La Necropoli Portuense

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bianca), D (Colombario Portuense) ed E (~ della Vaschetta). Nella maggiore di esse, il Colombario, è stato rinvenuto un sarcofago in marmo (Sarcofago di Selene), trasportato al Museo Nazionale Romano. La sistemazione delle cinque tombe avviene nel 1982. In quello stesso anno viene riconosciuto come parte della Necropoli Portuense anche un III settore, posto a 400 metri di distanza dai primi due, su via Ravizza, dal quale emergono due tombe: la tomba 1 (~ dell’airone), e la tomba 2 (~ di Epinico e Primitiva). Un IV settore infine viene individuato nel 2000, sul versante opposto della collina rispetto ai primi due settori, presso via Bianchi durante la costruzione di un parcheggio interrato. Da esso emergono due nuclei di edifici funerari: un colombario ad uso collettivo ed un sepolcro familiare, detto Tomba di Atilia. La sistemazione dell’area si conclude nel 2006.

L’abitato altomedievale

L’utilizzo

della

necropoli

cessa

repentinamente,

dall’oggi al domani, nel terzo decennio del III sec. d.C., probabilmente a seguito di una grande alluvione: intense e prolungate smottamento

piogge di

devono argille

aver

dalle

provocato colline

di

un

esteso

Monteverde,

accompagnato dallo straripamento del Tevere. Il risultato è stato il deposito sopra la necropoli di uno spesso bancone 7


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