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ha portato allo sviluppo di Protocolli di certificazione taylor made, che permettono di rafforzare il binomio tra eccellenza nella produzione e sostenibilità nella sua accezione economica, sociale e ambientale lungo le filiere produttive (come la certificazione “SPP - Sustainable Procurement Process” di DNV GL, che attesta l’integrazione di principi e criteri di sostenibilità all’interno dei processi e delle decisioni di acquisto).
I Bespoke protocol
della supply chain delle filiere agroalimentari sono sicuramente le certificazioni relative ai diversi standard internazionali. BRC e IFS, ad esempio, sono quelle più specifiche e riconosciute nel garantire la sicurezza degli alimenti, e consentono a fornitori e rivenditori della Gdo di assicurare qualità e sicurezza dei cibi ai consumatori. Tali certificazioni, per quanto a carattere volontario, rappresentano oggi requisiti minimi per accedere al mercato (Figura 3). Un altro standard di riferimento è la ISO 22000, riconosciuta come la “stella polare” dei sistemi di gestione della sicurezza nel settore food, in quanto permette di identificare con precisione i rischi a cui sono esposte le imprese e di gestirli in maniera efficace. Mentre la norma FSSC 22000, nata dall’integrazione tra la ISO 22000 e determinate specifiche tecniche ISO TS, serve per ottenere gli standard di sicurezza nei processi produttivi lungo la catena di fornitura. La ISO 22005, invece, prevede una certificazione di rintracciabilità in grado di rendere i processi aziendali maggiormente trasparenti ed affidabili, infondendo fiducia nei consumatori. Oltre a queste certificazioni, negli ultimi anni hanno avuto una notevole diffusione documenti specifici di prodotto che fanno riferimento agli standard internazionali e che consentono di mettere in
luce tutte le caratteristiche peculiari di un alimento e i suoi elementi differenzianti, comunicandone il valore unico ed esclusivo (ad esempio, la certificazione per prodotti alimentari vegani). Inoltre, una naturale evoluzione di tali strumenti
Altri percorsi disponibili per valorizzare le proprie specificità, ma al di fuori da schemi di certificazione standardizzati, sono i cosiddetti “Bespoke protocol”, disciplinari fortemente adattati ed adattabili alle aziende, che consentono di gestire e valorizzare, anche in termini di comunicazione, gli impegni e i risultati raggiunti dall’organizzazione negli ambiti di interesse (supply chain, sostenibilità a 360°, aspetti ambientali specifici, ecc.). Tali protocolli si sviluppano dalla comprensione delle tematiche e delle aree rilevanti che, ai fini di una gestione responsabile e sostenibile, dovrebbero essere opportunamente considerate nelle
ESEMPIO DI CERTIFICAZIONE
FIGURA 3
September SETTEMBRE 2019
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