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Sport 37 Forse ultima volta dello Jacovone a porte chiuse. Simonelli limita i danni delle assenze Lunedì 22 dicembre 2008

Nella noia giusto il pari Stringara al debutto muove la classifica Suicidio gallipolino al Pinto Marcianise rimonta da 0-2 R.MARCIANISE 2 GALLIPOLI 2

Un miracolo di Botticella del Sorrento su Micco

TARANTO SORRENTO

0 0

TARANTO (3-4-3) Nordi 6; Migliaccio sv (23’ pt Sciaudone 6), Pastore 5,5, Prosperi 5,5; D’Alterio 6, Sosa 6, Pagliuca 5,5 (34’ st Barrios sv), Micco 5,5; Caturano 5, Dionigi 5,5 (32’ st Marolda sv), Cazzola 5. A disp.: Faraon, Cesareo, Dilonardo, Barrotti. All.: Stringara 5,5. SORRENTO (3-5-2) Botticella 6; De Martis 5,5, Minadeo 6, Angeli 6; Vanin 6, La Vista 5,5, Agnelli 5,5, Nicodemo 6, Kras 5,5 (23’ st Ripa sv); Biancone 5,5 (50’ st Maiorano sv), Giampaolo 6 (23’ st Virtanen sv). A disp.: Spadavecchia, Greco, Caccavallo, Ferrara. All.: Simonelli 5,5. ARBITRO: Spadaccini di Vasto 5,5. NOTE : gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Migliaccio, Kras, Agnelli. Angoli 60 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st: 5’ TARANTO - Finisce nel modo più giusto. Lo 0-0 tra Taranto e Sorrento era l’unico risultato che potesse scatu-

rire. Due formazioni in difficoltà tecniche, hanno palesato in novanta minuti gli impacci delle ultime domeniche. La zona playout è sempre più reale. Comincia con un piccolo passo in avanti l’avventura di Stringara sulla panchina del Taranto. Il tecnico toscano dovrà però lavorare parecchio. Squadre entrambe in emergenza. Locali senza lo squalificato Di Bari e gli infortunati Giorgino e Paolucci. Shala, ufficialmente acciaccato, è in odore di rescissione di contratto. Il neo tecnico Stringara riabilita gli ex “epurati” Pastore, Pagliuca e il portiere Nordi. Sorrentini senza quattro pedine fermate dal giudice sportivo (Fialdini, Strambelli, Panarelli, Lo Monaco): Simonelli, allenatore del Taranto nella stagione 2001/02, lancia in attacco Biancone e Giampaolo relegando in panchina Ripa. Rossoblù con il reclamizzato 3-4-3, ospiti con un abbottonato 3-5-2. Dopo sei minuti il Sorrento fa capire che non vuole fare la comparsa. Biancone alza la mira da pochi passi. Taranto in versio-

ne sperimentale: il nuovo assetto si sviluppa con il passare dei minuti. Cazzola galleggia tre le linee. I due portieri rimangono a lungo inoperosi e le manovre sono scandite spesso da improvvisazione. Il Taranto fatica nel proporre gioco. Dopo 23 minuti si arrende Migliaccio (infortunio muscolare); al suo posto Sciaudone. Il 3-4-3 non muta perchè Sosa arretra in difesa e il neo entrato si piazza in mediana. Alla mezz’ora si registra la prima occasione: Cazzola in azione personale semina un paio di avversari e dal limite dell’area non trova il giro giusto per il suo destro. La risposta è in un timido tentativo di Biancone che sibila a lato. Il Taranto prende confidenza. Dionigi prova ad aumentare il suo già considerevole bottino di gol (sette). Ci prova due volte al 36’. Le conclusioni di testa terminano fuori. Primo tempo complessivamente modesto e noioso. La ripresa del gioco non vive di sussulti fino al 10’ quando un tiro da fuori di D’Alterio si infila nell’ango-

lo sinistro. L’arbitro convalida, ma il collaboratore segnala una posizione di fuorigioco. Azione molto dubbia e vibranti proteste degli ionici. Il Taranto preme: Micco al 13’ sfiora il vantaggio. Il Sorrento sembra andare in difficoltà alla prima vera accelerazione. Simonelli cambia: entrano Ripa e Virtanen per un 4-4-2 chiaramente offensivo. La gara si addormenta. Il pareggio, forse, può andare bene ad entrambe. Il Sorrento si chiude con ordine anche perché il furore rossoblu si è esaurito con largo anticipo. Stringara getta nella mischia Marolda al posto di Dionigi. Poi Barrios rileva Pagliuca. Sono le ultime carte per sbloccare l’incontro. Ma un vincitore non può esserci. Troppo brutta la sfida per emettere un verdetto unico. Marolda ha un buon pallone al 40’, ma incespica e spreca la buona opportunità. E’ la fotografia di un pomeriggio grigio, come il cielo che circonda lo Iacovone privo di pubblico. Forse per l’ultima volta in stagione. Luigi Carrieri

Tutto in meno di un quarto d’ora. Non basta Lauria all’Arezzo in dieci

Rigoni di rigore, l’Arezzo frena La Ternana non demerita di fronte al più quotato avversario TERNANA AREZZO

1 1

TERNANA (4-4-2) : Ginestra 6; Del Grosso 7, Tedeschi 6, Di Dio 6, Pedotti 6; Concas 6,5, Di Deo 6,5, Papini 6, Noviello 5,5 (29’ st Bussi 5,5); Rigoni 6, Perna 5,5 (40’ st Scappini sv). A disp.: Visi, Bizzarri, Fedeli, Danucci, Alessandro. All.: Baldassarri 6. AREZZO (4-2-3-1) : Paoletti 6,5; Djuric 5,5, Fanucci 6, Terra 5, Grillo 5,5; Matute 6, Beati 6; Bondi 6, Lauria 6,5 (13’ st Cavagna 6), Croce 6 (30’ st Togni sv); Martinetti 6 (30’ st Chianese sv). A disp.: Marconato, Longoni, Pelagatti, Sireno. All.: Cari, squalificato, in panchina Di Stefano 6. ARBITRO: Doveri di Roma 5. RETI: pt 17’ Lauria (A), 30’ rig. Rigoni (T) NOTE: spettatori 4000 circa. Ammoniti: Grillo, Terra, Djuric, Di Dio. Espulso Grillo (doppia ammonizione) e il tecnico della Ternana, Baldassarri, al 7’ st per proteste. Angoli 4-3 per l’Arezzo. Recupero: pt 0’; st 5’ TERNI - Fra Ternana e Arezzo le differenze sulla carta non si sono tradotte nel previsto dominio toscano. Merito di una Ternana che ha messo in campo una buo-

na dose di grinta e non ha commesso i soliti errori. Pronti, via e l’Arezzo tenta subito di mettere sul campo il peso che merita una formazione in lotta per il primato. Martinetti, fin dai primi minuti, mostra di avere il giusto sostegno da parte della squadra e sovente si sacrifica come sponda per far salire i compagni. La Ternana, nei primi minuti, si limita a serrare le fila e cercare in Rigoni, Concas e Noviello il guizzo vincente. La strategia non paga, e al 17’ le cose si mettono male per i padroni di casa. Merito di Lauria, tra l’altro ex di turno, che dal vertice destro dell’area di rigore si accentra e fa partire un gran tiro che finisce sotto al “sette”. Con un gol già subìto, la Ternana si scrolla di dosso qualsiasi timore reverenziale e comincia a giocare palla a terra. L’Arezzo arretra il proprio baricentro, nel tentativo di controllare al meglio Concas e Noviello, fin troppo pericolosi. Al 30’ ci pensa Rigoni, scalciato da Terra in piena area di rigore. Dal dischetto il numero 10 rossoverde ristabilisce la parità. Si va quindi al riposo, e alla ripresa delle ostilità non cambia il profilo della gara: Ternana più intraprendente, Arezzo pericoloso nelle ripartenze. La Ternana perde l’apporto del proprio tecnico, ma l’espulsione comminata dal direttore di gara sembra, ironia della sorte, agevolare i padroni di casa. Al 12’ Rigoni, ben imbecca-

to da Di Deo, si presenta solo soletto davanti a Paoletti: il numero 10 rossoverde ha fin troppe alternative e come spesso accade in questi casi sceglie quella sbagliata, con una conclusione ribattuta da un incredulo Paoletti. Al 13’ Di Deo trova un lancio millimetrico per Concas, che serve ancora a centro area Rigoni la cui deviazione è fin troppo sporca per rappresentare un pericolo. Solo Ternana, Arezzo inerme. Il problema sembra essere di ordine tattico, più che tecnico. Perché la Ternana riesce con continuità a lanciare i propri attaccanti lungo le praterie che si formano fra il centrocampo e la difesa dell’Arezzo. La panchina toscana corre ai ripari: fuori Lauria, dentro Cavagna. Il provvedimento sembra portare buoni risultati, perché la pressione dei padroni di casa diminuisce e l’Arezzo cresce. Al 23’ poi, Martinetti ha fra i piedi il possibile gol del 2 a 1, ma la deviazione sotto misura termina abbondantemente fuori. Il tecnico dell’Arezzo fiuta la situazione e inserisce Togni in luogo di Croce. Matute ci prova dalla distanza ma Ginestra si supera in angolo. L’Arezzo tenta ha l’occasione buona nel finale, con Bondi che si vede respingere un tiro a colpo sicuro da Ginestra. E’ l’ultimo sussulto di una gara combattuta ed estremamente piacevole. Matteo Lattanzi

REAL MARCIANISE (4-32-1) : Fumagalli 6,5; Piscitelli 6,5, Filosa 6, D’Ambrosio 6, Vanacore 6,5; Ciano 6 (11’st Poziello 6,5), Di Napoli 6,5, Montanari 6,5 (37’st Tedesco 7); Romano 6 (11’st Manco 6,5), Galizia 6,5; Innocenti 7. A disp.: Mezzacapo, Russo, Compagnone, Della Ventura. All.: Fusi 6,5. GALLIPOLI (4-1-3-2) : Rossi 6; Vastola 6,5, Molinari 6, Antonioli 6,5, Suriano 6,5; Esposito 6,5; Russo 6,5, Cimarelli 6 (12’st Marzeglia 7), Mounard 6 (31’st Bonatti sv); Riccardo 7 (18’st Zampa 6), Di Gennaro 6. A disp.: Marcandalli, Savino, Carretta, Sissoko. All.: Giannini 6,5. ARBITRO : Pecorelli di Arezzo 5. RETI: st 2’Riccardo (G), 25’ Marzeglia (G), 32’ Innocenti (M), 41’ Tedesco (M). NOTE : spettatori 1500 circa (410 paganti) di cui 50 provenienti da Gallipoli. Ammoniti: Molinari (G) per comportamento non regolamentare, Vastola (G) e D’Ambrosio (M) per gioco falloso, Fumagalli (M) per proteste. Angoli 4-2 per il Real Marcianise. Recupero: pt 2’; st 4’. Al 35’st l’A.D. del Real Marcianise Salvatore Bizzarro è stato allontanato dalla panchina per proteste. CASERTA - Il pari conquistato al Pinto di Caserta vale per il Gallipoli il titolo di campione di inverno, platonico finchè si vuole ma chelascia presagire una probabile promozione in B. Ma quanta rabbia resta a Giannni per due punti gettati via nell’ultimo quarto d’ora. Il suo collega Fusi è costretto a rinunciare ai centrali difensivi Murolo e Porpora, intanto conferma Michele D’Ambrosio al fianco di Filosa e, per il resto, presenta un Real Marcianise identico a quello che ha impattato a Sorrento con una sola novità: Ciano prende il posto di Manco. Il Gallipoli appare più sornione, ma quando decide di accelerare crea non pochi scompigli. Ne è testimone l’azione del 12’: Di Gennaro supera in velocità D’Ambrosio e crossa per Cimarelli che, da buona posizione, si coordina bene ma la sua girata al volo termina alto. Il Marcianise risponde dopo un minuto con un lancio illuminante di Di Napoli per Innocenti, la punta elude il fuorigioco e si presenta a tu per tu con il portiere, Rossi è però bravo nel chiudergli subito lo specchio e sventare la minaccia. Al 26’ si fa vivo il Gallipoli con Riccardo che con un lob fa proseguire sulla corsia Di Gennaro, la punta è brava nel rubare il tempo a D’Ambrosio e tirare, palla fuori non di molto. Il Gallipoli comincia a premere ed al 29’ si rende nuovamente pericoloso grazie ad un liscio in piena area di D’Ambrosio, bravissimo Filosa nel chiudere Mounard in angolo. . Nella ripresa le formazioni si presentano con gli

Riccardo in gol

stessi uomini in campo e dopo soli due minuti il Gallipoli passa in vantaggio. Il direttore di gara decreta una punizione sull’out di sinistra, Vastola pesca bene Riccardo che elude la difesa gialloverde e di testa infila il pallone in rete. Il Real Marcianise accusa il colpo per diversi minuti, ma al 10’ va vicinissimo al pareggio: dalla corsia di destra Ciano mette al centro un invitante pallone, non ci arriva al centro Innocenti, ma sul secondo palo spunta Romano che da due passi riesce incredibilmente a mettere fuori. Al 14’ azione dubbia in area del Gallipoli: Galizia serve Poziello che, appena in area, rientra sul piede sinistro e finisce a terra agganciato da Molinari, vibranti le proteste dei gialloverdi, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Sul capovolgimento di fronte Riccardo, ben lanciato dalle retrovie, elude il fuorigioco e dalla trequarti si presenta tutto solo contro Fumagalli che compie un autentico miracolo sventando la minaccia. Al 18’ ancora Gallipoli pericoloso con Mounard che approfitta di una rimessa completamente fuori gittata di Fumagalli, il francese si invola versa la sua porta ma si allarga troppo e mette il pallone sull’esterno della rete. Dopo un solo minuto il Gallipoli si rende pericoloso con una sventola di Di Gennaro, bravo Fumagalli nel deviare in angolo. Dagli sviluppi arriva il raddoppio dell’undici din Giannini: Esposito mette al centro, nessuno impatta ed il pallone rimane lì, il più lesto di tutti è Marzeglia ed infila imparabilmente Fumagalli. Al 27’ il Marcianise ha una reazione d’orgoglio con Galizia che dal limite dell’area si destreggia molto bene e fa partire un insidioso tiro: la sfera si spegne di pochissimo alla destra del portiere. I padroni di casa continuano a spingere ed al 32’ arriva la rete: Manco guadagna bene la linea di fondo campo sull’out sinistro e mette al centro dove trova puntuale l’incornata di Innocenti. Al 41’ il Marcianise completa l’opera agguantando un insperato pareggio: dalla destra Piscitelli lavora bene un pallone per Galizia che crossa sul secondo palo, Innocenti, ben appostato, rimette di testa al centro dove arriva puntuale il neo entrato Tedesco che appoggia a porta vuota. Pasquino Corbelli


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