Mario Luzi "Le campagne, le parole, la luce"

Page 82

Mario Luzi: Cento anni Paolo A. Mettel

«Sì, l’immensità, la luce/ ma quiete vera ci sarebbe stata?/ Lì avrebbe la sua impresa/ avuto il luminoso assolvimento/ da se stessa nella trasparente spera/ o nasceva una nuova impossibile scalata …/ Questo temeva, questo desiderava.» Possiamo considerare queste le vere ultime parole del poeta che già intravede il termine della sua lunga e laboriosa giornata umana. In esse noi leggiamo trepidazione e dubbio, una essenziale sintesi dei desideri dell’umano, ma anche la traiettoria di una fede e di una affermazione delle ragioni dello spirito, che certo è stata una delle più luminose della nostra storia recente, tanto più luminosa – nell’aspirazione, nella tensione del linguaggio – quanto più opaco è stato il contesto sociale e civile in cui è venuta ad esprimersi. Parole come queste, di piena scommessa sulla forza della lingua poetica e sulla sua capacità di intendere l’«Altro», ci spingono a vivere con spirito dedicato vorrei dire quasi di servizio il Centenario della nascita di Mario Luzi, non dimenticando di usare la «parola» capace di volare «alta». Già ai suoi esordi giovanili Luzi invitava gli amici a salire sulla barca che aspetta al filo dell’orizzonte poiché con quella prospettiva «… dalla barca si vede il mondo / e in lui una verità che procede / intrepida, un sospiro profondo / dalle foci alle sorgenti…» Una visione da subito profetica e attuale che coinvolge «l’umana compagnia» – per usare una parola leopardiana – in un progetto di viaggio e di conoscenza per intendere la «verità» del «mondo», dentro una prospettiva profondamente creaturale e spirituale. E questa visione facciamo nostra con cuore ed entusiasmo nel lungo percorso degli eventi che onoreranno Mario Luzi durante tutto il Centenario.

81


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.