Asperö HAB, Giovanardi

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ANTIMUFFA

BIOCIDI

In generale tutti i tessuti (soprattutto i naturali come cotone e lino ma anche i poliesteri, acrilici e spalmati PVC) se sottoposti a particolari condizioni di umidità e calore dettati dall’ambiente circostante, vanno incontro a danni permanenti dovuti al fatto che alcuni organismi (muffe) li attaccano e se ne nutrono. Infatti nel caso in cui le muffe riescono ad intaccare la fibra, si innesca un meccanismo di progressiva degradazione del tessuto non reversibile.

I biocidi sono definiti come i principi attivi o preparati a base di un insieme di questi, destinati a distruggere, eliminare, inibire, rendere innocui, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo con mezzi chimici o biologici.

Per evitare tali danni si impiegano normalmente biocidi (disinfettanti, preservanti, per il controllo di animali nocivi e altre applicazioni) definiti come “qualsiasi sostanza o miscela costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo che non sia di natura fisica o meccanica”. La messa a disposizione in commercio e l’uso di biocidi all’interno dell’Unione Europea viene garantita e controllata dal Regolamento (UE) n. 528/2012 Biocidal Product Regulation – BPR che ha lo scopo di migliorare il funzionamento del mercato interno attraverso l’armonizzazione delle norme relative all’utilizzo dei prodotti biocidi garantendo un elevato livello di tutela della salute umana, animale e dell’ambiente. Gli organismi coinvolti nei processi definiti dal Reg. sono le Autorità Competenti degli Stati Membri e l’autorità centrale ECHA – European CHemicals Agency.

ANTISTATICITÀ Le fibre sintetiche e i film plastici, a causa del loro carattere idrofobo, presentano nei confronti dell’elettricità una conducibilità ridotta tanto da mantenere per lungo tempo un’atmosfera carica elettricamente nel loro intorno una volta strofinati con altri corpi o con se stessi. Per diminuire le scariche elettriche si può operare in ambiente controllato ad elevato valore di umidità, ionizzare l’ambiente circostante, diminuire il più possibile l’attrito dinamico oppure applicare sostanze chimiche idrofile (prodotti anionici, cationici e anfoteri). Si evitano così le formazioni di questi campi elettrici statici, responsabili di attirare la polvere, provocare scintille o rendere difficile lo svolgimento (soprattutto per i film plastici). Il trattamento antistatico consiste in laccature, additivi e finissaggi speciali; la conducibilità elettrica superficiale viene misurata con appositi strumenti al fine di soddisfare condizioni di utilizzo specifiche (come ad es. la Direttiva ATEX 2014/34/UE)

Rientrano nella categoria i disinfettanti, preservanti, repellenti e attrattivi, controllo animali nocivi, ecc… Nel mondo del tessili outdoor, si è soliti utilizzare dei fungicidi e antibatterici generici. L’utilizzo dei biocidi, in campo di sicurezza per la salute dell’uomo, viene regolato dal Regolamento Europeo 528/2012 (BPR).

BIOSSIDO DI TITANIO - TiO2 Il biossido di Titanio (TiO2) è un composto chimico che si presenta sotto forma di polvere cristallina incolore, tendente al bianco. Il biossido di Titanio, per il suo alto indice di rifrazione, è usato principalmente come pigmento bianco nelle vernici, nelle materie plastiche e nel cemento da costruzione e come opacizzante per le vernici colorate; per tale ragione, viene anche comunemente chiamato “bianco di titanio”. I pigmenti a base di biossido di Titanio hanno maggiore potere coprente, non sono tossici e non anneriscono se esposti all’acido solfidrico. È usato anche come carica nelle materie plastiche e nella gomma, come opacizzante nella carta e nelle fibre tessili e nei materiali ceramici per aumentarne la resistenza agli acidi. Il biossido di Titanio è inoltre un noto catalizzatore in grado di degradare per ossidazione numerosi composti organici. Sfruttando questa proprietà si possono ottenere materiali che in grado di distruggere i composti organici depositati su di essi. Questa proprietà potrebbe portare allo sviluppo di una nuova classe di prodotti dotati di proprietà autopulenti e disinquinanti. Il biossido di Titanio nella forma anatasio è già in uso come degradante di sostanze tossico-inquinanti in un centro in Spagna. Esposte alla luce solare le molecole di TiO2 catalizzano l’ossidazione di residui organici (sporcizia, depositi dell’inquinamento e microorganismi di vario genere) in acqua e diossido di carbonio.

Norme di Riferimento DIN 54345-1 Testing of textiles; electrostatic behavior; determination of electrical resistance EN ISO 80079-36 Explosive atmospheres - Part 36: Non-electrical equipment for explosive atmospheres - Basic method and requirements

BACKLIT - RETROILLUMINAZIONE La particolarità di un tessuto idoneo alla retroilluminazione è una resa cromatica elevata dell’immagine quando illuminato da una sorgente elettroluminescente posta dietro allo schermo (che può essere un tessuto, un materiale plastico rigido, un display).

BLACK OUT - OSCURANTE È la caratteristica specifica di un materiale tessile che non permette la trasmissione della luce visibile, funge perciò da schermo solare totale. Si ottiene attraverso layer aggiuntivi di spalmatura nera interna o di membrane accoppiate nere che bloccano la radiazione solare in un range di lunghezze d’onda comprese tra i 400 e 700nm. Questi tessuti speciali vengono utilizzati per coperture, pergole, tende avvolgibili, schermi per video proiezione, ecc…

Lo scopo della retroilluminazione è quella di far apparire con chiarezza un messaggio che altrimenti potrebbe confondersi tra mille diversi stimoli visivi. Nell’indoor, moduli retroilluminati atti ad informare o a far promozione, sono importanti per essere visti e attirare l’attenzione dell’utente. Nell’outdoor le dimensioni saranno sicuramente più grandi e lo scopo è quello di emergere con una segnaletica promozionale o informativa in caso di manifestazioni notturne.

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Quindi un tessuto backlit è consigliato per la realizzazione di totem, per le segnaletiche in luoghi pubblici indoor e outdoor, per le insegne agli eventi fieristici, per i display nei punti vendita o per abbellire con quadri e accessori la propria casa, o il negozio stesso.


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