PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 23 - Numero 7 - Settembre 2018 www.conversano.chiesacattolica.it
Ricominciamo… per annunciare la gioia del Vangelo comunione con l’intera Chiesa invito anche la nostra comunità diocesana a porre quest’anno un’attenzione particolare sui giovani. Guidati dall’icona biblica dell’incontro di Gesù e Zaccheo (Lc 19,1-10), sentiamoci tutti interpellati ad andare verso i nostri giovani e a fermarci con loro, sull’esempio del Maestro che sorprende il cuore dei discepoli con la sua compassione e la sua misericordia. Perché abbia anch’io la possibilità di entrare in dialogo con loro, è mio desiderio quest'anno di recarmi in tutte le zone pastorali per incontrarli, per ascoltare le loro speranze e i loro problemi, per rispondere alle loro domande, per pregare con loro e parlare soprattutto della bellezza della fede, e della pienezza di vita e di amore che solo l’incontro con il Signore può offrire. Ho fiducia che questo potrà essere per me un meraviglioso pellegrinaggio nel vasto e variegato universo giovanile della Diocesi! A tutti auguro di cuore buon anno pastorale, sotto lo sguardo della Madre di Dio! + Giuseppe Favale
IN EVIDENZA
Ricominciamo con gioia ed entusiasmo il nuovo anno pastorale! È mio vivo desiderio mettermi accanto a ciascuno per infondere coraggio e fiducia, per riscaldare il cuore di tutti portando con semplicità e convinzione la gioia del Vangelo, la gioia del nostro essere Chiesa: quella gioia che nasce e rinasce ogni volta che incontriamo Cristo, che ci salva, che ci ama (cf Evangelii Gaudium, 1). Nel riprendere le nostre attività ci fa bene ripartire da quello che è il fulcro della vita ecclesiale: annunciare la Buona Notizia dell’amore di Dio. La Chiesa esiste per evangelizzare! Le difficoltà, le stanchezze e le tristezze non mancano nel nostro cammino comunitario e personale, ma vorrei che proprio in questo momento ascoltassimo come rivolte a ciascuno di noi le parole che Gesù dice ai suoi discepoli inviandoli in missione: “non abbiate paura” (Mt 10, 31). Un anno che si apre ha sempre per noi il sapore di un nuovo mandato missionario! Il Signore rinnova la chiamata a seguirlo e ci invia ad annunciare il Vangelo. Oggi più che mai, anche in mezzo alla complessità del mondo contemporaneo, le sue parole ci spingono con coraggio ad essere suoi testimoni, a non cedere alla tentazione pastorale del “si è fatto sempre così” (Evangelii Gaudium, 33), e ad essere invece creativi e audaci nell’evangelizzazione, a non farci vincere dalle tentazioni mondane dell’accidia, dell’individualismo e della tristezza (cf Gaudete et Exsultate, 111). Occorre scommettere sull'impegno pastorale, sulla comunità e la fraternità, sulla grazia e la gioia, quella vera, che viene da Dio. Per aiutare le parrocchie e le zone pastorali a continuare nel lavoro di conversione missionaria, in questo numero di Impegno trovate un inserto con la sintesi delle proposte degli Uffici di curia per l’anno 2018-2019. Questi progetti sono frutto dell’ascolto delle nostre comunità e del discernimento operato negli scorsi anni, facendo propri i risultati di un lavoro sinergico degli Uffici. L’obiettivo è favorire il prosieguo del cammino sinodale nella nostra diocesi, nei suoi vari livelli: tra parrocchie della stessa zona, tra presbiteri e laici, tra centro diocesi e periferie. Chiedo ad ogni comunità, ad ogni consiglio pastorale parrocchiale e zonale, nella programmazione di quest'anno, di fare discernimento sulle proposte offerte e decidere quali siano i progetti che meglio rispondono alle sfide e alle necessità pastorali del proprio territorio. Auspico che le proposte degli Uffici aiutino le nostre comunità ad assumere un volto più sinodale e missionario, attento al contesto mutato in cui il Vangelo oggi va seminato con fiducia e speranza. A questo proposito, vi comunico che per favorire la comunicazione e la comunione, nei prossimi giorni verrà pubblicata un’agenda pastorale diocesana con i progetti degli Uffici presentati in maniera più dettagliata e il calendario pastorale 2018-2019 con gli appuntamenti diocesani più importanti. Saranno sicuramenti strumenti utili che potranno aiutare a camminare insieme. Tra qualche settimana sarà celebrato il Sinodo dei Vescovi sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. In
6-10 settembre 2018 Pellegrinaggio diocesano a Lourdes Mercoledì 12 settembre – ore 9,30 Plenaria degli uffici di curia Oasi S. Maria dell'Isola – Conversano Sabato 16 settembre 2018 – ore 19,30 Ammissione agli ordini di Martino Frallonardo Parrocchia Il Salvatore – Castellana Grotte Lunedì 17 settembre 2018 – ore 19,30 Messa di inaugurazione dell’anno formativo Seminario – Conversano Venerdì 21 settembre 2018 – ore 9,30 Assemblea del clero Oasi S. Maria dell'Isola – Conversano
SINODALITÀ
“Che ne sa Gesù dei guai dei vecchi? È morto giovane!”, mi diceva qualche giorno fa Antonietta, un'anziana della parrocchia. Ho compreso il suo sfogo, nel tempo del dolore fisico e morale: un misto fra una bestemmia e un atto di affidamento, sollecitato dai dispiaceri della vecchiaia e dal caldo agostano. Ma ti devo contraddire, cara Antonietta. Gesù “ha condiviso in tutto, eccetto il
Chi dite che io sia?
peccato, la nostra condizione umana, fino alla quotidianità più dimessa. Ha provato fame e sete, lavoro, stanchezza e sonno; ha conosciuto gioia e pianto, compassione e paura, amicizia e sdegno, sorpresa e meraviglia, tristezza e solitudine, tentazione spirituale e tortura fisica” (Catechismo degli Adulti, 299) Il metro della condivisione di Gesù è “la quotidianità più dimessa”. Non ha fatto
a cura di don Sandro Ramirez
finta di essere uomo. Non ha preso “la forma” di uomo. Non ha vissuto “al modo” degli uomini. Si è proprio fatto uomo. Aveva gli stessi bisogni degli uomini. Ha conosciuto le lacrime: quelle traboccanti di felicità e quelle amare del dolore, del tradimento, dell'abbandono. E non lacrime speciali: lacrime di uomo, le lacrime di tutti. Le tue stesse lacrime Antonietta: quelle piene di gioia quando i tuoi figli lontani (emigrati in Belgio) vengono a trovarti, e quelle cariche di solitudine, di artrosi, di incomprensioni. Gesù non aveva lacrime “riserva speciale”, proprio come te Antonietta… e come me… e come tutti. Quelle lacrime (le nostre unite alle Sue) spegneranno il fuoco dell'egoismo e si trasformeranno in inchiostro capace di scrivere ancora pagine belle ed esaltanti nella storia quotidiana di ciascuno di noi. Fidati di Lui, Antonietta!
S O M M A R I O Editoriale Ricominciamo… per annunciare la gioia del Vangelo + Giuseppe Favale 1
Zone Pastorali Giubileo Oronziano Emanuele De Michele
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Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96
Un’estate da propagonisti Il Consiglio Direttivo
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Direttore Responsabile: don Roberto Massaro
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Sinodalità Chi dite che io sia? a cura di don Sandro Ramirez
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Integrazione scolastica dei minori in difficoltà don Sandro Dibello
Diocesi Sui passi di Rut con fede e coraggio Francesco Russo
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Voci dal seminario La vacanza estiva del Seminario diocesano Giacomo Petrosillo
Un’esperienza che parla al cuore dei giovani Vito Damiano Pascalicchio 4 Seminario triennale sulla consulenza familiare a indirizzo pastorale Vito Piepoli 5 Dopo 244 anni “IL DONO DEL CIELO” Annamaria Nardelli 6
Verso il Sinodo a cura della Consulta diocesana di Pastorale Giovanile
Memorandum ***
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don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta
Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851
impegno@conversano.chiesacattolica.it
Inserto I progetti per il 2018-2019 una proposta per le comunità
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Redazione:
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diocesani 7
Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli
Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it
Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli
Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.
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Un’esperienza che parla al cuore dei giovani “Per mille strade… Siamo qui” – Roma, 11-12 agosto 2018
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uasi 80mila giovani in festa al Circo Massimo per l’evento targato “Siamo Qui”, l’incontro di preghiera con papa Francesco, promosso dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei. “Siamo qui” è il tema dell’incontro. Due parole con cui i giovani sembrano voler richiamare non solo l’attenzione del Papa, ma anche quella della Chiesa e della società. Giovani in cammino per ritrovare Dio e sé stessi. Anche la nostra Diocesi era presente a questo grande evento, rappresentata da cinquanta giovani provenienti da Conversano, Turi, Polignano, Rutigliano, Monopoli, Sicarico e Cocolicchio, guidati da don Francesco Ramunni. L’appello dei giovani alla Chiesa è quello di essere considerati e ritenuti stimolo e provocazione per la fede degli adulti. La veglia di sabato 11 è stata divisa in due parti: la prima ha visto un dialogo, un colloquio fraterno tra il Papa e alcuni giovani che hanno portato alcune istanze del loro mondo. La seconda parte ha visto il momento di preghiera che ha raccolto il tema del cammino della Chiesa nel Sinodo. Lo scopo, dunque, era quello di “ascoltare” i giovani in vista del Sinodo del prossimo ottobre, infatti, a volte, noi adulti, vescovi, sacerdoti, educatori, genitori pensiamo di saperli ascoltare, ma dobbiamo entrare nell’ordine di idee che con i giovani va speso del tempo. Non è vero che non è più possibile educarli. Ma è possibile farlo a partire da un ascolto serio, paziente e prolungato. Ed è questo quello che è avvenuto all’incontro con il pontefice: i ragazzi si sono raccontati con verità e libertà. E il Papa non ha mancato di farlo notare, “uscendo” molto dai confini del testo preparato e dichiarandosi colpito dal modo con cui avevano parlato. Francesco ha messo in campo la sua esperienza di vita. Egli, infatti, è stato un educatore e come educatore ha cercato di travasare l’idea del bene nel cuore e nella mente dei giovani. Lo si evince anche dal suo messaggio: “cari giovani non lasciate morire la speranza, fate crescere il bene”. Il Papa li ha ascoltati, è stato felice di aver accolto la loro forza e fragilità. Francesco, rispondendo ai ragazzi ha ripetuto più volte le parole “rischio” e “slancio”, invitandoli ad avere coraggio. Inoltre, ha invitato noi ragazzi a non avere paura. A cercare di affrontare la vita mordendola e non subendola. Anche questo è un messaggio del Vangelo che entra nella vita delle persone. C’è un nuovo modo di comunicare il Vangelo: prima era la semplice spiegazione di un contenuto, adesso, e la veglia di sabato lo ha dimostrato, il Vangelo deve essere un’esperienza che provoca. Dunque la sintesi di tutto può essere la seguente frase del Papa: “È buono non fare il male, ma è male non fare il
Il pullman dei giovani accompagnati da don Francesco
bene”. Soprattutto per contrastare la mentalità secondo cui “la vita è talmente rischiosa tanto da pensare solo a se stessi”. In realtà è l’esatto contrario. Guardare solo a sé stessi è l’atteggiamento dell’adolescente. Guardare a chi ci sta intorno è l’atteggiamento dell’adulto. A seguire, dopo la cena e un paio d’ore di festa e di divertimento con un concerto di artisti italiani, alle ore 24 ha avuto inizio la “notte bianca”, che ha visto numerose chiese di Roma aperte con spazi dedicati all’incontro, alla confessione, alla presentazione di storie e volti di testimoni. I giovani della nostra diocesi hanno avuto la possibilità di fermarsi presso la Chiesa del Gesù, dove attraverso la testimonianza di Agnese Moro, hanno riflettuto su un tema molto attuale ossia quello del terrorismo; presso la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, momenti di preghiera e adorazione organizzati dall’Azione Cattolica; presso la Chiesa Santa Maria in Trastevere, dove l’Agesci ha tenuto una veglia di condivisione. Domenica 12 agosto, l’appuntamento, invece, è stato in piazza San Pietro con la messa finale del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, il conferimento, da parte del Pontefice, del mandato missionario e la recita dell’Angelus. Ora i fari sono proiettati sul Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre e sulla Gmg di Panama, due importanti appuntamenti che vedranno ancora una volta i giovani protagonisti. Quella appena vissuta è stata una tappa importante in vista del Sinodo: un significativo faccia a faccia tra Chiesa e giovani. Questo appuntamento è stato in linea con quello che il Sinodo chiede: una Chiesa che cammina e che si interroga ponendosi domande. I pellegrinaggi sono stati la realizzazione dell’idea del Sinodo, cioè stare sulla stessa strada, camminare insieme. Sarebbe bello tornare a casa con un po’ di speranza e provare a spegnere un po’ di quelle paure che ci pervadono. Essere responsabili di sé e del mondo, sentire l’impegno della cura di relazioni buone, aprire il cuore alla solidarietà e all’incontro: è davvero così difficile recuperare l’umano del Vangelo? Pensiamo di no; ecco perché crediamo che lo Spirito Santo soffi ancora nel cuore dei giovani. A conclusione di questa bellissima esperienza faccio mie le parole del Santo Padre Francesco: “Cari giovani, siate pellegrini sulla strada dei vostri sogni. Non abbiate paura. Rischiate!”. Vito Damiano Pascalicchio Équipe Ufficio per la Pastorale Giovanile Diocesi Conversano - Monopoli
Foto di gruppo in piazza San Pietro anno 23 • n. 7
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Sui passi di Rut con fede e coraggio Dal 20 al 30 agosto il campo-scuola intergenerazionale dell’Azione Cattolica diocesana
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ieci giorni ininterrotti di formazione, spiritualità, condivisione che l’Azione Cattolica diocesana ha concepito per l’estate 2018 con una vera e propria “staffetta” tra i giovanissimi, i giovani e gli adulti e poi i ragazzi dal 20 al 30 agosto nella suggestiva località di Castelpetroso, in provincia di Isernia, ai piedi della Basilica minore dell’Addolorata, meta di pellegrinaggi da tutta Italia per l’apparizione della Vergine, avvenuta per la prima volta il 22 marzo 1888. Il tema del campo-scuola, condiviso per ogni fascia d’età, è stato “Sui passi di Rut con fede e coraggio”, scelto dall'equipe diocesana capitanata dal presidente Giuseppe Ancona. A cominciare l’esperienza dal 20 al 23 agosto il gruppo dei giovanissimi, guidato dallo stesso presidente diocesano che si è dilettato in cucina nei panni di un vero cuoco, dai vice per il settore Giovani Paolo Battista e Chiara Demarinis e dai consiglieri Ivana Giannuzzi e Antonella Dimola: ispirati dalla storia biblica di Rut e Noemi e dal loro viaggio di ritorno da Moab a Betlemme, i giovanissimi si sono interrogati sul valore dell’accoglienza di se stesso e dell’altro nella propria vita, della fedeltà e della fraternità e si sono concessi un “pit stop” per fare discernimento e ricordare l’incontro personale con il Signore. Giochi, attività laboratoriali, risate e spensieratezza, culminate nel suggestivo percorso della Via Matris per una riflessione sul tema del dolore e l’arrivo alla cappella dell’apparizione dell’Addolorata, accolti dalla delegazione regionale del settore Giovani Ac di Abruzzo e Molise. In chiusura l’incontro e il passaggio del testimone con i giovani e adulti che hanno raggiunto Castelpetroso gio-
Il gruppo ACR
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Il gruppo giovanissimi
vedì 23 agosto per un’esperienza che è stata una scommessa vinta: non esercizi spirituali, come negli anni passati, ma quattro giorni sullo stile del campo scuola che hanno messo insieme generazioni diverse (dai 25 ai 93 anni) per uno scambio di vissuti e spiritualità rivelatosi molto fecondo. La carovana, guidata dal presidente Ancona affiancato dalla vice per il settore Adulti Maria Carmela Cofano, dal consigliere Gennaro Valente e dai vice per il settore Giovani Paolo Battista e Chiara Demarinis, si è confrontata con la vicenda umana e spirituale di Rut e Noemi per riscoprire la bellezza della fede e dell’amicizia, l’accoglienza dell’altro come una ricchezza, il cammino quotidiano verso la santità, il mistero dell'amore che non è un sentimento ma coinvolge tutta la persona e parte da un atto della volontà fino all’impegno a diventare “ostensori” del Cristo nella vita di tutti i giorni: a guidare alcuni momenti di spiritualità don Francesco Aversa, che ha celebrato l’Eucarestia nel luogo dell’apparizione
della Vergine, e fra’ Benedetto, religioso della comunità di Maria Stella dell’Evangelizzazione. All’insegna della cultura e del contatto con la natura l’escursione a Fornelli, tra i borghi medievali più belli d'Italia, e al lago artificiale di Castel San Vincenzo e alla basilica benedettina di San Vincenzo al Volturno. In conclusione la celebrazione di domenica 26 agosto nel santuario per ringraziare il Signore e accogliere i ragazzi dell’ACR, guidati dal responsabile diocesano Giuseppe Giampaolo e dai consiglieri Claudio Console, Carmen Pirulli e Marzia Giuliano: per il gruppo dei più piccoli un’occasione per vivere la fraternità, stringere nuove amicizie e far crescere il rapporto con Dio. Un’avventura per l’Azione Cattolica diocesana raccontata da ciascun partecipante con una parola, un’impressione o una preghiera su un grande diario di viaggio da aprire e rileggere per ricordare, rivivere e ripartire con fede e coraggio. Francesco Russo
Il gruppo giovani-adulti anno 23 • n. 7
Seminario triennale sulla consulenza familiare a indirizzo pastorale Le novità 2018
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’Ufficio per la Famiglia e il Consultorio familiare diocesano hanno organizzato il 23° Seminario triennale che si svolgerà dal 3 ottobre al 5 dicembre 2018, al Convento “Madonna della Vetrana” di Castellana Grotte. Gli incontri settimanali sono sempre di mercoledì dalle 19 alle 21. La Domenica insieme quest’anno sarà il giorno 11 novembre (S. Martino). È prevista l’accoglienza dei figli dai 3 ai 12 anni, a cura del Consultorio. Ma, come si vede già dal titolo, siamo all’inizio di una nuova serie di Seminari triennali.
Il vescovo incontra il Consultorio familiare
3. Da quest’anno le iscrizioni sono aperte alle coppie di sposi e ai presbiteri, diaconi e religiosi/e. 4. All’inizio del corso si consegnano altri due documenti: una lettera di presentazione del Parroco o dell’Ufficio per la Famiglia; e una dichiarazione di disponibilità dei richiedenti a collaborare nelle attività della pastorale familiare. Le conferme restano le seguenti: 1- L’iscrizione e la frequenza sono gratuite e volontarie. Per le spese di gestione, il Seminario si avvale del contributo dell’8x1000, concesso dalla diocesi al consultorio. 2- L’ammissione al 2° e 3° anno richiedono la presenza ad almeno n. 10 sui 12 incontri annuali. 3- Il seminario si conclude con l’attestato finale, relativamente alla figura pastorale prescelta. 4- Le iscrizioni al primo anno sono aperte dal 30 giugno al 30 settembre. 5- Per l’iscrizione basta compilare il modulo staccabile dal programma 2018 (disponibile nelle Parrocchie, nella Curia diocesana e nel Consultorio familiare diocesano) e inviarlo al seguente indirizzo: Consultorio familiare diocesano, via Dante n. 38, 70011 Alberobello (BA) o all’indirizzo e-mail: cfcalberobello@gmail.com 6- Contatti: tel. 080-4951428 (curia Conversano); 080-4321852 (consultorio Alberobello); 331-2859863 (servizio di rete del consultorio). Nel convegno diocesano del 21 giugno a Monopoli, parrocchia di S. Anna, il Vescovo ha segnalato il programma del Seminario 2018, distribuito in 300 copie già quella sera, ed ha rinnovato l’invito del 20 febbraio scorso (Impegno n. 4, p. 5): “Io incoraggio più coppie di sposi a partecipare a questo corso triennale perché potranno rendersi utili nelle parrocchie e accompagnare meglio le famiglie. Ugualmente i parroci incoraggino a partecipare gli operatori della pastorale familiare, in armonia con le altre iniziative di formazione presenti in diocesi”.
Le principali novità sono: 1- Il nome e l’impostazione generale del seminario triennale che si ispira al nuovo “Corso triennale di alta formazione in consulenza familiare con specializzazione pastorale” della CEI per tutte le diocesi italiane, che ha avuto inizio quest’anno con le prime due settimane intensive svolte a Madonna di Campiglio (Trento) dall’8 al 21 luglio scorso. Il nuovo ordinamento aderisce all’obiettivo generale enunciato da don Paolo Gentili, direttore dell’Uff. Famiglia della CEI: Le parole d’ordine sono formazione, coscienza, discernimento, concretezza. Occorre “coniugare la concretezza di Amoris lætitia con il volto familiare della parrocchia che emerge in Evangelii Gaudium” creando nuove alleanze tra parrocchie e consultori di ispirazione cristiana. E la concretezza richiede “professionalità” perché non si può più “andare nella vigna del Signore come operai generici” (Agenzia SIR, 23-05-2018). 2. Con le iscrizioni 2018 inizia il nuovo ordinamento che prevede un biennio comune per tre figure di operatori pastorali: animatori del Percorso Fidanzati, animatori dei Gruppi Famiglia, Consulenti familiari di base (Centri famiglia cittadini), e un terzo anno (dal 2020) per ciascuna delle tre figure di operatori pastorali, secondo la L’équipe del Consultorio familiare diocesano scelta fatta all’atto dell’iscrizione.
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Vito Piepoli
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Dopo 244 anni “IL DONO DEL CIELO“ La rappresentazione dell’opera di Fra Pasquale Freda del 1774
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a sera di martedì 31 luglio 2018, per l’apertura del mese mariano, “qualcosa di nuovo, anzi d’antico” è stato rappresentato sul sagrato della Concattedrale di Monopoli, gremitissimo di gente. A distanza di quasi due secoli e mezzo, si è riproposto il dramma sacro in due parti, “Il dono del Cielo”: libretto d’opera di Fra Pasquale M. Freda, composto nel 1774 e rappresentato il 15 agosto dello stesso anno su musiche di Don Onofrio Van Westerhout, allora organista e maestro di Cappella della nostra Basilica. L’idea di rappresentare quest’opera era stata lanciata lo scorso anno da Michele Fanizzi, in occasione del IX centenario dell’approdo. La locale sez. dell’AVIS pubblicò il libretto in forma anastatica quale suo contributo al IX centenario. La composizione musicale settecentesca non è mai stata più ritrovata, ma il Maestro e direttore d’orchestra Martino Palmitessa, animato da passione e tenacia, ha composto ex novo tutte le musiche del sacro dramma curandone l’orchestrazione, la concertazione e la direzione musicale. Interpreti dell’opera: il baritono Angelo De Leonardis (Vescovo Romualdo),
il tenore Domenico Lillo-Tarì (sacrestano Mercurio), il basso Giacomo Selicato (Demonio), il soprano Marzia Saba Rizzi (Angelo), il mezzosoprano Angela Masi (Fede) e il coro Odegitria di Locorotondo diretto dal M.° Fiorenza Pastore. Costumi e regia di Angelo De Leonardis e Orchestra dell’ ICOM di Monopoli. “Nella vera notte buia dell’anima sono sempre le tre del mattino” diceva lo scrittore Scott Fitzgerald. Ebbene il dramma racconta che a dissipare il buio dell'anima venne a Monopoli un'icona della Madonna all’alba del 16 dicembre 1117, su una zattera le cui travi di legno odoroso furono utilizzate per ultimare il tetto della Basilica, mentre la Vergine, detta poi della Madia, venne proclamata patrona della città. Nel dramma non manca la lotta tra il male (Demonio) che insinua dubbi e il bene (Fede e Angelo) che conforta il vescovo e sostiene l’impresa. Il coro, che rappresenta i cittadini monopolitani, partecipa commosso alla vicenda e nel finale innalza lodi alla Vergine venuta dall’Oriente. Spettacolo lontano dagli eventi a cui siamo abituati. È questo il dono del Cielo. Il tema conduttore è la conoscenza dei fatti accaduti nel lontano 16 dicembre 1117 e che la città non deve mai dimenti-
“Il Signore mi donò dei fratelli…” La vacanza dei preti giovani della nostra diocesi
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gli inizi di questa estate, dal 2 al 5 luglio, abbiamo vissuto la tradizionale vacanza dei preti giovani con il nostro Vescovo. Dopo il cammino di formazione intrapreso durante tutto l’anno, ci siamo ritrovati insieme in un clima di distensione e fraternità nel viaggio verso la città di Parigi. Il nostro itinerario è iniziato con la celebrazione eucaristica nella Basilica del Sacro Cuore; a seguire nei giorni successivi abbiamo visitato la Chiesa della Medaglia Miracolosa e di San Vincenzo De’ Paoli, la Cattedrale di Notre Dame, la Tour Eiffel, il Museo del Louvre e la reggia di VerIl vescovo e il gruppo sailles. Tra le bellezze artistiche sicuramente si è dei preti giovani presso intensificata anche la nostra fede e lo stare insiela Basilica del Sacro Cuore me nella semplicità. Questi momenti diventano di Monmartre per noi occasioni di riposo e di ristoro per poi riprendere con maggiore intensità il ritmo calzante del tempo vissuto nelle comunità parrocchiali. Durante la vacanza non sono mancate occasioni di confronto per crescere nell’amicizia e programmare il nuovo anno con una maggiore attenzione alla realtà giovanile, con le sue ricchezze e problematiche. Siamo tornati poi nei nostri paesi con il desiderio di continuare a crescere nello spirito di comunione e iniziare il nuovo anno con maggiore gioia ed entusiasmo.
care. In queste due ore si è ascoltata ottima musica e bel canto, ispirazione e aspirazione alla religiosità intima, alla vita dei tempi che furono e, non per questo, impossibili da ricreare nella nostalgia e nell'adattamento intelligente. Abbiamo visto che nella nostra città è apprezzata l'arte, la musica e il bel canto! Un grazie di cuore va al parroco della Concattedrale, don Peppino Cito, che ha fortemente voluto questo omaggio alla nostra “protettrice bella”, e l’ha in gran parte finanziata unitamente a pochi privati. A mezzanotte, a conclusione del dramma sacro, si sono aperte le porte della Basilica della Madonna della Madia dando inizio al mese mariano monopolitano. Annamaria Nardelli
MAURO SABINO
LA FINESTRA SULL’INFINITO LETTURA SPIRITUALE DELLA VENERATA ICONA DI MARIA SS. DELLA MADIA
Il lavoro di don Mauro Sabino La finestra sull'infinito ha molto il sapore di restituzione e di devozione: è come un debito di riconoscenza verso una figura molto cara a lui e a tutti i frequentatori del Santuario della Madonna della Madia in questi ultimi trent’anni: il pensiero, l’afflato e persino intere espressioni di mons. Vincenzo Muolo traspaiono evidenti in queste pagine. Si è inteso come registrare su carta, perché non andasse disperso, il suo prezioso insegnamento spirituale dedicandogli quanto raccolto attentamente e devotamente dalla viva voce. […] Non di minore rilevanza appare al lettore attento il corredo di citazioni autorevoli che va ad impreziosire il lavoro: dalla spiritualità ortodossa a quella cattolica, dagli studi classici sull’icona al pensiero di autori propriamente monopolitani, anch’essi appassionatamente calamitati dallo sguardo della Vergine silente e pensosa.
Don Giancarlo Carbonara Art Stampa, Monopoli 2018 - p. 30, € 3,00.
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GRATUITÀ
CONSIGLI DEL MESE FILM - Piede di Dio con E. Solfrizzi regia di Luigi Sordiello ITA 2009 BRANO
- Come puoi Maurizio Schiccitano ITA 2016
La Parola
Avere sete di gratuità deve essere l’obiettivo primario fra i giovani d’oggi. Ed è proprio Papa Francesco a ribadire come la gratuità sia una delle prerogative essenziali della carità cristiana. Gesù, infatti, ha manifestato ampiamente quella gratuità di amore che lo ha contraddistinto nella sua figura unica e singolare. Ciascun cristiano deve improntare questo dono ad ogni forma di servizio rivolto all’uomo, da quello sociale e quello politico. La gratuità non indica, dunque, la dimensione commerciale, ma si rivolge ad una miriade di significati, come ad esempio dono e scambio, grazia e misericordia. Angelo Coletta
Racconto di missione LA GRATUITÀ: VIRTÙ DA RISCOPRIRE
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uando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa sulla Gratuità, ho ripensato subito a tutti i momenti in cui l’ho sperimentata, ne ho fatto esperienza, e i primi luoghi che mi son balzati in mente, anche gli ultimi che ho visitato per più giorni, sono stati il Villaggio di Cotiakou in Benin (Africa Occidentale) e la “succursale” della Grotta di Betlemme, l’Hogar Nino Dios, casa che accoglie bambini in gravi o meno gravi situazioni di disabilità e bambini abbandonati. In Africa ho sperimentato la Bellezza che c'è nella Gratuità presente in ogni cosa, dal signore che ci regalava i manghi del suo albero appena i nostri terminavano, al ragazzino che fece a piedi 2 ore di strada, partendo il mattino alle 6 dal suo villaggio, solo per venirci a salutare. A Betlemme ho sperimentato che Gesù nasce Gratuitamente ogni giorno e che l’Amore è gratis ed è bellissimo soprattutto quando a donartelo sono bambini che vivono dalla nascita situazioni di disagio, di difficoltà, di abbandono. Come sempre si parte con l’idea di mettersi al servizio, come è successo a me in entrambe le esperienze, e poi ci si ritrova a dover fare i conti con un Amore più grande di noi, da cui si viene inondati e da cui non si torna indietro. È necessario rieducarsi alla possibilità di essere rivoluzionari nel fatto stesso di essere donne e uomini che “gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente danno” (Mt 10, 8) e come ci si può rieducare? Come si può riscoprire questo Dono immenso? Lo si riscopre nell’incontro con gli altri, con le loro fragilità, le loro difficoltà, la loro povertà, stupendosi del fatto che, proprio chi non ha molto, se non sé stesso, dona gratuitamente tutto quel che ha. Maristella Tommaso
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ZONE PASTORALI
Giubileo Oronziano I solenni festeggiamenti in onore di Sant’Oronzo
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i sono concluse, nella serata del 27 Mons. Seccia, S.E.R. Mons. Paciello, S.E.R. rizzano la vita che i Turesi sono chiamati agosto, con la solenne ConceleMons. Cacucci, S.E.R. Mons. Intini, Mons. a vivere ad immagine di Sant’Oronzo. brazione eucaristica di ringraziaCarlino, padre Abel Nsolo. Prima della Domenica 26 agosto, giorno del 1950° mento, le manifestazioni religiose in Santa Messa, si è svolto un momento di anniversario dal martirio di Sant’Orononore di Sant’Oronzo vescovo e martire, “statio” dinanzi le rettorie di San Domezo, il Cardinale Amato ha presieduto il Patrono di Turi, programmate per la nico e Santa Chiara, e da quelle chiese, Solenne Pontificale, analizzando nell’osacra Undéna, cuore pulsante dell’Anno processionalmente si raggiungeva la melia la figura del Santo sotto i suoi quatGiubilare Oronziano. I solenni festeggiaChiesa Madre. Ogni giorno vi è stata una tro aspetti principali: vescovo, martire, menti sono iniziati l’11 agosto, giorno celebrazione giubilare specifica, alle patrono e santo. In seguito alla Celebradell’arrivo delle Reliquie del Santo conquali sono stati invitati gruppi e associazione, ha avuto luogo la consueta proservate in Croazia, a Nin (Nona). Ad accozioni della città e della diocesi a pregare cessione c.d “di gala”, del Santo Patrono gliere solennemente l’antico e prezioso con la comunità turese e a vivere il giubie delle sue Reliquie, giungendo così al reliquiario giunto nel piazzale antistante leo Oronziano, attraversando la Porta culmine dell’anno Giubilare Oronziano, la Sacra Grotta è stato S.E.R Mons. GiuSanta all’inizio della Celebrazione. Sono impreziosito notevolmente dalla grande seppe Favale insieme al vicario generastati invitati i gruppi missionari, i gruppi partecipazione di fedeli e pellegrini che le, Mons. Vito Fusillo, i parroci e i diaconi Unitalsi, le associazioni laicali, i portatori hanno partecipato ad ogni momento di di Turi , e ad un grande concorso di fededei Santi Patroni, le confraternite, i gruppreghiera con raccoglimento. Il 27, con li che hanno partecipato con commoziopi di preghiera della “Comunità di la celebrazione di ringraziamento prene all’evento. Dopo i discorsi e le preGesù”, rappresentanti del mondo della sieduta da Mons. Puljic, la comunità Tureghiere di rito, il Vescovo e i parroci, cultura, varie corali, i migranti. Al termise ha rivolto il suo saluto nella commohanno portato giù nella grotta il reliquiane della Santa Messa, dopo il banchetto zione al Reliquiario che di lì a poco rio, per una breve sosta di preghiera: Eucaristico, nel piazzale antistante la sarebbe ripartito verso Nin. La cittadiSant’Oronzo, così, è tornato nella sua Chiesa Madre si è consumato un gioioso nanza intera ha vissuto con gioia e “Casa” dopo molti secoli! Si è quindi snomomento di agape fraterno con tutti gli fede profonda i giorni di permanenza data una lunga teoria di fedeli oranti, che ospiti e i Turesi presenti, organizzato dai delle reliquie visti come uno speciale processionalmente, hanno portato la collaboratori della parrocchia. Il 24 agotempo di grazia che ha permesso a Sacra Teca in Chiesa Madre, dove sarebsto ha presieduto l’Eucaristia S.E.R. molti di avvicinarsi al Santo, a volte be stata ostentata alla venerazione dei Mons. Zelimir Puljic, arcivescovo della anche per semplice curiosità, e per fedeli sino al 27 agosto. diocesi di Zara (dove risiedono le relimezzo di lui a Dio, incrementando la Domenica 12 agosto, S.E.R Mons. Doquie) insieme al suo vicario, Mons. Josip fede o semplicemente generando un menico Padovano ha presieduto la priLenkic e ai sacerdoti della diocesi che intrinseco desiderio di accostarsi a ma Messa “Coram Reliquiae”. hanno accettato l’invito che è stato loro questa. Partecipando attivamente alL’assemblea ha così avuto modo di rivolto dal Vescovo. Il 25 agosto, dopo la l’organizzazione di questo intenso rivedere e manifestare il proprio filiale Santa Messa, è stato accolto nella piazza periodo di incontri e Celebrazioni in affetto al suo Pastore emerito. principale della cittadina, gremita di onore del nostro Patrono, ho avuto modo Mercoledì 15 agosto, come stabilito fedeli, Sua Eminenza Reverendissima il di constatare come questo anno giubiladal decreto della Penitenzieria Apostolisig. Cardinale Angelo Amato, prefetto re abbia suscitato una risonanza positiva ca del 30 ottobre 2017, è stata solennedella Congregazione delle Cause dei all’interno dei cuori e degli animi di noi mente aperta da Mons. Giuseppe LaterSanti che al termine della processione Turesi, che ci siamo sentiti sin da subito za la Porta Santa in Chiesa madre, concevotiva sino alla grotta ha tenuto un’incoinvolti in prima persona nell’evento e dendo a quanti devotamente l’avrebbetensa meditazione circa il coraggio, la che abbiamo sentito in maniera ancora ro attraversata l’indulgenza plenaria, coerenza e la gioia, aspetti che carattepiù forte la chiamata a seguire Sant’Oestendendo così i privilegi del ronzo nella santità che si conGiubileo Oronziano inaugurato cretizza nella lode a Dio e nelle il 3 dicembre con l’apertura opere di carità, con l’unico della Porta Santa della Chiesa obiettivo di accrescere la nosoprastante la grotta di Sant’Ostra fede, lasciando un segno ronzo. Dal 15 agosto sino al 25, indelebile nella vita di ognuno durante la Sacra Undéna in ma anche un gesto concreto onore del Santo (ricordando gli che rispecchi degnamente l’u11 giorni di prigionia e vessanicità di questo anno: l’istituzioni sofferti da Sant’Oronzo zione di una mensa per i più prima del martirio), la comunibisognosi. L’idea lanciata daltà ecclesiale è stata onorata dall’arciprete don Giovanni Amol’arrivo e dalla partecipazione dio, ha subito riscosso grande di numerosi fedeli, in pellegriapprovazione, suscitando nella naggio, a Turi dai paesi limitrofi cittadinanza un grande desie illustri ospiti che si sono susderio di collaborazione. seguiti, nel corso dei giorni, per Per il gruppo di lavoro presiedere la Solenne ConceEmanuele De Michele Da sinistra: il commissario prefettizio di Turi, il vicario di Zara, lebrazione Eucaristica, come: il card. Amato, mons. Favale, don Nicola D’Onghia, S.E.R. Mons. Di Molfetta, S.E.R. presso la grotta di S. Oronzo 8
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ZONE PASTORALI
Un’estate da protagonisti #nonsipuòdimenticare “Oggi gli oratori devono essere rilanciati anche per diventare sempre più ponti tra la Chiesa e la strada”. Potremmo dire che questo numero 5 della nota CEI “Il Laboratorio dei Talenti” è la sintesi di quanto si è prefissato il giovanissimo Oratorio Anspi Don Cosimo De Carolis della parrocchia Salette di Fasano, e cioè di riuscire a far fare esperienza di Chiesa a tutti quei ragazzi che vivendo nella nostra società, manifestano implicitamente la necessità di calore, cura e accoglienza che solo la Chiesa come madre può dare attraverso l’attività oratoriale. Quest’anno per la prima volta il nostro oratorio, si è aperto ad una nuova esperienza educativa e formativa. Nel mese di luglio infatti, presso i locali della parrocchia e dell’oratorio si è svolto il CENTRO ESTIVO 2018, una serie di pomeriggi interamente pensati e dedicati per i nostri bambini e ragazzi. “L’Oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di altro genere”. Questo numero 7 de “Il Laboratorio dei Talenti” esprime al meglio ciò che ha caratterizzato i nostri pomeriggi, dove tutti ci siamo radunati attorno all’unico
Tre giovani partecipanti all’oratorio estivo
grande educatore di vita che è Cristo Maestro. È stata un esperienza che ci ha permesso anzitutto di inserirci nel tessuto sociale della nostra città, per cercare di essere vero aiuto a tutte quelle famiglie bisognose di sostegno nell’educazione dei propri figli. Ma è stata anche occasione per sperimentare l’unità della comunità ecclesiale; abbiamo infatti vissuto questa esperienza in unione con l’Oratorio del Fanciullo della parrocchia S. Antonio abate, che ormai da cinquant’anni svolge questo servizio ai piccoli della nostra città e che ben volentieri si è unito a noi, così da diventare una grande famiglia che ha nel cuore il desiderio di educare. Tra i balli, i canti, i giochi, le merende e le diverse voci dei piccoli protagonisti di questa avventura, ricordiamo anche tutti gli sguardi e quei dialoghi profondi che
sono stati al centro del nostro impegno quotidiano, perché il nostro obiettivo non era quello di creare un ulteriore possibilità di evasione familiare, quanto più di costruire un tempo per vivere relazioni autentiche con ciascuno di loro, per aiutarli nelle problematiche proprie della crescita, e non solo, già attraverso un ascolto attento e amorevole che spesso nella nostra società manca. “In questa prospettiva possiamo affermare che l’oratorio è l'espressione della comunità ecclesiale, che sospinta dal Vangelo, si prende cura dell’educazione delle giovani generazioni”. (L.T. 13) Guidati dal nostro don Mario Lamorgese, che splendidamente ci ha spronati ed accompagnati in questa avventura, abbiamo cercato di vivere questa esperienza come una possibilità per avvicinare tutti a quella felicità grande che anima il nostro cuore e che ci spinge ad impegnarci nel campo dell’educazione. Con la gioia di chi spera di aver operato per il bene dei più piccoli, ma anche con la stanchezza di chi ha investito tutto se stesso, ci auguriamo che questa prima esperienza possa diventare in seguito una “sana” tradizione del nostro oratorio. Il Consiglio Direttivo
Integrazione scolastica dei minori in difficoltà Obiettivo della festa di solidarietà delle Caritas rutiglianesi «Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore». Queste parole di Papa Francesco sintetizzano efficacemente il motivo conduttore che da sempre ispira l’azione unitaria delle quattro Caritas parrocchiali di Rutigliano. Ed è la ragione che sottende anche la tradizionale “Festa di solidarietà sotto le stelle”, che ogni anno le nostre parrocchie organizzano in una sera di luglio presso il Convento Monte Palazzo di Rutigliano. Un’occasione preziosa, questa, per consolidare i legami con la cittadinanza, sensibilizzarla sui bisogni del nostro territorio e raccogliere fondi per gli interventi di carità a beneficio delle fasce più deboli della nostra popolazione. Il ricavato di quest’anno servirà a finanziare un progetto zonale di supporto educativo e scolastico per minori. In collaborazione con la Diocesi, le nostre quattro Caritas parrocchiali, attraverso l’opera di volontari e figure professionali, daranno vita, a partire dal prossimo ottobre, ad un Centro diurno per bambini e ragazzi, provenienti da famiglie con disagio economico, che possa offrire loro occasioni di crescita, di autostima e di responsabilità, a partire dal doposcuola, in modo da colmare lacune scolastiche e favorirne l’integrazione sociale. Un progetto, questo, in realtà già avviato in forma sperimentale dallo scorso Gennaio con venti piccoli partecipanti, appartenenti a famiglie in difficoltà, che per tre volte alla settimana sono stati seguiti, nelle ore pomeridiane, per un supporto prevalentemente scolastico. È proprio da questa esperienza che è nato il desiderio di incrementare e strutturare questo servizio, potenziandolo ulteriormente in modo da rendere sempre più concreti i principi cristiani della condivisione e della solidarietà. don Sandro Dibello anno 23 • n. 7
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VOCI DAL SEMINARIO
La vacanza estiva del Seminario diocesano Bologna, 29 luglio-2 agosto 2018
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al 29 luglio al 2 agosto 2018, la comunità del seminario diocesano assieme ai suoi educatori ed accompagnata dal Vescovo Giuseppe, si è recata in terra Emiliana per una breve vacanza. Qui si sono susseguiti diversi incontri e visite che hanno contribuito ad arricchire la cultura e la fraternità di tutti. Partendo dalla prima sosta nel panorama mozzafiato di Gradara, dal quale si poteva fare un salto nella letteratura. Infatti, nel castello del Borgo, il grande Dante ambienta il V canto della Divina Commedia, raccontando il tragico amore di Paolo e Francesca. Qui ci si è potuti trattenere per una visita autogestita. Abbiamo pernottato presso il Seminario Arcivescovile di Bologna, città che abbiamo visitato e dove sono custoditi grandissimi monumenti architettonici, come la grande basilica di San Petronio, patrono della città, ricca di storia ed arte. Non da meno anche la piazza maggiore circondata da portici ed Il gruppo dei seminaristi presso la basilica di S. Francesco a Ravenna. affiancata dalla bellissima fontana del Nettuno. Anche la Basilica di Santo Stefano, con le sue sette chiese, ha permesso a tutti di poter fare un salto nella illuminato anche sulla figura del fondatore. Dopo questo breve terra di Gesù, visitando contemporaneamente le chiese di Gemomento di fraternità i partecipanti al viaggio sono ritornati in rusalemme. Seminario da dove, il giorno seguente si è ripartiti alla volta Abbiamo anche partecipato ad un incontro molto interesdella bellissima Ravenna. sante con la comunità di Dossetti, l’associazione “Piccola famiNella città costiera i partecipanti hanno visitato le numerose glia dell’Annunziata” a Marzabotto. Qui dopo una dura cammibellezze architettoniche, quali le due basiliche di Sant’Apolnata tutti hanno preso parte alla preghiera ed all’incontro con la linare, nuova ed in Classe, dove sono evidenti i segni della storia giovane comunità monastica, fondata nel 1956 da don Giuseppe religiosa di Ravenna, sottomessa a religioni diverse nel corso Dossetti il quale, scrivendo la piccola regola, ha fatto nascere della sua esistenza. l’associazione cresciuta secondo i tre voti: promettere a Dio staAbbiamo quindi ammirato la tomba di Dante, la chiesa di San bilità, obbedienza e conversione dei costumi. Francesco, il battistero e la Basilica di San Vitale. Durante l’incontro due esponenti della comunità, ci hanno Sempre a Ravenna è avvenuto un incontro molto interessante: la conoscenza di Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna. Egli commentando i passi del Vangelo proposti dalla liturgia (Mt 13, 44-46) ha paragonato il campo del tesoro alla nostra vocazione, per la quale dobbiamo dare tutto. A seguire la breve colazione vissuta insieme. Si è dato poi spazio al divertimento, infatti i più piccoli accompagnati dai propri educatori si sono recati al parco divertimenti:“Mirabilandia”. Con il divertimento si è concluso il pernotto a Bologna, poiché si è ripartiti per casa il giorno seguente, facendo sosta alla Casa di Maria a Loreto, per un momento intenso di fede (naturalmente non l’unico) vissuto nel santuario della Madonna nera. È stata questa l’ultima tappa del nostro viaggio. Ricco sicuramente di cultura, interesse divertimento e fede. Ma soprattutto un momento unico di fraternità. Giacomo Petrosillo II superiore L’incontro con Mons. Zuppi, arcivescovo di Bologna
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MEMORANDUM
RADIO AMICIZIA INBLU
Palinsesto
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Pellegrinaggio in Terra Santa guidato da S.E. Mons. Giuseppe Favale 16 - 24 novembre 2018 condizioni di partecipazione: costo € 1.450,00 da saldare entro e non oltre il 30/09/2018 pagamento anche a mezzo bonifico bancario: diocesi di conversano-monopoli iban : it67h0846941440000000015868 cassa rurale e artigiana di castellana grotte
Appuntamenti Settembre 6-10 12 09,30 14 19,30 15 16
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18,30 09,30 18,30
Ottobre 6 17,30
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19,00 10,30 19,00
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Pellegrinaggio diocesano a Lourdes Plenaria degli uffici di curia – Oasi S. Maria dell’Isola, Conversano Inizio del ministero di parroco di don Francesco Aversa Parrocchia S. Cuore – Conversano Cresime – Parrocchia S. Filippo Neri, Putignano Cresime – Parrocchia Matrice, Noci Ammissione agli ordini di Martino Frallonardo Parrocchia Il Salvatore, Castellana Grotte Messa di inaugurazione dell'anno formativo Seminario, Conversano Assemblea del clero – Oasi S. Maria dell’Isola, Conversano Inizio del ministero di parroco di don Giuseppe Goffredo Parrocchia Maris Stella, Conversano Incontro con i religiosi della Diocesi – Monopoli Cresime – Parrocchia Matrice, Rutigliano Inizio del ministero di parroco di don Giuseppe Dimaggio Parrocchia S. Maria Ausiliatrice, Turi Cresime – Parrocchia Matrice, Rutigliano Inizio del servizio di amministratore parrocchiale di P. Raphael Limu Parrocchia S. Maria del Rosario, Cozzana Cresime – Parrocchia S. Cuore, Conversano Cresime – Parrocchia S. Lucia, c.da S. Lucia ai Monti Cammino delle confraternite della Diocesi Concattedrale, Monopoli
Inaugurazione anno associativo TOF Santuario Crocifisso, Rutigliano Cresime – Parrocchia Cuore Immacolato di Maria, Rutigliano Cresime – Chiesa S. Giovanni Paolo II, Fasano Cresime – Parrocchia S. Giovanni Battista, Turi
per ulteriori informazioni
antonio bellini - cell.330319898 email:
a.bellini@conversano.chiesacattolica.it; curia@conversano.chiesacattolica.it la quota comprende: voli da bari, trasferimenti privati per gruppo da aeroporto ad hotel /viceversa. assicurazione medico bagaglio la quota non comprende: bevande al pasti - early check-in e late check-out in hotel. - tutto quanto non espressamente indicato nella voce "la quota comprende". - facchinaggi, extra in genere ecc. documenti richiesti: copia passaporto con validità di almeno sei mesi dalla data di partenza.
Il Coro&Orchestra “Nicola Vitale” di Putignano, in occasione del 20° anniversario di fondazione, invita a "CONFIDO IN TE" Concerto-meditazione in onore della Divina Misericordia su testi di S. Faustina Kowalska e S. Giovanni Paolo II diretto da MONS. MARCO FRISINA Voce recitante: CLAUDIA KOLL Sabato 29 settembre ore 20,00 Basilica Cattedrale, Conversano
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Diocesi di Conversano-Monopoli
“Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, come piace a Dio, con animo generoso, facendovi modelli del gregge”. (Cf. 1Pt 5, 2-3)
Inizio del ministero pastorale dei nuovi parroci Sacro Cuore - Conversano don Francesco Aversa Venerdì 14 settembre 2018 - ore 19,30
Maris Stella - Conversano don Giuseppe Goffredo Venerdì 21 settembre 2018 - ore 19,30
S. Maria Ausiliatrice - Turi don Giuseppe Dimaggio Sabato 22 settembre 2018 - ore 19,30 Accompagniamo con la nostra preghiera questi presbiteri e le comunità loro affidate. Insieme non stanchiamoci mai di «guardare a Cristo Signore», fonte della nostra speranza.
S. Maria del Rosario - Cozzana P. Raphael Limu Giovedì 27 settembre 2018 - ore 20,00