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36 Originale primo maggio all’associazione “Stelle d’argento”

Intervista all’assessore Melidoro

Un pranzo a sorpresa per aiutare i terremotati

Centro storico nodo nevralgico per Nova Siri

POLICORO - Il pranzo della solidarietà. Nella giornata del primo maggio, la festa dei lavoratori, quando tutti sono a casa a godersi una giornata di riposo, per quelli che hanno la fortuna di lavorare, con la città che si svuota, c'è chi, dopo aver lavorato per tutta la vita, ha ancora la forza di essere protagonista. E in questo momento il primo pensiero, per chi ha una certa sensibilità, va a chi un mese fa ha perso persone care, case e tutto quello che aveva. Il riferimento naturalmente è alle popolazioni dell'Abruzzo che in pochi attimi hanno visto svanire i sacrifici di una vita. Ma a circa 500 chilometri almeno cento persone hanno voluto dedicare il proprio tempo libero e il primo maggio ai terremotati non solo idealmente, ma anche concretamente. Come? Con un pranzo. L'originale idea è venuta a Paolo Consalvo, presidente dell'associazione culturale “Stelle d'Argento”, che ha radunato un centinaio di soci nella sua sede di via Monginevro, (in tutto i tesserati sono 120 circa), per dare vita a una

Il pranzo del primo maggio tra le Stelle d’argento di Policoro

giornata tutta all'insegna della solidarietà. Intorno alle 14 di venerdì, mentre stavano servendo il primo piatto (pennette al sugo), Consalvo si alza discretamente dal suo tavolo e ci viene incontro: «Contiamo di raggiungere all'incirca 500 euro di contributi volontari in parte derivanti dal pranzo e in parte da donazioni volontarie dei miei soci. Siamo

qui per dare anche il nostro contributo alla causa dei terremotati. Noi che abbiamo avuto la stessa sciagura poco meno di venti anni fa, capiamo cosa significhi abitare in un container. Allorquando ho illustrato questa iniziativa ai miei soci, tutti si sono detti d'accordo in questa azione umanitaria modesta ma che serve a contribuire, insieme ad altri in-

terventi, ad alleviare le sofferenze degli abruzzesi. Anche coloro che purtroppo non possono essere qui stasera». Ricordiamo che l'associazione è attiva nel centro jonico dal 2000, e organizza anche eventi del tipo: gite sociali in luoghi sacri come San Giovanni Rotondo; Assisi; Gubbio, ecc. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Chiesa del Purgatorio protagonista dei riti

Montalbano Jonico celebra l’anno mariano MONTALBANO JONICO - E’ partito avviato anche nelle chiese di Montalbano Jonico il mese mariano, dedicato cioè al culto e alla devozione alla Madre di Dio. Si riconferma la tradizione dell'apertura, per tutto il periodo, della chiesa del Purgatorio, retta dalla Confraternita dell'Immacolata e del Pio monte dei morti. Da mattina sino a sera tarda, gruppi di persone si incontrano per pregare e contemplare i misteri del Rosario. La chiesa del Purgatorio si trova in via Gioberti, nel pieno centro storico della comunità jonica; è antica con un portale sormontato da una lapide che ricorda la dedicazione della stessa alla Madonna Immacolata avvenuta nel 1745. Nella parte superiore della facciata ci sono due finestre ovali, sul cornicione, invece, si trova un campanile decorato con tre campane. La volta a botte è decorata con affreschi di San

Pietro e San Paolo, Sant'Agostino, San Domenico e medaglioni dei quattro Evangelisti. All'interno si trovano una statua lignea dell'Immacolata, un quadro della Madonna di Pompei, le statue in cartapesta dei Santi Medici, Cosma e Damiano, e l'altare del Settecento. E' in questa chiesa che viene, altresì, custodita la statua in cartapesta del Gesù Morto, portata in processione il Venerdì Santo, visibile sotto il Tabernacolo. All'inizio di via Gioberti, sono inserite a spigolo due grandi “S” le iniziali di San Salvatore che un tempo dava il nome alla strada, la stessa chiesa era dedicata, infatti, a San Salvatore. La Confraternita SS Immacolata e Pio Monte dei morti, che guida le attività del Purgatorio, nacque nel 1684 con la denominazione di Confraternita del Carmelo, ospitata nei locali della Chiesa Madre. Del primo secolo di vita di

Auto finisce fuori strada Ferito un bambino POLICORO - Un bambino di 9 anni è rimasto seriamente ferito in seguito a un incidente stradale, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, sulla periferica via Salerno a Policoro. Insieme a lui, a bordo dell’auto di famiglia, una Fiat Ulisse condotta dalla madre, viaggiavano anche il padre e un fratello, che hanno riportato fortunatamente solo contusioni. Quasi certamente per effetto di una violentissima grandinata, che ha interessato nel primo pomeriggio tutto il comprensorio jonico, l’auto ha sbandato finendo in una cunetta dove ha urtato frontalmente un gros-

Un tratto di via Salerno

so ponticello di cemento, andando letteralmente distrutta. Il bambino è rimasto incastrato nelle lamiere con la gamba. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Policoro. provinciamt@luedi.it

La chiesa del Purgatorio a Montalbano

questo sodalizio si sa ben poco, infatti una documentazione ricca e argomentata parte solo dal 1778, quando in seguito al cambio di denominazione da Confraternita del Carmelo a quella dell'Immacolata e del Pio monte dei morti acquisì, da Ferdinando IV di Borbone, il Decreto Reale per il riconoscimento ad Ente Morale. La Chiesa è guidata dal giovane priore Felice Asprella, mentre il padre spirituale è il parroco della Chiesa Madre, don Pasquale Ditaranto. Anna Carone

NOVA SIRI - C'è un tema sempre ricorrente quando a Nova Siri è in ballo il voto. Si tratta della qualità della vita nel centro storico. Antonio Melidoro (nella foto), assessore comunale uscente alle Politiche sociali, ma per metà mandato consigliere comunale delegato al “centro storico e alle campagne”, è stato promotore del Comitato per il centro storico. «Mai in una logica campanilistica», chiarisce subito lui. E' toccato a lui gestire il coordinamento dei comuni del Metapontino e rappresentare, per conto dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), i comuni della provincia di Matera al Tavolo tecnico regionale delle Poste. Cosa avete fatto, in concreto, per “Nova Siri paese”? «In primo luogo la metanizzazione, che era attesa ormai da venti anni. E' un punto d'arrivo essenziale, che si affianca ai lavori per la viabilità, con la lastricatura in pietra della parte più antica». Una politica di recupero, insomma? «Recupero e valorizzazione, direi. Anche perché quasi tutti gli edifici recuperati sono stati riconvertiti per nuovi usi. Penso al castello e a palazzo Costa, ma in particolare ai due nuovi esercizi commerciali (un bar-rosticceria e un pub) sorti dal recupero di edifici di proprietà comunale, grazie allo strumento del Project Financing. Ricordo, in merito, lo sgravio di tasse comunali riservato ai commercianti del centro storico». Il centro storico è anche luogo di anziani. E lei è assessore alle Politiche Sociali. «Esatto. Al centro storico è assicurato un Punto di

prelievi per esami ematoclinici. Mi spiego: un anziano di Nova Siri centro non deve andare in ospedale per fare gli esami, e neppure per ritirarli. Anzi, gli arrivano addirittura a domicilio grazie ai nostri dipendenti comunali». C'è dell'altro? «Dico solo un dato a riprova dell’impegno sul sociale: il Comune di Nova Siri spende le stesse cifre del comune di Policoro, che ha molti più abitanti, per l'assistenza domiciliare agli anziani e ai portatori di handicap. E questo senza contare i tanti servizi specifici del nostro comune, quali la presenza di un assistente sociale, di uno psicologo e dell'assistenza scolastica per gli alunni portatori di handicap. Stiamo già lavorando, inoltre, a un grande progetto per assicurare il mare ai turisti disabili. Poi c'è il capitolo “immigrati”: siamo comune capofila del settore nell'ambito del Piano sociale di zona e ci siamo spesi tantissimo per un servizio utilissimo e apprezzato anche dagli altri comuni quale lo sportello per gli immigrati». Immagino che aspiri a ricandidarsi per proseguire il lavoro avviato? «Ci tengo a chiarire che io non mi candido, ma mi metto a disposizione del sindaco. Per intenderci, la mia fiducia in Santarcangelo è tale che se riuscisse a metter su una squadra di 16 persone di sua fiducia, sarei disposto a sostenerlo anche dall'esterno. Se poi mi vorrà nella squadra, tanto meglio. Per me la politica è un “interesse disinteressato”, non l'ho mai concepita come affermazione di egemonia, ma sempre come servizio alla persona». Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Stand espositivi di mezzi marini e terrestri per appassionati e addetti ai lavori

Policoro, piace la “Fiera del motore” POLICORO - Un tempo inclemente ha rischiato di far slittare la prima edizione della “Fiera del motore” a Policoro. Organizzata dal motoclub “Herakleia” del centro jonico, rientrante nelle manifestazioni del cinquantenario di autonomia comunale, giovedì sera alle 18 c'è stato il taglio del nastro da parte degli organizzatori, tra cui il presidente del moto club Raffaele Benardino. Presenti, oltre ai cittadini, anche le autorità militari, carabinieri e Guardia di Finanza, e civili. Tra questi ultimi anche il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello: «Questo è un appuntamento importante per la nostra comunità per-

ché rappresenta la prima fiera per questo genere di veicoli a motore. Una manifestazione che noi abbiamo patrocinato ritenendola all'altezza dell'obiettivo che si prefigge: promozione del territorio, insieme a tante altre che organizzeremo». Questa prima edizione è complementare alla Giornata della fragola, piazza Aldo Moro, alle spalle della fiera, organizzata dall'Amministrazione comunale (2/3 maggio) nella persona dell'assessore all'Agricoltura, Saverio Carbone (Udc), di concerto con le associazioni di categoria, distretto di qualità dell'ortofrutta ed altri enti finalizzata a mettere in risalto la fragranza della fragola del-

la fascia jonica. “Anziché organizzare il motoraduno -spiegano gli organizzatori della fiera del motore- abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, unico per la nostra zona. Che ha tradizioni agricole, da qui l'esposizione dei trattori; marine, e dunque natanti; sportive nel campo dei motori, da qui l'esposizione di macchine e moto. In queste quattro giornate (dal 30 a oggi) abbiamo pensato bene di racchiudere le nostre origini, nonché l'evoluzione della nostra storia attraverso questo evento che vogliamo ripetere per l'avvenire e non solo finalizzato a questo unico appuntamento del cinquantenario. Il nostro scopo è quello di far crescere la fiera e por-

tarla nel tempo ad essere conosciuta anche oltre i confini regionali, proprio come altre fiere più rinomate». Poco meno di cento i mezzi esposti da trentacinque concessionarie che hanno aderito all'iniziativa nello spiazzale prospiciente il Palazzetto dello Sport polivalente e del tempo libero nei pressi del municipio e collateralmente ci sono stand e altre attrattive come una mini pista per macchine telecomandate. Un evento particolarmente gradito da operatori di settore e giovani appassionati di mezzi a motore, in un’area, quella della fascia jonica, particolarmente vocata all’associazionismo di genere. provinciamt@luedi.it

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Domenica 3 maggio 2009


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