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Di Napoli è il giocatore ideale per il Potenza: «Progetto serio, ma è difficile»

Un sogno (ir)realizzabile Capuano: «La società sa che voglio per puntare in alto» RISCHIERA’, alla fine, di diventare il tormentone dell’estate: Di Napoli a Potenza è un sogno realizzabile, oppure no? C’è chi dice, giustamente, che un calciatore con queste caratteristiche, e soprattutto con un ingaggio importante anche per la B, sia un lusso che il Potenza non può permettersi. Ma c’è anche chi, forse con perizia e mestiere, mette in giro la voce che Di Napoli è stato visto addirittura a viale Marconi. Senza prendersi troppo in giro è questo il nome che farebbe schizzare in alto le quotazioni del Potenza di Capuano, che attende sempre il completamento della rosa per un campionato ambizioso. All’indomani della sfida di Coppa Italia, che proietta il Potenza a un passo dalla qualificazione al prossimo turno, e visto che in città, specie tra quelli che hanno assistito alla partita col Noicattaro (per la verità non erano nemmeno pochi), è apparsa evidente la necessità di completare il reparto d’attacco con un giocatore esplosivo, come proprio DiNapolipuò essereinquestacategoria, facciamo il punto della situazione parlando direttamente con l’interessato. «Non posso negare di aver parlato con il mister Capuano e nemmeno di essere rimasto particolarmente affascinato dal progetto e dalle garanzie che mi ha dato il Po-

Di Napoli in gol con la Salernitana. A destra Capuano intento a scalciare una bottiglia

tenza. Per me non ci sarebbe nessun problema a vestire il rossoblù, non ne faccio una questione di categoria, non ho paura delle sfide, anzi mi esaltano», afferma l’attaccante milanese. «Dopo aver trovato sostanzialmente un’intesa di massimacon lasocietàdiPostiglione, siè stabilito un contatto tra le due società e lì c’è stato l’intoppo», spiega. In buona sostanza la Salernitana

non intende partecipare all’ingaggio di Di Napoli, anzi la società di Lombardi, che è in rotta col giocatore fuori rosa, intende persino monetizzare da un’ipotetica cessione del giocatore (l’anno scorso autore di 13 reti in gran parte decisive per la salvezza) in B. «Ma allo stato attuale, nessuna offerta concreta dalla cadetteria e concreto rischio di restare a Salerno, in forza di un al-

tro anno di contratto, senza giocare - ribadisce Di Napoli - La società si è impuntata e io ho fatto altrettanto, non c’è nessun problema, posso anche restare fermo». Fatto sta che è risaputo che il calciatore, che avanzerebbe anche dei soldi pregressi si è tutelato in via legale per non perdere i diritti che gli spettano. «Sono però 20 giorni che non sento più il Potenza - ha detto candida-

mente - adesso mi sta facendo una corte serrata il Pescina, ma anche in questo caso, inutile ripeterlo, il problema è sempre lo stesso ed è la Salernitana». Si potrebbe, però, ipotizzare uno scioglimento della tensione intorno agli ultimi giorni del mercato, che chiude il 31 agosto, anche se più passa il tempo e più diventa irrealizzabile l’operazione. Fatto sta che Capuano, analizzando la gara ci Coppa e, più in generale, il cammino del Potenza e l’allestimento della rosa che ha a disposizione, afferma: «Avevamo allestito una super squadra per la Seconda Divisione, adeso che siamo in Prima ci manca qualcosa. La società lo sa bene che cosa ci serve per fare un salto di qualità. Nomi non ne faccio, lascio alla vostra intelligenza immaginarne di più. Aggiungo soltanto che allo stato attuale, nel nostro campionato ho contato almeno dodici squadre che possono ambire alla B diretta o a fare i play off. In queste c’è anche il Potenza? Non lo dirò mai». Capuano si esprimerà quando al tridente costruito per la Seconda (Catania-Polani-Aquino, con il jolly De Cesare) si aggiungerà quel tassello che gli consentirà definitivamente di compiere il salto di qualità per un canmpionato ambizioso. Alfonso Pecoraro

Melfi E’ un centrocampista. Ora manca solo il difensore

IL PRIMO AVVERSARIO DEI GIALLOVERDI

D’Andria per Rodolfi

Brindisi, una corazzata al Valerio

E' GIOVANNI D'Andria il centrocampista di qualità individuato dalla società gialloverde per rinforzare la propria linea mediana. Il giocatore è atteso in giornata a Melfi per firmare il contratto che lo legherà al club federiciano. Classe 85, dotato di piedi buoni e ottima corsa, D'Andria è un centrocampista molto forte e già nel recente passato ha rischiato di approdare in gialloverde. Novelli infatti stravedeva per lui, tanto da considerarlo una prima scelta anche rispetto a Cammarota, uno che a Melfi ha fatto benissimo. D'Andria nell'ultima stagione ha militato nel San Marino, dopo che ha giocato con ottimi risultati nel Bellaria. Tre anni fa lo prese il Cesena in serie B per poi giralo in prestito in compagini di serie C. Tatticamente D'Andria è

in grado di ricoprire tutti ruoli del centrocampo. Può fungere da interno, può agire davanti alla difesa, può anche giostrare da rifinitore dietro le due punte nel 4-3-1-2 che sta approntando Rodolfi. Dunque un importante jolly che avrà il compito di fornire spessore al reparto nevralgico. D'Andria ha vinto la concorrenza di Vincenzo Maisto, che è poi finito alla Paganese di Palumbo in Prima Divisione, dove troverà tanti suoi ex compagni della passata stagione da Sciannamè, a Mitra, a Gambi e per finire a Castaldo e Tufano. Il giocatore ex del Cassino, non ha mai abbassato le sue pretese economiche, mentre D'Andria che a detta dei dirigenti gialloverdi, non è da meno, aveva un costo decisamente più abbordabile. Considerando che stiamo parlando di un calciatore di 24 anni, che è

capace anche di segnare alcune reti nell'arco di un campionato, davvero un bel affare per il Melfi. Giovanni D'Andria, è atteso a Melfi in giornata per mettere nero su bianco e firmare il nuovo contratto, dopo che il Melfi ha raggiunto l'accordo con il San Marino, parlando direttamente con il Direttore Sportivo del club del Titano, Davide Centofanti, ex terzino dell'Inter. Sistemato il centrocampo ora non resta che chiudere il discorso difensore centrale. Sfumato Gargiulo che non ha manifestato il giusto interesse nel considerare la piazza melfitana, è tramontata la pista Filippi, troppo in là con gli anni, la dirigenza normanna intende assicurarsi un giocatore di livello in grado di fornire un contributo rilevante al pacchetto arretrato. Si parla di due giocatori,

entrambi di categoria superiore contattati dal Melfi che hanno giocato la Coppa Italia. Questo è un particolare importante, perché se si dovesse chiudere la trattativa in giornata, teoricamente il difensore centrale sarebbe in grado di giocare già domenica al debutto in campionato. Lo scopo della società è quello di dare a Rodolfi una rosa completa su cui lavorare immediatamente e senza ulteriori perdite di tempo. Con l'arrivo di D'Andria manca solo il leader difensivo. SQUADRA - Intanto domani è in programma il terzo impegno ufficiale di Coppa a scafati: sarà un altro passo di avvicinamento alla prima sfida di campionato, in programma domenica al Valerio contro l’ambizioso Brindisi. Emilio Fidanzio

BRINDISI Dopo cinque anni si ritorna in Seconda Divisione con la spinta di una piazza che vorrebbe riconquistare la terza serie che manca ormai da 20 anni. Il confermato mister Silva ritrova la struttura della rosa della passata stagione, con undici giocatori confermati fra cui spiccano Trinchera, Fiore, Moscelli e Galetti. Quest’anno il tecnico lombardo si affida ad un 3-4-3. REPARTO ARRETRATO: Arriva dalla Cavese l’esperto Petrocco che nel 2004 fu protagonista della promozione del Vittoria in C1 proprio ai danni del Brindisi; per lui esperienza anche in serie B con il Messina e diversi campionati in serie C. Ferrante è una giovane promessa siciliana, ex terzo portiere del Catania. Promossa a pieni voti dalla stagione precedente, per la nuova difesa a tre, le opzioni Trinchera, Taurino e Corazzini come centrali rappresentano una garanzia. L’acquisto di Suriano dal Gallipoli, è un valore aggiunto di indubbia qualità e sostanza. CENTROCAMPO: Con la classica linea a quattro, il reparto sarà affidato agli esperti Minopoli e Battisti. Sulle fasce ampia possibilità di scelta per il tecnico lombardo che potrà affidarsi all’esperienza di Fiore oppure ai giovani Lenti, Montella, Piccinni e Pasqualini. PACCHETTO OFFENSIVO: Con un trequartista (Alessandrì) dietro le due punte, il Brindisi si riaffida al duo Galetti – Moscelli. Classica prima punta, Galetti è preciso di testa ed abile sia con il destro sia con il sinistro. Moscelli al suo fianco è inarrestabile quando decide di accentrarsi e provare il tiro da fuori. Ai due si aggiunge Albodoro, con il pacchetto offensivo completato da Siclari, al suo quinto anno consecutivo in seconda divisione. PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): Petrocco; Idda, Trinchera, Suriano; Montella, Minopoli, Battisti, Lenti; Alessandrì, Galetti, Moscelli. All.: Silva. ALTRI GIOCATORI DELLA ROSA: Brescia (p), Ferrante (p), Camposeo (d), Corazzini (d), Taurino (d), Papa (d), Fiore (c), Paqualini (c), Piccinni (c), Siclari (a), Albadoro (a).

Il giovane di Ripacandida si trasferisce per un anno a Messina in serie D. “Voglio mettermi alla prova”

Petagine cambia: da gialloverde a giallorosso

Petagine

GINESTRA Finalmente Davide Petagine, il ventenne centrocampista di Ginestra, ex Melfi serie C 2 ha trovato una sistemazione, è stato acquistato dal Messina e da ieri, 17 agosto è a disposizione della squadra. Ha già raggiunto la Sicilia, accompagnato dal padre Giovanni, ex giocatore della Vultur Rionero, anni ’80. Davide Petagine di Ginestra, il fantasista centrocampista del Melfi di serie C 2, che a scadenza del contratto, ha deciso di cambiare casacca per dimostrare cosa è capace di fare col pallone tra i piedi. Dopo sei anni di esperienza con la squadra federiciana, ha deciso di approdare in altri lidi. Richieste le ha già avute, compresa quella con lo stesso Melfi, ma ha deciso di cambiare sede e Regione. Cresciuto calcisticamente nelle squadre giovanili dell’Horaziana Venosa, già a 5 anni dava i primi calci al pallone sotto l’attento sguardo dei tecnici Ferrenti, Bruno e Discialè, in seguito fino a 13 anni da Tommaso Lotumolo di Venosa ha avuto i primi insegnamenti sul ruolo da coprire in campo. A 14 anni giunge a Melfi, mettendosi in

mostra nei campionati della Berretti fino ad approdare in prima squadra nel campionato 2006/2007 dove esordì a Cosenza contro il Rende. In questi giorni, Davide Petagine si trova a Ginestra per trascorrere alcuni giorni di vacanza, ha già le idee chiare sul suo futuro, in attesa di una chiamata, ha deciso di andare fuori Regione per maturare anche come persona, Gli abbiamo posto alcune domande: Dall’esperienza melfitana cosa hai tratto? Ho ricevuto tanto, migliorando nella tecnica e nella padronanza del gioco. Perché hai deciso di lasciare il Melfi e la Basilicata? Per mettermi alla prova e,soprattutto, per crescere come persona. La più bella soddisfazione raggiunta a Melfi. L’esordio contro il Rende a Cosenza ad ottobre nel campionato 2006/2007. Ho provato tanta emozione e la tensione era a mille. Io, appena diciassettenne, giocavo per la prima volta insieme a compagni di squadra molto più grandi me.

Il momento più triste? Quando durante il play-out sempre nel campionato 2006/2007 ero infortunato e soffrivo in tribuna nel vedere i compagni lottare senza il mio apporto. Felice di questa destinazione in Sicilia? Si, a me interessa giocare, non tanto la lontananza da casa. Questa è la storia di un ragazzo semplice ed umile i un piccolo paese della Basilicata che ha deciso di andare fuori regione per sfondare. Non è che a Melfi ha avuto poco spazio, per prendere questa decisione? Il padre Giovanni ex giocatore della Vultur Rionero aggiunge: “a Messina mio figlio percepirà più di quanto prendeva a Melfi e questo la dice lunga su come veniva…trattato. Sono felice della sua destinazione e sicuramente farà valere quanto sa fare col pallone”. A Messina Davide Petagine firmerà per un anno con possibilità di rinnovo per un altro anno, senza trascurare richiesta da società di altre categorie. Lorenzo Zolfo

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Martedì 18 agosto 2009


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