Billy - numero 9, 15 giugno 2009

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15 giugno 2009 - Numero 9

In Sala UNA NOTTE AL MUSEO 2 – LA FUGA (2009) 105’ Shawn Levy

Da un film di puro intrattenimento, un “pop-corn movie” per intendersi, nessuno sognerebbe mai di ottenere risultati intellettualistici, si vorrebbe semplicemente passare una serata rilassante facendosi due risate. Ma quando anche questo sacrosanto diritto viene disatteso, allora è legittimo gridare allo scandalo! Ben Stiller nella recitazione è evidentemente imbarazzato, e non potrebbe essere altrimenti, vista la valanga di stereotipi triti e ritriti, luoghi comuni affastellati gli uni sugli altri e un umorismo sciocco, quasi sempre di bassa lega. Peccato, un’occasione persa perché l’idea dell’opera (quella di una serie di celebri “risvegli” notturni all’interno di un museo) non è affatto stupida e, adeguatamente sviluppata, avrebbe potuto produrre qualcosa di pregevole. Proprio per questo, e a maggior ragione, il film risulta deludente e prescindibile. Fabio Giambi

SETTIMO CIELO (2009) 98’ Andreas Dresen

Dopo una lunga serie di trionfi nel circuito dei festival europei d’essai (e infine al Mosaico d’Europa Film Festival di Ravenna) è uscito in sala Wolke 9 film tedesco dove si esplora, con sano realismo, la sessualità della terza età. Il triangolo tra gli sposati Inge e Werner, e Karl provoca in Inge il desiderio che dà il via al film, e che sboccia con un comico amplesso sul tappeto del salotto già prima dei titoli di testa. Film scarno con pochissima musica e pochi dialoghi, soffre di una sceneggiatura ripetitiva in cui nel finale uno dei corpi non riesce a soddisfare il desiderio. Ha i suoi punti di forza negli sguardi e nella recitazione dei tre protagonisti, ma non riesce a sfuggire l’accusa di una versione ben girata dei “granny hard”. Ilario Gradassi

TERMINATOR SALVATION (2009) 115’ McG

La sfida lanciata dal regista di Charlie’s Angels sembrava quasi impossibile sulla carta: illustrare lo scenario postnucleare in cui le macchine hanno preso il sopravvento sugli uomini, senza eccedere in mirabolanti invenzioni effettistiche. Ma il nostro riesce nell’impresa al di là delle aspettative, giocando di sottrazione e mostrandoci un mondo in cui l’unico colore caldo è quello del sangue sulle divise della Resistenza. I personaggi non hanno perso nulla del fascino originale, con l’aggiunta del primo Terminator dalle sembianze umane, destinato ovviamente a subire il conflitto della sua doppia natura. Sceneggiatura lineare, con pochi fondamentali dialoghi, e attori ben scelti, in particolare Sam Worthington. James Cameron può dormire sonni tranquilli. Chiara Tartagni

Billy

Sabato 20 alle 10.00 il documentario Vulci: voci dal Pianoro (Alan Badel, 2004, 40’); alle 21.30 Scipione detto anche l’Africano (Luigi Magni, Italia, 1971, 114’) con la presenza del regista. Domenica 21 alle 10.00 Vinum: storia del vino nell’Italia antica (Maurizio Pellegrini, 2008, 20’); alle 14.00 Medea fuori dal mito (Davide Casali, Italia, 2008, 40’); alle 21.30 Funeral parade of Roses (Toshio Matsumoto, 1969, 105’). Per assistere alle proiezioni è necessario iscriversi al festival (5 euro).

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