Almanacco 02/2017

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ALMANACCO

Arte

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Cultura

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M O S T R E I TA L I A COMO Pinacoteca Civica di Como Fino al 26 febbraio 2017

Antonio Sant’Elia all’origine del progetto Antonio Sant’Elia (1888-1916) fu un visionario progettista che contribuì a rivoluzionare profondamente la concezione urbanistica all’inizio del Novecento. Le teorie dell’architetto comasco possono essere, infatti, annoverate tra le molte riflessioni sulla metropoli contemporanea.

BOLOGNA Biblioteca dell’Archiginnasio Fino al 26 marzo 2017

Augusto Majani (Nasìca) segreto Uno dei più grandi, ma anche dei meno conosciuti, tra gli artisti e gli illustratori italiani vissuti a cavallo tra Otto e Novecento. Il suo racconto intreccia due terribili guerre, la semplice vita quotidiana, grandi personalità come Carducci, D’Annunzio, Pascoli, Panzacchi, Sezanne, Testoni e tanti altri e la cordialità e la bonomia tipiche della civiltà petroniana.

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M O S T R E I TA L I A

BRESCIA Palazzo Martinengo Fino al 11 giugno 2017

Da Hayez a Boldini L’esposizione racconterà la straordinaria stagione artistica italiana del XIX secolo, attraverso 100 capolavori dei maggiori esponenti del neoclassicismo, del romanticismo, della scapigliatura, dei macchiaioli e del divisionismo, da Canova ad Appiani, da Hayez a Cremona, da Fattori a Inganni, da Segantini a De Nittis, da Zandomeneghi fino a Boldini.

ROMA Scuderie del Quirinale Fino al 12 marzo 2017

Dal sogno di napoleone a Canova Una grande mostra per rievocare l’avventuroso recupero del capolavori italiani dalla Francia Da Raffaello a Tiziano, dai Carracci a Guido Reni, da Tintoretto a Canova.

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M O S T R E I TA L I A

PONTEDERA Palazzo Pretorio Fino al 18 aprile 2017

Tutti in Moto Una esposizione dedicata al mito della velocità e al suo riflesso nelle arti figurative , ma anche nello stile di vita italiano, dalla fine del XIX secolo agli anni del boom economico. Passando per la stagione clou dei primi decenni del novecento.

PALERMO Museo Civico di Castelbuono Fino al 6 marzo 2017

Manfedi Beninati antologica Opere sospese tra sogno e memoria, ricche di riferimenti alla storia dell’arte, come al cinema e alla letteratura. Alcune delle quali, le più famose, sono stanze inaccessibili e segrete, allestite a grandezza naturale, con grande cura per gli oggetti e i più piccoli dettagli.

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M O S T R E I TA L I A

ASTI Palazzo Mazzetti Fino al 12 marzo 2017

Sutherland-Vangi Un alto dialogo tra pittura e scultura. Una mostra confronto che ha come protagonisti un pittore e uno scultore: Graham Sutherland e Giuliano Vangi, riuniti in un dialogo stimolante da Francesco Poli, curatore, e Gianni Tinto, collezionista torinese.

FAENZA Museo internazionale della ceramica Fino al 1 ottobre 2017

Decò il gusto di un’epoca

Uno stile internazionale raccontato attraverso la ceramica, ma anche grafiche, vetri e metalli, a partire da Francesco Nonni, Domenico Rambelli, Pietro Melandri, Riccardo Gatti e Giovanni Guerrini.

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M O S T R E I TA L I A NAPOLI MANN museo archeologico nazionale di Napoli fino al 16 marzo 2017

Carlo di Borbone e la diffusione delle antichità La mostra è incentrata sulla figura di Carlo di Borbone come divulgatore delle scoperte della nascente archeologia soprattutto attraverso i volumi prodotti dalla Stamperia Reale da lui stesso fondata. Il restauro di 200 delle oltre 5000 matrici custodite dal Museo, completato nel 2015 dall’Istituto Centrale per la Grafica, è occasione per approfondire anche gli aspetti tecnici delle attività di incisione e di stampa. Una mostra in contemporanea in tre sedi, a Napoli, Madrid e città del Messico.

IL LIBRO DEL MESE Gianni Sassi

Uno di noi

Grafico, discografico, intellettuale scomodo, poeta, editore, provocatore. Per Gianni Sassi non esiste definizione soddisfacente, a parte forse quella che in questo libro dà di lui e di sé l’amico e a lungo compagno d’avventura Sergio Albergoni. “eravamo gli anarchici dell’immagine e della parola, i creativi puri nemici delle briglie tirate dal marketing”.

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MOSTRE ESTERO LONDRA Tate Modern Fino al 2 aprile 2017

Robert Rauschenberg

La nuova retrospettiva del tate Modern di Robert Rauschenberg è stata salutata come "la mostra dell'anno 2016".La mostra riunisce più di 200 dipinti, sculture, fotografie, stampe digitali . i suoi lavori iconici, il suo legame con l’attualità e i miti contemporanei hanno lasciato ancora oggi un’impronta indelebile nelle opere di molti giovani artisti se.

DALLAS Nascher Sculpture Center fino al 23 aprile 2017

Richard Serra: Stampe

Uno degli artisti più celebri e influenti del nostro tempo noto per le sue monumentali sculture minimaliste. Ma anche raffinato incisore egli trasforma carta e inchiostro in un'esperienza multidimensionale. La mostra sarà caratterizzato da primi tentativi grafici dell'artista in litografia attraverso le opere più recenti realizzate nel 2015. Tutte le stampe impiegano un solo colore, o proprietà: il nero-causa con la sua capacità di assorbire la luce e creare peso. Il grande formato e le ricche superfici materiche delle stampe evocano le complesse caratteristiche tettoniche delle sue sculture in acciaio.

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DA NON PERDERE

ROMA Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Fino al 5 marzo 2017

Manzù dialoghi sulla spiritualità con Lucio Fontana All’indomani del secondo dopoguerra il tema dell’arte sacra appare tanto ampio quanto spesso venato di ambiguità. Giacomo Manzù rappresenta in tale contesto un punto fermo. Nello stesso periodo un secondo, grande maestro, Lucio Fontana tenta di rispondere a interrogativi molto simili.

LA SPEZIA Galleria dell’Accademia Fino al 5 marzo 2017

Seven Japanese Rooms L’esposizione presenta le opere di Tomoko Kikuchi, Toshiya Murakoshi, Koji Onaka, Chino Otsuka, Lieko Shiga, Risaku Suzuki, e Chikako Yamashiro, sette tra gli artisti più rappresentativi del panorama giapponese oggi più che mai eterogeneo per metodi espressivi, tematiche e media utilizzati. La ricerca di questi fotografi è caratterizzata da approcci differenti, ma accomunata dalla vicinanza a temi strettamente legati alla realtà.

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Resilienza economica della cultura e della creatività Nel contesto della grande Crisi, alcuni settori produttivi hanno dimostrato di saper reagire meglio di altri in condizioni avverse. Tra questi, le attività culturali e creative fanno registrare un grado di resilienza superiore alla media, secondo quanto riportato da numerosi studi. Il volume di Scott Timberg sulla crisi della classe creativa uscito sul mercato americano e anglosassone - nei primi mesi del 2015 ha messo in evidenza le drammatiche conseguenze sul settore provocate dal perdurare di una congiuntura economica negativa, e le difficoltà che i lavoratori creativi sono oggi chiamati ad affrontare. Si osserva che a essere in pericolo non è solo la sopravvivenza di un'intera fascia di creativi, ma l'esistenza stessa di quella prospettiva critica e indipendente da cui l'arte trae origine. Altrettanto vero secondo Timberg che nessuno può garantire che dipingere oppure suonare uno strumento renderà degli esseri umani più virtuosi, ma molto probabilmente la presenza di una classe creativa, diffusa e numerosa, può giocare un ruolo importante nel rendere migliore la società in cui viviamo. Una recente ricerca promossa dalla Direzione Generale per l'Istruzione e la Cultura della Commissione Europea analizza il grado di resilienza delle professioni appartenenti ai settori culturale e creativo, nei 28 Stati Membri. Il rapporto, reso pubblico a marzo 2015, esaminando e confrontando i dati disponibili sul mercato del lavoro dei 28 Stati Membri, arriva alla conclusione che sebbene le attività culturali e creative abbiano risentito meno gli effetti dello shock economico, la maggiore velocità di reazione non ha reso tali professioni immuni dalle conseguenze negative generate da un'economia vulnerabile alla crisi finanziaria. È vero che le performance registrate dai lavoratori creativi mostrano una più alta resistenza ai fattori di rischio, ma altrettanto vero è che anche all'interno dei comparti produttivi connessi alla cultura e alla creatività, siano soprattutto le giovani generazioni a essere maggiormente penalizzate, con un forte decremento dell'occupazione giovanile. Il territorio UE si presenta come un territorio non omogeneo con situazioni molto diverse da paese a paese. Tuttavia, al di là di tali differenze, la ricerca dell'EENC restituisce una accurata riflessione sulla capacità della cultura e della creatività di innescare processi virtuosi anche in contesti avversi, che trova ulteriore conferma in studi sviluppati in altri scenari, sia in termini geografici che tematici. A fronte di una sovra-struttura propensa a credere nella capacità della cultura e della creatività di contribuire in maniera determinante allo sviluppo di quelli che possono essere considerati i quattro pilastri su cui fondare la costruzione di un'economia resiliente – ossia la differenziazione dei mercati, l'acquisizione di elevate conoscenze e competenze, un alto livello di innovazione, e la presenza di un sistema di governo qualitativamente rilevante – viene da chiedersi l'Italia a che punto sia.


Il Genio Italiano libera associazione fondata nel 2014 per promuovere la cultura nell’ambito dell’arte, dei beni culturali, architettonici, storici e artistici, dell’economia, dell’impresa, della finanza, del management, delle scienze cognitive e psicologiche, della creatività individuale e collettiva, con lo scopo di valorizzare il libero pensiero, tutelare le identità culturali, il territorio e le sue risorse, e favorire l’internazionalizzazione delle imprese. Costituzione Italiana Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica . Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della

United Nations. «La Cultura rappresenta chi noi siamo e la nostra identità, è un mezzo per aumentare il rispetto e la tolleranza tra gli individui, un modo per creare lavoro e migliorare la vita delle persone, un mezzo per sviluppare l’inclusione tra i popoli […]; aiuta a preservare il patrimonio e a creare futuro per le nuove generazioni» (UNESCO e UNDP, 2013).

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