La mostra 1914 - 1918 Soldati
e artisti a cent’anni dalla Grande Guerra, ideata
dall’associazione Arte nella Grande Guerra in collaborazione con la Libreria Militare e la Libreria Libet vuole indagare una materia fragile, delicata, vulnerabile e tuttavia preziosa e colma di significati che toccano intimamente i nostri tempi: la memoria di ciò che avvenne davvero nel mondo mentale di chi, cent’anni or sono, dovette partecipare ai combattimenti. La ricorrenza del centenario della Grande Guerra rappresenta un’occasione ineludibile in tal senso. Un’occasione per riconoscere i cambiamenti che il “colpo di tuono” dei cannoni apportò all’arte dei paesi combattenti, anche e soprattutto in riferimento alle numerose opere prodotte dagli artistisoldato, opere a tutt’oggi
spesso “invisibili”: dimenticate o non sufficientemente valutate e studiate. Un’occasione inoltre per riflettere sulla cosiddetta “letteratura di guerra”, per trarre dalla polvere i numerosi manoscritti ancora inediti e rileggere i moltissimi libri di valore spariti dalle librerie, assegnando loro finalmente il ruolo che meritano all’interno della storia della letteratura.
Rappresentano un esempio in tal senso i due diari di guerra riscoperti recentemente da Dario Malini, presidente dell’associazione Arte nella Grande Guerra, e pubblicati presso Mursia editore: Il sorriso dell’obice, la vicenda di un giovane pittore italiano che combatté sul fronte dell’Isonzo, e Taccuino di un
nemico, testimonianza unica di un soldato ebreo nell’esercito tedesco.
In due sedi espositive del centro di Milano (Librerie Militare e Libreria Libet, distanti l’una dall’altra poco più di cinque minuti a piedi), viene proposto un nucleo di 30 opere originali (disegni, grafiche e acquarelli della collezione Arte nella Grande Guerra), con l’intento di attuare una riflessione sulle conseguenze del conflitto dal punto di vista delle vittime: i soldati, i civili (donne vecchi e bambini), i feriti. In vendita, il catalogo 19142014 La guerra invisibile, che presenta una selezione più ampia di opere d’arte rispetto a quelle esposte: cento lavori, in gran parte inediti, di soldati e artisti testimoni, provenienti da tutti i fronti.