Bovisa dal paradosso della bonifica ad un parco per il quartiere

Page 18

figurazione degli edifici del Politecnico è stata risolta con un grande corpo di fabbrica principale unitario, di grande forza e rappresentatività con un fronte sviluppato su circa 500 metri. Successivamente alla proclamazione dei due progetti vincitori, l’Ufficio Tecnico del Politecnico di Milano curò il progetto di sintesi, proponendo appunto una sintesi unitaria e complementare dei due progetti vincitori. La strategia principale era il mantenimento ed il recupero di tutti i manufatti produttivi sopravvissuti sull’area, senza ulteriori demolizioni, considerandoli come una sorta di archeologia industriale. Secondo l’Accordo di Programma l’area era suddivisa in tre parti, gestite rispettivamente dal Politecnico, dal Comune di Milano e dall’ Azienda Energetica Municipale (AEM). In una prima parte, la più estesa, si prevedeva il nuovo insediamento del Politecnico di circa 180.000 mq; nell’area dei due Gasometri ‘gemelli’, assegnata al Comune, era previsto il ‘Museo del Presente’ afficancato ad una biblioteca, ad impianti sportivi e ad attività commerciali; resta all’AEM il terzo gasometro e l’ intero quadrante nord-est destinato alla costruzione dei nuovi insediamenti direzionali e residenziali. Della proposta di Ishimoto è stato mantenuto l’impianto sportivo e gli insediamenti universitari, mentre la residenza e il complesso edilizio destinato all’ AEM sono ripresi dal progetto di Serete. Per quanto riguarda il sistema del verde, al fine di non escludere alcune delle due proposte, è stato deciso di sovrapporre le due idee, creando così un ‘Parco del Canale’, delimitato ai bordi da corsi d’acqua, attraversato dal Parco plurisensoriale. Parallelamente, grazie ad un contributo ministeriale, il Politecnico procede con le opere di ampliamento nel campus di via Durando. Le dinamiche di sviluppo di Bovisa furono supportate, oltre che dall’introduzione di servizi a scala urbana, dalla costruzione di una nuova stazione di testa ‘Bovisa-Politecnico’, dalla linea ferroviaria di collegamento all’aeroporto di Malpensa nel 1999 e dalla costruzione della stazione ferroviaria di Villapizzone nel 2002. I progetti del XXI secolo Secondo PGT, l’ATU di Bovisa, “è destinato a divenire polo internazionale dedicato alla ricerca e all’innovazione nei temi dell’energia e della mobilità sostenibile. Vi sorgerà uno “Science Park”, in cui si concentreranno conoscenze, strutture e risorse utili a sostenere un ecosistema che unisca università e industria per affrontare nuove frontiere tec13

Fig 18: Progetto di Ishimoto & Engineering

Fig 19: Progetto di Serete associato con l’ italiano Pasquè


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.