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Micol Terzaghi
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micol.terzaghi@fastwebnet.it
Flessibilità (non) è donna! Alle nostre latitudini è stato introdotto relativamente da poco ma ormai è conosciuto ed apprezzato per le sue molteplici qualità: elastico, leggero ma resistente, dal portamento raffinato ed elegante, ecologicamente sostenibile e dall’impiego multifunzionale. Il Bambù (Bambuseae) nome generico di sempreverde arbustivo, comprendente un’ampia (oltre 1250 specie e 68 generi) famiglia appartenente alle Poaceae, viene scelto sempre più frequentemente per la progettazione di eterei giardini ed è utilizzato, oltre che nel paesaggio progettato contemporaneo, per un’infinità di usi: dalla cucina, poiché i germogli sono un alimento ricco di proteine e molti sali minerali, al design, per approdare al mondo delle costruzioni, passando anche per la medicina orientale. Culturalmente viene considerato nella tradizione religiosa delle Filippine un elemento legato alla creazione, mentre in Giappone è elemento sacro, secondo
solo al pino. La medicina indiana ne fa uso tramite l’estrazione del Tabascir, concrezione silicea all’interno delle canne, che ha proprietà rinvigorenti e antiossidanti, così come la cosmetica lo utilizza estraendone la linfa dalle proprietà emollienti. La sua versatilità è data soprattutto dalle sue caratteristiche materiche ed organiche; Il suo elevato potere di assorbimento di anidride carbonica, la rapidità di propagazione per rizomi, la sua rusticità ne fanno un ottimo elemento vegetale copri suolo, potenzialmente utilizzabile anche in quelle situazioni di dissesto idrogeologico. Il suo impiego potrebbe infatti anche essere esteso in ambienti inquinati sia atmosfericamente che nel suolo, come versanti di discariche o aree da bonificare, essendo specie robusta, in grado di tollerare anche, per alcune varietà, temperature molto rigide (fino a -30°), così come molto resistente ad attacchi di insetti e funghi. Tornando alla sua pre-
Flexibility is (not) woman! It was introduced relatively recently at our latitudes, yet it is now known and appreciated for its multiple qualities: elastic, lightweight yet durable, and a refined and elegant posture, sustainable and multifunctional. The Bamboo (Bambuseae) is the generic name of an evergreen shrub, which includes a large number of species (more than 1250 species and 68 kinds) belonging to the family of Poaceae and which is employed more and more frequently to design ethereal gardens not only in the contemporary designed landscape, but for a number of additional uses: cooking, because its sprouts are rich in proteins and in a number of minerals, design, construction and oriental medicine . From a cultural point of view, in the religious tradition of the Philippines, it is considered an element linked to the creation, while in Japan it is the sacred element, second only to pine. The
Indian medicine extracts, the Tabascir, a siliceous concretion within the rods, which has restorative properties and antioxidants, as well as the sap, which is used as a cosmetic for its emollient properties. Its material and organic characteristics are crucial for its versatility; Its high power of absorption of carbon dioxide, the speed of propagation by rhizomes, its hardness, make it an excellent cover for the ground plant, potentially good in situations of hydrogeological instability. It could in fact be used in polluted environments both in the air and in the soil, like the slopes of landfills or reclamation areas, as some varieties are sturdy species able to tolerate even very low temperatures (up to -30 °), as well as being very resistant to insects and fungi attacks. Going back to gardens, we should mention the impressive Bamboo plantation of Prafrance (www.bambouseraie. com) not far from Nimes in southern France, a