Azione 21 del 23 maggio 2016

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Cooperativa Migros Ticino

G.A.A. 6592 Sant’Antonino

Settimanale di informazione e cultura Anno LXXIX 23 maggio 2016

Azione 21 M sh alle p opping agine 41-5 0/

Società e Territorio L’Istituto Oncologico della Svizzera italiana introduce la figura dell’assistente spirituale per i pazienti

Ambiente e Benessere Un reportage dalle Ande, tra la Patagonia argentina e quella cilena, alle falde del Cerro Torre e della Cordigliera del Paine

Politica e Economia La guerra dei Tory in vista del referendum del 23 giugno: 1. parte

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Cultura e Spettacoli Nei curiosi baratti dell’antichità ascoltare un grande maestro come Socrate valeva oro

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Porte che si aprono, La lotta svizzera mondi che sprofondano arriva anche in Ticino di Peter Schiesser Racconta Urs, incontrato dopo vent’anni, che il mondo che conobbi oltre 30 anni fa non esiste più. Non troverei più il Guatemala degli anni ’80 e faticherei a ritrovarmi a San Pedro, villaggio maya affacciato sul lago Atitlàn, tanto è cresciuto e mutato. I campi di ortaggi fra il lago e il villaggio hanno lasciato spazio a numerose piccole strutture per turisti, per lo più gestite e abitate da stranieri occidentali. Attorno al lago c’è qualche strada in più, quelle esistenti restano piene di buche e sconnesse, quelle nuove sono anche peggio perché neppure completate, con poche eccezioni. Per contro, la navigazione si è fatta più lenta e difficile. L’acqua potabile resta un’utopia, Urs – che vive a San Pedro da 18 anni – afferma di spendere più in acqua potabile che in cibo ed elettricità. Per contro, l’accesso a internet è diffuso: «la maggior parte degli abitanti indio vive ancora di agricoltura e il cibo scarseggia, il sistema educativo resta pessimo, ma tutti i giovani possiedono uno smartphone», mi riferisce Urs. I giovani vivono in una bolla tecnologica che li ha allontanati dalle antiche radici culturali, immaginando che questa fosse l’autostrada verso la modernità, identificata nel benessere materiale. I vestiti colorati, a San Pedro servono ormai solo ad attirare turisti in cerca di facili cliché. Finito per sempre il tempo in cui l’intera comunità indio viveva la quotidianità sentendosi inserita in un cosmo retto dai ritmi della natura e dal volere delle divinità maya. Facebook e Whatsapp offrono e promettono di più. E pensare che solo trent’anni fa, come mi raccontarono allora a San Pedro (l’assunto fece discutere a lungo gli anziani del villaggio), tre giovani potevano ancora inventarsi la scusa di essere stati rapiti da divinità del sottosuolo per una settimana, nell’intento di nascondere il fatto che avevano sperperato in bevute il denaro affidato loro per comprare del bestiame! D’altronde, anche in Occidente c’è chi ha creduto nella fine del mondo attribuita ad una profezia dei maya... Non che la modernità, nelle sue forme materiali, non fosse giunta già prima a San Pedro: allora mi sorpresi a constatare che i cafetales venivano «concimati» con la plastica, mi venne spiegato che gli indio non avevano ancora capito che questa non si decomponeva come i prodotti della terra. A Urs non ho osato chiedere com’è la oggi gestione dei rifiuti, poiché ancora scioccato dall’esperienza avuta due anni fa in India, dove l’abitudine di gettare ogni scarto per terra si è accompagnata all’avvento della plastica: considerato che la bevanda più diffusa, il tè, per strada non viene più versato in bicchieri di vetro o di coccio ma in plastica e che la popolazione dell’India conta 1200 milioni di persone come minimo, ci sono decine se non centinaia di milioni di bicchierini di plastica che ogni giorno finiscono per terra e negli scoli – non era il caso di deprimersi chiedendo dove buttano i rifiuti a San Pedro. Certo, nel 1998 sono finite le sanguinose dittature militari in Guatemala, susseguitesi dal 1954, dopo il colpo di Stato ordinato dagli Stati Uniti contro il presidente di origine svizzera Jacobo Arbenz. Ma la pace ha trasformato i paramilitari e numerosi soldati dell’esercito in criminali puri e semplici, rendendo insicuro in modo diverso il Paese. Oggi il problema della criminalità è peggiorato: alcuni quartieri della capitale sono in mano a bande simili alle «Mara» salvadoregne. Il potere politico ed economico resta in mano alle élite di un tempo e la democrazia resta di facciata. Tuttavia, la globalizzazione resa possibile dall’avvento delle tecnologie moderne sta rimescolando le carte, se da un lato sradica le giovani generazioni da tradizioni millenarie, dall’altro apre porte prima inviolabili: il compagno di Urs, Juan Carlos, di professione stilista, è riuscito con un crowdfunding a partecipare alla Fiera della Moda di Vienna e se riuscirà a tornarci potrebbe arridergli il successo in Europa. Anche questo è il mondo che cambia.

VOTAZIONE GENERALE 2016 Rinnoviamo a tutti i soci l’invito a partecipare alla votazione generale Migros. Ultimo termine per la spedizione o consegna della scheda

SABATO 4 GIUGNO 2016

di Alessandro Zanoli - foto di Simone Mengani

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