Architettiverona 112

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PROGETTO

Chievo ergo sum

chio rimane il reparto falegnameria. volezza del progetto farsi carico delle La superficie occupata è vastissima, tracce della storia economica e sociale e a tutt’oggi appare come una fortez- di questo luogo 1. za racchiusa da una cinta che la rende Poco oltre l’ex Cardi rimane invece imperscrutabile. La palazzina degli in attività un’altra struttura che, per uffici attestata sulla strada è l’unico estensione e scala, ha segnato con deelemento completamente percepibile. cisione un tessuto residenziale in fase A pianta rettangolare, sul lato corto di consolidamento. Si tratta del cendi ingresso abbozza la fisionomia di tro di formazione professionale Prouna Y caratterizzata da una bussola- volo, costruito da Libero Cecchini filtro. Da qui si scorgono, all’interno nel 1966 come costola dell’omonimo istituto assistendel recinto, i vasti « Negli nuovi edifici ziale per sordopiazzali di manodell’istituto Provolo lo muti. L’aumento vra e il battaglione di fabbricati ‘stile Libero’ si manifesta degli allievi e la richiesta di serdalle coperture a appieno, partendo dalla vizi dell’Opera shed, tappezzati valorizzazione della nuda resero necessalungo le facciate materia e delle ria la realizzaziodalle baie di cane di una vera e rico per la movisue potenzialità » propria cittadelmentazione dei mezzi. Tettoie, ricoveri attrezzi e la la atta ad ospitare 320 alunni, comcasa di famiglia sembrano essere fer- prensiva di scuole, palestra, laboratori mi al momento dell’abbandono: per- e officine e degli alloggi per ragazzi ché ora non vi è più nulla se non lo ed educatori. Il progetto ha inglobato spettro di quel grande sviluppo indu- la preesistente villa settecentesca, ristriale andato scemando nel processo partita attestando da un lato le attidi globalizzazione. La prospettiva alle vità didattiche, sportive e la cappella, porte è quella di una completa ricon- dall’altro il convitto con la mensa, gli versione dell’area in senso residenzia- spazi collettivi e ricreativi e l’ambule e commerciale: starà alla consape- latorio medico. Al centro un’ampia

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zona verde per il gioco ricorda l’antica spazialità del brolo. Nei nuovi edifici lo ‘stile Libero’ si manifesta appieno, partendo dalla valorizzazione della nuda materia e delle sue potenzialità, che sia cemento armato, pietra, vetro o semplice colore. La materia pren-

de forma sfruttando le tecniche costruttive per raggiungere spazi ampi e funzionalità moderne, come nelle coperture “a grattuggia” dei laboratori di falegnameria. Poco più in là svetta l’imponente mole del dormitorio, quasi a dialogare in altezza con 06. La villa settecentesca inglobata nell’insediamento al Chievo dell’Istututo Provolo. 07. La facciata della scuola media oltre l’antico muro di cinta. 08-09. Lo svettante volume dei dormitori dell’istituto in rapporto al contesto urbano.

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2018 #01


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