Brescia Up - Febbraio 2012

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parecchio tempo ha lasciato la strada bagnata. Arrivato al circuito la pista appare ancora umida e si spera nel Mistra che spira da Nord a Sud per migliorarne le condizioni. Vengo accolto con simpatia assieme agli altri convenuti, giovani e meno giovani, francesi, inglesi e tedeschi, siamo una dozzina in tutto. Ci viene designata una saletta per cambiare abbigliamento, quindi in una sala arredata da monitor di tutta la pista, briefing e istruzioni su tutto il programma da sviluppare. Nel frattempo la pista sembra vada asciugandosi. Il grande quadro luminoso dice che sono le 8.15 e la temperatura 14°, speriamo bene, almeno apparisse il sole… passiamo quindi in rassegna le automobili che guiderò (si, perché non penserai di metterti al volante di una F/1 e via!!!). Allineate, belle ed invitanti sulla linea dei box fanno bella mostra sei Renault Clio /6V, quattro Martini F/3 e due F/1 – Arrows 19/20 motore Ford / Cosworth-3500 8/cil-700 cv 14000 g/m anno 1999/2000. Un colpo d’occhio incredibile e di rara bellezza sportiva in una cornice fantastica. Ma è tempo di iniziare; al volante della Clio V/6, cambio sequenziale, ritorno a percorrere la pista cercando di memorizzare le traiettorie e mi accorgo che ai lati delle curve non esiste la sabbia, ma un tipo di asfalto che passa dal grigio all’azzurro, questo, come sentito al briefing perché migliora la sicurezza, in caso di errore, si può rallentare senza danni. Terminato questo turno di prova, tutti al briefing F/3. Di nuovo in pista è quasi tutta asciutta, caso e guanti indossati cerco di vestire al meglio la Martini F/3, cinture allacciate, motore e vai. Questa è una vera macchina da corsa, le sensazioni di guida sono esattamente quelle che ogni pilota cerca. Rientra ai box, quindi nuovamente in saletta per la valutazione globale dei due test. Tutti seduti, di fronte a noi le equipe degli osservatori con fogli di appunti in mano… altro che gli esami!!! Quando arriva il mio turno mi chiedono: “ Yuo know the track?” “ Conosci il circuito?” . con gli occhi a terra, quasi vergognandomi rispondo “ Yes, i know” “ Si, lo conosco” . a questo punto mi guardano e sorridono, uno di loro mi fa segno Ok e mi dice in italiano “ Bene, ma vediamo dopo!”. Pas-

sato il tempo della pausa ci ritroviamo nella saletta per la preparazione al test con la F/1 Arrows. Qualche volto comincia ad apparire teso e le domande sulla F/1 si fanno sempre più frequenti. La cosa importante dice il collaudatore F 1 è valutare bene la frenata. Raccomanda che la pressione sul freno deve essere enorme..e tante altre notizie sulla gestione del camgio, acceleratore , inserimento in curva ecc. Dopo questa “ full immersion” ed avere rivisto in video i test di F3, scendiamo in pista per il tanto atteso momento. Le Arrows sono gia’ avviate,ed in precedenza si udiva l’urlo lacerante dei motori mentre venivano scaldati. Che emozione! Mi viene fatto cenno di tenermi pronto entro cinque minuti , l’atmosfera e’ di piacevole tensione frammista alla volonta’ di ben figurare, con modestia, di fronte ad una platea molto qualificata: a partire dagli osservatori fino ad arrivare ai partecipanti , molti dei quali giovani piloti di F3, ed altri sulla via del professionismo. Ed eccomo al gran momento: dopo aver tolto il volante, mi infilo letteralmente nell’abitacolo e mi trovo subito molto comodo, affondato nel sedile, le gambe un po’ sollevate, le F1 attuali hanno il muso molo rialzato, sono ferme ed i piedi possono agire sui pedali con piccoli spostamenti. Rimesso il volante ad innesto rapido, mi prendo il tempo necessario per controllare la giusta distanza dal volante delle braccia, ..in questi lunghi momenti l’emozione sale.Mi allacciano le cinture, a sei punti, moto strette, sottocaso e casco indossati, quindi i guanti e nel frattempo vengo ragguagliato, nuovamente, sulla strumentazione. La leva del cambio sequenziale è in posizione molto comoda, a destra vicino al volante: Mi sento comodo, senza la minima possibilita’ di alcun movimento del corpo, bloccato dalle cinture in posizione inclinata . E’ il momento: abbasso gli interruttori delle pompe benzina, dello start e viene inserito , sul retro, l’avviamento: un urlo incredibile appena sfioro l’acceleratore invade lo spazio. L Arrows F1 è in moto, mi viene fatto cenno di tenere il motore oltre i 7000 giri e di partire quando lo desidero. Abbasso la visiera, uno sguardo alle luci colorate del display, pigio la frizione, inserisco la prima…una forte accelerata e rilascio la frizione, appena la F1 si muove, tengo i giri motore in modo da non fare pattinare troppo le ruote ed inizio appena uscito dai box, ad inserire velocemente le marce.Non riesco a credere: sto veramente guidando una F1 !! Guardo poco il contagiri, posizionato sulla destra della strumentazione analogica, meglio e piu’ facile seguire la successione delle lucine che cambiano colore sino al rosso (massimo regime giri 14.000 .). Nel frattempo, cerco di adattarmi, 47


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