di start up, attraverso un check up delle esigenze specifiche, di assessment, e la successiva pianificazione di un percorso di formazione e affiancamento mirato e studiato ad hoc.
Gli esperti aiutano le aziende a capire come “comunicare” il proprio brand, supportandole in nuove azioni di marketing,sui social e sul web, nello studio di marchi e loghi e come proteggerli, nel restyling e nello studio della corretta corporate identity.
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AUTOMOTIVE di Andrea Vettore - Responsabile operativo e servizi al cliente Rent2Go
EPPUR SI MUOVE IL TRAFFICO E LA FISICA Con lo stesso incredulo animo osserviamo il lento fluire del traffico cittadino durante l’ora di punta. Lo vediamo muoversi, ma intimamente sappiamo che quel movimento è contrario alle leggi della fisica.
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l miraggio della libertà ottenuta con la motorizzazione di massa è sempre durato relativamente poco, infranto contro il muro delle sue sempre più evidenti esternalità. Occupazione del suolo, congestione delle arterie di viabilità, inquinamento, dipendenza endemica dalle fonti energetiche non rinnovabili sono solo i segnali più visibili della crisi del modello affermatosi con forza nel corso del secolo scorso. Non più solo oggetto di convegni catastrofisti appannaggio della comunità scientifica, l’argomento è ormai presente con costanza nelle agende politiche, sui mezzi di comunicazione e fa breccia scalando la lista delle priorità dell’opinione pubblica. Proprio i cittadini, presenti e futuri clienti di mobilità, quotidianamente si scontrano con la fallacia dell’equazione “mobilità personale = libertà di movimento”, constatando invece sempre più spesso come spazio e tempo possano diventare dimensioni relative e non assolute. Ci troviamo probabilmente innanzi a un problema la cui soluzione non può essere ricercata con un approccio incrementale, ma esclusivamente applicando logiche di cambiamento “disruptive”. Certamente non sarà sufficiente progettare e realizzare strade più larghe, automobili più leggere e motori più efficienti.
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AUTOMOTIVE La storia ci insegna che la soluzione va ricercata nel complesso sistema di influenze tra tecnologia, modelli sociali ed equilibri economici. Economia della condivisione, guida autonoma, sviluppo della propulsione elettrica, analisi dei big data, e-commerce e tele matica sono tutti elementi in grado di generare discontinuità significativa. È tuttavia la loro combinazione a suggerire scenari di mobilità radicalmente nuovi, capaci di generare un’innovazione tale da superare il modello esistente ed abilitare servizi capaci di rispondere alle mutate esigenze di un’utenza sempre più avvezza a poter personalizzare il proprio prodotto-servizio, preferibilmente mediante pochi tap sul proprio smartphone. L’innovazione riguarda una filiera piuttosto ampia ed eterogenea: case automobilistiche, società di noleggio, concessionari, ma anche colossi dell’ict, fornitori ed aggregatori di servizi, compagnie assicurative, specialisti nella raccolta elaborazione e rivendita dei big data, fino ad arrivare alla pubblica amministrazione ed ai principali operatori del trasporto pubblico e privato. E in un’epoca – la già battezzata Quarta Rivoluzione Industriale – in cui la più grande società di taxi al mondo (Uber, per non fare nomi) non possiede automobili, il più grande fornitore al mondo di servizi di hospitality (AirBnB, sempre per non fare nomi) non possiede nemmeno una stanza ed il più grande commerciante al mondo (Amazon, vedi sopra) non dispone di alcun punto vendita, non è per nulla scontato prevedere quale degli attori potrà prevalere, con quale modello di business e grazie a quali alleanze. Soprattutto in ambiti caratterizzati da alti livelli di incertezza “scientia potentia est”: la conoscenza è la base per poter trasformare la discontinuità in opportunità.
Un’equazione fallace I cittadini, presenti e futuri clienti di mobilità, quotidianamente si scontrano con la fallacia dell’equazione “mobilità personale = libertà di movimento”, constatando invece sempre più spesso come spazio e tempo possano diventare dimensioni relative e non assolute.
Tale lo spirito con cui nasce questa nuova rubrica, attraverso la quale poter approfondire periodicamente tematiche afferenti il mondo dell’auto in particolare ed il concetto di mobilità in generale. Si comincia dal prossimo numero, con un focus sull’auto elettrica. A tutti una buona lettura.
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LUMIO e’ AMBIENTAZIONE e design
OFFICE & WORK
La versione LUMIO CEILING permette di vestire le tradizionali controsoffittature a riquadri 60x60 con immagini di qualsiasi dimensione o con teli bianchi in sostituzione delle plafoniere a neon.
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OFFICE & workplace
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DESIGN di Laura Parisi - Managing director di Imprimendo
RINNOVA E ARREDA IL TUO UFFICIO CON LA LUCE na delle esigenze dei nostri tempi è quella di saper reinterpretare e attualizzare il concept dell’ufficio che negli ultimi anni è cambiato radicalmente. L’ufficio come luogo solo di lavoro è obsoleto, adesso si è fatta largo un’idea di spazi lavorativi confortevoli, luminosi, colorati, in cui si stia bene e ci si senta ispirati. Deve essere un piacere entrarci al mattino, passarci del tempo e ricevere persone. Per far ciò non è necessario ristrutturarlo o cambiare completamente l’arredamento, ma lo si può fare facilmente con i pannelli retroilluminati a led.
In passato erano utilizzati soprattutto per stand, fiere e negozi, adesso grazie alla loro versatilità sono entrati nell’interior design e usati sempre più spesso negli uffici. Con i pannelli Lumio si creano vere e proprie pareti luminose che a seconda delle esigenze e delle caratteristiche dello spazio possono essere della dimensione di un quadro o di un’intera parete, possono dividere due ambienti lavorativi o possono essere messi sul soffitto al posto delle plafoniere. Sono un complemento di arredo, ma anche uno strumento di comunicazione luminosa per informare o presentare prodotti, concetti, novità,lanciare promozioni e eventi.
La caratteristica fondamentale è che si può cambiare la grafica facilmente in pochi secondi da soli, senza l’aiuto di personale specializzato. Questo permette di rinnovare continuamente lo spazio lavorativo vestendolo ogni volta con grafiche nuove e diverse. Quindi dai spazio alla tua creatività per ricreare il tuo nuovo ufficio!
Per maggiori info: Imprimendo S.r.l.s. Via E. Macario 17 10028 Trofarello (To) 011 6810261 info@lumiosystem.com www.lumiosystem.com
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APPLICAZIONI la Redazione
COSA È MYACCADEMIA yAccademia è la app che ti permette di accedere al percorso formativo qualificato per agenti immobiliari, e di mantenere sempre sotto controllo il proprio Indice di Trasparenza al Consumatore. Accademia è un percorso formativo completo, professionale e sempre aggiornato con i migliori esperti del settore. Ma Accademia è molto di più: è un network ed un ecosistema di riferimento che rimette al centro l’agente immobiliare e la sua professionalità. Il percorso formativo assieme alle informazioni che ne carat-
terizzano il modo di operare, il territorio e l’esperienza, sono poi parte dell’Indice di Trasparenza al Consumatore (ITC) disponibile nello stesso sito Accademia sui più importanti siti degli operatori immobiliari. In questo modo la sua preparazione, la sua professionalità sono visibili, riconosciuti ed apprezzati. Accademia è una scuola online di formazione professionale e qualificata (UNI EN ISO 9001:2008 SNR Certification) nel settore immobiliare; è un prodotto di Economy & Training, un team di professionisti dell’immobiliare e dell’information technology.
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I&Co Immobili & Co. per l’Impresa Anno XXIII N. 1 - Marzo 2018
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 576 del 21.09.1996 Direzione e Redazione: AG&P s.n.c. Immagine e Comunicazione Via Monte Rosa, 18 - Senago (Mi) Tel. 02 99055532 - agepmail@tin.it Contatti: immobili.co@tin.it Foto di copertina: Sergio Sechi - www.sergiosechi.com
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