La documentazione in ortodonzia

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Attestazione di Idoneità al Sistema di Qualità della Regione Veneto Sistema di Gestione per la Qualità certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001 Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale conforme alla Norma SA 8000

La documentazione dei casi clinici ortodontici Introduzione Tutti coloro che si sono ci​ mentati nel compito di pre​ s entare casi clinici trattati, nel corso di raduni o manife​ s tazioni ortodontiche, sanno quanto lavoro questo com​ porti; e non soltanto per il trattamento di per sé, ma è necessario scegliere, assem​ blare, scrivere, inquadrare, tagliare, stampare, incollare, etichettare e le notti non so​ no mai lunghe abbastanza. Da parecchio tempo si cerca di tracciare delle ​ linee­guida sulla docu​ m entazione in ortodonzia poiché viene avvertita da più parti la ne​ c essità di un punto di base, certamente non risolutivo, ma che, quanto meno, potes​ s e aiutare a mantenere un certo schema. Questo lavoro è stato concepito dopo aver visionato nume​ rose documentazioni in Italia e all’estero ed è quindi frutto del​ l’apporto di molti clinici orto​ dontisti di chiaro e assodato prestigio in questa disciplina. Alcune parti, specie ai più esperti, appariranno troppo semplicistiche e scontate; idealmente questo lavoro si rivolge soprattutto agli specializzandi ed ai giovani professionisti che si accingono per la prima volta a docu​ mentare i risultati ottenuti sui pazienti in cura.

La documentazione clinica in ortodonzia Sempre più si sta diffonden​ do, nell’ambito delle più qua​ lificate associazioni ortodon​ tiche internazionali, la con​ s uetudine dei “model di​ s plays” istituiti al fine di po​ ter comunicare e confrontare i risultati clinici relativi ai trattamenti ortodontici. È doveroso affermare che questa “buona abitudine” è stata provvida di risultati po​ s itivi nel migliorare la qualità dei trattamenti e questo per una serie di motivi. Innanzi​ tutto, la necessità di docu​ mentare con appropriate analisi di studio i casi in cura impone al professionista un ordine mentale e una discipli​ na che alla fine si rivelano utili nel corso della terapia. A prescindere dalla scontata importanza medico­legale di una buona documentazione, bisogna riconoscere che spes​ s o le lenti della macchina fo​ tografica o l’evidenza dell’im​ magine radiologica sono più obiettive e meno indulgenti dell’occhio clinico dell’opera​ tore. Infatti, è esperienza co​ mune che il vedere il medesi​ mo paziente tramite la mera ispezione clinica, oppure at​ traverso le analisi di studio, induce ottiche mentali diffe​ renti, specie nell’analisi dei dettagli. Vi sono poi degli altri aspetti da considerare: generalmen​ te un buon trattamento ortodontico, controllato a distan​ z a, scaturisce da un conside​ revole sforzo conoscitivo, tecnico e organizzativo del professionista e del suo staff, necessariamente condotto in tempi lunghi (svariati anni di cura e di controlli post con​ tenzione), per garantire una continuità di metodo e di ri​ s ultati. A ciò si aggiunga il non meno importante impe​ gno dei pazienti, non soltanto in termini economici, ma an​ c he e soprattutto di collabo​ razione e costanza durante lo svolgimento della cura stessa. Sarebbe pertanto un vero peccato se il frutto di un lavo​ ro così lungo e pregiato coin​ v olgente un ragguardevole numero di persone, andasse completamente perduto dal punto di vista documentale. Un aspetto quindi legato alla documentazione dei casi in cura, si inquadra nel con​ c etto di ​ comunicazione​ ; ​ in altre parole è il significato ​ “ non egoistico” del caso clini​ c o, che assume il ruolo di contributo culturale per i col​ leghi, gli studenti, lo “staff” dei collaboratori e per chi al​ tro abbia l’interesse di arric​ c hire il proprio patrimonio di informazioni con nuovi dati emergenti da esperienze pro​ fessionali diverse. In questo senso, ogni caso trattato è un’entità a sé stante che rappresenta, oltreché le caratteristiche peculiari della malocclusione in oggetto, il tipo di approccio terapeutico e la filosofia del professioni​ s ta che l’ha condotto. Ad esempio, è noto che i pa​ z ienti e i genitori, in genere, non possono avere conoscen​ z e precise né dei mezzi mec​ c anici da usare per la corre​ z ione delle disgnazie, né dei risultati clinici che si possono conseguire. Si rivela molto utile, in questi casi, disporre di materiale dimostrativo adatto ad illustrare ai pazien​ ti o ai loro familiari le varie fasi del trattamento di cui avranno bisogno; non vi è modo migliore per mettere in evidenza materiali, metodi e risultati, se non quello di illustrare la documentazione di un caso analogo trattato in precedenza nello stesso am​ biente professionale. Questo infatti è un altro esempio di come possa essere utile la raccolta sistematica e ordina​ ta delle analisi di studio. A questo riguardo si può af​ fermare che la validità di una presentazione è in diretto rapporto con la qualità delle analisi di studio eseguite ed è per questo motivo che nei ca​ pitoli successivi verrà partico​ larmente sottolineato 36016 Thiene (Vicenza) Via M. Corner, 1 ‐ ☏ 0445 380320 ‐ studiobalestro@pec.it ‐ www.studiodentisticobalestro.com SDB ‐ Quaderno ‐ La documentazione dei casi clinici ortodontici 24 mag 2015 ‐ Dott. Balestro Giuseppe TIT ‐ Dr. Peron Carla RGQ ‐ 54/54


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