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A giudicare dalle atlete giovanissime che lo rappresentano non sembrerebbe, ma il “Val di Fassa Artistico Ghiaccio Pavei d’Arjent” ha una storia lunga più di vent’anni. La società, che insegna a compiere piroette, salti ed eleganti coreografie sul filo di lama, è nata nel 1994 (anche negli anni precedenti si praticava il pattinaggio artistico ma la costituzione del gruppo c’è stata solo allora), per volontà delle fondatrici Zita Soraperra e Ivana Tomasino. L’attuale presidentessa è Christine Detomas Planchensteiner che, come chi l’ha preceduta in questo ruolo, è volontaria. E nonostante il cuore della società siano soprattutto impegno e amore per questo sport, la compagine è solida e protagonista nel panorama artistico nazionale e internazionale, tanto da aver portato alcune atlete al professionismo. Tra queste ci sono Martina Bernard di Pozza che da anni si esibisce, con compagnie specializzate, in spettacoli di pattinaggio artistico in giro per il mondo (anche sulle navi da crociera) e anche Caterina Nemela, Monica Bernard e Adele Battisti, che ora sono insegnanti della società fassana. «Le nostre ragazze del settore agonistico - spiega la presidentessa Christine - si allenano dieci mesi l’anno, sei giorni su sette e, da settembre ad aprile, sono impegnate con le gare. Partecipiamo ai circuiti della “Federazione Italiana Sport Ghiaccio”, con il ballo di gruppo, alle gare dell’”Unione Italiana Sport per tutti” e pure all’”Europa Criterium”, per cui siamo state a Celje (Slovenia), Innsbruck e Bellinzona. Cerchiamo di uscire spesso dai confini nazionali per stimolare le ragazze. Nei contesti europei si misurano con pattinatrici della loro stessa età, ma appartenenti ad ambienti sportivi differenti. In questo modo crescono, migliorano e si appassionano alla disciplina. Da dieci anni, poi, organizziamo anche la Coppa Europa di pattinaggio di figura, una gara internazionale (circuito Europa Criterium) con atleti provenienti da tanti Paesi: dalla Francia alla Russia». Il confronto con il panorama internazionale è più interessante se si riesce a esprimere, oltre al talento, anche la propria identità. Così, il locale Artistico Ghiaccio, da qualche tempo, ha intrapreso un percorso di valorizzazione all’appartenenza al territorio e alla minoranza linguistica ladina. Già il nome “Pavei d’Arjent” (dal ladino Farfalle d’Argento) è esplicativo. «Più FassaNews

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