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del mercato. Se da una parte ci viene riconosciuta un’ottima immagine, dall’altra bisognerebbe sfatare il mito che presenta i distributori automatici Ducale come macchine dal costo proibitivo. La Ducale non è sicuramente una macchina inaccessibile, sia a livello di costi che di manutenzione. La nicchia di mercato di fascia alta l’avete sicuramente occupata. Pensate in futuro di penetrare in altri segmenti di mercato con prodotti più competitivi? È lo stesso mercato che ormai richiede una strategia simile. Ormai è cambiata la tipologia delle locazioni e si richiedono macchine più piccole che comunque riescano a garantire dei buoni standard qualitativi. Il nostro obiettivo quindi potrà essere quello di creare macchine con una minor autonomia, modulari, con tutte le caratteristiche qualitative di una macchina Ducale. Cercheremo di adeguarci alle esigenze del mercato ma senza per ciò dover cambiare la nostra filosofia e le nostre caratteristiche. Nel segmento dei 300-400 bicchieri il mercato presenta una serie di alternative con prezzi a volte realmente molto aggressivi, sarà comunque una sfida impegnativa.

È una sfida impegnativa anche perché alcune gestioni adottano una politica molto aggressiva sul prezzo del caffè, prodotto “spia” e traino di tutto il mercato e questo si traduce in margini veramente troppo bassi. Questa mancanza di redditività ha tutta una serie di conseguenze negative sul mercato. Con l’introduzione dell’euro il gestore ha valorizzato quello che vende a livello di snack, ma il caffè è rimasto ad un prezzo minimo. Per quanto riguarda l’assistenza alla macchina, che tipo di politica attuate? Comunichiamo molto con i nostri clienti che in genere sono già ben strutturati, quindi il nostro compito è dare una corretta istruzione ai loro tecnici organizzando dei corsi di aggiornamento e ricevendo da loro il feedback necessario a migliorare costantemente il nostro prodotto, come previsto da opportune procedure del nostro sistema qualità certificato ISO 9000 2001. Noi per primi pretendiamo una buona conoscenza della macchina e della sua corretta manutenzione. Spesso organizziamo degli stage in azienda di uno o due giorni. Uno dei problemi tipici dei fabbricanti di macchine automatiche di caffè è la prima o le prime erogazioni. Come avete affron-

tato e risolto la questione? In questo siamo molto avvantaggiati dal gruppo in metallo che con una maggior massa termica e una temperatura costante, garantisce sempre un’ottima qualità nel prodotto erogato. Può essere solo un po’ inferiore la qualità del primo caffè del lunedì mattina. Visto che le nostre macchine eseguono tutte le operazioni di preparazione delle bevande al loro interno, si può ovviare a questo, temporizzando l’erogazione di un caffè di prova che non viene distribuito. La macchina Ducale ha un buon livello di accessibilità? Una volta aperta è di facile gestione? Le nostre macchine sono molto razionali, il circuito elettrico e idrico sono protetti da serrande a scorrimento, in un attimo si accede ad esempio alle schede elettroniche. I contenitori dei prodotti, anche grazie anche al nostro sistema Mixerless®, sono collocati in una posizione più bassa rispetto a quella delle macchine tradizionali, quindi molto più comodi. Siamo convinti che l’accessibilità della macchina sia ottima. Come vedete il mercato del vending? Secondo Voi è ancora in crescita o è in un momento difficile? Ci sono ancora spazi D.A.ITALIA 35


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