AOPA News apr - giu 2005

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COSE CHE SUCCEDONO SOLO AGLI ALTRI.... Quando, all’inizio di giugno, il Presidente mi ha, come al solito, ricordato l’avvicinarsi della data limite per scrivere un articolo per il Bollettino AOPA, mi sono grattato la testa: di cosa scriverò stavolta? Il destino ha provveduto a darmi subito un soggetto che, per me almeno, rimarrà indimenticabile. Sabato 18 giugno: giornata bellissima, visibilità oltre 20 chilometri. Non una nuvola in cielo. Sto preparandomi per una vacanza in barca con amici, e devo portare il nostro Twin Comanche da Bresso a Biella per l’ispezione delle 50 ore. Un breve e piacevole volo, e l’amico Noja mi riporterà indietro con un altro velivolo. Ci salutiamo partendo: lui passerà a sud del CTR di Malpensa, io preferisco passare a nord, anche se ci vogliono due o tre minuti di più, ma il paesaggio è più vario e colorito, specialmente oggi. Avrei fatto meglio a seguire lui. Decollo, contatto Milano Informazioni, inserisco il mio bravo 7000 Charlie, e riporto su Saronno, proseguendo poi per Varese, Angera e Romagnano. Ci sono molti velivoli in giro, e mi ripeto almeno un paio di volte di fare bene attenzione. Sento di un traffico proveniente da Romagnano, e dopo qualche minuto vedo un velivolo bianco sulla costa del lago Maggiore che procede verso Luino. Eccolo là, è senz’altro lui.

Viro vicino alla rocca di Angera, puntando su Romagnano. Vado a 155MPH, circa 135 kts, al regime economico, e mantengo 1900 ft, per non stare a 2000, dove stanno tutti. E continuo a guardare in giro. E di colpo, ecco a ore 11, a 300-400 metri, un velivolo che mi sembra un Centurion punta dritto contro di me (in realtà era un Cessna 172RG). E’ bianco, con una striscia marrone o verde, nitidissimo. Spingo sul volantino e viro bruscamente a destra, ma vedo con orrore il dorso tutto bianco dell’altro velivolo: ha fatto la stessa manovra anche lui, senza però virare, e stiamo avvicinandoci paurosamente! Tiro disperatamente per fermare la discesa, il muso si alza e l’altro scompare sotto il motore sinistro. Spero di avercela fatta, ma un botto sordo mi contraddice subito: ci siamo urtati! La metà esterna dell’ala sinistra è come esplosa, con lamiere che sbandierano al vento, ed il velivolo inizia a rollare verso sinistra. Dò tutto alettone destro, ma non basta: dò anche molto piede destro ed il rollio si ferma ed il velivolo inizia lentamente a raddrizzarsi. Lancio subito un Mayday a Milano, e dichiaro l’intenzione di scendere a Vergiate. Subito dopo l’altro velivolo comunica di non avere gravi problemi di controllo, e di voler venire a Vergiate anche lui. Meno male, penso, almeno siamo ancora


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