SYSTEMINFORMA numero zero

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numero zero


Il mercato è sempre più orientato alla ricerca di soluzioni per il riscaldamento efficienti e innovative, dove la caldaia diventa l’elemento fondamentale di un sistema integrato completo in grado di ottimizzare l’efficienza in un’ottica di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti garantendo sempre il massimo comfort. Competenze tecniche specifiche e consulenze di elevata professionalità diventano quindi essenziali per un approccio corretto nei confronti di queste nuove esigenze del mercato. Grazie ad una consolidata partnership con i principali studi termotecnici, in Italia e in tutto il mondo, Baxi presenta un nuovo progetto che prende avvio con questo “numero zero”: si tratta di Systeminforma, una raccolta, con pubblicazione periodica, di impianti significativi progettati sia per nuove costruzioni sia per ristrutturazioni e realizzati con l’utilizzo di nuove tecnologie, sistemi a condensazione e di alta potenza, satelliti d’utenza Baxi. Ciascun progetto sarà corredato di descrizione, immagini e schema dell’impianto. Per ogni pubblicazione è previsto un approfondimento tematico: l’argomento trattato in questo numero è “La contabilizzazione del calore: comfort intelligente”.

Hanno collaborato: Sigg. Piero e Cristian Imberti della ditta Gabip Studio Ing. Visentini & Termoidraulica Bergamini Anwo Chile Studio Pitton Tecnocentro e I.E.S. S.r.l. EGW

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Indice Complesso residenziale/commerciale Busto Arsizio (VA)

pag. 04

Capannone artigianale Povegliano Veronese (VR)

pag. 08

Residenziale nuova costruzione Santiago (Cile)

pag. 12

Albergo e Residence Pietra Ligure (SV)

pag. 16

Complesso residenziale “Il Globo� Savignano sul Rubicone (FC)

pag. 22

Nuova costruzione residenziale / commerciale Sarajevo (Bosnia)

pag. 26

Approfondimento La contabilizzazione del calore: comfort intelligente

pag. 30

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Climatizzazione integrata Baxi Tipologia edilizia Complesso residenziale / commerciale Ubicazione Via Mazzini – Busto Arsizio (VA) Numero alloggi 67 unità residenziali; 9 unità ad uso commerciale. Tipologia alloggi Bilocali, trilocali, trilocali su due livelli, quadrilocali Numero vani scala 4 (A – B – C - D). Piani 5 piani per le scale A –B – C, 10 piani per la scala D

Dati impianto Progettazione e realizzazione: GABIP S.n.c. Committenza: Valdadige Costruzioni S.p.A. Generatori di calore: a condensazione, di tipo modulare per installazione all’esterno. Scala A BAXI GMC 3 – 2x45 / gruppo modulare a condensazione da 90 kW Scala B BAXI GMC 3 – 2x45 / gruppo modulare a condensazione da 90 kW Scala C BAXI GMC 3 – 2x45 / gruppo modulare a condensazione da 90 kW Scala D BAXI GMC 3 – 2x85 / gruppo modulare a condensazione da 170 kW Impianto solare termico: collettori piani abbinati a bollitori ACS a doppia serpentina. Scala A 8 collettori SB25 abbinati ad 1 bollitore a doppia serpentina UB 1500 DC Scala B 6 collettori SB25 abbinati ad 1 bollitore a doppia serpentina UB 1000 DC Scala C 8 collettori SB25 abbinati ad 1 bollitore a doppia serpentina UB 1500 DC Scala D 16 collettori SB25 abbinati ad 1 bollitore a doppia serpentina UB 2000 DC Contabilizzazione dei consumi: moduli di contabilizzazione calorie/frigorie Baxi Luna SAT RH e RHG1.

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Il complesso residenziale “Le Residenze” è un nuovo edificio

riduce sensibilmente anche a causa dei cicli di sbrinamento

progettato pensando alla qualità, situato nel cuore del

che inevitabilmente verrebbero attivati con il clima freddo

centro storico di Busto Arsizio.

e umido, tipico della zona di installazione. Le caldaie a condensazione risultano essere, nel nostro caso, il modo più efficiente per riscaldare con basse temperature esterne e sono state perciò dimensionate per coprire il picco massimo di potenza richiesta per la climatizzazione invernale. L’installazione dei gruppi GMC Baxi, ideali per l’installazione all’esterno, ha consentito inoltre di sfruttare appieno la cubatura utile dell’edificio, limitando l’ingombro della centrale a spazi minimi ricavati in copertura. L’elettronica evoluta di gestione della cascata si integra perfettamente con altri generatori di calore, come le pompe di calore utilizzate in questo caso. In base alle condizioni climatiche, la scelta della tipologia di generatore che va ad alimentare le colonne di distribuzione, avviene automaticamente tramite valvole deviatrici elettriche. L’integrazione ai bollitori per la produzione dell’acqua calda sanitaria viene invece affidata sempre alle caldaie a condensazione.

La certificazione energetica dell’edificio, ottenuta in classe A,

All’interno dei vari alloggi, in armadi tecnologici

è una naturale conseguenza di una progettazione innovativa,

appositamente predisposti, sono stati installati i moduli

che pone particolare attenzione all’isolamento termico ed

di contabilizzazione Baxi nelle tipologie Luna SAT RH

alla progettazione degli impianti tecnologici.

(attacchi idraulici G3/4”) o RHG1 (attacchi idraulici G1”) a

Un determinante contributo al contenimento dei consumi

seconda delle portate necessarie alla climatizzazione degli

energetici è infatti rappresentato dalle scelte impiantistiche.

ambienti. Ogni satellite d’utenza è dotato di: una valvola di zona motorizzata, un filtro a Y ispezionabile e una valvola

Nel caso specifico si sono previsti quattro impianti

di bilanciamento in modo da consentire una regolazione

centralizzati, costituiti in modo da rendere indipendenti

precisa della portata circolante all’interno di ciascun

le quattro scale in cui è suddiviso l’edificio. Si sono quindi

impianto.

installati 4 gruppi modulari a condensazione GMC Baxi,

I dati di consumo vengono centralizzati attraverso una

ciascuno abbinato al relativo impianto solare termico per

rete di trasmissione M-BUS a cui sono collegati sia i

la produzione centralizzata dell’acqua calda sanitaria e ad

contabilizzatori di energia, sia i conta litri acqua calda e

una pompa di calore reversibile aria/acqua. Tale sistema

acqua fredda presenti su ciascun satellite d’utenza. La rete

permette di ottimizzare le efficienze annuali di generazione,

termina su un centralizzatore dati dove sono convogliate

utilizzando la pompa di calore sia per il raffrescamento

tutte e quattro le scale dell’edificio, permettendo la

estivo sia per il riscaldamento invernale; in quest’ultimo caso

memorizzazione dei consumi e la loro consultazione tramite

però, la pompa di calore funzionerà solo con temperature

display LCD. Il centralizzatore è poi collegato ad un modem

esterne superiori a 6 °C, quindi in condizioni di lavoro che

seriale che consente l’invio dei dati direttamente all’ufficio

consentono un elevato COP. Le caldaie a condensazione,

dell’amministratore di condominio.

gestite in cascata, funzionano in riscaldamento solamente al

Gli appartamenti ad uso residenziale utilizzano come

di sotto dei 6 °C, quando l’efficienza della pompa di calore si

terminali d’impianto pannelli radianti a pavimento per

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il riscaldamento invernale mentre sono presenti, per il raffrescamento estivo, dei ventilconvettori installati in un controsoffitto. Apposite valvole deviatrici elettriche provvedono alla commutazione per funzionamento estivo o invernale. Per i locali ad uso commerciale invece, i terminali d’impianto sono ventilconvettori a parete, utilizzati sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento. L’impianto solare termico, progettato per coprire il 50% del fabbisogno di energia per la produzione dell’acqua calda sanitaria, doveva adeguarsi alle diverse condizioni di esposizione e inclinazione dei collettori, oltre che alle diverse caratteristiche di prelievo giornaliero previste per le 4 scale. Grazie ai diversi tipi di accessori, che assicurano la flessibilità di installazione su ogni tipo di copertura, è stata possibile l’installazione dei collettori sul tetto a volta metallico per le scale A-B-C, mentre si sono usati i supporti per tetto piano per la scala D. In un impianto così importante e complesso, per dimensioni e specifiche di capitolato richieste della committenza, Baxi è riuscita a fornire la miglior soluzione di sistema grazie alla stretta collaborazione con l’installatore e il progettista. L’elevata integrazione tra tutti i componenti dell’impianto ha permesso di coniugare un elevato comfort con costi di gestione ed esercizio contenuti. L’integrazione tra i sistemi e la partnership tra costruttori, installatori e progettisti sarà fondamentale per affrontare le sempre più complesse richieste dell’impiantistica moderna.

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Centrale scala D: modulo GMC a condensazione, pompa di calore, bollitore ACS da 2000 litri e collettori solari installati sulla parte piana della copertura.


7

21 CENTRALINA PER GESTIONE IMPIANTO SOLARE BAXI

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

Ø 4"

Ø 4"

T

T

5

5

DN100

8

DN100

8

2

10

11

2

17 VALVOLA DI SICUREZZA Ø 1/2 TARATA A 5,4 bar

16 VASO DI ESPANSIONE DA 35 LITRI SANITARIO

8

DN100

Disgiuntore idraulico DN 100

Ø 1/2"

Ø 4"

ALIMENTAZIONE ACQUA FREDDA ALIMENTAZIONE ACQUA CALDA RICIRCOLO ACQUA CALDA ALIMENTAZIONE GAS METANO IMPIANTO ELETTRICO

15 BOLLITORE ACCUMULO ACQUA CALDA DA 2000 LITRI

(KIT BAXI)

MANDATA/RITORNO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO

14 SONDA ESTERNA

13 VASO DI ESPANSIONE OMOLOGATO DA 200 LITRI

Ø 4"

28 VALVOLA DIFFERENZIALE DI BY-PASS Ø 1¼"

27 MISCELATORE TERMOSTATICO CALEFFI LEGIOMIX Ø 1¼"

26 VALVOLA D'INTERCETTAZIONE CON RITEGNO BALLSTOP

25 VALVOLA DI INTERCETTAZIONE DEL COMBUSTIBILE

24 VALVOLA A TRE VIE DEVIATRICE PER IMPIANTO SOLARE

23 SONDA BOLLITORE PER COMANDO CALDAIA BAXI QAZ21

22 SONDA BOLLITORE IMPIANTO SOLARE

12 GRUPPO DI RIEMPIMENTO AUTOMATICO CON MANOMETRO

11 FILTRO OBLIQUO

10 POMPA GEMELLARE A PORTATA VARABILE WILO STRATOS D 80/1-12 PORTATA 29.000 lt/h PREVALENZA 7 mt.

9 MANOMETRO SCALA 0-6 bar

8 VALVOLE DI INTERCETTAZIONE A FARFALLA

7 VALVOLE ELETTRICHE AUTOMATICHE SAUTER

6 VALVOLA DI RITEGNO

5 TERMOMETRO A QUADRANTE SCALA 0-120°C

4 POMPA GEMELLARE CIRCUITO BOLLITORE WILO TOP SD 40/7 DM PORTATA 4000 lt/h PREVALENZA 5 mt.

3 POMPA GEMELLARE CIRCUITO RISCALDAMENTO WILO TOP SD 40/10 DM19 GRUPPO CIRCOLAZIONE IMPIANTO SOLARE BAXI PORTATA 14000 lt/h PREVALENZA 3 mt. 20 VASO DI ESPANSIONE PER IMPIANTO SOLARE 100 LITRI

2 GIUNTO ANTIVIBRANTE

8

Ø 4"

Ø 4"

DN80

8

DN80

SAUTER AR 30 W

7

7

T

Ø 1/2"

8

DN100

8

DN100

Gas

14

25

DN100

DN100

7

7

scarico condensa

Commutazione automatica caldaia - pompa di calore Regolare il differenziale a 6°C

DIAMETRO SPESSORE Ø 4" 60 mm. Ø 3" 55 mm. 50 mm. Ø 2" Ø 1½" 40 mm. Ø 1¼" 40 mm. 30 mm. Ø 1" 30 mm. Ø 3/4"

Conduttività termica utile dell'isolante 0,040 W/m°C

SPESSORE ISOLANTI TUBAZIONI RISCALDAMENTO-ACQUA CALDA

N.B. LE TUBAZIONI E TUTTI I RACCORDI DELL'IMPIANTO SOLARE DEVONO ESSERE ESEGUITI IN RAME O IN ACCIAIO INOX

LIQUIDO ANTINCROSTANTE IMP. RISCALDAMENTO LITRI 19 GLICOLE ANTIGELO PER IMPIANTO SOLARE litri 86

Ø 2½"

28

Ø 3"

Ø 3"

28

O

28

T

T

5

5

2

2

Supporti antivibranti

9

9

N° 2 CALDAIE CALDAIA LUNA RESIDENTIAL 1.850 CALDAIA LUNA RESIDENTIAL 1.850

O

Espulsione fumi

QAD 21

POTENZA FRIGORIFERA : 115 kW

Ø 4"

Ø 4"

3 8

2

2

8

5 T

13

6 8

T

5

PREDISPOSIZIONE AREOTERMO

Ø 5"

Ø 5"

4

20

1

2

2

1

5

1

1

T

19

1

6

T

5

24

Ø 28

Ø 28

T

T

Ø 1½"

Ø 1½"

19

T

Ø 35 T

Ø 35 Ø 35

18 POMPA IMPIANTO DI RICIRCOLO ACQUA CALDA WILO TOP Z 40/7 DM PORTATA 1000 lt/h PREVALENZA 4,5 mt.

DN80

Ø 35 Ø 35 Ø 35

LEGENDA

Ø 1/2"

DN80

Ø 1/2"

20

rubinetto di scarico

22

23

21

220 V

15

N° 16 PANNELLI SOLARI

17

Ø 2"

16

Ø 1"

1

26

Ø 2"

1

1 12

1

Ø 1/2"

26

Ø 2"

27

1

Ø 2"

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TENERE CHIUSA

Ø 2" Ø 2"

1 VALVOLA DI INTERCETTAZIONE MANUALE A SFERA

Ø 1/2"

1

6

1

48°C

Ø 1"

BY-PASS

1

Ø 2"

1

18

Ø 2"

1

Ø 1"

ACQUA FREDDA ADDOLCITA

RICIRCOLO ACQUA CALDA

ACQUA CALDA ALLE UTENZE


Investire in un raggio di sole Tipologia edilizia Capannone artigianale Ubicazione Povegliano Veronese (VR)

Dati impianto Progetto esecutivo: Eneri - Energia Rinnovabile Impresa Installatrice: Termoidraulica Bergamini Tipo di impianto: Fotovoltaico Potenza: 99,000 kWp N° moduli: 440 Baxi da 225 Wp Inverter: 11 Power One PVI-10.0

Nonostante gli alti costi per l’investimento iniziale, per i proprietari che decidono di riqualificare energeticamente i propri immobili per qualunque destinazione d’uso essi siano progettati, l’impianto fotovoltaico assicura un’elevata affidabilità, nessuna spesa in esercizio per l’acquisto di energia elettrica e costi di manutenzione assai contenuti. L’impresa Termoidraulica Bergamini, azienda storica della provincia di Verona con grande esperienza nell’utilizzo delle fonti rinnovabili, ha deciso di utilizzare la copertura della propria sede per l’installazione di un campo fotovoltaico di 99,000 kWp.

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solare diretto, nonché ad altre fonti di calore. Proprio per questo motivo si è reso necessario il fissaggio a parete dei dispositivi evitando l’allineamento degli stessi: il calore generato dagli inverter della fila sottostante avrebbe potuto generare un aumento della temperatura a scapito degli inverter posizionati nella fila superiore. Nello stesso locale sono alloggiati anche il trasformatore d’isolamento, il contatore dell’energia prodotta (gruppo certificato e omologato UTF a inserzione semidiretta fornito dall’Enel), e il quadro elettrico generale sul quale viene convogliata l’energia elettrica prodotta dall’impianto.

Caratteristiche dell’impianto fotovoltaico L’impianto fotovoltaico, della potenza nominale di 99,000 kWp, è costituito da 440 moduli fotovoltaici in silicio policristallino Baxi Foton, con potenza nominale di 225 Wp ognuno. I moduli sono stati installati con un angolo di

Schema funzionale inverter

inclinazione di 30° rispetto all’orizzontale ed orientati a Sud. Tale posizionamento permette di massimizzare la resa

L’impianto fotovoltaico, terminato ad ottobre 2010, funziona

dell’impianto su base annua. L’installazione poi dei moduli in

in regime di scambio sul posto.

orizzontale permette di ridurre al minimo le aree in ombra

La produzione totale annua è stimata in circa 101.200 kWh,

dell’impianto stesso grazie ai 3 diodi di by-pass di cui è dotato il modulo. Il campo fotovoltaico, suddiviso in 22 stringhe collegate a due a due in parallelo a 11 inverter Power One PVI-10.0 occupa una superficie di circa 1.200 mq. I moduli fotovoltaici sono stati fissati al tetto tramite staffe e profili in alluminio dimensionati in modo tale che la superficie dei moduli risultasse integrata con la lamiera della copertura. Tale accortezza ha permesso che l’impianto risultasse, ai sensi del Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007 “totalmente integrato architettonicamente” avendo quindi diritto all’extra incentivo. Gli inverter sono stati installati in un locale tecnico posto a fianco dell’edificio, al fine di garantire un’adeguata protezione alle intemperie e soprattutto all’irraggiamento

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che considerando il contributo del GSE, porta ad un tempo di ammortamento del costo d’impianto inferiore agli otto anni solari. La manutenzione Per garantire un corretto funzionamento dell’impianto, ed altresì la resa dell’investimento, l’azienda installatrice Termoidraulica Bergamini ha predisposto un adeguato piano di manutenzione che prevede almeno un intervento di pulizia alla fine della stagione invernale, senza rinunciare però ad interventi di pulizia aggiuntivi in caso di necessità: un periodo a scarsa piovosità potrebbe favorire accumuli di polvere, smog ed escrementi di volatili, diminuendo la resa dell’impianto stesso, e quindi aumentare i tempi di ritorno dell’investimento. Per i cicli di pulizia verrà utilizzata acqua demineralizzata e prodotti specifici per rallentare i depositi di pulviscolo. Un ulteriore controllo annuale prevede di verificare l’integrità delle principali componenti dei moduli, quali il rivestimento protettivo delle celle, i collegamenti tra cassetta di giunzione e celle, i connettori, il vetro e la cornice. Inverter, quadri di campo, stringhe e quadri elettrici, sono le componenti che richiedono un’attenzione maggiore, in quanto il loro malfunzionamento può influenzare in modo significativo il rendimento dell’impianto. La manutenzione ordinaria in questo caso consiste in controlli visivi esterni (ricerca di corpi estranei e controllo dell’effettiva circolazione d’aria) ed interni e verifiche dei valori elettrici, quali prove di resistenza e impedenza. Un ulteriore passo per una gestione ancor più efficiente dell’impianto è rappresentato da un sistema di monitoraggio in continuo dei principali parametri elettrici. Tale accortezza consente di intervenire tempestivamente riducendo sensibilmente il rischio di fermo impianto ed evitando di vanificare i risultati di redditività attesi dall’investimento fatto.

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Soluzioni a condensazione per il Sud America Tipologia edilizia Residenziale nuova costruzione Ubicazione Distretto Macul - Santiago (Cile) Numero alloggi 248 Superficie alloggi 60-120 m² Piani 26 abitabili

Dati impianto Cliente importatore : Anwo Chile Progetto esecutivo: Climatermic S.A. - Anwo Chile Ditta installatrice: Climatermic S.A. Committenza: Danacorp Potenza impegnata: 1350 kW Generatore di calore: 9 x BAXI POWER HT 1.1500 Centrale termica: locale dedicato posizionato sul tetto dell’edificio Fumisteria: scarico singolo per ogni generatore Utenze: valvole di zona collegate a termostato ambiente Distribuzione: 2 colonne montanti Temperatura colonne: 60°C Terminali d’impianto: radiatori Fonti rinnovabili: nessuna

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Il complesso Parque Ñuñoa è un edificio di recente

valore di pressione statica che si avrebbe ai terminali dei

costruzione, ubicato nell’elegante quartiere residenziale di

piani inferiori) sono poi sezionate in corrispondenza del 9°

Macul a Santiago (Cile).

piano mediante uno scambiatore a piastre che alimenta a sua volta il circuito di riscaldamento dei piani sottostanti (come si può vedere dallo schema d’impianto). Il valore massimo di pressione statica che si ha nei due tratti in cui è divisa ogni colonna montante non supera quindi mai i 5 bar. Essendo previsto un fabbisogno termico medio di 5,5 kW per appartamento ne è risultato in fase di progettazione un fabbisogno complessivo di circa 1350 kW. Il carico termico totale dell’edificio così calcolato ha portato alla scelta di un generatore composto da una cascata di 9 moduli a condensazione a basamento da 150 kW di potenza nominale ciascuno. Il cliente ha optato per un frazionamento così spinto della potenza totale essenzialmente per aumentare il più possibile il valore del rendimento medio stagionale. Dato infatti il clima non rigido della zona per ottenere questo tipo di risultato diventa fondamentale il valore minimo del campo di modulazione del generatore. Con tale tipo di soluzione inoltre si riduce al massimo il

Si tratta di edilizia di pregio rivolta ad un’utenza medio-alta

fattore di rischio per mancata prestazione.

(a completamento della struttura, un giardino comune di 4000 m2 con piscina). La ditta appaltatrice, sull’onda della crescente importanza data anche in Sud America ai concetti di riduzione delle emissioni e risparmio energetico, ha optato fin da subito (prima fra le sue concorrenti) per una soluzione impiantistica con caldaie a condensazione in cascata. Questo ha portato a vendere il 95% degli alloggi in soli 100 giorni nonostante la tendenza di mercato che vede, dopo il terremoto verificatosi lo scorso febbraio, una forte propensione degli acquirenti soprattutto verso edilizia di tipo orizzontale. La soluzione adottata è stata quella di un impianto di riscaldamento centralizzato, con produzione di acqua calda sanitaria mediante accumuli termici posti al pianterreno per questioni di sicurezza in caso di eventi sismici, in quanto la centrale termica è ubicata sul tetto (27° piano). Dalla centrale si dipartono quindi, oltre al circuito

Sia il collettore primario sia il disgiuntore idraulico in questo

di alimentazione dei bollitori ACS, le due colonne di

caso sono stati dimensionati appositamente per lo specifico

distribuzione principali del circuito di riscaldamento, le quali

impianto e realizzati ad hoc in cantiere. Si fa notare che, a

proprio per l’elevata altezza dell’edificio (e quindi l’elevato

causa dell’elevato numero di generatori in batteria e della

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risultante lunghezza dei collettori di mandata e ritorno del circuito primario, anche in questo caso si è preferito realizzare un circuito idraulico a ritorno inverso in modo da garantire un’equa ripartizione della portata su tutte le caldaie ed evitare così fenomeni di sbilanciamento dei flussi con conseguente rischio di avere alcuni moduli che lavorassero a portata minore di quella minima necessaria a smaltire la potenza del bruciatore. La distribuzione negli appartamenti è operata mediante valvole di zona comandate dal termostato ambiente dell’appartamento stesso. La parte di contabilizzazione dei consumi energetici è rappresentata per ogni utenza da due contatori volumetrici (uno per il riscaldamento e uno per l’acqua calda sanitaria). In conclusione, per il mercato cileno, questo è uno degli impianti più innovativi ad oggi realizzati, non solo da Baxi. Di conseguenza è e sarà sicuramente oggetto di un’attenta indagine da parte del cliente in merito all’effettivo risparmio energetico su base annua conseguente all’adozione di questo tipo di soluzioni. La centrale termica presentata in breve tempo è già divenuta oltretutto punto di riferimento nella progettazione impiantistica di edifici simili nell’area metropolitana di Santiago.

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Il comfort intelligente dal sole Tipologia edilizia Albergo e Residence Ubicazione Pietra Ligure (Savona) Numero alloggi 60 camere e circa 129 posti letto

Dati impianto esistente Caldaia a basamento: 240 kW (caldaia a gas a tiraggio naturale con bruciatore a tappeto) Scambiatore a piastre: 250 kW

Dati nuovo impianto solare Studio Termotecnico: Studio Pitton (Savona) Numero impianti solari: 2 Impianto solare 1: Colettori solari:18 collettori solari BAXI SB25 (2,5 mq / collettore) Tipologia di installazione: installazione su tetto piano con inclinazione a 30°, orientamento orizzontale Bollitori solari: 3 bollitori smaltati a singola serpentina da 1000 litri cad. Gruppi di circolaz. solare: 2 gruppi di circolazione collegati in parallelo, con centralina COMFORT Diametri tubazioni solari: tubazioni principali in acciaio inox da (Øe. 35mm, Øi. 32 mm) Impianto solare 2: Collettori solari:14 collettori solari BAXI SB25 (2,5 mq / collettore) Tipologia di installazione: installazione su tetto piano con inclinazione a 30°, orientamento orizzontale Bollitori solari: 2 bollitori a doppia serpentina (serie delle due serpentine) da1000 litri cad. Gruppi di circolaz solare: 2 gruppi di circolazione collegati in parallelo, con centralina COMFORT Diametri tubazioni solari: tubazioni principali in acciaio inox da (Øe. 28 mm, Øi. 25mm) 16


Si tratta di un complesso costituito da un Residence e da

l’ACS in utenza con tempistiche ridotte in qualsiasi momento

un Albergo, strutture che ospitano rispettivamente 33 e 27

della giornata.

camere, per un complessivo di 129 posti letto. L’impianto dopo l’intervento Come già detto, l’aumento del fabbisogno di ACS, ha portato all’installazione di un impianto solare termico a supporto della centrale termica esistente. La potenza della centrale termica è rimasta di 240 kW. Per garantire la posa di un numero adeguato di collettori solari, evitando per limiti di spazio l’installazione degli stessi sulla copertura delle due strutture, si è provveduto a creare una struttura dedicata a terra. Tale struttura è stata costruita nell’area riservata al parcheggio situata nel mezzo tra il residence e l’albergo. In questo modo è stato realizzato un sostegno di supporto piano per i collettori solari, in modo da poter disporre orizzontalmente i collettori in gruppi da due collegati in serie tra di loro e poi in parallelo con i rimanenti. Cosi facendo si sono potuti installare i collettori solari con un orientamento prossimo al SUD con inclinazione a 30°, valori I due edifici distano 50 metri l’uno dall’altro e sono serviti

che ottimizzano il funzionamento estivo dell’impianto solare

dallo stesso impianto termico per la produzione di acqua

per avere la massima resa. La disposizione orizzontale dei

calda sanitaria.

collettori ha limitato le zone d’ombra tra le varie file e ne ha

Il complesso è aperto solo durante i mesi da Aprile a

permesso l’installazione del maggior numero possibile.

Settembre, e quindi si richiede all’impianto centralizzato la

La struttura portante ha anche una valenza funzionale

sola produzione dell’ACS.

migliorativa per il complesso, in quanto offre, oltre ad un

L’impianto esistente L’impianto prima dell’intervento, era costituito da una singola caldaia a basamento installata nel locale centrale termica. Tale generatore tramite uno scambiatore a piastre provvedeva ai fabbisogni di acqua calda sanitaria del complesso. La decisione di aumentare la capienza della struttura, con conseguente aumento dei fabbisogni di ACS, ha richiesto l’installazione di un impianto solare, a supporto dell’impianto esistente, con una funzione di preriscaldo. Determinante in tale valutazione è stata la necessità di contenere sia la potenza del generatore di calore, sia i consumi di metano. Per garantire il comfort agli utenti sono stati previsti due impianti di ricircolo, uno per ogni edificio, alimentati in modo indipendente. Così facendo l’impianto è in grado di fornire

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ancoraggio per i collettori solari, dei parcheggi coperti dando

circuito, controllando il funzionamento e riducendo gli

un ulteriore vantaggio alla clientela.

sprechi elettrici di energia in quanto fa circolare il fluido

Poiché l’impianto solare ha dimensioni importanti, si è

solare solo se i collettori sono in grado di scambiare un

deciso di spezzarlo in due dorsali, in modo da ottimizzare il

valore minimo di energia solare.

funzionamento sia dal punto di vista idraulico che elettrico. I due impianti sono collegati tra loro in parallelo, e per massimizzare la rese e favorire un maggiore scambio termico tra collettori e bollitori durante le mezze stagioni, per l’impianto con 14 collettori solari e 2 bollitori da 1000 litri, si è deciso di collegare in serie i due scambiatori interni ai bollitori per avere una potenza di scambio totale di circa 105 kW. La gestione delle portate del circuito solare è stata garantita, utilizzando per ogni impianto solare due gruppi di circolazione collegati in parallelo, in modo da vincere le perdite di carico localizzate e distribuite del circuito solare. Un attento dimensionamento delle tubazioni solari principali da 35/32 mm e 28/25 mm e secondarie interrate da 22/20 mm, ha permesso di contenere le perdite di carico e di avere all’interno del circuito velocità adeguate per consentire un funzionamento corretto dell’impianto. Per garantire un corretto flusso di fluido termovettore per il funzionamento dell’impianto, ogni circolatore solare è stato impostato alla massima velocità tra quelle disponibili all’interno del proprio campo di lavoro. La centralina solare permette la gestione elettronica del

Contestualmente, sul regolatore solare sono state attivate anche tutte le funzioni di protezione e raffrescamento dell’impianto a protezione da eventuali picchi di temperatura, che comunque risultano essere di breve durata, considerata l’elevata richiesta di ACS nei mesi estivi. In funzione di distanze notevoli tra collettori solari e bollitori, e visto il loro elevato numero, è stato fatto per entrambi gli impianti solari un circuito di ritorno inverso, in modo da garantire una distribuzione omogenea delle perdite di carico in funzione della portata di progetto di 30 litri ora/mq collettore. Qualora il solare termico non dovesse soddisfare il fabbisogno di energia primaria per la produzione del sanitario, una valvola deviatrice indirizza l’acqua sanitaria preriscaldata dal solare, verso lo scambiatore a piastre alimentato dalla caldaia a basamento. Quest’ultima andrà ad integrare, secondo quanto necessario, per garantire in ogni istante la temperatura di acqua calda sanitaria desiderata. Ogni impianto di ricircolo, infine è stato dotato di una ulteriore valvola deviatrice che in funzione della temperatura di ritorno del circuito e della temperatura degli accumuli

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solari, avrà il compito di deviare l’acqua del ricircolo verso lo scambiatore di caldaia piuttosto che ai bollitori. La potenza generata dall’impianto solare è di circa 60 kW termici. Nell’ipotesi di funzionamento stagionale dell’impianto nei 5 mesi estivi, i dati stimati dai programmi di calcolo sono: • Energia fornita dall’impianto solare per ACS:

40 MWh

• Energia fornita dalla caldaia per integrazione:

18 MWh

• Risparmio di Gas metano:

4500 m³

• Emissioni di C02 evitate:

12.000 kg

• Rendimento del sistema:

50%

I dati reali rilevati dalle bollette energetiche riportano, considerando l’apertura stagionale della struttura, le seguenti caratteristiche: • Giorni di funzionamento struttura: 150 / anno (5 mesi estivi) • Risparmio in bolletta rispetto all’impianto obsoleto: 3500 €/anno (5 mesi estivi) Quindi grazie all’installazione dell’impianto solare centralizzato, la struttura ha visto una riduzione della spesa energetica stagionale di circa il 30% rispetto all’anno precedente.

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HOTEL Miriam (Savona) Impianto termico preesistente

CALDAIA ESISTENTE 240 KW

regolazione

DALLA RETE

calda

fredda

ricircolo

Tubazioni alimentazione RESIDENCE

miscelatore termostatico

calda

fredda

ricircolo

Tubazioni alimentazione ALBERGO

miscelatore termostatico

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A

PANNELLI SOLARI

ACS verso scambiatore a piastre

T

T

COLLETTORE DI DISTRIBUZIONE • •• •••••

M M

DA RICIRCOLI

28x25

35x32

•• • • • •• • • ••• •• ••• •• •• •• ••• • •• ••• •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

T

N.B. LE TUBAZIONI DI A+R DAL COLLETTORE AI BOLLITORI DEVONO ESSERE DI UGUALE LUNGHEZZA

•• • • • •• • • ••• •• ••• •• •• •• ••• • •• ••• •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

T

COLLETTORE DI DISTRIBUZIONE • •• •••••

B

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D

C

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C

N.B. LE TUBAZIONI DI A+R DAL COLLETTORE AI BOLLITORI DEVONO ESSERE DI UGUALE LUNGHEZZA

D

DA ACQUEDOTTO

CENTRALE TERMICA

Schema impianto solare

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L’edificio ecosostenibile Tipologia edilizia Complesso residenziale “Il Globo” Ubicazione Via Icaro – Savignano sul Rubicone (FC) Numero alloggi 29 unità residenziali Tipologia di alloggi Trilocali e quadrilocali

Dati impianto Progettazione: Tecnocentro Realizzazione impianti: I.E.S. Srl Committenza: Francis Costruzioni Srl Generatori di calore: a condensazione, di tipo modulare, per installazione in centrale termica. Nr 3 Luna3 System HT MP 1.330 MP. Impianto solare termico: campo solare composto da 12 collettori piani SB25 abbinati a 3 bollitori da 800 litri, 1 a doppia serpentina e 2 a singola serpentina. Contabilizzazione dei consumi: moduli di contabilizzazione calorie/frigorie Baxi Luna SAT RPB-MB.

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A Savignano sul Rubicone (FC) è stato recentemente ultimato

sia il comfort richiesto sia la riduzione dei consumi, di

un complesso residenziale progettato e realizzato secondo i

fatto eliminando il funzionamento on-off delle caldaie a

moderni principi della eco sostenibilità.

condensazione. L’utilizzo poi di tutti i generatori sia per il riscaldamento per la produzione di acqua calda sanitaria, consente di ripartire equamente le ore lavoro su tutti i generatori, garantendo continuità di esercizio per entrambi i servizi. Per contenere anche i consumi elettrici dell’impianto, sia le pompe installate in centrale termica, sia i circolatori all’interno dei generatori a condensazione, sono di tipo modulante. La distribuzione del riscaldamento e del condizionamento ai vari appartamenti avviene tramite due dorsali, ognuna delle quali dotata di una valvola miscelatrice collegata ad un regolatore RVA46 per permettere un controllo ancora più preciso della temperatura in fase di distribuzione. Tale accorgimento consente ai moduli a condensazione di ridurre il funzionamento ad alta temperatura alle sole richieste di produzione di ACS.

La struttura “a ferro di cavallo” dell’edificio ha richiesto una

Per ogni unità abitativa è stato poi previsto un satellite

particolare attenzione nella progettazione impiantistica, a

d’utenza Luna Sat RPB-MB, modulo dotato di circolatore e

partire dalla scelta del locale da adibire a centrale termica:

di valvola miscelatrice, predisposto per la contabilizzazione

quest’ultimo è stato posizionato in modo da riuscire

dei consumi per il riscaldamento e il condizionamento,

a minimizzare la lunghezza complessiva della rete di

nonché acqua fredda e acqua calda sanitaria.

distribuzione, al fine di contenere il più possibile le perdite

L’elettronica a servizio di ogni unità abitativa, consente poi

lungo le tubazioni.

un ulteriore controllo sulla temperatura di mandata tramite

Infatti, a fronte dei 29 appartamenti che compongono

sonda esterna e sonde ambiente, dispositivi che agiscono

l’edificio, grazie ad un’attenta riduzione di tutte le

sulla valvola miscelatrice del modulo d’utenza, permettendo

dispersioni, e a un corretto orientamento dell’immobile, la

il massimo comfort senza sprechi per ogni singolo alloggio.

potenza installata per la climatizzazione invernale è pari a 99

Tutti i moduli d’utenza sono collegati ad una rete di

kW. Risulta pertanto un fabbisogno termico in riscaldamento

trasmissione M-BUS, che consente di centralizzare i dati di

e produzione di ACS di poco superiore ai 3 kW per unità

consumo, e permette una rapida e funzionale ripartizione

abitativa. Allo stesso modo, per la climatizzazione estiva è

delle spese in base ai consumi effettivi delle singole unità

stato previsto un unico gruppo frigo della potenza di 80

abitative.

kW, più che sufficiente a soddisfare i fabbisogni dell’intero

Contestualmente, per contenere i consumi di metano per

complesso.

la produzione di ACS, è stato installato sulla copertura

La produzione del riscaldamento è affidata a 3 generatori a

con inclinazione di 30° rispetto all’orizzontale e orientato

condensazione Luna3 System HT da 33 kW ognuno, collegati

a Sud, un campo di 12 collettori solari SB25, connessi

in cascata e azionati dal regolatore di cascata RVA47.

idraulicamente in due rank da 6 collettori cad. I collettori

Tale soluzione, consente una modulazione estremamente

solari sono poi collegati a due bollitori solari da 800

elevata (8%-100% della potenza massima), garantendo

litri, il primo dei quali include un’ulteriore serpentina per l’integrazione della caldaia, mentre il secondo funge da 23


preriscaldo per un secondo bollitore, sempre da 800 litri,

elettrica sufficiente a coprire i consumi elettrici di tutti i

integrato pure quest’ultimo dal generatore a condensazione.

servizi installati nelle parti comuni dell’edificio, mentre sotto

L’adozione di questo tipo di schema, benché più complessa

la zona verde del complesso è stata posata una vasca

in termini costruttivi, ha permesso di massimizzare

di raccolta delle acque piovane, le quali, dopo appositi

l’utilizzo dell’energia solare sia in regime invernale che

trattamenti vengono utilizzate per alimentare gli scarichi

durante l’estate, eliminando il rischio di pericolosi picchi di

dei WC, garantendo così un ulteriore risparmio di acqua

temperatura all’interno del circuito solare. L’utilizzo poi del

potabile, risorsa comunque preziosa e limitata.

programma antilegionella programmabile sul regolatore di centrale, permette uno shock termico periodico all’interno di tutta la rete di distribuzione di ACS, inclusa la tubazione di ricircolo. L’impianto solare termico garantisce una copertura del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria superiore al 55% su base annua, e consente di stimare un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 7.000 kg, una riduzione del consumo di metano superiore ai 3.200 m³ e di conseguenza un risparmio di circa 100,00 € per unità abitativa. A conferma poi della particolare attenzione con cui è stato pensato tale edificio sono state adottate due ulteriori soluzioni impiantistiche per garantire l’eco-sostenibilità della struttura: in copertura, è stato installato un impianto fotovoltaico da 9,80 kWp per la produzione di energia

Il regolatore di cascata – schema di collegamento

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Schema d’impianto

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Obiettivo risparmio energetico a Sarajevo Tipologia edilizia Misto residenziale / commerciale - nuova costruzione Ubicazione Sarajevo (Bosnia) Numero appartamenti 176 Superficie appartamenti 50-90 m² Piani 5 Numero vani scala Edificio diviso in 5 blocchi indipendenti

Dati impianto Cliente importatore: EGW Progetto esecutivo: EGW Potenza impegnata: 1350kW Generatore di calore: 9 x BAXI POWER HT 1.1500 Centrale Termica: locale dedicato posizionato sul tetto dell’edificio Fumisteria: scarico singolo per ogni generatore Utenze: moduli di utenza riscaldamento + ACS (Luna SAT RSP) Distribuzione: 5 colonne montanti (una per ogni blocco) Temperatura colonne: 70°C Terminali d’impianto: radiatori in alluminio Rinnovabili: sorgente termale (80°C circa)

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Il complesso Sani Grand City è un edificio di recente

a piastre integrato nel del modulo di utenza). Come

costruzione, ubicato nei pressi degli impianti termali del

conseguenza di questo tipo di scelta si è reso necessario

distretto di Ilidža a Sarajevo (Bosnia).

valutare un opportuno fattore di contemporaneità per la parte sanitaria in modo da non sovradimensionare eccessivamente sia il generatore che i diametri della rete di distribuzione. Visto l’elevato numero di appartamenti (176) si era ipotizzato inizialmente un fattore di circa il 30%. Tenuto conto anche dell’apporto esterno dato dalla sorgente termale, il cliente ha scelto però per la sola centrale un più basso coefficiente (circa 11%). Ne è risultato un fabbisogno di circa 1350 kW (rispetto ai circa 900 kW inizialmente ipotizzati per una soluzione con moduli d’utenza solo riscaldamento). Il carico termico totale dell’edificio così calcolato ha portato quindi alla scelta di un generatore composto da una cascata di 9 moduli a condensazione a basamento da 150 kW di potenza nominale ciascuno. Si fa notare che, a causa dell’elevato numero di generatori in batteria e della risultante lunghezza dei collettori di mandata e ritorno del circuito primario, si è preferito adottare l’accorgimento di realizzare un circuito idraulico a

Al pianterreno si può trovare un centro commerciale, sopra

ritorno inverso in modo da garantire un’equa ripartizione

il quale si sviluppa la parte residenziale vera e propria che

della portata su tutte le caldaie ed evitare così fenomeni di

consiste in un edificio a pianta rettangolare di 5 piani con

sbilanciamento dei flussi con conseguente rischio di avere

cortile interno. L’impianto termico di seguito descritto è

alcuni moduli che lavorassero a portata minore di quella

asservito alla sola parte residenziale.

minima necessaria a smaltire la potenza del bruciatore. Per quanto riguarda i moduli di utenza, si è già menzionato

La prima proposta di Baxi, durante la fase di preventivazione (gestita in collaborazione con il cliente), è stata quella di un centralizzato puro, quindi con produzione di acqua calda sanitaria mediante accumuli termici e moduli d’utenza solo riscaldamento, in modo da ridurre la potenza termica che sarebbe stato necessario installare in centrale. Data però la presenza della vicina sorgente termale che la municipalità ha concesso di sfruttare per l’integrazione, mediante scambiatori a piastre, del fabbisogno energetico dell’edificio e data la scelta di radiatori in alluminio quali terminali d’impianto in appartamento, il cliente ha optato in fase di progettazione per una soluzione impiantistica più semplice che prevedesse la generazione di un unico fluido termo-vettore ad alta temperatura (70°C) che provvedesse a soddisfare sia il fabbisogno di riscaldamento sia la produzione di ACS (quest’ultima grazie allo scambiatore

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il fatto che essi dovessero avere uno scambiatore a piastre integrate per la produzione sanitaria come conseguenza della tipologia impiantistica posta in essere. Oltre a ciò, data la grandezza dell’impianto e il conseguente notevole sviluppo della rete di distribuzione, per rendere più agevole il bilanciamento dell’impianto stesso e per limitare il costo delle pompe di rilancio delle cinque colonne facenti capo ai cinque blocchi in cui è diviso l’edificio, si è optato per un satellite con pompa integrata. La scelta del modulo d’utenza, resa a questo punto univoca, è ricaduta sul modello Baxi Luna SAT RSP.

Per quanto riguarda infine la parte di trasmissione e raccolta dei dati di consumo, il cliente ha optato per la realizzazione di una rete wireless avendo già sperimentato la bontà della soluzione in un altro impianto simile realizzato l’anno precedente presso la nota località sciistica di Bjelasnica. Per garantire la copertura dell’intero edificio è stato necessario installare 11 antenne di piano più un’ulteriore antenna dotata di connessione seriale installata vicino alla portineria, tramite la quale è effettuato il download dei dati di consumo degli appartamenti. In conclusione, anche se come già accennato i moduli di utenza non erano un argomento nuovo per il cliente Bosniaco, certo la realizzazione di un impianto di dimensioni così importanti presuppone comunque sempre delle valutazioni molto attente. Ad oggi comunque, ad un anno dal primo avviamento della centrale (periodo nel quale sia questa che i moduli di utenza sono stati costantemente monitorati da parte del cliente) la soluzione si dimostra sicuramente affidabile ed economicamente in linea con gli obiettivi di risparmio energetico che si erano prefissati.

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Approfondimento La contabilizzazione del calore: comfort intelligente Introduzione e leggi in materia Sempre di più in questi ultimi tempi si sente parlare di contabilizzazione del calore in relazione ai sistemi di riscaldamento centralizzati. Il ricorso a questo tipo di soluzione per gli edifici plurifamiliari non è di per sé una novità. Con l’introduzione dell’obbligo per gli edifici di nuova costruzione di produrre almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili (Decreto Legislativo n°192/05 integrato dal Decreto n° 311/06), l’installazione di sistemi centralizzati di riscaldamento e di bollitori centralizzati coadiuvati da pannelli solari termici per la produzione di acqua calda è diventata una consuetudine diffusa, con il conseguente utilizzo di sistemi di contabilizzazione del calore per i consumi individuali. In realtà dalla fine degli anni ottanta in poi (anche sotto la spinta della Legge 10/91), gli edifici plurifamiliari avevano fatto ampiamente uso del riscaldamento “autonomo”, consistente nell’installazione di una caldaia singola in ogni unità abitativa. Questa soluzione era ed è molto gradita agli utenti in quanto consente una completa autonomia di gestione dell’impianto di riscaldamento e, cosa da non sottovalutare, una corretta ripartizione delle spese: ciascuno paga per quello che consuma direttamente alla società del gas, senza che l’amministratore di condominio debba ricorrere a calcoli complessi. Evidentemente non sarebbe stato più possibile dopo quasi 30 anni ritornare al “vecchio” concetto di impianto centralizzato senza garantire almeno questi tre fondamentali vantaggi: • Comfort abitativo • Autonomia di gestione • Corretta ripartizione delle spese in base all’effettivo consumo La contabilizzazione del calore, importata come concetto (e anche come tecnologia) da paesi del centro/nord Europa (come Germania, Austria e Danimarca dove è obbligatoria per legge già da più di quarant’anni) coniuga esattamente i vantaggi di un impianto centralizzato (maggior sicurezza, minore potenza termica installata nell’edificio, rendimenti generalmente più alti del generatore, riduzione dei costi di manutenzione, grande riduzione delle canne fumarie) con quelli di un impianto autonomo sopra citati. Sotto la spinta dapprima del Decreto Legislativo n° 551/99 (che obbligava l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore individuali per le concessioni edilizie rilasciate dopo il 30 giugno del 2000) e poi dei vari regolamenti tecnici regionali e comunali emanati dopo il 2005, i satelliti d’utenza sono oramai diventati una consuetudine negli edifici plurifamiliari.

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Descrizione della contabilizzazione La contabilizzazione del calore è parte integrante dell’impianto di distribuzione del calore di un edificio. Al contrario di un generatore di calore autonomo, il satellite d’utenza altro non è che un componente, generalmente passivo (quindi con nessuno o pochi dispositivi quali valvole o pompe), di quella parte dell’impianto, normalmente composta da tubi e raccordi, che distribuisce l’acqua calda del circuito di riscaldamento in ogni appartamento dell’edificio. Il satellite viene di norma posizionato in corrispondenza delle connessioni (chiamate “stacchi”) tra le colonne di mandata e ritorno della centrale termica e la mandata/ritorno di ogni singolo appartamento. In questa posizione, il contabilizzatore può calcolare, moltiplicando la differenza di temperatura tra la mandata calda in ingresso ed il ritorno più freddo in uscita dall’abitazione, per la portata d’acqua di passaggio, l’energia termica effettivamente consumata. La misura della portata d’acqua viene generalmente realizzata grazie all’utilizzo di una piccola turbina, lambita dal flusso d’acqua, la cui velocità è misurata da un’elettronica presente all’interno del contabilizzatore. Una misura più accurata può essere realizzata grazie all’utilizzo di componenti ad ultrasuoni, per il momento ancora troppo costosi per essere utilizzati su vasta scala. Alloggiati all’interno del satellite d’utenza trovano spazio i vari componenti costitutivi del prodotto, vale a dire il contabilizzatore, la valvola di apertura/chiusura, la parte idraulica ed elettronica, eventuali contalitri opzionali per acqua calda e acqua fredda.

Tipologia di satelliti d’utenza Nonostante la frammentazione della domanda, l’offerta BAXI incontra le esigenze di servizio e di prestazioni richieste dagli utilizzatori con i seguenti modelli: Modelli “basic” Satelliti d’utenza dedicati al solo riscaldamento con il minimo indispensabile integrato all’interno (contabilizzatore, valvola di apertura/chiusura, valvola di bilanciamento, filtro e possibilità di alloggiare due o, al massimo, tre contalitri). Questi modelli hanno il vantaggio di essere molto compatti ed integrati, non hanno elettronica di controllo e vengono preferibilmente installati in edifici plurifamiliari con un gran numero di appartamenti.

Luna Sat RC 31


Modelli con produzione di acqua calda sanitaria Satelliti equipaggiati con uno scambiatore a piastre o che hanno la possibilità di riscaldare un piccolo bollitore (interno integrato oppure esterno al satellite) grazie al quale producono acqua calda sanitaria; possono o meno essere dotati di elettronica di controllo ma hanno sempre a bordo una valvola miscelatrice (elettrica o termostatica) per controllare la temperatura di erogazione dell’acqua calda per uso sanitario. Questo tipo di prodotto, largamente utilizzato fino a qualche anno fa, è oggi meno presente sul mercato, da quando è diventata obbligatoria la produzione di acqua calda sanitaria per almeno il 50% da fonti rinnovabili. Questo ha significato l’uso sempre più frequente di collettori solari condominiali e di bollitori centralizzati per la distribuzione dell’acqua calda negli appartamenti, relegando questo modello in ambiti molto più di nicchia oppure in contesti di teleriscaldamento.

Luna Sat RSP

Modelli con pilotaggio di zone a diversa temperatura Sono modelli installati generalmente in contesti abitativi residenziali di fascia medio/alta che hanno la possibilità di controllare la temperatura di mandata sia per una zona miscelata servita per esempio da impianti a pavimento, sia per una zona cosiddetta “diretta” servita da radiatori di integrazione.

Luna Sat R2Z

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Modelli per la contabilizzazione del riscaldamento e del raffrescamento E’ una nicchia di mercato che comincia a farsi interessante. Dal punto di vista dei satelliti d’utenza, il raffrescamento può essere contemplato nelle seguenti casistiche: • caso in cui l’impianto a pavimento è utilizzato d’inverno per il riscaldamento e d’estate per il raffrescamento. In questo caso il contabilizzatore sarà unico e lo stesso circuito di mandata / ritorno del satellite servirà per entrambe le modalità. • caso in cui gli impianti siano completamente separati per cui saranno necessari due contabilizzatori (uno per il riscaldamento e uno per il raffrescamento), due mandate e due ritorni. Tipico caso in cui si utilizzano dispositivi radianti diversi per estate ed inverno (fan coil per raffrescamento e radiatori per il riscaldamento).

Luna Sat R2H

Su queste tipologie possono innestarsi quantità, anche molto elevate, di varianti: posizione degli attacchi idraulici, diametro delle tubazioni idrauliche, presenza di pompa, presenza di collettore di distribuzione, presenza di una separazione idraulica, etc... Data la grande varietà di modelli e produttori presenti sul mercato, sarà necessario, da parte del costruttore o del termotecnico, avere particolare cura nella scelta del modello da installare, considerando sia il livello del comfort abitativo che si vuole ottenere in rapporto sia alle scelte progettuali della centrale termica sia dell’intero sistema di distribuzione del calore.

Componenti caratterizzanti i satelliti d’utenza Prima di passare oltre con la trattazione, è opportuno spiegare più approfonditamente alcune scelte progettuali e di componentistica inerenti i moduli d’utenza BAXI. Partiamo dalla valvola di apertura/chiusura. Questo componente è al tempo stesso concettualmente molto semplice, ma fondamentale per il buon funzionamento del prodotto. In un certo senso potremmo dire che è paragonabile al bruciatore di una caldaia autonoma, infatti ha il compito di “aprire” o “chiudere” il riscaldamento dell’abitazione in caso di richiesta da parte del termostato. E’ dotata di motore elettrico (da 220V o 24 V AC in genere) ed è quindi importante che sia molto affidabile, in quanto dovrà garantire un elevato numero di aperture/chiusure evitando trafilamenti o bloccaggi. Il tempo di apertura/chiusura dovrà essere molto veloce in caso di presenza di uno scambiatore a piastre per la generazione di acqua calda 33


istantanea, onde evitare inutili attese all’utente. La valvola può essere a due o a tre vie (oppure a due vie con by-pass). Anche questo aspetto va ponderato attentamente, infatti le valvole a tre vie consentono l’utilizzo di pompe di rilancio a portata costante, ma vanno ben valutate le portate complessive dei by-pass sulla stessa colonna per non avere “salti” di portata troppo alti nel satellite in caso di variazione del carico termico sulla stessa colonna. L’utilizzo, invece, di valvole a due vie (in questo caso le pompe di rilancio potranno essere a portata variabile) consente di avere meno acqua in circolo sulla colonna (meno consumi di energia termica) e temperature di ritorno più fredde (che possono favorire il ricorso alle caldaie a condensazione). Altro componente molto importante è il circolatore, ove presente, oppure, in sostituzione, la valvola di bilanciamento. Il circolatore è una soluzione più costosa e dispendiosa in termini di consumo energetico, in quanto elemento ausiliario alimentato a tensione di rete, ma consente di rendere indipendenti le varie unità abitative del condominio da un punto di vista idraulico. Questo comporta la possibilità, per esempio, di adottare nello stesso impianto, tipi di terminali diversi quali radiatori, ventilconvettori o pannelli radianti, senza timore di squilibri dal punto vista idraulico. L’utilizzo della valvola di bilanciamento necessita invece di una corretta messa a punto dell’impianto complessivo dell’edificio dal punto di vista idraulico, per evitare interferenze e disturbi. Se il satellite d’utenza è destinato anche alla produzione di acqua calda sanitaria istantanea, allora sarà dotato sicuramente di scambiatore a piastre. Ricordiamo solo per completezza che il dimensionamento dello scambiatore deve essere congruo all’utilizzo che ne viene fatto. Questo vuol dire che non basta la sola potenza di scambio dichiarata dello scambiatore per garantire che quella potenza verrà sempre e regolarmente fornita nello scambio termico. Bisognerà conseguentemente tenere conto anche delle condizioni di utilizzo (temperatura del circuito primario, temperatura di ingresso dell’acqua fredda e portate nello scambiatore). Ad esempio, uno scambiatore a piastre da 40 kW potrà fornire una potenza di scambio (e quindi una temperatura di acqua calda sanitaria erogata) molto diversa, a parità di portate, se il circuito primario di riscaldamento è ad una temperatura di 75°C (tipiche dell’utilizzo di una caldaia tradizionale) oppure a 55 – 60°C (tipiche dell’utilizzo di Scambiatore sanitario a piastre in acciaio inox da 35 kW un generatore a condensazione). Tra gli altri componenti che vanno a formare l’idraulica di un satellite d’utenza, solitamente meno citati ma non per questo meno importanti, vanno ricordati : - la valvola di sfogo aria, indispensabile per evitare rumorosità nell’impianto dovute alla presenza di aria nel circuito. Tale dispositivo può essere manuale o automatico, ma va ricordato che la disaerazione dell’impianto è un’operazione che va assolutamente eseguita. - Il filtro ispezionabile in ingresso dalla colonna montante necessario, per intercettare le impurità che potrebbero danneggiare od ostruire i passaggi sul contabilizzatore e su valvole e scambiatori a piastre eventualmente presenti.

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Da un punto di vista più tecnico bisogna considerare che i satelliti d’utenza sono parte integrante del sistema di distribuzione del calore e di conseguenza sono anche strettamente legati al generatore. Di fatto, una corretta progettazione dell’impianto termico dovrà tener conto del modello di satellite utilizzato, ed in relazione ad esso (ricordiamo che, proprio perché parte del sistema di distribuzione, è molto importante valutare le perdite di carico generate da questi prodotti) provvedere alla corretta scelta delle pompe di rilancio e dell’intero sistema di colonne montanti per il trasporto del fluido termovettore. A seconda che il modulo d’utenza utilizzato sia dotato di circolatore o di valvola di bilanciamento, oppure se la valvola di apertura sia a due vie o tre vie (by-pass), le scelte impiantistiche dovranno essere diverse, ed il dimensionamento delle pompe di rilancio correttamente valutato per evitare che nell’edificio possano esserci appartamenti serviti con pressioni differenziali (e quindi portate) troppo elevate, ed altri che, per contro, abbiano pressioni differenziali troppo basse, portando così a malfunzionamenti riscontrabili in minor comfort ambientale e prestazioni del prodotto insufficienti. Grande cura va quindi posta nella prima accensione dell’impianto centralizzato dell’edificio: in questo caso, il sistema su cui verificare la funzionalità non è il singolo appartamento, come nel caso di installazione di una caldaia domestica autonoma, bensì l’intero edificio comprensivo di tutte le abitazioni. Solo così si riuscirà a bilanciare in modo ottimale il sistema garantendo a tutti il corretto livello di prestazioni e comfort. Dopo avere parlato delle particolarità legate al progetto idraulico di un sistema centralizzato contabilizzato, analizziamo il componente più rappresentativo di questi prodotti, vale a dire il contabilizzatore di calorie/frigorie. Di tale componente abbiamo già accennato sopra. Questo contabilizzatore è dotato all’interno di un’elettronica in grado di calcolare l’energia utilizzata per il riscaldamento (od il raffrescamento), misurando secondo per secondo la portata d’acqua assieme alla differenza di temperatura dalla mandata e il ritorno del singolo appartamento. Obbligatoriamente deve essere dotato di certificazione MID, identificabile con il simbolo riportante CEM che indica che il dispositivo è conforme alla Direttiva Europea per gli strumenti di misura. L’energia è visualizzabile sul display così come tanti altri parametri, quali la portata istantanea, eventuali codici di errore, valori massimi raggiunti, e soprattutto fino a 14 dati di consumo dei mesi precedenti, memorizzati alla fine di ogni mese in modo automatico. Nel complesso quindi un dispositivo semplice nell’utilizzo ma nel contempo tecnologicamente avanzato da poter essere utilizzato senza problemi negli impianti centralizzati di nuova concezione.

Sistemi di trasmissione dati Per un sistema di riscaldamento (ed eventualmente condizionamento) centralizzato con contabilizzazione, è fondamentale che i dati di consumo siano trasmessi all’amministrazione del condominio in modo assolutamente automatico. In termini di costi, sarebbe infatti improponibile avere un sistema con lettura diretta dei contabilizzatori di ciascun appartamento da parte di personale dedicato. Ad oggi i sistemi di trasmissione dati su cui si basano praticamente tutti gli impianti centralizzati sono due: uno si basa su un protocollo a radiofrequenza (wireless), l’altro invece è basato su un bus di trasmissione (il cosiddetto M-BUS) fisicamente costituito da due cavi che collegano tutti i contabilizzatori presenti nel sistema ed un’Unità

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Centrale di raccolta dati solitamente posizionata in centrale termica. Attualmente il più diffuso è il sistema M-BUS, principalmente perché fino a pochissimo tempo fa la maggior parte dei produttori di dispositivi di contabilizzazione non aveva ancora sviluppato sistemi a radiofrequenza. Tale sistema però, pur essendo oramai molto consolidato, ha lo svantaggio di dover prevedere il cablaggio dell’intero edificio per collegare tra loro tutti i contabilizzatori, e necessita della presenza di un convertitore di protocollo (da M-BUS a seriale) e di un centralizzatore dati all’interno dell’edificio, per la raccolta periodica dei dati di consumo. A parità di prestazioni, quindi, tale sistema risulta proprio per questo generalmente più costoso.

Schema esemplificativo di trasmissione M-BUS

La soluzione a radiofrequenza varia in genere da produttore a produttore. Quella adottata da BAXI è basata sul sistema SIEMENS. Tale soluzione è molto semplice: ogni contabilizzatore, automaticamente sincronizzato con tutti gli altri presenti nell’edificio, è in grado di trasmettere i propri dati di consumo circa 6 volte al giorno per una durata di pochi millisecondi. Tali dati vengono ricevuti da un’antenna in prossimità ed immagazzinati nella memoria dell’antenna. Ogni antenna può raccogliere i dati di trasmissione di numerosi contabilizzatori, e trasmetterli alle altre antenne presenti nell’edificio. Tutte le antenne formano un network di cui ciascun nodo (antenna) contiene, in modo ridondante, i dati di consumo dell’intero condominio: ciò garantisce la trasmissione dei dati anche in caso di rottura di qualche antenna. L’antenna che funge da concentratore (cosiddetta antenna Gateway) provvede a trasmettere (via scheda telefonica GSM o via seriale) i dati all’amministratore del condominio, che può scegliere di riceverli comodamente sul computer di casa o di prelevarli, via collegamento seriale con l’antenna Gateway, recandosi sul posto.

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La ripartizione dei consumi Legata strettamente alle problematiche della contabilizzazione è la cosiddetta “ripartizione dei consumi”. Il riscaldamento autonomo garantiva il pagamento di quanto si era consumato effettivamente e non si doveva ripartire il costo del riscaldamento con gli altri condomini. Ora, questo vantaggio, deve poter essere garantito anche dai nuovi impianti centralizzati: la contabilizzazione del calore serve appunto a ripartire correttamente le spese tra i condomini in base all’effettivo consumo e non alla proprietà. Da qui deriva la necessità di considerare i satelliti d’utenza non solo come prodotto in sé o come dispositivo idraulico da installare su un’abitazione, ma la visione deve essere ampliata in quanto vi è tutta una serie di “servizi” da fornire all’amministratore di condominio, o alle società di gestione calore che gestiscono le centrali termiche degli edifici plurifamiliari. Tali servizi comprendono la rilevazione dei dati di consumo da ogni abitazione, e la relativa ripartizione in costi da attribuire a ciascun condomino. Possiamo affermare, quindi, che la corretta ripartizione delle spese sta alla base di questo tipo di prodotti ed è parte fondamentale nel determinare la soddisfazione degli utenti nel riscaldamento centralizzato. L’attribuzione dei consumi e delle spese non è una cosa semplice, può essere fatta in modi diversi ed esiste persino una norma, la UNI 10200, che “fornisce le indicazioni e i principi per la ripartizione delle spese in funzione dei consumi di calore di ogni utenza”. Tale norma è puramente consultiva e non ha carattere di obbligatorietà, ma comunque testimonia il fatto che questa attività è considerata con molta attenzione. La norma in alcune parti risulta un po’ complessa, e in pratica divide le spese in una quota fissa (comprendente le spese di conduzione, manutenzione ordinaria e gestione amministrativa) da ripartire in millesimi di proprietà, ed in una quota variabile (combustibile, energia elettrica al servizio dell’impianto) da ripartire in base al consumo individuale. Viene ricavato il costo unitario del calore disponibile all’uscita della caldaia che viene moltiplicato per il consumo. Nella grande maggioranza dei casi viene invece utilizzato un metodo “empirico”. In questo caso tutte le spese relative all’impianto di riscaldamento, ovvero spese gestionali (conduzione, manutenzione ordinaria, gestione amministrativa) e spese di esercizio (combustibile, energia elettrica a servizio del riscaldamento), vengono accorpate in un unica voce e la suddivisione viene così effettuata: • quota fissa: pari ad una percentuale fissa della spesa totale (normalmente compresa fra il 30% ed il 50%). Questa quota viene poi ripartita fra i condomini in funzione delle quote millesimali di proprietà; • quota a consumo: la parte rimanente della spesa, che viene poi ripartita in parti proporzionali al consumo individuale misurato. Esistono società di servizi che si occupano di acquisire i dati di consumo e redigere le fatture agli amministratori. BAXI ha scelto, invece, di mettere on line sul sito web raggiungibile da qualsiasi computer connesso in rete, un package software di servizio, chiamato “EasySAT”, attraverso il quale l’amministratore di condominio può assegnare i contabilizzatori alle varie abitazioni costituenti il condominio, rilevare automaticamente e mensilmente i dati dei contabilizzatori (in caso di sistema a radiofrequenza con antenna GSM) oppure trasmettere (upload) il file dei dati di consumo rilevati al programma, e quindi calcolare automaticamente le quote spettanti a ciascun condomino.

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Esempio di impianto contabilizzato Per concludere, nella figura sottostante è raffigurato un possibile esempio di impianto centralizzato contabilizzato su un edificio di nuova costruzione. L’impianto è costituito da un generatore di calore a condensazione, un bollitore centralizzato assistito anche da collettori solari termici e da satelliti d’utenza a servizio di impianti radianti a pavimento. In questo caso ricordiamo che dovrà essere misurata, attraverso l’utilizzo di un contabilizzatore di calore appositamente interposto tra il generatore e il bollitore, anche l’energia termica usata dalla caldaia per caricare termicamente il bollitore qualora non sia sufficiente quella fornita dai collettori solari. Il costo di questa energia verrà poi ripartita in base ai consumi di acqua calda sanitaria nelle singole unità abitative.

Esempio di sistema integrato centralizzato BAXI composto da caldaia a condensazione per il solo riscaldamento abbinata ad un sistema solare per la produzione di ACS, con contabilizzazione in ogni appartamento e generazione di energia elettrica condominiale mediante campo di collettori fotovoltaici.

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-I 9001

S 18001

Qualità Ambiente Sicurezza

SA

ISO

14001 - O H

SO

Qualità Ambiente Sicurezza sono gli obiettivi strategici di Baxi, e le certificazioni ottenute garantiscono l’osservanza delle specifiche regolamentazioni

36061 BASSANO DEL GRAPPA (VI) Via Trozzetti, 20 marketing@baxi.it www.baxi.it La casa costruttrice non assume responsabilità per eventuali errori o inesattezze nel contenuto di questo prospetto e si riserva il diritto di apportare ai suoi prodotti, in qualunque momento e senza avviso, eventuali modifiche ritenute opportune per qualsiasi esigenza di carattere tecnico o commerciale. Questo prospetto non deve essere considerato come contratto nei confronti di terzi. Baxi S.p.A. 01-11 (E)


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