Bookavenue n.4

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que così il “modo libresco” di considerare gli scritti che per otto secoli è stato il fondamento e il titolo di legittimazione delle istituzioni scolastiche occidentali. Vent’anni fa Illich poteva già affermare che si era giunti alla conclusione dell’era del libro: “Oggi il libro non è più la metafora fondamentale dell’epoca; il suo posto è stato preso dallo schermo. Il testo alfabetico non è che uno dei tanti modi di codificare qualcosa che viene ora chiamato messaggio (…) Assistiamo alla dissoluzione della tecnica alfabetica nel miasma della comunicazione”.

re a manifestare questo ottimismo, quasi una sfida: Se modi diversi di diffusione del libro sono ai loro confini alternativi, assieme tuttavia otten gono nuove, inaspettate conquiste.[...] E se poi la minaccia venisse dai mezzi che diffon dono la «realtà» virtuale, che c'è di più virtuale della parola scritta? ©2010 Àlen Loreti, BookAvenue

Per salvare e salvaguardare l'Idea del Libro c'è una sola cosa da fare: Qualità. Puntare sulla qualità significa offrire ottime traduzioni, impaginazioni pulite, lingue corrette, grammatiche rigorose e una solida autorevolezza. E tra 2000 anni? – Quale oggetto soppianterà l’eBook in futuro? Chi può saperlo. Cataluccio ci parla dello Skiff "un foglio d’acciaio avvolto in un guscio di vetro flessibile, grandezza A4 e pesante meno di 500 grammi" (appena acquisito dal tycoon autraliano Murdoch). Sembra fantascienza ma esiste già, e forse stiamo copiando il passato; non è curioso notare come questi e-reader assomiglino per forma (e sostanza!) alle tavolette cerate usate in epoca romana? La coppia di Pompei che per vezzo si fece ritrarre con gli instrumenta stilografica, a quanto pare di moda in età neroniana, ci racconta dopo 20 secoli una tecnologia semplice... Il dittico che la moglie del fornaio regge con la mano insieme allo stilo in punta di labbra è chiaramente un iPad… mentre la pergamena che suo marito, Terentius Neo, stringe a sé davanti al viso è senza ombra di dubbio il dopo-iPad: un rotolino sottile, indistruttibile, sul quale leggeremo libri, vedremo film, scriveremo articoli. Una tecnologia tascabile che piegheremo come un fazzoletto da naso, biodegradibile e che si ricaricherà al sole, come un panno. C'è una forte emozione nei loro visi. Più li guardo, più mi convinco che l’oggetto libro sarà un "ritorno al futuro". "Habent sua fata libelli" (fonte) – All’inizio degli anni Novanta Luciano Mauri, storico patron di Messaggerie, scomparso nel 2005 e padre di Stefano Mauri attuale Ad del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, nel presentare un librino di Harbert R. Lottman (Dieci domande sui libri, Sellerio) nato da un seminario tenuto alla scuola per librai di Venezia, non ebbe timo-

FRANCESCO MATTEO CATALUCCIO (1955, Firenze) Laurea in Filosofia morale all’Università di Firenze; dottorato presso l’Istituto di Studi Letterari dell’Accademia delle Scienze di Varsavia. 1989-1995: Feltrinelli, dal 1992 dirige le collane tascabili UE e I Classici. 1995-2005: Bruno Mondadori, direttore editoriale 2005-2009: Bollati Boringhieri, direttore editoriale e generale Scheda: Nottetempo edizioni Blog: Il Fatto Quotidiano Intervista: Fahrenheit Rai Radio3 Donwload eBook: BookRepublic Store © 2010 contenuto aggregato da Àlen Loreti per BookAvenue.

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