Il calciatore dicembre 2015

Page 31

per i giovani” sostiene Carlo Tavecchio pronto a con-

segnargli l’ennesima statuetta. Il portierone dice che di premi AIC ne ha vinti una dozzina (in realtà con questo sono “solo” 11) servendo su un piatto d’argento la battuta a Max Giusti (“ma che ci fai con tutte ‘ste statuette:

ci fermi le porte? Le metti in giardino al posto dei nani?”). La realtà ce la spiega il numero 1, anche quest’anno “numero 1 dei numeri 1”: “Ho vinto tanto perché ho sempre avuto la fortuna di giocare in grandi squadre, Parma prima e Juventus ora, con grandi compagni senza i quali non sarei andato da nessuna parte”. E il futuro è ancora suo, anche se all’orizzonte hanno già indicato quale suo erede quel Gianluigi (nomen omen) Donnarumma che a soli 16 anni è già titolare al Milan: “Donnarumma è bravo, è riuscito a gesti-

re le pressioni di San Siro nonostante l’età. E vedo che lo stanno tutelando in maniera egregia: altri giovani sono stati bruciati, dai complimenti prima e dalle critiche poi”. Compagno di Buffon, in quel Parma dei miracoli, c’era pure Marco Di Vaio chiamato a premiare il miglior terzino di fascia destra. Di difensori se ne intende (“al Parma

in allenamento, o mi trovavo di fronte Thuram o Fabio Cannavaro. In porta poi c’era Gigi… e per un anno li ho guardati dalla panchina”), così come se ne intende chi ha votato Matteo Darmian, certamente il migliore nel suo ruolo dello scorso campionato. Direttamente da Manchester l’ex granata non ha dubbi: “In

Inghilterra si sta bene, è un gran bel campionato, anche se in questo momento lo United non sta at-


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.