Il Caffè del Nordest - Maggio 2016

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Don Giorgio Tònolo

Prevenire Educando

Per informazioni e prenotazione telefonare al n. 0434/362269. Tutti gli aggiornamenti nel sito www.iripes.it

Nel 1991 in Italia dilagava il fenomeno droga, con infiltrazioni anche nel mondo della scuola pordenonese. Per affrontare il problema, l’allora provveditore agli studi affidò all’Iripes l’organizzazione di un corso rivolto a 50 docenti referenti delle scuole superiori della provincia. Furono 15 giorni intensi di informazione, formazione e progettualità. Quando si cercò un titolo appropriato per il volume degli atti, l’Iripes propose il seguente: “Prevenire educando”. Rendere i ragazzi protagonisti della loro esperienza di vita, aiutarli a star bene con se stessi, dentro le aule scolastiche e nella gestione del loro quotidiano. E’ questo l’obiettivo di fondo con cui l’Iripes di Pordenone si impegna ormai da decenni. Con iniziative che riguardano anche il loro contesto di vita: scuola, famiglia, spazi di tempo libero, e sono rivolte a chi è accanto a loro: genitori, insegnanti, educatori. Operiamo nella convinzione che valorizzare le loro risorse è infatti il migliore antidoto contro i fenomeni del disagio, del disadattamento e della dispersione scolastica. Oggi si parla molto di un vero pullulare di fenomeni di bullismo a scuola e fuori. Se ne discute con toni giustamente allarmistici. Ma i rimedi intrapresi sono spesso frettolosi, settoriali e disorganici. 44

Neppure leggi antiviolenza inasprite sono risolutive. Perché un problema moltiplicato nelle infinite situazioni concrete ha radici complesse e soprattutto legate a cause per lo più lontane. L’equilibrio individuale e sociale di un bullo contiene fragilità per lo più risalenti a fasi precoci della sua esistenza. Le origini del suo rapporto con se stesso e con l’altro da sé, infatti, nascono principalmente dentro un clima familiare di origine, in cui assorbe e interiorizza, inconsapevolmente ma profondamente, modelli di lettura di sé e degli altri. Su questa base parte poi la storia delle “educazioni” che svilupperanno la sua personalità. I disturbi sociali richiedono dunque rimedi complessi e quindi l’asse portante degli interventi va posto nell’educazione come strumento principe di prevenzione: un’educazione precoce e continua, che insegni il rispetto di se stessi e degli altri, facendo sperimentare il gusto dell’empatia e della solidarietà. Con queste finalità nel 2013 l’Iripes ha promosso la nascita dell’associazione ASFE, realizzando congiuntamente due convegni territoriali di riflessione e proposta “EDUCARE INSIEME 2014 e 2015” e una serie di corsi formativi per educatrici 0-6, provenienti da tutto il territorio provinciale.


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