BCC - Rapporto di sostenibilità 2011

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2. COME OPERIAMO ef fet tivi più due Sindaci Supplenti e nel corso del 2011 ha tenuto set te riunioni. Collegio Sindacale dati al 31 dicembre 2011 Età

N. riunioni

% Presenza Sindaci

media 54,2

Composizione del C.S. Uomini

7

100%

4

Donne 1

Fascia età Tra 30 e 50 0

Oltre 50 5

2.4.4 Collegio dei Probiviri Il Collegio dei Probiviri è nominato dall’Assemblea dei soci in seduta Ordinaria, e come già anticipato, ha la funzione di perseguire la bonaria composizione delle liti che dovessero insorgere tra socio e società. Esso è compos to di tre membri ef fet tivi e due supplenti, scelti fra i non soci. Il presidente, che prov vede alla convocazione del collegio e ne dirige i lavori, è designato dalla Federazione locale e gli altri quat tro componenti sono nominati dall’assemblea in seduta Ordinaria. I probiviri res tano in carica per tre esercizi, sono rieleggibili e pres tano il loro uf f icio gratuitamente, salvo il rimborso delle spese.

2.4.5 Diret tore Generale Prende par te, con parere consultivo, alle adunanze del Consiglio di Amminis trazione, ha il potere di propos ta in materia di erogazione del credito; dà esecuzione alle delibere degli organi sociali secondo le previsioni s tatutarie; sovrintende allo svolgimento delle operazioni e al funzionamento dei ser vizi secondo le diret tive del Consiglio di Amminis trazione, assicurando la conduzione unitaria della Società e l’ef f icacia del sis tema dei controlli interni. Il Diret tore Generale è il capo del personale e ha il potere di propos ta in materia di assunzione, promozione, prov vedimenti disciplinari e licenziamento del personale.

2.5 La Governance dei Rischi Al f ine di realizzare un ef f iciente funzionamento del Sis tema di Corporate Governance la Banca ha implementato nel corso degli anni un Sis tema dei Controlli Interni il cui ruolo risulta fondamentale nella individuazione, minimizzazione e ges tione dei rischi ai quali le società risulta espos ta. Il sis tema dei controlli interni è s tato disegnato in modo da realizzare un presidio cos tante per l’identif icazione, il governo e il controllo dei rischi connessi alle at tività svolte ed è s trut turato, coerentemente con quanto previs to dalle normative vigenti, su tre dif ferenti livelli:

Controlli di primo livello o Controlli di linea

Controlli di secondo livello o Controlli sulla ges tione dei rischi

Controlli di ter zo livello o Internal Audit

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