PremMagazine II-2 2009

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NEWS della Commissione Ministeriale garantite dalla sola parte in carpenteria metallica della trave; 4) la verifica delle compressioni nel pilastro deve tener conto che il taglio è trasferito dagli elementi compressi del traliccio. In alternativa, le Travi Reticolari Miste possono rientrare nella categoria b) quando: 1) la capacità portante di 2a fase è garantita esclusivamente dal calcestruzzo e dall’acciaio da c.a., secondo gli specifici modelli previsti dalle NTC o, ove applicabile, dall’EN 1992; 2) gli elementi tesi del traliccio resistente a taglio sono opportunamente distribuiti sulla larghezza della sezione. Sulle base delle stesse considerazioni, già avanzate nel precedente punto a), non è consentito in questo caso prendere in conto nella fase finale di funzionamento il contributo dell’acciaio da carpenteria (l’acciaio da carpenteria utilizzato per la 1a fase non può essere preso in conto nella definizione del modello resistente di 2a fase). Se le tipologie strutturali delle Travi Reticolari Miste non rientrano nelle prime due categorie, a) e b), le

Dalla esposizione del Prof. Di Marco si deduce che le Travi Reticolari cui si riferisce la Sezione di ACAI: 1) Non rientrano nella categoria b) che si riferisce al punto 4.1 delle NTC; 2) Non rientrano nella categoria c) che si riferisce al punto 4.6 delle NTC; 3) Rientrano, quindi, unicamente nella categoria a) che si riferisce ai punti 4.2 e 4.3 delle NTC. La Redazione

La posizione di Assoprem Il Comitato Tecnico di Aszioni salvaguardino persoprem ha condiviso la fettamente la sicurezza. classificazione delle Travi Assoprem, soprattutto atReticolari Miste in tre catraverso prove sperimentegorie individuate dalla tali effettuate da centri di Commissione Ministeriale. ricerca Universitari, che In particolare considera hanno confermato e valiche le prime due categorie Ing. Angelo Benvenuti dato le centinaia di prove a) e b), riconducibili alle di laboratorio eseguite dai strutture miste acciaio calcestruzzo ed singoli Produttori Associati in quaalle strutture in cemento armato, con rant’anni di storia, è già da tempo in alcuni accorgimenti permetteranno possesso di numerose indagini che al Produttore, nel transitorio, di rea- mettono in risalto i principali meccalizzare i propri manufatti nel rispetto nismi resistenti propri di queste catedelle norme esistenti. Resta palese, gorie strutturali, anche in funzione di però, che il collocamento più corretto variazioni geometriche (lunghezze e per la maggioranza di Travi PREM è dettagli costruttivi) e di vincolo. sicuramente quello nella categoria Questi risultati, messi a disposizione c), dove la Trave PREM risulta essere della Commissione, potranno esfiglia sia della categoria acciaio che sere anche ulteriormente integrati da della categoria cemento armato in un nuove indagini, da effettuare anche mix estremamente variegato di forme su indicazioni della Commissione e combinazione di materiali. Costrin- Ministeriale stessa, al fine di consegere le Travi Reticolari Miste nelle guire le necessarie e corrette conosole categorie a) e b) significhe- scenze utili alla redazione di mirati e rebbe infatti penalizzare le caratteri- codificati algoritmi di calcolo che otstiche peculiari dei materiali e delle timizzino al meglio i materiali. È certo morfologie messe a punto in una sto- interesse di tutti i produttori seguire ria più che quarantennale e, in defini- un percorso tecnicamente corretto tiva, significherebbe non riconoscere che consenta all’utilizzatore finale di l’estrema potenza ed efficacia delle acquistare e mettere in opera un prostesse. D’altronde è assolutamente dotto concorrenziale a quelli tradicondivisibile che per la categoria zionali, rispettoso delle norme e che c), la più innovativa, vengano fatte, sia risolutore di quelle problematiche dalla Commissione, richieste tecniche per cui è stato pensato, realizzato e rigorose per assicurare che le presta- posto in opera. Inge Service - Milano

“…..È stata poi ricordata l’evoluzione dello schema resistente, dalle fasi della posa in opera e dei getti di completamento in calcestruzzo, nelle quali la portanza è assicurata dalla sola trave in acciaio, a quella di esercizio, quando il comportamento è quello di una struttura mista acciaiocalcestruzzo. Particolare attenzione va dedicata alle peculiarità del collegamento fra trave metallica e calcestruzzo e agli effetti dei fenomeni lenti del calcestruzzo, particolarmente significativi in questo tipo di strutture, sia sullo stato di tensione nell’acciaio che sulla fessurazione del calcestruzzo….”

travi sono da considerarsi come strutture ibride, che rappresentano una innovazione nel campo dell’ingegneria strutturale, per le quali le NTC e gli Eurocodici non hanno previsto specifiche regole di progettazione. Per questo motivo la Commissione Ministeriale sta preparando delle Linee Guida per la progettazione e l’esecuzione di tale tipologia di travi, nelle quali saranno stabiliti i criteri di accettabilità adottati dal Servizio Tecnico Centrale su parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Dalle prime indicazioni della Commissione Ministeriale, i Produttori saranno chiamati a produrre, per le diverse categorie di riferimento: 1) una adeguata sperimentazione su campioni e modelli sia relativamente alla 1a fase sia alla 2a fase, riguardanti le condizioni di esercizio ed ultime, con riferimento anche ai principi della progettazione assistita da prove (EN1990, Appendice D); 2) modelli di calcolo attendibili e giustificati dalla sperimentazione di laboratorio e, ove possibile, numerica; 3) idonee procedure di controllo del processo di produzione.

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