C.A.I. Lanzo
Lettera del presidente Caro Socio, Il 2013 ha visto impegnato il sottoscritto a tempo pieno sui lavori per la nuova sede, naturalmente l’aiuto di molti soci ha contribuito a realizzare dei locali più ampi e accoglienti, che sicuramente i soci apprezzeranno al momento del rinnovo, in special modo come ubicazione, molto più accessibile e con facilità di parcheggio. Molti lavori sono stati fatti direttamente dai soci, abbattendo così i costi che la sezione non avrebbe potuto permettersi. Anche il museo attiguo alla sede sociale è stato fatto e sistemato con il volontariato e, grazie a un contributo della Fondazione CRT, è stato abbellito con impianto luce e vetrinette. Invito i soci a visitarlo al momento del ritiro del bollino. L’attività escursionistica è stata incessante per tutto l’arco dell’anno e raccoglie spesso la partecipazione di soci di altre Sezioni, specialmente di quelle dell’intersezionale CVL di cui sono stato recentemente nominato Presidente dalle 12 sezioni. A lato di tutte queste attività c’è un aspetto che coinvolge tutti i responsabili impegnati nella formazione delle varie specialità ed ai vari livelli: l’attenzione al problema della “Sicurezza in Montagna”. Pensiamo che questo significhi un’importante risposta alle aspettative di chi si rivolge al CAI per imparare quale sia il miglior modo di avvicinarsi alle pratiche alpinistiche. Grazie a un contributo della Compagnia di San Paolo è partito un nostro progetto sui sentieri, con la pubblicazione di una cartina delle tre valli, di un libro, di 20 folder di itinerari, di 4 banner, oltre ad arricchire parecchi
sentieri di nuova segnaletica e cartellonistica. La nostra attività sociale è sempre più variegata e non si esaurisce qui, per questo è fondamentale il buon funzionamento della sede sociale, punto di incontro e documentazione: vi organizziamo spesso delle serate a tema, proiezioni dedicate alle più belle escursioni o incontri di formazione. Tra le sfide che ci attendono nel prossimo futuro, un occhio di riguardo va dato al coinvolgimento dei ragazzi: con un approccio sempre maggiore con le scuole e grazie ai programmi dedicati :“in montagna con papà”, “gite scolastiche”, “alpinismo giovanile”, possiamo fornire un’ampia gamma di offerte per tutte le età. L’attività sociale come puoi vedere, caro Socio, è veramente intensa, e come di consueto le principali proposte per il prossimo anno sono elencate in questo annuario. Naturalmente, l’attività della Sezione prosegue con slancio sempre maggiore grazie non solo ai Componenti del Consiglio Direttivo e ai Revisori dei Conti, ma anche ai referenti delle varie attività, agli Istruttori, agli Accompagnatori e ai tanti Soci che frequentano con regolarità la Sede Sociale e collaborano al suo funzionamento, alle varie iniziative sociali, sia a livello organizzativo che partecipando alle attività proposte. Nell’occasione, invio a te e alla tua famiglia i migliori auguri di buon Natale e di un buon 2014 con tante scalate ed escursioni. Geninatti Gino
Lunedì 3 Marzo Assemblea dei Soci presso la sede in via Via G. B. Savant, 1, Lanzo Torinese. 1º convocazione ore 20,00 - 2º convocazione ore 21,00 -1-
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l 'Annuario 2014
Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se Via Via G. B. Savant, 1 - Tel. 0123.320.117 cailanzotorinese@gmail.com www.cailanzo.it
Legenda
delle
• T - Percorso turistico, su facili sentieri, per itinerari brevi e con poco dislivello. • E - Percorso escursionistico, generalmente su sentieri o su tracce, anche con dislivelli e percorrenze notevoli, a volte su terreno aperto senza sentiero. Occasionali passaggi che possono richiedere destrezza e conoscenza della montagna. • EE - Percorso per escursionisti esperti, su tragitti non sempre segnalati, anche lunghi, che richiedono capacità di muoversi su terreni misti, spesso ad alta quota e ripidi. • EEA - Percorso per escursionisti esperti con attrezzatura; oltre al dislivello precedente comprende le vie ferrate e/o attrezzate o brevi tratti di nevaio che richiedono piccozza e ramponi. • EAI - Percorso per escursionisti in ambiente innevato, che richiede l’utilizzo di racchette da neve, su percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscono sicurezza di percorribilità. • F - Percorso alpinistico facile, richiede esperienza nelle difficoltà precedenti e collaudate nozioni alpinistiche. • PD - Percorso alpinistico poco difficile. • AD - Percorso alpinistico abbastanza difficile.
Abbreviazioni • D - Percorso alpinistico difficile. • TD - Percorso alpinistico molto difficile. • ED - Percorso alpinistico estremamente difficile. • MS - Itinerario per medi sciatori. • BS - Itinerario per buoni sciatori. • OS - Itinerario per ottimi sciatori. • MSA - Itinerario scialpinistico per medi sciatori. • BSA - Itinerario scialpinistico per buoni sciatori. • OSA - Itinerario scialpinistico per ottimi sciatori. • MCA e BCA - Medi cicloalpinisti e buoni cicloalpinisti. Si richiedono anche capacità tecniche di guida su sentieri rispettivamente elementari o buone. • OCA - Ottimi cicloalpinisti. Si richiedono ottime capacità tecniche di guida su sentieri ed occorre aver partecipato a uscite precedenti. • TI - Itinerario turistico invernale su racchette, su strade o facili mulattiere innevate generalmente a bassa quota e senza pericoli oggettivi. • EI - Escursionismo invernale con racchette su terreno aperto, anche a quote elevate. • EIE - Escursionismo invernale con racchette per praticanti esperti, su terreno aperto e potenzialmente insidioso.
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Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se Via G. B. Savant, 1 tel. 360.44.49.49 info@cailanzo.it www.cailanzo.it
Redazione:
Commissione Pubblicazioni STAMPA:
Curcio Grafiche s.r.l. Via Lanzo, 181 10071 Borgaro T.se in copertina:
Uia di Mondrone (foto: Gianni Cresto)
Sommario
C.A.I. Lanzo
Lettera del presidente............................................................................... pag. 01 Legenda delle Abbreviazioni/Sommario......pagg. 02/03 La Nostra Sezione............................................................................................ pag. 04 Comunicazione ai Soci............................................................................ pag. 05 Consiglio Direttivo.......................................................................................... pag. 06 Alpe d’Attia..................................................................................................................pag. 07 Novità in Libreria............................................................................................ pag. 08 Necrologio................................................................................................................... pag. 10 Avviso ai Soci.......................................................................................................... pag. 12 Giovedì dell’Intersezionale................................................................ pag. 13 Gite Escursionistiche CAI Lanzo 2014........................... pag. 16 Gite di Sci-Alpinismo................................................................................. pag. 23 Escursioni con Racchette da neve 2014....................... pag. 24 Nuova Sede Sociale........................................................................................pag. 27 Alpinismo Giovanile..................................................................................... pag. 28 Storia della scuola Scuola di Alpinismo e Sci-Alpinismo G. Ribaldone....... pag. 32 In montagna con papa’ Anno 2014..................................... pag. 34 Cresta di Rochefort (3933mc) di Roberto Fausone, Don Livio Recluta, Renato Rivelli................... pag. 35 Premiazione Concorso Fotografico 2013.................... pag. 41 Anello dei laghetti del Turlo di Bruno Visca............................................................................................................. pag. 46 Vassola, un mondo dimenticato Pier Luigi Mussa....................................................................................................... pag. 48 37° Corso di ginnastica presciistica...................................... pag. 53 Concorso Fotografico.................................................................................. pag. 54 Commissione sentieri e segnaletica...................................... pag. 58 Commissione speleologica.................................................................. pag. 60 Verniciatura Bivacco Molino.......................................................... pag. 62 Corso sci di fondo............................................................................................ pag. 63 Gite in Autobus 2013 di Laura Carena....................................................................................................... pag. 64 Orsi e lupi nelle Valli di Lanzo Claudio Santacroce............................................................................................... pag. 66 Corso base di ritocco fotografico.............................................. pag. 69 Gite con le scuole..............................................................................................pag. 71 Scialpiniscmo & corso di Freeride 2014.......................pag. 72 LEM Laboratorio Energia Mentale.......................................pag. 74
Sottosezione di Viù
lettera del reggente................................................................................................. pag. 75
Sottosezione di Viù
incontri di aggiornamento su manovre e nodi su corda..........pag. 76
Materiale in Vendita......................................................................................pag. 77 Giorno per giorno............................................................................................ pag. 81 -3-
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La Nostra Sezione La sede della Sezione di Lanzo del Club Alpino Italiano è in Via Umberto I, 7 (ingresso da Via Savant, 1) ed è aperta ogni giovedì non festivo dalle 21 alle 23 circa. Grazie all’alto numero di soci, è l’associazione più numerosa di tutte le Valli di Lanzo; tutte le nostre attività sono coordinate da apposite commissioni e gruppi di soci. La molteplicità delle nostre attività porta molte associazioni e amministrazioni valligiane a collaborare con la sezione. I soci al 31 ottobre 2013 sono 940, di cui 541 ordinari, 272 familiari, 122 giovani e 5 vitalizi. Le notizie sulle attività sezionali le potete trovare, oltre che sul nostro Annuario, anche sulle nostre pagine web all’indirizzo www.cailanzo.it. Le strutture della sezione sono: il Bivacco Molino (con 24 posti letto), la Capanna sociale S.Giacomo (con 20 posti letto), il Museo miniera Brunetta e il Bivacco Gandolfo (con 8 posti letto). Inoltre, presso la nostra sede, è possibile accedere e visitare il Museo dell’Alpinismo delle Valli di Lanzo.
ISCRIZIONI E RINNOVI
Per l’iscrizione al CAI è necessario portare due foto formato tessera e compilare l’apposito modulo in segreteria. Per i minori è necessaria la firma di un genitore. Per il rinnovo è sufficiente acquistare l’apposito bollino annuale da applicare sulla tessera.
LE QUOTE PER IL TESSERAMENTO 2013 SONO: SOCI RINNOVO NUOVO SOCIO ORDINARIO 42.00 46.00 FAMILIARE* 22.00 26.00 GIOVANE** 16.00 20.00 Quota agevolata giovane *** 9.00 13.00 * solo se conviventi con un Socio Ordinario ** solo se nati dal 1997 in poi ***QUOTA AGEVOLATA SOCIO GIOVANE FAMIGLIE NUMEROSE: il Comitato Direttivo Centrale ha stabilito che dal secondo socio giovane appartenente allo stesso nucleo famigliare, la quota da versarsi sarà di Euro 9,00 più eventuale pagamento dei diritti di prima iscrizione. Per beneficiare di tale quota occorre che al momento della nuova iscrizione o del rinnovo vi siano le seguenti condizioni: • Capo nucleo ordinario quota intera (42 o 46 €); • 1° socio giovane quota intera (16 o 20 €); • dal 2° socio giovane in avanti quota agevolata (9 o 13 €). In alternativa, l’iscrizione può essere portata a termine mediante le seguenti istruzioni:
1 versamento della quota per la categoria di iscrizione NUOVO SOCIO, maggiorata di 2,00€ come contributo fisso per le spese di spedizione, mediante bonifico bancario alle coordinate IBAN: IT16K032 6830 5600 5385 8461 490 presso Banca Sella, Ag. di Lanzo Torinese, specificando nella causale di versamento “Nuova iscrizione (nome e cognome) anno 2014”; 2 compilando in ogni sua parte la domanda di adesione (che è liberamente scaricabile dal sito www.cailanzo.it) e inviandola per posta elettronica all’indirizzo info@cailanzo.it, unitamente ad una fototessera in formato digitale. ATTENZIONE: DAL 2014, PER IL RINNOVO/NUOVA ISCRIZIONE, E’ OBBLIGATORIO FORNIRE IL CODICE FISCALE ALLA SEGRETERIA. Chi non lo avesse ancora comunicato è pregato di farlo pervenire alla sezione prima o in occasione del rinnovo/nuova iscrizione. La tessera sarà inviata direttamente a casa dell’associato, all’indirizzo indicato sul modulo di iscrizione. ATTENZIONE: l’iscrizione sarà completata solo al ricevimento della relativa quota associativa; senza fotografia non sarà emessa la tessera. N.B: La stessa procedura può essere utilizzata, senza invio della foto e del modulo, per effettuare il rinnovo (quota RINNOVO) e indicando nella causale “Rinnovo (nome e cognome) 2014”. In questo caso, il bollino sarà spedito all’indirizzo di registrazione. -4-
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Nel caso del pagamento con bonifico si prega i soci di avvertire via mail o telefono dell’avvenuto pagamento, in modo da poter accelerare le operazioni di messa in regola con l’assicurazione, in attesa dell’arrivo del bonifico. L’iscrizione o il rinnovo come socio ordinario dà diritto a ricevere la rivista del Club Alpino Italiano “Montagne360°”. Inoltre, tutti i soci hanno diritto a usufruire di:
• condizioni preferenziali rispetto ai non soci nei rifugi CAI e di altre associazioni alpinistiche con le quali è stabilita parità di trattamento; • utilizzare materiale tecnico, bibliografico, cinematografico e geografico della sezione; • partecipare alle attività sezionali e intersezionali: gite, corsi, scuole, serate culturali; • polizze assicurative stipulate da organi centrali e sezionali. Per chi è già socio, il termine ultimo di rinnovo è fissato al 31 MARZO DELL’ANNO SUCCESSIVO, giorno di scadenza della copertura assicurativa; il rinnovo successivo a questa data diverrà effettivo 15 giorni dopo il versamento della quota presso la sezione: durante questi 15 giorni non vi sarà copertura assicurativa.
IL SOCIO CAI E’ ASSICURATO PER:
SOCCORSO ALPINO: per il rimborso di tutte le spese incontrate nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata sia compiuta; RESPONSABILITA’ CIVILE solo in attività sezionale: per indennità al risarcimento quale civilmente responsabile ai sensi di legge per danni involontari cagionati a terzi (soci e non soci), per morte, lesioni personali e per danneggiamenti a cose e/o animali, in conseguenza di un fatto accidentale verificatosi riguardo ai rischi insiti in tutte le attività sezionali svolte dall’assicurato. INFORTUNIO solo in attività sezionale: è compresa nella quota annuale ed è valida per i casi di morte, invalidità permanente e per un rimborso delle spese mediche (con franchigia). E’ possibile avere il raddoppio dei massimali per la polizza infortuni in caso di morte o invalidità permanente compilando l’apposito modulo e pagando la quota integrativa, pari a Euro 4.00, all’atto dell’iscrizione o del rinnovo L’integrazione deve essere richiesta espressamente al momento del rinnovo/iscrizione in segreteria e non potrà essere attivata in momenti successivi. ATTENZIONE Si ricorda ai Soci che la copertura infortuni e la copertura RC del CAI coprono solamente l’attività sezionale e non l’attività individuale.
COMUNICAZIONE AI SOCI
Caro socio, attraverso questa pagina vorremmo ricordarti alcuni appuntamenti che non sono prettamente escursioni ma che fanno comunque parte delle nostre attività sociali. Speriamo possano essere di tuo gradimento e di averti con noi il:
3 marzo 2014 21 Aprile 2014 7 Ottobre 2014 12 Ottobre 2014 8 Novembre 2014
Assemblea dei soci Pasquetta in baita Inizio Ginnastica presciistica Castagnata in baita Cena sociale con premiazione delle Aquile d’oro degli auguri natalizi con premiazione 18 Dicembre 2014 Serata delle Aquile d’oro assenti alla cena
Se qualche socio volesse contribuire alla realizzazione dell’annuario, con articoli o proposte di escursioni, è il benvenuto! Fateci pervenire i vostri scritti e/o proposte entro la fine di agosto, indicando il vostro nome, cognome, numero di telefono ed eventuale email, direttamente in sede oppure all’indirizzo e-mail: info@cailanzo.it
Il direttivo
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Consiglio Direttivo (in carica da Ottobre 2012 a Ottobre 2015)
Presidente: GENINATTI Gino Vice Presidenti: AIROLA Dario, VISCA Bruno Segretario: BORGNA Wilma Tesoriere: MAGNETTI Sergio Consiglieri: BENEDETTO MAS Livio, BERRA Renzo, CARENA Laura, CASASSA Cesare, DEVIT Ivano, MACARIO Silvio, PIREC Ines, REANO Ivo, TESSIORE Gianni, VIGNA LOBIA Luciano. Provibiri, revisori dei conti: BONADÈ Cristian, GISOLO Giovanni, MAZZON Marino SOTTOSEZIONE VAL GRANDE Reggente: CHIARIGLIONE Aldo Consiglieri: ALA Roberto, BOLOGNA Marco, CLORAGLIO Lucia, VANGI Alessandro SOTTOSEZIONE VAL DI VIU’ Reggente: BARBOTTO Vittorio Vice Reggente: GIACOBINO Ezio Segretario: FANTASIA Guido Consiglieri: MACHETTA Sergio, FINO Gianluigi, GUGLIELMOTTO Franco, RU Mario, ROMANETTO Gianfranco, CHIOTTI Stefania. Rev. dei conti: BARBOTTO Maria Caterina, GIACOMELLI Raffaella, PERIOLATTO Massimo.
LE COMMISSIONI DEL CLUB ALPINO ITALIANO DI LANZO Commissione Rifugi Geninatti Gino (Presidente), Airola Dario, Berra Giacomo Renzo, Bonadè Cristian, Borgna Wilma, Bossi Emanuele, Camponi Antonio, Carena Laura, Casassa Cesare, Cresto Gianni, Facchinetti Fulvia, Giuliano Franco, Giuliano Alberto, Mazzon Marino, Reano Ivo, Tessiore Gianni, Visca Bruno, Zecchinato Rita. Commissione Alpinismo Giovanile Tessiore Gianni (Presidente), Barra Tiziana (Segretaria), Fornelli Genot Stefania, Fornelli Genot Marco, Geremia Alice, Negri Daniele, Pieri Francesco, Porro Gisella, Rossatto Beatrica Gaia, Togliatti Walter, Tonin Marco, Vinardi Paolo. Commissione Segnaletica e Sentieri Airola Dario (Presidente), Berra Giacomo Renzo (Vicepresidente), Benedetto Mas Livio, Borgna Wilma, Brunati Enrico, Cagliero Luigi Fulvio, Camponi Antonio, Carena Laura, Cresto Aleina Giovanni, Facchinetti Fulvia, Geninatti Gino, Mazzon Marino, Schina Paolo, Tessiore Gianni, Togliatti Walter, Visca Bruno. Commissione Escursionismo Vigna Lobia Luciano (Presidente), Brunati Enrico, Chiariglione Aldo, Coletti Dana Piergiacomo, Tessiore Umbro, Reano Ivo, Visca Bruno. Commissione Speleologica Macario Silvio (Presidente), Visca Bruno, Camponi Antonio, Casassa Cesare, Moschelli Danila, Reano Ivo, Macario Mario, Zamattia Lino. -6-
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ALPE D’ATTIA (1740 m)
Di Roberto Bergamino La salita da Ala di Stura al Pian d’Attia si sviluppa interamente su una facile strada sterrata adatta a tutti. Lungo tutta la salita prevalgono i faggi che in autunno assumono la loro caratteristica colorazione rossastra. Ampi scorci panoramici sulla valle durante la salita e molto belle le radure punteggiate di antichi casolari che si incontrano durante il cammino. SCHEDA VALLE: Val d’Ala (Valli di Lanzo) PARTENZA: Ala di Stura 1075 m DISLIVELLO: 665 m TEMPO DI SALITA: h 1,45 SEGNAVIA: 238 DIFFICOLTÀ: E CARTE: IGC n. 2 1:50.000, IGC n. 103 1:25.000 Accesso stradale: da Lanzo proseguire per Ceres – Ala di Stura – Balme. Giunti ad Ala di Stura, appena prima della chiesa parrocchiale, si imbocca una stradina sulla destra. Pochi metri e si arriva a una piccola piazzetta, di fronte all’ingresso del Grand’Hotel di Ala, dove si può parcheggiare. Se non vi è posto parcheggiare nella piazza del paese, su cui si affaccia la parrocchiale e il municipio.
breve diviene sterrata e passa nei pressi dei casolari della Lombarda. Continuando sulla carrareccia si prende dolcemente quota nel bosco ignorando una deviazione sulla destra e in breve si arriva ai casolari della Comba. Qui, a monte della strada, si individua una mulattiera che va seguita per salire, con tratti ripidi, nel bosco. Rapidamente si arriva a una radura dove, sulla sinistra, vi è il piccolo e antico villaggio di Chiottero 1272 m. Ritornati sulla sterrata (fin qui si può salire seguendo integralmente la strada allungando però i tempi di percorrenza) seguirla in salita senza più abbandonarla fino al termine per giungere al bel Pian d’Attia 1382 m – h 0,50. Sulla sinistra, poco più in basso, si nota un piccolo agglomerato di casolari ancora in buono stato mentre guardando verso ovest, oltre la deliziosa radura incorniciata dai faggi, appare sopra agli alberi la svettante mole dell’Uja di Mondrone 2964 m. Dalla vasca – abbeveratorio di cemento presso cui termina la carrareccia, andare a destra per rientrare nel bosco (indicazioni) e iniziare a seguire un crinale che sale verso nord. Si procede con pendenza costante fino a passare accanto a dei muretti in pietra, dove termina definitivamente il bosco. Si risale ora un bel pascolo in cima al quale si notano gli edifici dell’Alpe d’Attia che si raggiungono rapidamente (1740 m - 1 h e quarantacinque minuti da Ala di Stura).
Percorso: dalla piazzetta imboccare una ripida stradina asfaltata e, fatte poche decine di metri, al primo tornante andare a sinistra, per superare un ponticello e immettersi su una piccola carrozzabile asfaltata (indicazioni). Si segue la piccola carrozzabile che in
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Novità in Libreria 70 FACILI ESCURSIONI
Roberto Bergamino – Davide Zangirolami Pag. 158 colori Uscito in abbinamento con il quotidiano La Stampa il 30 aprile questo volume raccoglie 70 facili itinerari del Piemonte e della Valle d’Aosta che si sviluppano su sterrate, mulattiere e sentieri adatti a tutti, ben segnalati, con tempi di percorrenza contenuti e senza difficoltà particolari. Escursioni quindi adatte a tutti che conducono in località suggestive, tra laghi, praterie d’alta quota,vecchie borgate e alpeggi. Gli itinerari sono ampiamente completi da fotografie, con descrizioni dettagliate e indicazione di dislivelli e tempi di percorrenza. Tutti gli itinerari sono corredati da carte topografiche dell’Istituto Geografico Centrale.
ESCURSIONI AUTUNNALI
Roberto Bergamino – Davide Zangirolami Pag. 144 colori Uscito in abbinamento con il quotidiano La Stampa il 17 settembre questo volume raccoglie 50 passeggiate ed escursioni suddivise tra Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta tra i meravigliosi paesaggi e colori che solo l’autunno in montagna sa regalare. Si tratta di itinerari di varia difficoltà, da quelli adatti alle famiglie con bimbi piccoli a quelli più impegnativi. Gli itinerari sono ampiamente completi da fotografie, con descrizioni dettagliate e indicazione di dislivelli e tempi di percorrenza. Tutti gli itinerari sono corredati da carte topografiche dell’Istituto Geografico Centrale.
L’acqua contesa Storia dell’acquedotto del Piano della Mussa Gianni Castagneri - il Risveglio Editore Euro 10,00
A fine Ottocento i corsi d’acqua e le risorgive affioranti dalle montagne cominciarono a destare l’interesse di società private e di pubblici amministratori della sottostante pianura. Il loro sfruttamento suscitò da subito numerose controversie con gli abitanti delle valli che, da tempo immemorabile, ne beneficiavano in virtù dell’acquisizione di antichi diritti. Ne scaturì una sequenza di opposizioni, sentenze, convenzioni e infine, accordi. Le risorse idriche erano infatti indispensabili per assecondare il decollo industriale e sostenere lo sviluppo demografico, fenomeni che peraltro si sarebbero ben presto rivelati capaci di svuotare le campagne e le stesse vallate alpine di attività economiche e popolazioni. Questa ricerca ricostruisce, attraverso documenti d’archivio, fonti giornalistiche e sentenze, il percorso che portò alla realizzazione dell’acquedotto necessario a condurre l’acqua dal Piano della Mussa a Torino, lavori che, perfet-8-
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tamente inseriti nel contesto ambientale e tuttora validamente funzionanti, esaltano per perizia quella che rimane una delle più imponenti opere di infrastrutturazione del secolo scorso. Un’interessante testimonianza, utile alla conoscenza e alla valorizzazione di un bene che conserva e accresce quell’importanza che gli fu riconosciuta fin dai tempi trascorsi e che oggi, più che mai, si carica di nuovi ed essenziali significati.
20 anni … in cammino
a cura della Commissione Alpinismo e Escursionismo della sottosezione di Viù 140 pagine - 15x21 cm
Scritto in occasione del Ventennale della Sottosezione, il libro in forma di diario racconta la sua storia dalla nascita fino ai giorni nostri. Un cammino cominciato con una prima riunione informale nell’ormai lontano luglio 1993 e proseguito fino ai giorni nostri con numerose iniziative che hanno coinvolto un numero sempre crescente di persone. Il libro vuole essere un ringraziamento a tutte le persone che hanno collaborato a concretizzare i programmi proposti e a coloro che ci hanno seguito nelle nostre escursioni, tutti quanti uniti nella comune passione per la montagna in tutte le sue sfumature, aiutandoci a ricordare, a rivivere momenti indimenticabili passati insieme. Ogni anno viene riproposto con un piccolo riassunto della attività effettuate, piccoli aneddoti, il tutto arricchito da una ricca galleria fotografica. E’ un libro scritto “ a mano libera ” da persone che non sono scrittori ma che vorrebbero suscitare in tutti coloro che lo leggeranno, le stesse emozioni che loro hanno rivissuto, ricordando e scegliendo immagini di anni ancora vicini ma ormai già lontani, vissuti però intensamente nell’ affascinante suggestione della montagna.
Valli di Lanzo
20 escursioni tra natura, storia, fede e leggende Dario Airola Nel testo sono enunciati e presentati 20 itinerari escursionistici nelle Valli di Lanzo, (Val di Viù, Val d’Ala, Val Grande, Valle Tesso) e uno nella vicina Val Malone facente parte ora della stessa Comunità Montana. La quasi totalità degli itinerari proposti sono stati ripristinati in questi anni dalla efficiente attività della Commissione Pulizia Sentieri del Club Alpino Italiano della Sezione di Lanzo. I percorsi sono stati suddivisi in quattro tematiche, il primo naturalistico che ci porta alla scoperta di suggestivi luoghi, di rarissimi fiori o di particolari forme erosive della roccia, il secondo storico dove i percorsi erano fruiti dai valligiani per l’esercizio della attività mineraria, del contrabbando e usati nel periodo della resistenza e dall’esodo per la guerra, il terzo religioso ci porta a conoscere non solo santuari ma anche piccole cappelle di borgata, dove fino agli ultimi decenni del novecento venivano officiate le messe settimanalmente e ci indicano la profonda religiosità dei montanari, il quarto sulle leggende, questi itinerari sono legati a specifiche località dove alle rocce o a dei massi madre natura ha contribuito a dare strane somiglianze allegoriche, su cui si sono create molte storie frutto di antiche credenze popolari. -9-
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Necrologi
In ricordo di Gepin La scorsa primavera è mancato Micheletta Giuseppe da tutti conosciuto come “Gepin”. Chi frequenta la baita sociale di San Giacomo lo conosceva bene. Era una presenza amica, da primavera all’autunno, periodo in cui egli veniva nell’alpeggio vicino con le sue mucche. Lo ricordiamo intento a mungere, a fare gustose tome e ricotte o ad urlare al suo cane un poco disubbidiente. Per fortuna non tutto è finito: il figlio continua la sua opera, la montagna continua a vivere e noi continuiamo a sentire una presenza amica vicino a noi. Foto di Germano Cravotto scattata il 2 agosto 2011 a San Giacomo di Moia
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Avviso ai soci Il CAI, a livello di strutture centrali, va in questi mesi ristrutturando l’intera gestione del tesseramento, piattaforma informatica compresa. Il nuovo sistema entrerà in vigore con la prossima campagna di tesseramento, quella del 2014 (si ricordi come questa NON si sovrapponga all’ anno solare in questione, ma copra dal 1° Novembre 2013 al 31 Ottobre 2014). Tutto quanto riguarderà innanzi tutto chi delle pratiche di tesseramento si occupa (pure sezionalmente) ma una particolare modifica va ad interessare ogni singolo associato: il Codice Fiscale. A partire dalla prossima campagna di tesseramento NON sarà possibile associarsi al CAI, nè rinnovare l’associazione, non avendo comunicato il proprio codice fiscale. A livello di Sezione non sarà possibile alcun margine di discrezionalità (sul genere, per intendersi, di: “Ti rinnovo/ associo, ma poi ricordati di farmi avere il tuo CF...”) in quanto il sistema informatico non accetterà iscrizione, in assenza del dato (e dovrebbe essere in grado, a quanto è stato detto, anche di riconoscere codici errati) l’ associazione diventa poi valida solo quando accettata dalla piattaforma informatica della Sede Centrale. Il codice fiscale è un dato che da anni era ormai raccolto, ma fino al 2013 su base facoltativa, non necessaria: non tutti son stati ottenuti, né ci si è preoccupati di controllarne eventuali imprecisioni. Quindi chi non avesse ancora comunicato il proprio codice fiscale è pregato di comunicarlo in sede appena possibile, non aspettare durante il tesseramento per evitare lunghe code allo sportello.
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30 gennaio Anello di Punta Sourela (1770m) Valle di Viù (con ciapsole) Un modo un pò diverso di raggiungere la sorella dei Civrari. Partenza: Miciotera (1200 m). Ritrovo ore 9 a Viù. Resp. Ivo Reano - Sez. Lanzo. 20 febbraio Cima Bossola (1509 m) Valchiusella (con ciaspole) L’escursione si svolge in maggior parte su strada sterrata. Sul versante di Trausella si incontra il piccolo piazzale con la statua della Madonna, ottimo punto panoramico sul paese di Traversella e le vicine palestre di roccia. La strada sterrata lascia, poi, il posto ad un sentiero che in breve porta al culmine di Cima Bossola, la cui vista è a 360° gradi! Partenza: Rueglio (700 m). Ritrovo ore 9 a Rueglio. Resp. Bruno Rebora, Domenico Ferraris - Sez. Chivasso.
27 marzo Monte Calvo (1360 m) Prealpi Canavesane Insolita salita per ammirare il panorama da questa modesta cima. Il Monte Calvo è situato ai piedi del Monte Verzel (certamente più conosciuto). Attraverso boschi, sentieri e strade sterrate si compirà un giro ad anello con inizio dalla piccola frazione Campo Canavese, con la sua imponente chiesa. Partenza: Campo C. (530 m). Ritrovo ore 8.30 piazza di Campo. Resp. Cecilia Genisio - Sez. Forno Canavese. 6 aprile Il Cammino de la Vallaise Un antico collegamento tra il Piemonte e la Valle d’Aosta. Gita escursionisticaa/culturale con visita al Museo Resistenza, complesso di
Fontaney “Castel” dei Vallaise. Partenza Pont S. Martin. Ritrovo ore 8 Pont S. Martin. Resp. Tonino Pietro, Amedeo Dagna - Sez. Ivrea 24 aprile Monte Colombano (1658 m) Valle di Viù Il monte Colombano si trova tra la valle di Viù e la val Ceronda di cui rappresenta la maggiore elevazione. È una montagna arida e pietrosa con il versante est che guarda verso Varisella mentre il versante occidentale è rivolto verso il vallone di Richiaglio. Partenza: Richiaglio (736 m). Ritrovo ore 8.30 a Viù. Resp. Carlo Brizio - Sez. Venaria Reale. 29 maggio Anello Carema Maletto - Trovinasse L’escursione, interessante per gli aspetti paesaggistici, si svolge sul versante sinistro della Dora Baltea quasi interamente su pregevoli mulattiere e sentieri, tra terrazzamenti, vigneti, toppie, muri a secco e chiesette. Parecchi i punti molto panoramici, verso nord e verso sud del fondo valle e su un lungo tratto della Dora. Partenza: Chianei di Carema (500 m). Ritrovo ore 8.30 a Carema. Resp. Ernesto Ferrando, Dino Agnoletto - Sez. Ivrea. 19 giugno Punta di Pietramorta (2577 m) Valle di Viù Dalla vetta si può godere un maestoso spettacolo verso il Rocciamelone e, guardando ai nostri piedi, per chi non soffre di vertigini, c’è il rifugio Vulpot di Malciaussia da cui siamo partiti. Partenza: Malciaussia (1805 m). Ritrovo ore 7.30 a Viù. Resp. Franco Guglielmotto - Sottosezione di Viù.
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18/21 luglio Trekking del Marguareis Alpi Marittime Ci troviamo nella zona sud-ovest del Piemonte al confine con la Liguria, sulle cosiddette “Alpi del mare”, dove le quote non sono elevate e i paesaggi molto diversi dai massicci delle vicine Alpi Cozie. Il Marguareis è la cima più alta del massiccio calcareo delle Alpi Liguri, che domina dai suoi 2651 m di quota. Il programma dettagliato del percorso è ancora da definire. Resp. Cecilia Genisio - Sez. Forno Canavese. 31 luglio Taou Blanc (3438 m) La gita si snoda all’ interno del parco nazionale del Gran Paradiso. Dal Rifugio Savoia risale la comoda cima del monte Taou Blanc, panoramico balcone sulla Val d’ Aosta. Partenza: Rifugio Savoia al Nivolet (2532 m). Ritrovo ore 8.15 a Ceresole Reale. Resp. Valter di Bari - Sez. Ivrea. 28 agosto Anello lago Nero Laghi del Turlo Costa Fenera - Valle Viù Panoramica escursione sul sentiero aperto la scorsa estate dai volontari del CAI lanzo. Splendido panorama sull’alta valle di Viù e sulla bassa valle di Susa. Partenza: Lago Malciaussia (1805 m). Ritrovo ore 8.30 a Malciaussia. Resp. Ivo Reano - Sez. Lanzo. 25 settembre Laghi di Bellagarda (2300 m) Valle Orco I laghetti della Bellagarda sono posti in un ottimo punto panoramico nei pressi di un ampio ripiano alle pendici del Monte Unghiasse e del Monte Bellagarda. I laghetti sono circondati da macchie di rododendri e mirtilli. La salita si svolge, per la maggior parte, nel bosco ma, giunti in prossimità dei gradini che ospitano i laghi, il panorama si allarga sulla testata della valle di Ceresole. Partenza: Fraz. Prese (Ceresole Reale). Ritrovo ore 8.30 a fraz. Prese. Resp. Bruno Rebora - Sez. Chivasso
23 ottobre Punta Arzola (2158 m) Valle di Ribordone Gita panoramica adatta ai mesi autunnali. Dalla vetta ampio panorama sulle vette della valle dell’Orco e sul Gran Paradiso. Partenza: Posio fraz. Di Ribordone (1300 m). Ritrovo ore 8 a Cuorgnè (ex Due Rotonde). Resp. Beppe Martino, Giuseppe D’Alessandro - Sez. Cuorgnè. 27 novembre Anello Nivolastro (1420 m) Valle Soana Semplice ma suggestivo percorso ad anello che si sviluppa sui monti sopra Ronco. Data la scarsa altitudine è effettuabile tranquillamente anche nelle mezze stagioni. Partenza: Ronco Canavese (950 m). Ritrovo ore 8.30 a Cuorgnè (ex Due Rotonde). Resp. Dario Bertotti - Sez. Rivarolo Canavese. 13 dicembre Sentiero del Gallo (Ronchi Maddalena/Madonna Neve di Canischio 1020 m) Il percorso inizia dalla frazione Ronchi Maddalena di Cuorgnè. Itinerario da sempre utilizzato per i collegamenti tra le varie borgate, ritrova tutta la sua valenza come via di comunicazione intervalliva tra la Valle Orco e le Valli di Lanzo. Partenza: Ronchi fraz. Di Cuorgnè (481m). Ritrovo ore 9 a Cuorgnè (ex Due Rotonde). Resp. Beppe Martino, Giuseppe D’Alessandro, Meo Rapelli - Sez. Cuorgnè.
Telefono Responsabili Escursioni: Ivo Reano Bruno Rebora Domenico Ferraris Cecilia Genisio Carlo Brizio Franco Gugliemotto Valter di Bari Beppe Martino Dario Bertotti Giuseppe D’Alessandro Meo Rapelli
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3455039993 3391930136 3391930136 3474942938 3288331491 3389682333 3477844147 3387582737 3470172527 3396666196 3491338203
La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite
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Gite Escursionistiche CAI Lanzo 2014 19 Gennaio Giornata per la prevenzione degli incidenti da valanga Al momento il programma della giornata è in fase di definizione. In linea di massima gli elementi minimi che verranno affrontati saranno comunque i seguenti: 1. Provare le tecniche di autosoccorso su valanga 2. Vedere unità cinofile al lavoro (in fase di definizione) 3. Valutare il manto nevoso e la sua stabilità 4. Analizzare il bollettino valanghe 5. Informarsi sulla legislazione in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali
L’esercitazione pratica si terrà sul sentiero che da Balme sale al Pian della Mussa. Resp. Soccorso Alpino di Balme
6 Aprile Escursione alle Grotte di Pugnetto (837 m) Seppur degradate, sia a causa di atti vandalici che ne hanno divelto stalattiti e stalagmiti, sia per l’incuria degli enti locali, le grotte di Pugnetto costituiscono un’area di notevole rilevanza ambientale e naturalistica che, proprio per le sue peculiari caratteristiche, è stata inserita dalla Regione Piemonte nel censimento dei “biotipi” (cioè un’unità di ambiente fisico in cui vive una singola popolazione animale o vegetale), nell’ambito dei programmi di tutela ambientale della Comunità Europea. Uscita a carattere speleologico. Abbigliamento per la visita interna: Abbigliamento adeguato a un luogo umido e freddo. Si consiglia inoltre di indossare abiti adatti in quanto c’è la possibilità di sporcarsi, casco (può essere fornito dalla sezione per chi ne fosse sprovvisto) e lampada frontale. Resp. Silvio Macario
Legenda Escursioni per tutti, adatte per famiglie con ragazzi
Escursioni che possono presentare qualche leggera difficoltà alpinistica
Gite in autobus
Escursioni alpinistiche che prevedono l’uso di corda, ramponi e picozza
Escursioni, anche con notevole dislivello, ma senza difficoltà alpinistiche
Escursioni speleologiche
La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite
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27 Aprile Il supervulcano fossile della Valsesia A luglio ispettori inviati dall’Unesco hanno visitato il sito per valutare l’entità della scoperta geologica e promuoverne il riconoscimento dell’Unesco. Faremo un’escursione guidata sui luoghi dell’affioramento. A Balmuccia si è nella parte più profonda del Supervulcano: qui si osserva uno degli affioramenti di peridotite di mantello meglio conservati al mondo. Resp. Laura Carena
11 Maggio Escursione all’Uia di Calcante (1614 m) Punta panoramica sopra Viù con salita da Get e rientro a Salvagnengo e a Corgnolero. Dislivello ca 700 m, tempo di salita circa 2h30 Resp. Centro LEM, Stefania Fornelli Genot 11 Maggio Ferrate di Foresto e Caprie Ferrate costruite in uno storico ambiente di arrampicate. Attrezzatura necessaria: Casco, imbrago e set da ferrata. Dislivello: 250 m + 350 m. Tempo di salita 2 h + 2 h 30 min. Difficoltà: D/AD Resp. Gianluigi Fino, Gianfranco Romanetto sottosezione Viù 25 Maggio Civrari - Torretta del Prete e Punta Imperatoria La salita avviene prima per prati, poi raggiunti i contrafforti est del Civrari, la salita si fa più articolata su pietrame. Partenza: Parcheggio falesia “La Baita”. Dislivello: 1040 m. Tempo di salita: 3 h 30 min. Difficoltà: EE Resp. Ezio Giacobino, Franco Guglielmotto sottosezione Viù.
31 Maggio..2 Giugno Valcamonica, Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri Sono oltre 300.000 figure scolpite sulle pareti rocciose del parco patimonio dell’Unesco e considerate come l’esempio di arte rupestre più importante d’Europa. Le rocce testimoniano la vita degli antichi Camuni che abitarono in queste zone fin da 8.000 anni prima di Cristo. Andremo anche al Lago d’Iseo, al Santuario della Madonna della Ceriola, posto sul punto più alto dell’Isola ed a visitare la miniera di Schilpario , valle di Scalve nel Parco minerario ing.Bonicelli. Resp. Laura Carena 8 Giugno Escursione a “Il rifugio degli asinelli” Facile escursione tra i boschi della Serra di Ivrea che ci porterà a visitare la fondazione “Il rifugio degli asinelli”. Alla partenza visita al romanico Campanile di San Martino (Bollengo) posto su di un ampio pianoro con vista sulle montagne della Valle d’Aosta. Si cammina in mezzo ai boschi della Serra e lungo il Tagliafuoco Broglina. Si arriva prima a Torazzo e poi a Sala dove possiamo vedere il Santuario della Madonnina di Sala e visitare il Rifugio degli asinelli. Partenza: Bollengo. Dislivello 400 m. Tempo di salita 2 ore. Difficoltà T Resp. Janice Forster, Bruno Visca 14..15 Giugno Escursione in Grigna La salita alla Grigna settentrionale (2410 m), sebbene di buon dislivello non presenta nessuna difficoltà. Pernottamento al rifugio Porta. Il secondo giorno la salita alla Grigna meridionale con minore dislivello presenta alcuni passaggi protetti a cui bisogna prestare attenzione. Numero limitato di partecipanti, con prenotazione entro il 27 aprile e priorità ai soci CAI Viù. Partenza: Zona Pian dei Resinelli - Lecco. Dislivello:1°gg 1550 m.- 2°gg 800 m. Tempo di salita: 1° gg ore 4.30 - 2°gg ore 3.00. Difficoltà: E/EE Resp. Alessandro Barbotto, Stefania Chiotti sottosezione Viù.
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29 Giugno Visita al complesso minerario di Fragnè, Chialamberto Situata sulla sinistra orografica della Valle Grande di Lanzo, la miniera del Fragnè occupa, nei pressi dei Prati della Via, frazione del Comune di Chialamberto, la porzione più meridionale del Monte Bellavarda. Resp. Silvio Macario 29 Giugno Ferrata Guide di Gressoney Tecnica ed atletica, con una prima parte agevole per poi continuare (via di uscita) dopo il ponte tibetano con due possibili varianti. Attrezzatura: Casco, imbrago e set da ferrata. Partenza: Gressoney La Trinitè. Dislivello: 1a parte 300 m 2a 170 m. Tempo di salita: 2 h. Resp. Gianluigi Fino, Gianfranco Romanetto sottosezione Viù. 6 Luglio Escursione al Monte Barrouard (2858 m) Ottimo punto panoramico sullo spartiacque tra la Val Grande e Valle di Locana,si raggiunge con all’inizio 4 Km di strada sterrata (sentiero balcone Val grande), per poi su sentiero, raggiungere i laghi di Sagnasse e poi su pendi erbosi si arriva alla vetta. Partenza: Rivotti frazione di Groscavallo (1452 m). Dislivello 1406 m. Tempo di salita 4 h. Resp. Luciano Vigna 12..13 Luglio Escursione al Rocciamelone con pernottamento in vetta Pranzo al rifugio Tazzetti o al sacco, cena al sacco e pernottamento presso il rif./bivacco in vetta. Inizio discesa nella mattinata del 13. Numero limitato di partecipanti, con prenotazione entro il 29 giugno e priorità il Rocciamelone ai soci CAI Viù.
Partenza: Malciaussia. Dislivello: 1770 m. Tempo di salita: 6 h. Difficoltà EE. Resp. Gianfranco Romanetto, Franco Guglielmotto sottosezione Viù. 13 Luglio Escursione al Monte Ciriunda (2242 m) Salita alla facile punta che sovrasta l’ampia conca dei Tornetti. Partenza: Alpe Bianca ai Tornetti di Viù (1450 m). Dislivello: 800 m circa. Tempo di salita 3 h. Resp. Centro LEM, Stefania Fornelli Genot 20 Luglio Escursione a Cima Autour (3022 m) La montagna si trova sulla cresta spartiacque che separa la Val d’Ala dalla Val di Viù. Il passo Casset (2.904 m) la divide dalla Punta Luccellina (a nord-ovest), mentre una insellatura senza nome la separa verso sud-est dal Monte Servin. (3.109 m). Mentre il versante nord-occidentale si presenta come uno scivolo detritico con modesta inclinazione gli altri lati della montagna sono più impervi. Sul punto culminante sorge un ometto di pietrame. Dalla cima si gode un bellissimo panorama dal Monviso al Monte Rosa. Partenza: Grange della Mussa (1764 m). Dislivello 1258 m. Tempo di salita 4,5 h. Resp. Enrico Brunati 26..27 Luglio Escursione alla Punta d’Arnas (3560 m) con pernottameto al rifugio Cibrario Salita di notevole importanza per il dislivello complessivo dovuto alla discesa sul ghiacciaio del Baounet ed al variegato itinerario. Numero limitato di partecipanti, subordinato alla disponibilità di primi di cordata, con prenotazione entro il 25 maggio e priorità ai soci CAI Viù. Attrezzatura: Casco, piccozza, ramponi, imbrago, ecc. Partenza: Alpe Barmas (Usseglio). Dislivello 1°gg 1020 m- 2°gg 1200 m. Tempo di salita: 1° gg ore 2.45 - 2°gg ore 4.30 Resp. Ezio Giacobino, Stefania Chiotti sottosezione Viù.
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27 Luglio Escursione Rif. Salvin (1578 m) Lago di Monastero (1990 m) Escursione che ha negli ampi panorami la sua principale attrattiva. La salita consente di visitare una zona ingiustamente poco nota della Valli di Lanzo. Partenza: Rifugio Salvin (1578 m). Dislivello: 500 m circa. Tempo di salita 2 h. Resp. Gino Geninatti
Lago di Monastero
3 Agosto Escursione a Punta Rocchetta (2922 m) Escursione nel parco del Gran Paradiso, si segue il sentiero dell’Alta Via del Canavese sino a raggiungere la Conca del lago Lillet, da li il Col della Terra e la punta,punto panoramico diretto sulle Levanne, a seconda delle forze rimaste è possibile effettuare un giro ad anello Partenza: Frazione Mua (1597 m). Dislivello 1325 m. Tempo di salita 3,5 h. Resp. Luciano Vigna 9 Agosto Camminata gastronomica a Ritornato Interessante camminata organizzata dagli amici di Ritornato su di un sentiero, recentemente ripristinato dal CAI, con fermate gastronomiche nelle varie borgate attraversate. Partenza: Ritornato fraz. Di Corio (867 m). Dislivello: 350 m. Tempo di percorrenza: 2 h più il tempo di fermata per le soste gastronomiche. Resp. Gino Geninatti
10 Agosto Escursione al Roc d’le Masche (1500 m) Passeggiando nei prati di Vonzo verso la strada che scende in direzione dei Castej d’le Rive, è istintivo posare lo sguardo verso N, in direzione del Vallone della Paglia. Si nota assai facilmente, sulla destra idrografica del vallone, un grosso masso squadrato alto al massimo una ventina di metri, posto proprio sul confine tra il bosco e i più alti pascoli. Si tratta del masso noto in zona come il Roc d’le Masche, detto anche Balma d’Vuns (Balma di Vonzo). Discesa a Vonzo su strada sterrata. Partenza: Chialamberto (911 m). Dislivello: 600 m circa. Tempo di salita 2 h 15 min. Resp. Gino Geninatti 11 Agosto Escursione a Cima d’Oin (3280 m) Vetta di confine, posta tra la Grande Aiguille Rousse e la Cima della Vacca. Grandioso panorama che spazia dal Gran Paradiso alle vicine Levanne. Attrezzatura: Imbrago, piccozza, ramponi,ecc. Partenza: Lago del Serrù. Dislivello: 1000 m. Tempo di salita: 3 h 30 min. Resp. Sergio Machetta, Raffaella Giacomelli sottosezione Viù. 15 Agosto Concerto di Ferragosto
Gita per assistere al consueto concerto in montagna. Resp. Laura Carena 17 Agosto Escursione ad anello Bonzo (973 m) Mea (1526 m) - Pian d’le Riane (1750 m) Alboni (1384 m) Escursione, su sentieri recentementi segnati dal CAI Lanzo, che ci permette di visitare la caratteristica borgata di Mea con nelle vicinanze la palestra di arrampicata, il Pian d’le Riane, bel pianoro sotto i laghi di Unghiasse e la bella frazione di Alboni con la bella chiesa di San Grato. Partenza: Bonzo (973 m). Dislivello: 800 m. Tempo intero anello 4 h. Resp. Gino Geninatti
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31 Agosto Escursione a Punta Lamet (3505 m) E’ la prima montagna importante delle Alpi Graie. Dopo aver superato il Signal du Lamet, per sfasciumi si raggiunge la cima costituita da un torrione roccioso con un panorama vario ed esteso sulla sottostante valle du Ribon, dal Charbonnel al Rocciamelone. Partenza: Strada del Moncenisio Alpe Tour. Dislivello 1505 m. Tempo di salita: 4h 30 min. Resp. Sergio Machetta, Ezio Giacobino sottosezione Viù. 31 Agosto Escursione ad anello Mezzenile (700 m) Cappella della Consolata (1075 m) Laghi di Sumiana (1165 m) Interessante escursione ad anello che tocco ben due antiche cappelle: la cappella della Consolata (1075 m) e la cappella del Giardino (1057 m) per poi arrivare agli sperduti laghetti di Sumiana (1165 m) e ai Monti di Mezzenile (1125 m). Partenza: Mezzenile (700 m). Dislivello: 500 m circa. Tempo intero anello 5 h. Resp. Gino Geninatti 7 Settembre Anello di Punta Pianspigo (Valgrande) Percorso ad anello con passaggio dal Santuario del Ciavanis,per raggiungere l’alpe Pian di Lee e il suo lago, si si sale poi al Colle della Forca (2458 mt punto massimo), di qui si
Lago Boiret
scende al Lago del Boiret (2260 mt) per poi risalire all’omonimo colle (2328 mt) su interessante opera di sentiero gradonato, e infine tutta discesa sino a Vonzo. Partenza Vonzo (1232 m). Dislivello totale in salita 1300 m. Tempo di salita 4 h. Resp. Luciano Vigna 14 Settembre Escursione alla Cime de la Condamine (Francia) Lungo e interessante itinerario, che consente di raggiungere una cima poco frequentata ma molto panoramica che comprende il Pelvoux, la parete sud della Barre des Ecrins, il gruppo del Pic de Clouzis, il Grand Galibier e le montagne della valle della Guisane, il lontanissimo Monte Bianco e il Monviso. Partenza Les Combes (Briançon). Dislivello: 1100 m. Tempo di salita: 3 h 30 min. Resp. Gianluigi Fino, Sergio Machetta sottosezione Viù. 21 Settembre Escursione alla Punta del Rous (2552 m) Gita organizzata in occasione della ricorrenza della caduta dell’aereo inglese che riforniva le formazioni partigiane avvenuta 70 anni fa il12 ottobre 1944. Si parte da Martassina poco prima dalla grotta del santuario (1189 m.), si raggiungono gli alpeggi la Tea, Prati di Sopra, Ciavanis e dopo aver superato l’alpe pian Comune a quota 2265 m. si lascia il sentiero per il col Croset e si prosegue in direzione NO. Superata la baita Lou Rous ed il laghetto (2444 m.) si raggiunge la punta del Rous ( 2552 m.). Eventuale ritorno ad anello passando per Malatrait, pian Fè, Cesaletti e Martassina. Partenza: Martassina (1189 m). Dislivello 1363 m. Tempo di salita 4,5 h. Resp. Enrico Brunati
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28 Settembre Gita al Ciarm del Prete (2389 m) Un buon punto di osservazione sulla Valle dei Tornetti e sulla Valle di Viù, con vista sui laghi della Valle d’Ovarda. Partenza: Alpe Bianca ai Tornetti di Viù (1450 m). Dislivello: 900 m circa. Tempo di salita 3 h. 30 min. Resp. Centro LEM, Stefania Fornelli Genot
Telefono responsabili escursioni Sottosez. Viù Franco Guglielmotto Stefania Chiotti Gianluigi Fino Sergio Machetta Cinzia Dantonia Raffaella Giacomelli Ezio Giacobino
28 Settembre Ferrata di Valloire Situata su una terrazza rocciosa all’uscita del paese, consiste in una serie di strapiombi molto marcati e di traversate vertiginose. Esiste la possibilità per i meno allenati di salire la ferrata “Poingt Ravier “posta a breve distanza, adatta anche a principianti. Partenza: St. Pierre (Francia). Dislivello: 350 m. Tempo di salita: 3 h. 5 Ottobre Gita al mare con pranzo a base di pesce Salita al Monte Grosso su cui si erge il Santuario Madonna della Guardia, belvedere sulla costa ligure dalla lontana Genova alla vicina Savona. Si parte da Varazze su ripide scalinate, dopo per comodo sterrato fino ad un pianoro con aziende agricole per poi proseguire su sterrato-sentiero più sassoso. Al ritorno andiamo in bus a Celle Ligure per il consueto pranzo a base di pesce.
Telefono responsabili escursioni Sez. lanzo: Laura Carena: 3491543869 Gino Geninatti: 3355694257 Enrico Brunati 3391534751 Fornelli Genot Stefania 3490999397 Centro LEM 3490078955 Luciano Vigna 3403241209 Ivo Reano 3455039993 Silvio Macario 3389636332 Aldo Chiariglione 3338558858 Bruno Visca 3497336929 Janice Furster 3357046778 - 21 -
3389682333 3284894779 0119269310 3487690220 3496983824 0123696549 3334508856
Buone norme per le gite sociali, e non solo!!! Per non arrivare in ritardo al raduno di partenza, è bene farsi tirare giù dal letto da una buona sveglia. Quando ci si prepara (lo zaino deve già essere pronto fin dalla sera), si usi riguardo verso quelle persone, familiari e vicini, che non vengono con noi per permettere loro di poter continuare il sonno, ci si muova, in casa e fuori, con garbo e discrezione: è una delicatezza che non si deve dimenticare. Se si è inguaribili dormiglioni, con necessità di un ciclo di sonno non riducibile, la sera precedente ci si corichi con un certo anticipo: sarà utile, anche, per non partire con il fisico ancora in fase di ricupero. Non bisogna dimenticare che quando si è ospiti nell’auto di un altro occorre rispetto, quindi abbiate cura di deporre gli scarponi in una sacca per non sporcare l’auto dell’ospite, stessa cura anche per gli indumenti nel caso fossero sporchi e sudati.
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Gite di sci-alpinismo La scuola di alpinismo e sci-alpinismo Ribaldone organizza due uscite di sci-alpinismo aperte a tutti i soci dell’intersezionale Canavese-Valli di Lanzo con il seguente calendario: 22 dicembre Avvicinamento allo sci-alpinismo. Per tutti quelli che intendono sperimentare questo sport, vogliono approfondire qualche punto o anche solo fare una sgambata in compagnia al Piano della Mussa, Col Battaglia o analoghi. Punto di ritrovo Balme, pista del pattinaggio alle ore 9.30. Mettiamo a disposizione il nostro materiale (sci, attacchi, pelli, scarponi), in modo gratuito. Quota assicurazione obbligatoria per chi non è socio CAI. È anche possibile affittare l’attrezzatura previa comunicazione (20 euro circa). Chi è interessato deve assolutamente comunicare, entro il 9 dicembre, nome, cognome, telefono e mail (la scuola si riserva di cambiare ritrovo e luogo attività se le condizioni neve o meteo non fossero favore-
voli) indicando l’eventuale materiale occorrente e il numero degli scarponi. Nel pomeriggio merenda sinoria, chi è interessato, prenoti. Riferimenti telefonici: 3486009825 / 3477441868, mail: ribaldonescialp@gmail.com. 26 gennaio Gita sociale comune a tutte le sezioni. Per non sovrapporre con attività del 19, “Sicuri in Montagna”. Preiscrizioni entro il 19 gennaio, conferma entro giovedì 23/1. Ritrovo e gita in base alle condizioni del momento (1100 / 1300 m, MS/BS). Proposte di gita: Truc da Chiampetto di Lemie o Grifone da Sant Antonio. Riferimenti telefonici: 3486009825 / 3477441868, mail: ribaldonescialp@gmail.com.
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Escursioni con racchette anno 2014 26 DICEMBRE 2013 Ciaspolata crepuscolare a Lemie Tradizionale escursione di Santo Stefano organizzata con la Prolo Loco di Lemie. Resp. Lanzo 29 DICEMBRE 2013 Ciaspolata giro dei Ponti Facile escursione sui sentieri di Cantoira che attraversano i vari ponti del paese. 3 GENNAIO 2014 Ciaspolata notturna a Margone Ciaspolata della Befana con la Pro Loco di Usseglio. Resp. Lanzo 5 GENNAIO 2014 Ciaspolata a Ceres Escursione alla scoperta delle vecchie tradizioni del paese 06 GENNAIO 2014 Ciaspolata in Val di Viù con meta da definire in base all’innevamento Tradizionale e facile escursione dell’Epifania con un primo allenamento per i mesi a venire… Pranzo al sacco. Resp. Viù 12 GENNAIO 2014 Ciaspolata al Colle Lunella - Facile escursione con partenza nei pressi di Pian Benot. Al termine spaghettata ad Usseglio. Resp. Lanzo 18 gennaio 2014 Ciaspolata crepuscolare Sistina-Passo della Forchetta (1583 m) Semplice ciaspolata sulla strada che da Fontana Sistina sale al Lago di Monastero. Al termine meranda sinoira al Ristorante Sistina. Resp. Lanzo
19 GENNAIO 2014 Ciaspolata Pala Rusà (2290 m) con esercitazione pratica ARTVA Facile escursione da Pian Benot con lezione pratica sull’uso dell’ARTVA, consigliata a tutti coloro che intendono partecipare alle prossime escursioni. Resp. Viù 25 GENNAIO 2014 Ciaspolata notturna a Margone Semplice escursione notturna con racchette sul sentiero delle Masche. Al termine, a Margone, vin brulè e bomboloni. Adatta per famiglie. Durata prevista 1 h 30 min. Resp. Lanzo 26 GENNAIO 2014 Ciaspolata all’Alpe Bianca con partenza dai Tornetti Classica e semplice ciaspolata nello splendido Vallone dei Tornetti. Resp. Lanzo 01 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata notturna nel Comune di Lemie Facile ciaspolata accessibile a tutti. 02 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata al Colle del Lys Facile ciaspolata accessibile a tutti. 02 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata al Passo delle Miette (2002 m) Nel vallone dei Tornetti, sulle pendici di Cima Montù dove il fagiano di monte ha il suo habitat naturale. Resp. Viù
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08 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata notturna nel Comune di Chialamberto Facile ciaspolata accessibile a tutti. 09 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata nel comune di Groscavallo. Facile ciaspolata accessibile a tutti. 15 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata notturna al pian della Mussa con partenza da Balme Classica e semplice ciaspolata nello splendido Pianoro con tappa finale al Rifugio Ciriè.. Resp. Lanzo 16 FEBBRAIO 2014 Festa sulla neve a Usseglio. Semplice ciaspolata adatta per famiglie. 16 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata Asciutti, Colle della Dieta, Cialmetta. Ciapolata che dallo splendino pianoro degli Asciutti (vallone di Tornetti) (1307 m) ci porta al Colle della Dieta (1451 m) e al colle della Cialmetta(1304 m). Resp. Lanzo
22 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata ad Usseglio Ciaspolata crepuscolare “x Martina” con fine raccolta fondi. Resp. Lanzo 23 FEBBRAIO 2014 Ciaspolata al Santuario del Ciavanis Dalla frazione Vonzo, su strada sterrata, si raggiunge il Santuario del Ciavanis. Bel panorama sulla Bellavarda per buona parte del percorso. Resp Lanzo 01 MARZO 2014 Ciaspolata crepuscolare nel Comune di Ala di Stura Facile ciaspolata accessibile a tutti. 02 MARZO 2014 Ciaspolata a Testa di Garitta Nuova (2385 m) Sullo spartiacque tra la valle Po e la val Varaita, cosi chiamata per le postazioni militari, quando ancora era linea di confine tra Italia e Francia. Resp. Viù
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08 Marzo 2013 Ciaspolata crepuscolare alla Perinera Tradizionale ciaspolata crepuscolare alla Perinera con cena e balli provenzali a Usseglio. Resp. Lanzo 09 Marzo 2014 Ciaspolata al Rifugio Bonatti (Val Ferret) con avvicinamento in autobus Il rifugio sito nel Vallone di Malatrà, valle laterale della Val Ferret ha un grandioso panorama sulla catena del Monte Bianco dal Col De La Seigne al Col Ferret. Si parte da Planpincieux mt 1590 e si procede quasi in piano su una pista fino a Lavachey per oltre 5 km; da qui diventa ripido sentiero che a stretti tornanti porta ai 2025 mt del rifugio. Dislivello: 435 m Tempo di percorrenza 3h circa Resp. Lanzo 16 Marzo 2014 Ciaspolata a Punta Fetita (2623 m) Rappresenta il culmine della costiera che separa la Comba di Vertosan dalla valle centrale. Resp. Viù 16 MARZO 2014 Festa sulla neve a Balme Sempice ciaspolata adatta per famiglie. 30 MARZO 2014 Ciaspolata al Colle di Nel (2550 m) Nel Parco del Gran Paradiso, con vista sulla parete Nord delle Levanne e sulla valle dell’Orco. Resp. Viù
27 APRILE 2014 Ciaspolata al Colle di Costa Fenera (2480 m) Divide l’alta Valle di Viù con la Valle di Susa. Itinerario con notevole spostamento. Resp. Viù
Altre gite saranno programmate in base all’innevamento e verranno comunicate di volta in volta. Gli interessati sono pregati di telefonare ai numeri: Per le gite organizzate dalla sottosezione di Viù: Enzo Giacobino 3334508856 Sergio Machetta 3487690220 Raffaella Giacomelli 0123696549 Alberto Frison 0119244332 Stefania Chiotti 3284894779 Gianluigi Fino 0119269310 Cinzia Dantonia 3496983824 Per le gite organizzate dalla sezione di Lanzo: Bruno Visca Gino Geninatti
3497336929 3355694257
Sede CAI Lanzo il giovedì ore 21-23
360444949
12/13 APRILE 2014 Ciaspolata in un rifugio da definire Due giornate full immersion nella neve con pernottamento in rifugio. Programmazione da definire. Resp. Viù - 26 -
= Obbligatori ARVA, pala e sonda.
Per info visitate il sito
www.montagnapertutti.org Fine settimana per ciaspolare insieme nelle VALLI DI LANZO, CERONDA E CASTERNONE.
La sezione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti occorsi ai partecipanti alle gite
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Nuova Sede Sociale Quest’anno si è realizzato un evento tanto desiderato, sospirato e… sognato: il trasferimento della sede. La vecchia sede era diventata troppo piccola per contenere tutti gli oggetti del museo. Questo problema, unito alla scomodità di parcheggio, (per caricare e scaricare i materiali della pulizia sentieri o l’attrezzatura da montagna occorreva parcheggiare in via Don Bosco occupandone l’intera carreggiata), oltre al riscaldamento insufficiente e alla crescente umidità, hanno reso indispensabile il reperimento di una sede più idonea. Ringraziamo tutta l’Amministrazione Comunale di Lanzo che ha preso a cuore il nostro problema e ha dato la possibilità di avere nuovi locali, spaziosi, arieggiati e comodi ai parcheggi. Ma il trasloco non avrebbe potuto avvenire e, per di più, in così breve tempo, senza l’impegno, il sudore, il lavoro di tanti soci che si sono alternati, ognuno secondo le proprie competenze, per ese-
guire tutti i lavori: i locali hanno cambiato volto come testimoniano le fotografie scattate prima di iniziare i lavori. Mentre scriviamo queste poche righe la sede è pressoché ultimata: pulita, spaziosa, funzionale, riscaldata e … bella! Il Consiglio Direttivo ringrazia di cuore tutti i soci volontari che hanno dedicato così tante ore del loro tempo e che, incuranti della fatica, con l’utilizzo sovente delle proprie attrezzature, hanno portato a termine anche i lavori più pesanti e polverosi. Grazie ancora, la sede è di tutti ma in particolare è vostra. La sede prima dei lavori
Interno sede
Ingresso sede nuova
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Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se
Alpinismo Giovanile Attività anno 2013 Quest’anno siamo stati abbastanza sfortunati! Del folto programma di gite che avevamo progettato… ne siamo riusciti a fare ben poche, poiché la mancanza di neve prima e poi il cattivo tempo ci hanno costretto a modificare se non addirittura sospendere molte escursioni. C’è quindi poco da raccontare quest’anno, nostro malgrado e con sommo dispiacere: alcune escursioni a inizio stagione, tra un nubifragio e l’altro e le escursioni estive, quasi tutte fruttuose. La Due giorni in tenda al Colle del Colombardo ha visto una discreta partecipazione prima della partenza per il Giro del Viso che, a parte il primo giorno di lavaggio forzato, ci ha sorriso per il bel tempo (peccato per la neve che chiudeva il famoso “Buco”). Anche la salita al Gran Paradiso, riservata ai più grandi e aggiunta su loro forte richiesta, è partita con i migliori auspici, se non per un
piccolo problema “tecnico” che ci ha costretti a ritornare indietro; ma non è un problema, come tutte le gite impegnative negli ultimi anni, anche questa verrà riproposta e sicuramente sarà più fruttuosa. Rimane in memoria sicuramente la meravigliosa alba che la montagna ci ha regalato prima di dover tornare indietro. La ferrata della Sacra di San Michele, anche quella su richiesta, non ha visto molta partecipazione, a causa di molti impegni degli aquilotti alla ripresa della scuola, tuttavia ci ha sorriso per il bel tempo. Ora ci rimane da recuperare la giornata di arrampicata e di affrontare l’enorme fatica della pizzata di fine anno. Per quanto riguarda l’arrampicata, il recupero di sabato ha permesso di anticipare la pioggia battente della domenica e quindi è andata benissimo. Tra l’altro, essendo al Ponte del Diavolo, per tutto il giorno siamo stati accompagnati dal cozzare delle spade di ferro delle comparse impegnate a realizzare un set per un film ambientato nel Medioevo in questa bellissima location, quindi tra una salita e una freccia schivata… anche questa è fatta! A causa dell’enorme annullamento di gite per mal tempo, quest’anno la commissione ha inserito altre due gite invernali, per compensare quelle cui abbiamo dovuto rinunciare! Sperando in una partecipazione da parte dei nostri piccoli aquilotti, chissà che non possano diventare una consuetudine per il futuro… Noi terminiamo come al solito con un sincero ringraziamento a tutte le persone e associazioni che hanno condiviso il nostro cammino e ci hanno dato una mano, ma soprattutto grazie a voi aquilotti! Senza di voi l’alpinismo giovanile non avrebbe ragione di esserci: grazie di aver partecipato alle nostre uscite e restate con noi! La Commissione A.G.
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Domenica 4 maggio Pian Frigerola, Rifugio Peretti Griva Torniamo alla scoperta di piccoli angoli delle nostre valli, quasi nascosti eppure poco distanti dalle nostre case. Il Rifugio è in fase di ricostruzione, ma l’area gode di un buon panorama sulla pianura torinese. Sabato 17 maggio Notturna alla Ca’ Bianca (Cafasse) La gita forse più apprezzata, a lume di candela e sotto la luna (speriamo non ci siano nuvole…)!
PROGRAMMA A.G. 2014 Domenica 2 marzo Ciaspolata La meta della ciaspolata sarà scelta in base alle condizioni meteo e di innevamento.
Domenica 16 marzo Ciaspolata La meta della ciaspolata sarà scelta in base alle condizioni meteo e di innevamento. Domenica 30 marzo Escursione in grotta Uscita molto bella durante la quale avremo modo di vivere un’interessante esperienza SPELEOLOGICA. La speleologia, abbracciata dal Club Alpino Italiano fin dalla sua nascita, è quella scienza che studia anfratti e le cavità naturali della Terra, nonché tutto il mondo animale e vegetale che in esse vive.
Domenica 1 giugno Rocca Moross Una cima dall’aspetto roccioso e minaccioso, ma alla portata dei nostri piccoli aquilotti! Domenica 15 giugno Pulizia sentiero Anche quest’anno assolviamo al nostro compito di aiutare la Commissione Sentieri a ripristinare sentieri in fase di degrado. Il sentiero oggetto del nostro intervento è ancora da definire.
Domenica 13 aprile Alpe Belvedere di Mezzenile Una meta molto famosa per, come dice anche il nome, il meraviglioso scorcio sulla Valle d’Ala. Domenica 27 aprile Traversata da Vallo a Castagnole (Passo della Croce) Senza allontanarsi troppo da casa, ci sono numerosi sentieri anche in bassa quota, che uniscono tra loro le vallate e che un tempo erano l’unica via di comunicazione. - 29 -
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Sabato 28, domenica 29 giugno Due giorni fuori casa! Visto il successo delle gite di più giorni degli ultimi anni, proponiamo una escursione con pernottamento all’avventura, che si terrà in una località ancora da definire, ma sicuramente nelle nostre belle Valli. Ancora da definire se sarà in rifugio, tenda o bivacco (siamo aperti ai vostri suggerimenti!). Da Venerdì 25 a domenica 27 luglio Tour della Bessanese (Gita riservata ai più grandi) Un percorso non alla portata di tutti per la lunghezza delle tappe, e quindi riservata ai ragazzi più grandi), permette di girare intorno alla Bessanese, Punta Arnas, Punta Maria e alla Croce Rossa e, mediante tre colli a più di 3000 m di quota, di scendere a pernottare anche in Francia. Sabato 23, domenica 24 agosto Gran Paradiso (Gita riservata ai più grandi) Riproponiamo la gita impegnativa che la scorsa estate ci è sfuggita tra le dita… Speriamo sia l’anno buono!
Domenica 7 settembre Arrampicata E questa non può mai mancare! Ormai abbiano girato quasi tutte le palestre delle Valli, ma possiamo sempre tornarci… meteo permettendo! Domenica 21 settembre Alpe Soglia, Monte Soglio Passando da Piano Audi e toccata la borgata Case Ieri grazie ad una strada sterrata si giunge quasi sino alla vetta, ove la vista spazia dalle Marittime al Monviso, alle montagne delle Valli di Lanzo, tutto il gruppo del Gran Paradiso del Rosa e del Cervino. Sabato 4 ottobre Cena degli aquilotti Per concludere l’anno, ci si ritrova in allegra compagnia a ricordare i momenti più belli delle varie uscite. Domenica 12 ottobre Castagnata Sociale Per assaporare l’autunno in compagnia e allegria, l’ultima uscita propone una scorpacciata di castagne alla Baita San Giacomo.
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Scuola di Alpinismo e Sci-Alpinismo G. Ribaldone
Storia della scuola Nel 1964 nasce presso la sezione del CAI di Ciriè una ‘’scuola di alpinismo’’ ad opera di BIANCO Francesco e BALMAMION Antonio; entrambi hanno seguito i corsi dalla scuola ‘’GERVASUTTI’’ di Torino e, anche grazie alla loro attività personale, hanno già maturato una buona esperienza alpinistica. Lo scopo della scuola da essi avviata è quello di soddisfare la richiesta di conoscenze e aggiornamenti degli alpinisti locali in merito a nuove nozioni e tecniche alpinistiche. Nel 1965 la scuola riceve il riconoscimento ufficiale dalla Commissione Nazionale delle Scuole di Alpinismo del CAI. Negli anni successivi l’attività si sviluppa con un notevole afflusso di allievi (15 - 20 per corso); i corsi si svolgono in primavera - estate
con una decina di uscite che partendo dalle palestre di roccia allora di moda (Lunelle, Plu, Courbassere, Denti di Cumiana e Sbarua) portano a salite in quota sulle vie ‘’normali’’ di qualche 4000. Nel 1974 la scuola assume il nome di ‘’Gianni Ribaldone’’, grande speleologo ed alpinista, compagno di cordata di Balmamion in alcune salite, caduto nel 1966 durante l’ascensione del Canalone Gervasutti al M. Blanc du Tacul. Nello stesso anno, ad opera di BELLARDI Mario e BEZZE Guido, nasce, sempre presso la sezione di Ciriè, la scuola di
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scialpinismo ‘’Monte Soglio’’, che svolge autonomamente un corso di scialpinismo nella stagione invernale-primaverile. Le due istituzioni svolgono per qualche tempo l’attività in maniera parallela, integrandosi a vicenda con l’apporto di alcuni istruttori che operano in entrambe. Nel 1976 avviene la fusione delle due scuole in una che mantiene la denominazione alla memoria di G. Ribaldone e le attività ereditate dell’alpinismo e dello scialpinismo in due corsi distinti. L’anno seguente si ha la riorganizzazione della scuola su base Intersezionale e quindi entrano a farne parte le sezioni CAI territorialmente vicine a Ciriè dando vita alla ‘’Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo G. Ribaldone’’ sostenuta dalle sezioni Cai-Valli di Lanzo di Ciriè, Caselle, Leinì e Venaria. Nella metà degli anni ‘90 la scuola si evol-
ve anche in funzione delle esigenze manifestate dal bacino di utenza costituito dai soci Cai: i corsi di scialpinismo vengono abbandonati, mentre si sono differenziati i corsi di alpinismo in ‘’corso di introduzione all’alpinismo’’ (in sigla ‘’A1’’), corso di perfezionamento (in sigla ‘’A2’’), ‘’corso di arrampicata’’ (in sigla ‘’AR1’’) e, recentemente, un ‘’corso di arrampicata libera’’ (in sigla AL1). Attualmente fanno parte della scuola le sezioni di Ala di Stura, Caselle, Ciriè, Lanzo, Leinì e Venaria. I corsi della scuola interessano tutto l’anno solare e sono di tre tipologie: scialpinismo in inverno/primavera, alpinismo base in primavera/estate quindi arrampicata in autunno.
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Il calendario dei corsi si può trovare sul sito della scuola: http://www.scuolaribaldone.com/corsi.asp e nelle news del sito del CAI Lanzo.
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agna con papa’ A t n o m n I nno 2014
PROGRAMMA GITE 23 marzo Sentiero Coassolo - Fuere Sentiero su facili prati che costeggia il Tesso, arrivo nei pressi di dove nasce il fiume, sosta, pranzo, giochi e ritorno.
I trasferimenti per gli avvicinamenti ai sentieri verranno effettuati in auto di proprietà dei genitori
13 aprile Sentiero Cà Bianca Facile sentiero che da Cafasse porta ad una casetta che si affaccia sulla pianura, spettacolare panorama.
Attrezzatura Per la sicurezza di adulti e bambini si caldeggia l’uso di scarponcini o pedule, ricambio di magliette, pantaloni, calze, Nello zaino del bimbo: giacca a vento, bottiglietta acqua, colazione. Nello zaino genitore: maglione per il bimbo, pranzo al sacco, ricambi vestiario, crema solare, cerotti, e tutto quello che serve per il bimbo. Si raccomanda l’uso dei pantaloncini lunghi per i bimbi.
11 maggio Sentiero Pian Castagna - Castagnole Partenza da Pian castagna (Germagnano) con visita al caratteristico Museo oggetti quotidiani di Castagnole con possibilità di gustare i biscotti degli antichi forni.. 22 giugno Belvedere di Mezzenile Partenza da Mezzenile, visita alla cappella della Consolata e arrivo al Belvedere, sosta, pranzo, giochi e ritorno 13 luglio Lago di Monastero Un’avventura per tutti, partenza da Menulla su facile sentiero si giunge al lago, visita agli alpeggi. Per tutte le gite la partenza è fissata per le ore 9,00 presso il Movicentro di Lanzo (piazzale retro stazione ferroviaria di Lanzo)
La presenza dei genitori o familiari è indispensabile, durante le gite i giovani saranno sotto la responsabilità dei genitori, agli accompagnatori del CAI solo il compito di guidarli su sentieri sicuri e gestire i momenti di svago.
Tutte le gite sono gratuite, unico costo è l’iscrizione al cai per il solo bambino (20 euro) Facoltativa per i genitori Informazioni CAI Lanzo 335 5694257
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Cresta di Rochefort (3933mc) 23 luglio 2008
di Roberto Fausone, Don Livio Recluta, Renato Rivelli
Dente del Gigante e cresta Rochefort (Aiguille Marbres in primo piano)
L’idea era di andare nel maestoso ambiente del M. Bianco, ma purtroppo al Rifugio Torino non c’era più posto per dormire. Decidiamo comunque di tentare la salita in giornata all’Aiguille de Rochefort per la sua ardita ed esposta cresta, conosciuta come cresta di Rochefort. Partiamo presto da Venaria e siamo a Courmayeur molto in anticipo sulla prima corsa della funivia. Oggi sento freddo anch’io, sarà perché in realtà non mi sono ancora svegliato completamente? Dopo aver controllato orari e modi per fare il biglietto, torniamo alla macchina per prepararci. Abbiamo visto però l’indicazione che su c’è vento forte, cosi come da previsioni meteorologiche. È vero che sappiamo che con buona probabilità non riusciremo a compiere la salita per il poco tempo a disposizione per non perdere la funivia, comunque vogliamo almeno andarla a vedere da vicino. Il vento però sarebbe un ostacolo insormontabile ed io lancio alcune ipotesi, alternativa da usare in caso di necessità. In ogni modo tutti d’accordo nell’andare almeno a vedere la Gengiva. Dopo esserci preparati torniamo alla funivia e mi accorgo che Don Livio non ha la picca e questo lo costringe a tornare all’auto per recuperarla. Insomma riusciamo a perdere la prima funivia e questo non è un buon inizio. Arrivati su al Torino Vecchio, scopro con piacere che la vecchia scalinata che porta al Torino Nuovo è stata sostituita. Non ci sono più i vecchi e decrepiti scalini in cemento spesso ricoperti di ghiaccio, che rendevano questo centinaio di metri di dislivello un vero e proprio tratto alpinistico. Inoltre erano poco profondi e stretti quanto basta, per far sì che passare in due è sempre stato difficile, costringeva cioè sempre a manovre complicate viste anche le attrezzature che
sporgevano dagli zaini. Corde, picche, ramponi, chiodi e quanto altro, erano una motivazione in più per fare la massima attenzione, poiché la possibilità di ferirsi o colpire chi si incontrava non era poi così remota. Oggi questi reperti sono stati ormai sostituiti da più ampi scalini in metallo fatti con pedata a mo’ di griglia, che evitano la formazione di ghiaccio e permettono un agevole passaggio alle due persone che si possono incontrare in questo lungo tratto. Insomma resta solo il fatto che sono e restano molto ripidi. Ogni tanto sono state inserite delle specie di transenne che occupano metà larghezza di uno scalino, probabilmente allo scopo di fermare il malcapitato che ha deciso di provare l’ebbrezza di un volo da queste parti. Saliamo la scalinata molto rapidamente ed arrivo in cima che sento quasi un leggero dolore al polpaccio. Forse mi credevo più giovane di quanto lo sia veramente? Insomma siamo ormai al Torino Nuovo ed usciti a prendere il primo raggio di sole sul balcone posto proprio sopra a La Palud. Vista la splendida giornata, iniziamo a scattare foto ed incamerare nei nostri occhi lo splendore di queste montagne. Calziamo i ramponi, ci imbraghiamo e disponiamo sull’imbragatura il materiale che potrà esserci necessario per la salita ed infine Renato si lega come primo di cordata, mentre lasciamo Don Livio al centro essendo quello che tra noi tre è meno solito andare su ghiacciaio. Io sarò l’ultimo. Abbiamo una corda da 60 metri ed io e Renato che siamo posti alle estremità della cordata, ci leghiamo con un doppio otto direttamente all’imbragatura. Poi allo scopo di accorciare la corda e portarla ad una decina di metri di distanza tra di noi, facciamo un barcaiolo ciascuno e lo blocchiamo all’imbragatura con un
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moschettone a ghiera. Il resto della corda lo avvolgiamo al corpo. Questa soluzione più complessa di quella solitamente usata dalle cordate che affrontano un ghiacciaio ha degli enormi vantaggi: può essere regolata sempre e facilmente senza doversi mai slegare, cioè rimanendo sempre assicurati. Sia in casi particolari, che durante l’attraversamento di un crepaccio o della crepaccia terminale, che in caso di caduta di un elemento della cordata. Traversiamo ora la lunga balconata che costeggia il Torino Nuovo proprio dal lato dove sale la funivia fino a Punta Helbronner, aggiriamo il rifugio e siamo sul ghiacciaio. La traccia parte pianeggiante e costeggia la cresta che unisce lo sperone su cui è posto il rifugio, alla Punta Helbronner. Poco oltre lasciamo la traccia principale, che prosegue addentrandosi nel grosso ghiacciaio che giunge in traversata fino all’Aiguille du Midi, dopo aver costeggiato alcune spettacolari cime come la Tour Ronde o il Grand e Petit Capucin. Deviamo quindi alla nostra destra verso l’Aiguille Marbres, che si staglia con le sue infinite guglie verso il cielo blu di questa splendida giornata. Ci sono cordate visibili in molte direzioni differenti, a dimostrazione che più cose attraggono gli esseri umani che amano l’alpinismo. Proseguiamo ora in lieve discesa fino ad arrivare a costeggiare l’Aiguille Marbres in una lieve conca, dalla quale iniziamo ora a salire anche se non in modo ripido. Lo spettacolo che ci avvolge è incredibile, infatti, siamo nel gruppo del Monte Bianco! Alle nostre spalle il Monte Bianco è il termine della spettacolare cresta del Peuterey, che inizia con l’Aiguille Noire, passando per le Dames Anglaises ed infine per l’Aiguille Blanche. Davanti a noi la spettacolare cresta di Rochefort, ardita linea di neve che collega il Dente del Gigante ad Ovest con roccia ottima, mentre ad Est termina con un’altro dei 4000 delle Alpi: l’Aiguille de Rochefort. L’Aiguille Marbres con le sue frastagliate guglie riempie tutto lo spazio alla nostra destra, mentre al lato opposto l’immenso ghiacciaio del Gigante arriva fin all’Aiguille du Midi. C’è da restare a bocca spalancata per questo spettacolo mozzafiato. Abbiamo oramai aggirato l’Aiguille Marbres e mentre puntiamo verso lo zoccolo che ci separa dalla
Aiguille Noire, Dames Anglaises, Aiguille Blanche, M. Bianco
Gengiva, una cordata composta da cinque persone che ci seguiva sembra puntare verso la cresta Est della montagna appena aggirata. Li vedrò in seguito salire proprio su questa cresta, fin quando non curandomi più di loro li perderò di vista. Ora la pendenza inizia ad aumentare. Ci avviciniamo sempre più allo zoccolo posto alla base della nostra cresta e più ci si avvicina e più aumenta la pendenza. Siamo giunti sotto il primo ripido canale di neve da salire e senza soste proseguiamo immediatamente. Inizia qua la parte più impegnativa della salita. Salita che mi aveva tenuto in tensione fino a ieri a causa della sua notevole esposizione e della certezza che non si può fare un solo passo sbagliato senza pagarlo carissimo. Inoltre leggendo in internet alcune descrizioni di chi l’aveva compiuta, c’era chi la indicava come ancora più esposta della traversata dei Liskamm e della cresta del Cervino. Le immagini trovate sia su internet sia sulle guide alpinistiche confermavano queste indicazioni, poiché davano l’impressione che non ci fosse mai un attimo di tregua, cioè un posto dove fermarsi un attimo senza timori prima di proseguire nella traversata. Il canale è sicuramente molto ripido, anche se sembra non essere più alto di 100 – 150 metri. La neve è veramente strana ed è difficile da descrivere, sembra quasi una granita posta sopra a neve dura o ghiaccio. In pratica la traccia che risale lo stretto canale al suo centro ha un fondo duro dove i ramponi fanno presa ottimamente. Sopra a questo fondo, un trito di ghiaccio che a tratti sembrerebbe quasi grandine di una certa dimensione, sicuramente grossa per essere in montagna. È in ogni modo evidente che non può essere grandine, anche per il solo fatto che è presente solo sulla traccia e nei pressi immediatamente attorno. Sicuramente il passaggio dei ramponi di molte persone in seguito alla nevicata di alcuni giorni fa, e delle condizioni meteo particolari, hanno creato questa strana condizione. Questo miscuglio rende insidioso e scivoloso ogni passo e l’attenzione e la concentrazione devono essere al massimo. Dopo pochi passi scopro che assestando delle pedate abbastanza violente, il trito scivola via come fossero tante biglie di vetro ed il rampone fa presa immediatamente sul fondo. A volte preferisco mettere il piede fuori dalla traccia, anche perché le impronte sono talvolta distanti. Probabilmente la traccia si è così modellata al passaggio di chi è sceso nei giorni precedenti, poiché la neve molle tende a far allungare i passi procedendo in realtà con tante piccole scivolate. Questa ripida salita dove si usano molto le punte dei ramponi, affatica molto i polpacci. Probabilmente ho ancora nelle gambe i segni della lunga salita di sabato scorso, quando insieme a Laura, Luisa ed un loro amico siamo saliti fino a Punta Fiume nel vallone delle Forciolline. Salita lunghis-
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sima e di gran dislivello, pur se con difficoltà modeste. Nel frattempo vedo Renato sparire alla vista là dove la pendenza termina di essere così elevata e poco dopo anche Don Livio. Anch’io vedo che la pendenza inizia a moderarsi, siamo ormai fuori dal primo canale. Da qui continueremo su misto con tratti su neve sempre ben tracciata da chi è già salito in precedenza. Le rocce che dobbiamo superare o scalare, portano gli evidenti segni lasciati dai ramponi che si calzano ai piedi in questi frangenti. Toglierli nei tratti su roccia comporterebbe un’inutile e dispendiosa perdita di tempo ed inoltre su difficoltà contenute come queste, a me piace molto di più salire con i ramponi ai piedi. Forse i ramponi non la pensano così! Le loro punte sono ormai abbastanza arrotondate, ma su neve non è indispensabile che siano perfettamente aguzze. Diverso sarebbe su ghiaccio ma oggi ne troveremo poco e sarà sempre ricoperto da neve più o meno dura. Quando anni fa salii il Dente del Gigante che è ormai proprio sopra di noi, non ricordavo di avere incontrato così tanta neve. La traccia percorre tortuosa il ripido zoccolo posto alla base del nostro prossimo obiettivo: la Gengiva! I tratti su neve sono solitamente molto ripidi, ma la neve ora ha una consistenza più usuale. Il trito di ghiaccio, quello che sembravano palline di vetro, è finito. Ora si può proseguire più agevolmente e rapidamente, anche se le pendenze e tutti gli spuntoni rocciosi che ci circondano invitano alla prudenza. La roccia si presenta sempre come salda e quella che dobbiamo fare è un’arrampicata divertente e solitamente poco difficile. Troviamo anche alcuni tratti su roccia abbastanza ostici, lisce placche inclinate senza appigli ed incastrate tra loro o passaggi non difficili ma molto distanti. Li superiamo senza particolari difficoltà poiché mi trovo facilitato dai ramponi, che fanno presa anche dove ci sono piccole fenditure nella roccia. Il trucco è solo nel non rimanerci incastrati in qualche modo, poiché in tal caso staccarsi dalla roccia non è sempre così immediato. In questo tratto i miei pensieri vanno a quando ritorneremo, poiché in discesa sarà tutto più complicato. È risaputo che i piedi non hanno occhi! Siamo sempre più vicini alla Gengiva quando incrociamo due stranieri che stanno scendendo, proprio nel punto in cui la traccia si sdoppia. Ci indicano di salire su quella più a sinistra poiché l’altra è usata per la discesa. Ancora alcuni tratti delicati, dobbiamo anche abbassare la testa per evitare uno spuntone ed è una manovra da fare con cautela, ed eccoci ad un breve muretto di un paio di metri ripidissimi. Siamo alla Gengiva! Abbiamo impiegato molto più tempo di quanto potessimo ipotizzare, ma le condizioni reali con tutta la salita dello zoccolo su misto, ci hanno inevitabilmente rallentato. Ciononostante
altri che erano sopra di noi li abbiamo raggiunti, quindi sicuramente non siamo stati i più lenti. Il Dente è proprio sopra di noi e con la sua mole ed i suoi quasi 200 metri di dislivello ci sovrasta. Visto da qua sembra praticamente verticale, ma non è lui il nostro obiettivo. Ora dobbiamo salire una breve rampa poco ripida di neve per arrivare sulla cresta. Insomma, ci siamo! Cresta di Rochefort
La prima impressione è … impressionante! Un esile filo di cresta, collega la Gengiva alla base del Dente del Gigante all’Aiguille de Rochefort, ci sono anche alcune rocce sul filo che sembrano messe apposta per complicare i passaggi. Piccole cornici contornano tutta la cresta ed inoltre un evidentissimo “meringone“ sporge di qualche decina di metri sul versante Nord. E ci dovremo passare sopra. Anche il primo tratto che ci aspetta non sembra apparentemente banale, subito un bel saliscendi con pareti ripidissime ai suoi lati. La traccia che da qui vediamo benissimo per quasi tutto il percorso, frequentemente corre direttamente sul filo. Regoliamo ora la nostra distanza in modo da essere più vicini poiché così facendo dovremmo essere più sicuri; in teoria con poca corda di distanza non dovremmo correre il rischio di ricevere un forte strappo in caso di caduta di un compagno. Ovviamente siamo consci che, se uno cade, o si blocca immediatamente sul posto da solo, se possibile, o altrimenti ci sono poche altre possibilità di fermare una caduta. Sempre la teoria insegna che in caso di una caduta in una cresta così affilata, l’unica possibilità consiste nel buttarsi dall’altro lato della cresta rispetto a chi cade per controbilanciarne il peso. Nessuno vuole mai immaginare questa ipotesi per svariati motivi. Saremo capaci di buttarci? Buttandoci cosa ci succederà? Avremo il tempo di fermare la caduta? Prima di procedere valutiamo l’ora, poiché dobbiamo ritornare alla funivia con un certo margine di sicurezza per essere certi di tornare indietro al fondovalle in giornata. Ci rendiamo conto che non
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potremo arrivare in cima all’Aiguille de Rochefort, pena la perdita della funivia. Fissiamo l’ora del ritorno tra una mezz’ora circa e ci prepariamo almeno a gustarci la cresta, anche se non potremo completarla. Procediamo ora su di essa e mi rendo immediatamente conto che il timore che mi aveva accompagnato nei giorni precedenti la salita, non c’è più. Oggi al suo posto una grandissima concentrazione mi accompagna, come del resto mi è finora sempre successo in tutti i momenti difficili o più impegnativi in montagna. Insomma, non fosse che siamo realmente su questa cresta molto esposta, e lo vedo sempre tutto intorno a me, mi verrebbe da pensare di essere su di un normale sentiero di montagna come ne ho già percorsi a centinaia. Come deve essere in questi luoghi, il passo mi accompagna sicuro e su e giù per questa vertiginosa cresta, procediamo speditamente. Anche se dalla Gengiva non sembrava, ora incrociamo alcuni brevi tratti dove potersi fermare in quasi totale sicurezza, o sono solo io che con un’assoluta tranquillità e serenità in corpo, li vedo? Come appena detto procediamo speditamente e non facciamo soste neanche brevissime. Eccoci ormai vicini all’evidentissimo “meringone“, proseguiamo e ci siamo sopra. Lo attraversiamo senza particolari timori anche perché questa immensa cornice sembra in realtà che sia collegata per buona parte al pendio sottostante e quindi forse sporge nel vuoto meno di ciò che potrebbe sembrare. Ci fermiamo al suo termine, poiché vediamo un paio di cordate che scendono e ci sono ormai vicine, incrociarsi qua sarebbe certamente più facile. Ma sembrano lentissimi e dopo pochi minuti, Renato che aspettava con impazienza giustamente riparte. Noi non abbiamo tempo da perdere se vogliamo gustarci altri pezzi di questa cresta, ci incroceremo più avanti e come lo vedremo sul posto. Poco oltre incrociamo queste prime due cordate e scorriamo via velocemente e senza difficoltà passando giuCordate sulla cresta di Rochefort
sto un po’ più sopra della traccia. Ora ci aspetta un tratto molto ripido della cresta, che sarà certamente di ostacolo in discesa. Altri saliscendi sul percorso con brevi aggiramenti su roccia, mentre tutto intorno a noi c’è lo splendore dei ghiacciai del gruppo del Monte Bianco.
Fortunatamente dobbiamo sempre guardare attentamente a cosa facciamo e dove mettiamo i piedi, altrimenti non sapremo più dove piazzare il nostro sguardo in tanta magnificenza di ambiente. Comunque le occhiate furtive a tutto ciò che ci circonda sono continue ed inevitabili. Spaziare tutto intorno a noi sarebbe bellissimo, ma ora è più importante la prudenza e dedicare la quasi totalità del nostro impegno alla parte tecnica della salita. Incrociamo ora altri 5 alpinisti e proseguiamo senza alcun problema. Essendo molto veloci, il tempo sembra fermo e raggiungiamo in breve l’anticima rocciosa, da dove su dei cordini ci si deve calare per una decina di metri a prendere l’ultimo tratto della cresta, quello che ci porterà alle roccette finali. Siamo ormai giunti ad oltre i tre quarti della cresta e la mezz’ora prefissata è superata. Certo potremmo ancora calarci giù, ma con l’unico risultato di dovere poi risalire immediatamente. Insomma il gioco non vale la candela e poi effettivamente se non possiamo arrivare in cima, fermarsi qui o all’attacco della cresta rocciosa non cambia nulla. Il resto della cresta non sembra differente da quanto attraversato finora, così come la parte rocciosa con Renato in forma smagliante non sarebbe stata un problema. Peccato! Ma lo sapevamo già stamattina, quando decidemmo di puntare ugualmente alla cresta. Il vento pronosticato e che ci accolse alla partenza a Courmayeur e poi nei pressi del ghiacciaio del Gigante, non è mai stato effettivamente forte in cresta e non ci ha mai ostacolato. É giunto il momento di goderci il panorama che ci circonda. Con alcune manovre di corde attorno agli spuntoni rocciosi assicuriamo la cordata, così da essere liberi di scattare foto senza altre pre-
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occupazioni. Renato fa la sua solita panoramica dal punto raggiunto e poi iniziamo il ritorno. Ora sono io il primo di cordata e senza più fretta siamo continuamente fermi a scattare foto in tutte le direzioni. Anche il Dente del Gigante in fondo a questa cresta è un qualcosa di spettacolare. Siamo al ripido tratto di discesa che è diviso in due parti da un breve tratto pianeggiante. Scendo abbastanza facilmente la prima parte, poi nel secondo tratto preferisco girarmi faccia a monte per via dei passi molto distanti sulla traccia. Altre soste e foto mentre ci avviciniamo nuovamente alla Gengiva e Don Livio sembra diventato un foto-reporter o un documentarista, poiché in continuazione cambia tra macchina digitale, cellulare e reflex, ma l’importante è scattare foto ed immagazzinare queste vedute. Lo sguardo può ancora spaziare a 360 gradi e ne approfittiamo fino in fondo. Arrivati alla Gengiva trovo una roccia dove fermarsi un attimo a riposare all’asciutto e mangiare qualcosa. Io in realtà berrò solamente dell’altro tè caldo, infatti, in tutta la salita e poi nella restante discesa, avrò messo in corpo una sola barretta energetica e senza neanche aver fatto colazione. Per quanto può sembrare strano, ma io mi sono trovato bene così e senza patire alcun calo energetico. Ora che la cresta è finita e siamo in questo breve momento di riposo, inizio a pensare a ciò che abbiamo finora fatto ed a parte il piacere e la soddisfazione, non mi è sembrato così difficile per quanto sia una salita valutata AD e questa difficoltà ci stia tutta. Mi è sembrato quasi più impegnativa la parte dello zoccolo, spesso su un terreno infido e su pendenze molto ripide. Sicuramente ora ci aspetta un pezzo abbastanza delicato ed impegnativo, inoltre sarò io a chiudere la cordata.
Anticima dell’Aiguille de Rochefort
Cresta di Rochefort e Dente del Gigante
Renato inizia a scendere verso sinistra così come ci indicarono nel tratto finale della salita dello zoccolo, la neve non è un granché e dobbiamo aggirare subito un primo immenso roccione in un tratto esposto. Sotto di noi e leggermente a sinistra, si apre un lungo e ripido canale nevoso che scende fin sotto al ghiacciaio. Neanche sullo zoccolo si può sbagliare, anche se qui in generale i margini di sicurezza sono più ampi. Proseguiamo oltre e poco dopo incontriamo la traccia percorsa in salita. Subito dopo ecco nuovamente il tratto dove è necessario abbassare la testa per riuscire a passare. Aggiramenti, brevi disarrampicate e tratti su neve si alternano tra loro senza soluzione di continuità. I tratti sui quali trovammo alcune difficoltà salendo, in discesa non risultano certamente più facili. Comunque proseguiamo sempre di conserva, escluso un solo punto dove un saltino roccioso più alto degli altri ci ostacola e Don Livio chiede che lo assicuri. Riesco a trovare una comoda conca tra le rocce dove collocarmi stabilmente e così posso facilmente assicurarlo a spalla prima di scendere anch’io dallo stesso punto. Arriviamo sugli ultimi ripidi pendii nevosi e proseguiamo in discesa senza alcun problema, fin quando raggiungiamo la cordata dei 5 che incrociammo più in su sulla cresta. Siamo ormai sull’ultimo canale nevoso prima del ghiacciaio, l’ultima vera difficoltà prima del lungo percorso quasi pianeggiante che ci riporterà al Rifugio Torino. I rischi sono sempre in agguato pur se ormai ridotti. Ciò anche perché pur essendo il canale abbastanza stretto e circondato da rocce, con buona probabilità una caduta finirebbe con una più o meno lunga scivolata giù fin sul ghiacciaio. La crepaccia terminale è chiusa e l’unico inconveniente sarebbe quello di farsi un bel bagno su neve molle ed umida. Non fa freddo e quindi sarebbe quasi gradevole, forse pensava proprio a questo Don Livio, quando decise di farsi un bel bagno. Renato inizia a scendere faccia a monte ed intuisco che anche qui la neve è poco consistente, siamo del resto nel tratto dove in salita c’era quello strano trito di ghiaccio simile a tante biglie di vetro. Quando tocca a me seppur con tutte le cautele, dovute sia
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al tipo di neve sia alla pendenza, scendo invece faccia a valle come del resto per i precedenti tratti su neve dello zoccolo ormai quasi totalmente superato in discesa. Vidi subito dall’inizio che appoggiando il rampone parallelo alla neve e puntando sulla linea di massima pendenza, pur con una neve a tratti molle ed inconsistente, permetteva un breve scivolamento del rampone stesso che, però, si assestava quasi immediatamente. Certo che questo se non si è abituati, può sembrare impressionante, poiché la posizione del piede sembra più adatta a scivolare che a fare qualunque altra cosa. Tale modo di procedere mi dava una notevole sicurezza ed ottimo controllo di ogni passo e mi permetteva di scendere faccia a valle, con l’indiscutibile vantaggio sia di essere più veloce sia di vedere in ogni istante cosa facevo, controllando inoltre i miei compagni di cordata, le loro direzioni di spostamento, le nostre giuste distanze ed ultimo, ma non perciò meno importante, di buttare continuamente occhiate al Monte Bianco ed alle splendide creste che lo circondano.Siamo poco oltre la metà del canale quando Don Livio, che procede anch’egli faccia a valle, scivola senza arrestarsi. Io che dalla mia posizione riuscivo a tenere facilmente sottocchio la cordata, pur senza indicazioni da parte sua lo intuisco immediatamente, ancor prima che abbia toccato la neve con tutto il corpo. Immediatamente mi giro su me stesso buttandomi faccia a monte e piantando la becca della piccozza nella neve con tutta la mia forza. Con una mano tengo il manico mentre con l’altra posta proprio all’attaccatura tra il manico e la becca imprimo forza per frenare la caduta, ponendo il mio corpo come ulteriore peso su di essa. La mia manovra è stata sufficientemente veloce per far sì che quando la corda va in tensione, io sono nella posizione adatta per bloccare la caduta e ciò pur avendo la corda che ci univa già quasi in tensione prima della caduta. La corda va in tensione e la neve molle non mi permette di bloccare ma solo di rallentare la nostra caduta. Tolgo la picca dalla neve due o tre volte, ripiantandola immediatamente un po’ più a destra o a sinistra nella ricerca di neve più consistente. Dopo pochi metri di scivolata riesco a fermare la caduta e siccome potrebbe nuovamente iniziare lo scivolamento, mi aiuto piantando bene anche i ramponi nella neve. Don Livio si rialza e la corda non più tesa, permette anche a me di rialzarmi dopo essermi assicurato che lui stesso è in una posizione stabile. Si è fermato un paio di metri sotto a Renato, che a lui si rivolge indicandogli che se voleva scendere lui da primo bastava dirlo e non c’era problema. Ci ridiamo su! So di avere incamerato un po’ di neve, ma in questo tratto è meglio continuare a scendere fino a mettere i piedi sul molto meno ripido ghiacciaio che ci aspetta. La neve si può togliere anche dopo. Riprendiamo la discesa ed ora Don Livio continua l’ultima parte della discesa faccia a monte, anche quando siamo nel tratto di raccordo tra canale e
ghiacciaio. Poco dopo ci fermiamo ed oltre a togliere la neve accumulata dentro la custodia della macchina fotografica, mi tolgo anche una palla di neve più grossa di un pugno che non so come si era infilata tra la maglietta e la salopette. Ecco spiegato l’improvviso gelo allo stomaco. Ormai giunti sulla parte facile del tragitto, scattiamo le ultime foto ed ammiriamo ancora incantati questo spettacolo della natura che ci circonda, prima di riprendere la traversata verso il Rifugio. La traversata è molto lunga e dopo alcuni saliscendi nei pressi dell’Aiguille Marbres ed un ultimo tratto in leggera salita eccoci nuovamente al Rifugio Torino Nuovo. Andiamo sulla balconata che è posta sopra a La Palud e ci togliamo il materiale di dosso per poi poterlo riordinare nello zaino. Io cerco il poco d’ombra che possiamo trovare per rinfrescarmi un po’, poi mangiamo e beviamo prima di riprendere la via della discesa. Mentre sulle bevande abbondo, sul cibo mi basterà un piccola tavoletta di cioccolato, giusto perché lo stomaco iniziava a far sentire i suoi brontolii. Quando siamo pronti, scendiamo velocemente la lunga scalinata che ci collega al Torino Vecchio ed in breve siamo alla stazione superiore della funivia. Abbiamo una breve discussione sui tronconi della funivia, che ci sembrava di ricordare essere tre ed invece con soli due tratti arriveremo nuovamente a La Palud. Il primo tratto di discesa percorre un lunghissimo dislivello, sono ben 1200 metri! Mentre scendiamo in funivia diamo gli ultimi sguardi allo splendido ambiente nel quale siamo rimasti immersi oggi. Arrivati sotto ci scambiamo le nostre impressioni e ci prepariamo ad un breve spuntino nei pressi del torrente, dopo esserci dati una rinfrescata nelle sue fresche ma impetuose acque. Al ritorno in auto continueremo a parlare della giornata; è evidente che siamo comunque molto soddisfatti, nonostante non sia stata possibile la salita in vetta. Mi tornano anche alla mente i complimenti che abbiamo ricevuto dalla cordata di 5 alpinisti che abbiamo incrociato due volte. Loro hanno dormito in rifugio e pur partendo presto non sono riusciti ugualmente ad arrivare in vetta e si sono complimentati proprio perché noi abbiamo fatto praticamente il loro stesso percorso ma con meno tempo e partendo dai meno di 300 metri di quota di Venaria. In realtà non abbiamo fatto niente di straordinario, ma io sono molto soddisfatto sia di come sono salito senza timore nel tratto di traversata della cresta, sia di come con assoluta tranquillità ho sceso le roccette ed il tratto di misto prima del ghiacciaio. Ho inoltre avuto conferma dell’ancora grande prontezza di riflessi, avuta nel momento di fermare la caduta di un mio compagno di cordata. Un grazie particolare ai miei due compagni Renato e Don Livio, con i quali ho vissuto questa bella giornata di sole e questa bellissima salita alpinistica.
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Premiazione Concorso Fotografico 2013 Il 15 settembre 2013 si è tenuta la premiazione del concorso fotografico organizzato dal CAI in collaborazione con il gruppo fotografico effe8 epatrocinato dal Comune di Lanzo con tema “Obiettivo montagna”. I premi ai primi tre classificati sono stati consegnati dal vicesindaco di Lanzo Giuseppe Vianzone. Tutte le foto in gara sono state esposte a Lanzo, in piazza Peradotto, per l’intera giornata. Molto numerosi sono stati i fotografi che hanno partecipato al concorso e le persone che hanno visitato la mostra in piazza Peradotto.
1º classificata - Autore:
Camoletto Andrea
2º classificata - Autore:
Fornelli Barra Tiziana
3º classificata - Autore:
Visca Bruno
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Ciaspolata
a Pian Serpeis
Alpinismo giovanile
Escursione al
Rifugio Tazzetti
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alla Cappella
del Giardino
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In vetta
al Cevedale
Escursione
a Punta Adami
Lago Casias
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Tour dei ghiacciai
al Crot del Ciaussinè
pulizia sentiero
Monti di Voragno -Santa Cristina
La Bellavarda
dalla strada
che sale al Ciavanis
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Dalla vetta
del Doubia
In vetta al Monte Rosso d’Ala
Castagnata sotto
la neve alla Baita San Giacomo
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Anello dei laghetti del Turlo di Bruno Visca Nello scorso mese di agosto è stato aperto dai volontari del CAI un nuovo sentiero (in rosso nella mappa) che permette di raggiungere i due laghetti del Turlo e il passo di Costa Fenera. I due laghi si trovano nell’alta Valle di ViÚ a una quota di circa 2370 m in un luogo di rara bellezza. Il ripristino di questo facile sentiero di alta montagna consente di percorrere due diversi itinerari ad anello con partenza dal lago di Malciaussia.
La mappa dei due percorsi ad anello
Descrizione dei due percorsi: Lunghezza singolo anello 9500 m circa Dislivello in salita 850 m circa - Tempo di percorrenza singolo anello 5 h circa Dal lago di Malciaussia prendere il sentiero 114 che porta al Colle della Croce di Ferro. Dopo circa 40 min svoltare a sinistra sul sentiero 113 che conduce al lago Nero e al Colle delle Coupe (indicazioni). Dopo pochi minuti, in un tratto quasi pianeggiante, ha inizio sulla destra il sentiero ripristinato segnalato con cartelli indicatori (contrassegnato in rosso sulla mappa). Con circa 1 h e 30 min di cammino, prima su
prato e quindi su facili roccette, si raggiungono i due laghetti. In questo primo tratto di sentiero il panorama sovente spazia sul lago di Malciaussia e sul lago Nero. Con circa ulteriori 20 min di cammino si raggiunge il Colle di Costa Fenera (3 h da Malciaussia). Arrivati al Colle vi sono due alternative: svoltando a destra si raggiunge il Colle della Croce di Ferro, svoltando a sinistra il Colle delle Coupe. Il per-
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corso per ambedue i colli si snoda sullo spartiacque tra la Valle di Susa e la Valle di ViĂš e, per entrambi, sono necessari circa 40 min di cammino. Poco sotto il Colle della Croce di Ferro, sul versante della Valle di Susa, si trova
il rifugio Ravetto dove è possibile consumare un pasto caldo. In 1 h e 30 min si scende a Malciaussia e si chiude il percorso. Dal Colle delle Coupe, sempre in circa 1 h e 30 min, si ritorna a Malciaussia passando dal lago Nero.
Il lago di Malciaussia
Il lago Nero
Il secondo laghetto del Turlo
Il rifugio Ravetto
Il colle della Croce di Ferro
Pecore al rifugio Ravetto
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Vassola, un mondo dimenticato Pier Luigi Mussa
lago Paiare
Il Vallone di Vassola, in basso stretto ed incassato tra il versante occidentale della Pian Spigo e le bastionate orientali del Gran Bernardé, in alto piega ad angolo retto e si allarga proprio alle spalle di quest’ultimo; ne risulta un universo completamente nascosto, uno dei luoghi più suggestivi delle Valli di Lanzo. Ma grande bellezza ha l’intero vallone, di origine glaciale, comprendendo anche il bacino secondario della Lombarda, originato dalla dorsale che scende dalla Giardonera fin sotto l’Alpe Balmot. Ogni volta che raggiungo il Piano del Vailet, racchiuso tra il versante settentrionale del Gran Bernardé, Punta e Picchi del Seone, Bessun e Giardonera sullo spartiacque con la Valle Orco, non riesco a non restare ammirato dallo scenario: pittoreschi pascoli solcati da ruscelli, alpeggi, ripide pareti tutt’intorno. Analoga “magia” la ritrovo ad esempio al Pian di Lee, sopra l’Alpe Lombarda: le baite appoggiate su vasti e compattissimi banchi di roccia montonata, il piccolo lago, ed in alto il torrione che domina il Colle di Nora. E poi in alcuni piccoli laghetti (quello nella zona dell’Alpe Paiare, quello della Coppa, o il lago della Truna sotto il Colle di Nora) forse ancora più affascinanti dei più noti Laghi del Seone, limpidi specchi d’acqua in ambiente severo e suggestivo. E come scordare le tante cascate, soprattutto in stagione non avanzata, il contrasto tra fioriture e rocce montonate, o
le ombre lunghe e i colori dell’autunno; e ancora gli alti e compatti dirupi rocciosi, i grandi massi, i monoliti sulle creste. L’ambiente è selvaggio e ben poco contaminato, e i segni lasciati dall’uomo si notano appena; questi segni sono oggi i muti testimoni del lavoro di tante generazioni di montanari che qui, con fatica e privazioni, hanno cercato di sfruttare le magre risorse disponibili. A scanso di equivoci non è un rammarico retorico per un mondo che non c’è più, fatto di vita grama e risorse limitate, ma rispetto per una parte della nostra storia, che merita di essere conosciuta, valorizzata e tramandata. Lungo i percorsi impressiona il numero di alpeggi che si incontrano o avvistano, magari protetti da balze rocciose, al riparo dalle valanghe; spesso, ben mimetizzati nell’ambiente, appaiono all’ultimo istante. Il terreno è aspro, con continui salti alternati a balconate di roccia compatta, dirupi incombenti, ripidi prati e minuscole conche. Si incontrano continuamente, ed in genere per brevi tratti, opere costruite per “addomesticare” la montagna, spesso a prezzo di fatiche immani: lastricati ad attraversare pietraie; scalinate in pietra a superare tratti impervi; quel che resta di canali di irrigazione e ponti o attraversamenti; eleganti ed ordinati mucchi di spietramento dei pascoli. Notevoli ad esempio i lastricati nella zona dell’Alpe Balma o dell’Alpe Lombar-
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Vailet, di sicuro impatto, contornata da vette che superano i 2700m. Si curva verso ovest ad angolo retto, e si riprende a salire superando l’alpeggio (2233m); poi altra bastionata e si lascia a destra la non lontana e poco visibile Alpe Seone (2406m) in posizione spettacolare. Si arriva così alla zona dei Laghi del Seone, a oltre 2500m, ed infine al Colle della Terra d’Unghiasse (2666m), che si affaccia sull’omonimo vallone. Circa 1450m di dislivello, decisamente “sul lungo”, visti i molti spostamenti; il sentiero ponte Piano di Vassola è quello che è e può essere problematico con nebbia: spesso scompare nell’erba alta e nei bassi cespugli, soprattutto in da, il ponte in pietra al Piano di Vassola (il suo tutta la parte intermedia, o si perde in labirinti “gemello” l’ha spazzato via l’alluvione del 2000), di rocce montonate e massi (tanti i tratti con rari i resti di opere di canalizzazione come a monte ometti e pochi segni sbiaditi). Sempre da Vonzo è dell’Alpe Rossa di Sotto (oggi utilizzati come senaltrettanto consigliabile percorrere il bordo orientiero); per non parlare degli ordinati ed imponenti tale del vallone, cioè il sentiero per il Colle della cumuli di pietre del Vailet. Forca (con problemi simili all’altro). Ma anche qui I percorsi. Nella zona, in un passato ormai lonla difficoltà è ampiamente ripagata dalle continue tano, c’era un fitto reticolo di sentieri che univa gli sorprese, dai cambi di aspetto, dagli spunti pittorealpeggi; oggi ne restano poche tracce, spesso giusto schi che si rivelano via via. Oggi l’accesso diretto qualche raro ometto. Consigliabile prendere confida Chiappili è ormai impercorribile, per cui condenza con i luoghi seguendo i pochi percorsi prinviene accedervi dal Ciavanis o dal Roc ‘dle Masche cipali (già lì con qualche difficoltà), e poi ritornare (con ulteriore interesse) utilizzando una delle due lasciandosi guidare dalla curiosità, andando via via tracce trasversali, la più bassa a monte della para scoprire gli angoli più nascosti e decentrati. tenza dei parapendii e la più alta a partire dall’Alpe L’itinerario principale risale interamente il ValloQuarchietto. Si arriva sulla dorsale sopra Testane; è lungo ed impegnativo, ma di grande soddirebbo e, attraverso vari alpeggi (Alpi Rocciapian sfazione, quand’anche l’escursione venga limitata e Trai), alti sul Vallone della Lombarda, si arriva ad una delle tante possibili “tappe” intermedie. al Pian di Lee (2268m l’Alpe), sotto i Colli della Già in partenza Vonzo (1231m), che si raggiunge Forca e di Nora. in auto da Chialamberto, e Chiappili, dopo la fagMa il percorso che ritengo più entusiasmante è il geta iniziale, meritano una visita per la posizione lungo collegamento, parte dell’Alta Via Canavesaincantevole abbinata ad un’intelligente opera di na, tra i Colli della Forca e della Terra di Unghiasrecupero. In meno di 400m di dislivello si entra se. Si taglia trasversalmente tutta la parte alta tocnel vallone vero e proprio, raggiungendo la vasta cando il Pian di Lee e l’Alpe Balma, scavalcando conca glaciale del Piano di Vassola, solcata dal torrente con le sue pozze di acqua limpilago Seone Inf. dissima. Di qui, con percorso decisamente più impegnativo, si sale all’Alpe Balmot (1889m), non prima di aver superato una costruzione caratteristica proprio sotto una roccia strapiombante; poi si va ad attraversare il torrente su una placconata di stupendo gneiss attrezzata con un rudimentale mancorrente (molto problematica con tanta acqua, come ad inizio stagione). Dopo l’Alpe Rossa di Sotto si supera una stretta gola, dove il vallone sembra dover finire; ed è invece la “porta” della grandiosa conca glaciale di Pian - 49 -
l 'Annuario 2014 lastricato Alpe Balma
e i segni di abbandono, accentuati da arbusti invadenti ed erba alta, non possono essere troppo attraenti neppure per chi ama luoghi belli, isolati e incontaminati. Nello specifico di Vassola un bel progetto integrato che coniughi natura e storia non sarebbe una cattiva idea. Per cominciare, l’inizio non necessita di lavori complessi (nei tratti più ostici le opere dei “vecchi” resistono ancora), ma solo di adeguata pulizia, bollatura e segnalazione; certo che ovviamente il tutto va poi tenuto pulito con regolarità, visto che l’erba e i rovi crescono ogni anno. Che poi vorrebbe dire dare un po’ di lavoro a qualcuno, sul territorio e nel tempo; ed il lavoro origina lavoro. Ed ancora qualche bacheca informativa, una cartina del reticolo dei percorsi, qualche studio storico, articoli, pubblicazioni, in-
la costola che separa dal vallone principale in un colletto a oltre 2400m (Colle della Terra di Arré), sopra l’Alpe Li Arré, autentico nido d’aquila; e poi Alpe Pian di Lee scendendo al Vailet e risalendo verso il Seone. Anche le possibili deviazioni sono da non perdere: il laghetto della Truna ed il sovrastante Colle di Nora, le Alpi Biolla e Paiare col vicino laghetto; tra l’altro da qui si può eventualmente proseguire, senza perdere quota, verso il Lago della Coppa (e magari salire al colle omonimo), riportandosi sul percorso principale vicino all’Alpe Seone. Più in generale sono tante le varianti, anche con anelli più o meno lunghi. Vale la pena toccare l’Alpe Lombarda, raggiungibile dal basso da Balmot, o lungo un’esposta cengia orizzontale da Rocciaternet, diffusione della conoscenza, anche all’estepian, e da cui una traccia sale tagliando ripidi ro. Vedrei bene un bel coinvolgimento del CAI, pendii fino ai Li Arré. Poi si possono salire cime e ed in particolare del CAI Lanzo. Poi, nel tempo, il colli, coinvolgere i valloni adiacenti (Bojret, Gran progetto potrebbe crescere ed estendersi alle zone Bernardé, Unghiasse); e c’è anche spazio per l’alpiadiacenti. E, vista la distanza dal fondovalle e visto nismo (Picchi del Seone, Tovo Piccolo), ed ottima che non tutti hanno un allenamento adeguato per roccia (gneiss ghiandone) anche per l’arrampicata, lunghi dislivelli, credo anche che un bel bivacco sulle innumerevoli pareti e paretine . (basterebbe recuperare una delle numerosissime Cosa bisognerebbe fare. Come spesso succebaite) potrebbe fare da volano. Già in passato de è paradossale che i posti più belli siano anche qualcuno l’aveva proposto, con ben poco successo. quelli meno conosciuti e valorizzati. Se poi, come qui, si unisce alla grande bellezza ambientale anche il valore storico (la storia lago della Truna degli “ultimi”, ma sempre di storia si tratta) ecco che “qualcosa non torna”. Si fa sempre un gran parlare della valorizzazione del nostro territorio e del favorirne la frequentazione; “il turismo e il territorio sono il nostro petrolio” dicono per prime le tante Istituzioni, che poi dirottano spesso le (poche) risorse in progetti assai più discutibili. In generale credo, e non da oggi, che il vero futuro passi, più che nelle grandi opere, per capillari e continuativi interventi di recupero e cura del territorio, con manodopera duratura nel tempo. Quello che è certo è che i guasti - 50 -
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Giornate Gastronomiche in Baita 2014
Al fine di raccogliere fondi per la nuova sede sono state organizzate delle giornate in baita San Giacomo con menu a tema, speriamo in una vostra adesione al fine di sostenere le spese per la vostra sede. Lunedi 21 aprile • Pasquetta in baita Per trascorrere con la tradizionale grigliata la festa Domenica 18 maggio • pranzo a tema Per riscoprire antichi sapori ormai dimenticati, ma ancora legati alle tradizioni delle nostre valli.
Domenica 12 ottobre •Pranzo dei soci In occasione della castagnata sociale un pranzo offerto a tutti i soci che hanno collaborato durante l’anno alle attività sociali. Prenotazioni in sede il giovedì precedente Quota indicativa 20 euro a persona. - 51 -
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Val Servin Menu tipici della vallata VarietĂ Pizza Gradita Prenotazione
Fraz. Cornetti - 10070 BALME (To) Cell. 346.5219724
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CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Lanzo
37° CORSO DI GINNASTICA PRESCIISTICA I primi freddi si fanno sentire segnale che l’inverno è alle soglie, ed è in questo periodo che si incomincia a ripensare alle prossime sciate invernali, e ci si accorge di essere ancora un po’ arrugginiti nei movimenti frutto di un’estate a volte trascorsa all’insegna del riposo e del poco movimento. La sezione del CAI Lanzo come ogni anno organizza un corso di ginnastica presciistica al fine di rimettere in “piena forma” gli sciatori in previsione delle future sciate
Il corso viene organizzato nella palestra delle scuole medie di Balangero con due serate settimanali e per tre mesi Martedì e Giovedì ore 20,30 -21,30 Inizio il 7 ottobre 2014 sino a dicembre, le iscrizioni si ricevono direttamente in palestra prima delle lezioni oppure in sezione. Forte sconto ai soci cai. Informazioni CAI Lanzo tel. 3392142579 il giovedi sera ore 21-22,30 - 53 -
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Concorso Fotografico a premi a cura del Cai di Lanzo con la collaborazione dell’Associazione Fotoamatori effe 8.
REGOLAMENTO Concorso aperto a tutti i soci iscritti alle sezioni Cai del CVL (Canavese e Valli di Lanzo) e ai soci dell’Associazione Fotoamatori effe 8 di Balangero. Sezione unica con fotografie a colori e in b/n.
Tema: “Borgate e Alpeggi Montani” 1) Per tutti i partecipanti: a) scaricare la scheda partecipazione sul sito www.cailanzo.it b) inviare all’indirizzo di posta elettronica delle proprie sezioni Cai del CVL di appartenenza fino ad un numero massimo di tre file digitali formato lato più lungo 30 cm. (3543 pixel) con risoluzione di 300 pixel pollice (dpj) salvati in jpg, unitamente alla scheda di partecipazione con allegata ricevuta del pagamento effettuata presso la propria sezione. c) oppure in alternativa far pervenire alla propria sezione del Cai del CVL, un CD comprendente i file come descritto al punto b), allegando sempre scheda di partecipazione e ricevuta di pagamento. d) ogni file dovrà essere denominato da un codice personale con 7 caratteri alfanumerici così composti, ad esempio MORALF1 dove MOR sono le prime tre lettere del cognome e ALF del nome e 1 il numero progressivo immagine. Il codice ed il luogo fotografato dovranno essere riportati sulla scheda di partecipazione.
La quota d’iscrizione per ogni partecipante è di Euro 10,00 (dieci) Termine di consegna delle opere 11 luglio 2014. Il concorso avrà luogo previo raggiungimento di almeno 50 iscritti. - 54 -
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2) A cura delle sezione del Cai CVL:
La partecipazione al concorso implica l’accettazione da parte di ogni partecipante di quanto segue:
Qualora non si raggiungesse tale soglia, ogni sezione Cai del CVL provvederà alla restituzione del materiale inviato e della quota d’iscrizione a ogni singolo partecipante.
1) dichiara di essere responsabile di quanto costituisce oggetto delle opere presentate;
In caso di regolare svolgimento del concorso ogni sezione Cai del CVL provvederà a far pervenire al Cai di Lanzo Torinese i file ricevuti dai partecipanti e le rispettive quote di iscrizione sul c/c bancario del Cai Lanzo tramite bonifico IBAN: IT 16K0326830560053858461490 con causale “concorso fotografico. Termine di consegna delle opere 18 luglio 2014.
3) Premi e Giuria L’associazione Fotoamatori effe 8 selezionerà la giuria, composta da tre esperti del settore, esterni agli enti organizzatori, con il compito di giudicare insindacabilmente e inappellabilmente le opere vincitrici. Le prime settantacinque opere selezionate dalla giuria saranno esposte in Lanzo Torinese nel mese di settembre 2014, con data da comunicarsi entro fine agosto 2014. In tale data saranno premiati i primi tre classificati Cai CVL e il primo classificato dell’Associazione effe8. I premi saranno stabiliti in base al numero dei partecipanti. In tale giornata sarà selezionata fra quelle esposte la Foto più votata dai visitatori della mostra; l’autore di tale foto si aggiudicherà una settimana di soggiorno con parenti e amici (max 10 persone in tutto) presso la Capanna San Giacomo di Moia a cura del Cai di Lanzo.
2) dichiara di essere autore di tutte le opere presentate e detenerne tutti i diritti; 3 dichiara che le persone eventualmente presenti nelle opere, hanno dato autorizzazione in forma scritta ad utilizzare la loro immagine nell’ambito di questo concorso; 4) autorizza gli enti organizzatori ad utilizzare le foto inviate, per scopi culturali, allestimento mostre, pubblicazioni anche su internet, indicando sempre il nome dell’autore e senza fini di lucro. 5) pertanto il partecipante dichiara di aver letto e di accettare integralmente il Regolamento, e autorizza il trattamento ai dati personali ai sensi del D. Lgs 196/3 per tutti gli adempimenti necessari all’organizzazione e allo svolgimento del concorso
La data della mostra “Borgate e Alpeggi Montani” e l’elenco dei vincitori saranno comunicati a cura del Cai di Lanzo.
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Az. Agricola Tetti Ugo Loc. Piano della Mussa - Balme - TO Pranzi - Cene - Merende sinoire Pernottamento in baita su prenotazione Tel. 347 4439384 - 0123 820021 info@agrimasina.com • www.agrimasina.com Gradita Prenotazione.
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C.A.I. Lanzo
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C.A.I. Sezione di Lanzo
Commissione sentieri e segnaletica Attività 2013 Anche quest’anno è proseguita incessantemente l’attività di recupero e di segnaletica dei diversi sentieri come da programma. Fa piacere constatare che il gruppo che solitamente partecipa a questa importante attività del CAI di Lanzo si è arricchito di nuovi soci: sono rimasti molto soddisfatti. Speriamo di essere sempre più numerosi. A tal proposito rivolgiamo a tutti coloro che desiderano fare questa esperienza, di segnalare il proprio nominativo il giovedì sera in sede. Partecipare almeno una volta a una giornata di lavoro sui sentieri delle nostre Valli è riandare con la mente al tempo passato, è ammirare quanto lavoro i nostri avi hanno fatto (mulattiere, muretti, piloni, ecc.) ed è quindi, con il nostro piccolo contributo di pulizia e ripristino, far rivivere quel mondo che altrimenti andrebbe perduto.
Intervenite numerosi, vi aspettiamo. La giornata di pulizia non è solo lavoro e… sudore, ma anche allegria; al termine, infatti, tutti a tavola per una sempre graditissima “merenda sinoira”. Quest’anno ringraziamo vivamente gli Amici di Pian Audi, gli Amici di Ritornato e il Sindaco di Ceres per le succulente “merende sinoire” che ci hanno offerto. Anche il CAI giovanile ha dato il suo contributo: giovani e giovanissimi, armati di guanti, di pennelli, di vernice bianca e rossa, di rastrello e di cesoie hanno risistemato il sentiero da Ritornato a Case Picat. Si sono divertiti molto! Fiduciosi di ritrovarci di nuovo tutti insieme, ringrazio tutti e vi dò appuntamento al prossimo anno. Dario Airola
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C.A.I. Lanzo
Calendario Giornate di Pulizia Sentieri 2014 DOMENICA 30 MARZO
PULIZIA SENTIERO Area camper Varisella - Cappella di San Grato Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30
DOMENICA 25 MAGGIO
PULIZIA SENTIERO a Cantoira
Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30
DOMENICA 6 LUGLIO
PULIZIA SENTIERO Usseglio – Lago del Servin Ritrovo Sangri-La (Lanzo) alle ore 7,30
Al termine di ogni giornata merenda sinoira Munirsi di roncola e guanti (+ pranzo al sacco) (Possibilità di usufruire del materiale della sezione per chi ne fosse sprovvisto)
intervenite numerosi - 59 -
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Commissione Speleologica Siamo arrivati anche quest’anno a tirare le somme sull’attività svolta della Commissione Speleo, ovviamente partiamo dalle innumerevoli gite sociali fatte con l’ausilio della Commissione come responsabile, dalle Grotte di Pugnetto alle Miniere di Fragnè, passando poi al sito minerario di Brosso, ed il tratto turistico della Grotta di Rio Martino a Crissolo, uscite fatte per rendere partecipe allo scenario ipogeo, una parte di turismo che si interessa al territorio. Quest’anno presso la Grotta di Pugnetto, abbiamo reso possibile il progetto inframondo, ideato dall’artista Laura Viale, sotto forma di Workshop, con la direzione del PAV, Parco Arte Vivente di Torino, dove oltre l’escursione nel sito ipogeo, venivano realizzati disegni parietali con tecnica del frottage, sotto la cura di una grande artista, e ottima insegnante, Laura Viale. Le nostre escursioni continuano alla ricerca su fonti appena rinvenute, dove si citano le gallerie della Grotta
di Pugnetto, che uscivano presso la val di Viù. Abbiamo già trattato l’argomento in passato, ma non si può cancellare alcuna possibilità di congiungimento delle due valli in maniera ipogea. Abbiamo esplorato, parte del versante del comune di Viù, dove tramandato da generazioni si narra che si videro persone uscire da anfratti di rocce per andare, intorno al XVI secolo, ad appiccare il fuoco al castello di Viù, tutto questo è quanto si sa della storia delle nostre valli. Bisogna dire che nelle nostre esplorazioni sul territorio abbiamo trovato ingressi di siti estremamente particolari, che stiamo ancora esplorando e studiando, e credo, volendo essere molto ottimista, che presto qualche cosa salterà fuori, oltretutto, sempre sul territorio di Viù, sono stato partecipe a un’escursione che ha dell’incredibile, mi è stato raccontato di un abisso di oltre cento metri di profondità, si tratta di una spaccatura in una roccia, dove in realtà si scende di diversi
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metri, il resto è ancora da scoprire. Potrebbe anche in questo caso essere valida la leggenda che narra di un gruppo di uomini scesi in questo abisso con mezzi rudimentali all’inizio del 1900, dove con candele scesero per un centinaio di metri, poi finirono le corde, mentre la cavità continuava nel buio, bene, penso che come si tramandano le leggende, di famiglia in famiglia, si tramanda anche qualcosa di vero, ed in tutto questo, se pur in minuscola parte, una piccola realtà sicuramente dovrà affiorare. Sempre nel sito della Grotta di Pugnetto, è stata fatta un’esplorazione su un ramo risalente presso il salone della fontana, di una ventina di metri, che finisce su crollo, tale ramo è stato dipinto con frecce dai medesimi “pittori”, continuo a chiedermi come si possa imbrattare anche parti di gallerie che comunque non hanno un’unica via di accesso, in altre parole sono a senso unico, e la strada del ritorno è una sola. Per il
prossimo anno sono state fissate alcune uscite sociali, altre a richiesta si possono svolgere con la Commissione Speleo, noi abbiamo in programma molte altre uscite, non solo in grotte ma anche in miniere della Valle D’Aosta. Contattateci per poter continuare lo sviluppo della cultura ed eventualmente per approfondire la tecnica speleologica necessaria per l’escursione dei siti ipogei . Macario Silvio
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Verniciatura Bivacco Molino Il nostro bivacco ha bisogno di manutenzione, specialmente di essere riverniciato. Per questo motivo cerchiamo volontari che, la domenica del 15 giugno 2014, collaborino a questa iniziativa. Gli interessati possono prenotarsi entro giovedÏ 12 direttamente in sede o telefonando al numero 360444949 il giovedÏ sera dalle 21 alle 23. Il direttivo del CAI ringrazia tutti gli aderenti all’iniziativa.
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Sezione di Lanzo Settore SCI Via G. B. Savant 1 LANZO (Tel.0123/320117)
CORSO SCI DI FONDO 2014 LOCALITA' USSEGLIO DURATA 5 DOMENICHE INIZIO DOMENICA 19 GENNAIO LEZIONI GIORNALIERE DI 2 ORE (10-12 e 13-15) CON LA QUOTA DI ISCRIZIONE 5 GIORNALIERI OMAGGIO!! possibilità di affitto sci sul campo scuola
Corso per principianti Questo programma introduce allo sci di fondo. Anche per chi non ha mai sciato, la progressione delle lezioni è appositamente studiata per rendere gli Allievi in grado di acquisire le basi della tecnica classica. Svolgimento corso domenica ore 10-12 o 13-15 Gli organizzatori si riservano di distribuire gli allievi nei turni domenicali in base al numero degli iscritti
Corso di perfezionamento Questo livello prevede il perfezionamento della tecnica per permettere agli Allievi di acquisire la padronanza necessaria per percorrere agevolmente e con sicurezza itinerari più impegnativi. Sono previste anche nozioni di sketting. Svolgimento corso domenica ore 13-15
Corso speciale bambini (SE VIENE RAGGIUNTO IL NUMERO) Verrà istituita una classe per l'insegnamento mirato ai più giovani. Potranno partecipare i ragazzi che vogliono avvicinarsi allo sci di fondo. Svolgimento corso per bambini, domenica ore 10-12
QUOTE ISCRIZIONE: 60,00 (due ore x 5 lezioni + 5 giornalieri) (i corsi verranno annullati se non si raggiungerà il numero di 6 allievi)
Iscrizioni in sede o direttamente sulle piste prima dell’inizio del corso (o contattando direttamente i maestri di sci tel.360444949-3497812845) - 63 -
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GITE AUTOBUS 2013 di Laura Carena Prima gita del 2013 in programma: 10 marzo ciaspolata al Rifugio Troncea. Previsioni meteo: abbondante neve. E così è stato; la neve tanto sospirata nei mesi di gennaio e febbraio è scesa copiosa fin dal primo mattino, imbiancando anche le strade di Torino. Gita annullata. Il gestore del rifugio mi ha detto che ne sono caduti 80 cm in poco tempo. 20-22 luglio siamo andati nel Parco Nazionale dello Stelvio. Il primo giorno siamo stati a visitare l’Abbazia di Piona, sulla piccola penisola dell’Olgiasca sul Lago di Como. All’ingresso si innalzano le severe statue di San Benedetto e San Bernardo, come a protezione del monastero e per ricordare a tutti che questo è un luogo sacro. È un bel posticino, sul lago, adagiato nel verde e con vista sulle montagne ancora innevate, i monaci hanno saputo scegliere bene! Poi arriviamo a Santa Caterina Valfurva, grazioso centro montano, poco oltre Bormio. E qui il gruppo si divide. Alcuni salgono al Rifugio Pizzini per il pernottamento. Il giorno seguente andranno al Rifugio Casati mt 3269 e da qui in cordata al Cevedale mt 3769, massiccio coperto da ghiacciaio che si trova nel punto centrale del gruppo dell’Ortles. Nella notte arriva il temporale e piove fin verso il mattino facendo temere di dover annullare l’ascensione. Fortunatamente il tempo va via via migliorando fino a regalare agli alpinisti una splendida giornata di sole. La salita è dapprima poco impegnativa, ma lunga attraverso l’altopiano del Cevedale, poi prende a salire e ci si trova a dover superare il crepaccio marginale su di un ponte di neve. Emozione: per il troppo via vai di cordate il ponte crolla e per la discesa occorre fare una bella “sicura” per superarlo. La salita ora si fa più ripida, alla fine si raggiunge la cresta che percorrendola verso ovest, porta alla bel-
lissima vetta panoramica. La vista è notevole, e si perde tra i ghiacciai e le vette circostanti. Mentre gli alpinisti sono al Cevedale, un altro gruppo è impegnato nell’anello dei tre rifugi: Forni, Pizzini, Branca, Forni. Partiamo dal Rifugio Forni, percorriamo la verdeggiante Val Cedec e arriviamo al Rifugio Pizzini, mt 2706, contornato dai ghiacciai del Gran Zebru, Cevedale, Monte Pasquale e Pizzo Tresero. Poco al di sopra del rifugio si notano le morene e i piccoli laghetti tipici di quando un ghiacciaio si ritira. In alto sulla cresta appare il vecchio rifugio Casati. Nonostante l’altitudine non fa freddo, mangiamo i nostri panini al sole, godendo di questo incantevole paesaggio. In particolare osserviamo attentamente il ghiacciaio del Cevedale, nella speranza di vedere i nostri amici scendere dopo l’ascensione. Poi riprendiamo il cammino, e dopo un’ora e mezza arriviamo al Rifugio Branca mt 2493 vicino al Lago di Rosole e sotto i ghiacciai del Vioz (mt 3645) e di San Matteo (mt 3679). Anche qui è molto evidente quanto i ghiacciai si siano ritirati. Intanto il tempo peggiora velocemente, ci affrettiamo a far ritorno al Rifugio Forni, ma nell’ultimo tratto becchiamo il temporale. Al Forni sono da poco giunti anche gli alpinisti e così il gruppo è quasi al completo. Quasi, perché alcuni hanno preferito rimanere a Livigno per fare shopping. Alla sera tutti insieme a cena, a raccontare e ricordare i momenti più belli della giornata. Il terzo giorno abbiamo cambiato paesaggio: niente ghiacciai, ma pini, prati, laghetti. Prima percorriamo un tratto lungo il lago di Livigno, poi risaliamo la stretta, scoscesa e verdeggiante Val Alpisella fino a raggiungere i prati in cui è adagiato il lago Alpisella e poi l’omonimo colle. Questo colle ha una particolarità: fa da spartiacque tra le acque che confluiscono nel bacino del Danubio e quelle che confluiscono nel bacino del Po. Qualcuno invece di fare questa escursione, ha preferito
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salire in funivia al Mottolino. Alle 15 vacanza finita; sotto un cielo minaccioso di temporale saliamo sul bus per far rientro a casa. Ferragosto: come è consuetudine ormai da alcuni anni ci rechiamo ad assistere al concerto in montagna dell’orchestra Bruni. Quest’anno la meta è il Pian del Re, sorgenti del Po, ai piedi del Monviso. Nonostante svariate ed assurde difficoltà create dagli organizzatori, riusciamo ad avere il “pass” affinché il nostro bus possa raggiungere Crissolo: sarà l’unico bus parcheggiato in un piazzale semivuoto!! Tutti gli altri bus sono stati costretti a fermarsi a Paesana, i passeggeri trasportati su navette che, al costo di € 8,00 per persona, percorrono i 9 km e mezzo (ma sono di salita perbacco!) e giunti a Crissolo si fermano. Chi vuole farsi portare fino a Pian del Re, prende un’altra navetta, paga € 4,00 A/R e finalmente è a Pian del Re, e se poi vuole riscaldare lo stomaco eccolo servito: un mestolo di polenta con quattro bocconcini di carne e tanto sugo al modesto costo di € 15,00!! Per noi, dalla piazza di Crissolo, salita a piedi sul sentiero che in due ore ci porterà al luogo del concerto. Chi vuole può comunque
prendere la navetta. Il luogo del concerto è immerso in una nebbia a tratti fitta, pioviggina, erba alta ovviamente bagnata e qua e là profumata di sterco di mucca. Il “re di pietra” ovvero il Monviso, avvolto da dense nubi, non è mai apparso. Dopo due ore e mezza di attesa, ci comunicano che il concerto non si farà, causa pioggia. E ci danno appuntamento, dopo un’ora e un quarto in attesa, di vedere le condizioni meteo. Nel frattempo in televisione viene trasmesso il concerto registrato il giorno prima. I pochissimi partecipanti manifestano tutto il loro disappunto ed una parte prende la via del ritorno. Intanto il tempo non migliora. Dopo le 14 verranno suonati alcuni brani ai pochi irriducibili rimasti. Tra poco arriveranno le prime brume autunnali a ricordare che un altro anno è passato. Abbiamo visitato posti nuovi e scattato molte foto, che ci terranno compagnia nelle fredde giornate invernali. Ringrazio tutti i partecipanti per la loro amicizia, e spero che il prossimo anno ci ritroveremo di nuovo tutti insieme, in cammino verso nuove mete.
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Grazie di cuore ed un abbraccio a tutti.
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Orsi e lupi nelle Valli di Lanzo Nei tempi antichi, nelle Valli di Lanzo vi fu libertà assoluta per la caccia, essendo nell’interesse generale che il numero di orsi, lupi, cinghiali, linci a causa della loro pericolosità per la popolazione e per gli animali domestici, non aumentasse a dismisura. All’inizio del 1300, Margherita di Savoia, marchesa di Lanzo, Ciriè e Caselle, tenne conto di queste libertà nelle franchigie accordate ai valligiani. Tali concessioni furono confermate negli Statuti dati il 13 novembre 1351 da Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde, che lasciava la caccia libera per qualsiasi tipo di selvaggina, riservando tuttavia a sé, o in sua vece al castellano di Lanzo, il capo di ogni cinghiale e una parte d’ogni orso abbattuto. Tale parte variava secondo il luogo: ad Ala e Coassolo si dovevano dare 6 coste, a Mezzenile la testa, a Usseglio una spalla, a Lemie mezzo quartiere, a Cantoira 14 coste, a Ceres 14 coste o la testa. In genere però era uso che i cacciatori non consegnassero la parte in natura, ma ne pagassero in denaro corrente il valore corrispondente. Le coste d’orso valevano 1 soldo, la spalla 5, mentre 3 soldi valeva la testa di cinghiale. Si tenga però conto che vi erano di sicuro molti cacciatori di frodo che ovviamente non dichiaravano le prede catturate per non versare le quote dovute e che rischiavano forti multe nel caso fossero stati scoperti. Dai conti della Castellania di Lanzo, comprendente la Valle d’Ala, la Val Grande e la Valle del Tesso, risultano quindi catture molte diverse secondo gli anni e i luoghi. Dal 5 novembre 1374 al 3 aprile 1377 a Coassolo e Monastero di Lanzo nella Valle del Tesso furono uccisi e denunciati 42 orsi e 49 cinghiali. Dovette essere questo un periodo veramente eccezionale di catture di orsi, poiché in altre annate esse si limitavano a 1-2 capi in tutta la Castellania. I comuni interessati alla caccia all’orso era un po’ tutti quelli delle tre Val-
li di Lanzo, da Mezzenile in su. I cinghiali erano presenti ovunque, anche nei comuni all’imbocco delle valli. Nel 1500 i duchi di Savoia si riservarono, per la caccia all’orso, i territori della Castellania di Lanzo e della Valle di Viù. Le prime notizie concernenti le caccie ducali nelle Valli di Lanzo riguardano Emanuele Filiberto che, da quanto risulta dai conti della Castellania e dagli archivi di vari comuni, effettuò delle battute negli anni 1574 (Ala), 1575 (Viù), 1578 (Ceres), ma molto probabilmente anche in altre occasioni. Il successore Carlo Emanuele I fu anch’egli un grande appassionato dell’arte venatoria, tanto da farsi costruire, nei dintorni di Torino, una personale riserva di caccia, che fu poi detta Regio Parco. Con editto del 22 dicembre 1603 furono in pratica costretti a contribuire alla costruzione di tale parco 45 comuni, tra i quali Torino dovette versare 1000 ducatoni e Lanzo con la Castellania la stessa cifra. In cambio il duca concesse alle comunità contribuenti di andare a caccia nei loro territori di cervi, cinghiali, lupi, orsi, e ogni altra specie di animali, tranne fagiani, caprioli, pernici e colombotti e ciò in seguito alle suppliche di molte comunità che erano a lui ricorse affinché trovasse rimedio ai danni causati alle coltivazioni, soprattutto dai cervi. La caccia a determinati animali era dunque considerata di pubblica utilità come rivela un provvedimento ducale del 3 ottobre 1617: «[...] a contemplatione delle fatiche fatte dalli huomini dil luogo di Viù nella caccia delli orsi, facciamo grazia e remissione al detto luogo delli tremilla cinquecento et dieci fiorini domandati come si supplica, cioè per il grano delli ordini nostri delli sedeci marzo, e vinti Giugno passati, per sedeci carra di vino per resta di quello ne sono stati cottizati; e delli Ducatoni cinquecento ottantatre domandatigli per l’ordine nostro dell’ultimo agosto [...]». Si ha notizia che Carlo Emanuele I si recò a caccia nelle Valli di Lanzo negli anni 1602, 1605, 1608, 1620 (Lanzo, Ceres), 1622 (Lanzo, Ala). Documenti dell’archivio comunale di Mathi testimoniano che proprio in quel periodo, tra il 1631 e il 1637, i lupi seminarono il terrore nella zona, facendo strage di greggi e uccidendo un ragazzo dodicenne nel 1633 e una ragazza di quattordici anni nel 1635. Nel 1632 a Balangero fu uccisa,
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e in parte divorata da un lupo, Margherita figlia di Bernardo Nonino Sinros; fu dapprima sepolta una parte del corpo poi il 18 giugno ne fu ritrovata un’altra parte nei prati vicino alla Stura verso Lanzo. Il 10 dicembre 1633 fu ucciso dai lupi in località Banna di Balangero Giovanni Battista Fogliet fu Giacomo, di 10 anni, la metà del cui corpo fu sepolta nel cimitero della chiesa parrocchiale di San Giacomo. Vittorio Amedeo I, figlio e successore di Carlo Emanuele I, mantenne le concessioni paterne, che invece furono revocate da sua moglie Madama Cristina la quale, da poco rimasta vedova, con un editto del 1638 riservò di nuovo a Casa Savoia le Valli di Lanzo per la caccia all’orso. Le Valli ospitarono poi le caccie del nuovo duca Carlo Emanuele II nel 1657 e nel 1660 (Viù). Le ultime caccie all’orso conosciute furono quelle di Vittorio Amedeo II nel 1686 (Balme) e nel 1703 (Ceres). Ogni volta che i duchi si recavano nelle Valli di Lanzo, le comunità locali erano obbligate a mettere a disposizione degli ufficiali addetti delle caccie un certo numero di uomini per fungere da guide e battitori e trasportare bagagli e vettovaglie. Inoltre i comuni dovevano provvedere al ripristino di mulattiere, sentieri e ponti e a ospitare i cacciatori. Alla fine tutti venivano pagati per cui negli atti della Credenza Generale di Lanzo si trovano le parcelle relative ai trasporti con muli, alla custodia e pulizia dell’argenteria, all’uso di pentole e piatti, agli acquisti di vino, trote, lamprede, pernici, grive (tordi), polli, capponi, cochi d’India (tacchini), vitelli, uova, formaggi, burro, lardo, olio di oliva, sale, pepe, aceto, verdure varie, farina per fare le gritie di pane bianco; ed ancora fassi di legna e garbini (gerle) di carbone, candele di cera bianca, avena e fieno. Il periodo migliore per la caccia sia alle “bestie nere o selvagge”, cioè orsi, cinghiali e lupi, sia alle “bestie rosse o dolci”, cioè cervi, caprioli e lepri, era tutto il mese di novembre, tra la festa di Ognissanti e quella di Sant’Andrea. Durante le caccie, che duravano 2-3 giorni, i duchi di Savoia erano ospiti dei castellani di Lanzo ma, recandosi nella Valle di Viù, e in particolare nella Valle Orsiera, posta sopra Forno di Lemie, alloggiavano al Versino di Viù nella casa della famiglia Coatto. Oltre che dagli orsi, le Valli di Lanzo erano pericolosamente infestate da lupi. A tale riguardo alla principale testimonianza è fornita dalla Relazione di don Giovanni Battista Teppati, parroco di Mezzenile dal 1601 al 1635, ripresa poi da D. Bertoli (1650) e C.G. Ferrero (1727), in cui sono narrati i miracoli e le grazie ottenuti per intercessione di Sant’Ignazio di Loyola in seguito ai quali fu edificata una cappella sul Monte Bastia, sopra Lanzo, e poi l’attuale grandioso santuario. L’episodio che inizialmente suscitò tanta devozione verso il santo
fu la liberazione del luogo, avvenuta nel 1626, da un’invasione di lupi che, scesi famelici dalle montagne, fecero strage di greggi e di uomini. Gli abitanti di Mezzenile si posero sotto la protezione del Santo e, dopo una novena di preghiere con messa cantata e dopo aver fatto voto d’imporre il nome Ignazio ai propri primogeniti, i lupi abbandonarono miracolosamente il borgo. Saputo del fatto, gli abitanti di Ala e di Mondrone temettero che i lupi si riversassero sui loro territori e perciò si affrettarono a raccomandarsi anche loro al Santo, facendo voto, quelli di Ala di erigergli una cappella e quelli di Mondrone di celebrarne la festa. Gli stessi AA. narrano inoltre alcuni episodi di fanciulli sfuggiti alla voracità dei lupi: probabilmente nacque di qui l’usanza di portare i bambini nelle culle davanti alla cappella nel giorno della festa di Sant’Ignazio. Disboscamenti volti ad alimentare le numerose fucine presenti nella bassa valle di Lanzo, messa a coltura di tutte le terre disponibili, formazione di nuovi insediamenti abitativi, dovuti allo sviluppo demografico tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, provocarono una progressiva diminuzione della selvaggina e la scomparsa di numerose specie animali. Valgano, a tale riguardo, le testimonianze di alcuni AA. che scrissero delle Valli di Lanzo. Luigi Ferrero Ponziglione in Voyage aux Vallées de Lanzo (1790), segnalava la presenza nelle valli di lupi, volpi, camosci, marmotte, lepri; in inverno di lepri bianche; anticamente vi erano gli orsi e sopra Groscavallo si vedevano assai raramente gli stambecchi. Luigi Francesetti, conte di Mezzenile, in Lettres sur les Vallées de Lanzo (1823) affermava che ancora a memoria d’uomo (quindi nella prima metà del 1700) fu catturato un orso vicino a Balme e che lui stesso ricordava d’aver visto da bambino (quindi verso il 1785-90) due linci, o lupi cervieri, catturati tra Mezzenile e Ceres. Luigi Clavarino in Saggio di Corografia statistico storica (1867) scriveva che il lupo e la lince si rinvenivano ormai raramente e che gli stambecchi, assai frequenti verso la metà del secolo precedente, erano scesi notevolmente di numero per la caccia loro data dai montanari. Infine a proposito dei lupi, i fratelli Milone, nel 1911, scrivevano che era tradizione che ne fossero stati ancora uccisi verso il 1800. Sembra che nelle Valli l’ultimo lupo, probabilmente un individuo erratico, sia stato abbattuto nel 1898 sulle pendici del Monte Civrari tra la Valle di Viù e quella di Susa. Tale esemplare fu imbalsamato e portato all’Istituto Salesiano di Lanzo e poi al Museo di Storia naturale dell’Istituto Salesiano Valsalice a Torino, dove è tuttora esposto. Claudio Santacroce Società Storica delle Valli di Lanzo
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Dal produttore al consumatore
Vendita diretta di patate non trattate
Contattare il Sig. Emanuele Bossi, tel. 011-9268505 orario pasti serali dopo le 19.
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Corso base di ritocco fotografico
L’Associazione Fotoamatori eff8 e il CAI organizzano un corso base di ritocco fotografico articolato su 3 serate. Programma del corso 7 marzo 1˚ serata teorica: • Gestione del flusso di lavoro di post produzione • Caratteristiche necessarie del computer per gestire photoshop • Il colore e la sua gestione • Tipologia dei file 14 marzo 2˚ serata teorica e pratica: • Peculiarità delle schede generali di photoshop • Ottimizzazione dei file 21 marzo 3˚ serata teorica e pratica: • Layer e metodi di fusione • Tutorial sul web • Conclusione
Finalità del corso
• L’obiettivo è quello di fornire nozioni base per un corretto utilizzo del programma Photoshop al fine di poter correggere al meglio le proprie foto. • Traccia costituita da 22 diapositive di powerpoint durante le 3 serate (circa 2 ore per serata). • Teoria nella prima serata e soprattutto pratica nella seconda e terza serata È necessario che tutti gli allievi abbiano un PC portatile con sistema operativo Windows XP o superiore (possibilmente con almeno 1 GB di memoria) con installato il programma Photoshop (chi ne fosse sprovvisto può scaricare gratuitamente la versione di prova dal sito internet www.softonic.it) e una chiavetta USB. Il PC può eventualmente essere prestato dal CAI a chi ne fosse sprovvisto. A tutti gli allievi verrà dato un manuale contenente gli argomenti trattati nel corso e saranno omaggiati della tessera 2014 del circolo fotoamatori effe8. Termine massimo per l’iscrizione giovedì 27 febbraio 2014 direttamente in sede il giovedì sera dalle 21 alle 23 o telefonando ai numeri 360444949 0 3497336929. Numero minimo di allievi 10.
Costo del corso 20 euro. - 69 -
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Gite con le scuole 2013 Tra le attività del CAI di Lanzo vi è quella di accompagnare i bambini delle scuole a scoprire e percorrere i sentieri delle nostre Valli. Sentieri che precedentemente il CAI ha pulito e “segnato”. Molte le richieste avanzate dalle maestre. Hanno partecipato le scuole elementari di Lanzo, Coassolo, Pessinetto e Grosso per un totale di 358 alunni, ripartiti in 9 gite oltre a quella effettuata da 25 alunni della scuola media di Mathi. Le mete sono state scelte in funzione dell’età degli alunni, valutando cioè l’escursione in base alla lunghezza e al dislivello; ai più piccoli gite più brevi, ai più grandi gite più lunghe. Le mete, quindi, sono state diverse: Margaula, Blina, giro dei Mulini di Coassolo, Santuario di Sant’Ignazio, museo dei chiodaioli e Santuario della Consolata a Mezzenile. Le gite sono piacevoli e l’allegria
dei ragazzi è… contagiosa. Invitiamo tutti i soci a condividere almeno una volta questa esperienza, comunicando in segreteria (è sufficiente telefonare) il proprio nominativo il giovedì sera. Ricordiamo che le gite si svolgono durante i giorni lavorativi della settimana. Ai soci volontari che hanno partecipato un grazie di cuore, con la speranza di ritrovarci il prossimo anno di nuovo tutti insieme. Marino Mazzon
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LEM
Laboratorio Energia Mentale
Attività 2014 • 26 gennaio
Ciaspolata all’Alpe Bianca, con partenza da Tornetti.
• 16 febbraio
Ciaspolata Asciutti, Colle della Dieta, Cialmetta.
• 11 maggio - Uja di Calcante (1614 m) Punta panoramica sopra Viù con salita da Get e rientro a Salvagnengo e a Corgnolero. Dislivello ca 700 m, tempo di salita circa 2h30
• 13 luglio - Monte Ciriunda (2242 m)
Salita alla facile punta che sovrasta l’ampia conca dei Tornetti, realizzata con partenza dall’Alpe Bianca. Dislivello ca 700 m, tempo di salita circa 3h
• 28 settembre - Ciarm del Prete (2389 m)
Un buon punto di osservazione sulla Valle dei Tornetti e sulla Valle di Viù, con vista sul laghi della Valle d’Ovarda. Partenza da Alpe Bianca, dislivello ca 800 m, tempo di salita circa 3h30. Al termine delle uscite sarà possibile fare una merenda cinoira, che verrà concordata con i partecipanti (facoltativa). E’ possibile inoltre partecipare anche alla serata del sabato precedente la gita (con trattamento di mezza pensione presso la struttura), quando sarà tenuta una lezione sulla corretta alimentazione da tenere prima, durante e dopo l’attività fisica. Numero di telefono: Centro LEM - 349 0078955 - Stefania 3490999397 - 74 -
C.A.I. Lanzo
CLUB ALPINO ITALIANO
Sottosezione Valle di Viù LETTERA DEL REGGENTE Caro socio, insieme al Consiglio Direttivo, rinnovo il ringraziamento per la tua collaborazione e per il tuo attaccamento alla nostra sottosezione. Scorriamo velocemente l’anno appena concluso. Innanzitutto ricordo che nel 2013, il CAI sottosezione “Valle di Viù” ha festeggiato i propri vent’anni di attività. Per l’occasione è stato redatto e pubblicato il libro dei ricordi: “20 anni …in cammino”, presentato in una piacevole serata estiva con proiezione di diapositive sulle montagne della nostra vallata e un brindisi conclusivo. In quest’ottica di festeggiamenti, la commissione escursionismo ha completato il programma delle uscite. In particolare qui di seguito elenco le belle gite dell’anno: • Invernali (con racchette da neve): il Col Lusera da Pian Benot, il Col du Salvé e Cima Piana in Valle d’Aosta ed il Réfuge du Chardonnet nel vallone di Nevache (F) • Escursionistiche: il monte Bellavarda, il Viso Mozzo, la Rocca Moross, il monte Ciarmetta ed il Corno Vitello • Alpinistiche: Punta Calabre ed il Gran Paradiso. A tal riguardo sottolineo con orgoglio che è sempre stata alta la partecipazione dei soci alle nostre iniziative: di norma più di venti adesioni alla volta. Rammento anche la collaborazione della sottosezione: • con la proloco di Usseglio per la manifestazione “Festa sulla neve” con racchette che ogni anno si replica nel mese di febbraio • con le istituzioni scolastiche: a luglio gli scolari hanno effettuato delle gite sui vecchi sentieri che da Lanzo portano a Viù • e con l’Intersezionale CVL (Canavese - Valli di Lanzo) nelle gite de “l’ultimo giovedì del mese”. Grande successo inoltre ha avuto la conferenza sul tema della situazione climatica mondiale e locale organizzata con Luca Mercalli a Viù. Oltre 250 persone hanno presenziato alla serata. Su queste basi il Consiglio Direttivo è spronato a lavorare con impegno per l’anno entrante continuando a collaborare con un programma sempre ancora più interessante. Non mi resta quindi che augurarti un nuovo anno di buona montagna. Si ricorda che la sede continuerà ad essere aperta il sabato dalle ore 21.00 alle ore 22.30. Le notizie sono reperibili anche attraverso il sito web www.caiviu.it e si possono richiedere informazioni scrivendo all’indirizzo e-mail info@caiviu.it Il Reggente VITTORIO BARBOTTO - 75 -
l ’Annuario 2014
La Sottosezione CAI “Valle di Viù” organizza nei giorni:
9 e 23 febbraio 2014 9 e 23 marzo 2014
una serie di incontri di aggiornamento su manovre e nodi su corda con orario 9.30 - 12.30 presso la palestra di arrampicata “Vertical Blù” in frazione Mondrezza a Viù. Le giornate sono rivolte a tutti coloro che intendono apprendere le manovre di base per muoversi in sicurezza su roccia e ghiaccio o semplicemente ripassare le nozioni che già conoscono. Responsabile: Romanetto Gianfranco 0123/696383 Prezzi: solo entrata Euro 5.00 a giornata entrata + pranzo Euro 8.00 a giornata Iscrizioni gratuite entro il 2/2/2014; numero minimo di partecipanti: 8 persone.
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C.A.I. Lanzo
Materiale in Vendita Presso La Sede Presso la segreteria è possibile acquistare: adesivi, magliette, cappellini ricamati (estivi ed invernali) e pile della Sezione, portachiavi, spille e cravatte del CAI, nonché alcune delle cartine 1:25.000 della serie “Alpi senza Frontiere”, alcune novità editoriali inerenti la montagna e altro ancora. DESCRIZIONE
PREZZO AI SOCI
Adesivo vetrofania / normale..................................................................€ Portachiavi (3 modelli differenti)...........................................................€ Adesivo grande..........................................................................................€ Scudo normale..........................................................................................€ Distintivo argentato piccolo (bottone/spilla)........................................€ Stemma in stoffa sezione.........................................................................€ Orologio Sottosezione Viù.......................................................................€
DESCRIZIONE
0,30 2,60 1,80 3,90 1,30 1,00 16,00
PREZZO AI SOCI
Cappello estivo (3 colori disponibili)..................................................... € Cappello invernale (2 colori disponibili).............................................. € Maglietta sezione (2 colori disponibili)................................................. € Felpa con logo sezione............................................................................. € Cravatta con logo CAI.............................................................................. € Polo sezione (2 colori disponibili).......................................................... € Canotta sezione......................................................................................... € - 77 -
5,20 6,70 5,20 25,00 13,00 12,00 5,00
l ’Annuario 2014
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C.A.I. Lanzo
CARTINE
Serie Alpi senza Frontiere:.......................................................................................... € 8.00 (fino ad esaurimento scorte) Serie Alpi Canavesane: ............................................................................................... € 5.50 (Val Soana, Valle Dora Baltea Canavesana, Valchiusella) Serie Valli di Lanzo Carta dei Sentieri: .................................................................. € 12.00 (pacchetto completo con 3 cartografie Valli di Lanzo) + € 4.00 Carta Valli Ceronda e Casternone Nella piccola edicola del CAI sono disponibili i seguenti titoli (fino ad esaurimento scorte): DESCRIZIONE Nel grembo del mondo/ Guida alle miniere della provincia di Torino Escursionismo per tutti Monti di Balme Sui sentieri dei guardiaparco Andar per laghi nelle valli di Lanzo Escursionismo per tutti ad Ala di Stura Tra Canavese e Valli di Lanzo Escursionismo per tutti Valle Malone, Valle Tesso, Bassa Val di Lanzo Valli di Lanzo, Tesso e Malone Sci alpinismo
AUTORE
PREZZO DI PREZZO AI COPERTINA SOCI CAI
sconto
AA.VV./Mattioda P.
€ 10.00
€ 8.00
20%
Bergamino R.
€ 12.00
€ 10.00
17%
Bergamino R.
€ 19.62
€ 15.50
21%
Bergamino R.
€ 14.46
€ 10.33
29%
Bergamino R.
€ 5.00
€ 4.00
20%
Bergamino R.
€ 20.00
€ 17.00
15%
Bergamino R.
€ 8.00
€ 6.00
25%
Bezze, Mussa, Sesia
€ 19.00
€ 18.00
5%
I pilastri della fede
Buschino L.
€ 18.00
€ 15.50
14%
Tracce sulla neve
CAI Lanzo
€ 20.00
€ 15.00
25%
Sentieri Natura nelle Valli di Lanzo
CAI Lanzo
€ 10.00
€ 8.00
20%
Valli Tesso e Malone
Conte M.
€ 12.91
€ 10.33
20%
L.P.V.
€ 10.33
€ 7.80
24%
Valsesia T.
€ 25.00
€ 20.00
20%
Itinerari di Alpinismo Giovanile Tour Monte Rosa - Cervino
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l ’Annuario 2014
DESCRIZIONE
AUTORE
PREZZO DI PREZZO AI COPERTINA SOCI CAI
sconto
Binari e … scarponi
Bergamino R.
€ 12.00
€ 10.00
17%
Una famiglia in montagna
Bergamino R.
€ 15.00
€ 12.00
20%
Archivio del Comune di Balme
Castagneri G.
€ 25.00
€ 20.00
20%
Passeggiare in Valle Tesso
Bergamino R.
€ 13.00
€ 11.00
15%
€ 12.00
€ 10.00
17%
€ 12.00
€ 10.00
17%
Sentieri Natura 2 Presto io parto
Airola D., Bergamino R, Mariano F. Castagneri G., Sguayzer M.
Camminare in Val Grande
Bergamino R.
€ 12.00
€ 10.00
17%
Camminare in Val di Viù
Bergamino R.
€ 12.00
€ 10.00
17%
Balme
Castagneri G., Sguayzer M.
€ 14.00
€ 11.50
18%
La memoria svelata
Ru B., Ru B., Ru O.
€ 12.00
€ 10.00
17%
Mussa Pier Luigi
€ 12.00
€ 10.00
17%
CAI Rivarolo
€ 15.00
€ 12.00
20%
Li Fol dal Rotches
M. Blatto
€ 14.00
€ 11.50
18%
Manuale di cicloescursionismo 70 Rifugi del CAI Piemonte Valli di Lanzo, viaggio fotografico
Lavezzo M., Zangirolami D.
€ 11.50
€ 5.00
€ 17.00
15%
I pericoli della montagna innevata Guida sci-alpinistica del Canavese
CAI Piemonte Bergamino R.
€ 20.00
E’ disponibile in sede il Calendario 2014 Valli di Lanzo (edito da Uja Editrice)
al prezzo scontato di I 8,00 anzichè I 10,00 Sono inoltre disponibili, su ordinazione, i Manuali del CAI e le guide Monti d’Italia, nonché i vari gadget della sede centrale. - 80 -
C.A.I. Lanzo
id cembre
Giorno per giorno 2014
gennaio
22 Avvicinamento allo sci alpinismo (S.R.) 26 Ciaspolata crepuscolare a Lemie (C.E.) 29 Ciaspolata giro dei ponti (C.E.)
2013
03 Ciaspolata notturna a Margone (C.E.) 05 Ciaspolata a Ceres (C.E.) 06 Ciaspolata in Val di Viù, meta da definire in base all’innevamento (C.E.) 12 Ciaspolata al Colle Lunella (C.E.) 18 Ciaspolata crepuscolare Sistina – Passo della Forchetta (C.E.) 19 Ciaspolata Pala Rusà con esercitazione uso ARTVA (C.E.) 19 Giornata per la prevenzione degli incidenti da valanga (C.E.) 19 Inizio corso sci di fondo 25 Ciaspolata notturna a Margone (C.E.) 26 Ciaspolata all’Alpe Bianca (C.E.) 26 Gita di sci alpinismo comune a tutte le sezioni dell’intersezionale (S.R.) 26 Corso sci fondo 30 Anello di Punta Sourela (C.V.L.)
01 Ciaspolata notturna nel comune di Lemie (C.E.) 02 Ciaspolata al Passo delle Miette (C.E.) 02 Ciaspolata al Colle del Lys (C.E.) 02 Corso sci fondo 08 Ciaspolata notturna nel comune di Chialamberto (C.E.) 09 Ciaspolata nel comune di Groscavallo (C.E.) 09 Corso sci fondo 09 aggiornamento su manovre e nodi su corda (C.E.) 15 Ciaspolata notturna al Pian della Mussa (C.E.) 16 Ciaspolata Asciutti – Cialmetta (C.E.) 16 Festa della neve a Usseglio (C.E.) 16 Corso sci fondo 20 Anello di Cima Bossola (C.V.L.) 22 Ciaspolata crepuscolare a Usseglio (C.E.) 23 Ciaspolata al Ciavanis (C.E.) 23 aggiornamento su manovre e nodi su corda (C.E.) - 81 -
febbraio
l ’Annuario 2014
01 Ciaspolata crepuscolare nel comune di Ala di Stura (C.E.) 02 Ciaspolata, meta da definire in base alle condizioni di innevamento (A.G.) 02 Ciaspolata a Testa di Garitta Nuova (C.E.) 03 Assemblea dei soci 07 Prima lezione di ritocco fotografico 08 Ciaspolata crepuscolare alla Perinera (C.E.) 09 Ciaspolata al Rifugio Bonatti con avvicinamento in autobus (C.E.) 09 aggiornamento su manovre e nodi su corda (C.E.) 14 Seconda lezione di ritocco fotografico 16 Festa della neve a Balme (C.E.) 16 Ciaspolata, meta da definire in base alle condizioni di innevamento (A.G.) 16 Ciaspolata a Punta Fetita (C.E.) 21 Terza lezione di ritocco fotografico 23 Sentiero Coassolo-Fuere. In montagna con papà (C.E.) 23 aggiornamento su manovre e nodi su corda (C.E.) 27 Escursione a Monte Calvo (C.V.L.) 30 Escursione in grotta (A.G.) 30 Ciaspolata al Colle di Nel (C.E.) 30 Pulizia sentiero a Varisella (C.S.)
o
aprile
06 Grotte di Pugnetto (C.SP.) 06 Il cammino de la Vallaise (C.V.L.) 12-13 Ciaspolata in località da definire con pernottamento in rifugio (C.E.) 13 Sentiero della Cà Bianca. In montagna con papà (C.E.) 13 Alpe Belvedere di Mezzenile (A.G.) 21 Pasquetta in Baita 24 Escursione al Monte Colombano (C.V.L.) 27 Gita in autobus al supervulcano fossile della Valsesia (C.E.) 27 Traversata Vallo-Castagnole (Passo della Croce) (A.G.) 27 Ciaspolata al Colle di Costa Fenera (C.E.)
aggio
04 Pian Frigerola – Rifugio Peretti Griva (A.G.) 11 Sentiero Pian Castagna-Castagnole. In montagna con papà (C.E.) 11 Escursione all’Uja di Calcante (C.E.) 11 Ferrate di Foresto e Caprie (C.E.) 17 Escursione notturna alla Cà Bianca (A.G.) 18 Giornata gastronomica in Baita 25 Pulizia sentiero a Cantoira (C.S.) 25 Escursione al Civrari (C.E.) 29 Anello Carema – Maletto – Trovinasse (C.V.L.) 31 Gita in autobus al Parco delle Incisioni Rupestri in Valcamonica (C.E.) - 82 -
C.A.I. Lanzo
gi ugno
01-02 Gita in autobus al Parco delle Incisioni Rupestri in Valcamonica (C.E.) 01 Escursione alla Rocca Moross (A.G.) 08 Escursione a “Il rifugio degli asinelli” (C.E.) 14-15 Escursione alle Grigne con pernottamento in rifugio (C.E.) 15 Segnatura sentiero Bivacco Molino (A.G.) 19 Escursione alla Punta di Pietramorta (C.V.L.) 22 Belvedere di Mezzenile. In Montagna con papà (C.E.) 28-29 Due giorni fuori casa (A.G.) 29 Ferrata Guide di Gressoney (C.E.) 29 Visita alla miniera di Fragnè (C.SP.)
luglio
06 Pulizia sentiero Usseglio-Lago Servin (C.S.) 06 Escursione al Monte Barrouard (C.E.) 12-13 Escursione al Rocciamelone con pernottamento nel bivacco in vetta (C.E.) 13 Lago di Monastero. In montagna con papà (C.E.) 13 Escursione al Monte Ciriunda (C.E.) 18..21 Trek nel Marguareis (C.V.L.) 20 Escursione a Cima Autour (C.E.) 25-27 Tour della Bessanese (riservato ai più grandi) (A.G.) 26-27 Escursione alla Punta d’Arnas con pernottamento in rifugio (C.E.) 27 Escursione Rifugio Salvin – Lago di Monastero (C.E.) 31 Escursione al Taou Blanc (C.V.L.)
03 Escursione a Punta Rocchetta (C.E.) 09 Camminata gastronomica a Ritornato (C.E.) 10 Escursione al Roc d’le Masche da Chialamberto (C.E.) 11 Escursione a Cima d’Oin (C.E.) 15 Gita in autobus per assistere al Concerto di Ferragosto (C.E.) 17 Anello Bec di Mea (C.E.) 23-24 Gran Paradiso (riservato ai più grandi) (A.G.) 28 Anello Lago Nero e Laghi del Turlo (C.V.L.) 31 Anello Cappella della Consolata – Laghi di Sumiana (C.E.) 31 Escursione a Punta Lamet (C.E.)
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agosto
l ’Annuario 2014
07 Arrampicata in paletra in localitĂ da definire (A.G.) 07 Anello di Pianspigo (C.E.) 14 Escursione alla Cima de la Condamine (C.E.) 21 Escursione al Monte Soglio (A.G.) 21 Escursione a Punta del Rous (C.E.) 25 Escursione ai laghi della Bellagarda (C.V.L.) 28 Ciarm del Prete (C.E.) 28 Ferrata a Valloire (C.E.)
ottobre
settembre
04 Cena degli Aquilotti (A.G.) 05 Gita al Mare con pranzo a base di pesce (C.E.) 07 Inizio corso ginnastica presciistica 12 Castagnata sociale 23 Escursione a Punta Arzola (C.V.L.)
di cembre
on vembre
08 Cena sociale 27 Anello di Nivolastro (C.V.L.)
C.S. = A.G. = C.E. = C.SP. = C.V.L. = S.R. =
13 Sentiero del Gallo (C.V.L.) 18 Serata auguri natalizi
Commissione Segnaletica Sentieri Commissione Alpinismo Giovanile Commissione Escursionismo Commissione Speleologica Intersezionale Canavese-Valli di Lanzo Scuola Ribaldone
il programma potrebbe subire variazioni a giudizio degli organizzatori
l 'Annuario 2014
Club Alpino Italiano Sezione di Lanzo T.se - Via G. B. Savant, 1 - tel. 360.44.49.49 - info@cailanzo.it - www.cailanzo.it
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CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI LANZO COMMISSIONE RIFUGI Tel. 360444949 (sede CAI il giovedì sera ore 21-23)
Capanna Sociale
“Alpe San Giacomo” Cai Lanzo
STRUTTURA ADATTA A TRASCORRERE UNA SETTIMANA NELLA PIU’ ASSOLUTA TRANQUILLITA’ Si tratta di un alpeggio ben ristrutturato posto in panoramica posizione a circa 1400 metri di quota, sullo spartiacque Valle del Tesso-Val Grande di Lanzo, in località San Giacomo di Moia immerso completamente nel verde. La struttura, suddivisa in due alloggi autosufficenti, dispone di 20 posti letto, servizi autonomi con doccia, illuminazione con pannelli solari, indicata per soggiorni settimanali anche per famiglie di soci CAI. Le settimane completamente autogestite sono offerte a prezzi popolari.
Ogni alloggio indipendente è completo di tutti i confort: bagno con 2 doccia, camerone con 10 letti a castello, refettorio con 20 posti a sedere. Viene fornita ai soci completamente attrezzata con: materassi, coperte, cuscini bomboloni gas piatti, pentole ecc. •Turni settimanali da sabato a sabato Le quote sono da intendersi come rimborso spese per uso legna da riscaldamento, lavaggio periodico delle coperte di lana, ammortamento batterie per pannelli solari uso luce.
Possibilità di prenotare anche per 2 giorni 1 notte da 1 a 5 persone = € 60,00 (oltre le 5 unità maggiorazione di € 10,00 a persona) QUOTE SOGGIORNO 2014 (Turni settimanali da sabato a sabato)
GIUGNO = € 150,00 LUGLIO = € 200,00 AGOSTO = € 250,00 SETTEMBRE = € 150,00 + € 10,00 a testa a settimana (per uso bombola gas)
Palestra di roccia: Sul retro della casa è stata attrezzata una palestra artificiale di roccia
LE ESCURSIONI DALLA CAPANNA SOCIALE Presepio meccanico: presso la frazione di Vrù raggiungibile con 1,30 di marcia - Difficoltà: E Lago di Monastero (m 1992) Tempo complessivo: 2 h 15 minuti - Difficoltà: E Rifugio Agrituristico Salvin (m 1550) Tempo complessivo: 2 h 20 minuti circa - Difficoltà:T Antica miniera di talco “Brunetta” da Vrù (m 1580) Tempo compl.: 2,30 h circa - Difficoltà: E Antica miniera di talco “Brunetta” da Menulla (m 1580) Tempo compl.: 2 h circa-Difficoltà: E
Rifugio Colle del Lys
• Rifugio escursionistico raggiungibile in auto. • Aperto tutto l’anno. • Camere dotate di servizi privati. • Attrezzato per disabili. • Merende sinoire. •Cucina piemontese con prodotti tipici di montagna (specialità: polenta con selvaggina, dolci di produzione propria).
•Attività sportive: trekking, alpinismo, mountain bike, falesia di arrampicata (con 140 vie), sci di fondo, racchette da neve, snow park per i bimbi con sci alpino, bob, slittini, giochi gonfiabili.
(accessibile anche ai disabili)
L’UNICA IN VAL DI LANZO!! ancora più divertente, ancora più emozionante!!!!! (anche notturna).
Tel 340 9597234 - 348 3132585
e-mail: rifugio@turismocolledellys.it web: www.turismocolledellys.it