Il Calciatore maggio 2010

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l’incontro

Come stai?

Cristian Molinaro, difensore dello Stoccarda

Dire “emigrante” è naturalmente non solo una esagerazione ma pure qualcosa proprio fuori luogo, è lui il primo a rendersene conto. Dice che lì in effetti ne ha trovati parecchi di quelli veri (o figli di) e visto che di suo non è che gli piaccia poi tanto starsene da solo, ecco che ha pure modo di frequentarli. Cristian Molinaro da qualche mese, da gennaio per la precisione, è passato dalla Juventus allo Stoccarda. Anche col suo apporto, il club ha saputo cambiare passo, risalendo dal fondo della classifica (era arrivato ad essere anche penultimo) sino alla famosa parte sinistra della graduatoria. Ovviamente pure questo buon andamento delle cose sul campo ha aiutato Cristian nell’apprezzare ancor più questa sua immersione in una realtà lontana e diversa. L’abbiamo contattato e al “nostro” consigliere (fa parte infatti del Direttivo Aic) abbiamo chiesto di raccontarci come vanno un po’ le cose per lui lì “in terra di Germania”.

“Per fortuna ho studiato inglese da ragazzo e c’è l’allenatore, Gross, che un po’ lo parla italiano. Nello spogliatoio c’è poi Kusmanovic che era a Firenze e ci sono brasiliani e spagnoli ed è comunque come detto l’inglese che più mi ha dato una mano. Adesso sto prendendo anche delle lezioni di tedesco, due-tre volte la settimana: a prescindere da quel che potrà essere il futuro, volevo almeno far vedere che mi davo da fare, che cerco insomma di “esserci” ancora di più. Avevo la possibilità di andare all’Atletico Madrid, anche allo Zenit ma alla fine ho deciso di venire qui in Germania, mi sono consultato un po’ col mio manager e lì a casa, con la mia famiglia. La scelta è caduta sulla Germania e dunque sullo Stoccarda perché tutto sommato il tipo di calcio che si gioca qui è un po’

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più adatto a quelle che sono le mie caratteristiche. No, i soldi non sono entrati nella decisione, le proposte erano più o meno dello stesso livello, tra l’altro anche l’Atletico non era messo bene in classifica, solo che quelli dello Stoccarda hanno fatto su di me un pressing più insistito, hanno insomma dimostrato proprio di volermi, ribadendo più volte che avevano bisogno di me”. “In effetti qui mi hanno spiegato che è un po’ tipico dello Stoccarda avere questo tipo di andamento nella stagione, con un avvio sempre lento e poi recuperando, anche se mai si erano venuti a trovare come quest’anno così sotto, anche penultimi. L’allenatore l’hanno cambiato prima che io arrivassi, Gross è in gamba, c’è un buon gruppo e ho avuto anche la soddisfazione di

Qui sopra, Cristian Molinaro con la maglia dello Stoccarda. In basso con quella della Juventus, società con la quale è rimasto fino a dicembre. E’ consigliere dell’Aic dallo scorso anno.

giocare in Champions League contro il Barcellona. In casa abbiamo fatto davvero benissimo, poi a Barcellona è andata come è andata, anche per l’Arsenal è stato lo stesso, certo che con un Messi così è quasi impossibile giocare”. “Vivo in albergo, fino a quando non si deciderà quel che sarà il mio futuro abbiamo convenuto con la società che potesse essere la soluzione migliore. Qui posso dire che c’è praticamente una colonia di italiani tra emigrati o cresciuti qui; ho conosciuto svariati ristoratori e sono spesso a contatto con loro, di mio non mi piace stare da solo e quindi preferisco muovermi. Qui con me c’è stata la mia ragazza, poi anche la mia famiglia e la città è bella, pulita e tranquilla: mi trovo bene. Le partite nella Bundesliga ne hanno una al venerdì, quasi tutte poi al sabato, con due gare alla domenica. Mettendo così di giocare al sabato, noi qui ci si allena la domenica, lunedì libero, due allenamenti il martedì, uno o due il mercoledì, uno al giovedì, uno al venerdì e ritiro al sabato. Qui si lavora in genere molto sulla parte fisica


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