Ravenna 2019 - Dossier finale di Candidatura

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Sezione I di avviare concretamente percorsi di collaborazione in vista del 2019. La cooperazione con Plovdiv, Sofia, Varna e Veliko Tarnovo, come ampiamente documentato in queste pagine, è frutto di una intensa e appassionata comunicazione tra le nostre culture, fatta di incontri, skypecall, visite, scambi e non di una semplice giustapposizione di affinità. Con ogni città abbiamo individuato delle aree di interesse comune, cercando quel valore aggiunto che solo può nascere dall’incontro fertile tra diversità e comunanze culturali. In alcuni casi le relazioni sono state talmente produttive che la collaborazione è già iniziata. Nel caso in cui la città consegua il titolo, si prevede di cooperare con le altre città candidate che hanno superato la fase di pre-selezione? Ravenna, prima città italiana ad esprimere la volontà di candidarsi, credendo nella rilevanza che il percorso riveste per lo sviluppo delle politiche del territorio non solo a livello locale ma anche nazionale, nel 2012 ha chiamato a raccolta le città italiane candidate per il primo tavolo di confronto sul Programma CEC, finalizzato all’elaborazione di una nuova strategia e un nuovo modello di politica culturale per il nostro paese. Il convegno ravennate ha posto le premesse per costruire un programma comune di carattere nazionale, Italia 2019, ora coordinato dall’Associazione Città Italiane d’Arte e Cultura (CIDAC). In tale quadro, Ravenna ha sviluppato e svilupperà relazioni con le altre città italiane candidate operando affinché il governo nazionale possa valorizzare lo sforzo progettuale. Subito dopo la conclusione della fase di pre-selezione, Ravenna ha invitato le altre cinque finaliste ad un confronto finalizzato a favorire scambi e collaborazioni. Da questo incontro, svoltosi a Ravenna il 4 dicembre 2013, è scaturita una Carta di Intenti che mirava al rilancio del Programma Italia 2019 e alla condivisione di un modello di relazioni tra città e di sviluppo culturale per il Paese. Rispetto alla cooperazione con le città finaliste, due sono gli assi principali di lavoro. Il primo riguarda un progetto sulla produzione musicale delle singole città: opere della tradizione popolare e della creazione contemporanea verranno studiate e messe a confronto. (sez II pag 52: Byzanthium Contemporary Orchestra - Il suono dell’Italia). Il secondo, Adotta un progetto!, si concentra sulle proposte artistico-culturali delle singole città, destinando un budget specifico per realizzarne una parte. Su questa base, qualora Ravenna fosse la città prescelta, stabiliremo una collaborazione concreta con le altre candidate, secondo una suggestione condivisa che prende il nome di Jump on the winner bandwagon. Ci impegniamo quindi a realizzare una parte del programma delle altre città individuando un percorso che possa svilupparsi anche negli anni precedenti il 2019: se saremo la CEC, faremo in modo che la vittoria di Ravenna sia anche la vittoria di Cagliari, Lecce, Matera, Perugia e Siena. In particolare con Matera già nel 2013 abbiamo avviato un’esperienza di collaborazione alla luce di due percorsi di lunga durata accomunati dallo sforzo di coinvolgere effettivamente la cittadinanza e che, sviluppati uno al Centro-Nord ed uno al Sud del Paese, possano dare l’idea di una comune impresa di rilievo nazionale. L’asse Antonioni-Pasolini sarà l’occasione per esplorare, da due latitudini diverse, il contesto socioculturale dell’Italia del boom e del passaggio alla società dei consumi. Attraverso la co-produzione di due documentari realizzati da registi emergenti della Basilicata e dell’Emilia-Romagna, ci si chiederà quale Italia traspare dall’incrocio degli sguardi di Pasolini (Il Vangelo Secondo Matteo, girato a Matera) e di Antonioni (Deserto Rosso, girato a Ravenna). Il percorso che ha sviluppato Matera è a nostro avviso fondamentale anche negli aspetti legati all’innovazione tecnologica. Nel caso Ravenna fosse la città vincitrice vorremmo accogliere in Sezione I • Principi fondamentali

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