Quando ci manca la voce

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Quando ci manca la voce di Domenico Lojacono Si, certe volte succede. Ti succede perché hai urlato. Urli a squarciagola e non è una metafora. Perché tutti devono sapere quello che hai fatto. Questo urlo non lo sentirà probabilmente nessun giornale né alcuna velina delle agenzie di stampa ma urli per te in fondo, mica per gli altri. Che non sanno cosa vuol dire questo urlo. Lo hai tenuto in gola strozzato dalla paura di non aver fatto abbastanza né di aver fatto le cose per bene. Ad un passo dallo psicodramma o ad un passo dal cielo. Così sono queste emozioni. Un attimo prima pensi di fare bene, un attimo dopo pensi di aver fatto male. Non sai mai cosa è giusto pensare. E ti sciogli in abbracci e lacrime perché la tensione ti prende e quella tensione è la stessa che ti ha accompagnato per mesi e mesi. E allora ci sono persone che ti hanno accompagnato in questo urlo e hanno urlato per farsi sentire proprio quando tutti gli altri stavano zitti. Sono quelli che sono stati importanti per te. Per te e solo per te. Sono quelli ai quali hai voluto più bene perché sono gli stessi che oggi con te hanno sulla pelle e le braccia sudore e champagne. Con il rischio di dimenticare qualcuno ma anche con la consapevolezza e la necessità di dire queste cose a qualcuno perché certe cose è giusto che si sappiano: PAOLO FORNASARI che per il solo fatto di stare dentro questo gruppo ci fa tornare alla sua essenza e al suo nucleo fondativo. Perché Paolo non è uno dei tanti bensì è l’emblema di cosa voglia dire essere bilabbini e grazie per quei voti, pochi o tanti che siano...conta poco caro Paolo perché sono voti che hanno storia e tanto, tanto cuore. La tua presenza significa difendere un modo di fare, un’idea di appartenenza che non parla di voti. MARCO VITELLI. Recuperato sul filo di lana con il quale ho subito stabilito una certa empatia tricologica. Sei stato sinceramente contento dell’elezione di Bernardo e questo ti fa onore e poi sei rimasto nonostante la tua mancata elezione a fremere con noi e a festeggiare il Cda. Non è da tutti gioire per gli altri non potendolo fare per se stessi. In ogni caso l’ultimo voto delle elezioni 2011 non te lo toglie nessuno. Puoi raccontarlo con orgoglio. Di certo fino alla fine non hai mollato. Ti chiameremo fotofinish. NICOLA DI NAPOLI una vera scoperta per me. Purtroppo le elezioni e i numeri dei candidati e le cose a cui pensare sono talmente tante da non riuscire a stabilire un contatto con ognuno delle persone. Ti ho scoperto, anche se alla fine ma ti ho scoperto e questa è la cosa che conta. Tu che ti sei avvicinato con diffidenza e ti ringrazio per la stima quando hai detto che l’esistenza di certe persone nel gruppo era per te garanzia di serietà. Credo che potremo sicuramente rifarci per il futuro e ora che ci “siamo scoperti” rifarci con qualche serata come quella appena trascorsa. GABRIELE BUONAIUTO che ha combattuto come un leone sulla linea del fuorigioco mi verrebbe da dire cioè in prossimità dell’ingresso del seggio. Si è sbattuto, ha stampato manifesti e portato tantissime persone ma alla fine non è bastato. E quello che dovrai ricordare è la bellissima esperienza proprio come hai detto tu e gli amici che ti porti dietro....la loro lealtà nei tuoi confronti e le lacrime di chi ti ha accompagnato in questa corsa. Un amico incapace di gioire per la sua vittoria perché contemporaneamente questa cosa sanciva la sua sconfitta. Non dimenticherò il


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