Connoi Luglio 2009

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Speciale Assemble

a ‘09

Il dibattito assembleare animato dall’intervento dei Soci

Lavori in corso: costruiamo fiducia

Nelle tre foto, da sinistra, l’avv. Raffaello Misasi, il dott. Ernesto Littera e l’ing. Francesco Rizzo.

Il socio avv. Raffaello Misasi interviene per salutare i nuovi soci di S. Giovanni in Fiore. “Per loro - dice - voglio sottolineare che tipo di banca è BCC Mediocrati: nel 2003, quando l’istituzione dei ristorni era stata appena approvata, la Banca aveva già adottato il nuovo sistema a vantaggio dei soci e degli scambi da questi prodotti con l’istituto. Questa è una banca che offre tanti servizi ai soci, non ultimo il progetto “Voglio Restare”. I numeri della crescita sono addirittura clamorosi: i soci sono aumentati di circa 1000 unità negli ultimi quattro anni. Si tratta di una Banca alla quale è piacevole partecipare”. Il socio dott. Ernesto Littera interviene per fare i complimenti al presidente e al gruppo dirigente. “Io sono stato uno dei promotori della fusione – dice – e anche in questa veste mi dichiaro soddisfatto del lavoro compiuto. Chiedo,

tuttavia, che alla luce dei nuovi tassi della Bce anche la nostra banca cominci ad abbassare i tassi non solo per i soci ma anche per i correntisti”. Il presidente replica: “lo abbiamo già fatto” e il socio Littera conclude: “esprimo il mio plauso, vada avanti così”. Il socio ing. Francesco Rizzo frequenta il Credito Cooperativo da lungo tempo e fa parte degli oltre 400 soci che sono entrati a far parte della Banca nel corso del 2008: “avete ringraziato e salutato i nuovi soci, perciò era mio dovere intervenire. Entrare in questa compagine sociale, all’interno della quale ho tanti amici, mi rende orgoglioso. Abbiamo ascoltato dati di bilancio, relazioni, interventi, estremamente lusinghieri. Se consideriamo le difficoltà che attanagliano l’Italia e il Mezzogiorno non possiamo che raddoppiare la nostra soddisfazione nel vedere la BCC Mediocrati all’altezza

del suo ruolo anche in un momento di crisi economica e sociale. Ma la preoccupazione non scompare, semmai aumenta la consapevolezza che questa Banca va aiutata; bisogna starle vicino e farla crescere. Anche nel nostro mondo del Credito Cooperativo ci sono dei momenti di preoccupazione; è inutile negarlo. Perché se è vero che in Italia il movimento cresce, non dobbiamo neanche nasconderci alcune sofferenze che, proprio in Calabria, ci preoccupano. Ma con la volontà e la fermezza gestionale della Federazione calabrese, con il buon esempio che ci arriva da alcune banche, in primis da Mediocrati, credo che il Credito Cooperativo Calabrese possa riprendere a correre verso l’uscita da una crisi che ci preoccupa. Lunga vita al Credito Cooperativo Calabrese e alla BCC Mediocrati!”


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