BLU & ROSSO | # 238 | ottobre 2014 | Mercato, tecnologie e protagonisti dell'IdroTermoSanitario by BLU&ROSSO

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sommario Nuove aperture

Il punto

47 Quando la sala mostra fa il fatturato

5 Le 4 P del marketing. Chi vuole ascoltarci?

6 News dal mercato 14 News di prodotto

Comsa Srl e Idrosanitaria Srl hanno fatto del motto “Anche l’occhio vuole la sua parte” il loro cavallo di battaglia. Proprio basandosi su questo principio, le due aziende a conduzione famigliare hanno deciso di rinnovare le loro sale mostra, dedicandole quasi totalmente al settore estetico. Seppure le scelte finali sono tra loro differenti, lo scopo rimane comunque lo stesso: aumentare il fatturato

a cura di Marco Zani

Gruppi d’acquisto

Gas refrigeranti

di Mauro Odorisio

News

18 ITS time for SOCIAL change. Now!

Le novità portano scompiglio, ma se si sanno accogliere e sfruttare in modo positivo non si trasformano necessariamente in danno. E’ un po’ questo il ‘cuore’ delle discussioni che si sono sviluppate nella cornice della 54esima edizione del congresso F.E.S.T. lo scorso 11-14 settembre a Monaco.

di Erika Seghetti

56 Regolamento F-gas, quali nuovi scenari di mercato?

Dal 1° gennaio 2015 inizierà una graduale riduzione dell’utilizzo dei gas refrigeranti fluorurati. La distribuzione giocherà un ruolo fondamentale soprattutto nei confronti degli installatori: una responsabilità fatta di diritti e doveri

di Silvia Martellosio e Marco Buoni

60 F-gas, come scegliere i sostituti migliori?

Post Cersaie 2014

30 Design ultraslim e imitazione per il bagno del futuro

Un breve panoramica sui vantaggi offerti dai refrigeranti alternativi in varie applicazioni

di Silvia Martellosio

Persi nei social

a cura della redazione

52 Psicologia applicata a siti web e social network:ecco cosa c’è da sapere

Distributori a Cersaie

68 Ultimissime da...

42 Cersaie 2014, ovvero quando i distributori ITS...corrono

Mentre crescono gli stranieri, i visitatori italiani commercianti ITS sono stati davvero pochi e tutti di corsa

a cura di Raffaella Zoboli

di Veronica Gentili

79 Elenco Soci ANGAISA

www.bluerosso.it Bimestrale ORGANO UFFICIALE DI ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Editore

Direttore responsabile Marco Zani

Traffico, abbonamenti, diffusione Rosaria Maiocchi

Redazione Alessandro Giraudi, Silvia Martellosio, Erika Seghetti redazione@bluerosso.it

Servizio abbonamenti Quine Srl - Via Santa Tecla, 4 - 20122 Milano, Italy - Tel. +39 02 864105 - Fax. +39 02 72016740 - e-mail: abbonamenti@quine.it

Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso Mauro Odorisio

Stampa CPZ Spa - Costa di Mezzate (BG)

Consulente editoriale ANGAISA per Blu&Rosso Raffaella Zoboli

Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DC00S5595

Art director Giancarlo Pasquali - Joy adv Grafica e impaginazione Joy adv - Milano Hanno collaborato a questo numero Marco Buoni, Veronica Gentili, Raffaella Zoboli Pubblicità Quine Srl - 20122 Milano - Via Santa Tecla, 4 -Italy Tel. +39 02 864105 - Fax +39 02 72016740

Referente area estetica Michele Pergola Referente area tecnica Bruno Corsini

Presidente Andrea Notarbartolo Amministratore delegato Marco Zani Direzione, amministrazione, redazione Quine Srl - Via Santa Tecla, 4 - 20122 Milano, Italy - Tel. +39 02 864105 - Fax. +39 02 72016740 - e-mail: info@quine.it

Iscrizione Tribunale di Milano n. 79/3.3.1986 Responsabilità Tutto il materiale pubblicato dalla rivista (articoli e loro traduzioni, nonché immagini e illustrazioni) non può essere riprodotto da terzi senza espressa autorizzazione dell’Editore. Manoscritti, testi, foto e altri materiali inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. Tutti i marchi sono registrati. INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS.196/2003 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal D.Legs.196/2003. Titolare del trattamento è Quine srl, Via Santa Tecla 4, 20122 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Legs 196/2003. © Quine srl - Milano

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il punto

Le 4 P del marketing. Chi vuole ascoltarci?

Per questa volta evitiamo l’analisi del pietoso stato dell’arte…parliamo invece di marketing, termine troppo genericamente usato e per questo inflazionato. E torniamo ad esaminare le 4 P del concetto marketing: Prodotto, Prezzo, Punto vendita, Promozione.

Prodotto: deve essere adatto al mercato. Occorrerebbero maggiori connessioni e relazioni tra i distributori e la produzione. Perché è così raro che i produttori interpellino noi che stiamo nel ‘front line’ su che cosa chiede la domanda? Un tavolo di confronto, soprattutto oggi, sarebbe più che auspicabile. Usiamole allora queste associazioni. Noi conosciamo bene l’installatore al banco, altrettanto bene gli acquirenti di show room. E in questo momento siamo più che mai attenti alle loro richieste. Prezzo: anche in questo caso il produttore potrebbe esaminare con noi quale fascia di

prezzo siamo in grado di ‘aggredire’. I prodotti fuori prezzo sono un esercizio inutile, specie oggi in presenza di un mercato estremamente frazionato, o comunque disarticolato. Le richieste sono o molto basse o molto alte. E’ saltata l’oreficeria di quartiere… Ma attenzione, quando parliamo di prezzo intendiamo anche la difesa del prezzo! Se l’industria mette in commercio un prodotto a un determinato prezzo, l’industria è chiamata poi a vigilare che questo non subisca stravolgimenti.C’è richiesta di maggior trasparenza. Lo chiediamo noi distributori e a noi lo chiedono i nostri clienti. Mettiamoci intorno a un tavolo, cari produttori, con l’impegno di fare chiarezza.Diversi sono i canali di vendita della produzione?Ora c’è anche l’on-line? Stabiliamo insieme i differenti parametri e rispettiamoli. Nulla, poi, ci ha mai vietato di sceglierci, reciprocamente. Se noi distributori guadagniamo su un prodotto che ci propone l’industria, siamo anche in grado di pagare e ci affezioniamo a quel fornitore. Non c’è nulla di nuovo… forse sono concetti solo accantonati, o , peggio, dimenticati, in questa frenesia di sopravvivenza.

Punto vendita. Partiamo dal presupposto che ci differenziamo da altri canali perchè

non vendiamo prodotti, ma sistemi. Vanno benissimo gli impatti emozionali e visivi, ma è l’aspetto consulenziale la nostra prerogativa vincente. Noi dobbiamo essere preparati e voi della produzione dovete passarci le informazioni in tempo reale, anche attraverso venditori o agenti che siano realmente informati. Il mercato vuole competenza, competenza e ancora competenza. Il contagio della stupidità e dell’ignoranza è deleterio. Se vogliamo vivere dobbiamo sapere. E i nostri punti vendita devono veicolare concretamente questa sapienza, altrimenti sono solo vetrine, belle, d’accordo, ma anche in questo caso un esercizio inutile. Proposte adeguate, un giusto mix per tutte le tasche – sempre che non si opti per scelte di nicchia, tenendo comunque ben presente il territorio in cui si opera - e un personale davvero preparato. Il prodotto a prezzo basso può essere comunque un buon sistema, basta sapere consigliare. Ugualmente per il prodotto di fascia alta. Consulenza, consigli, spiegazioni di caratteristiche anche tecniche, rapporto umano. Il cliente, dall’impiantista al cliente finale, ha,a maggior ragione adesso, ancora più fame di tutto questo. Dimostriamo che il nostro punto vendita è in grado di offrirlo. E sotto questo aspetto, ben vengano formazione e informazione: ritengo però che sia anche qui il caso di rinvigorire il percorso a due vie tra distribuzione e produzione, anche qui intorno a un tavolo. Sempre per non fare esercizi inutili.

Promozione. Ci appelliamo subito al contenuto del Meeting ANGAISA, in calendario a

Milano il 27 novembre. Promozione = comunicazione. Ovviamente la GDO ci ha spiazzato con i suoi grandi mezzi a disposizione. Campagne pubblicitarie che hanno richiesto investimenti importanti, che non appartengono a noi della distribuzione. Il nostro vantaggio? L’attività consolidata e, nuovamente, la nostra competenza. Se l’azienda della distribuzione è conosciuta, questo è il perno su cui fare leva. Il nostro brand commerciale deve essere valorizzato. Come? Senza esercizi inutili, ma con analisi in tempo reale, appropriate, misurabili, mai utopistiche o narcisiste. Senza fare l’errore di disconoscere il web, che, se razionalizzato, diventa molto proattivo. Quindi? Mauro Odorisio Distribuzione e produzione: confronto al tavolo ‘necesse est’. presidente ANGAISA Non siamo isole impermeabili.

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News dal MERCATO Pagamenti commerciali nell’edilizia: puntuale il 41,4% delle imprese, ritardi gravi +202% dal 2010 Nei primi nove mesi del 2014 in Italia si conferma il trend negativo nello scenario dei pagamenti commerciali: si allungano i tempi concordati con i clienti e aumenta la percentuale delle imprese che saldano le fatture con ritardi superiori ai 30 giorni. All’interno di questo quadro nazionale, il 41,4% delle imprese edili è stata puntuale nei pagamenti, il 43,5% ha saldato i debiti entro un mese, il 15,1% ha posticipato il saldo di oltre un mese. Sono però i ritardi gravi a preoccupare di più: infatti, sono cresciuti del 202% rispetto al 2010 e del 14,4% rispetto ad un anno fa.

Le imprese dell’edilizia specializzata sono le più in difficoltà nei pagamenti

All’interno del comparto sono risultate maggiormente in difficoltà le imprese dell’edilizia specializzata, con il 37% di pagamenti puntuali a fronte di ritardi gravi pari al 18,4%. Il microsettore degli installatori, con il 41,9% di imprese virtuose e il 14,2% di pagamenti oltre il mese di ritardo, è quello che, sotto questo aspetto, gode di miglior salute. È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2014, aggiornato a fine settembre 2014, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese edili. I pagamenti in grave ritardo hanno riguardato maggiormente le imprese che operano nella costruzione di edifici, essendo aumentati del 218,5% dal 2010, seguite dagli installatori (+208,7%) e dall’edilizia specializzata (+170,6%).

Sud e Isole maglia nera

Analizzando le dinamiche a livello territoriale, dallo studio di CRIBIS D&B emerge che la situazione più critica si presenta nel Sud e nelle Isole, dove il 25,8% paga con gravi ritardi e solo il 22,4% salda alla scadenza. L’area del Nord Est invece risulta quella più virtuosa, con una percentuale di pagamenti alla scadenza del 52,5%, mentre solo il 9% onora i debiti commerciali con oltre il mese di ritardo.

Pompe di calore, crescono le vendite in Europa nel 2013 Lo scorso anno in Europa sono state vendute 769.879 pompe di calore, con un incremento del 3% sul 2012. A rivelarlo è l’European Heat Pump Association (EHPA), secondo cui la capacità totale si aggira attorno ai 24 GW, producendo circa 13 TWh di energia utile. A dominare il mercato, sempre secondo l’EHPA, sarebbero le pompe di calore ad aria per la produzione di ACS.

Mercato 2013 positivo

Dall’indagine svolta in 21 paesi è inoltre emerso che la maggior parte dei mercati (15 su 21) sono tornati a crescere dopo un 2012 molto difficile. A risentire della crisi erano stati soprattutto Portogallo, Spagna, Svezia e Finlandia dove ora è stata osservata un’inversione di tendenza radicale, tanto che il mercato è tornato prepotentemente a crescere.

Limitazioni alla crescita

Le principali cause che limitano la diffusione delle pompe di calore sono l’elevato costo iniziale di investimento e i costi elevati dell’energia elettrica. EHPA sostiene che, nonostante gli evidenti vantaggi di questa tecnologia, il sostegno dei governi europei è ancora esiguo.

Imprese di costruzioni, sale di due punti l’indice del clima di fiducia Ad ottobre 2014 l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, sale a 89,3 da 86,9 di settembre. Il clima di fiducia delle imprese migliora in tutti i settori: manifatturiero, dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio. Lo ha reso noto l’Istat. Per quanto riguarda, in particolare, le imprese di costruzioni, l’indice del clima di fiducia sale a 77,5 da 75,5 di settembre. Migliorano le attese sull’occupazione (da -23 a -21 i saldi) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -48 a -50). L’indice del clima di fiducia sale da 59,8 a 60,6 nella costruzione di edifici e da 97,7 a 101,5 nei lavori di costruzione specializzati ma scende da 77,5 a 74,5 nell’ingegneria civile. I giudizi sugli ordini migliorano nei lavori di costruzione specializzati (da -37 a -31 il saldo) ma peggiorano sia nella costruzione di edifici (da -60 a -63), sia nell’ingegneria civile (da -28 a -31); le attese sull’occupazione migliorano nella costruzione di edifici (da -31 a -26), peggiorano nell’ingegneria civile (da -19 a -22) e rimangono stabili nei lavori di costruzione specializzati (a -16).

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Controlli sulle caldaie, CNA denuncia comportamenti scorretti da parte di aziende di Stato L’inverno si avvicina ed è tempo di controlli sulle caldaie. E con l’avvicinarsi dell’inverno piovono “consigli” più o meno interessati agli utenti con l’intento, nemmeno troppo velato, di “capitalizzare” sulla loro parziale o addirittura nulla conoscenza delle norme e delle leggi. Non bastava la frottola, messa in giro ad arte grazie anche ad un decreto, il DPR 74/2013, dalle mille lacune, della manutenzione delle caldaie da fare ogni 4 anni (mentre la legge dice chiaramente che la tempistica dei controlli la decide l’installatore o il manutentore); adesso ad ingannare i consumatori ci si mettono anche solerti venditori di qualche ex-monopolista del settore dell’energia.

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Comportamenti scorretti su verifica impianti da parte di aziende di stato

“Ci sono stati segnalati - spiega Cna Installazione Impianti in una nota - modi di fare ai margini della legalità di chi, in un modo che definire commercialmente aggressivo è un eufemismo, si presenta a casa degli utenti facendo credere di essere un dipendente della locale società di distribuzione e vendita di energia e, chiedendo in modo imperativo di poter vedere la bolletta, gli prospetta fantasmagorici risparmi non prima, però, di aver notificato al malcapitato cliente che la sua caldaia non è a norma e che va cambiata. Come? Naturalmente acquistando da lui una caldaia nuova e pagandola in comode rate che possono essere rateizzate in bolletta qualora il cliente stesso decida di cambiare gestore. Va da sé che il nuovo gestore propone al cliente appena acquisito, in che modo lo abbiamo appena descritto, tutta una serie di altri servizi tra cui anche quello della manutenzione e del controllo di efficienza energetica. In pratica, siamo alle solite. La posizione dominante degli operatori che svolgono attività in regime di libera concorrenza (produzione e vendita) detenendo contestualmente monopoli tecnici quali la gestione delle reti di distribuzione, da un lato ostacola il realizzarsi dei benefici, in termini di minor costo e maggiore qualità del servizio, di cui i consumatori di energia avrebbero dovuto beneficiare a seguito della liberalizzazione del mercato e dall’altro costituisce un fattore fortemente penalizzante per le PMI e le imprese artigiane che operano, in una condizione di evidente debolezza, nelle attività in libera concorrenza (quali ad esempio le cosiddette attività post-contatore); gli operatori che gestiscono monopoli tecnici detengono infatti elementi informativi e conoscitivi derivanti dall’attività svolta in concessione che utilizzano per operare nelle attività a monte e a valle della filiera energetica, escludendo in pratica dal mercato le imprese concorrenti anche in ragione di presunti principi comunitari sulla libertà di concorrenza che l’Unione Europea, rispondendo a ben precise logiche di mercato, non manca mai di sottolineare”.

Violati i principi UE sulla libertà di concorrenza

Secondo CNA Installazione Impianti “tali principi, nella fattispecie in questione, sono violati a causa della chiara posizione dominante (o addirittura monopolistica) detenuta dagli operatori energetici che sfruttano tale condizione anche nelle attività che non fanno parte del loro core business, quali quelle post-contatore. Questi operatori, mediante la loro rete in franchising offrono agli utenti l’erogazione di servizi post-contatore mediante addebito in bolletta, a condizione che il cliente disponga di un contratto di fornitura di energia elettrica o gas. Tale aspetto – sottolinea la Confederazione - penalizza fortemente le nostre imprese che operano in una condizione di evidente debolezza rispetto a soggetti che, in particolare nel settore del gas, operano in regime di sostanziale monopolio. Questi operatori, infatti, oltre a godere di una situazione di innegabile vantaggio dovuto al fatto di svolgere prioritariamente ed in posizione dominante un’attività indispensabile per il cittadino, sfruttano in tal modo l’ulteriore vantaggio di poter offrire al cliente un servizio dilazionando il pagamento nel tempo, offerta possibile grazie all’attività principale di fornitore di energia e rendendo di fatto impraticabile la concorrenza da parte di altre imprese che non possono beneficiare di tale elemento competitivo. Dall’altro lato, il presupposto del pagamento in bolletta necessario per usufruire del servizio, costituisce per questi operatori uno strumento per ottenere ulteriori quote di mercato nella fornitura di energia, contribuendo a penalizzare la concorrenza anche nei settori dell’elettricità e gas che già presentano forti barriere ad una effettiva apertura”.

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News dal MERCATO Legionella a Milano. Colpevoli gli impianti idrici non sanificati Sei persone contagiate dalla legionella a Bresso, alle porte di Milano, una delle quali deceduta. Il caso è esploso lo scorso 23 ottobre e la causa, stando ai primi rilievi, dovrebbe riguardare i sistemi idrici dello stabile coinvolto, dove è stata attualmente installata una pompa di dosaggio del cloro per pulire le tubature ed eliminare il virus, mentre l’acqua è continuamente monitorata. Prima dei contagi, secondo quanto emerso dalle prime verifiche, l’Asl aveva individuato la legionella, ma nel condominio era stato omesso di segnalarlo: anzi, era stato affisso in portineria un cartello rassicurante che escludeva la presenza del virus. Ora saranno le indagini a verificare da cosa abbia avuto origine il contagio, e se ci sono responsabilità nella diffusione del virus per la cooperativa che gestisce il palazzo, per la società che distribuisce l’acqua oppure per la stessa Asl.

Tutta Milano sotto controllo

Nonostante i sei casi si siano registrati nel raggio di 500 metri, è tutta la città ad essere finita sotto osservazione. Acquedotto e fontane sono state passate al setaccio e sono stati prelevati una trentina di campioni. Sotto controllo, insieme con la rete idrica, sono finiti gli impianti di areazione: enormi condizionatori installati sui tetti di scuole, caserme e aziende. Le microparticelle di acqua veicolate dagli impianti di refrigerazione sono i maggiori portatori dell’agente killer.

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consulente interno su strategia, ristrutturazione, ottimizzazione dei processi e cultura aziendale in Siemens AG a Monaco e Santa Clara, Stati Uniti. Nel 1996 passa alla Gaggenau dove svolgerà il ruolo di portavoce della Direzione a livello mondiale per le divisioni distribuzione, marketing e sviluppo commerciale, incorporate poi in Bosch-Siemens. L’ultimo incarico di Thorsten Klapproth: CEO della WMF di Geislingen and der Steige.

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Thorsten Klapproth entra in carica come CEO Hansgrohe SE al posto di Siegfried Gänßlen. Negli ultimi dieci anni Thorsten Klapproth ha rivestito lo stesso ruolo in Württembergische Metallwarenfabrik AG. Dopo gli studi di economia aziendale a Braunschweig, Monaco e Augsburg, Thorsten Klapproth ha ricoperto varie posizioni direttive nel settore distribuzione e marketing presso Siemens e Bosch-Siemens. Ha lavorato come

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Ideal Standard, inaugurato la nuova showroom È’ stato inaugurato mercoledì 1 ottobre a Milano in largo Domodossola 19 la nuova showroom Ideal Standard. Un nuovo spazio - a cui si accede dalla strada, ma non visibile perché realizzato in un locale seminterrato - progettato “per far crescere nuove idee, condividere storie e presentare nuovi prodotti”. Da qui, la scelta di creare degli spazi flessibili, in grado di accogliere le nuove proposte o di presentare in modo differente quelle ‘classiche’. Responsabili del progetto, gli architetti Baldo Battaglia e Manuela Zecca, che hanno scelto di riservare a ciascun pezzo esposto lo spazio sufficiente a metterlo in risalto e sopratutto hanno deciso di puntare su un ambiente dalle forti connotazioni naturali. Metallo, legno, pietra e cotto sono stati abbinati a colori scuri e terrosi, che vengono però ‘smussati’ da una pavimentazione che tende al chiaro, messa in risalto anche dalla luce naturale che inonda lateralmente l’intero spazio. Trattandosi, però, di un seminterrato a dir il vero di luce non ce n’è molta e alcuni tagli a soffitto nascondono infatti l’illuminazione artificiale, posizionata strategicamente in modo da esaltare alcuni pezzi in ceramica. Accanto alla Showroom espositiva si trova la Training Room, uno spazio di lavoro molto flessibile, che sarà usato per i corsi di formazione e gli aggiornamenti professionali.

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News dal MERCATO Marazzi amplia lo stabilimento di Finale Emilia POMPA PER IL DOSAGGIO PROPORZIONALE DI POLIFOSFATO LIQUIDO Così piccola e così preziosa!

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Marazzi, in accordo con la capogruppo Mohawk Industries, ha dato il via ad un nuovo investimento per l’ampliamento dello stabilimento di Finale Emilia (Modena). Ad annunciarlo è l’azienda stessa in una nota diffusa, dove viene precisato che il sito produttivo del Gruppo su cui si investirà è quello danneggiato dal terremoto che colpi’ la zona nel 2012. Lo stabilimento - si legge nel comunicato - non solo è stato ricostruito nel rispetto delle più severe normative per la sicurezza antisismica ma e’ stato oggetto di continui interventi di sviluppo. Sono stati attuati investimenti particolarmente significativi che comportano l’ampliamento del sito con la costruzione di capannoni e l’installazione di 2 nuove linee produttive complete in grado di assicurare un sostanziale raddoppio della capacita’ produttiva, che passera’ dagli attuali 3,5 milioni a oltre 6 milioni di metri quadrati all’anno.

Nuovo General Manager per Pozzi Ginori SpA

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Dal 1° Settembre 2014 Mauro Lot ha assunto l’incarico di General Manager di PozziGinori SpA, azienda specializzata nella ceramica da bagno. Classe 1972, laurea in Economia all’Università degli studi di Trieste, successivo Master presso MIB School of Management, Mauro Lot che opera da 13 anni nel gruppo Sanitec, ha assunto l’incarico di responsabile del brand italiano PozziGinori. Dal 1°Gennaio 2015 Ivano Bizzaro lascia pertanto l’azienda per dedicarsi ad attività personali, e affiancherà in questi mesi Mauro Lot per il passaggio di consegne.

MAURO LOT, nuovo General Manager di Pozzi-Ginori SpA

Una POSsibilità in più per i clienti del Gruppo Cambielli Edilfriuli

Dalla collaborazione tra Gruppo Cambielli Edilfriuli e payleven, ora sarà possibile utilizzare il lettore di carte Chip & PIN in tutte le 185 filiali italiane del Gruppo Cambielli Edilfriuli. La soluzione consente agli esercenti di accettare pagamenti con carta in mobilità, senza costi fissi ed è conforme alla nuova normativa che impone a tutti gli esercenti e i liberi professionisti di accettare pagamenti con carta per ogni transazione superiore a 30€.

Vantaggi

Accettare pagamenti con carta non è quindi più un problema: previa registrazione online, ogni cliente del Gruppo potrà ritirare il dispositivo gratuitamente presso una qualsiasi filiale del gruppo. Il vantaggio è particolarmente rilevante per artigiani e idraulici che, con il Chip & PIN, possono incassare i pagamenti immediatamente.

Collegamento tramite bluetooth

Il lettore di carte si collega tramite Bluetooth ad uno smartphone o tablet. Sulla base di commissioni pay-per-use trasparenti del 2,50% a transazione per i clienti Cambielli, la soluzione soddisfa le esigenze delle piccole imprese, offrendo nuove funzionalità.

Atlas Filtri Italia s.r.l. - Via G. Garibaldi 24 - I - 35020 Albignasego (PD) Italy Tel. 049 8629133 - Fax 049 8625988 - info@atlasfiltritalia.it - www.atlasfiltritalia.it 06_12_MERCATO_BeR238.indd 10

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“Nel tempo” di Vaillant apre a Milano Centoquarant’anni di storia Vaillant raccontati attraverso le immagini di una mostra itinerante aperta al pubblico che tocca la città di Milano. Si chiama NelTempo l’evento che l’azienda, protagonista dal 1874 nel settore dei sistemi di riscaldamento intelligenti e focalizzata sullo sviluppo delle energie rinnovabili, ha organizzato per festeggiare i suoi primi 140 anni di innovazione responsabile, contraddistinti da importanti successi che hanno cambiato radicalmente il palcoscenico di questo settore. Un’area espositiva in cui il tempo fa da padrone e che racconta la tecnologia del comfort domestico tra passato, presente e futuro. La tappa milanese fa parte di un tour mondiale (www.140yearsvaillant.com) partito in aprile in Germania. Alla prima tappa a Remsheid, Headquarter Vaillant, sono seguite: Bonn, Monaco, Berlino, per passare in Regno Unito, Francia (Nantes), Romania (Bucarest) e Russia (Mosca) spingendosi fino in Cina (Pechino, Shangai e Xian). Un percorso di successi che inizia nel 1874 anno in cui Johann Vaillant fonda l’azienda di famiglia. Vent’anni dopo ottiene il brevetto per lo scaldabagno a gas a camera stagna mentre il 1924 vede la nascita della prima caldaia per il riscaldamento domestico. Ed è solo l’inizio.

Carlo Frattini rinnova la sede e inaugura la nuova show-room aziendale

GrandesignEtico Internazional Award 2014: nomination per Nobili Rubinetterie Nobili Rubinetterie ha candidato la sua nuova collezione di miscelatori “Move” alla tredicesima edizione di “GrandesignEtico International Award”, premio ideato dall’Associazione Culturale Plana per celebrare l’eccellenza di prodotti, aziende, designer e progetti che si contraddistinguono per innovazione e sostenibilità. Giovedì 9 ottobre, nello Spazio Oberdan, a Milano, sono state rese note le Nomination propedeutiche all’assegnazione dell’ambito riconoscimento, in programma per il 20 novembre prossimo nella medesima location. Al termine della tavola rotonda “Nuovi paradigmi: le sfide etiche del XXI secolo”, il presidente di Plana e patron di GrandesignEtico Sergio Costa ha conferito l’attestato a Nobili Rubinetterie, rappresentata da Luca Nobili e dal Direttore Marketing ed autore del progetto “Move” Marco Venzano. Il miscelatore per cucina “Move” si distingue per il suo concept innovativo e, coerentemente con la scelta dell’azienda di puntare sempre più sull’ecosostenibilità, si avvale della cartuccia ad immersione Nobili Widd® 28 (Water Immersion Dry CONSEGNA ATTESTATO. Il patron di Disc), del regolatore dinamico di por- GrandesignEtico Sergio Costa ha contata Nobili WaterSaving, che ottimiz- ferito l’attestato a Nobili Rubinetterie, rappresentata da Luca Nobili e da za i consumi idrici, e del limitatore Marco Venzano, Direttore Marketing di temperatura Nobili EcoFresh che ed autore del progetto “Move” riduce il consumo d’acqua calda.

FIMA Carlo Frattini ha inaugurato lo scorso 13 ottobre la nuova show-room e l’ampliamento dei nuovi uffici presso la sede di Briga Novarese (No) progettati del designer Marco Preti. Lo spazio espositivo si sviluppa su un unico livello di 230 mq2 ed è caratterizzato per dei volumi bianchi sospesi che si rifanno all’idea di un canale d’acqua che percorre tutto l’ambiente. Volumi che si contrappongono al nero dello spazio circostante, creando così un effetto cocooning, di evasione e stacco dagli spazi di lavoro circostanti, dove spiccano le collezioni Fima Carlo Frattini, Fima Acqua Code, Fima Wellness e Fima Kitchen. Una sensazione di sospensione dal tempo che viene enfatizzata anche dal rumore dell’acqua che che scorre dai due soffioni Sfera e Harmonia. Accanto alla nuova area espositiva è stato progettato l’ampliamento della sede, atto a ospitare gli uffici dedicati all’export e la nuova sala meeting. Vetrate inclinate, linee curve e controcurve delimitano gli spazi dagli uffici, dove tutti gli ambienti, anche dal punto di vista dei materiali sono omogenei. La sala riunioni introduce i visitatori in un luogo in cui il marchio non è esibito, ma rappresentato nelle diverse declinazioni, dall’utilizzo del colore rosso, che caratterizza il brand Fima. L’intervento è stato fatto cercando, da un lato, di riservare una grande attenzione ai dipendenti, con spazi dal design moderno e luminoso, e dall’altro di rispettare la sostenibilità ambientale, con un impianto di climatizzazione, interamente garantito da pannelli solari dell’impianto fotovoltaico dell’azienda che, con una produzione annua di oltre 425.000 Kwh, copre l’intero fabbisogno energetico aziendale evitando l’emissione in atmosfera di 262 tonnellate di Co2. LA NUOVA SHOW-ROOM

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News dal MERCATO Cambio ai vertici di Testo SpA Da ottobre Marcello Pignataro è il nuovo Amministratore Delegato di Testo SpA, filiale italiana della multinazionale tedesca Testo AG. Si tratta di un passo importante nell’ottica della riorganizzazione aziendale di Testo, iniziata nei primi mesi del 2014 e che dovrebbe concludersi nel prossimo anno. Lo scopo è migliorare l’efficienza del comparto commerciale e dell’assistenza tecnica, dettati dai rapidi cambiamenti del mercato e delle dinamiche commerciali in continua e rapida evoluzione a livello internazionale. Marcello Pignataro, che si è laureato in Fisica nel 1995 e ha conseguito un master in Marketing nel 2006, aveva già lavorato in Testo SpA come Responsabile Marketing da fine 2006 a gennaio 2011. Negli ultimi 3 anni ha ricoperto il ruolo di Direttore Marketing & Vendite presso l’azienda italiana Nuova Fima e quello di Country Manager presso l’inglese MTL Instruments. A fronte di queste nuove esperienze, è stato giudicato la persona ideale per condurre Testo nell’era digitale.

MARCELLO PIGNATARO, Amministratore Delegato di Testo SpA

Palazzetti tra i premiati al German Design Award 2015 Il German Design Award, istituito dal Design Council tedesco, viene assegnato a prodotti, progetti e personalità del mondo del design e dell’architettura che abbiano contribuito con una visione pioneristica all’arricchimento del scenario tedesco e internazionale. Con l’obiettivo di scoprire, presentare e premiare realtà che si distinguono in questo campo, la prestigiosa giuria, composta da progettisti, architetti e giornalisti, valuta un ampio numero di candidature secondo rigidi e puntuali criteri – dalla funzionalità al design, dalla qualità tecnica all’estetistica del prodotto, fino alla sicurezza. I vincitori sono ripartiti in 10 diverse categorie. La stufa a pellet Ecofire Brian di Palazzetti, disegnata da Vito Maggipinto dello Studio Design Palazzetti, ha ottenuto la special Mention nella categoria Building and Energy, riservata a prodotti che si segnalano per il design particolarmente innovativo e adottano soluzioni degne di nota. La pulizia del design combinata alla tecnologia, la duttilità estrema e lo stile sono i plus che sono stati riconosciuti a Brian. La nuova proposta di Palazzetti per la casa è lineare, elegante e modulare. Con un cuore tecnologico: il focolare Small 54, il più piccolo Ecofire da inserimento che permette le prestazioni di un grande focolare negli spazi di una piccola stufa a pellet.

ECOFIRE BRIAN, special Mention nella categoria Building and Energy

Centri commerciali, aperture in forte calo. Manca l’innovazione dell’entertaining experience Il calo dei consumi si riflette sulle aperture dei centri commerciali, in forte calo. Ma a pesare fortemente è anche la scarsa innovazione: il nostro paese non sembra in grado di adeguarsi alle tendenze internazionali, che vedono l’esperienza dello shopping gradualmente sostituita dall’entertaining experience. Che significa offrire al consumatore non solo negozi dove fare acquisti, ma spazi dove trascorre il proprio tempo libero e servizi, primi fra tutti legati alla ristorazione, che all’estero è oltre il 20% e in Italia si ferma al 6-8%. Il quadro emerge da una ricerca realizzata dalla società di consulenza Reno per Confimprese, presentata il 22 ottobre, in una mattinata di lavori intitolata “Focus sui centri commerciali e survey sul centro storico di Milano” organizzata nell’ex sede Unicredit di piazza Cordusio. Dall’indagine emerge una fase di forte contrazione, con solo otto aperture l’anno scorso e sei quest’anno contro le 18 aperture del 2012. La pipeline è incoraggiante: per il 2015 la previsione è di circa 16 aperture, per il 2016 ne sono previste 18. Nulla a che vedere, però, con le 50 aperture del biennio 2005-2006 e addirittura le 58 del 2007. Ad oggi i migliori centri commerciali italiani sono localizzati su Roma (Porta di Roma) e su Firenze (I Gigli), entrambi con 18 milioni di passaggi; meno performanti i centri commerciali prime attivi a Milano, Carosello di Carugate e Fiordaliso di Rozzano che - sia pure contando su circa 100 punti vendita ciascuno - hanno la metà dei visitatori, solo 9 milioni l’anno.

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CALDAIA DEL

VICTRIX TT

Tecnologia made in Italy

VICTRIX TT è il Top della Tecnologia made in Italy: la caldaia del 50° Anniversario Immergas. Nuovo scambiatore primario a condensazione ad alte prestazioni di portata e prevalenza, range di potenza modulante compreso tra 15-100 %, sistema elettronico di controllo combustione autoadattante “a iniezione elettronica”. In più, con una app facile e intuitiva (disponibile dal 2015), si può comandare in qualunque momento, da qualsiasi luogo con tablet e smartphone. VICTRIX TT è la caldaia progettata e costruita per i professionisti e i clienti più esigenti. immergas.com

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Seguici su Immergas Italia

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NewsPRODOTTO Rubinetteria No Touch Un nuovo ingresso nella famiglia IdralSynt - SYstems No Touch – è rappresentato dall’art. 02511, rubinetto elettronico per lavabo con alimentazione esterna a batteria. Il funzionamento dei rubinetti elettronici IdralSynt è regolato da una fotocellula che consente l’erogazione e l’interruzione del flusso d’acqua senza toccare il rubinetto, inoltre il funzionamento a fotocellula garantisce un consumo razionale dell’acqua, evitando inutili sprechi. L’art 02511, è dotato di un dispositivo di sicurezza antivandalo che, in caso di copertura forzata del sensore, interrompe l’erogazione d’acqua dopo un minuto. E’ semplice da installare, anche su impianti preesistenti, e non necessita di collegamenti alla rete elettrica. Tutti i sistemi no-touch della famiglia IdralSynt sono garanzia di massima igiene, poiché ogni 24 ore attivano automaticamente una breve erogazione d’acqua.

Miscelatori di tutte le taglie Offrire una gamma di miscelatori che risponda alle esigenze delle diverse tipologie di famiglia. Con questo obiettivo Grohe ha deciso di includere varianti di “taglia” dalla XS alla XL, insieme a un’ampia scelta di design diversi, concepiti per coordinarsi con qualsiasi tipologia di arredo bagno e di lavabo. Le nuove varianti di altezza me- AMPIEZZA DI GAMMA. I miscelatori sono proposti in dia aggiunte alle linee Quadra, taglie che vanno dalla XS alla XL, insieme a un’ampia Lineare, Eurocube e Eurodisc scelta di modelli dal design differente Cosmopolitan, infatti, offrono un comfort ancora maggiore, dando agli utenti più spazio libero per lavarsi le mani. L’ottimizzazione delle proporzioni, inoltre, consente un accesso più comodo e un azionamento più ergonomico della leva. L’altezza e la portata dei miscelatori sono state appositamente adattate al concept stilistico di questo tipo di lavabi e le bocche più lunghe lasciano maggiore spazio all’utente.

Tecnologie per il risparmio e la sicurezza

Le nuove varianti di prodotto sono state migliorate anche in termini di sicurezza e di economia di gestione per l’utente. Tutti i miscelatori con cartuccia Grohe SilkMove hanno anche un limitatore di temperatura integrato, da attivare nel momento dell’installazione, che consente di moderare la temperatura dell’acqua e aiuta limitare i consumi di energia. Inoltre, la tecnologia di risparmio idrico Grohe EcoJoy riduce il consumo di acqua a 5,7 litri al minuto senza compromettere minimamente il piacere dell’acqua. La finitura GROHE StarLight, infine, protegge la brillantezza dei miscelatori e li rende inattaccabili da macchie e graffi, garantendo la loro bellezza anche dopo anni di utilizzo.

FOTOCELLULA. Il funzionamento del rubinetto è regolato da una fotocellula che consente l’erogazione e l’interruzione del flusso d’acqua senza toccarlo

Il radiatore che diventa contenitore

Una strategica sinergia tra riscaldamento e arredo caratterizza Boxes, lanciato da Deltacalor e parte della collezione HIT. Boxes non è solo un semplice radiatore, ma, grazie a una cornice dal design minimalista, sostiene tre box in polimero-metacrilato trasparente, che possono essere utilizzati per riporre oggetti o asciugamani, assolvendo sia alla funzione di contenitore che di espositore. Il tutto in uno spazio luminoso e piacevole. L’approccio progettuale è stato quello di abbinare in modo eterogeneo più materiali; dall’acciaio del collettore, al polimero metacrilato dei box contenitori, che crea giochi di trasparenze e luci sulla superficie. La cornice di Boxes è disponibile in numerose colorazioni e nelle nuove finiture Skin, dall’effetto naturale vellutato anti-riflesso che ricordano la pietra e si integrano perfettamente con i rivestimenti più di tendenza.

TRE BOX. Il radiatore sostiene tre box in polimerometacrilato trasparente, che possono essere utilizzati per riporre oggetti o asciugamani, assolvendo sia alla funzione di contenitore che di espositore

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COMPATTA. La caldaia misura 420 mm di profondità, 600 mm di larghezza e 800 mm di altezza

Caldaia murale a condensazione con accumulo sanitario inox La serie di caldaie murali a condensazione BlueHelix K si inserisce tra le novità di prodotto Ferroli nel settore del riscaldamento residenziale. Grazie al nuovo scambiatore primario in acciaio inox AISI 316 TI, in abbinamento al bollitore ad accumulo da 50 litri in acciaio inox, la caldaia è in grado di garantire comfort ed efficienza energetica sia in riscaldamento che in produzione sanitaria. In soli 420 mm di profondità, 600 mm di larghezza e 800 mm di altezza BlueHelix K 50 racchiude un circolatore a giri variabili, il sistema aria-gas con modulazione elettronica e la compensazione climatica tramite sonda di temperatura esterna; tecnologie che permettono alla caldaia di adattarsi a diverse esigenze dell’impianto. Infine, grazie all’elettronica di gestione e all’efficiente bollitore ad accumulo sanitario, la nuova serie di caldaie è in grado di soddisfare le richieste degli utenti più esigenti sia in termini di quantità di acqua prodotta (ben 820 litri/1’ora a DT 30°C) che di stabilità e comfort (massima certificazione in sanitaria 3 stelle secondo EN 13203). Modello 25 K 50 da 25 kw in riscaldamento e 27,5 kw in produzione sanitaria.

Sistema di otturazione per condotte in pressione PRATICITA’ D’USO. La maneggevolezza del prodotto facilita le fasi operative, ottimizzando i tempi ed i costi dell’intervento

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Tubi antivibranti in acciaio inox Un solo sifone per lavabo e bidet Nato per rispondere alle esigenze specifiche dell’installatore e strutturato in modo da agevolarne il più possibile l’operazione di impianto, il sifone eccentrico per lavabo e bidet è una delle ultime proposte di Lira spa. Il sifone ha una rotazione di 3,5 cm che ne permette un agevole inserimento nel foro di scarico, persino nel caso in cui quest’ultimo non si trovasse in asse. Un’efficienza determinata dalla conformazione stessa del sifone, che risulta essere adattabile in altezza partendo da un minimo di 6 cm.

ROTAZIONE. Il sifone ha una rotazione di 3,5 cm che ne permette un agevole inserimento nel foro di scarico

Recanati Europe presenta al mercato Junior Stop, il nuovo sistema di otturazione per condotte in pressione. Uno strumento che permette di intervenire sulle condotte dei fluidi in pressione mantenendo la continuità dell’erogazione e la sicurezza nell’opera di manutenzione. La notevole maneggevolezza e praticità d’uso del prodotto facilita le fasi operative, ottimizzando i tempi ed i costi dell’intervento, mentre il materiale di cui si compone lo rende resistente nel tempo, anche in caso di contatto con fluidi corrosivi. Con l’introduzione sul mercato mondiale della nuova tamponatrice “Junior Stop” la linea gas di Recanati Europe si arricchisce e completa nella sua gamma, nella quale sono disponibili: Giunti di transizione; Raccordi sagomati speciali; Valvole Katerina, Collettori. Tutti gli articoli presenti a gamma possono essere fabbricati secondo le indicazioni della clientela sempre in linea con le principali normative di settore.

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NewsPRODOTTO

IN SICUREZZA. Lo strumento ha un avviamento graduale e un interruttore di protezione salvavita integrato

Tassellaggio rapido ed efficace Utile per ‘fronteggiare’ le crepe che possono crearsi in un’abitazione, ma anche per fare grandi quantità di fori nel cemento armato e addirittura per la messa in sicurezza di case e di capannoni in caso di terremoto, Caromax 1600 è una delle proposte firmate Maxima nella gamma di macchine per il carotaggio. Lo strumento, rigorosamente “made in EU” e fornito di certificazione di garanzia, spicca, garantisce l’azienda, per precisione, rapidità (9500 giri/min a vuoto e 6500 giri/min sotto sforzo) e leggerezza (pesa solo 6 kg). Ideale per tutti i lavori di ancoraggio chimico e strutturale, Caromax 1600 è in grado di tagliare con facilità sassi, pietre e cemento armato. Il tutto, in sicurezza: lo strumento ha un avviamento graduale e un interruttore di protezione PRCD integrato, che ha la funzione di salvavita; la frizione meccanica protegge l’utilizzatore da eventuali contraccolpi e la frizione elettronica evita il surriscaldamento che potrebbe venir causato da un uso improprio. Caromox 1600 viene inoltre fornito con una pratica e capiente valigetta con accessori.

Valvola a sfera in ottone a passaggio totale

Rubinetto a galleggiante

Rastelli Rubinetterie lancia la valvola a sfera serie 48 Extender per impianti ad isolamento termico, riscaldamento/condizionamento. La particolare struttura a monoblocco consente di rivestire la valvola in assoluta sicurezza non essendoci alcun punto di giunzione al di sotto del rivestimento isolante tra corpo e leva di manovra. Gli anelli O-Ring in HNBR garantiscono totale resistenza sia alle basse che alle alte temperature e agli additivi antigelo aggressivi. Il passaggio totale riduce inoltre al minimo le perdite di carico.

LUNGA DURATA. Su tutte le misure è prevista la sede di tenuta in acciaio inossidabile, che garantisce un’ottima durata del prodotto

Il rubinetto a galleggiante rimane un’icona della produzione F.A.R.G.. L’azienda propone circa venti articoli, ciascuno con molteplici varianti, per offrire al cliente diverse possibilità di scelta a seconda delle caratteristiche dell’impianto. L’ assortimento comprende sia il rubinetto a galleggiante per uso domestico, (cassette di risciacquo o serbatoi di raccolta) sia quelli per uso industriale, utilizzati ad esempio nelle grandi cisterne di accumulo per impianti anti-incendio. Il rubinetto a galleggiante art. 524 è particolarmente indicato per le alte pressioni, silenzioso, regolabile in ottone stampato fino a dimensione 1” e in ottone fuso in

dimensioni 1”1/4 – 1”1/2 – 2”. Sul corpo e sulle parti esterne in ottone viene eseguito un trattamento di nichelatura. Su tutte le misure è prevista la sede di tenuta in acciaio inossidabile, che garantisce una durata maggiore. Nella parte posteriore, una molla agisce sul pistone interno per facilitare la chiusura e ridurre al minimo le vibrazioni. La durezza della molla si regola agendo sul tappo posteriore. L’asta può essere regolata al fine di ottenere la chiusura del rubinetto a galleggiante all’altezza desiderata. Il rubinetto è completo di tubo di scarico in plastica che riduce il rumore provocato dalla caduta dell’acqua nel serbatoio di raccolta.

RESISTENTE ALLE TEMPERATURE. Gli anelli O-Ring in HNBR garantiscono resistenza sia alle basse che alle alte temperature e agli additivi antigelo aggressivi

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Triplo strato per le tubazioni Tutti i vantaggi dei materiali sintetici, in particolar modo del polietilene reticolato, e dell’alluminio in un unico sistema di tubazioni. Questa la prerogativa delle tubazioni multistrato Valsir Pexal e Mixal, costituite da tre diversi strati: uno interno costituito da PE-Xb certificato per la conduzione di fluidi alimentari e acqua potabile; uno intermedio costituito da una lega di alluminio che garantisce la totale impermeabilità all’ossigeno e alla luce e conferisce eccezionale resistenza meccanica e flessibilità durante la posa; uno esterno costituito da polietilene reticolato PE-Xb per il Pexal, polietilene alta densità PE per il Mixal, che protegge meccanicamente, elettricamente e chimicamente lo strato di alluminio. I sistemi, composti da tubazioni multistrato e raccordi di diversa tipologia, sono in grado di rispondere a diverse tecniche impiantistiche e differenti applicazioni: dalla distribuzione dell’acqua potabile calda e fredda agli impianti di distribuzione centralizzati, dagli impianti di riscaldamento a radiatori e convettori agli impianti di riscaldamento e raffrescamento radiante a pavimento, parete e soffitto, dagli impianti di distribuzione dell’aria compressa agli impianti industriali.

MATERIALI. Le tubazioni multistrato uniscono i vantaggi dei materiali sintetici con quelle dell’alluminio

TRECCIATURA. Il prodotto è proposto in diverse tipologie di trecciatura esterna in poliestere, per rispondere alle diverse esigenze estetiche dei clienti

Tubazioni pull-out Glideflex, lanciato da Parigi Industry, è il flessibile scorrevole, ultraleggero, utilizzabile come pull-out nei miscelatori da cucina, sulle maniglie dei rubinetti installati sui lavatesta dei parrucchieri, sui lavamani e lava piedi e in particolari applicazioni nelle cabine doccia; un pull-out di alta gamma, con tubo interno atossico e innovativo, approvato in molti paesi per il contatto con acqua potabile. Il suo processo di fabbricazione è coperto da brevetto. Resistente alla torsione, grazie anche alla lamina di rinforzo interno che impedisce lo schiacciamento e garantisce un raggio di curvatura ridotto. Glideflex, prodotto in conformità alla norma EN1113, è inoltre dotato di diverse tipologie di trecciatura esterna in poliestere, tutte molto scorrevoli e silenziose, esteticamente in grado di rispondere alle diverse esigenze dei clienti. I raccordi sono di ottone, le bussole in acciaio inossidabile. Questo tubo può essere anche equipaggiato con un raccordo super girevole, con snodo integrato dal design compatto, che garantisce una libertà di movimento multidirezionale durante l’erogazione dell’acqua.

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SPECIALE FEST 2014 INTERNET, FAI-DA-TE, SOCIAL sono le parole d’ordine, o gli incubi, dei grossisti europei

ITS time for SOCIAL change. Now!

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Le novità portano scompiglio, ma se si sanno accogliere e sfruttare in modo positivo non si trasformano necessariamente in danno. È un pò questo il ‘cuore’ delle discussioni che si sono sviluppate nella cornice della 54esima edizione del congresso F.E.S.T. (European Federation of Association of Associations of the sanitary and Heating wholesale trade), la Federazione europea dei distributori idrotermosanitari, svoltosi lo scorso 11-14 settembre a Monaco. Un’occasione per fare il punto sul settore, interpretare i segnali del mercato e gli scenari evolutivi in atto. Protagonista indiscusso degli interventi che si sono susseguiti è stato sicuramente il web, che sta trasformando le abitudini di acquisto e le esigenze del consumatore, rivoluzionando conseguentemente l’intera filiera e i ruoli che gli attori di mercato finora sono stati abituati a ricoprire. Questi cambiamenti impongono un ripensamento delle strategie di marketing e una maggiore focalizzazione degli obiettivi da raggiungere e degli strumenti che possano essere di supporto per farlo. Dal quadro emerso, appare che il settore non rischia di saturarsi, nel senso che il posto potrebbe esserci per tutti, ma solo alla condizione di sapersi reinventare. E questo è un suggerimento che vale sopratutto per il distributore, non solo perché, nell’ottica di un restringimento della filiera, è il soggetto più a rischio ma anche perchè è quello che finora ha mostrato la minore predisposizione ad un adattamento ai cambiamenti in atto. Ancora legato ad un ottica ‘tradizionale’, il grossista rischia di perdere il treno se non si ‘sveglia dal torpore’, mettendo in atto alcune strategie che possono essere riassunte in: digitalizzazione, multicanalità e fidelizzazione. di Erika Seghetti

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Nuovi canali di vendita. L’E-commerce e la sfida cross-channel

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Implementare una strategia multicanale è fondamentale. Ma i canali non devono essere indipendenti bensì complementari e contigui, in modo da consentire al cliente un’esperienza di acquisto cross-channel

esperienza di vendita, e di acquisto, sta vivendo una fase di forte cambiamento. L’evoluzione del mondo digitale sta gradualmente modificando le abitudini, le esigenze e le aspettative del cliente, che non possono essere ignorate da parte di chi vi si rivolge. L’e-commerce- dichiara Kai Hudetz dell’IFH (Institut fur Handelsforschung GmbH) nel corso del suo intervento al FEST intitolato “Nuovi canali di vendita. Un’opportunità anche per il commercio all’ingrosso di impianti sanitari, di riscaldamento e climatizzazione?”è un canale più che raddoppiato in cinque anni, nel corso dei quali in Europa si è passati da un fatturato di 413 mld di euro nel 2007 a uno di 912 nel 2012.

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SPECIALE FEST 2014 dente. La parola d’ordine diventa a questo punto cross-channel. Per offrire un’esperienza cross-channel i venditori devono adottare tecnologie efficaci, in grado di valorizzare il ciclo di vita degli acquisti, sfruttando al contempo la zona di contatto fra canali. Devono inoltre garantire che le interazioni con i clienti siano supportate da informazioni tempestive, costanti e continue in modo da gestire in modo efficace la richiesta del cliente, che oggi si aspetta un’esperienza di acquisto più semplice e coinvolgente.

Il comportamento del consumatore nella catena B2B Non possono mancare, spiega Hudetz, almeno tre elementi strettamente collegati fra loro, che vengono definiti: Contatto personale (che potremmo tradurre come negozio fisico), Negozi online e Supporto cartaceo. Nel fenomeno di ricerca di informazioni in un canale di vendita prima dell’acquisto in un altro canale (B2B) si evidenziano, secondo lo studio citato “Cross-chanell im B2B-Handel” a firma Rothenstein J. e Stüber E. , alcune dinamiche: se si parte dal supporto cartaceo è molto più probabile ‘approdare’ ai negozi online (dal 40,7% al 67,6%) piuttosto che al ‘contatto personale’ (dal 27,9 al 29%); dal contatto personale si può andare in ugual misura sia alla ricerca del supporto cartaceo che a quello elettronico; mentre se si parte dall’online in un 20% dei casi si torna a cercare il contatto personale. Il problema si pone quando uno di questi canali non è ‘coperto’ dal venditore. E’ in questo caso che le probabilità di perdere il cliente aumentano considerevolmente. Se non è disponibile il contatto personale c’è una probabilità del 44% che il potenziale cliente si rivolga a un negozio on-line della concorrenza e un 41,6% che ricerchi un negozio della concorrenza. Stesse percentuali anche in caso di mancanza del supporto cartaceo.

Gaerner: esempio di collegamento riuscito fra catalogo stampato e negozio on-line

Boom dell’e-commerce E’ vero che attualmente la quota di fatturato generato grazie alle vendite on-line è ancora piuttosto bassa. Parliamo nella media europea di un 5% rispetto al totale degli acquisti, ma è anche vero che questa percentuale è destinata a crescere enormemente nei prossimi anni. Anche perché i cosiddetti ‘nativi digitali’, persone nate dopo il 1980 e cresciute con internet, sono necessariamente destinati a diventare il gruppo target più numeroso e a cui i venditori dovranno pensare di rivolgersi. E in parte lo stanno già facendo. Secondo i dati di un sondaggio svolto su incarico dell’Associazione centrale di ferramenta, utensileria e ceramica, presentati da Hudetz, il 71% degli intervistati dichiara di generare fatturato grazie ad internet. Le percentuali sono basse sinora, ma le previsioni per il futuro vanno però verso quella direzione, con il 75% dei commercianti che si aspetta un aumento delle vendite, il 45% che lo predice ‘leggero’ mentre il restante 29,2% ritiene che sarà ‘forte e decisivo’.

Parola d’ordine: cross-channell Parlare di boom dell’on-line non significa però parlare di un canale che è destinato a soppiantare definitivamente gli altri canali, ma che a questi si aggiunge guadagnandosi una fetta importante della ‘torta’. Ecco che la strategia multi canale- che si basa sulla moltiplicazione dei canali di vendita messi a disposizione (sito web, social, catalogo, negozio fisico, ecc)- diventa a dir poco fondamentale. Il problema, però, è che spesso i canali sono tanti ma indipendenti l’uno dall’altro, quando invece dovrebbero essere complementari, contigui, consentendo al cliente di shiftare da una parte all’altra senza necessariamente fare una scelta esclu-

Kaiser+Kraft: catalogo elettronico con link diretto al negozio online

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UN APPLICATIVO PER PROGETTARE GLI SPAZI DOMESTICI 3DVIA Home di Dassault Systèmes è un applicativo 3D multicanale che consente a commercianti e acquirenti di progettare insieme gli spazi, accorciando il processo di vendita

Dassault Systèmes lancia in tutto il mondo 3DVIA Home, un applicativo per la progettazione di spazi domestici in 3D che mette a disposizione dei produttori e dei rivenditori di mobili, cucine e arredobagno un configuratore personalizzabile con il proprio marchio per offrire un utile servizio all’acquirente finale. Utilizzando la stessa app, i clienti a casa e gli operatori in negozio possono progettare e visualizzare velocemente la cucina, il bagno o il ripostiglio ideali.

Accorciare il processo di vendita

Rivolto ai produttori e ai rivenditori di cucine e bagni, 3DVIA Home è un applicativo 3D multicanale che consente a commercianti e acquirenti di progettare insieme gli spazi.

L’applicazione è molto semplice, non richiede alcuna formazione e si pone l’obiettivo di accorciare il processo di vendita.

“Wizard” che propone tutte le soluzioni selezionabili 3DVIA Home ha un “wizard” brevettato che propone automaticamente diverse soluzioni sulla base di regole di progettazione che garantiscono la piena funzionalità della configurazione generata e la conformità agli standard di settore, ai requisiti di design e strategia del brand, e naturalmente ai vincoli di spazio. I clienti possono prendere decisioni migliori in tempi più rapidi con maggiore sicurezza, mentre i rivenditori aumentano la produttività e le opportunità di upselling.

“L’approccio semplice e intuitivo- spiega Howie Markson, 3DVIA Enterprise Solutions Director, Dassault Systèmes- evita il lavoro di posizionamento manuale dei mobili e degli elettrodomestici, lungo, noioso e facilmente soggetto a errori, regalando al cliente finale un’esperienza straordinaria.”

Funzionalità social Il software ha una funzionalità social che consente ad amici e parenti di lavorare insieme a un progetto, condividendo le proposte sui social network. 3DVIA Home si integra pienamente con i sistemi ERP e CRM per aumentare l’efficienza operativa e il servizio clienti di produttori e rivenditori.

Ma la situazione precipita letteralmente se a mancare è il supporto online: in questo caso il 63,1% dei clienti sono spinti a rivolgersi alla concorrenza.

Qual è l’importanza dei servizi di vendita multicanale? Cosa si aspetta il cliente dai servizi multicanale? Rispondere a questa domanda è a dir poco cruciale per comprendere verso quale direzione bisogna andare. Secondo lo studio sopracitato, i clienti danno la maggiore importanza (con un punteggio di 4 su 5) all’offerta di prezzi individuali/sconti (indipendentemente dal canale di distribuzione) e alla messa a disposizione di un

Zajadacz: scanner del codice a barre integrato nella App

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SPECIALE FEST 2014

Grünkauf.biz: piattaforma B2B che permette alle piccole, medie e grandi imprese sostenibili di entrare in contatto

catalogo elettronico dal quale ordinare direttamente nel negozio online. Altrettanto importante è l’accesso alle fatture, ricevute e giustificativi di tutti gli acquisti in forma elettronica nel conto clienti. Da non sottovalutare è anche la presenza di scanner con cui riordinare i prodotti online scansionando il codice a barre. L’urgenza di app e versioni mobile del negozio online non è ancora fortissima ma è in aumento, con percentuali che fanno presagire un cambiamento in un futuro non troppo lontano. Ne è una conferma il trend evidenziato dal report ‘ECC Colonia: Zukunft des Handels: Großhandel’ secondo cui quasi la metà dei commercianti all’ingrosso usa nel rapporto con i clienti dispositivi mobili, nell’86% dei casi per poter reperire velocemente le informazioni richieste, ma anche per presentare (nel 71,9%) in modo ‘alternativo’ i prodotti presenti a catalogo.

WerLiefertWas.de: Piattaforma per la ricerca di fornitori

Il futuro è multicanale Il settore degli impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento non fa eccezione in merito alla multicanalità. Hudetz parla dell’esigenza di molteplici informazioni, proposte di prodotti ad hoc e un sommario su un foglio dati in PDF.

Le offerte online di successo richiedono una soluzione professionale On-line non significa soltanto presenza, in termini di vetrina, e neanche solo offerta della possibilità di acquisto da remoto. Essere presenti nella rete vuol dire investire in una presentazione dei prodotti che è sempre più complessa, in una grafica raffinata e semplice da usare. Ma significa anche e sopratutto servizi. Il cliente deve avere la possibilità di accedere, tramite il sito web, ad alcuni servizi che potrebbe avere in negozio, come la consulenza, il supporto tecnico o la possibilità di progettare i propri spazi attraverso degli strumenti in 3D, che gli consentano di farlo in modo personalizzato e da casa.

Evoluzione nei canali di vendita nel settore degli impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento Incentrando l’attenzione sul settore degli impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento, le dinamiche evolutive di cui si è parlato finora ritornano e trovano una loro evidenza. Hudetz rintraccia in questo caso tre tesi, ovvero tre certezze che delineano la strada da intraprendere in una prospettiva futura.

Internet cambia le strutture di vendita La prima è che internet sta imponendo un cambiamento alle strutture e ai servizi legati alla vendita. Nascono nuove piattaforme, dove acquisiscono sempre più importanza la sostenibilità e la creazione di reti che riuniscano esperienze imprenditoriali, grandi o piccole che siano, orientate alla vendita di prodotti o servizi ‘green’. Così come iniziano ad averla la nascita di nuovi approcci per la ricerca dei fornitori, attuabile attraverso piattaforme dedicate.

Grohe offre uno strumento in 3D per progettare il proprio bagno sul sito web

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Internet sostituirà i centri del fai-da-te? Se gli operatori dei centri del fai-da-te saranno in grado di adattare i loro piani e abbinare l’attività offline a quella online potranno persino approfittare del trend dell’e-commerce

arte da una panoramica del mercato del settore degli impianti sanitari, di riscaldamento e condizionamento (SRC) in Europa, l’intervento al FEST di Klaus Peter Teipel dal titolo “Internet sostituirà i centri del fai-da-te? Strutture del futuro in Europa”. Un mercato che vale complessivamente 57,4 mld di euro, di cui 23,4 mld provenienti dal settore sanitario e i restanti 34 da quello del riscaldamento e condizionamento.

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SPECIALE FEST 2014 gran parte del volume, circa il 75%, passi attraverso i grossisti, le decisioni prese dai clienti finali sono spesso influenzate dagli impiantisti, progettisti, architetti e/o dettaglianti.

Il mercato del fai-da-te in Europa L’indagine si sofferma poi sui centri-fai-da-te, per comprendere la loro presenza sul territorio e il ‘peso’ all’interno del mercato SRC. Sono circa 13.600 i centri del fai-da-te in Europa, con una superficie di vendita di 46,8 mln di mq e un fatturato lordo di 83,6 mld di euro. All’interno di questo volume di affari, il 12,2% è rappresentato dal settore SRC (circa 9,4mld), così ripartito: circa 7,2mld provengono dagli impianti sanitari mentre 2,2mld da quelli del riscaldamento e condizionamento.

Dimensioni dei mercati nazionali (base di calcolo: prezzo di vendita del produttore al netto dell’IVA)

Con un volume aumentato, nel periodo 2005-2012, dello 0,3% e che gode quindi di una sostanziale stabilità. Nel novero dei paesi più importanti nel settore SRC ( il ‘nostro’ ITS) ci sono Germania al primo posto, con un fatturato di 13,4 mld di euro, seguita dal Regno Unito, Francia, Italia (con un fatturato di 6,9% e un peso sul mercato europeo del 12,1%) e per finire i Paesi Bassi, con un fatturato di 2,6 mld, quindi con netto distacco rispetto ai primi quattro della lista.

Strategie di vendita ancora poco innovative Come funzionano i fai-da-te in Europa? Che logiche di vendita attuano? Quali strategie di marketing? Negli attuali piani di commercializzazione presenti su quasi tutti i mercati internazionali gran parte degli operatori espone semplicemente la merce offrendo un’ampia gamma di assortimento, presenta spesso la merce sugli scaffali in stile self-service, mette in evidenza i prezzi bassi, si rivolge principalmente a clienti finali privati (sostituzione di singoli prodotti) e non offre una consulenza qualificata e servizi complementari (prestazioni artigianali). In poche parole, mancano servizi, manca attenzione al cliente, manca professionalità specifica, mancano tutti quei plus che qualsiasi fai-da-te dovrebbe avere per adeguarsi all’evoluzione del mercato, ma che questo ancora non ha. Perché continua ad essere legato a logiche vetuste e poco innovative.

Il cambiamento è vicino, sopratutto nel settore ITS

Tassi di crescita dei paesi sul mercato del settore SRC

Guardando al settore emerge però che qualcosa sta cambiando, sopratutto per ciò che concerne l’idrotermosanitario. Si constata che un numero crescente di operatori che vendono su grandi superfici affrontano il tema del bagno offrendo soluzioni complessive ed esposte in modo accattivante, esaltandone la funzionalità e volendo suscitare sentimenti ed emozioni, in modo simile ai negozi specializzati. Si punta al prezzo fisso garantito sulla soluzione completa (il rapporto qualità/ prezzo conveniente è messo in evidenza) e alla migliore integrazione ed esposizione di noti marchi di produzione. Ma anche ai servizi, offrendo assistenza nel punto vendita con consulenza qualificata/inCatena di creazione del valore per i prodotti nel settore SRC in Europa

Sebbene l’Italia rimanga fra i migliori produttori del comparto, è anche vero che il mercato continua a registrare una contrazione, che nel periodo 2005-2012 la contrazione è stata dell’1,5%.

Come funziona il mercato europeo del settore SRC? In Europa i prodotti sanitari e per il riscaldamento sono distribuiti principalmente tramite una catena del valore su tre livelli, nella quale i grossisti vendono agli impiantisti e/o dettaglianti, i quali vendono poi ai clienti finali. Benché

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Esempi di nuovi approcci delle catene del fai-da-te

SEMPRE PIù SIMILE ALLO SHOWRROM. Il fai-da-te si sta evolvendo in una logica che sembra privilegiare l’estetica e l’esposizione ‘accattivante’ del prodotto, con un risultato che di fatto lo rende molto simile agli showroom.

formazioni e servizi di progettazione per il bagno, così come alla completa integrazione di svariate offerte di servizi artigianali e logiche di coordinamento degli artigiani. Questo senza dimenticare tutte quelle azioni che potrebbero essere annoverate nelle operazioni di marketing: maggiori attività di comunicazione verso l’esterno, principalmente attraverso un supporto pubblicitario, una strategia orientata maggiormente al “Buy-It-Yourself” piuttosto che al “Do-It-Yourself”, l’abbinamento di modelli commerciali fisici e virtuali (vendita multicanale)e sviluppo di attività commerciali b2b con gli artigiani.

commercio specializzato, (per es. reuter.de) e catene internazionali del fai-da-te hanno iniziato ad essere attivi sul mercato online. Si stima che il fatturato realizzato online dai centri per il faida-te e il bricolage nel settore SRC sia attualmente di circa 180 mln di euro (quota di fatturato pari a 1,9%) e la quota di mercato dei centri per il fai-da-te e il bricolage riferita al fatturato dell’e-commerce nel settore SRC (UE a 27) è di circa il 20-26%. In base alle previsioni per i prossimi 3-4 anni, il fatturato online dei pure player (quota di mercato pari al 60-65% ) e dei negozi fisici continuerà a crescere in modo significativo nei prossimi anni. Saranno però soprattutto le attività di commercializzazione diretta da parte dei produttori ad alimentare la crescita del fatturato dell’e-commerce.

L’e-commerce nel settore SRC Il commercio online cresce e crescerà sempre di più, anche nel settore SRC. La quota di “commercio a distanza” (vendite per corrispondenza e e-commerce) dell’intero mercato SRC nell‘UE a 27 attualmente è di circa 0,6-0,8%, corrispondente a circa 700-900 mln di euro. Nel 2005 il valore di riferimento era ancora attorno allo 0,1%. Oltre ai “pure player” (negozi specializzati esclusivamente nella vendita online, come ad esempio il noto Amazon) anche molti operatori fisici del

E-commerce vs Fai-da-te: sinergie e opportunità sono maggiori del rischio di spiazzamento Oggi il commercio online sul mercato del settore SRC è ancora troppo ridotto per riuscire ad esercitare pressione sui negozi

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SPECIALE FEST 2014 CONCETTI DI VENDITA E-COMMERCE NEL SETTORE SRC

fisici del bricolage e del fai-da-te. Ma è una tendenza destinata a crescere nei prossimi anni ad un ritmo superiore alla media. Sebbene questa prospettiva possa sembrare minacciosa, gli operatori del settore del fai-da-te, se saranno in grado di adattare i loro piani e abbinare l’attività offline a quella online, potranno persino approfittare del trend dell’e-commerce. Partendo dal presupposto che la ricerca di informazioni su internet è spesso il primo passo verso il negozio fisico locale e che i consumatori, in futuro, vedranno come impercettibile il passaggio tra i canali del venditore (offline e online), potrebbero aprirsi buone opportunità per il commercio fisico, grazie ad offerte digitali aggiuntive, alla continua comunicazione del marchio e ad un servizio efficiente e facilmente accessibile. In poche parole la multicanalità e il cross-channell possono diventare strategie che avvantaggiano entrambe le parti: le innovazioni digitali incontrano il servizio e il comfort del commercio fisico e generano un “nuovo tipo di esperienza d’acquisto”. Anche perché, sottolinea Teipel, gli specialisti del commercio

online non hanno problemi di fatturato ma hanno spesso problemi di profitto e su questo fronte gli operatori multicanale possono compensare maggiormente rispetto ai pure player.

Il vero ‘nemico’ sarà il produttore in veste di e-seller La concorrenza in futuro non sarà tanto tra i pure player e gli operatori multicanale, quanto più tra il commercio e i produttori. Le attività di vendita online dei produttori porranno nuove sfide ai dettaglianti e ai negozi specializzati in egual modo; sia in ambito b2c, sia nel tradizionale commercio b2b con i professionisti (contatto diretto con gli artigiani). Il modello di vendita classico su tre livelli ne soffrirà sicuramente, ma davvero sarà messo seriamente a repentaglio? Considerando la situazione, si prevede certamente un aumento considerevole della pressione sui costi dei professionisti che andrà a vantaggio del consumatore finale. Il commercio all’ingrosso specializzato si trova così a dover affrontare difficili sfide: come si comporterà?

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Grossista: o social o asocial Produttori, centri del fai-da-te e e-tailer lo hanno capito: il grossista è l’anello debole della catena. Come difendersi dagli attacchi

er comprendere l’evoluzione in atto nel mercato delle vendite, con particolare riferimento al settore della tecnica degli edifici, è necessario innanzitutto individuare il target cui ci si vuole (e deve) rivolgere, cercando di fare il punto sulle abitudini, attuali ma sopratutto future, all’acquisto del consumatore finale. L’intervento al FEST del professore Alexander Neumann “Quo vadis per il commercio all’ingrosso nel settore della tecnica degli edifici?” parte infatti da un identikit del cliente finale.

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SPECIALE FEST 2014 Le strategie degli attori di mercato stanno modificando la filiera e aumentando la concorrenza

Nel panorama attuale, ci troviamo di fronte a tre tipologie di consumatori: - I tardivi digitali (38%). Rappresentato da persone nate prima del 1955, profani di internet e da esso lontani, fino a poco tempo fa era il gruppo target più importante. Appartenenti, nella maggior parte dei casi al ceto basso e medio, hanno un orientamento di base tradizionale, che si traduce in una forte affinità al fai-da-te e a una predilizione per i canali di vendita tradizionali per contattare gli artigiani.

All’interno di questo scenario che si sta evolvendo sempre di più e velocemente verso quella che potremmo definire ‘modernizzazione’, come stanno reagendo i vari soggetti coinvolti nel mercato della tecnica degli edifici? Che strategie stanno mettendo in atto nella consapevolezza che acquisire il cliente vuol dire guadagnare una posizione dominante? E come queste azioni stanno modificando i rapporti in termini di concorrenza? I produttori- sottolinea Neumann- si stanno muovendo su tre fronti: il primo, quello dell’abbandono di un sistema di distribuzione su tre livelli, il secondo quello dello sviluppo di una strategia multimarchio per vari gruppi target e, infine, stanno puntando sulla pubblicità professionale in internet e nei social media. Una strategia potrebbe ‘accorciare la filiera’ mettendo a repentaglio il ruolo del distributore. I centri del fai-da-te, da canto loro, stanno invece sviluppando una forte presenza sul mercato grazie alla pubblicità, sia televisiva che sui social media, e alla gestione completa del processo a prezzo fisso. Offrono soluzioni full-service, ovvero complete, servendo sia il cliente finale che l’artigiano. Entrando quindi in diretta concorrenza con il commercio all’ingrosso.

- Immigrati digitali (21%). Appartenenti alla classe 19551980 e collocabili principalmente nel ceto medio e alto, sono attualmente il gruppo target più importante. Hanno una relazione differenziata con internet, perché sono cresciuti nel periodo precedente alla fusione tra mondo reale e digitale. Si confrontano, quindi in modo consapevole con la tecnologia più recente, utilizzano internet come strumento di informazione e pianificazione. Sono selettivi e orientati alla sicurezza. - Nativi digitali (41%). Rappresentato da persone nate dopo il 1980 e quindi cresciuto con internet, sarà in futuro il gruppo target più importante. Ha un forte orientamento mediatico e sfrutta con convinzione tutti gli strumenti offerti dalla rete.

La situazione di mercato e i pericoli per il grossista

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I centri del fai-da te subiscono però a loro volta la concorrenza dall’e-commerce. Una concorrenza basata sui prezzi e sulla trasparenza dei prezzi e dai servizi offerti, come la progettazione del bagno e l’installazione, ma anche da un assortimento completo. Gli artigiani e i consorzi di artigiani stanno reagendo puntando al fare rete, quindi al proporsi sul mercato ‘compatti e competenti’ e stanno anche concentrando il potere di mercato all’acquisto, iniziando a non essere più ‘fedeli’ al commercio all‘ingrosso. Le aziende con vendite dirette stanno puntando invece al commercio multicanale con vendita diretta, a un continuo ampliamento dell’assortimento, all’apertura di nuove filiali, all’offerta di servizi esterni e strumenti di webshop. La novità più grande è quindi che stanno di fatto mettendo in atto una strategia di vendita diretta all’artigiano e al cliente finale.

Grossista, l’anello debole della catena?

SOCIAL MEDIA POCO SFRUTTATI. Il numero medio di fan su Facebook dei grossisti (senza considerare tutti quelli che non hanno una pagina dedicata) è in media di 98 unità rispetto ai 37.076 fan dei centri fai-da-te

Ciò che emerge da questo quadro è che la posizione del grossista è quella messa più a repentaglio perché la concorrenza arriva da più fronti e deriva principalmente dal fatto che le varie strategie messe in atto dagli attori di mercato puntano sempre più alla vendita diretta e al cliente finale. Produttore compreso. E’ tutto perso allora? Nient’affatto, a patto che il grossista prenda coscienza dei cambiamenti in atto e si muova principalmente su due fronti: da un lato cercando di offrire al cliente finale l’esperienza di vendita che desidera e dall’altro puntando sui suoi ‘plus’ che potrebbero renderlo un’alternativa migliore rispetto alla concorrenza.

Aprirsi all’e-commerce in un’ottica di multicanalità Digitalizzarsi significa poi ovviamente offrire al cliente tutte quelle possibilità, in termini di modalità di acquisto e servizi, che la rete consente. Il negozio fisico dovrebbe quindi necessariamente essere affiancato ad una piattaforma on-line, di modo che il mondo reale e quello virtuale si fondano e siano l’uno complementare all’altro. In poche parole: multicanalità per offrire al cliente un’esperienza di acquisto ‘cross-chanell’. L’e-commerce andrebbe naturalmente sfruttato non solo per dare al cliente un’alternativa nei metodi di acquisto ma anche e sopratutto per consentirgli un abbattimento di costi, laddove possibile. Ben vengano quindi le offerte su internet, se proposte in modo leale e dando ai clienti la possibilità di scegliere fra alcune opzioni in termini di servizi, come quelli dell’assistenza tecnica.

Diventare più ‘social’ Il primo passo che il grossista dovrebbe intraprendere è quello di muoversi verso una maggiore digitalizzazione. Al momento la presenza in rete del distributore è davvero debole e non soltanto per quanto riguarda l’offerta di servizi di e-commerce ma anche da un punto di vista di ‘visibilità’. Chi pensa che i social media servano soltanto ai fini dell’intrattenimento privato sbaglia, perché essere ‘social’ significa entrare all’interno di un sistema, guadagnarsi uno spazio sempre maggiore in termini di popolarità, raggiungere un numero sempre più elevato di potenziali clienti e creare un rapporto di fidelizzazione. Basta guardare i dati di Facebook, il social network più noto e diffuso in questo momento, per rendersi conto dell’evidenza: il numero medio di fan su Facebook dei grossisti (senza considerare tutti quelli che non hanno una pagina dedicata) è di 98 unità rispetto ai 345 rivenditori edili, i 1167 dei distributori diretti e addirittura i 37.076 fan dei centri fai-da-te.

Fidelizzazione e più servizi Il distributore dovrebbe poi puntare sulla fidelizzazione del cliente, mostrandosi da un lato come la scelta più affidabile- ad esempio con una fatturazione trasparente e comprovata sia per gli artigiani che per i clienti finali - e dall’altro offrendo più servizi, anche dedicati. Ovvero rivolti esclusivamente al singolo cliente, in modo da ‘accaparrarsi le sue simpatie’. Infine, il grossista potrebbe pensare di migliorare il layout del proprio spazio di vendita, rivolgendosi, in questo modo, direttamente anche al cliente finale, a cui offrire in aggiunta anche servizi di consulenza tecnica qualificata. Ultimo aspetto sul quale riflettere è quello di proporre al mercato marchi propri, come controfferta ai prodotti di marca costosi.

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Design ultraslim e imitazione per

il bagno

del futuro

Che si tratti di “effetto legno” o “tipo marmo”, nel mondo della ceramica stanno diventando sempre più numerose le imitazioni dei materiali più pregiati e più costosi. La tendenza non è nuova e il Cersaie, il Salone della ceramica e dell’arredobagno, ha visto in questi anni un costante aumento del genere “a imitazione”. A farla da padrone è il gres porcellanato che, dopo anni di ricerca e sperimentazione tecnologica, è stato trasformato in un materiale poliedrico, resistente e duraturo che può avere universali applicazioni e innumerevoli sembianze. Oltre all’imitazione, che si conferma uno dei temi più frequentati, è il bagno ultraslim la vera novità per il 2015. Si assottiglia dunque la ceramica sanitaria, i piatti doccia si abbassano e gli stessi rivestimenti vengono proposti a spessori limitati, anche di pochi millimetri. Tutto ciò è ovviamente permesso da un’innovazione tecnologica in continua crescita, dove la decorazione digitale svolge un ruolo sempre più importante e tale da permettere una cura quasi maniacale del dettaglio. a cura della redazione

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Adi Ceramics Design Award: i vincitori Giovedì 25 settembre sono stati assegnati presso il Padiglione 33 di Cersaie, gli ADI Ceramics Design Award, premio nato dalla collaborazione fra ADI (Associazione per il Design Industriale) e Cersaie per valorizzare i prodotti più innovativi del comparto ceramico italiano fra quelli in esposizione alla Fiera. Una commissione composta da Carlo Branzaglia (Presidente ADI delegazione Emilia-Romagna), Oscar Colli (Direttore della rivista Il bagno oggi e domani) e Silvia Stanzani (desinger) ha assegnato sette premi che garantiranno a questi prodotti la pre-selezione per il prestigioso ADi Design Index 2015.

PREMIATI e MOTIVAZIONE

I NUMERI di CERSAIE 2014 100.985 presenze,

con una componente estera di 46.599 unità

945 espositori 339 espositori esteri provenienti da 38 Paesi 5 giorni di manifestazione 578 giornalisti due quinti dei quali esteri

Ceramica Fioranese - Urbam_Avenue

Un progetto di art direction complessiva, nella produzione 2014 caratterizzata dal prefisso Urban, che trova in Avenue un elemento di particolare efficacia tecnica ed estetica

Azzurra Ceramica - Azzurra Art

Un processo di lavorazione diretto che coniuga tecnologia e artigianato, e che consente di anticipare le esigenze del mercato con un grandissimo numero di personalizzazioni

Florim Ceramica - Florim Oversize Magnum

Un concept tradotto in una linea di prodotti declinata in diversi brand del gruppo, dalle caratteristiche innovative sul piano della produzione e dell’applicazione, destinata a suggerire nuove opportunità di utilizzo del rivestimento ceramico

Ceramica Flaminia - Bonola

Un prodotto puntuale che aggiunge un ulteriore step di sviluppo a una brand identity guidata da un cuore unitario, un concept solido, e una storia in continua evoluzione.

Tagina Ceramiche d’Arte - Esagona

Un processo, tipico di Tagina Atelier, particolarmente rispettoso del materiale ceramico, che porta una ingegnerizzazione e customizzazione del prodotto, nella migliore tradizione del problem solving, elemento chiave del design.

Rubinetterie 3M - 22mm

Un progetto di ingegnerizzazione molto sofisticato, cui corrisponde una forma sicura ed originale; attento alle variabili costruttive in termini di materiali e di utilizzi.

Hom - Piastrella Sinterizzata

Un progetto di duplice valenza, nella materia e nella superficie, che rendendo riscaldante la ceramica le apre possibilità di utilizzo trasversali, già declinate in embrione.

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Parete A STRISCE

Contraddistinte dal disegno in rilievo costituito da una successione di strisce su cui sono state tracciate linee inclinate sottili, le piastrelle a parete Belice di Porcelanosa Grupo sono disponibili in due finiture: la purezza abbagliante del bianco e il robusto aspetto del cemento. L’incidenza della luce sulla superficie inoltre accentua la doppia direzionalità della trama e il senso di profondità del disegno in rilievo.

BELICE è disponibile in formato 31,6x90 cm

WALDORF. Le strutture in metallo possono essere richieste, oltre che nella finitura cromo, anche in oro o bronzo, mentre i mobili a cassetti sono disponibili in bianco matt, verde, bordeaux e noce

COLLEZIONE a quattro stelle Kerasan presenta la nuova collezione ceramica Waldorf. Liberamente ispirata ai sanitari dello storico hotel che William Waldorf Astor aprì a New York nel 1893, la collezione è caratterizzata da forme rettangolari con angoli stondati e bordi a doppio spessore. Il designer Massimiliano Cicconi ha previsto in abbinamento agli elementi ceramici strutture e accessori in metallo cromato. La gamma comprende lavabi a muro, su colonna, montati su struttura in metallo con piano in vetro o su mobile a cassetti nelle 4 misure (60, 80, 100 e 150 cm); sanitari a terra o sospesi e accessori.

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EFFETTO metallico

Il grande formato e l’effetto metallico sono gli elementi distintivi della serie Steeltech, nuova proposta della linea Granitoker di Casalgrande Padana. Le lastre, colorate nella massa con le stesse tonalità della superficie, sono contraddistinte dalla particolare lavorazione metallizzata dello strato di finitura che richiama al tatto la brillantezza, la matericità e i cromatismi delle lamiere metalliche. Realizzata in lastre nello spessore di 10,5 mm, la serie è disponibile nei colori grigio, beige e rame, con finitura lappata e naturale, nel formato 90x90 cm. La serie è disponibile anche nelle versioni: Bios Antibacterial ,con certificate proprietà antibatteriche; Bios Self-Cleaning, con prestazioni di autopulizia e di abbattimento degli agenti inquinanti. STEELTECH si caratterizza per i contenuti di ecocompatibilità

Tridimensionalità DI SUPERFICIE

Una nuova collezione va ad ampliare la gamma di Hi-Lite di Iris Ceramica. Si tratta di Avenue XXL, nuova serie declinata in 3 differenti misure che partono dal 100x100 fino al 300x100 cm e che coniugano in soli 6 mm di spessore innovazioni di tecnologia e design Made in Italy. Con un’estetica razionale e pulita, la serie interpreta in chiave ceramica la rigidità della resina e del cemento e la traduce per antitesi in una superficie delicata nella grafica ed elegante nei toni neutri, ideale per personalizzare con originalità pareti verticali e orizzontali non solo di spazi residenziali, ma anche di aree commerciali.

AVENUE XXL. I grandi formati della serie offrono un ulteriore valore aggiunto al design contemporaneo presentando una innovativa finitura di superficie strutturata e morbida che mette in risalto la tridimensionalità delle lastre

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“MEGA”lastre

MM_LAYER. Disponibile in quattro diversi colori – Layer_Silky, Layer_Ashen, Layer_ Shadow e Layer_Bold – pensata per pavimenti e rivestimenti di spazi interni, sia di tipo residenziale che commerciale

Un nuovo ingresso nella famiglia Megamicro di Eiffelgres: dopo MM_Folios, MM_Timber e MM_Cor-ten, la novità Cersaie 2014 è MM_Layer, nei formati 100x100, 150X100 e 300x100, e con uno spessore di soli 6 mm. MM_Layer, che reinterpreta attraverso le elevate prestazioni della ceramica tecnica l’aspetto uniforme e compatto dei pavimenti in resina e cemento, si rivolge al progetto contemporaneo. La collezione incontra e valorizza il linguaggio del design grazie alla particolare texture della superficie, una struttura tridimensionale resa morbida dall’innovativa finitura. La posa dei grandi formati, inoltre, permette di ridurre la presenza delle fughe, garantendo superfici dall’aspetto omogeneo, tipiche dei pavimenti continui.

Storie SUL PARQUET

TULIPAE GEMINI. L’idea di Ronald Van Der Hilst è quella di camminare sopra le corolle assumendo il punto di vista di un’ape e di guardare nel cuore dei fiori

Trattare il parquet come una tela o un intonaco, arricchendone la superficie con motivi e decori originali. Da quest’idea dei titolari di Xilo1934, nasce 1934Design: un progetto che coinvolge un ampio ventaglio di architetti e designer, grafici e creativi. Le linee di decoro fino a oggi realizzate sono diciannove. I parquet sono realizzati in listoni in legno di rovere (struttura: materiale nobile 3,8 mm; anima rinforzata in abete listellare 7 mm; bilanciatura in sfogliato di abete o pioppo 2,2 mm), mentre il decoro viene eseguito direttamente sulla superficie grezza e successivamente protetto da uno strato di vernice all’acqua (priva di emissioni di formaldeide), che lo rende più resistente all’usura e al calpestio. Tutti i parquet della gamma possono essere posati su fondi radianti e raffrescati e con posa incollata e flottante. LOST AND FOUND. Ideata da Piero e Barnaba Fornasetti una selezione immaginaria composta da ombrelli, pipe, posate, remi e altri accessori personali

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CERAMICA in grande formato Senza dubbio, la protagonista della nuova collezione per il 2015 di Roca Tiles, divisione del gruppo Roca, è Allegra, serie di rivestimento in ceramica di grande formato basata sul colore. Le passerelle della moda e l’avanguardia dell’arredamento di interni internazionale sono state le fonti di ispirazione per il disegno di questa nuova proposta per il rivestimento di bagni e cucine.

ALLEGRA. Sorprende per la sua gamma cromatica (9 colori molto intensi) e la brillantezza che emana ciascuno dei suoi pezzi

TENDENZA comics e vintage E’ dedicata alla clientela più attenta alle tendenze contemporanee, la collezione di superfici ceramiche Gruppo Del Conca ispirate al LUPIN THE 3rd, il ladro gentiluomo. Nata dall’attenzione dell’azienda verso il mondo del fumetto, del cartoon e del “tratto d’autore”, soprattutto se d’ispirazione vintage, che è l’elemento distintivo nella moda e nell’arredo anche della prossima stagione. Declinata in tre differenti decori, la collezione coinvolge e ritrae tutta la banda: oltre al ladro gentiluomo, protagonisti sono anche Fujiko (o Margot, come la conosciamo in Italia), i fidi compari Goemon con la sua katana, l’abile pistolero Jigen, e l’ispettore Zenigata.

LUPIN THE 3rd. Declinata in tre differenti decori, la collezione coinvolge e ritrae tutta la banda

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DESS. La collezione è disponibile sia con finiture lucide e laccato opaco sia in rovere naturale e noce

Sistema da BAGNO MODULARE La nuova collezione DESS bagno di Porcelanosa Grupo offre una nuova estetica per mobili componibili, in cui il manico forma una linea orizzontale continua lungo l’intero modulo. Lo spessore delle pareti mobili è stata ridotta per dare un aspetto luminoso e arioso, mentre specchio e aree scaffalature sono realizzate in profili di alluminio modulari. Un unico sistema quindi in grado di fornire mensole, specchi o moduli con ante.

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LE FIABE. Forme essenziali per immergersi in un luogo magico che lascia spazio all’immaginazione

Un bagno da “FAVOLA”

La collezione di Hatria Le Fiabe, attraverso le sue linee morbide e compatte ci riporta al mondo dei sogni, della bellezza e delle armonie. La collezione si compone di lavabi molto sottili nelle tre dimensioni di 60, 80 e 100 cm di lunghezza e di vasi e bidet sia terra che sospesi. Quest’anno la collezione si arricchisce per i vasi di una nuova versione compatta di 50 cm di profondità e di un vaso speciale con scarico traslato per soddisfare tutte le esigenze di spazio ed in caso di ristrutturazioni. A questi elementi si aggiunge il mobile contenitore sottolavabo ad 1 cassetto, disponibile nelle finiture bianco opaco, noce e wengè con cassetto nella stessa finitura o bianco opaco.

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Tradizione E DESIGN

Le linee tradizionali del bagno reinterpretate con lo spirito di Globo. Sono questi gli ingredienti della collezione, Daily, firmata da CreativeLab+, che propone una linea basica variegata in termini di prodotti, coniugante l’aspetto estetico con quello funzionale, senza rinunciare al linguaggio di design. Pensata per un uso quotidiano e per un pubblico esteso, Daily si contraddistingue per le linee morbide e rigorose allo stesso tempo, all’insegna della semplicità e delle proporzioni.

DAILY. Lavabi da 75 cm e 100 cm sospesi con mobile e sanitari sospesi e a terra

CURVE e linee

Firmata dal trio svedese Claesson Koivisto Rune, la nuova collezione Lago di Globo è scolpita con linee rette interconnesse, forme a scatola e forme a ciotola, che si fondono le une nelle altre conciliando elementi opposti come la linea e la curva, il quadrato e il rotondo. La collezione viene declinata nel modello da 57 cm sospeso o a terra nella versione Vasomulti e Bidetmulti, che si avvalgono del fissaggio invisibile Fissaggioghost, novità brevettata dall’azienda che permette il bloccaggio del vaso e bidet con fissaggi nascosti. Completano la collezione i lavabi sospesi e con mobile disponibili in diverse dimensioni, dai 45 cm fino ai 102 cm, presentati in 4 ambientazioni che spaziano da colorazioni piene e ricercate, a disegni geometrici leggeri nelle cromie del rosa, del verde e dell’azzurro.

LAGO. La collezione si ispira alla ricchezza formale della natura, caratterizzata tanto da profili curvi e dolci quanto da linee nette e definite

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POST CERSAIE 2014

IDRO E CROMOTERAPIA per una Casa SPA Tra le novità di Cristina rubinetterie troviamo l’evoluzione glamour della Dynamo Shower, la Dynamo Rainbow, arricchita della funzione cromoterapia ispirata ai 7 colori dell’arcobaleno. Il soffione per la doccia sfrutta l’acqua per produrre energia elettrica: tutto merito di una turbina collocata all’interno del soffione stesso, che permette l’accensione dei led senza consumare energia. Il soffione è facile da utilizzare e da installare: non occorrono parti elettriche, può essere montato a soffitto o a parete e può anche essere inserito in sistemi doccia già esistenti.

DYNAMO RAINBOW, tecnologia e cromoterapia in un soffione a zero impatto ambientale

RUBINETTI come orologi

La nuova collezione TimeAster, firmata da Rubinetterie Stella e progettata dall’architetto Carlo Santi, è fortemente ispirata al lusso degli orologi, nei quali lo scorrere del tempo è paragonabile allo scorrere dell’acqua. Le caratteristiche principali: un nuovo concetto di interpretazione del rubinetto, la prerogativa di posizionamento nel settore luxury, la precisione meccanica e la cura del dettaglio. Gli indici sono in ottone, come pure il logo Stella e la dicitura “Made in Italy”. Il vetro zaffiro antigraffio e antiriflesso, garantisce l’impermeabilità “Waterproof” testata in autoclave per assicurare la longevità della maniglia in tutti gli ambienti. Le maniglie sono rifinite alternando cromatura lucida e spazzolata, declinate nelle finiture Stella cromo e oro e presentate in due versioni di diversi diametri (mm 52 e mm 65). TIMEASTER. La versione con il diametro 52 è quella più fedele al progetto di Santi; ne utilizza le bocche fuse nella versione alta e bassa. Per la versione a diametro 65 (nella versione tonda o Aster) è stata realizzata invece una bocca “ad hoc” a “collo basso”

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CASA Dolce CASA Punto di incontro tra lo studio MeneghelloPaolelli Associati e Glass, HSH (acronimo di Home Sweet Home) è uno spazio sauna con tetto spiovente e facciata in cristallo. La sauna ha le pareti laterali ed il pavimento in tulipier termo trattato, con doghe scure che terminano all’apice del tetto spiovente. Culmine del progetto una serie di accessori che danno alla sauna un senso di “casa”: un orologio-clessidra, i tappeti in legno decorati, i quadretti alle pareti.

HSH. Il progetto si completa di uno spazio hammam con le medesime caratteristiche stilistiche, che ben si prestano ad affiancare la sauna

SAUNA radiante Il portfolio saune Glass si arricchisce di una nuova sauna radiante, Hita con tecnologia radiante ad infrarossi applicata al legno. Nata dalla collaborazione con l’architetto Enzo Berti, la sauna è un vero e proprio sistema del benessere che contempla il rituale nella sua integralità, proponendo uno spazio per la preparazione, uno per la sauna ed infine uno spazio di relax e riavvicinamento al mondo esterno.

HITA è anche disponibile nelle varianti sauna finlandese e biosauna.

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POST CERSAIE 2014

INNOVAZIONE e sartorialità

Due le novità di prodotto presentate da Ideagroup: la collezione box doccia Like e il piatto doccia Onda. Like è l’evoluzione che Disenia propone come box doccia intelaiato e si distingue per un design pulito e squadrato. La compensazione è di 20mm per lato e le finiture proposte come telaio sono il bianco RAL 9010 e l’Extrabrill Ideagroup. Per quanto riguarda i cristalli sono disponibili il trasparente, il cincillà, il satinato, il Fumé ed il Bronzo. A livello estetico Like propone soluzioni sia a battente che a scorrimento e la scomparsa totale dei fissaggi nel telaio. La cerniera si protende lungo il profilo, rendendo minore l’ingombro di apertura e facilitando l’ingresso nel vano doccia. Onda invece è il piatto doccia in Aquatek dallo spessore ribassato di 2 cm, disponibile in 5 finiture colore. Si distingue per una modularità molto estesa che comprende 2 varianti quadrate (80x80 cm e 90x90 cm) e numerose varianti rettangolari.

LIKE. La gamma prevede guarnizioni di tenuta in alluminio rivestito pvc. Inoltre si introduce l’uso di meccanismi di scorrimento sganciabili, che permettono di facilitare le operazioni di pulizia

ONDA. Oltre alle misure standard, il piatto doccia è disponibile su misura, con lavorazione sartoriale, per dimensioni che arrivano fino a 2,5 x 1,5 metri

Per l’igiene INTIMA

Geberit presenta AquaClean Sela, vaso in ceramica con sofisticate funzioni di igiene intima disegnato da Matteo Thun e Antonio Rodriguez. Elegante ed essenziale il vaso è dotato di un dispositivo che - azionato dall’utente tramite un telecomando - fuoriesce dal bordo della seduta completamente igienizzato. La doccetta intima permette di variare potenza e posizione del getto così da personalizzare al massimo l’utilizzo. Un sensore impedisce la funzione bidet quando il vaso non è utilizzato. Infine l’alimentazione elettrica è integrata nell’elemento in ceramica così da aumentare la sicurezza, mentre i consumi sono minimi anche nella modalità standby.

SELA. Il vaso in ceramica è conforme ai requisiti di progettazione eco-compatibile europei

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Sedile ELETTRONICO

Duravit completa la propria gamma di sedili elettronici con SensoWash dotato di funzioni che utilizzano le risorse in maniera intelligente. L’acqua calda è disponibile quando serve e sempre nella quantità e per il tempo desiderati, grazie allo scaldacqua istantaneo, che riscalda sempre acqua corrente. Duravit ha deciso di puntare su un’igiene sicura e di rinunciare al serbatoio dell’acqua per evitare la formazione di batteri indesiderati nell’acqua calda di un serbatoio. Una ulteriore innovazione è la modalità a risparmio energetico: attivando tale funzione, il riscaldamento del sedile viene disattivato per le successive otto ore. Questo processo si ripete automaticamente tutti i giorni alla stessa ora. In questo modo il riscaldamento del sedile può rimanere disattivato, ad esempio, di notte, senza che ci sia bisogno di ricordarselo.

SANITARI di design Dopo il successo dei lavabi Bonola, la collezione di Flaminia realizzata da Jasper Morrison si arricchisce di un vaso e un bidet sospesi, dalle linee pure, sintetiche, perfette. Nella versione self-standing, la colonna rastremata si raccorda armonicamente al catino, conferendo all’insieme una presenza architettonica di grande leggerezza percettiva. Dalla creatività di Patrick Norguet, invece, è nata la gamma Nile completa di vaso, bidet e lavabi di diverse dimensioni e profondità, caratterizzati da una classica modernità. BONOLA. Design Jasper Morrison

SENSOWASH. Una seconda doccetta, fornita in dotazione, pulisce con un getto particolarmente delicato e può essere facilmente sostituita

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DISTRIBUTORI A CERSAIE

Cersaie 2014, ovvero quando i distributori ITS...

corrono

Mentre crescono gli stranieri, i commercianti nostrani specializzati ITS sono stati davvero pochi e tutti di corsa a cura di Raffaella Zoboli

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E i distributori? I venditori specializzati ITS?

Non sappiamo quanto fossero in effetti così ‘specializzati’ quelli esteri in visita alla fiera, ma sappiamo con certezza che i nostri commercianti specializzati ITS, gli italiani d.o.c. insomma, sono stati davvero pochi e tutti di corsa. Quelli incontrati nello stand ANGAISA - per la maggior parte ‘istituzionali di direzione’ che hanno presenziato agli eventi ufficiali quali il convegno di apertura, la conferenza stampa internazionale, le premiazioni - si contavano sulle dita delle mani. I pochi altri, incrociati al volo nei corridoi dei padiglioni, viaggiavano tutti a velocità supersonica “perché tanto siamo visitati dagli agenti, perché l’azienda reclama la presenza inderogabile in loco, perché trattenersi più di un giorno a Bologna ha costi spaventosi” e via dicendo.

photo flavio gallozzi

ersaie 2014 (22-26 settembre BolognaFiere) ha sfiorato le 101.000 presenze (46,14% stranieri, +4,1% sull’edizione 2013). In crescita i ‘primi ingressi’ (66.096, +3,6%). In tutto 945 espositori (+45 unità rispetto al 2013), dei quali 339 esteri (+37) provenienti da 38 Paesi. Per la prima volta esposti legno, marmi e pietre naturali. Questi i principali dati messi in evidenza a manifestazione chiusa dalla direzione Cersaie, salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. Mentre per il settore arredobagno si sono notate molte importanti defezioni, la ceramica da rivestimento ha segnato indubbiamente punte da record, in termini di business e… anche di formati: si parla di lastre con altezze fino a 400 cm e spessori di qualche millimetro. Un’affascinante perfezione appannaggio delle industrie italiane. In quanto a macro tendenze, la ceramica imita il legno e il legno ruba i decori alle piastrelle. Un percorso a due vie, con scambi reciproci di designer. Torna il colore e il disegno emula volentieri le linee anni Sessanta e Settanta. Una popolazione variegata, quella in visita al Cersaie. Ovviamente gli addetti ai lavori; tra questi, i posatori che hanno vissuto cinque giorni nel loro regno “La Città della Posa”; gli architetti, che hanno usufruito di crediti formativi partecipando agli eventi del programma culturale ‘Costruire Abitare Pensare’; i giovani e meno giovani votati all’interior, che hanno goduto di lectio magistralis di altissimo livello. E poi, un nutrito pubblico di consumatori, che nello spazio ‘Cersaie disegna la tua casa’ ha soddisfatto, planimetrie alla mano, la voglia di suggerimenti sulla propria abitazione da ristrutturare.

La qualità è nelle nostre mani. Dedicato ai nostri operatori di produzione, ai nostri collaboratori, agenti, partner commerciali. Dedicato a chi crede nella qualità e affidabilità dei nostri prodotti, a chi rinnova la sua fiducia verso la nostra impresa ogni anno. Dedicato a chi crede nelle nostre capacità di crescita, di innovazione, di realizzazione di nuovi progetti. Dedicato al futuro, alle nuove sfide che ci attendono. La qualità è nelle nostre mani, orgogliose di produrre ancora in Italia.

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Fieri di produrre in Italia per il mondo

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DISTRIBUTORI A CERSAIE

Questo solo per il Cersaie o più in generale per le manifestazioni fieristiche?

Visito un anno il Cersaie, un anno il Salone Internazionale del Bagno durante i Saloni di aprile a Milano. Quest’alternanza è sufficiente. Paolo Brodbeck, Brodbeck srl, Catania

Per Antonio Falanga, Torre Del Greco (Napoli), Antonio Falanga srl, la visita al Cersaie è dettata soprattutto da alcune innovazioni strategiche in azienda: “In questo periodo, puntiamo ogni due mesi su offerte speciali, in termini sia di prezzo che di prodotto. Il nostro cliente è soprattutto il privato e qui in fiera cerchiamo novità o suggerimenti che ci permettano di offrire sistemi di prodotti integrabili, accattivanti e accessibili. ‘Dettagli’ che possano completare le nostre offerte, che ci rendano esaustivi e unici. Che ci facciano scegliere perché siamo in grado di soddisfare anche le richieste più particolari di personalizzazione: dalle offerte speciali al servizio, garantendo un post vendita di alto livello. E per arrivare a questo, dobbiamo per forza girare e documentarci”.

Nell’ambito dell’arredobagno più che novità di design ho percepito una maggiore cura nella realizzazione dei prodotti. Ezio Maja, Idroterm spa, Cuneo

“Troppe fiere è un discorso ormai assodato – afferma Paolo Brodbeck, Catania, Brodbeck srl. Personalmente visito un anno il Cersaie, un anno il Salone Internazionale del Bagno durante i Saloni di aprile a Milano. Oltre, ovviamente, le manifestazioni a indirizzo più tecnico: MCE a Milano, ISH a Francoforte. Quest’alternanza è una scelta per me sufficiente”.

In fiera cerchiamo novità o suggerimenti. ‘Dettagli’ che possano completare le nostre offerte, che ci rendano esaustivi e unici. Antonio Falanga, Antonio Falanga srl, Torre Del Greco (Napoli)

“Qui al Cersaie, nell’ambito dell’arredobagno – dichiara Ezio Maja, Cuneo, Idroterm spa – più che novità di design ho percepito una maggiore cura nella realizzazione dei prodotti, per renderli più affidabili e duraturi nel tempo. Una volontà di ricerca di qualità ben espressa da parte dei produttori italiani: rubinetteria, box doccia e anche mobili. Nelle piastrelle è interessante invece l’evoluzione delle grandi superfici. Prevalgono poi la sensazione di un prodotto più caldo e la forte emulazione nei confronti di legno, marmi e pietre naturali davvero affascinante. Cersaie è per me sempre un appuntamento importante: ti confronti, mantieni i contatti, cogli le tendenze, anche se molto è indirizzato al gusto estero. Suggerirei però agli organizzatori della fiera di cercare di recuperare i sanitaristi”.

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Un Made in Italy che torna prepotentemente alla ribalta, più di Spagna e Turchia. Giovanni Bo, Centro Vendite Esagono srl, Aversa

Giovanni Bo, Aversa, Centro Vendite Esagono srl, al Cersaie ha dedicato ben tre giorni di visita “perché abbiamo notevoli impegni nel settore ceramico, core business della nostra attività. Trattiamo esclusivamente piastrelle e prodotti ceramici italiani. La fascia è quella medio-alta: grande qualità e grande fattura. Nel settore arredo bagno balzano all’occhio le assenze dei sanitari, ma questo mi ha permesso di valutare con maggiore attenzione le proposte dei presenti, con particolare riguardo alle industrie del distretto viterbese che dimostrano di sapere egregiamente difendere il saper fare italiano. Porto a casa prodotti innovativi, idee di grandi superfici e la conferma che i nostri prodotti piacciono agli stranieri: ho notato soprattutto folti gruppi di indiani e di asiatici. Un Made in Italy che torna prepotentemente alla ribalta, più di Spagna e Turchia”.

Per Michele Pergola, Potenza, De Vivo Domenico & C srl: “E’ necessario che a fianco di Cersaie ci sia un mercato. In Italia non c’è e la scarsa presenza di noi distributori in visita è un segnale evidente. Rimango dell’idea che ci siano comunque troppe manifestazioni, che non esista tra gli organizzatori fieristici una politica di confronto orientata a noi consumatori, ma solo l’obiettivo di vendere mq. Per non parlare dei prezzi degli alberghi bolognesi: insostenibili. Basterebbero una fiera per l’area tecnica e una per l’area estetica. Sembra però di parlare al vento. Sarebbe il caso che le varie associazioni di categoria si mettessero intorno a un tavolo e che l’edilizia venisse recuperata nella sua veste di grande trainante dell’economia italiana. La sfiducia non fa rima con il mercato, il mercato non fa rima con la fiera”.

Credo che il Cersaie debba scegliere la biennalità, soprattutto nel settore arredobagno. Maurizio Lo Re, Lo Re Giovanni snc, Messina

La sfiducia non fa rima con il mercato, il mercato non fa rima con la fiera. Michele Pergola, De Vivo Domenico & C srl, Potenza

Maurizio Lo Re, Messina, Lo Re Giovanni snc: “Credo che il Cersaie debba scegliere la biennalità, soprattutto nel settore arredobagno. Non si può pensare che un’industria presente con le novità al Salone possa lanciarne altre a pochi mesi di distanza. Quello di quest’anno è un Cersaie di altissimo livello per le piastrelle, ma sottotono per l’arredobagno. E Bologna, sempre bellissima, è però sempre più cara” .

IN ESTREMA SINTESI: CERSAIE POTENTE MOTORE PROPULSIVO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE DELLA PIASTRELLA. PERPLESSITÀ, INVECE, LEGATE A PIÙ VARIABILI, PER L’ARREDOBAGNO.

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NUOVE APERTURE SHOW-ROOM IDROSANITARIA SRL – Chivasso (TO)

QUANDO

LA SALA MOSTRA

FA IL FATTURATO

SHOW-ROOM COMSA SRL. Verano Brianza (MB)

Una vita nell’idrotermosanitaria, meglio, due storie. Quelle di due famiglie cresciute attorno al loro punto vendita, cresciuto con loro. Due storie simili per anzianità, per modello di business, per percorso di sviluppo strategico e per appartenenza a gruppi d’acquisto circoscritti, che ha visto per entrambe le famiglie la decisione di investire pesantemente in questo momento di crisi nell’apertura di nuove ampie superfici di vendita. Per aumentare il fatturato, forse, o perché i tempi richiedevano un cambio radicale del posizionamento sul mercato. La vecchia show-room attaccata al banco vendita non funzionava più molto, non consentiva di colloquiare con un certo tipo di clientela, non soddisfaceva i professionisti e, soprattutto adesso che la cantieristica si è fermata, non consentiva di raggiungere nuovi segmenti in forte sviluppo, come il contract e il wellness. Abbiamo incontrato entrambe le aziende, entrambe le famiglie, per comprendere le ragioni che hanno portato a questi investimenti: le sale mostra superano i mille metri. Ne abbiamo colto le ragioni di fondo comuni, ma anche gli approcci diversi. Era interessante offrirli “in parallelo” perché la storia imprenditoriale di queste famiglie assomiglia a quella di molti lettori. a cura di Marco Zani

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NUOVE APERTURE

Passare da un’esposizione di 150 mq ad una di 1.000 mq per non perdere la clientela. Della nuova apertura ci parla Fabio Pettenuzzo, Titolare e Direttore Commerciale Comsa Srl

FAMIGLIA PETTENUZZO. Il capofamiglia Mino Pettenuzzo con i figli Fabio, Alberto ed Emanuele

SHOW ROOM DI VERANO BRIANZA

B&R: Perché avete deciso di fare un investimento tanto oneroso in un periodo non certo ottimale per il vostro comparto? F.P.: Era un passo che DOVEVAMO fare. Tanti clienti potevano abbandonarci proprio a causa delle ridotte dimensioni della vecchia esposizione. Nonostante la prepotenza del web, la gente ha ancora bisogno di vedere e toccare con mano, ma soprattutto ha bisogno di un supposto estetico e tecnico.

è una sorta di outlet per gli installatori e i costruttori. Sono cambiati inoltre gli orari di apertura. Se infatti prima avevamo i classici orari del commercio all’ingrosso, ora abbiamo deciso di aprire anche il sabato pomeriggio, su appuntamento, fino alle 18, per assicurare il massimo del servizio.

Quali sono le differenze con le show-room concorrenti? A differenza di quanto solitamente avviene nelle show-room, abbiamo deciso di non concentrarci sui box, laRispetto alla vecchia esposizio- sciando quindi completamente asettica ne, quali sono le caratteristiche l’ambientazione per puntare totalmenpiù innovative della nuova show- te sull’oggetto. Per fare in modo che il vero protagonista sia l’oggetto di venroom? Prima di tutto è cambiata la metratu- dita abbiamo dunque studiato l’illura. Passiamo da 150 mq, agli oltre 1000 minazione nei minimi dettagli. Infine, abbiamo deciso di divimq della nuova showLa gente ha ancora dere lo spazio a nostra room che, nata sopratbisogno di vedere e disposizione non per tutto per incrementa- toccare con mano marche, ma per settori re la parte estetica, si sviluppa su quattro piani: i primi due merceologici e di mostrare al pubblico dedicati ovviamente all’estetica, l’ulti- le nostre vasche, piscine e docce menmo alle piscine, mentre il seminterrato tre sono in funzione.

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SHOW-ROOM. Ampio spazio dedicato alla lavanderia e ai sistemi di filtrazione

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NUOVE APERTURE

FABIO PETTENUZZO. Il Direttore Commerciale Comsa Srl sulla terrazza adibita a piscine, vasche idromassaggio e arredamento outdoor in cui si svolgono anche gli incontri con le aziende

le specificamente qualificato, a cui tra A chi vi rivolgete in particolare? Fino ad ora ci siamo rivolti principal- non molto affiancheremo dei software mente agli installatori perché, oltre ad 3D per studiarne meglio anche il design. Possiamo dire di acquistare, portavano La nuova show-room poter fornire un supclienti nel punto vendiporto tecnico totale. ta. Tanti privati però ve- sarà la nostra prima strategia nivano autonomamente per coinvolgere Nel caso in cui un nella vecchia sede so- i professionisti utente finale acquiprattutto con l’idea di comprare all’ingrosso. Ora, con la nuova sti direttamente da voi o lo faccia apertura, dobbiamo stare attenti a non tramite un professionista, chi si perdere la clientela che abbiamo acqui- fa carico dell’installazione o delsito negli anni, ma allo stesso tempo la posa? dobbiamo acquisirne di nuova puntan- In questo caso ci rivolgiamo a degli do su quello per cui abbiamo investito installatori in cui riponiamo maggior fiducia. In particolare, ad alcuni piamaggiormente: il settore estetico. strellisti, consigliatici dalle aziende Quali servizi offrite agli installato- stesse, e a due installatori, di cui uno può firmare per gli impianti elettrici. ri? Soprattutto un servizio tecnico proget- Possiamo dunque dire di avere un sertuale a 360°. Per quanto riguarda la vizio quasi “chiavi in mano”. A dire il parte idraulica, abbiamo infatti un ter- vero, siamo sforniti di muratori, ma motecnico che progetta gli impianti di quasi tutti gli installatori ne hanno climatizzazione e riscaldamento. A livel- uno di loro fiducia. Ovviamente nei lo bagno invece, proponiamo un’assi- confronti dei clienti rispondiamo semstenza e una progettazione con persona- pre noi in quanto venditori.

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AMBIENTAZIONE. Ambientazione completamente asettica per fare dell’oggetto esposto il vero protagonista

Come avete deciso di coinvolgere i professionisti? Fino ad oggi non abbiamo mai adottato una strategia per coinvolgere professionisti o progettisti perché molti fornitori non ritenevano di portare queste persone nella vecchia e limitata esposizione. Ora il nuovo punto vendita costituisce la nostra prima strategia. Cercheremo di portare sul posto questi professionisti per far loro toccare con mano il salto di qualità che abbiamo fatto verso il pubblico, gli installatori e i produttori. Per aumentare il vostro giro d’affari, avete in mente qualche strategia web? Attualmente stiamo mettendo su eBay tutto il materiale obsoleto, ma in futuro – magari con un magazzino un po’ più grosso - cercheremo di spaziare anche su Amazon. L’idea è quella di avere un nostro portale con prodotti codificati in maniera univoca e per questo visibili anche attraverso Amazon.

Angolo relax per i bambini

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NUOVE APERTURE

Box personalizzabili per i fornitori. Questo l’asso nella manica di Idrosanitaria Srl. Tutti i cambiamenti raccontatici da Sabrina Mortarotti, Titolare e Direttore Commerciale di Idrosanitaria Srl

FAMIGLIA MORTAROTTI. Il capofamiglia Pier Giovanni Mortarotti con i figli Sabrina e Gianluca

SHOW ROOM DI CHIVASSO (TO)

B&R: Quanto avete investito nel- percepisce il prodotto come di levatula nuova show-room e cosa ha ra diversa - e probabilmente più alta portato in più all’azienda in ter- - rispetto a quello venduto dalla GDO. Per questo motivo, nel momento in cui mini di clientela? S.M.: L’investimento da 3 milioni di gli vengono illustrate le sue vere caeuro fatto nella nuova sala mostra ci ratteristiche del prodotto, è disposto ha permesso di acquisire ed eleva- a spendere qualcosa in più. Possiamo re lo standard della nostra clientela dire che stiamo andando in controtenabituale. Inoltre, ci ha consentito di denza rispetto alla crisi, nel senso che cambiare il rapporto che avevamo con abbiamo acquisito clienti sicuramente l’installatore. Se infatti prima l’instal- oculati, ma che comunque continuano a spendere il giusto per latore accompagnava il La nuova show-room il bagno. cliente in show-room ci ha permesso di e “dettava legge” sulle aumentare il fatturato Come mai avete descelte di sanitari e ar- relativo alla sala ciso di suddividere redobango, oggi siamo mostra del 30% lo spazio show-roriusciti, anche grazie alla nuova sala mostra, a coinvolgere om in box? direttamente l’utente finale. In questo Abbiamo scelto di dedicare e affidare modo, oltre ai prodotti standard, ma- un box ad ogni fornitore per dare loro gari riusciamo a vendere anche pro- uno spazio personalizzabile tramite le pannellature e i prodotti che ritengodotti un po’ più di livello. no “migliori”in quel dato momento. Avete notato anche un aumento Ovviamente questo spazio deve essere aggiornato e rinnovato nel tempo; un di fatturato? Direi di si. Il comparto show-room compito che spetta proprio a chi ha il negli ultimi due anni è cresciuto di al- box il consegna. Un altro lato positivo meno il 30%. Questo penso sia dovuto è che il lay-out del box ci permette di al fatto che il cliente che viene da noi smantellare facilmente una postazio-

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PROVINCIA VS CITTA’. Rispetto a Torino, i clienti finali a Chivasso riescono a trovare il connubio di più elementi, anche se permane in molti il pre-concetto dell’allestimento di provincia. In realtà chi visita la show-room di Idrosanitaria Srl scopre un mondo che probabilmente in città non riesce più a trovare

ne nel caso in cui un fornitore non volesse più esporre da noi. La scelta di dedicare l’angolo al fornitore è una scelta condivisa dal Gruppo Acquismi di cui fate parte insieme a F.lli Della Fiore S.p.A, Fabbricazioni Idrauliche S.p.A e Saniterm s.r.l.? E’ una scelta condivisa in quanto in questi anni abbiamo preso spunto un po’ uno dall’altro. Devo riconoscere che questa modalità espositiva ha sempre dato dei buoni risultati in quanto è un modo ordinato di esporre i materiali e poterli suddividere anche per fasce di prezzo.

Riusciamo in questo modo a conciliare i due mondi.

Con che criteri è stata scelta la creazione dei box? E’ stata una scelta fatta in collaboraCome riuscite, all’interno del box zione con l’architetto che ha seguito tutta la progettazione monomarca, a suddella show-room. Una dividere i prodotti I box ci permettono delle nostre preoccupaper fasce di prezzo? di esporre i materiali zioni era quella di fare Identifichiamo la par- per fornitore e di buona impressione sul te destra del box, de- poterli suddividere per fasce di prezzo cliente quando entra nominata “Bathroom in sala mostra e così Easy”, con i prodotti di uso giornaliero, mentre la parte sini- abbiamo deciso di creare degli spazi stra è dedicata ai prodotti di design. che permettano all’occhio del cliente

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BOX ESPOSITIVI SUDDIVISI PER FORNITORE

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ANGOLI FORNITORE. I box espositivi permettono di esporre i materiali per fornitore e suddividerli per fasce di prezzo

di apprezzare i prodotti, anche da una certa distanza. Mentre i clienti hanno dunque risposto in maniera positiva, come hanno accettato i fornitori questa iniziativa? Diciamo che, avendo fatto circa dieci anni fa una forte selezione tra i fornitori, quelli rimasti e a cui è stato chiesto di partecipare nella maggior parte dei casi erano già nostri partner. Ad ogni modo hanno accolto positivamente l’iniziativa, anche se ovviamente ci sono delle condizioni da rispettare. Ad esempio, ai fornitori non è permesso di stravolgere i colori e le ambientazioni della sala mostra, mentre possono sbizzarrirsi su prodotti, arredi e complementi. Rispetto alle show-room di città, of- cia non sia in grado di supportare le scelte tecniche ed estetiche. Fortunatamente, frite qualcosa di diverso al cliente? Rispetto alle sale mostra presenti, ad dopo aver visitato la nostra show-room, esempio, a Torino riusciamo ad offrire questa convinzione scompare. un connubio di più elementi e forse anche più professionalità. E’ vero che Tori- Cosa fate per tenervi costanteno magari mette in mostra show-room mente aggiornati? esteticamente più belle, ma spesso a Periodicamente siamo impegnati nell’organizzare con i fornitori mancare è la competendei corsi tecnici e capita za tecnica, soprattutto Paghiamo molto in spesso che alcuni di loro idraulica, per risolvere termini di credibilità con architetti e ci illustrino addirittura tutta una serie di proprogettisti il fatto di come installare box docblematiche che l’utente essere collocati in finale tante volte pone. provincia e non in città ce o rubinetti. Questo per dare un maggiore e A differenza della città, però subiamo molto la diffusa convinzio- migliore servizio al cliente finale ed evitane tra architetti e progettisti che la provin- re così possibili ritorni sui prodotti.

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GAS REFRIGERANTI

Regolamento F-gas, quali nuovi scenari di mercato?

Dal 1o gennaio 2015 inizierà una graduale riduzione dell’utilizzo dei gas refrigeranti fluorurati. La distribuzione giocherà un ruolo fondamentale soprattutto nei confronti degli installatori: una responsabilità fatta di diritti e doveri di Silvia Martellosio e Marco Buoni*

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tilizzati ampiamente negli impianti di condizionamento e refrigerazione, gli F-gas hanno indubbiamente migliorato la qualità della nostra vita ed eliminarli, seppur progressivamente, costituirà una sfida difficile per il mercato europeo della refrigerazione e del condizionamento dell’aria. Basti pensare che a livello europeo si stima siano presenti ancora 1,5 milioni di tonnellate di quantitativi di gas fluorurati, con un potenziale emissivo pari a 5,1 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti (dati Legambiente). Per ridurre le emissioni di tali gas, il 20 maggio 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il regolamento n. 517/2014 per la progressiva eliminazione degli F-gas, entrato ufficialmente in vigore il 9 giugno 2014, ma applicabile solamente dal 1°gennaio 2015. Il nuovo regolamento punta a ridurre entro il 2030 del 79% l’utilizzo degli idrofluorocarburi (HFC) tramite una graduale fase down che permetterà nei prossimi anni di utilizzare ancora gli HFC, ma riducendo mano a mano la loro disponibilità in ogni applicazione e in particolare nella refrigerazione commerciale e industriale.

Il ruolo chiave delle aziende...

Anche se non è possibile prevedere quali saranno le implicazioni del nuovo regolamento sul mercato, è chiaro a tutti gli addetti che la situazione cambierà radicalmente. Le prime protagoniste saranno ovviamente le aziende che decideranno di cogliere i cambiamenti imposti dal regolamento come un’opportunità per sviluppare prodotti e attrezzature rispettosi del clima, conquistando così quote di mercato sempre più consistenti. A seconda delle varie scadenze del regolamento, infatti, nel corso dei prossimi anni verranno commercializzate sempre più apparecchiature con refrigeranti naturali (ammoniaca, propano e l’anidride carbonica) o sintetici. Ovviamente, come afferma anche la regolamentazione europea, la sostituzione dei gas HFC con refrigeranti alternativi dovrà avvenire sempre a parità o miglioramento d’efficienza energetica; non avrebbe infatti senso svantaggiare l’efficienza energetica solamente per favorire l’ambiente.

FASE DOWN DATA PER DATA

Dal 1o gennaio 2015 il regolamento vieta di introdurre sul mercato frigoriferi e congelatori domestici contenenti HFC con GWP (Global Warming Potential) pari o superiore a 150. Toccherà poi ai refrigeratori e congelatori commerciali: quelli che contengono HFC con GWP pari o superiore a 2500 saranno banditi a partire dal 1o gennaio 2020, mentre quelli contenenti HFC con GWP uguale o maggiore a 150 dovranno sparire dal mercato entro il 1o gennaio 2022. Sempre entro il 2022 sarà la volta dei sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale con una capacità nominale pari o superiore a 40 kW contenenti gas fluorurati con potenziale di riscaldamento globale maggiore o uguale a 150. Infine, nel 2025 il fase down si concluderà con il divieto di immettere impianti di condizionamento monosplit contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati ad effetto serra e con GWP maggiore o uguale a 750.

LE DATE DELLA FASE DOWN Frigoriferi e congelatori domestici contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150

Frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchiature ermeticamente sigillate)

Apparecchiature fisse di refrigerazione contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 2500, o il cui funzionamento dipende dai suddetti HFC, a eccezione delle apparecchiature concepite per raffreddare prodotti a temperature inferiori a – 50 oC Sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale di capacità nominale pari o superiore a 40 kW contenenti o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150, tranne nel circuito refrigerante primario di sistemi a cascata in cui possono essere usati gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale inferiore a 1500 Apparecchiature movibili di climatizzazione (sistemi ermeticamente sigillati che l'utilizzatore finale può spostare da una stanza all'altra) contenenti HFC con un potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150 Sistemi di condizionamento d'aria monosplit contenenti meno di 3 chilogrammi di gas fluorurati a effetto serra, che contengono o il cui funzionamento dipende da gas fluorurati a effetto serra con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 750 Polistirene estruso Schiume contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore (XPS) a 150 tranne quelle soggette a norme di Altre sicurezza nazionali schiume Aerosol tecnici contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150 tranne quelli soggetti a norme di sicurezza nazionali o utilizzati per applicazioni mediche

1o gennaio 2015 contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 2500 contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150

1o gennaio 2020

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1o gennaio 2020

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GAS REFRIGERANTI REFRIGERANTI ALTERNATIVI,

QUANTO SONO EFFICIENTI? Una conferma riguardo l’efficienza dei gas sostitutivi arriva da alcuni test condotti dal professor Song Cheng della School of Chemistry and Chemical Engineering di Guangzhou (Cina) che ha di recente valutato le prestazioni dei gas R32 e R290 in alternativa ai più diffusi e banditi R22 e R410A. Gli esperimenti sono stati condotti su condizionatori d’aria con piccoli scambiatori di calore a tubi alettati. I risultati hanno dimostrato che, in condizioni di raffreddamento nominali, il COP dei gas refrigeranti R32 e R290 erano rispettivamente del 26,8% e del 20,4% maggiori rispetto all’R22 e del 7,3% e 2,1% in più rispetto all’R410A. In condizioni di riscaldamento nominali invece per entrambi i gas il COP era dell’11% maggiore rispetto a quello dell’R22 e del 5,3% in più di quello dell’R410A. I sistemi con R290 e R32, inoltre, hanno avuto - in modalità di riscaldamento - capacità simili a quelli contenenti R22 e R410A, mentre in raffreddamento è stata notata una grande differenza: la capacità con gas R290 era simile a quella con R22 e R410A, al contrario la capacità con R32 era del 20,7% e del 4,2% in più. Gli autori hanno quindi concluso che, indipendentemente dalla differenza di capacità, l’R290 potrebbe essere considerato come il sostituto più adeguato nei condizionatori d’aria con piccoli scambiatori di calore a tubi alettati.

Installatori: sostituzione o rottamazione?

A questo punto una domanda è d’obbligo: che succederà ai vecchi condizionatori/refrigeratori alimentati con i gas fluorurati che verranno banditi dal mercato, ma ancora presenti nelle nostre case e sul mercato? Nel caso, ad esempio, un vecchio condizionatore domestico alimentato con R22 dovesse subire una perdita di gas dal 1° gennaio 2015 esistono due possibilità per risolvere il problema: sostituire del tutto il condizionatore con uno nuovo oppure decidere di rimpiazzare completamente l’R22 presente all’interno con un refrigerante Fgas alternativo compatibile. Quest’ultima opzione però, proprio in virtù del regolamento approvato, risulterà più costosa rispetto al passato perché - per disincentivare l’introduzione di nuovi f-gas - il prezzo dei refrigeranti con GWP elevati tenderà a crescere col tempo. Inoltre, nel caso si decida di sostituire l’R22 con un refrigerante alternativo, dovranno essere gli operatori a predisporre il corretto recupero (raccolta e stoccaggio) dei gas fluorurati usati come refrigeranti al fine di assicurarne il riciclaggio, la rigenerazione o la distruzione. Questa attività, oltre a do-

ver essere svolta da personale certificato, dovrà avvenire prima dello smaltimento definitivo dell’apparecchiatura e, se opportuno, durante le operazioni di manutenzione o di riparazione.

Distributori, quali oneri

Oltre alle imprese, un’altra categoria che dovrà farsi carico di sempre maggiori responsabilità è quella dei distributori, che dovranno guidare gli installatori per quanto riguarda la vendita del refrigerante. Infatti, sempre dal 1° gennaio 2015, per poter acquistare (tecnico del freddo) o vendere (distributore, venditore) refrigeranti, colui che acquista deve essere in possesso del patentino del frigorista e certificazione dell’azienda, pena sanzioni pecuniarie. Infatti, nel regolamento si fa riferimento alla definizione con interpretazione in senso ampio del termine inglese “undertaking” ovvero di “colui che prende in consegna” il gas refrigerante sia come persona fisica che giuridica. “Coloro che prendono in consegna” sono quindi aziende (imprese), ma anche tecnici frigoristi; in altri termini possono anche essere persone, ovvero tecnici del freddo, che manipolino ed effettuino attività che coinvolgano gas fluorurati, includendo gli operatori e le aziende costruttrici. Comunque tutti quanti dovran-

REFRIGERANTI NATURALI,

CRESCE IL MERCATO IN NORD EUROPA Secondo un rapporto pubblicato da Carrier Commercial Refrigeration Europe, quasi due terzi dei grandi supermercati nord-europei utilizzerebbe refrigeranti naturali. La ricerca, che vuole fornire un quadro chiaro dei pro e dei contro nell’adozione dei refrigeranti sostenibili, rileva che questa tendenza è stata guidata soprattutto da politiche di sostenibilità aziendali, che - in alcuni casi - starebbero addirittura superando la legislazione UE. Lo studio, condotto sui grandi rivenditori di generi alimentari in Germania, Francia, Danimarca, Norvegia e Regno Unito ha evidenziato che

il 65% degli intervistati aveva iniziato a utilizzare dei refrigeranti naturali all’interno degli esercizi commerciali. Secondo lo studio, uno dei fattori chiave che ha spinto molti rivenditori ad adottare refrigeranti naturali è la crescente consapevolezza che la riduzione delle emissioni di CO2 contribuisce al successo dell’azienda. Non è un caso dunque se molti intervistati hanno affermato che la riduzione delle emissioni di anidride carbonica è “importante”. Il refrigerante naturale che viene più utilizzato al momento è la CO2 (83% degli intervistati), mentre il restante 17% opta per sistemi HC.

Ricordiamo che più del 40% del consumo totale di energia in un supermercato di medie dimensioni è dato dalla refrigerazione. Di conseguenza, l’uso di refrigeranti ad alta efficienza energetica e basse emissioni è stato valutato molto positivamente (punteggio di 4,3 su 5) per aumentare l’efficienza energetica dell’esercizio commerciale. Una sfida chiave per il futuro sarà quella di rendere accessibile anche per il sud Europa, dove le temperature più calde riducono l’efficacia dei sistemi a CO2, l’uso di refrigeranti naturali per piccoli negozi e rivenditori di generi alimentari.

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no avere la certificazione dell’azienda. Unica ve da approfondire sulle competenze, l’Assogaranzia che la persona possa maneggiare e ciazione dei Tecnici del Freddo, partner del gestire il refrigerante correttamente. Mentre progetto chiamato “REAL Alternatives” fiin precedenza non esistevano sanzioni per il nanziato dall’Unione Europea, ha effettuato distributore, ora tutte le persone che acqui- un sondaggio tramite cinque organizzazioni steranno i gas refrigeranti dovranno essere partner europee. I risultati di oltre 100 risegnalate dai distributori su un apposito re- sposte dettagliate provenienti da un’ampia gistro contenente i numeri di certificati degli varietà di aziende hanno dimostrato che vi acquirenti e le rispetè un elevato livello di tive quantità di f-gas Mentre in precedenza non consapevolezza, di acquistati. Il registro, esistevano sanzioni per il necessità di inforconsultabile dalle distributore, ora tutte le mazioni e orientaautorità competen- persone che acquisteranno gas mento sull’uso di rerefrigeranti dovranno essere ti, dovrà essere confrigeranti alternativi. servato per almeno segnalate dai distributori su un Tuttavia, i datori di 5 anni. Ovviamente apposito registro contenente lavoro sottolineano i numeri di certificati degli non ci sono pro senquanto sia necessaacquirenti e le rispettive quantità za contro. Con una di f-gas acquistati. Questi registri ria una formazione legislazione più re- dovranno essere tenuti per 5 accessibile e affidastrittiva ci sarà infatti anni e presentati sotto richiesta. bile per affrontare da tener d’occhio la i problemi relativi presumibile crescita a competenze fondel mercato nero dei gas a cui potrebbero ri- damentali di tecnici e progettisti. La sicuvolgersi gli “addetti” che non sono in posses- rezza, l’affidabilità e l’efficienza dei sisteso di patentino del frigorista o certificazione mi con refrigeranti alternativi in Europa dell’azienda. potrebbero essere a rischio a causa della mancanza di conoscenze e competenze nella progettazione, scelta dei componenti, installazione, assistenza e manutenzione e Proprio per cercare di eliminare il cosiddetto controllo delle perdite. “fai da te” e contrastarlo, il regolamento ha introdotto delle restrizioni anche per la vendita delle apparecchiature non ermeticamente sigillate (i comuni split), che potrà avvenire unicamente qualora sia dimostrato che l’installazione venga effettuata da un’impresa Sicuramente l’industria dei fluorurati dovrà certificata, altrimenti scatteranno le sanzioni. sforzarsi a sostituire il più velocemente posOltre che per il mondo della distribuzione, sibile i prodotti a forte impatto ambientale queste regole varranno ovviamente anche con altri che consentirebbero la riduzione del per la grande distribuzione organizzata (Le- GWP e l’efficienza energetica. roy Merlin, Bricoman, Brico, ecc..) che dovrà Dal lato dei produttori sarebbe preferibile privilegiare i prodotti a basso GWP, che conadeguarsi per non incorrere in sanzioni. sentirebbero poi di mitigare la contrazione progressiva dei volumi immessi nell’Unione Europea. In conclusione, iniziando da subito a sostituire i gas “impattanti” con alternative a ridotto GWP, si metteranno clienti e/o Ma siamo sicuri che aziende e distributo- impianti al sicuro dalla cosiddetta “phaseri siano a conoscenza del radicale cambia- out” e da prevedibili forti aumenti dei costi mento che sta per avvenire nel mercato? di esercizio. Per capire quale sia il livello di preparazione Ci sarà, quindi, da subito una forte necessità e formazione di tecnici e aziende riguardo i di preparazione verso refrigeranti naturali o refrigeranti alternativi (anidride carbonica, sintetici a basso impatto ambientale, quindi idrocarburi, ammoniaca e refrigeranti a bas- verso gli HFO, CO2 e gli HC dove gli interessi sa infiammabilità) e quali siano i punti chia- riguardanti la sicurezza sono elevati.

USA, CONDANNATO PER AVER VIOLATO IL CLEAN AIR ACT Condannato per aver violato il Clean Air Act a 27 mesi di carcere. E’ quanto successo ad un cittadino di Detroit (Michigan - USA), reo di aver smantellato 50 impianti di aria condizionata, rilasciando in ambiente il refrigerante R22 senza smaltirlo correttamente. Un comportamento che non solo danneggia l’ambiente, ma che mette a rischio la salute delle persone che risiedono nel Michigan. Il reato di cui l’imputato si è dichiarato colpevole è punibile negli Stati Uniti con una pena massima fino a 5 anni di reclusione oppure una multa di 250.000 dollari.

Fai da te, non si può più!

Cosa ci dobbiamo aspettare per il prossimo futuro?

Operatori e aziende necessitano di formazione

*Marco Buoni, Vice-presidente dell’Air Conditioning and Refrigeration European Association (AREA)

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GAS REFRIGERANTI

F-gas, come scegliere i sostituti migliori? Un breve panoramica sui vantaggi offerti dai refrigeranti alternativi in varie applicazioni di Silvia Martellosio

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CONTROLLO DEI REFRIGERANTI. Il grafico illustra i tempi del phase-out dei refrigeranti HCFC secondo quanto concordato nel Protocollo di Montreal e le diverse proposte per il phase-down degli HFC.

on la graduale fase-down che colpirà - a partire dal 1° gennaio 2015 - i gas fluorurati, tiene ormai banco da diversi anni nel settore della refrigerazione e della climatizzazione la questione sulla loro eliminazione graduale, e più che altro la loro sostituzione con refrigeranti con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) minore. Da una prospettiva generale, la tendenza è che l’industria si stia muovendo sempre più verso refrigeranti naturali, ove ciò sia tecnicamente attuabile, e verso lo sviluppo di HFC insaturi a basso GWP, meglio noti come HFO. Ma, data la grande disponibilità di refrigeranti sostituitivi presenti sul mercato, come fare a scegliere quello mi-

gliore? È chiaro che un refrigerante ideale non esiste perché se alcuni hanno effetti negativi sull’ambiente, altri pongono rischi per la sicurezza.

Sostenibilità come chiave del successo

Per scegliere il refrigerante “migliore”, prima di tutto bisogna tener conto di tre parametri: accessibilità, sicurezza e ambiente. Una volta esaminati simultaneamente, solamente nel caso in cui tutti e tre i parametri dovessero risultare ottimizzati e tra loro in equilibrio sarà possibile ottenere

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un risultato sostenibile (Figura 1). Dopo di che bisognerà tener conto anche dell’infiammabilità, della tossicità e della corrosività di alcuni refrigeranti sostitutivi, come ad esempio gli idrocarburi, l’ammoniaca e l’anidride carbonica (Figura 2).

I vantaggi dei refrigeranti in varie applicazioni

FIGURA 1 Refrigerant Sustainability Triangle

Di seguito riportiamo una breve panoramica redatta da Danfoss sui vantaggi offerti dai refrigeranti in varie applicazioni, da cui risulta che la CO2 è il refrigerante più utilizzato nella refrigerazione industriale,

seguito dall’ammoniaca, anche se questa, a causa della sua tossicità, richiede diverse misure di sicurezza. Un ruolo molto importante nel prossimo futuro sarà ricoperto anche dagli idrocarburi soprattutto nei sistemi a bassa carica. Per quanto riguarda infine l’uso di HFC non si prevede la loro scomparsa totale, piuttosto l’utilizzo di refrigeranti HFC con un potenziale di riscaldamento globale più basso. Tra questi troviamo i refrigeranti HFO R1234yf e R1234ze. Mentre il primo è stato selezionato dal settore automobilistico come sostituto dell’R134a in Europa per l’A/C, il secondo è un candidato promettente per la sostituzione di R134a nei grandi chiller

FIGURA 2 – CLASSI DI REFRIGERANTI. Panoramica dei refrigeranti divisa in classi a seconda della tossicità e infiammabilità. I refrigeranti A1 sono anche chiamati refrigeranti di sicurezza perché non hanno propagazione della fiamma e possiedono una tossicità molto bassa. Dato che gli idrocarburi sono caratterizzati da bassa tossicità ed elevata infiammabilità, per il loro trattamento dovranno essere prese speciali precauzioni. L’ammoniaca, invece, caratterizzata da elevata tossicità e bassa infiammabilità, è ampiamente utilizzata nella refrigerazione industriale ed è un refrigerante molto efficiente ed efficace.

CO2 (R744) UTILIZZO

• Grazie al basso GWP, la CO2 è particolarmente adatta per le applicazioni di food retail, dove l’impatto è minimo in caso di perdite e le sue proprietà termodinamiche la rendono ideale per il recupero di calore. • I cicli di CO2 transcritici eliminano una grande prorzione del ciclo termico ad alte temperature e il refrigerante è quindi particolarmente indicato per le pompe di calore. • Nella refrigerazione industriale, la CO2 consente di ridurre la carica di ammoniaca, aumentare l’efficienza e ridimensionare le apparecchiature di refrigerazione.

La CO2 è un sottoprodotto in diverse industrie e quindi il suo prezzo come refrigerante è estremamente ridotto. Con l’aumentare delle installazioni a CO2, il costo si sta avvicinando a quello dei sistemi di riferimento (con HFC) e il risparmio energetico disponibile sta riducendo il costo del loro ciclo di vita. Gli impianti a CO2 secondari, soprattutto nella refrigerazione industriale, possono essere meno costosi da realizzare rispetto ai corrispettivi a glicole, offrendo quindi un costo iniziale e un ciclo di vita più bassi. A differenza della maggior parte dei refrigeranti, la CO2 è utilizzata in tre cicli di refrigerazione diversi: in subcritico (impianti a cascata), in transcritico (solo impianti a CO2) e come liquido secondario (CO2 utilizzata come glicole volatile). Vi sono diverse applicazioni in cui la CO2 può essere una soluzione attraente e nelle quali è già utilizzata; per esempio viene utilizzata nella refrigerazione industriale, in genere in combinazione con l’ammoniaca in impianti a cascata, nel settore alimentare/retail, nelle pompe di calore e nel trasporto refrigerato.

• Nel trasporto refrigerato, applicazioni commerciali leggere e electronics cooling, la CO2 offre una soluzione non infiammabile ed ecocompatibile.

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GAS REFRIGERANTI

Ammonica (NH3) L’ammoniaca (NH3) è un refrigerante molto conosciuto ed utilizzato in particolare nei grandi impianti industriali, dove i suoi vantaggi possono essere pienamente sfruttati senza compromettere la sicurezza del personale che lavora nelle installazioni di refrigerazione. L’ammoniaca ha proprietà termodinamiche molto favorevoli, tanto da offrire migliori prestazioni dei refrigeranti sintetici. Tuttavia, a causa di alcune limitazioni non è utilizzata nella refrigerazione commerciale. Questi svantaggi includono la compatibilità dei materiali, la tossicità e l’infiammabilità. L’ammoniaca è un refrigerante naturale con ODP e GWP pari a zero e, grazie alla sua efficienza, è uno dei refrigeranti più ecologici. Anche se come refrigerante risulta essere poco costoso, gli impianti ad ammoniaca tendono ad essere relativamente cari per via della necessità di utilizzare tubi in acciaio, compressori aperti e un certo numero di dispositivi di sicurezza, come i rivelatori di gas. Si continua tuttavia a lavorare per sviluppare impianti a bassa carica di ammoniaca, in modo da poter utilizzare le benefiche proprietà termodinamiche e ambientali di questo refrigerante. UTILIZZO

• L’ammoniaca è uno dei refrigeranti più efficienti dal punto di vista energetico in applicazioni ad alta e bassa temperatura. Con una crescente attenzione rivolta al consumo di energia, l’ammoniaca è una scelta sicura e sostenibile per il futuro. • L’ammoniaca offre migliori proprietà di trasferimento del calore rispetto alla maggior parte dei refrigeranti chimici e quindi i costi di costruzione dell’impianto saranno inferiori. Queste proprietà ottimizzano inoltre il rendimento termodinamico dell’impianto, in quanto ne riduce i costi operativi. • Con un GWP e un ODP (Ozone Depletion Potential) pari a zero, l’ammoniaca è un refrigerante particolarmente ecosostenibile. • In molti paesi, il costo dell’ammoniaca (per kg) è notevolmente inferiore a quello degli HFC.

Idrocarburi (R290, R600) UTILIZZO

• Offrono un’elevata efficienza energetica e capacità rispetto agli HFC. • L’infiammabilità ne limita l’uso in piccoli impianti e chiller (per es. i chiller impiegati negli impianti di refrigerazione alimentare o per il condizionamento dell’aria di interi edifici). • Consente di ottenere temperature di evaporazione molto basse senza surriscaldamento del compressore in applicazioni con pompe di calore (con gli HFC, è necessario installare una resistenza supplementare per le giornate particolarmente fredde).

Gli idrocarburi appartengono al gruppo dei refrigeranti naturali e hanno un ODP pari a zero e un GWP trascurabile. A causa della loro infiammabilità però, gli idrocarburi devono essere usati con cura e, se utilizzati in modo responsabile, possono essere adoperati in una varietà di applicazioni di refrigerazione e condizionamento dell’aria. Per garantire la sicurezza, le applicazioni a idrocarburi sono disciplinate da vari standard e leggi internazionali, nazionali e regionali. Nella refrigerazione gli idrocarburi più utilizzati sono l’R600a Isobutano, l’R290 Propano e l’R1270 Propilene. Il primo è utilizzato soprattutto nella refrigerazione domestica, mentre l’R290 è in genere utilizzato per sostituire R22, R404A e R134a in applicazioni commerciali leggere, quali congelatori per gelato, raffreddatori di bottiglie, refrigeratori per bevande, pompe di calore, deumidificatori, ecc. Infine, il propilene (R1270) è stato usato come un sostituto di R22 e R502 in applicazioni quali la refrigerazione commerciale, la refrigerazione industriale, le celle frigorifere, i piccoli condizionatori d’aria, i grandi condizionatori e i chiller.

HFC e HFO lievemente infiammabili Gli HFC sono refrigeranti sintetici che comprendono una vasta gamma di singoli composti e miscele. Il refrigerante a singolo composto è l’R134a, mentre le miscele HFC principali sono R404A (R125/ R143a / R134a), R507 (R125 / R143a), R407C (R32 / R125 / R134a) e R410A (R32 / R125). L’R407A e l’R407F sono miscele di HFC originariamente sviluppate come alternativa a R22, ma poiché il loro GWP è inferiore a 2.000, notevolmente più basso del GWP di R404 (3.900), questi refrigeranti sono ora considerati una soluzione ad interim per R404A e R507.

UTILIZZO

• Una soluzione di transizione che può essere utilizzata in impianti retrofit con HFC ad alto GWP. In genere R407A/F al posto di R404A. • Il basso GWP e la bassa infiammabilità li rendono idonei per gli impianti relativamente grandi • Particolarmente interessanti per il condizionamento dell’aria in mancanza di alternative naturali con un GWP ultra basso. • Idonei anche per gli impianti di refrigerazione in cui un design tradizionale con HFC può essere usato con modifiche di piccola entità (e spesso con una ridotta diminuzione delle prestazioni).

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La congiuntura economica, il mercato e le prospettive della distribuzione idrotermosanitaria. 27.11.2014

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ecco cosa c’è da sapere di Veronica Gentili

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Ogni giorno ci informiamo, relazioniamo e compriamo in rete, ma cosa influenza le nostre scelte? Cosa determina la nostra scelta di seguire un brand nei Social Network o non seguirlo affatto? Quanto incide la nostra esperienza negativa sul sito di un’azienda rispetto alla percezione che abbiamo dell’azienda stessa?

Halo effect: un semplice aspetto del sito influenza l’opinione che abbiamo dell’azienda

L’Halo Effect (effetto alone) è un fenomeno socio-psicologico secondo il quale la nostra opinione su un singolo aspetto di qualcuno o qualcosa viene influenzata dall’opinione globale che ne abbiamo. Sperimentiamo questo bias cognitivo un po’ tutti i giorni, in modo cosciente o meno. Più o meno l’effetto alone funziona così: se ti piace un aspetto di qualcosa avrai una predisposizione positiva verso qualsiasi aspetto di quel qualcosa, se invece l’aspetto non ti piace avrai una predisposizione negativa verso qualunque aspetto di quel qualcosa. Anche nel Web funziona così. Nielsen ci racconta che se abbiamo una cattiva esperienza su un determinato sito web, saremo più riluttanti nel tornarci successivamente, anche se è stato rinnovato nel design, poiché ci portiamo dietro le sensazioni negative della precedente esperienza. Non solo, questo giudizio negativo sull’esperienza nel sito web si può estendere anche alla percezione che abbiamo del brand, influenzando l’opinione che abbiamo dell’azienda stessa.

Il principio di reciprocità: dai qualcosa per ricevere ciò che vuoi in cambio

Il principio di reciprocità è tanto facile da capire quanto spesso applicato poco e male in rete: l’essere umano è generalmente predisposto a restituire il favore che ha ricevuto. Applicato alla Rete, è ancora più semplice: “Dona agli utenti qualcosa prima di chiedere loro qualsiasi cosa”. Specialmente nel caso tu voglia informazioni da loro per delineare meglio il tuo target (età, qualifica, obiettivi) o stabilire un primo contatto (numero di telefono, indirizzo email, etc) per la lead generation, non puoi pensare che ti regalino il loro tempo e le loro “preziose specifiche” senza ricevere nulla in cambio: ecco perché nascono whitepaper, e-book, guide e tutorial gratuiti, in cui ciò che si chiede in cambio di contenuti interessanti per chi li vuole leggere sono i dati di chi li vuole leggere. Come ci racconta ancora Nielsen, però, sono molti i siti web in rete che chiedono informazioni agli utenti prima di spiegare cosa daranno loro in cambio e ciò accade anche per molte applicazioni che ti chiedono di inviarti notifiche push o completare complesse procedure di login senza prima permetterti di esplorarle e capire se ne vale la pena o meno.

RIFLESSIONE

Sempre più spesso le persone conoscono la tua azienda sul Web prima ancora che offline. Sei sicuro di presentarti davvero per ciò che sei e offri di raccontare al meglio la tua impresa e di lasciare loro una buona impressione della tua realtà?

RIFLESSIONE

Sai quanto sono preziose le informazioni di chi visita il tuo sito o scarica la tua app, ma riesci a motivare le persone a completare le azioni richieste?

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PERSI NEI SOCIAL

RIFLESSIONE

I tuoi Social account aziendali che tipo di valore aggiunto offrono alle persone che li seguono? Cosa si aspettano di vedere e ricevere gli utenti che creano una relazione con la tua impresa nei Social Network?

LA VOCE QUOTIDIANA

DEL MERCATO

ITS

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Perché seguiamo le aziende sui Social Network?

Ogni giorno milioni di persone decidono di seguire (diventare fan, accerchiare, followare) i brand nei Social Network: cosa le spinge a farlo? Benché i risultati di questa ricerca risalgano a quasi tre anni fa, queste motivazioni ci sono utili per capire cosa spinge gli utenti a voler rimanere in contatto con le aziende. In ordine di importanza i motivi segnalati da GetSatisfaction sono: • Sono già clienti del brand • Per ricevere sconti o offerte speciali • Reputano interessanti e di valore i contenuti che l’azienda condivide attraverso i Social Network • I propri amici sono fan del brand • Per ricevere news e/o supporto Questi risultati ci aiutano a com-

prendere la differenza sostanziale tra le imprese che crescono in questo ambito e riescono a farne una risorsa per il proprio business e quelle che invece non ne ricavano nessuna utilità: “Per avere successo nei Social Network devi offrire un contenuto di valore”. Perché oltre al fatto di essere già cliente del tuo business (e soddisfatto, evidentemente), un motivo valido per continuare a rimanere in contatto con il tuo brand è dato dal fatto di dare un valore aggiunto attraverso questi canali (sconti riservati, tutorial, notizie di settore rilevanti, approfondimenti). E poi, ovviamente, la leva evergreen che muove gran parte del nostro agire (e del business) nei Social Network: la riprova sociale. “Se questa azienda piace ai miei amici quasi sicuramente piacerà anche a me”.

www.bluerosso.it Ogni giorno notizie e commenti per conoscere meglio il settore in cui operi. Perché l’informazione in tempo reale è un vantaggio competitivo

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Ultimissime da NORMATIVA AMBIENTE Orari anticipati per il Meeting Invernale RAEE: obbligo di apporre il marchio Entrano in vigore gli obblighi ANGAISA

Milano, giovedì 27 novembre, Sala Orlando, Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47.

In considerazione del numero degli interventi previsti al Meeting Invernale, registrazioni anticipate alle ore 8.30 e lavori congressuali con inizio alle ore 9.00. Realizzato in collaborazione con FERRARI GROUP (www.ferrariwelcome.it), l’atteso appuntamento di fine anno presenta anche questa volta dati e tendenze relativi agli scenari di Mercato e alle concrete prospettive di uscita dalla crisi ancora in corso: relatore Lorenzo Bellicini, direttore tecnico CRESME. Sempre sul Mercato, Mariano Bella, Direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, e Alberto Bubbio, Professore Associato di Economia Aziendale presso l’Università Cattaneo LIUC di Castellanza. Sul tema “Comunicazione”, Giuliano Noci, Professore Ordinario di Marketing presso il Politecnico di Milano. Sulla gestione del credito commerciale e le conseguenze del credit crunch, Roberto Schiesari, Professore Aggregato di Finanza Aziendale. Completano il programma i contributi di Vittorio Borelli (Presidente Confindustria Ceramica), Guido Pesaro (Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti) e Massimiliano Pierini (Business Unit Director Reed Exhibitions Italia). Scheda di iscrizione e Programma Lavori su www.angaisa.it.

di marchiatura previsti dal Decreto Raee 2 Stabilito (art 28 del D.Lgs. 49/2014, di recepimento della c.d. “Direttiva RAEE 2” - Direttiva 2012/19/UE) con riguardo alle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) da immettere sul mercato l’obbligo per il produttore di apporre un marchio che lo individui in maniera inequivocabile e che attesti che le AEE sono state immesse sul mercato in data successiva al 13.08.2005. Si ricorda che (art. 4, comma 1, lett. g del D.Lgs. 49/2014) è produttore anche chi, tra gli altri, rivende con proprio marchio AEE fabbricate da terzi nel nostro Paese e chi immette sul mercato nazionale AEE importate dall’estero. Il marchio deve essere visibile, leggibile ed indelebile e deve contenere (comma 2 dell’art. 28) almeno una delle seguenti indicazioni: nome del produttore, logo del produttore (se registrato), numero di registrazione al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE (art. 29 del Decreto 49 in commento). Inoltre, onde evitare che i RAEE vengano smaltiti come rifiuti urbani misti, il produttore deve apporre su ogni AEE il simbolo riportato all’All. IX del Decreto 49 (bidoncino barrato). La violazione dell’obbligo di immettere sul mercato AEE munite di marchio comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 200 e 1000 euro per ciascuna apparecchiatura immessa sul mercato. E’ sanzionata anche la violazione dell’obbligo di immettere sul mercato AEE munite del suddetto simbolo (sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro). Prescrizioni e sanzioni a carico dei produttori (art. 40, comma 4 del D.Lgs. 49/2014) sono applicabili dal 9 ottobre 2014. Per completezza di informazioni, il testo dell’art. 28, D.Lgs. 49/2014. Art. 28 Marchio di identificazione del produttore 1. Il produttore appone sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche da immettere sul mercato un marchio. Il marchio apposto deve consentire di individuare in maniera inequivocabile il produttore delle AEE e che le stesse sono state immesse sul mercato successivamente al 13.08.2005. 2. Il marchio di cui al comma 1, confor-

memente a quanto stabilito nella norma tecnica CEI EN 50419:2006-05, che adotta senza alcuna modifica la norma europea CENELEC EN 50419:200603, deve contenere almeno una delle seguenti indicazioni: nome del produttore, logo del produttore (se registrato), numero di registrazione al Registro nazionale di cui all’articolo 29. 3. In aggiunta ad una delle opzioni di marcatura di cui al comma 2, il produttore può utilizzare sistemi di identificazione a radio frequenza (RFID), previa comunicazione ed approvazione da parte del Comitato di vigilanza e controllo. 4. Il marchio deve essere visibile, leggibile ed indelebile. Per verificare se la marcatura è duratura, essa deve risultare leggibile dopo la procedura indicata dalla norma tecnica CEI EN 50419:2006-05, al punto 4.2. 5. Per assicurare che i RAEE non vengano smaltiti come rifiuti urbani misti e facilitarne la raccolta differenziata, il produttore appone sulle apparecchiature il simbolo riportato all’Allegato IX. 6. Il marchio e il simbolo sono apposti sulla superficie dell’AEE, o su una superficie visibile dopo la rimozione di un coperchio o di una componente dell’apparecchiatura stessa. Tale operazione deve, comunque, poter essere effettuata senza l’utilizzo di utensili. 7. Qualora non sia possibile, a causa delle dimensioni o della funzione del prodotto, apporre il marchio e il simbolo sull’apparecchiatura elettrica ed elettronica, gli stessi sono apposti sull’imballaggio e sulle istruzioni per l’uso dell’apparecchiatura elettrica ed elettronica.

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NORMATIVA AMBIENTE

IVA ridotta e detrazioni fiscali 50% e 65%: e-book “Istruzioni per l’uso”

SISTRI: semplificazione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti

Il Sistri si protrae fino al 31 dicembre 2015. Il Ministero dell’Ambiente è chiamato a provvedere ad ulteriori semplificazioni Rimasta identica la previsione normativa secondo la quale il Ministero dell’Ambiente provvederà a semplificare il SISTRI ai sensi dell’art. 188-bis del “Codice ambientale”. Prorogato invece al 31 dicembre 2014 il termine per l’approvazione del decreto di semplificazione del Sistri. Con riguardo all’attuale contratto di gestione del SISTRI, viene stabilito al 31 dicembre 2015 il termine finale di efficacia. Nel rispetto di tale previsione, entro il 30 giugno 2015, il Ministero dell’Ambiente avvierà le procedure per l’affidamento della concessione del servizio, nel rispet-

to dei criteri e delle modalità di selezione disciplinati dal “Codice Appalti” (D.Lgs. 163/2006), delle norme UE di settore e dei principi di “economicità, semplificazione, interoperabilità tra sistemi informatici e costante aggiornamento tecnologico”. All’attuale società concessionaria del servizio di gestione del SISTRI viene garantito l’indennizzo dei costi di produzione consuntivati sino al 31 dicembre 2015, previa valutazione di congruità dell’agenzia per l’Italia digitale, nei limiti dei contributi versati dagli operatori alla predetta data.

Gli opuscoli ANGISA sono liberamente consultabili e scaricabili Sono disponibili nella homepage del sito associativo www. angaisa.it le più recenti edizioni degli e-book dedicati a IVA ridotta, detrazione 50% e detrazione 65%, liberamente consultabili e scaricabili da qualsiasi utente, e comprendenti l’elenco completo dei punti vendita relativi alle aziende distributrici associate. Le versioni prive del citato elenco si trovano invece all’interno dell’Area Soci, sezione “Normative – Fisco”, accessibile dalle sole aziende associate all’ANGAISA utilizzando apposita password e userid. www.angaisa.it – Area Normative – Fisco

ANGAISA, ammissione nuovi soci Approvata il 10 settembre 2014 dal Comitato Esecutivo l’ammissione a Socio Ordinario di “MONDIAL CALABRA s.n.c. di Zappia Sebastiano & C.” (GIOIA TAURO – RC) e a Socio Sostenitore dell’Industria “ARBONIA – KERMI” (FALCIANO – RSM).

ANGAISA, assemblea Sezione Lombardia Si è svolta il 10 settembre scorso presso la sede associativa l’Assemblea della Sezione Lombardia, con approfondimenti sulle “vendite on line, codice del consumo e garanzie per i vizi” a cura degli avvocati Paolo Lombardi e Nicolò Maggiora dello Studio legale ELEXI (TO). Questi - lo ricordiamo - fanno parte del team di professionisti che ANGAISA ogni secondo martedì del mese, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, mette a disposizione dei soci per colloqui di orientamento e di indirizzo. Nel corso dell’assemblea sono state inoltre esposte, a cura di Cerved Rating Agency, le linee guida per ottenere migliori condizioni dagli istituti di credito e illustrati, da parte di IDROLAB, i contenuti e le funzionalità “a valore aggiunto” della banca dati di settore EURECA 2008 e dell’innovativo servizio WEBORDER ITS.

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Ultimissime da

ANGAISA RISPONDE IVA ridotta: cessione lavabo che si incorpora in un elemento di arredobagno Qui di seguito il parere di Massimiliano Martino - dottore commercialista e revisore contabile che collabora con ANGAISA da alcuni mesi - in merito all’aliquota Iva applicabile alla cessione di lavabo che si incorpora in un elemento di arredobagno. Si ricorda che ANGAISA con il suo puntuale servizio da oltre 20 anni fornisce alle aziende associate assistenza e aggiornamento sulle modalità applicative dell’IVA ridotta nell’edilizia e che il dottor Martino è a disposizione delle aziende associate ogni secondo martedì del mese, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, per colloqui di orientamento e indirizzo sulle principali problematiche fiscali.

QUESITO: Si chiede se l’aliquota Iva ridotta si renda applicabile al lavabo del bagno inserito in un mobiletto

RISPOSTA:

Le agevolazioni Iva relative all’acquisto dei beni impiegati in alcuni interventi edilizi sono state nel tempo graduate in misura differenziata rispettivamente per le materie prime e semilavorate che si incorporano nella costruzione perdendo la loro individualità, e per i beni finiti, anch’essi incorporati nelle costruzioni ma generalmente amovibili. L’aliquota Iva ridotta del 4%, di cui al n. 24) della Tabella A, parte II, allegata al D.P.R. 633/1972, si applica alle cessioni di beni, con esclusione delle materie prime e semilavorate, forniti per la costruzione, anche in economia, dei fabbricati con le caratteristiche di cui alla “Legge Tupini” e alle costruzioni rurali; l’aliquota Iva ridotta del 10%, di cui al n. 127- terdecies) della Tabella A). parte III, allegata al D.P.R. 633/1972, si applica alle cessioni di beni, con esclusione delle materie prime e semilavorate, forniti per la realizzazione degli interventi di recupero edilizio di cui all’art. 3, lett. c), d), ed f),del D.P.R. 380/2001. Sostanzialmente tre le condizioni che devono sussistere per poter applicare le aliquote Iva ridotte nell’edilizia nel pieno rispetto della normativa fiscale vigente: • l’oggetto della cessione deve riguardare beni “finiti”; • i beni finiti devono essere utilizzati per uno degli interventi edilizi agevolati per i quali è prevista l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 4% o al 10%; • l’acquirente deve rilasciare una dichiarazione di responsabilità circa l’utilizzo dei beni finiti stessi. L’individuazione dei beni finiti rispetto alle materie prime e semilavorate deve essere operata in senso oggettivo, con riferimento alla costruzione edile e non in senso soggettivo, con riferimento al produttore o commerciante dei beni. Le indicazioni rilasciate dall’Amministrazione finanziaria chiariscono che i “beni finiti” sono quelli “aventi caratteristiche tali da poter essere sostituiti in modo assolutamente autonomo dalla struttura della quale fanno parte e che conservano, quindi, la propria individualità” (cfr: R.M. 39/E del 09.03.1996). Sulla scorta dei principi richiamati ed esaminando la prassi ministeriale che, più volte, si è espressa in materia, è possibile affermare che i prodotti sanitari per bagno (inclusi,

NORMATIVA AMBIENTE

Shopper in plastica non biodegradabili e compostabili: in vigore le sanzioni

La Legge 116/2014 individua una sanzione amministrativa pecuniaria, stabilita tra un minimo di 2.500 ed un massimo di 25.000 euro Con l’entrata in vigore il 21 agosto scorso della Legge 116/2014 di conversione del D.L. 91/2014 (c.d. Decreto Competitività), sono entrate in vigore anche le sanzioni disposte per la commercializzazione di shopper in plastica privi delle caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità. Il farraginoso e lunghissimo iter di regolamentazione aveva già previsto, anni fa, l’applicazione di sanzioni per la violazione del divieto di commercializzazione degli shopper “fuori legge”, la cui entrata in vigore veniva tuttavia periodicamente rinviata. La Legge 116 ha stabilito l’immediata entrata in vigore delle sanzioni: si tratta di una sanzione amministrativa pecuniaria, stabilita tra un minimo di 2.500 ed un massimo di 25.000 euro. Sono individuate tre distinte tipologie di sacchetti per asporto merci: 1. sacchetti monouso biodegradabili e compostabili; 2. sacchetti riutilizzabili (composti da polimeri diversi da quelli di cui al punto precedente, cioè non biodegradabili né compostabili), con Maniglia Esterna alla dimensione utile del sacco; 3. sacchetti riutilizzabili (come al precedente punto b), non biodegradabili né compostabili), con Maniglia Interna alla dimensione utile del sacco. Le informazioni ai consumatori prevedono che siano riportate precise diciture su ciascuna delle tipologie di sacchetti individuate. 1. I sacchetti monouso biodegradabili e compostabili devono riportare la dicitura “Sacco biodegradabile e compostabile conforme alla norma UNI EN 13432:2002. Sacco utilizzabile per la raccolta dei rifiuti organici”; 2. I sacchetti riutilizzabili con Maniglia Esterna alla dimensione utile del sacco sono, a loro volta, di due tipi, ognuno dei quali dovrà riportare la relativa e corrispondente dicitura: a) “Sacco riutilizzabile con spessore superiore ai 200 micron - per uso alimentare”; b) “Sacco riutilizzabile con spessore su-

periore ai 100 micron - per uso non alimentare”; 3. I sacchetti riutilizzabili con Maniglia Interna alla dimensione utile del sacco sono, pure, di due tipi, su ognuno dei quali dovrà essere riportata la relativa e corrispondente dicitura: a) “Sacco riutilizzabile con spessore superiore ai 100 micron - per uso alimentare”; b) “Sacco riutilizzabile con spessore superiore ai 60 micron - per uso non alimentare”. N.B.: i sacchetti che riportano la dicitura “per uso alimentare” possono essere utilizzati per l’asporto sia di alimenti, sia di altri prodotti diversi dagli alimenti (“anche non esclusivamente per l’asporto di alimenti”, precisa la norma - art.1, lett. b). Invece i sacchetti che riportano la dicitura “per uso non alimentare” possono essere utilizzati esclusivamente per l’asporto di prodotti diversi dai generi alimentari (art.1, lett. c). Resta consentita la commercializzazione di sacchetti riutilizzabili realizzati in carta, in tessuti di fibre naturali, in fibre di poliammide e in materiali diversi dai polimeri.

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ANGAISA RISPONDE

ENERGIA

pertanto, i lavandini) possono essere a tutti gli effetti considerati “beni finiti”, con conseguente potenziale applicabilità delle aliquote Iva agevolate, in presenza dei restanti requisiti. Non possiedono, viceversa, le caratteristiche del bene finito i prodotti riconducibili alle famiglie dell’arredobagno e dell’accessoristica in genere, per i quali dovrà essere applicata l’imposta ad aliquota ordinaria. Per quanto concerne la particolare fattispecie del lavabo del bagno inserito in un mobiletto, oggetto del presente parere, sarà preliminarmente necessario appurare l’esistenza della “condizione di accessorietà” del mobiletto rispetto al lavabo, ovvero se sia ravvisabile quel rapporto di funzionalità necessaria dell’arredo con il lavandino, del quale diventa un tutt’uno. Tale collegamento funzionale, che concretamente si potrà caratterizzare dall’esistenza di un singolo codice articolo, consentirà l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta, in presenza delle richiamate condizioni. Viceversa, laddove manchi il suddetto rapporto di funzionalità non si realizzerà la condizione di accessorietà, con la conseguenza che saranno applicabili le diverse aliquote proprie dei singoli beni ceduti.

Libretto di impianti e rapporto efficienza energetica: pubblicate ANGAISA / E TEAM, le FAQ relative al D.M. 10.02.2014 nuova convenzione Sono disponibili on line le domande frequenti sull’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il documento “Domande frequenti su impianti di climatizzazione ( D.M. 10.02.2014 recante “Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013”. • l’articolo 1 del D.M. 10.02.2014 prevede, in attuazione dell’art. 7 del D.P.R. n.74/2013, che gli impianti termici per la climatizzazione o produzione di acqua calda sanitaria devono essere muniti (obbligo documentale), a partire dal 15.10. 2014, di un “Libretto di impianto per la climatizzazione” indipendentemente dalla potenza termica degli impianti; • l’articolo 2 prevede che, a partire dal 15.10.2014, in occasione degli interventi di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’art. 7 del D.P.R. n. 74/2013 (tabella su periodicità), su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, il rapporto di controllo di efficienza energetica di cui all’art. 8, comma 5, del D.P.R. n. 74/2013 si conforma ai modelli riportati agli allegati II, III, IV e V del presente decreto. In riferimento alle FAQ pubblicate si evidenzia (punto 5) che, per quanto riguarda le macchine frigorifere e/o pompe di calore, si procede al controllo di efficienza energetica solo quando la potenza utile, in una delle modalità di utilizzo (climatizzazione invernale/estiva), è maggiore uguale a 12 KW. La somma delle potenze va effettuata solo quando le macchine sono al servizio dello stesso sottosistema di distribuzione. Pertanto per i singoli apparecchi con potenze inferiori a 12 KW e non interconnessi non è necessario compilare il rapporto di controllo di efficienza energetica. www.angaisa.it – Area Normative – Energia – Efficienza energetica.

Formazione e strumenti di lavoro per gli INSTALLATORI Nuovo accordo-quadro, con particolari condizioni a favore degli associati, tra ANGAISA ed E Team, società leader di settore, nata dalla sinergia di tre aziende, Teams Solutions, e-training e Is-Software. Un network innovativo con un nuovo approccio e un efficiente modello di impresa che genera contenuti e soluzioni altamente professionali, concretizzando la tradizione con l’innovazione. Una cooperazione, quella tra ANGAISA ed E Team, che garantisce agli operatori del settore idrotermosanitario un riferimento in grado di soddisfare le nuove esigenze delle aziende, offrendo percorsi formativi, consulenza tecnico-normativa, fornitura di modulistica tecnica, software professionali e servizi di supporto, studiati e realizzati in particolar modo per gli installatori e i manutentori di impianti tecnologici del settore ITS. Figura di riferimento per E Team e interlocutore diretto per le esigenze formative dei professionisti ITS è Lorenzo Epis, oltre 40 anni di esperienza nel settore. A capo di diverse realtà societarie ha innovato il settore della formazione normativa con nuovi metodi e strumenti, interpretando la necessità di gestire il cambiamento attraverso continui e specifici aggiornamenti. In qualità di formatore e-training eroga formazione professionale a livello nazionale sulle più importanti normative tecniche che definiscono i nuovi iter tecnici specialistici di settore, con particolare attenzione ai ruoli degli installatori, dei manutentori e centri di assistenza tecnica impianti termici. A Lorenzo Epis è affidato, fra l’altro, il coordinamento di redazione dei contenuti di “ANGAISA TECNO”. Tutti i dettagli relativi al nuovo accordo nel portale associativo www.angaisa.it (Area Soci / Convenzioni). Per altre info convenzioni@angaisa.it.

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Ultimissime da

ANGAISA/CRIBIS D&B.

Convenzione in corso

Attiva da qualche mese la nuova convenzione tra CRIBIS D&B e ANGAISA, che consente agli associati ANGAISA di accedere alle informazioni di CRIBIS D&B a condizioni molto vantaggiose. CRIBIS D&B (www.cribis.com) è la società del Gruppo CRIF fortemente specializzata e con elevate competenze nella business information - cioè nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e servizi a valore aggiunto per le decisioni di business. CRIBIS D&B garantisce i più elevati standard qualitativi e la massima copertura nelle informazioni economiche e commerciali su aziende di tutto il mondo grazie al D&B Worldwide Network. All’approfondimento e all’accuratezza delle informazioni unisce flessibilità tecnologica, avanzati modelli di scoring e sistemi di supporto decisionale, per rispondere tempestivamente alle richieste di mercato. Tramite il programma CRIBIS iTRADE, CRIBIS D&B, inoltre, raccoglie milioni di esperienze di pagamento, al fine di rilevare le abitudini di pagamento delle aziende italiane ed estere nei confronti dei propri fornitori, considerate singolarmente o raggruppate per settore.

NORMATIVA FISCO

Detrazioni fiscali: bonus ristrutturazioni anche con il cambio d’uso?

Si può usufruire della detrazione per i lavori di ristrutturazione di un immobile accatastato come ufficio che, a seguito di ristrutturazione, viene trasformato in due unità di civile abitazione con conseguente variazione della categoria catastale? Oppure si deve variare prima la destinazione d’uso da ufficio ad abitazione? Risposta: E’ possibile usufruire della detrazione, a condizione che, nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori, risulti chiaramente che i lavori che saranno effettuati comportano il cambio d’uso del fabbricato, da ufficio ad abitazione. (fonte www.agenziaentrate.gov.it)

CRIBIS.com

Lanciata nel 2011, CRIBIS.com rivoluziona il modo di utilizzare le informazioni, essendo nato per valorizzare al meglio l’enorme patrimonio informativo di CRIBIS D&B e migliorare l’esperienza d’uso del cliente semplificando tutte le sue operazioni quotidiane. La soluzione mette a disposizione servizi che non hanno eguali sul mercato: 1. Informazioni a valore aggiunto sul 100% delle aziende italiane 2. Un nuovo concetto di ricerca grazie alla quale è possibile identificare l’azienda anche con dati di partenza generici 3. Business report con contenuti organizzati “a tab” per individuare subito l’informazione che serve per decidere. 4. Un sistema di monitoraggio che tiene traccia di tutte le variazioni sull’azienda e consente di visualizzare la storia di tutti i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo 5. Servizi di marketing che permettono di accedere on line a tutto l’universo delle imprese ed estrarre liste di prospect in base ai propri parametri di interesse 6. Possibilità di archiviare ma soprattutto condividere tutte le richieste all’interno della propria organizzazione 7. Un processo di acquisto che dà in ogni momento visibilità dei costi sostenuti per non perdere tempo e denaro 8. CRIBIS iTRADE Lab, lo strumento pensato specificatamente per la gestione dei pagamenti commerciali, che consente di analizzare in modo approfondito e dettagliato i ritardi, l’esposizione e lo scaduto del proprio portafoglio clienti. 9. Accesso al più grande network di informazioni sulle imprese estere esistente sul mercato. Tutti i dettagli relativi al nuovo accordo nel portale associativo www.angaisa.it (Area Soci / Convenzioni). Per altre info convenzioni@angaisa.it.

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Sostituti di imposta: la nuova Certificazione Unica

Addio Cud, arriva la nuova certificazione unica CU 2015 L’Agenzia delle Entrate (comunicato stampa del 26.09.2014, recante: “Redditi 2014, la nuova Certificazione Unica manda in soffitta il Cud. Tutte le somme corrisposte in un solo modello”) informa che è disponibile in bozza il nuovo modello di certificazione unica che sostituirà il Cud e consentirà di avere in un unico documento tutti i redditi corrisposti nel 2014: non solo, quindi, quelli di lavoro dipendente e assimilati, ma anche quelli finora certificati in forma libera. In particolare l’Agenzia anticipa che dal prossimo anno i sostituti d’imposta avranno un solo modello (c.d. certificazione unica) per attestare sia i redditi di lavoro dipendente e assimilati, finora riportati nel Cud, sia altri redditi ad oggi certificati in forma libera. Con la “Certificazione Unica” i sostituti d’imposta compileranno un solo frontespizio contenente i propri dati, le informazioni anagrafiche del contribuente, il prospetto dei figli e degli altri familiari a carico del dipendente o pensionato in relazione ai quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia. Nella Certificazione è prevista anche una sezione per gestire il bonus Irpef di 80 euro riconosciuto ai lavoratori dipendenti e ad alcune categorie assimilate con un reddito fino a 26 mila euro. Bozza della nuova Certificazione Unica su www.agenziaentrate.gov.it.

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NORMATIVA FISCO

Riscossione mediante ruoli: nel 2015 cartelle con piani di rateizzazione del debito precompilati Dal 2015 partirà la rateazione automatica: da gennaio infatti cominceranno i piani di dilazione precompilati Equitalia (comunicato stampa 18.08.2014 recante: “A luglio record di rateizzazioni: 156 mila richieste. Nel 2015 piano dei pagamenti dilazionati direttamente nella cartella”) informa che la rateizzazione si conferma lo strumento più utilizzato dai contribuenti per pagare le cartelle esattoriali. Equitalia ha reso noto che, a partire dal 2015, cominceranno ad essere notificate le cartelle con allegati i piani di rateizzazione precompilati del debito che possono essere concessi in base ai parametri previsti dalla legge. Il contribuente potrà scegliere di saldare in un’unica soluzione oppure aderire al piano di pagamento più adatto alle sue esigenze ed alle sue disponibilità economiche. Si tratta di un’ulteriore misura volta a migliorare il rapporto con i contribuenti che non dovranno più recarsi allo sportello o simulare il piano di ammortamento dal sito internet di Equitalia, ma potranno avere a disposizione tutti gli elementi per decidere come pagare contestualmente alla notifica della cartella. Vademecum sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali I contribuenti hanno a disposizione condizioni particolarmente favorevoli per il pagamento a rate delle cartelle. È possibile, infatti, ottenere un piano di rateizzazione straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni). L’importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani sono alternativi per cui, in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria.

Finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente e può ottenere il DURC ed il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni. Inoltre, il contribuente che paga a rate è al riparo da eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti). 1. Come ottenere fino a 120 rate In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare fino a un massimo di 120 rate (10 anni). I criteri per ottenere un piano straordinario di rateizzazione sono contenuti in un apposito Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che stabilisce il numero di rate concedibili in base alla disponibilità economica del richiedente. Presentando una domanda motivata, si possono ottenere più di 72 rate quando l’importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Questo parametro è valido anche per le ditte individuali. Per le altre imprese, invece, la rata deve essere superiore al 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1); 2. Come ottenere fino a 72 rate Per debiti fino a 50.000 euro è tutto più semplice e veloce: si può ottenere un piano ordi-

nario di rateizzazione compilando un modulo disponibile sul sito internet di Equitalia (www. gruppoequitalia.it) e negli sportelli di Equitalia, e riconsegnarlo a mano oppure spedirlo con raccomandata con ricevuta di ritorno. Per importi oltre 50.000 euro è sufficiente allegare alcuni documenti che dimostrino lo stato di difficoltà economica. È possibile richiedere rate variabili e crescenti, anziché rate costanti, in modo da poter pagare meno all’inizio nella prospettiva di un miglioramento della condizioni economiche; 3. Proroga e decadenza I piani di rateizzazione, ordinari e straordinari, possono essere prorogati una sola volta. In entrambi i casi si può chiedere una proroga ordinaria (in ulteriori 72 rate) oppure, in presenza dei requisiti previsti, una straordinaria (massimo 120 rate). Si decade dal beneficio della rateazione in caso di mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive; 4. Come presentare la domanda La domanda, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure a mano presso uno degli sportelli dell’agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia. I moduli sono disponibili sul sito www.gruppoequitalia.it, nella sezione “Rateizzare”, e presso tutti gli uffici Equitalia sul territorio.

GIURISPRUDENZA

Scaldabagno difettoso: locatore responsabile

Lo ha affermato la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19744, depositata il 19 settembre 2014. Il proprietario che affitta l’appartamento con una caldaia non a norma è corresponsabile per la morte dell’inquilino, anche se questa è avvenuta per le esalazioni causate dall’otturazione della canna causata dai condomini del piano superiore. Come principio generale la Cassazione ricorda che il proprietario è sempre responsabile per i danni causati da vizi che esistevano prima della consegna anche se si sono manifestati dopo. E questo anche se il conduttore aveva accettato di stipulare il contratto pur conoscendo le condizioni dell’appartamento. Perché il diritto alla salute prevale su qualsiasi altro patto con il quale i privati possono escludere o limitare la responsabilità. (Corte di Cassazione, sentenza 19744 depositata il 19.09.2014. Fonte: “Il Sole 24 Ore”)

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IMPRESE E SOCIETA’

Concordato preventivo: sospensione dell’effiacacia del mandato all’incasso

Il debitore può “bloccare” il patto di compensazione

Voucher di 10.000 euro per la digitalizzazione delle PMI

Stanziamenti a fondo perduto e detrazioni fiscali per interventi di connessione digitale. Ma anche per l’acquisto di software, hardware, servizi e lo sviluppo di soluzioni di e-commerce. Stanziati 100 milioni di euro (l’art. 6 del Decreto Legge 145/2013 - Destinazione Italia) per favorire la digitalizzazione delle PMI attraverso l’erogazione di contributi sotto forma di voucher fino a 10.000 euro ad impresa. Come previsto dal Decreto Legge, le agevolazioni sono finanziate dalla Programmazione Comunitaria 2014-2020. Il 29 settembre il Ministro dello Sviluppo Economico ha predisposto il decreto attuativo del provvedimento, prevedendo lo schema standard del bando di gara che specifica i beneficiari (tutte le PMI), l’intensità di aiuto (50%) e le spese ammissibili quali: • acquisto di software e hardware; • acquisto di servizi per: • migliorare l’efficienza aziendale; modernizzare l’organizzazione del lavoro (anche mediante telelavoro); sviluppare soluzioni di e-commerce; favorire la connettività a banda larga e ultralarga; permettere il collegamento alla rete internet mediante satellite (acquisto di decoder e parabole, dove non sono disponibili soluzioni fisse);

• formazione qualificata. Il decreto ministeriale dovrebbe essere pubblicato per metà novembre. Per l’utilizzo delle risorse si deve comunque attendere l’approvazione da parte della Commissione Europea dell’Accordo di Partenariato nazionale 20142020, prevista per inizio dicembre. Per l’attuazione delle agevolazioni si attende quindi: • l’individuazione della fonte finanziaria da parte del Ministero dell’Economia e relativa pubblicazione del decreto ministeriale; • l’approvazione del quadro nazionale della programmazione 2014-2020 da parte della Commissione Europea; • l’adozione del decreto direttoriale che apre i termini per la presentazione delle domande e definisce i relativi moduli ed allegati per la formulazione delle domande agevolative. Salvo problemi negli iter procedurali, l’agevolazione dovrebbe essere operativa per metà dicembre 2014.

Il debitore, in caso di concordato preventivo, può richiedere la sospensione dell’efficacia del mandato all’incasso nell’ambito di un’operazione di anticipazione bancaria, inibendo così qualsiasi possibilità di compensazione da parte della banca. La richiesta varrebbe anche nell’ipotesi di scioglimento del mandato, a patto che non si tratti del concordato “in bianco”. È questa la conclusione, innovativa, a cui giunge il Tribunale di Milano, con decreto del 28.05.2014. I giudici milanesi, sostenendo la sostanziale uguaglianza terminologica tra l’articolo 169 bis e il 72 legge fallimentare, escludono che si possa richiedere lo scioglimento/ sospensione delle operazioni di anticipazione bancaria, in quanto contratti a prestazioni unilaterali. Dal decreto: «Con riferimento, dunque, alle anticipazioni già effettuate dalla banca in epoca precedente non si può invocare lo scioglimento/sospensione, posto che la singola anticipazione genera solo un debito del cliente verso la banca, trattandosi di prestazione unilaterale». Ciò che può essere sciolto o sospeso non è l’anticipazione bancaria in sé (ormai già erogata), quanto il mandato all’incasso in corso di esecuzione, che andrebbe a chiudere l’operazione di anticipazione con la riscossione del credito. Sempre dal decreto: «In tal caso lo scioglimento/sospensione opererebbe non per una sola parte, né limitatamente ad alcune clausole del rapporto di mandato, ma integralmente, impedendo non solo l’applicazione della clausola di compensazione, ma nel suo complesso l’esecuzione del mandato all’incasso». (Fonte: “Il Sole 24 Ore”)

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NORMATIVA LAVORO

Incentivi per le imprese che assumono giovani

L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate dal 3 ottobre 2014 Il Ministero del Lavoro (decreto 08.08.2014) ha regolamentato il “Bonus Occupazione” previsto dal Programma Garanzia Giovani (Youth Guarantee), ovvero il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile che si rivolge ai giovani tra i 15 e i 29 anni disoccupati o inoccupati, anche se non hanno completato il periodo di studio, o ne sono momentaneamente fuoriusciti. Per accedere al Programma il giovane deve registrarsi e profilarsi on line e individuare un Ente formativo accreditato che fornirà un piano di servizi personalizzati. I datori di lavoro che assumono i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni partecipanti al Programma - che abbiano assolto, se minorenni, al diritto dovere all’istruzione e formazione - hanno diritto ad un “Bonus occupazionale”. L’Incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate dal 3 ottobre 2014 (giorno successivo alla pubblicazione del decreto nel sito del Ministero) con contratto: • a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione; • a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione, per un periodo di almeno sei mesi; • a tempo parziale con orario pari o superiore al 60% dell’orario normale di lavoro. Nel caso in cui la trasformazione del contratto a termine a tempo indeterminato avvenga nel periodo di godimento dell’incentivo, spetterà l’incentivo previsto per i contratti a tempo indeterminato, dedotto quanto già percepito. L’incen-

tivo è escluso per il contratto di apprendistato, intermittente, ripartito, accessorio e per il lavoro domestico. L’importo dell’incentivo varia in base alla tipologia di assunzione e alla classe di profilazione del giovane (c.d. “distanza dal mercato del lavoro”) effettuata al momento dell’inserimento nel Programma. Per usufruire del beneficio il datore di lavoro deve inoltrare, telematicamente, istanza preliminare di ammissione all’INPS ed entro 7 giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di prenotazione deve - se ancora non lo ha fatto - effettuare l’assunzione. A pena di decadenza, entro 14 giorni lavorativi dalla ricezione della comunicazione di prenotazione dell’Istituto,

il datore di lavoro ha l’onere di comunicare l’avvenuta assunzione, chiedendo la conferma della prenotazione effettuata in suo favore. Il Bonus occupazionale non è cumulabile con altri incentivi all’assunzione e le modalità operative per la richiesta saranno fornite tramite circolare INPS. Altri incentivi per l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (I livello), l’apprendistato per l’Alta formazione e la Ricerca (III livello), il tirocinio, l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego sono in definizione da parte delle singole Regioni. Decreto all’interno del portale associativo www.angaisa.it – Area Normative – Lavoro – Incentivi e agevolazioni.

Indennità sostitutiva per il dirigente demansionato

Il dirigente al quale vengono assegnate mansioni inferiori rispetto a quelle per le quali è stato assunto può fondare le proprie dimissioni su giusta causa Il dirigente che viene assegnato a mansioni inferiori si può dimettere per giusta causa e, di conseguenza, ha diritto al pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso. Questo il principio ribadito dalla sentenza 18121/14 della Corte di cassazione, depositata in data 21.08.2014. La vicenda prende spunto dalle dimissioni di un dirigente che lamentava di essere stato demansionato in quanto assegnato a compiti diversi da quelli per i quali era stato assunto (il contratto di lavoro lo qualificava come responsabile del servizio call center, ma era stato nominato responsabile del servizio di telesportello). Alcuni mesi dopo l’affidamento di questo ruolo, il dirigente aveva rassegnato le proprie dimissioni, sostenendo che le stesse erano sorrette da giusta causa e, di conseguenza, chiedendo il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso. Nel corso del giudizio di merito, il dirigente otteneva due sentenze favorevoli (in primo grado e in appello), con le quale veniva accertata l’effettività del demansionamento e la sussistenza della giusta causa. La Suprema Corte ha confermato queste decisioni, osservando innanzitutto che il dirigente ha subito un danno per lo spostamento dalla mansione iniziale (quella di responsabile call center) a una di contenuto più ristretto. Si legge nella pronuncia che il demansionamento risulterebbe confer-

mato dal fatto che, nel nuovo ruolo, il dirigente doveva sovrintendere una struttura avente «il solo scopo di raccogliere informazioni e reclami degli utenti». Inoltre, secondo la sentenza, la sussistenza del demansionamento non viene messa in discussione dal fatto che l’assegnazione alle diverse mansioni avesse una durata temporanea o comunque fosse funzionale al passaggio, dopo un certo periodo, alle mansioni per cui il lavoratore era stato assunto. Ai fini della sussistenza della giusta causa per le dimissioni, prosegue la sentenza, va considerata anche la durata dell’assegnazione (cinque mesi a partire dall’assunzione); tale periodo costituisce indice di un palese inadempimento contrattuale da parte del datore di lavoro. Viene accolta, quindi, un’accezione estremamente rigorosa del cosiddetto jus variandi, che confina entro limiti molto ristretti qualsiasi cambiamento di carattere organizzativo e professionale: una lettura del genere pare davvero poco adeguata rispetto alla esigenza di flessibilità organizzativa del lavoro moderno. La sentenza ricorda, infine, che il danno da demansionamento deve essere oggetto di prova specifica da parte del lavoratore, ma questa può anche consistere in presunzioni relative alla natura, all’entità, alla durata del demansionamento e alle circostanze del caso concreto. (Fonte: “Il Sole 24 Ore”)

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Ultimissime da

NORMATIVA LAVORO

Divieto di installare telecamere negli spogliatoi aziendali

Un’azienda non potrà installare le telecamere all’interno degli spogliatoi dei dipendenti Il Garante per la protezione dei dati personali ha ribadito che il datore di lavoro (provvedimento n. 357 del 10.07.2014) non può installare telecamere all’interno degli spogliatoi dei dipendenti, in quanto andrebbe a violare la legittima aspettativa

di intimità e la dignità dei lavoratori anche qualora la misura sia volta ad evitare effrazioni nei citati locali aziendali. www.angaisa.it – Area Normative – Lavoro – Videosorveglianza.

L’incentivo all’esodo di lavoratori anziani “blocca” gli obblighi di assumere disabili

La sospensione di tali obblighi è possibile per analogia all’esodo incentivato con le deroghe temporanee alla disciplina delle collocamento obbligatorio La Legge n. 68/99, all’articolo 3, comma 5, prevede una deroga all’obbligo di assunzione nei confronti dei lavoratori disabili nel caso di imprese che versino in situazioni di crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione quali causali per la concessione del trattamento di CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria), che abbiano stipulato contratti di solidarietà difensivi o che abbiano attivato una procedura di mobilità. Al riguardo, il Ministero del Lavoro (circolare n. 22 del 24.09.2014) ha precisato che la norma è applicabile anche nelle ipotesi in cui il datore di lavoro, che occupa mediamente più di 15 dipendenti, sottoscrive accordi al fine di incentivare l’esodo dei lavoratori più anziani, come previsto dall’articolo 4, della Legge n. 92/12. La sospensione dell’obbligo è limitata in proporzione al numero di lavoratori di cui è prevista la cessazione del rapporto all’esito della procedura di incentivo all’esodo, per la durata della procedura medesima e per il singolo ambito provinciale di attività.

Ammortizzatori sociali in deroga

Il Ministero del Lavoro ha chiarito che le disposizioni contenute nel decreto sono operative fino all’avvio del nuovo regime sui fondi di solidarietà che decorre dal 1 gennaio 2017 Stabiliti (decreto interministeriale n. 83473 del 01.08.2014) i criteri per la concessione o la proroga di trattamenti di integrazione salariale e di mobilità in deroga alla normativa vigente. Su tale questione si è espresso il Ministero del Lavoro (circolare n. 19 dell’11.09.2014). Le disposizioni contenute nel Decreto si applicano agli accordi stipulati in sede regionale per le imprese ubicate nel territorio di una singola Regione e in sede governativa per le imprese c.d. plurilocalizzate, dal giorno della data di pubblicazione del decreto stesso (04.08.2014). Il Ministero ha chiarito che le disposizioni contenute nel decreto sono operative fino all’avvio del nuovo regime sui fondi di solidarietà che decorre dal 1 gennaio 2017. Cassa integrazione guadagni in deroga Requisiti soggettivi La nuova normativa stabilisce che i destinatari dei trattamenti di cassa integrazione in deroga sono soltanto i soggetti giuridici qualificati

come imprese di cui all’art. 2082 c.c. e i piccoli imprenditori di cui all’art. 2083 c.c. Sono state espressamente escluse, pertanto, dall’ambito di applicazione della norma le associazioni di categoria e gli altri datori di lavoro non imprenditori. Viene, pertanto, modificato l’ambito di applicazione della tutela passando da un più ampio concetto di “datore di lavoro” ad uno più restrittivo, escludendo, dunque, che tale beneficio possa essere erogato nei confronti di lavoratori dipendenti da soggetti diversi dalle imprese. Rispetto ai lavoratori beneficiari il decreto dispone che il trattamento può essere concesso ai lavoratori subordinati con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati che abbiano un’anzianità lavorativa presso l’impresa di almeno 12 mesi. Per le prestazioni in deroga relative all’anno 2014 il periodo di anzianità è ridotto a 8 mesi. Tale requisito si applica esclusivamente alle prestazioni concesse in base ad accordi stipulati

successivamente alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale in oggetto. Il Ministero precisa, inoltre, che i dipendenti da imprese soggette alla cig ordinaria e ai fondi di solidarietà devono essere ammessi in via prioritaria ai trattamenti di integrazione salariale ordinaria e straordinaria ovvero a beneficiare delle prestazioni ordinarie erogate dal fondo di solidarietà di appartenenza. Causali di concessione del trattamento Tra le causali di concessione del trattamento sono ricomprese: situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all’imprenditore; situazioni aziendali determinate da situazioni temporanee di mercato; crisi aziendali; ristrutturazioni e riorganizzazioni. Non rientrano, invece, tra le predette causali le cessazioni di attività. www.angaisa.it – Area Normative – Lavoro – Ammortizzatori sociali.

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NORMATIVA LAVORO

Confermato il licenziamento di un lavoratore assenteista “tattico” anche se non ha superato il “periodo di comporto”

È legittimo il licenziamento del lavoratore assenteista anche se il numero di assenze non supera il periodo di «comporto», cioè la somma dei giorni di malattia consentiti La Cassazione ha depositato il 4 settembre 2014 la sentenza 18678 che ha affrontato il caso di un lavoratore che è stato licenziato poiché comunicava le assenze per malattia (pochi giorni per ciascuna assenza) all’ultimo momento. Tale comportamento comportava però gravi disfunzioni per l’organizzazione produttiva dell’impresa, che aveva difficoltà nel trovare un sostituto, a causa dei tempi particolarmente ristretti. I giudici di legittimità hanno escluso la fondatezza della tesi del lavoratore, il quale affermava che il recesso doveva essere censurato dal momen-

to che non aveva superato il periodo di comporto, previsto dall’art. 2110 del c.c. La sentenza evidenzia che le “assenze del lavoratore, dovute a malattia, vengono in rilievo sotto un diverso profilo, poiché per le modalità con cui si verificavano, le stesse davano luogo a una prestazione lavorativa non sufficientemente e proficuamente utilizzabile dalla società, rivelandosi la stessa inadeguata sotto il profilo produttivo e pregiudizievole per l’organizzazione aziendale così da giustificare il provvedimento risolutorio”.

MANAGEMENT

“Prima di firmare, sapere a cosa ci si impegna” Il suggerimento di Harvard Business Review Un buon suggerimento della HARVARD BUSINESS REVIEW, la rivista di management e business più diffusa al mondo. “Fate attenzione agli impegni che vi assumete durante una negoziazione. Non accettate mai qualcosa soltanto per non andarvene a mani vuote. Se invece avete davanti diverse opzioni valide, valutatele tutte a fondo: sono funzionali e sufficientemente complete? Scadenze, termini e condizioni devono essere abbastanza realistici e particolareggiati da rendere l’accordo applicabile nella pratica. In seconda battuta, avete l’autorità per impe-

gnarvi a fare ciò che l’opzione prescelta comporta? Valutate bene se potete sottoscriverla o se vi serve il consenso di qualcun altro. Terzo, chiedetevi se su quell’impegno siete in grado di ottenere l’appoggio degli stakeholder interni decisivi. Sarebbe utile valutare le diverse soluzioni con gli interlocutori giusti - il superiore diretto, la dirigenza, il vostro team - prima di prendere qualunque impegno. Questo dovrebbe essere sempre l’ultimo passo da compiere”. In proposito, si ricorda che, grazie all’accordo sottoscritto da ANGAISA e Strategiqs Edizioni

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NORMATIVA PREVIDENZA

INPS: indennizzo per cessazione di attività commerciale L’indennizzo per cessazione di attività commerciale è compatibile con altri trattamenti previdenziali L’INPS fornisce chiarimenti sulla compatibilità della prestazione in oggetto con la titolarità di altri trattamenti, quali la pensione di vecchiaia, la pensione di anzianità/pensione anticipata e l’assegno sociale. Viene comunque sottolineato che eventuali compatibilità sono ammesse soltanto in presenza di “concessione” dell’indennizzo e non di “proroga” dello stesso fino alle nuove età pensionabili. • Compatibilità con pensione di vecchiaia L’indennizzo per cessazione attività commerciale non può essere concesso a coloro che, al momento della domanda, sono in possesso delle età pensionabili previste dalla legge 214/2011.

L’indennizzo, pertanto, non è estensibile fino al compimento dei 70 anni, né è concedibile ai soggetti già titolari di pensione di vecchiaia nella gestione commercianti o in possesso dei requisiti per la liquidazione della stessa. • Compatibilità con pensione di anzianità e pensione anticipata La prestazione in esame può, invece, essere concessa ai soggetti titolari di pensione di anzianità o di pensione anticipata nella gestione commercianti od in possesso dei requisiti per la liquidazione di tali trattamenti. In tali casi, l’indennizzo verrà erogato sino al compimento delle già citate età pensionabili previste per la pensione di vecchiaia.

In ogni caso, il periodo di fruizione dell’indennizzo, sia in presenza di pensione di anzianità/ anticipata sia successivo alla liquidazione dei predetti trattamenti pensionistici, non darà luogo ad alcun ulteriore accredito di contribuzione figurativa in quanto, com’è noto, l’indennizzo è utile soltanto ai fini del conseguimento del diritto a pensione. • Compatibilità con assegno sociale L’indennizzo può essere concesso anche ai titolari di assegno sociale, tenendo, però, presente che la percezione dell’indennizzo stesso comporta, per la maggior parte dei casi, la revoca dell’assegno sociale per superato limite reddituale (per l’anno 2014, pari ad euro 5.818,93).

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Zambrano: “Tutelare gli interessi dell’intera collettività” Roberto Di Sanzo

GOVERNO TECNICO

C’è solo un ingegnere nella squadra

e vicende di Fukushima sono arrivate inattese e violente. Esse ci insegnano che non conosciamo ancora a sufficienza la nostra Terra, ed i metodi migliori per soddisfare le nostre attuali esigenze. In questa nota riassumiamo le fonti di energia necessarie al nostro progresso civile. Si ribadisce la necessità di sviluppare nuove indagini e di aprire nuovi laboratori. Si sottolinea l’importanza delle Università, nel loro ampio significato di deposito di conoscenza, di luogo di indagine attiva su quanto ancora non conosciamo, e di deposito della cultura raggiunta, da trasmettere alle nuove

La decisione desta meraviglia e rammarico e richiama all’impegno dott. ing Franco Ligonzo

Sia chiaro: la mia meraviglia non è per nulla una critica alla scelta dei ministri fatta dal Premier, Prof. Mario Monti, ma è la reazione al fatto che nel suo cosiddetto “governo tecnico” c’è un solo ingegnere. Certamente quest’unico ingegnere è persona ben nota: il Prof. Ing. Fran-

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cesco Profumo, infatti, è stato a lungo rettore del Politecnico di Torino e da qualche mese era passato alla presidenza del CNR. E il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che gli è stato affidato, sappiamo essere di grandissimo peso in un’economia della conoscenza. Meraviglia, però, che non siano stati scelti altri ingegneri-architetti-geosegue a pag. 5

segue a pag. 3 e 4

GIUSEPPE LANZAVECCHIA

ANNO ACCADEMICO/1

LAVORO E OCCUPAZIONE

La crisi finanziaria e quella culturale

el 1996 ho pubblicato un libro (1) che esaminava per diversi paesi industrializzati l’evoluzione – dal 1960 al 1995 – di economia, occupazione, forza lavoro; demografia per sesso, fasce d’età, fertilità, mortalità, durata della vita, processi migratori; società (come l’ingresso delle donne sul mercato del lavoro); necessità di una continua crescita economica in tutto il mondo in un contesto di globalizzazione crescente, e quin-

di di competizione sempre più diretta tra le diverse aree geopolitiche. L’evoluzione richiedeva cambiamenti strutturali di lavoro e occupazione: aumento dell’età lavorativa (fino a 65–70 anni) dovuto alla maggior durata della vita; scomparsa di tante attività del passato e comparsa di altre del tutto nuove; riduzione del lavoro dipendente a favore di quello autonomo; attività sempre più sofisticate e prepasegue a pag. 7

MONDO

POLITECNICO DI MILANO: Crescita e sostenibilità

ENERGIA NUCLEARE

La situazione mondiale dopo Fukushima dott. ing. Alessandro clerici

a pag. 8

ANNO ACCADEMICO/2

UNIVERSITÀ DEL SALENTO: Conoscienza e sapere a pag. 8

RICHIAMO3

TITOLO DEL RICHIAMO: a pag. 8

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Caro Collega, nessuno, meglio di noi tecnici, conosce il valore essenziale dell'aggiornamento continuo, oltre quello della cultura e, per 60 anni, il nostro Giornale ha cercato di soddisfare queste esigenze, dandosi una mission “cogliere e interpretare lo spirito del tempo” (n.13 del 15/7/09) e seguendo una linea editoriale che io stesso nel settembre 2010 (n.14 del 1/9/2010) avevo riassunta in sei punti: n “no” alla banalizzazione dei problemi complessi; “si” al dare spazio alle diverse analisi, purché complete, motivate e documentate; n “no” alle soluzioni semplicistiche; “si” al sostenere soluzioni che, pur semplici, tengano conto della complessità di partenza e anche degli effetti di medio periodo; n “no” all’intolleranza intellettuale; “si” alla discussione rispettosa delle idee altrui; n “no” al bla-bla-bla fine a sé stesso; “si” al dare spazio alle idee portatrici di valore aggiunto; n “no” a una linea editoriale asservita a interessi di parte; “si” a un’informazione plurale e indipendente; n “no” ad accettare che il comportamento eticamente corretto finisca là dove comincia quello “penalmente rilevante”; “si” ad accettare un limite etico tanto più stringente quanto

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SOCI SOSTENITORI GRUPPI

SOCI ORDINARI DISTRIBUTORI Dal 1956, ANGAISA è l’Associazione nazionale di categoria dei distributori operanti nel Settore Idrotermosanitario. ANGAISA riunisce, con la qualifica di Soci Ordinari, le aziende operanti in Italia ed esercenti il commercio di articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredo bagno.

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ANGAISA associa con la qualifica di “Soci Sostenitori Gruppi” le principali aggregazioni commerciali italiane operanti nel Settore Idrotermosanitario. Tutti i Soci Sostenitori Gruppi fanno parte del “Centro Studi Gruppi ITS” nato nel 2010 con l’obiettivo di promuovere il consolidamento e la valorizzazione delle sinergie esistenti all’interno della filiera commerciale del Settore e, in particolare, il miglioramento dei profili di efficienza logistica, contabile e amministrativa, attraverso strumenti e linee-guida condivisi.

AQUAGROUP S.r.l. Borgo Ognissanti, 9 50123 - FIRENZE (FI) Tel. 055-3454105 - Fax 055-3029683 www.aquagroupsrl.it Coordinatore Generale Sig. Bernardini Carmelo

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DISTRIBUZIONE ATTIVA S.c.a.r.l. Via Gaetano Casati, 7 - 20900 MONZA (MB) Tel. 039-3900704 - Fax 039-2327032 www.distribuzioneattiva.it Coordinatore Generale Sig. De Rovere Giorgio

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IDROTEAM S.p.A. C.so Allamano, 60 - 10095 GRUGLIASCO (TO) Tel. 011-4066619 - Fax 011-4066670 www.idroteam.it

IDROTIRRENA S.c.a.r.l. Via Di Vorno, 4 - 55060 GUAMO (LU) Tel. 0583-933598 - Fax 0583-933599 Direttore Generale Dr. Bianchini Marcello pantone

IDROTRADE S.p.A. Via Della Madonna, 2 - 24040 LALLIO (BG) Tel. 035-698111 - Fax 035-698108 www.idrotrade.it Direttore Generale Dr. Bonera Stefano quadricromia

INTESA S.c.r.l. Via Jacopo Da Pecorara 29122 PIACENZA (PC) Tel. 0523-606350 - Fax 0523-606730 www.intesascrl.it Presidente Sig. Bertani Franco

LIGURIA GE Bolzaneto - PUPPO di Gianfranco Taverna & C. s.a.s. - Via Giro Del Vento, 8/10 - Tel. 010-7453520 010-7453543 - Fax 010-7454614 - www.idrotermosanitariapuppo.com GE Chiavari - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Amedeo Ugolini, 24 - Tel. 0185-301021 - Fax 0185-322872 Legenda: n Idrosanitari n Arredobagni n Piastrelle n Tratt. H2O

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ANGAISA associa con la qualifica di “Soci Sostenitori Industrie” le aziende produttrici leader del Mercato ITS italiano, promuovendo così il consolidamento dei rapporti di collaborazione e le sinergie all’interno della filiera, attraverso la condivisione degli strumenti realizzati dall’Associazione per favorire la crescita culturale dell’intero Settore ITS. Il ruolo di Socio Sostenitore prevede inoltre la compartecipazione nella progettazione e attuazione delle iniziative, attraverso gli organi di rappresentanza previsti dallo Statuto, come la Commissione per i Rapporti fra Soci Ordinari e Soci Sostenitori e l’Assemblea Generale dei Soci Sostenitori.

ACV ITALIA S.r.l. - Società unipersonale Via Pana, 92 - 48018 - Faenza (RA) Tel. 0546-646144 - Fax 0546-646150 www.acvitalia.it

AERMEC S.p.A. Via Roma, 44 - 37040 BEVILACQUA (VR) Tel. 0442-633111 - Fax 0442-93730 www.aermec.it

AQUATECHNIK GROUP S.p.A. Via P.F. Calvi, 40 - 20020 MAGNAGO (MI) Tel. 0331-307015 - Fax 0331-306923 www.aquatechnik.it

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Del Sempione, 183 - Tel. 02-573732 - Fax 02-57373299 MI Peschiera Borromeo - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Liberazione, 14 - Tel. 02-5471451 - Fax 02-55301155 MI Pogliano Milanese - ABBATTISTA S.p.A. - Via Torquato Tasso, 5/7 - Tel. 02-93559351 - Fax 02-93553187 MI Pogliano Milanese - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Mattei, 12 - Tel. 02-93255737 - Fax 02-93256558 MI Rozzano - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Boccaccio, 8/10 - Tel. 02-57506446 - Fax 02-57506241 MI San Giuliano Milanese - ABBATTISTA S.p.A. - Via C.A. Dalla Chiesa, 8 - Tel. 02-98240878 - Fax 02-98246077 MI Senago - ABBATTISTA S.p.A. - Via B. Croce, 1 - Tel. 02-99010788 - Fax 02-9981852 MI Sesto San Giovanni - ARBO S.r.l. - Via Pisa, 200 - Tel. 02-24860666 - Fax 02-24300381 - www.arbo.it MI Sesto San Giovanni - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via G. Carducci, 58 - Tel. 02-22474195 - Fax 02-26221534 MI Settimo Milanese - ABBATTISTA S.p.A. - Via Edison, 70/15a - Tel. 02-33512309 - Fax 02-3282243 MI Settimo Milanese - ARBO S.r.l. - Via Edison, 70 - Tel. 02-33510122 - Fax 02-33549319 - www.arbo.it MI Solaro - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Della Repubblica - Tel. 02-96798161 - Fax 02-96798825 MI Vimodrone - COLOMBO IDRO S.p.A. - S.S. 11 Padana Superiore, 288 - Tel. 02-25007114 - Fax 02-26511186 MN Gonzaga - UN.I.CO.M. S.p.A. - Via Delle Leghe Contadine, 12 - Fraz. Bondeno - Tel. 0376-54149 - Fax 0376-596098 MN Mantova - CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. - Via Gelso, 2/4 - Tel. 0376-262359 - Fax 0376-380395 Legenda: n Idrosanitari n Arredobagni n Piastrelle n Tratt. H2O

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MN Ostiglia - SILLO GIOVANNI S.r.l. - Strada Abetone Brennero Nord, 15 - Tel. 0386-32087 - Fax 0386-800335 MN Pegognaga - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Martin Luter King, 14 - Tel. 0376-381168 - Fax 0376-381867 MN Piubega - SVAI S.p.A. - Via 1° Maggio, 6 - Tel. 0376-655248 - Fax 0376-655364 MN Porto - MANTOVANO CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Berlino, 10/12 - Tel. 0376-387243 - Fax 0376-393861 MN Porto Mantovano - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Berlino, 10 - Tel. 0376-387243 - Fax 0376-393861 MN San Giorgio Di Mantova - SPAZIO S.p.A. - Via M. Belfiore, 6 - Tel. 0376-270350 - Fax 0376-374294 MN Viadana - BERTANI S.p.A. - Via Marco Biagi, 11 - Tel. 0375-780930 - Fax 0375-780109 PV Arena Po - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Località Piantà, 2 - Tel. 0385-270037 - Fax 0385-270028 PV Casteggio - SIDERTERMICA S.r.l. - Via Milano, 93 - Tel. 0383-890626 - Fax 0382-304100 PV Pavia - F.lli DELLA FIORE S.p.A. - Via Treves, 16 - Tel. 0382-434311 - Fax 0382-472447 - www.dellafiore.com PV Pavia - SIDERTERMICA S.r.l. - Viale Sardegna, 48 - Tel. 0382-301315 / 0382-28605 - Fax 0382-304100 - www.sidertermica.com PV Vigevano - F.lli DELLA FIORE S.p.A. - Via Farini, 8 - Tel. 0381-73928 - Fax 0381-696812 PV Voghera - BITERMICA s.a.s. - Via Sturla, 27 - Tel. 0383-41645 - Fax 0383-45705 - www.bitermica.net SO Bianzone - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Palazzetta, 24/b - Tel. 0342-720244 - Fax 0342-720366 - www.idrotermica.eu SO Castione Andevenno - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Rosette, S.N.C. - Tel. 0342-567628 - Fax 0342-567026 SO Poggiridenti - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Pignotti, 5 - Tel. 0342-513440 - Fax 0342-512916 SO Poggiridenti Al Piano - ROSSI & LERSA S.p.A. - Via Stelvio, 93 - Tel. 0342-564222 - Fax 0342-564040 - www.rossielersa.it SO Prata Camportaccio - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Spluga, 5 - Tel. 0343-20503 - Fax 0343-20471 SO S. Pietro Berbenno - SAIDEL S.p.A. - Via Nazionale Est, 335 - Tel. 0342-493911 - Fax 0342-493946 - www.saidelgroup.it SO Talamona - ROSSI & LERSA S.p.A. - Via Stelvio, 26 - Tel. 0342-670618 - Fax 0342-671375 - www.rossielersa.it SO Traona - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Ligabue, 1 - Tel. 0342-653345 - Fax 0342-652540 VA Arcisate - ABBATTISTA S.p.A. - Via Comolli, 13 - Tel. 0332-474870 - Fax 0332-477196 VA Besozzo - ABBATTISTA S.p.A. - Via Trieste, 93 - Tel. 0332-970509 - Fax 0332-982187 VA Busto Arsizio - 2 EMME S.r.l. - Via A. Costa, 27 - Tel. 0331-679521 - Fax 0331-622012 VA Busto Arsizio - ABBATTISTA S.p.A. - Via Ciro Menotti, 1 - Tel. 0331-338111 - Fax 0331-320316 - www.abbattista.it VA Busto Arsizio - LA MONOLO S.r.l. - Viale Cadorna 31 - Tel. 0331-679298 - Fax 0331-322553 - www.gruppomonolo.com VA Cassano Magnago - LOMBARDA S.p.A. - Via Gasparoli, 34 - Tel. 0331-208712 - Fax 0331-287613 VA Gallarate - ISER S.p.A. - Piazza Piemonte 2 - Tel. 0331-791365 - Fax 0331-793844 VA Gallarate - LEGNANO TERMOSANITARIA S.r.l. - Via Madonna In Campagna, 3 - Tel. 0331-777894 - Fax 0331-797512 - www.legnanotermosanitaria.it VA Gallarate - RAMPONI BIAGIO s.a.s. di Ramponi Luigi & C. - Via Carlo Cattaneo, 16 - Tel. 0331-795690 - Fax 0331-772607 VA Gazzada - ABBATTISTA S.p.A. - Via Cesare Battisti, 3 - Tel. 0332-463016 - Fax 0332-463016 VA Gazzada Schianno - IDROSANITARIA S.p.A. (Gruppo PAL 2000) - Via Italo Cremona, 44/A - Tel. 0332-464469 - Fax 0332-873020 VA Gemonio - BRUSA S.r.l. - Via Taverna - Tel. 0332-610656 - Fax 0332-616822 VA Lozza - ARBO S.r.l. - Via Alessandro Volta, 26/A - Tel. 0332-810534 - Fax 0332-815764 - www.arbo.it VA Saronno - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Grieg Enrico, 77 - Tel. 02-96708302 - Fax 02-96703981 VA Saronno - LOMBARDA S.p.A. - Via IV Novembre, 19 - Tel. 02-9628911 - Fax 02-9604914 VA Sesto Calende - IDROCENTRO S.p.A. - Via Sempione, 32 - Tel. 0331-924704 - Fax 0331-920447 - www.idrocentro.com VA Sesto Calende - LEGNANO TERMOSANITARIA S.r.l - Via Case Nuove, 21 - Tel. 0331-1649995 - Fax 0331-1649996 - www.legnanotermosanitaria.it VA Tradate - CANAVESI S.p.A. - Via Fiume, 43 - Tel. 0331-811133 - Fax 0331-811258 VA Varese - BRUSA S.r.l. - Via Giusti, 3 - Tel. 0332-275300 - Fax 0332-275345 - www.brusasrl.it VA Varese - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Crispi, 75 - Tel. 0332-227368 - Fax 0332-229804 VA Varese - IDROSANITARIA S.p.A. - Via Tonale, 100 - Tel. 0332-333094 - Fax 0332-332935

EFFEBI S.p.A. Via G. Verdi, 68 - 25073 BOVEZZO (BS) Tel. 030-21101 - Fax 030-2110301 www.effebi.it

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FAR Rubinetterie S.p.A. Via Morena, 20 - Casella Postale N° 75 28024 GOZZANO (NO) Tel. 0322-94722 - Fax 0322-955332 www.far.eu

FER di FERROLI S.p.A. Via Ritonda, 78/A 37047 SAN BONIFACIO (VR) Tel. 045-6139411 - Fax 045-6103741 www.industriefer.it

FERRARI S.r.l. Via I Maggio, 7 21012 CASSANO MAGNAGO (VA) Tel. 0331-204911 - Fax 0331-201458 www.ferrariwelcome.it

FERROLI S.p.A. Via Ritonda, 78/A 37047 SAN BONIFACIO (VR) Tel. 045-6139411 - Fax 045-6100933 www.ferroli.it

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TRIVENETO BL Belluno - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via T. Vecellio, 115 Loc. La Rossa - Tel. 0437-937143 - Fax 0437-931695 BL Belluno - DE MAS ANNIBALE & C. s.a.s. - Via Vittorio Veneto, 179 - Tel. 0437-935333 - Fax 0437-935300 - www.de-mas.it BL Belluno - E. INNERHOFER S.p.A. - Via Tiziano Vecellio, 67 - Tel. 0437-273400 - Fax 0437-273470 BL Cortina D’Ampezzo - DE MAS ANNIBALE & C. s.a.s. - Via Dei Marangoni, 23 - Tel. 0436-2340 - Fax 0436-866358 BL Feltre - DE MAS ANNIBALE & C. s.a.s. - Via Cavalieri Di Vittorio Veneto, 10/B - Tel. 0439-305078 - Fax 0439-302121 BL Feltre - E. INNERHOFER S.p.A. - Via Cav. Di Vittorio Veneto, 29 - Tel. 0439-326660 - Fax 0439-326670 BL Lozzo Di Cadore - DE MAS ANNIBALE & C. s.a.s. - Via S. Anna, 4 - Tel. 0435-76064 - Fax 0435-76690 BL Ponte Nelle Alpi - SCARPIS S.r.l. - Viale Cadore, 14 - Tel. 0437-99353 - Fax 0437-999853 BZ Bolzano - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Negrelli, 8 - Tel. 0471-539421 - Fax 0471-539576 BZ Bolzano - E. INNERHOFER S.p.A. - Via Altmann, 6 - Tel. 0471-061970 - Fax 0471-061980 BZ Bolzano - HUBER S.r.l. - Castelfirmiano - “mebocenter”, 35 - Tel. 0471-633670 - Fax 0471-633671 BZ Bolzano - HUBER S.r.l. - Via G. Di Vittorio, 1 - Tel. 0471-633670 - Fax 0471-633671 BZ Bolzano - TORGGLER COMMERZ AG S.p.A. - Via Galileo Galilei, 3 - Tel. 0471-295111 - Fax 0471-295222 BZ Naz Sciaves - HUBER S.r.l. - Zona Artigianale Foerche, 34 - Tel. 0472-412705 - Fax 0472-067167 BZ Marlengo - TORGGLER COMMERZ AG S.p.A. - Via Prati Nuovi, 9 - Tel. 0473-282500 - Fax 0471-295110 - www.torggler-online.it BZ Merano - E. INNERHOFER S.p.A. - Via Max Valier, 24 - Tel. 0473-272400 - Fax 0473-272410 Legenda: n Idrosanitari n Arredobagni n Piastrelle n Tratt. H2O

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BZ Merano - HUBER S.r.l. - Via A. Kuperion 21 - Tel. 0473-204300 - Fax 0473-204343 - www.huber.it BZ San Lorenzo Di Sebato - E. INNERHOFER S.p.A. - Via Brunico, 14/B - Tel. 0474-470000 - Fax 0474-470004 - www.innerhofer.it GO Gorizia - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Via Terza Armata, 121 - Tel. 0481-21028 - Fax 0481-521315 GEBERIT Marketing e Distribuzione SA GO Gorizia - MEDEOT S.r.l. - Via Udine, 159 - Tel. 0481-392393 - Fax 0481-390642 - www.medeot.it Via Gerre, 4 - 6928 MANNO (CH) Tel. 0041-91-6119292 - Fax 0041-91-6045236 GO Gorizia - NOSELLA DANTE S.p.A. - Via Trieste, 257 - Tel. 0481-20727 - Fax 0481-20777 www.geberit.it GO Monfalcone - MEDEOT S.r.l. - Via C. A. Colombo, 1 - Tel. 0481-711227 - Fax 0481-483212 PD Albignasego - TICO S.r.l. - Via Delle Industrie, 27 - Tel. 049-710277 - Fax 049-8627259 - www.tico-pd.com PD Camposampiero - F.lli BELTRAME S.p.A. - Via Guizze, 9 - Tel. 049-9301818 - Fax 049-9300133 GEL SAS BERTO AROLDO GROUP PD Cittadella - F.lli BELTRAME S.p.A. - Via E. 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PD Piove Di Sacco - F.lli BELTRAME S.p.A. - Via Borgo Padova, 2 - Tel. 049-9700900 - Fax 049-5841025 Via Sondrio, 1 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO (MI) PN Pordenone - ARBO S.r.l. - Via Pravolton, 9/A - Tel. 0434-209125 - Fax 0434-248237 - www.arbo.it Tel. 02-921861 - Fax 02-92186239 www.gfps.com/it PN Pordenone - CAMBIELLI EDILFRIULI S.p.A. - Viale Venezia ang. Via Del Turco, 1 - Tel. 0434-3796234 - Fax 0434-379611 PN Pordenone - FADALTI S.p.A. - Viale De La Comina, 37 - Tel. 0434-361353 - Fax 0434-361354 PN Pordenone - SCARPIS S.r.l. - Viale Treviso, 56 - Tel. 0434-579009 - Fax 0434-578183 - www.scarpis.com PN Pordenone - TERMONOVA S.p.A. (Gruppo Comini) - Via Dardago, 3 - Tel. 0434-360072 - Fax 0434-253651 PN Sacile - FADALTI S.p.A. - Viale S. Giovanni Del Tempio, 12 - Tel. 0434-789911 - Fax 0434-734934 - www.fadalti.it GIA S.p.A. PN Spilimbergo - FADALTI S.p.A. - Via Umberto I, 39 - Tel. 0427-2570 / 0427-40092 - Fax 0427-40092 Via Sacerdote A. 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