PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 22 - Numero 8 - Ottobre 2017 www.conversano.chiesacattolica.it
SETTEMBRE: TEMPO PER CAMBIARE Domande legittime Lo sono quelle che si sussurrano nei corridoi di alcune parrocchie fra settembre e ottobre, quando incominciano a diffondersi le notizie semi-ufficiali dei cambiamenti dei parroci. Perché ora, che ci stavamo quasi affezionando al nuovo parroco? Perché a noi mentre alla parrocchia a fianco non cambia da tanti anni? Come faremo a rimettere tutti i segreti della nostra vita personale nelle mani di un’altra persona? Perché poi questi cambiamenti vengono decisi solo fra Vescovo e preti e i fedeli non vengono ascoltati? Dove finiranno i progetti pastorali approntati con tanta fatica? Il Vescovo prima di prendere una decisione va a leggere le relazioni dei nostri consigli pastorali in occasione della sua visita pastorale? Sicuro che i parroci saranno zelanti della continuità? Non corriamo il rischio che il nuovo butti nel cestino tutto quello che aveva faticosamente realizzato il parroco precedente? E così via.
Chiarificazioni opportune I cambiamenti necessari alla crescita e quelli nocivi. Nella crescita di ogni organismo i cambiamenti sono necessari, insieme a fatica, sofferenza, lacerazioni. Si potrebbe anche dire che appartiene alla natura delle cose. Ma ciò che è “naturale” in realtà è anche complesso. Per questo a volte ci si trova di fronte anche a cambiamenti traumatici che alla fine si rivelano nocivi, invece di servire alla crescita dell’organismo. È così che si creano organismi “rachitici”. Ogni cambiamento porta disagi. Affrontare e abitare i disagi è l’unica strada praticabile per giungere a nuovi equilibri. Vale per ogni organismo vitale, vale anche per le comunità ecclesiali. Inutile quindi sognare passaggi “indolori”. Avere consapevolezza di questo fa
Ottone Rosai, Pretini alla chiesa.
bene alla comunità e farà bene anche al pastore. Tanto che scelga di assicurare continuità tanto che scelga di interrompere processi per attivarne altri. Ridirsi, in circostanze come questa, che “il tempo è superiore allo spazio” potrebbe aiutare a pensare il cammino della comunità come un “continuum” che ha bisogno di tante mani diverse per imparare ad essere attentamente presente in stile missionario sul proprio territorio. Perché, in definitiva, questo è il problema di fondo di ogni comunità: non la semplice preservazione dei propri equilibri, quanto assicurare al territorio di appartenenza una continua a pag. 3 >>
IN EVIDENZA
Precomprensioni sottese Tutte domande legittime, dicevamo, tanto da un punto di vista umano che di fede. E sono nel contempo rivelatrici di un sentire ecclesiale sia riguardo all’esercizio dell’autorità del Vescovo, sia riguardo alla relazione fra pastore e fedeli, sia in relazione al soggetto comunità. Ci si appella ad una visione più “conciliare” della Chiesa: una Chiesa in cui i laici hanno il diritto di far sentire la propria voce e i preti di non essere considerati pedine mobili. Quanto poi alla figura del Vescovo si invoca, opportunamente, la tanto decantata “sinodalità”: e se non deve restare slogan di un solo anno ma stile ecclesiale non sarebbe questo il luogo storico ecclesiale in cui declinarla con più impegno? Quanto poi al soggetto comunità, ci si chiede se le proprie visioni, con i progetti pastorali, gli organismi di partecipazione siano elementi del tutto secondari nel tempo del cambio di guida. Il parroco, in questo contesto, è sentito dalla comunità quasi un punto di riferimento tanto importante da temere, col suo avvicendamento, un grosso rischio di squilibrio per la comunità tutta. Il Vescovo, la comunità parrocchiale, il parroco: sono considerati, al momento del cambiamento come realtà in conflitto istituzionale ed esistenziale e non in collaborazione sinergica.
Giovedì 12 ottobre 2017 - ore 18,30 Assemblea diocesana Parrocchia S. Anna – Monopoli Mercoledì 18 ottobre 2017 Pellegrinaggio diocesano a Roma per il IX Centenario della Madonna della Madia Giovedì 26 ottobre 2017 - ore 20,00 Giovedì vocazionale Seminario – Conversano
SINODALITÀ
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Stile sinodale a cura di don Francesco Zaccaria
a conversione verso uno stile di Chiesa più sinodale non riguarda solo le parrocchie ma tocca tutti i livelli ecclesiali. Papa Francesco ha cominciato a dare l’esempio: si è fatto aiutare dal consiglio dei nove cardinali nel governo della Chiesa universale e sta riformando la curia romana riducendo il numero dei dicasteri e facendoli lavorare in maniera più integrata fra di loro. Anche il nostro Vescovo e i direttori degli uffici diocesani stanno cercando di rendere la nostra curia più sinodale. Le motivazioni che guidano questa scelta sono essenzialmente tre: la prima segue l’invito del Papa ad essere Chiesa sinodale a tutti i livelli; la seconda deriva dalle indicazioni degli ultimi convegni ecclesiali di Verona e Firenze circa la riorganizzazione delle nostre comunità a partire dalla vita della gente e non dalle nostre impostazioni pastorali; la terza motivazione è quella di impostare il lavoro di curia in maniera più coordinata affinché sia avvertito da zone pastorali e parrocchie come un aiuto e non come un aggravio. Per questo, i direttori degli uffici, in una giornata insieme al vescovo lo scorso 15 settembre, hanno impostato le loro proposte per l’anno 2017-2018 in diversi progetti unitari (con più uffici coinvolti), seguendo quattro grandi “cantieri” pastorali, che raccogliessero l’eredità di riflessione e proposte scaturite dal discernimento della diocesi dello scorso anno e dal convegno dei consigli pastorali di giugno: accompagnare la vita, sostenere la vita, impegnare la vita e nutrire la vita. Nella prossima assemblea diocesana del 12 ottobre a Monopoli cominceremo a presentare questi progetti a presbiteri, religiosi e laici operatori pastorali: saranno delle proposte di formazione e accompagnamento alle quali, a partire dal prossimo Avvento, le parrocchie e le zone pastorali potranno partecipare per crescere nella conversione pastorale in senso missionario (cf. Evangelii gaudium, 25). Giovani, bambini, adulti, famiglie, anziani, poveri… aspettano parrocchie in grado di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo in una società sempre più complessa e variegata, il lavoro più sinodale della curia vuole essere un sostegno agli operatori pastorali, preti e laici, per aiutare a far camminare in questa direzione le nostre comunità.
S O M M A R I O Editoriale Settembre: tempo per cambiare don Peppino Cito Sinodalità Stile sinodale a cura di don Francesco Zaccaria
“Cristiano, diventa ciò che sei” Lina Delvecchio
Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli 7
1 IX Centenario Monopoli è Civitas Mariae, Città di Maria don Gianluca Dibello 8
Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96 Direttore Responsabile: don Roberto Massaro
2 Redazione:
Sinodo Noi e il Sinodo... #2018 don Stefano Mazzarisi
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Diocesi Organismi diocesani a partecipazione 4 Insieme, come fratelli, per crescere nell’unità don Mario Lamorgese
Zone Pastorali Don Lorenzo Milani don Sandro Ramirez
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Dalla Curia diocesana 8xmille Mons. Vito Domenico Fusillo
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Voci dal Seminario Dammi un cuore che ascolta don Filippo Dibello
don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta
Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851 10
Indirizzo di posta elettronica: impegno@conversano.chiesacattolica.it
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Azione Cattolica “Tutto è segno di Dio. Non esiste luogo vuoto della sua presenza” Gruppo giovani AC Parrocchia S. Antonio Abate, Fasano 7
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Apostolato biblico Sulla vita della Chiesa don Leo Giuliano
Progetto Policoro Nasce il Fondo diocesano di aiuto all’imprenditorialità giovanile Angelo Campanella
Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it
10 Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli
Memorandum 11 Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.
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presenza evangelizzatrice: annunciare la “gioia del vangelo” “questo principio – dice papa Francesco al n. 223 dell’Evangelii gaudium, parlando di tempo e spazio – permette di lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati. Aiuta a sopportare con pazienza situazioni difficili e avverse, o i cambiamenti dei piani che il dinamismo della realtà impone… dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi. Il tempo ordina gli spazi, li illumina e li trasforma in anelli di una catena in costante crescita, senza retromarce”. La gestione sapiente dei cambiamenti fa la differenza. Di questo si tratta: tanto che parliamo del potere e del dovere del Vescovo di provvedere ogni parrocchia di un pastore, tanto che del vivere un avvicendamento, tanto che dell’assicurare alla comunità continuità piuttosto che periodiche e a volte frequenti interruzioni di gestione. La gestione sapiente dei cambiamenti è arte che dobbiamo imparare tutti perché ciascuno faccia la sua parte, nel rispetto dei ruoli, nella docilità agli eventi, nel predisporsi al nuovo come spazio di raccolta di nuove risorse che possono spuntare anche senza che siano state programmate. Non è un’arte che si possa apprendere improvvisamente e giusto nel momento del cambio ma lungo tutto il tempo della vita comunitaria: quando si legge/ascolta il territorio, quando si individuano linee progettuali per una risposta comunitaria alle sue domande di salvezza, quando si studiano le tante forme di esercizio del potere nella complementarietà e nella diversità dei servizi, secondo uno stile di leadership piuttosto che di un altro. Ogni pastore dovrebbe apprendere, insieme alla comunità, a gestire i cambiamenti come opportunità di crescita, con una fiducia più ampia nei tempi necessari perché il seminato porti il frutto desiderato. E si tratta pur sempre di una spiritualità che mentre invoca l’azione misteriosa dello Spirito fa i conti con i dinamismi propri dell’evoluzione di ogni comunità. Non si oppongono visione spirituale delle cose e leggi naturali dell’evoluzione degli organismi. Probabilmente l’azione dello Spirito più che in forme “ireniche” di prevenzione di eventuali conflitti, va invocata come accompagnamento costante anche nella gestione dei conflitti interni alla vita comunitaria, nell’esercizio del potere come servizio fraterno, nell’apertura all’imprevedibile della vita, umana e spirituale.
Noi e il Sinodo… #2018 La nostra diocesi in cammino verso l’assise sinodale Noi PER il Sinodo Ci stiamo lavorando da mesi: la lettura e lo studio del Documento preparatorio; la riflessione in piccoli gruppi; le risposte al questionario del documento preparatorio; la scelta e il racconto delle nostre buone pratiche di pastorale giovanile e vocazionale da inviare con le risposte al questionario; l’invio di quanto richiesto ed elaborato sinodalmente alla Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi; l’invito rivolto a tutti i giovani a lasciarsi ascoltare attraverso il questionario on-line preparato per loro. Cosa possiamo fare ancora? 1. Continuare a far conoscere il Sinodo a tutti i giovani e invitarli ad offrire il loro contributo al Sinodo attraverso il questionario on-line (http://youth.synod2018.va) entro il prossimo 30 novembre. 2. Riaccendere nelle nostre comunità attenzione e cura attorno al tema del Sinodo: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. 3. Non far mancare la nostra preghiera per il Sinodo. La preghiera preparata da Papa Francesco ci aiuterà. Noi CON il Sinodo Vogliamo intensificare l’ascolto dei giovani, vogliamo scegliere di partecipare agli incontri di discernimento che saranno proposti dagli Uffici Diocesani di Pastorale Giovanile e Vocazionale e vogliamo sostenere il nostro Vescovo Giuseppe nel suo desiderio e impegno di raggiungere tutti i giovani della diocesi. Ecco il percorso di discernimento che vivremo in diocesi, accompagnati dalla proposta nazionale del Quaderno Considerate questo tempo, Discernere la Pastorale Giovanile tra fede e vocazione (Il Quaderno sarà distribuito anche a tutte le parrocchie): Con gli educatori, gli animatori e i catechisti dei giovani, presso il Seminario diocesano, dalle ore 20:00 alle ore 21:30, vivremo tre serate di ascolto, esperienza e dialogo: 25 gennaio 2018 - INCONTRI 22 febbraio 2018 - LEGAMI 22 marzo 2018 - CURA Con il clero, poi, faremo discernimento a partire dalla scheda DIREZIONE. Ai Consigli Pastorali Parrocchiali proporremo di fare discernimento a partire dalla scheda FARE-CASA. Noi AL Sinodo Ci saremo attraverso le riflessioni inviate e attraverso alcuni giovani italiani che saranno invitati come uditori. Quest'ultimi, durante le sessioni del Sinodo e particolarmente nei gruppi di studio, non saranno soltanto ascoltatori, ma potranno intervenire per dare il loro contributo diretto. Dopo il Sinodo, attenderemo l’esortazione post-sinodale e non potremo che lasciarci ancora provocare ed entusiasmare per ripartire verso i giovani, per i giovani e soprattutto con i giovani. don Stefano Mazzarisi
don Peppino Cito anno 22 • n. 8
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Rinnovo degli organismi diocesani di partecipazione CONSIGLIO PRESBITERALE Con decreto datato 1° settembre 2017, a seguito delle votazioni svoltesi durante l’Assemblea del clero del 16 giugno u.s., il vescovo ha costituito per il quinquennio 2017-2022, il nuovo Consiglio Presbiterale diocesano. Tale organismo ha il compito di «coadiuvare il vescovo nel governo della diocesi, a norma del diritto, affinché venga promosso nel modo più efficace, il bene pastorale della porzione di popolo di Dio a lui affidata» (can. 495, 1°). MEMBRI DI DIRITTO IN RAGIONE DEL LORO UFFICIO (can. 497, 2°):
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FUSILLO Mons.Vito Domenico,Vicario Generale ZACCARIA Sac. Francesco, Coord. per la Pastorale MASSARO Sac. Roberto, Rettore del Seminario AMODIO Sac. Giovanni,Vicario Zonale di Turi BENEDETTI Sac.Vito,Vicario Zonale di Polignano CASTIGLIONE MINISCHETTI Sac. Vito, Vicario Zonale di Castellana Grotte 7. CAPUTO Sac. Emilio,Vicario Zonale di Rutigliano 8. CITO Sac. Giuseppe,Vicario Zonale di Monopoli 9. DI PALMA Sac. Felice,Vicario Zonale di Conversano 10. MAZZARISI Sac. Stefano,Vicario Zonale di Noci 11. RAMIREZ Sac. Sandro,Vicario Zonale di Fasano 1 12. RECCHIA Sac. Giuseppe,Vicario Zonale di Putignano 13. SEMERARO Sac. Carmelo,Vic. Zonale di Cisternino 14. SGOBBA Sac. Leonardo,Vicario Zonale di Alberobello MEMBRI ELETTI (can. 497, 1°):
15. LUCA Sac. Gaetano Amore 16. VASTA Sac. Pasquale 17. COPERTINO Sac. Giorgio 18. CASSONE Sac.Vito 19. D’ONGHIA Sac. Nicola 20. LIUZZI Sac. Donato 21. DIBELLO Sac. Luca RELIGIOSI:
22. MULONGI P.Tito Emmanuel, Oblato di Maria Im. 23. FRUGIS Sac. Giuseppe, Guanelliano MEMBRI DI NOMINA VESCOVILE:
24. NEGLETTO Sac. Oronzo 25. BOSCO Sac. Angelo
CONSIGLIO DIOCESANO PER GLI AFFARI ECONOMICI In data 20 settembre 2017 il vescovo ha costituito il nuovo Consiglio diocesano per gli Affari economici. È l’organo di partecipazione effettiva dei fedeli nella gestione economica della vita diocesana (cf CIC 212), non in base a rappresentanza di comunità o di gruppi, ma per mezzo di persone «veramente esperte in economia e nel diritto civile ed eminenti per integrità» (CIC 492,1). Il Consiglio per gli Affari Economici, è presieduto dallo stesso Vescovo. Spetta al Consiglio per gli Affari Economici predisporre ogni anno, secondo le indicazioni del Vescovo diocesano, il bilancio preventivo delle questue e delle elargizioni per l’anno seguente in riferimento alla gestione generale della diocesi ed approvare, alla fine dell’anno, il bilancio delle entrate e delle uscite (can. 493). AMODIO Nicolò D’AUTILIA Gianfranco D’ONGHIA Vanni LEMBO Felice NOTARNICOLA Franca PALMISANO Vito VENEZIANO Vincenzo
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Geometra Avvocato Vicario Parrocchiale Dirigente di Impresa Commercialista Parroco Bancario
COLLEGIO DEI CONSULTORI Con decreto del 2 settebre 2017, il nostro vescovo ha costituito il nuovo Collegio dei Consultori. Esso è un organo consultivo collegiale del vescovo sui più importanti problemi della Diocesi formato da un gruppo di sacerdoti (da 6 a 12) membri del Consiglio Presbiterale in carica, eletti dal vescovo per un quinquennio (CIC, can. 502). Coadiuva il Vescovo nell’amministrazione dei beni della diocesi e delle persone giuridiche a lui soggette. Nell’esame delle diverse pratiche per esprimere il proprio parere o consenso secondo quanto previsto dalla normativa canonica vigente, il Collegio deve porre particolare attenzione agli aspetti pastorali. 1.- AMODIO Sac. Giovanni 2.- CAPUTO Sac. Emilio 3.- CITO Sac. Giuseppe 4.- DI PALMA Sac. Felice 5.- FUSILLO Mons. Vito Domenico 6.- LIUZZI Sac. Donato 7.- LUCA Sac. Gaetano Amore 8.- MAZZARISI Sac. Stefano 9.- RAMIREZ Sac. Sandro 10.- ZACCARIA Sac. Francesco
MEMBRI DEL CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO All’indomani dell’elezione dei diversi consigli pastorali parrocchiali, è stato costituito il nuovo Consiglio Pastorale diocesano come da statuto (cf Consiglio Pastorale Diocesano, Statuto, 12-03-2017, art. 3) composto dai seguenti laici, religiosi e presbiteri: Amatulli Antonio, Amodio don Giovanni, Ancona Fabio, Ancona Giuseppe, Angelini Donato, Angiolillo Vincenzo, Benedetti Marianna, Benedetti don Vito, Bortolotti Roberto, Campanella Franco, Cannone Giovanni, Caputo don Emilio, Carbonara Antonio, Carone Pasquale, Carrieri Pasquale, Carrisi Vincenzo, Cascione Piera, Castellana Maria, Castiglione don Vito, Cazzorla Palma, Cisternino Marcello, Cito don Peppino, Contini Paolo, Corvero Suor Marilù, D’Ambruoso Vito, Debellis Marcello, Decarolis Francesco Domingo, Decarolis Gianfranco, Dicarlo Rosa Anna, Diceglie Nicola, Dipalma don Felice, Ditano Vito, Elba Emanuela, Fera Armando, Fortunato Stefania, Frugis don Beppe, Fusillo don Vito, Garganese don Davide, Giannarzia Pietro A., Giannotta Cosimo, Giotta Massimo, Laselva Vito, Leoci Salvatore, Loliva Domenico, Lomele Stefano, Mansueto Simona, Marzolla Rocco, Mazzarisi don Stefano, Mazzoni Pierluigi, Menga Daniela, Merolla Domenico, Mongelli Marirosa, Natola Donato, Notarangelo Francesco, Pacelli Maria, Pacello don Pierpaolo, Palasciano Domenico, Palazzo Maria Grazia, Palmisani Grazia, Palumbo Luciana, Parato Marisa, Pavone Teresa, Perricci Piero, Petruzzi don Michele, Ramirez don Sandro, Recchia don Peppe, Recchia Maria Cristina, Rossi Fabrizio, Rossi Leonardo, Scagliusi Margherita, Semeraro don Carmelo, Semeraro Pietro, Sgobba don Leonardo, Sisto Annarita, Tauro Antonia, Troiani Ivana, Troiano Michele, Zaccaria don Francesco.
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Insieme, come fratelli, per crescere nell’unità Vacanza dei preti giovani “La fraternità [sacerdotale, ndr] è afflato spirituale, condivisione delle gioie pastorali, luogo in cui fatiche e ferite possono essere curate, sopportate e superate. Essa è il risultato della carità di tutti, ma anche dell’umiltà di ciascuno” (CEI, Lievito di Fraternità). Nei giorni 4-8 settembre 2017 il gruppo dei preti giovani della nostra diocesi, insieme al Nostro vescovo Giuseppe e il nuovo delegato del vescovo per la formazione del clero giovane, don Gaetano Amore Luca, presso la casa di spiritualità “Armida Barelli” della Diocesi di Sorrento, ha vissuto l’annuale esperienza della vacanza estiva, un tempo che come preti giovani ci si è dedicati per allenarci nella palestra della fraternità. È stata un’esperienza di ristoro spirituale e fisico, di condivisione, di fraternità che ci ha permesso di gustare la bellezza di essere fratelli, nell’unico presbiterio, in unione al proprio pastore. La presenza del nostro vescovo, per tutto il soggiorno, e le sue esortazioni hanno elevato il tono dell’esperienza, che ha avuto il suo picco nella celebrazione eucaristica presso il santuario della Vergine del Rosario in Pompei, sulla tomba del Beato Bartolo Longo. In questi giorni abbiamo potuto contemplare le meraviglie artistiche e paesaggistiche di Napoli, Pompei, Sorrento, Amalfi, Sant’Agata sui due golfi, anche se il traffico e le stra-
de strette non hanno facilitato la visita più accurata e attenta dei vari borghi. Questa esperienza ha permesso di crescere nella stima reciproca e il clima sereno ha facilitato un confronto arricchente su vari temi teologici e pastorali. Sono stati giorni vissuti nella semplicità e nella spontaneità che hanno contribuito alla realizzazione di relazioni sincere. Liberi da impegni e affanni, abbiamo potuto apprezzare e valorizzare lo scorrere del tempo, quale dono di Dio, per crescere nell’amicizia con il Signore
nella preghiera e nella condivisione delle proprie “ricchezze e povertà” umane e spirituali. In definitiva è stata una esperienza breve ma edificante, una manciata di lievito nella farina del nostro presbiterio giovane che ha permesso di crescere nella fraternità. Torniamo nelle nostre rispettive sedi con maggior entusiasmo e carica spirituale per essere generosi nell’amore pastorale per la nostra diocesi al servizio del popolo di Dio. don Mario Lamorgese
#apriamolamatrice Una raccolta fondi per il restauro della Matrice di Polignano
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n’estate di iniziative per la raccolta fondi pro-restauro della Chiesa Matrice Con l’hashtag APRIAMO LA MATRICE i giovani della Parrocchia hanno lanciato sui social le iniziative di cui sono stati promotori in questa prima estate di chiusura della chiesa. Ad agosto protagonisti assoluti di due serate, il 12 ed il 27, in cui hanno animato Piazza Vittorio Emanuele con un coinvolgente flashmob, una esplosiva coreografia di hiphop e break dance e la musica della Matrix Band. Raccolti in queste due serate circa 1.700 €. Il 5 settembre, grande successo per il concerto “Racconti D’Opera”. Sul sagrato della Chiesa Matrice i maestri Maria Luisa Lattante (soprano polignanese), Enrico Terrone (tenore) e Valerio De Giorgi (pianista) hanno eseguito musiche liriche e repertori del canzoniere anno 22 • n. 8
napoletano. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Musicale Culturale Artistica “MUSICAD’inCANTO” intitolata alla memoria di Davide Gaetano D’Accolti, 22 anni, giovane talento musicista ucciso nel febbraio 2016 da un’auto che viaggiava contromano. La musica come luce e voce di speranza perché quella Chiesa Matrice, chiusa ormai da mesi, ci appartiene e non ci lascia indifferenti. “La Chiesa Matrice è qui – ha ricordato il papà di Davide in un lungo e commosso prologo – può vivere o risorgere, tocca a noi decidere l’ultima parola. La Chiesa Matrice va ricordata, non rammentata; perché è il luogo dello Spirito della comunità, ci appartiene più della nostra casa, ed esserne custodi deve essere un privilegio. Senza, non c’è popolo, e negarla, non prendersene cura, è già segno che quel popolo, quella città è
morta, ha perso il cuore comune”. Durante l’evento sono stati raccolti circa 600 €. Il 17 settembre la Consulta Giovanile Zonale ha animato la tradizionale Festa del Cristo a Casello Cavuzzi con “Ragazzi che spettacolo”. Una serata sorprendente in cui abbiamo potuto ammirare i talenti dei nostri giovani che hanno ballato e cantato. Lo spettacolo finalizzato alla raccolta fondi per il restauro della Matrice ha prodotto 365 €. Nicola Teofilo
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Don Lorenzo Milani Parresia e libertà della coscienza
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icorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della morte di don Lorenzo Milani (27 maggio 1923 - 26 giugno 1967). Il don Milani di Esperienze Pastorali, poderoso tentativo di riflessione teologico pastorale sulla realtà della parrocchia di cui era viceparroco e contemporaneamente accorato appello, così moderno, a passare da una pastorale di pura accoglienza e conservazione ad una pastorale missionaria e di dialogo col mondo. È questo il testo nel quale, a commento della fotografia della processione del Corpus Domini che passava fra due ali di folla, sono riportate le brevi preghiere dei due preti che notano come il 93,2% delle pecorelle restano fuori: “Parroco: perdonali perché non sono qui con te. Il viceparroco: perdonaci perché non siamo là con loro”. Il don Milani di Lettera ad una professoressa, libro-denuncia su un mondo della scuola fatta per chi già sa e che non si prende cura di chi parte svantaggiato, ma anche racconto di una esperienza formativa che, senza possibilità di imitazione, forse ha ancora qualcosa da dire alla riflessione pedagogica attuale. È il libro del famoso “non c’è nulla che sia ingiusto quanto far le parti uguali fra disuguali”; e del “Cercasi un fine. Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’essere uomo. Ciò che vada bene per credenti e per atei. Io lo conosco. Il priore me l’ha imposto fin da quando avevo 11 anni e ne ringrazio Dio. Ho risparmiato tanto tempo. Ho saputo minuto per minuto perché studiavo. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo (…). Ma questo è solo il fine ultimo da ricordare ogni tanto. Quello da ricordare minuto per minuto è d’intendere gli altri e farsi intendere”. È qui che esprime il principio fondamentale della sua teoria pedagogica: “Poiché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l'espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli”. Il don Milani di Lettera ai Giudici, raccolta degli atti del processo a cui fu sottoposto con l’accusa di apologia di reato, perché aveva difeso pubblicamente i giovani obiettori di coscienza che preferivano marcire nel carcere militare pur di non imbracciare le armi. È il testo che contiene la 6
famosa affermazione sulla libertà della coscienza, in piena sintonia con la grande Tradizione della morale cattolica: “dobbiamo avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si senta ognuno l’unico responsabile di tutto”. Il don Milani che papa Francesco ha voluto onorare lo scorso 20 giugno recandosi personalmente sulla sua tomba a Barbiana e spiegando così il suo gesto: “Non posso tacere che il gesto che ho oggi compiuto vuole essere una risposta a quella richiesta più volte fatta
da don Lorenzo al suo Vescovo, e cioè che fosse riconosciuto e compreso nella sua fedeltà al Vangelo e nella rettitudine della sua azione pastorale. Oggi lo fa il Vescovo di Roma. Ciò non cancella le amarezze che hanno accompagnato la vita di don Milani – non si tratta di cancellare la storia o di negarla, bensì di comprenderne circostanze e umanità in gioco –, ma dice che la Chiesa riconosce in quella vita un modo esemplare di servire il Vangelo, i poveri e la Chiesa stessa”. L’incontro di Fasano del prossimo 10 ottobre vuole essere un doveroso tributo alla memoria di questo prete che veniva dal futuro. don Sandro Ramirez
DON LORENZO MILANI. PARRESIA E LIBERTÀ DELLA COSCIENZA È il titolo della conferenza che si terrà a Fasano il prossimo 10 ottobre alle ore 19.30 presso l’Auditorium dell’IISS Leonardo da Vinci. Organizzano l’incontro la zona pastorale di Fasano, quella di Fasano Sud e la Fondazione “Gaudium et Spes”. Relatore sarà il prof. Sergio Tanzarella, ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli), e fra i curatori dei due volumi dell’Opera Omnia di don Milani, recentemente pubblicati da Mondadori. L’incontro sarà presieduto dal nostro Vescovo Giuseppe.
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AZIONE CATTOLICA
“Tutto è segno di Dio. Non esiste luogo vuoto della sua presenza” L’AC di Fasano nei luoghi di Carlo Carretto
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ome gruppo di giovani di Ac quest’anno abbiamo deciso di partecipare agli appuntamenti di spiritualità a Spello, promossi dall’Azione cattolica nazionale nel week end 18-20 agosto 2017. Era una proposta nuova in una terra che alcuni non avevano conosciuto. Quale migliore proposta di preghiera, di cammino e di ricerca? Siamo partiti avendo fiducia, non conoscendo nulla se non qualche piccola informazione: non sapevamo chi ci accoglieva, chi erano i nostri compagni... Si va!
dia di Dio, dono anche per lui e non solo per il popolo di Ninive. Il libro di Giona ci offre un finale aperto, concludendosi con una domanda che invita tutti noi a interrogarci sul cammino personale di fede e sul rapporto con il Signore. Ad accompagnare le riflessioni, la vita di Charles de Foucauld e gli scritti di Carlo Carretto, figura significativa per l’Azione Cattolica e per la casa San Girolamo dove lui è sepolto. Abbiamo gustato l’esperienza, seppur breve, dell’accoglienza e del clima
Cosa abbiamo incontrato? La figura di Giona, raccontata da don Massimo Masini della diocesi di Forlì, nella debolezza della sua umanità e nella fragilità nel rapporto con Dio. Don Massimo ci ha fatto soffermare sull’indecisione, sulla tristezza, sulla paura e sulla rabbia di Giona, sentimenti che lo portano a non riuscire a leggere e interpretare sempre nel modo giusto i segni di Dio nella sua vita, vivendo una relazione di fiducia con Lui altalenante e che lo conducono ogni volta a chiudersi in se stesso. Giona non supera il suo limite umano e non riconosce la misericor-
di familiarità. La premura di Gigi e Serenella della diocesi di Genova, l’attenzione di Luigi e Rosanna della diocesi di Savona, il silenzio operoso e laborioso di Marcello della diocesi di Napoli, la disponibilità di Matteo e Chiara della diocesi di Milano, Alessia, Barbara e Lucia compagni di viaggio provenienti da varie parti di Italia… tutti segni del dono di Dio e della bella familiarità di Azione Cattolica che ti fa sentire a casa anche a 500 km di distanza. Spello è stata per noi il luogo del FUGGIRE, TACERE, “QUIESCERE”: fuggire da tutto ciò che ci poteva distrarre, tacere per ascoltare e far parlare il Signore, quiescere/riposare per vivere appieno la fraternità tra di noi. Crediamo che per un laico di Ac sia importante “fuggire” a Spello per dare spazio alla Parola e stare in questo luogo dell’anima. #NOISTIAMOCONCARRETTO
Gruppo giovani AC, parrocchia Sant’Antonio abate - Fasano
“Cristiano, diventa ciò che sei” Campo unitario dell’AC della Matrice di Rutigliano
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n occasione dei 150 anni dell’Azione Cattolica Italiana, gli aderenti all’ACI della Chiesa Madre di Rutigliano, la Parrocchia S. Maria della Colonna e S. Nicola, dopo i quattro Campi Scuola dell’ACR (dalla prima elementare alla seconda media), hanno realizzato un Campo unitario mettendo insieme Giovanissimi, Giovani, Adulti e Famiglie, per un totale di 85 persone. Il Campo, guidato dal parroco, don Emilio Caputo, è stato realizzato dal 23 al 27 agosto a Vitulano (BV), avendo per tema: “Cristiano, diventa ciò che sei”. Questa la sintesi di una partecipante al Campo: «Per la seconda volta, nella storia della nostra Parrocchia (la prima quattro anni fa), un Campo di Azione Cattolica anno 22 • n. 8
dalla III media agli Adulti. Entusiasmante? Sì! Impegnativo? Sì! Tanto, soprattutto per gli educatori che ci hanno lavorato per sei mesi e sono riusciti ad incastrare, in maniera perfetta, cinque percorsi secondo le fasce di età. Il cammino è stato fatto sulla figura di Abramo. E proprio ripercorrendone il cammino ci siamo confrontati con i suoi dubbi, con la sua solitudine, con le sue delusioni; con le scelte continue che ha dovuto fare, con il suo non rimanere seduto a piangersi addosso (come spesso siamo tentati di fare noi), fino all’estrema richiesta del sacrificio del figlio Isacco. Ci siamo confrontati con la sua fede, ci siamo chiesti chi è il nostro Isacco, e, quanto e se, siamo disposti a sacrifi-
carlo. Ne abbiamo dedotto che, solo mettendo Dio al primo posto nella nostra vita e facendone il faro che ne illumina il cammino, saremo benedetti in ogni cosa, come lui, e “diventeremo segno di benedizione” per gli altri». Lina Delvecchio
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IX CENTENARIO
Monopoli è Civitas Mariae, Città di Maria Racconto delle solenni celebrazioni del 1° luglio
“Avendo constatato la diffusa e autentica devozione del popolo monopolitano alla Madonna della Madia sua Patrona e Protettrice, in virtù di questa bolla ed in perpetuo, avvalendomi della mia autorità ordinaria conferisco alla città di Monopoli l’onore del titolo e la dignità di Civitas Mariae con tutti i diritti che spettano alle città insignite di tale titolo” (dal Decreto vescovile del 1 luglio 2017). Attraverso queste parole il nostro vescovo Giuseppe, in una Cattedrale colma di fedeli e devoti, ha proclamato la città di Monopoli Civitas Mariae, portando a compimento un lungo cammino di attesa e preparazione, proposto dal compianto rettore e custode della Madonna della Madia mons. Vincenzo Muolo e che ha visto coinvolta l’Amministrazione cittadina con a capo il sindaco Emilio Romani, il parroco e rettore della Basilica monopolitana e oggi vescovo di Tricarico mons. Giovanni Intini, il Comitato per il IX centenario e il Comitato Festa Patria e la Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Spetta all’Ordinario diocesano attribuire tale dignità a quelle città in cui il culto e la devozione alla Madonna è particolarmente forte e sentito ed è provato da fonti storiche, artistiche e devozionali capaci di evidenziare una radicata e condivisa pre-
CONVEGNO DIOCESANO DI MARIOLOGIA nel IX centenario dell’approdo dell’icona di Maria SS. della Madia MARIA, PELLEGRINA CON LA CHIESA, NEL NOSTRO TEMPO Monopoli,15-18 novembre 2017 Basilica Cattedrale e Chiesa di S. Domenico Per una proposta di approccio teologico, sociologico ed ecumenico ad una rinnovata spiritualità mariana al passo con i nostri tempi 8
senza mariana nella storia e nel vissuto sociale, culturale e religioso della città al punto da segnarla profondamente. Civitas Mariae è un titolo che onora la città intera, ne evidenzia il carattere “mariano” ma è anche un impegno e programma di vita per la comunità di fede: per chi condivide e vive l’esperienza del credere, la Madonna è madre nella fede e sorella nel cammino di vita cristiana; per chi non vive la relazione fiduciale con Dio oppure ne è alla ricerca, Maria è modello di un’autentica e riuscita, perciò profondamente umana, esperienza di maternità. L’evento della proclamazione, avvenuto il 1° luglio scorso, anniversario della Dedicazione del massimo Tempio cittadino e voluto come una delle iniziative più rilevanti previste per la celebrazione del IX centenario, si inserisce nella storia mariana di Monopoli come apice di un dialogo d’amore tra la Madre di Gesù venuta dal mare e il popolo monopolitano, nato all’alba di una fredda giornata dicembrina del 1117, poi cresciuto nel tempo e rafforzato proprio attorno alla devozione alla Madonna navigatrice. Il conferimento di questo titolo evidenzia un legame spirituale e devozionale tra la Madre di Dio che ha scelto Monopoli come sede della sua presenza e gli abitanti della città che si sono lasciati abbracciare dalla maternità di Maria. Monopoli è di Maria: Ella appartiene a ciascuno anzitutto per il fatto che è una di noi, creatura di Dio, resa immacolata fin dal suo concepimento in vista della divina Maternità a cui Dio la chiama, ma sempre vicina alla nostra esperienza di vita come è stata vicina a quella del suo Figlio. Ma anche la città appartiene a Maria, nel senso che è chiamata a rispondere all’invito della madre con un’autentica devozione a Lei che si concretizza in uno stile di vita secondo lo spirito evangelico. Tutto questo trova il suo fondamento nell'affidamento che Gesù morente sulla croce fa a Maria di tutti gli uomini e di Maria a tutti gli uomini “Donna ecco tuo figlio… ecco tua Madre” (Gv 19, 26-27), evidenziando una maternità spirituale che ha il sapore dell'eternità. Scrivendo alla diocesi di Monopoli, mons. Carlo Ferrari nella sua lettera pastorale “Della Madonna siate devoti così” (1953), quasi preparava in modo remoto l’evento della proclamazione quando sottolineava che “da dieci secoli la storia della Diocesi di Monopoli è legata in ogni avvenimento alla presenza della Madre di Dio, la cui Provvidenza ha forse voluto premiare una devozione già secolare e singolare facendo approdare alla nostra costa sulla grande zattera l’Immagine augusta che i nostri padri hanno venerato con culto filialissimo”: una evidente realtà che il nostro vescovo Giuseppe, con la proclamazione della Civitas Mariae, ha fatto sua, ribadendo che la devozione alla Madonna della Madia è occasione costante per un rinnovamento della vita cristiana che ha in Maria un vero modello e punto di riferimento e in Cristo Signore il suo termine ultimo. don Gianluca Dibello
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APOSTOLATO BIBLICO
Sulla vita nella Chiesa Il discorso comunitario di Matteo 18
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conclusione della sezione narrativa di Mt 13, 53; 17, 27 l’evangelista inserisce il Discorso comunitario o ecclesiale che occupa interamente il c. 18. Prendendo come punto di partenza Mc 9, 33-49, Mt amplia il materiale attingendo a ciò che egli aveva a disposizione e ad altre fonti, disponendo il tutto per dare una forma all’unità letteraria di 18,1; 19,1. La Bibbia di Gerusalemme intitola la macrounità: “Discorso sulla vita nella Chiesa”. Lo sguardo è incentrato sulle dinamiche interne alla comunità dei credenti, di coloro che hanno accolto il Regno dei cieli e che da quest’ultimo si sono lasciati interpellare: quali sono, dunque, le dinamiche che scaturiscono dall’accoglienza del Regno? Anche in questo caso, non si resta a livello di idee o di buoni propositi, ma il tutto intacca la prassi: la fede richiede impegno, responsabilità nei confronti di chi ne condivide le istanze. Come per gli altri Discorsi, in Mt 19, 1 ricorre la formula conclusiva:“Terminati questi discorsi...”. L’espressione richiama la presenza nei versetti precedenti di una serie di “parole” che, nel caso specifico, hanno a che fare con l’ecclesia. In realtà, non siamo di fronte a una serie di norme o a un ordinamento che espone prescrizioni circa la nascita o la vita morale e liturgica della Chiesa. Per certi versi, come sostenuto da alcuni, può essere considerato un Discorso incentrato sul comportamento da assumere nei riguardi dei fratelli. Rileggendo il testo è possibi-
le cogliere la mancanza di un tema unitario o centrale, mentre sembra che vi sia soltanto un motivo che domina la scena e che è ispirato al comandamento dell’amore; motivo quest’ultimo che anima dal di dentro e caratterizza la vita fraterna. Non si tratta, dunque, di una “regola della comunità”, come quella presente tra i gruppi giudaici a Qumran. Partendo da una discussione, sorta tra i discepoli, su chi sia il più grande nel Regno dei cieli (Mt 18, 1), l’evangelista raccoglie tutti gli insegnamenti di Gesù riguardanti il vero spirito comunitario. Le tensioni interne alla comunità, segnate probabilmente dall’ambizione e dalla rivalità di alcuni suoi membri, e le ostilità delle comunità giudaiche nei riguardi dei cristiani sembrano aver motivato la stesura del Discorso comunitario: ritornare sull’insegnamento del Maestro, basato appunto sul comandamento dell’amore vicendevole. I credenti formano la comunità di Gesù per cui essi dovranno aderire sempre di più a Lui e al suo insegnamento, così da rendere visibile l’appartenenza al Regno. I destinatari primi, tuttavia, sono i responsabili delle comunità, i quali devono aver cura dei “piccoli” (= chi segue Gesù, soprattutto i più indifesi e fragili, i più esposti ad abbandonare la sequela) e di chi si “smarrisce”, indicando a tutti la via della sollecitudine vicendevole, del perdono illimitato anche verso i nemici e della correzione fraterna. Gli atteggiamenti che dovranno caratterizzare i membri della chiesa sono gli stessi di Gesù: mitezza e umiltà, alla base di ogni relazione interpersonale. Aver accolto il Regno, pertanto, anima interiormente ogni credente ad agire concretamente in un autentico spirito evangelico. Questi sono i “riquadri” del c. 18: “Chi è il più grande nel Regno” (18, 1-4); lo scandalo (18, 5-10); la pecora smarrita (18, 12-14); la prassi della correzione fraterna (18, 15-18); la preghiera comune (18, 19-20); il perdono illimitato e di cuore (18, 21-22); la parabola del servo spietato (18, 23-35). Nel Lezionario Domenicale del T.O. il Discorso comunitario è così suddiviso: XXIII Domenica (Mt 18, 15-20: correzione fraterna e preghiera); XXIV Domenica (Mt 18, 21-35: perdono e parabola). don Leo Giuliano
DALLA CURIA DIOCESANA
8xMILLE COMUNICAZIONE
NUOVE NORME PER L’ASSEGNAZIONE E RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI DERIVANTI DALL’8xMILLE
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a Conferenza Episcopale Italiana, nella 69a Assemblea Generale del maggio 2016, ha modificato il n. 5 del la Delibera 57 riguardante la ripartizione e il rendiconto, a livello diocesano, delle somme provenienti dall’otto per mille, a partire dal 2017. In base a tale modifica, a partire da questo anno, tutti gli Enti (Curia, Seminario, Parrocchie, Confraternite, Associazioni, Istituti vari) che intendono richiedere un contributo dall’8xmille, devono obbligatoriamente compilare apposite schede su carta intestata della Curia da ritirare presso l’Ufficio Economato o scaricare dal Sito Web della Diocesi. La prima “SCHEDA”, denominata “Scheda attività per l'Assegnazione”, da compilare in ogni sua parte ( 1. Ente che richiede; 2. Identificazione dei destinatari dell’intervento/attività; 3. Descrizione dei benefici attesi; 4 Segnalazione dei fondi propri ed eventuali altri contributi; 5. Percentuale del contributo richiesto sul totale della spesa) deve essere consegnata al Vescovo o all’Ufficio Economato diocesano entro e non oltre il 31 ottobre 2017.La seconda “SCHEDA” denominata “scheda di verifica dei risultati e rendicontazione pubblica che espliciti la provenienza dei fondi dall’8xmille”, anch’essa da compilare in ogni sua parte (1. Dichiarazione dei risultati raggiunti; 2. Rendicontazione a livello cartaceo su notiziario, bollettini e periodici; 3 Rendicontazione a livello digitale su siti web e social; 4. Pubblicizzazione su cartelloni esterni nel caso di interventi su immobili) andrà presentata al Vescovo o all’Ufficio Economato entro il 31 marzo 2018. In sintesi: Senza la scheda “attività per assegnazione” non sarà concesso alcun contributo. Pertanto si faccia conoscere il presente avviso a tutti coloro che negli anni passati sono stati beneficiari di contributi sia per Culto e Pastorale, sia per Interventi Caritativi. Non si ammettono eccezioni. A disposizione per eventuali delucidazioni. Conversano, 22 settembre 2017.
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Il Vicario Generale Mons. Vito Domenico Fusillo
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VOCI DAL SEMINARIO
Dammi un cuore che ascolta L’inizio del nuovo anno formativo in Seminario
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ella serata di mercoledì 13 Settembre insieme al vescovo Giuseppe la comunità del seminario diocesano ha inaugurato il nuovo anno formativo. È stato un momento all’insegna della gioia e dell’entusiasmo, nel quale è stata presentata la nuova équipe insieme ai ragazzi che da quest’anno hanno scelto di vivere questo percorso. La presenza dei vari collaboratori e degli amici del seminario ha permesso la creazione di un clima di festa e di grande affetto. Nello stesso tempo il vescovo ha ringraziato tutti per il lavoro educativo svolto fino ad adesso; un particolare ringraziamento è stato rivolto a don Mauro per la passione che in questi anni ha trasmesso ai ragazzi. Il percorso che vivremo quest’anno vuole affrontare un tema importante: l’ascolto, osservandolo da diversi punti di vista e avendo come obiettivo quello di metterlo al centro della loro vita, sia personale che spirituale, ma anche a viverlo pienamente nella comunità. La sfida dell’ascolto è attualissima e innovativa, oltre ad essere un aspetto fon-
damentale per la vita e la crescita di ciascuno. In un contesto comunitario, nel quale a volte si fa molta fatica a uscire e andare verso l’altro, una concreta educazione all’ascolto ci può far scoprire il gusto intimo del silenzio per superare il rumore dal quale siamo avvolti e che ci rende sordi alla verità. Questo ascoltarsi
PROGETTO POLICORO
Nasce il Fondo diocesano di aiuto all’imprenditorialità giovanile
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n un momento di forte difficoltà economica e nel quale la disoccupazione giovanile rappresenta una delle più gravi problematiche, la nostra diocesi pone nel terreno un piccolo seme di speranza con il carattere della semplicità. Il nostro Vescovo Giuseppe ha destinato i proventi della raccolta della Quaresima di Carità per la costituzione di un fondo per finanziare delle idee imprenditoriali che scaturiscono da giovani dai 18 ai 35 anni residenti nel territorio della nostra diocesi. L’iniziativa affidata alla Caritas diocesana in collaborazione con il Progetto Policoro non è solo di valenza economica, ma anche di carattere pedagogico ed educativo. Ha come scopo quello di accompagnare i giovani nello sviluppo e nella realizzazione della loro idea imprenditoriale con particolare attenzione ai progetti che rappresentano reali opportunità per il nostro territorio attraverso la costituzione di una équipe di esperti che sosterrà i giovani imprenditori. Il Fondo diocesano vuole andare oltre l’assistenzialismo e diventare una forma nuova di Carità consona ai tempi. È possibile chiedere al Fondo diocesano fino ad un massimo di 5000 € per avviare o ampliare attività imprenditoriali. Il Fondo diocesano è rotativo e non dovrebbe esaurirsi, sia per il rientro dei finanziamenti concessi, sia anche per le offerte che saranno devolute a tale scopo. Sarà impegno di tutta la comunità mantenerlo vivo in modo tale da soddisfare i bisogni dei giovani che si rivolgeranno ad esso. Per avere maggiori informazioni sulle modalità di accesso al Fondo diocesano di aiuto all’imprenditorialità potete contattare l’animatore di comunità del Progetto Policoro al seguente indirizzo email: diocesi.conversano@progettopolicoro.it
per cogliere quella chiamata unica che Dio fa a ciascuno di noi è urgente. Ascoltare il nostro cuore aiuterà i ragazzi a diventare sempre più capaci di leggere e ascoltare la propria vita, la propria storia e nello stesso tempo ad ascoltare i bisogni della comunità e la bellezza che può generare. Ascoltando la Parola di Dio e guidati dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco, vivremo un cammino cristiano incentrato sull’ascolto e avente come riferimento Cristo. Sostenuti dalla presenza costante dei genitori dei ragazzi, con la vicinanza disponibile e affettuosa dei vari collaboratori e amici del nostro seminario, inseriti in un contesto diocesano che riflette sul discernimento e sulla sinodalità, il nuovo anno formativo si apre con entusiasmo e pronti a continuare a camminare accanto alle varie parrocchie della nostra diocesi. don Filippo Dibello
ESERCIZI SPIRITUALI 6-10 Novembre P. Michaeldavide Semeraro osb Pregare fra il cielo e la terra: il Padre Nostro Oasi Sacro Cuore - Conversano (BA) Per info: Tel. 0804954924 info@oasisacrocuore.com
Angelo Campanella
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MEMORANDUM
RADIO AMICIZIA INBLU Palinsesto 06:45 07:00 07:05 07:06 07:30 07:36 08:00 08:15
Appuntamenti Ottobre 1 10,30 20,00 dal 2 al 6 8 9 10
11,00 19,00 17,00 19,30
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20,00 09,30
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18,30 20,30 11,30 19,00 20,00
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18,30 09,30 11,00 18,30 19,00
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Cresime – Parrocchia S. Francesco d’Assisi, Fasano Inizio del ministero pastorale di don Vito Castiglione Minischetti Parrocchia S. Leone Magno, Castellana Grotte Esercizi Spirituali dei Vescovi di Puglia Oasi Beati Martiri Idruntini, Santa Cesarea Terme Cresime – Parrocchia San Domenico, Putignano Cresime – Parrocchia Maris Stella – Conversano Inaugurazione RSSA Canonico Rossini – Fasano Incontro “Don Lorenzo Milani. Parresia e libertà della coscienza” Auditorium IISS Leonardo da Vinci, Fasano Inizio del ministero pastorale di don Davide Garganese Parrocchia S. Antonio – Monopoli Assemblea diocesana – Parrocchia S. Anna, Monopoli Inizio del ministero pastorale di don Romano Sacchetti Parrocchia S. Filippo Neri, Putignano Cresime – Parrocchia San Francesco d’Assisi, Castellana Grotte Cresime – Parrocchia Sacro Cuore, Conversano Pellegrinaggio diocesano a Roma per il IX Centenario della Madonna della Madia Conferenza su Mons. Dalena – Museo Diocesano, Monopoli Incontro incaricati diocesani di Sovvenire Museo Diocesano, Monopoli Cresime – S. Antonio, Alberobello Veglia Missionaria – Cattedrale, Conversano Cresime – Parrocchia S. Pietro Apostolo, Putignano Cresime – Parrocchia S. Giovanni Battista, Turi Giovedì vocazionale con i giovanissimi di Conversano e Castellana – Seminario, Conversano Consiglio Pastorale Diocesano per gli Affari Economici Episcopio, Conversano Cresime – Cuore Immacolato di Maria, Rutigliano Gruppo Samuel – Seminario, Conversano Cresime – Parrocchia San Leone Magno, Castellana Grotte Cresime – Cattedrale, Conversano Conclusione anno giubilare parrocchiale Parrocchia S. Maria del Carmine, Putignano
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Cresime – Parrocchia Maria SS.ma Addolorata, Selva di Fasano
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