Impegno maggio 2018

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CONVERSANO - MONOPOLI Anno 23 - Numero 5 - Maggio 2018 www.conversano.chiesacattolica.it

Chiamati ad essere “uomini fino in cima” La nuova esortazione apostolica “Gaudete et exultate” di papa Francesco

cinque anni dalla sua elezione Papa Francesco dona la sua terza esortazione apostolica: Gaudete et exsultate, rallegratevi ed esultate (Mt 5,12), con l’obiettivo di promuovere il desiderio della santità in tutto il popolo di Dio (GE177). In cinque capitoli, con il tono discorsivo e familiare a cui ci ha abituati, il papa comunica il suo desiderio che ciascun cristiano sia sopraffatto dalla gioia, e comprenda come questa consolazione e pace interiore sia strettamente connessa all’essere santi. Non quindi cristiani con le “facce da funerale” (EG 10) perché “c'è solo una tristezza nella vita, quella di non essere santi”

festazioni dell’amore per Dio e per il prossimo di particolare importanza” (GE 111) i volti e la memoria delle persone che hanno avuto il dono di incontrare nella vita: i nostri santi della porta accanto. Persone semplici ma che hanno preso sul serio la propria esistenza e la chiamata alla santità, cercando di vivere la propria originale vocazione e missione: “Ogni santo è una missione” (GE 19). Volti colmi della pazienza, della mitezza, sguardi sempre gioiosi, dall’intelligenza brillante e capace di umorismo, persone determinate e coraggiose quando la verità esige di essere affermata con fervore (parresia), che hanno grande empatia e compassione, decentrate da sé e sempre attente ai bisogni di chi passa accanto, capaci di relazioni profonde anche al primo incontro fugace con gli altri. Mai banali né frettolose ma sempre disponibili a spezzare la propria esistenza per i bisogni degli altri, vicini e lontani. Cristiani che hanno frequentato quotidianamente la preghiera e l’ascolto della Parola. Il papa conclude l’esortazione con quello che è stato definito “il cuore pulsante” dell’esortazione: il tema del discernimento (Cap.V). Le persone che rispondono alla chiamata alla santità sono proprio quelle che comprendono la propria missione e vivono costantemente capaci di intravedere, anche nello “zapping costante” (GE 167) della vita quotidiana, la presenza dei germi dell'amore di Dio nella vita che scorre. Ancora una volta torna nelle parole del papa il tema ignaziano del discernimento e della lotta spirituale che deve diventare prassi nella vita personale e comunitaria. C’è da vivere seriamente la chiamata alla santità, e sarà davvero gioia grande!

Non è un trattato sulla santità e sui requisiti per poter diventare santi o beati. Ma una sollecitazione a ciascun cristiano ad aver ben chiaro che la chiamata alla santità è per tutti. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore. Oltre ai santi del calendario esiste una “classe media della santità”, e una “santità della porta accanto” (GE 7) che non solo ci riguarda come chiamati ma anche come destinatari delle carezze dell’amore di Dio, quando sperimentiamo la presenza di guide che ci portano sulle proprie spalle (proprio come a spalla siamo soliti portare le statue dei santi in processione). Cosa dire in estrema sintesi di questa nuova esortazione? Senza dubbio che merita che ciascuno le dedichi la sua lettura personale, perché è un testo vivo che assume differenti sfumature a seconda del vissuto e dello stato di vita di chi legge. Molti potranno commuoversi scoprendo nelle cinque caratteristiche della santità al Capitolo Quarto (“grandi mani-

IN EVIDENZA

Giandomenico Sisto Lunedì 7 maggio - ore 20,00 Consiglio Pastorale Zonale Parrocchia S. Maria della Salette, Fasano sabato 12 maggio - ore 17,00 Festa per i 150 anni dell’Azione Cattolica Anfiteatro, Conversano Venerdì 18 maggio - ore 09,30 Ritiro del Clero Abbazia Madonna della Scala, Noci ore 20,30 Consiglio Pastorale Zonale Parrocchia Addolorata – Rutigliano Sabato 19 maggio - ore 20,00 GMG diocesana e Veglia di Pentecoste Palazzetto dello Sport, Noci


SINODALITÀ

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Chi dite che io sia?

a cura di don Sandro Ramirez

esù è il sovrano, quindi è il servo, della dignità e della vocazione dell'uomo. Lo dice il Catechismo degli Adulti: “La sua [di Cristo] sovranità si dispiega nel corso dei tempi, come servizio alla dignità e alla vocazione dell'uomo, con un’attenzione preferenziale agli ultimi”. (281). Lo sappiamo: per Cristo non c’è altro modo di regnare che servire. Servo della dignità dell’uomo, di ogni uomo: e chiunque offende, umilia, oltraggia, calpesta, mortifica la dignità di un solo essere umano deve sapere che Gesù è dall’altra parte, da quella dell’offeso e del calpestato. Servo della vocazione dell’uomo, di ogni uomo: chiunque cerca la propria realizzazione e la propria felicità, deve sapere che in Gesù, nella relazione profonda con lui, le potrà trovare. Si è fatto servo. Si è fatto ultimo. Per stare con gli ultimi, perché nessuno potesse dire: sono stato dimenticato da Dio. Anzi. Per gli ultimi della storia, i dimenticati, gli scartati, Lui (pietra di scarto) ha uno sguardo d’amore privilegiato. Tanto da identificarsi con loro: “… l’avete fatto a me”. Faccio mie le parole di un relatore della Settimana della Fede qui a Fasano: “State attenti (nel senso di diffidare, di non credere, di non dare fiducia) a coloro che difendono i crocifissi di legno appesi alle pareti e calpestano la dignità e la vita dei Crocifissi veri: gli ultimi, i poveri, gli immigrati…”. Gli ultimi ci sono sempre: in una classe in cui tutti prendono 10, chi prende 9 è ultimo. Un vecchio professore di didattica, quando ancora si facevano i “dettati” alle elementari, diceva: il bravo insegnante è colui che detta tenendo l’occhio sul più lento! Una buona parrocchia è quella che ha lo sguardo fisso su Gesù, e quindi sugli ultimi!

S O M M A R I O Editoriale

Chiamati ad essere “uomini fino in cima” Giandomenico Sisto

Sinodalità Chi dite che io sia? a cura di don Sandro Ramirez

Zone Pastorali L’oratorio apre le sue porte alle famiglie Vincenzo Latela 8 2

Giovane è una comunità che condivide don Michele Petruzzi 3 Sulle orme di Cristo che ascolta, consola e libera Francesco Russo 4

Iniziative Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali Anna Maria Pellegrini

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Reg. Tribunale di Bari n.1283 del 19.06.96

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Diocesi Portatori della gioia della presenza reale del Signore Carlo Maria Clemente 3

«Dammi un cuore che ascolta» Clara e Nicola Lo Caputo

Verso il Sinodo a cura della Consulta diocesana di Pastorale Giovanile

Periodico d’informazione della Diocesi di Conversano – Monopoli

Via Crucis vivente a Fasano Ivan Campanella

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L’altro, l’altra di fronte a me. Dono o ostacolo? Mirella, Gianni e Stefano Mezzapesa

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Voci dal seminario “Iniziazione alla carità pastorale... per servire” Martino Frallonardo 10

Redazione:

don Mauro Sabino don Pierpaolo Pacello Donato Marino Lilly Menga Anna Maria Pellegrini Francesco Russo Nicola Teofilo Angelo Coletta

Uffici Redazione: Via Dei Paolotti, 2 - 70014 Conversano Tel. 080.4958888 - Fax 080.4955851 Indirizzo di posta elettronica: impegno@conversano.chiesacattolica.it

Memorandum ***

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Sito Internet della Diocesi di Conversano-Monopoli www.conversanomonopoli.chiesacattolica.it

Inserto 6

Direttore Responsabile: don Roberto Massaro

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Grafica e Stampa: EVI S.r.l. - Monopoli

Si prega di far pervenire alla redazione eventuali proposte di pubblicazione entro il giorno 5 di ogni mese.

anno 23 • n. 5


Portatori della gioia della presenza reale del Signore Il percorso formativo e il mandato dei ministri straordinari della comunione

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iovedì 19 Aprile 2018, nella chiesa Cattedrale di Conversano, il nostro Vescovo, Sua Ecc.za Mons Giuseppe Favale, ha Conferito il Mandato a sessanta nuovi ministri straordinari della santa Comunione ed ha confermato il mandato ai già ministri segnalati dalle varie comunità della Diocesi. Il Mandato è stato preceduto, a partire dallo scorso mese di Marzo, da un importante itinerario di formazione per i ministri straordinari della Santa Comunione. Il percorso, è stato dedicato a coloro che già esercitavano questo servizio e a quelle persone che, ritenute idonee dai parroci e dai cappellani ospedalieri, hanno accettato questo importante compito loro proposto. Per la prima volta, inoltre, il corso è stato coordinato dagli Uffici della Pastorale della salute e da quello Liturgico, che hanno attuato una sinergia di intenti per promuovere un cammino di formazione di ampio raggio teologico/pastorale. Nella gremita sala incontri del Cenacolo Vivere In, nell’agro di Monopoli, si sono avvicendati diversi relatori che, in base alle loro specifiche competenze, hanno approfondito aspetti biblici, morali, liturgici e pastorali, con tema centrale: l’Eucarestia, fons et culmen della vita cristiana, è il segno della Presenza viva e vera del Signore nella vita della Chiesa. Sono emersi interessanti riflessioni su questo ministero: a) questa figura costituisce, senza dubbio, un supporto alla Pastorale delle comunità sia per l’aiuto nella distribuzione della Eucarestia nella Santa Messa; b) ma soprattutto per la vicinanza a coloro che, per motivi di salute, non possono partecipare alle Celebrazioni eucaristiche e desiderano ricevere la Santa Comunione “farmaco d’immortalità per la vita cristiana”. Il ministro della Santa Comunione si inserisce, allora, in quella sollecitudine propria della comunità cristiana come segno della diakonia, come ponte tra il malato e la parroc-

chia, come un collaboratore importante del Ministro Ordinato nel momento della sofferenza. Da tutti gli incontri è emersa la necessità di una circolarità tra malato-ministrocomunità: il ministro straordinario, con il suo servizio, è il segno della vicinanza della comunità a coloro che vivono in situazioni difficoltose per la salute. Molto intensi anche gli ultimi due momenti: • il primo di essi è stato Domenica 14 Aprile con il ritiro spirituale nella Parrocchia di Sant’Antonio di Monopoli tenuto dall’abate di Noci Dom Pege; • mentre l’altro, Giovedì 19 Aprile, con la Celebrazione eucaristica del Mandato, nella Basilica Cattedrale di Conversano presieduta dal nostro Vescovo. Nella celebrazione, infatti, il Vescovo Favale ha ricordato l’importanza di questo ministero per la vita delle nostre comunità, la necessità di un dialogo costante con i Pastori ed ha conferito il mandato a tutti i ministri straordinari presenti. Le parole del Vescovo sono state soprattutto in invito ai nuovi Ministri straordinari ad essere portatori della gioia della Presenza reale del Signore, chinandosi sulle sofferenze del fratello come il buon Samaritano, collaboratore discreto a servizio della actuosa partecipatio nel Santo sacrificio della Messa. I ministri straordinari in Cattedrale per il mandato.

Carlo Maria Clemente

Giovane è una comunità che condivide A margine del Convegno nazionale Caritas

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i è svolto ad Abano terme, in provincia di Padova, il 40° Convegno delle Caritas Diocesane. La nostra diocesi ha visto la presenza di 5 delegati. In sintonia con il cammino che la Chiesa sta vivendo verso il Sinodo dei Giovani, il Convegno ha avuto come attenzione la presenza giovanile nelle comunità e nelle Caritas. L’intento non è stato quello di considerare i giovani come una categoria da aiutare, insieme a tante altre categorie vere o presunte. Attraverso molteplici provocazioni, dagli interventi ai momenti di confronto con la Parola, siamo stati aiutati a vedere nei giovani, ma poi soprattutto nei poveri, i protagonisti della comunità. È un invito ad uscire da logiche pessimistiche o paternalistiche per vedere nei giovani una presenza che rende nuova e feconda la Chiesa. Attraverso le testimonianze di buone prassi delle Caritas diocesane presenti in Italia, si è giunti a ribadire la necessità di valorizzare il Servizio civile nazionale, le altre forme di volontariato, il dialogo con le scuole attraverso vie istituzionali, i cammini formativi con i giovani, la progettualità per e con loro. Ancora una volta abbiamo avuto la possibilità di comprendere che l’attenzione ai giovani non è un settore della pastorale, ma uno stile di comunità. Dove c’è condivisione, lì c’è comunità. Dove c’è condivisione, si lascia il “si è sempre fatto così” e ci si ringiovanisce. In un contesto simile i giovani non abitano la Chiesa da ultimi arrivati, ma da protagonisti. E si respira il profumo del Vangelo. L’attenzione ai giovani è davvero uno spunto per nuovi percorsi di messa in discussione, di evangelizzazione e di inclusione. L’assemblea del Convegno delle Caritas diocesane. anno 23 • n. 5

don Michele Petruzzi

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Sulle orme di Cristo che ascolta, consola e libera Intervista a don Vincenzo Togati in occasione del suo 50° di sacerdozio

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abato 28 aprile nella chiesa madre di San Pietro Apostolo di Putignano don Vincenzo Togati, insieme a don Giovanni Bianco, ha celebrato il 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale: a presiedere l’Eucarestia il nostro vescovo mons. Giuseppe Favale, attorniato da parroci e presbiteri dell’intera diocesi. Don Vincenzo, nato l’8 luglio 1940 a Putignano, dove ha frequentato la scuola elementare e media nonché il liceo classico, ha proseguito gli studi avviandosi alla facoltà di Giurisprudenza, ma nel 1963 la vocazione lo ha portato all’ingresso nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta per prepararsi al presbiterato: l’ordinazione è arrivata il 30 giugno 1968 nella chiesa madre di Putignano dalle mani del vescovo di Conversano mons. Antonio D’Erchia. Dopo i primi anni da vicerettore e padre spirituale nel seminario minore di Conversano, don Vincenzo è stato viceparroco in San Francesco di Castellana e cappellano dell’ospedale “Florenzo Jaia” di Conversano per circa 20 anni; nel 1990 è parroco di Santa Maria del Carmine a Monopoli, ma nell’ottobre del 1999 torna a Castellana da parroco di San Francesco fino al 2014 per dedicarsi totalmente al ministero della consolazione, dell’ascolto e di esorcista diocesano che svolge tuttora nella chiesa rurale di San Marco in contrada Zingarello (tra Castellana e Monopoli). Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia. Don Vincenzo, com’è nata la sua vocazione al sacerdozio? “Io l’ho sempre avuta, però non mi ritenevo all’altezza

di poter vivere questo ministero, finché nel 1963, avviato agli studi di Giurisprudenza, ho preferito ascoltare questa voce interiore di cui non mi pento: posso dire di essere contento. Venivo comunque da un cammino di fede frequentando l’Azione Cattolica, la parrocchia e i movimenti ecclesiali in cui ero impegnato”. Cosa ricorda del giorno della sua ordinazione? “Il rito dell’ordinazione nella chiesa di San Pietro di Putignano a sera è stata officiato da parte del vescovo mons. Antonio D’Erchia, che poco prima era stato a fondare la parrocchia di San Filippo Neri. Mi ricordo che nell’omelia fece riferimento all’importanza dei genitori nella vocazione dei figli e paragonò mia madre alla madre del profeta Samuele, nato miracolosamente da una donna sterile che poi fu consacrato al Signore”. Il ser vizio della consolazione, dell’ascolto e di esorcista cosa ha dato come valore aggiunto al suo ministero di presbitero? “Un’attuazione di quello che è l’esigenza del presbiterato, niente di più: il presbitero agisce in persona Christi, rappresenta Cristo che è venuto per ascoltare, consolare e liberare anche dall’influsso del maligno”. A distanza di 50 anni, chi si sente di ringraziare? “Prima di tutto il Signore, che chiama e continua a chiamare, anche se adesso nella Chiesa c’è un particolare bisogno di chiamati. Poi i genitori che hanno favorito questo mio cammino e tutte le comunità che ho incontrato: quella dell’ospedale che ricordo molto bene, del Carmine di Monopoli e la comunità di Castellana Grotte che ho servito per 15

Don Vincenzo Togati.

Don Vincenzo il giorno della sua prima messa.

anni. E infine la Chiesa di Putignano che mi ha visto ordinato sacerdote: ho voluto insieme con don Giovanni Bianco di celebrare il giubileo sacerdotale il 28 aprile nell’anniversario della dedicazione della chiesa madre di San Pietro (che rappresenta tutte le chiese), così da ringraziare tutto il popolo di Dio”. La celebrazione del 50° di don Vincenzo e don Giovanni.

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Francesco Russo anno 23 • n. 5


«Dammi un cuore che ascolta» La XIX MiniIN...FESTA

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ercoledì 25 aprile presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Monopoli si è svolta la XIX MinIn...festa organizzata dal Seminario diocesano di ConversanoMonopoli. Tale evento è dedicato ai ministranti a conclusione delle giornate dei Gruppi Samuel e Myriam. Da quest’anno il trofeo, solitamente rilasciato, rimarrà lo stesso ma passerà di parrocchia in parrocchia negli anni e solo chi riuscirà a vincere la coppa per tre anni consecutivi potrà tenere il trofeo definitivamente nella propria comunità. Il pomeriggio ha visto protagonisti un centinaio di ministranti, accompagnati dai loro referenti, provenienti da quattordici parrocchie della nostra diocesi che si sono sfidati per aggiudicarsi l’ambito trofeo. Il rettore, Don Roberto Massaro, e il vice rettore, Don Filippo Dibello, hanno dato il loro personale benvenuto alle parrocchie per poi avviare i giochi. Le parrocchie si sono divertite a sfidarsi nelle diverse prove e quiz organizzate dall’équipe. Sono stati messi alla prova chiedendo loro di ascoltare due testimonianze: la prima di due sposi della parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Conversano e la seconda da parte del vice parroco della parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Monopoli, Don Pierpaolo Pacello. Le due testimonianze hanno avuto come tema l’ascolto di Dio, tema conduttore dei Gruppi Samuel e Myriam. I ministranti hanno dovuto ascoltare attentamente i due racconti in quanto sono state oggetto del quiz finale potendosi aggiudicare diversi punti. Novità 2018 è stato Eugenium, gioco a quiz dove i concorrenti possono rispondere alle domande direttamente dal proprio cellulare e da qualsiasi supporto con wifi. Il mega quiz,composto da venti domande, è stata la principale attività del pomeriggio e per l’occasione il gioco è stato personalizzato con domande inerenti il servizio all’altare, come ad esempio: Qual è il santo protettore dei ministranti? o Quali sono i colori liturgici? Il test è stato superato brillantemente da tutte le parrocchie ma solo una si è potuta aggiudicare la coppa. A conclusione del momento di gioco vi è stato uno spettacolo animato dalla Compagnia dei Birbanti che ha stupito e divertito tutti i presenti con le loro magie e in particolar modo con la presenza del gufo reale e altri animali che hanno affascinato e incuriosito molti e i bambini e ragazzi. Alcuni di loro hanno potuto anche accarezzarli. Subito dopo i

I ministranti della Parrocchia Sant’ Antonio di Monopoli classificati al 1° posto. anno 23 • n. 5

La celebrazione eucaristica.

Giochi e spettacoli nell’oratorio parrocchiale.

ragazzi hanno indossato la tunica, abito tipico dei ministranti, e si sono avviati verso la chiesa per la preparazione alla messa celebrata da mons. Giuseppe Favale. Celebrazione animata nel canto e nel servizio all’altare dalla parrocchia Sacro Cuore di Monopoli presente anche tra i banchi per condividere il momento di festa con tutti gli altri ragazzi. Il vescovo ha voluto dedicare a ciascuno di loro l’omelia, ponendo attenzione sulla centralità del ruolo del ministrante all’interno della parrocchia, per l’aiuto dato al celebrante e la buona riuscita della celebrazione eucaristica. Al termine della Santa Messe vi è stata l’attesa premiazione, accompagnata dalle foto di rito e dalla consegna degli attestati e di un regalo da parte di mons. Giuseppe Favale ad ogni ragazzo: un bracciale con diverse frasi come prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, un invito da parte del vescovo ai ministranti nel ricercare e perseguire la propria vocazione seguendo le orme di Gesù Cristo. Dopo la consegna degli attestati e del regalo si è finalmente giunti al podio: terzo posto per la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta di Turi, secondo posto per la parrocchia San Leone Magno di Castellana Grotte e al primo posto la parrocchia Sant’Antonio di Monopoli. Si conclude così una giornata piena di emozioni e di gioia nel vedere tanti bambini e ragazzi che amano la vita parrocchiale e Gesù Cristo e trovano in Lui un punto di incontro e di unione. Con fede sempre viva speriamo che questo gruppo sia sempre più numeroso ed entusiasta. Clara e Nicola Lo Caputo 5


Giornata delle Comunicazioni Sociali a Noci con Radio Amicizia

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opo un lungo e farraginoso percorso burocratico, durato oltre dieci anni e conclusosi il mese scorso, Radio Amicizia InBlu, la rete radiofonica della Diocesi, ha attivato la vecchia frequenza dei 103,00 MHz operante sul territorio di Noci. Un risultato importante che permetterà di servire il versante interno della diocesi. Si viene a ricomporre, dunque, la rete così come fu strutturata a metà degli anni novanta, quando il progetto della radio diocesana, voluta da Mons. Padovano, muoveva i primi passi. Queste le attuali frequenze di ricezione: Conversano e Turi 100.800 MHz. – Monopoli, Fasano e Cisternino 96.900, 90.200 Mhz. – Polignano a Mare 104.300 Mhz. – Rutigliano 88.300 – Noci e Putignano 103.00 – Alberobello 91.450. Punto

Fede e Media digitali Incontro con don Marco Sanavio”

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ggi, alle generazioni dallo smartphone sempre in mano, si può ancora parlare di Vangelo? Si può proporre una preghiera digitale? Si può comunicare in modo efficace la fede? Don Marco Sanavio Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Padova, che dal 1999 si occupa di coniugare il mondo della tecnologia con la pastorale, afferma di “Si” senza alcun dubbio. Oltre ad essere autore del blog “Un prete in rete” si occupa della formazione di adulti e ragazzi all’uso dei new media. Mercoledì 16 maggio alle ore 18.00 presso l’Auditorium San Filippo Neri a Putignano, don Marco Sanavio terrà un incontro sul tema “Fede e media digitali. Comunicare la fede attraverso i nuovi linguaggi”. L’incontro, organizzato in collaborazione dagli Uffici Diocesani per la Catechesi, Comunicazioni Sociali ed Insegnamento della Religione Cattolica, vuole offrire suggerimenti concreti per catechisti ed insegnanti di religione cattolica che vogliono usare al meglio la tecnologia. L’incontro sarà valido ai fini dell’aggiornamento per gli insegnanti di religione cattolica.

di forza di Radio Amicizia InBlu resta la capillare presenza sul territorio con ripetitori all’interno dei centri abitati che permettono una ricezione chiara, anche con apparecchi radio non costosi. In ventiquattro anni di trasmissioni, la prima diretta risale al 26 aprile 1994. Radio Amicizia In Blu ha consentito la diffusione di programmi ed eventi di matrice cattolica nel territorio attraverso un palinsesto di 24 ore quotidiane, sette giorni su sette, all’interno del quale trovano spazio appuntamenti con l’informazione (nove GR quotidiani), programmi di approfondimento religioso e di informazione ecclesiale, vari appuntamenti culturali, spazi dedicati all’intrattenimento e alla musica leggera, selezionata con buon gusto dal meglio della produzione italiana e internazionale. Per ringraziare il Signore di questo importante traguardo domenica 13 maggio, in occasione della 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, presso la Chiesa Maria SS. della Natività (Chiesa Madre) a Noci, l’arciprete don Stefano Mazzarisi presiederà la celebrazione eucaristica delle ore 19.00. Alla celebrazione sono invitati tutti coloro che a vario titolo operano nel settore delle comunicazioni sociali.

Le FakeNews e la logica della disinformazione Enzo Quarto ad Alberobello

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l gruppo adulti di Azione Cattolica della Parrocchia dei Santi Medici di Alberobello e l’Ufficio Dio-

cesano per le Comunicazioni Sociali, con il patrocinio del Comune di Alberobello, organizzano Giovedì 24 maggio alle 19,30 presso il Salone “don Peppino Contento” l’incontro “Le Fake News e la logica della disinformazione”. Sarà l’occasione per approfondire il tema della comunicazione partendo dal Messaggio di Papa Francesco per la 52a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali «La verità vi farà liberi (Gv 8,32). Fake news e giornalismo di pace». Relatore della serata Enzo Quarto, giornalista RAI e autore di alcuni libri tra cui, nel 2016 “La comunicazione è relazione”. Portavoce del Forum Bambini e Mass Media, e Incaricato delle Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Pugliese. Un appuntamento rivolto a quanti vogliono comprendere meglio il rapporto fra verità e comunicazione ed esserne protagonisti, come Papa Francesco scrive nel messaggio “Il miglior antidoto contro le falsità non sono le strategie, ma le persone: persone che, libere dalla bramosia, sono pronte all’ascolto e attraverso la fatica di un dialogo sincero lasciano emergere la verità” . a cura di Anna Maria Pellegrini

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LEGAMI

CONSIGLI DEL MESE FILM - Gli sdraiati con Claudio Bisio, regia di Francesca Archibugi ITA 2017 BRANO

- L’amicizia Povia ITA 2007

La Parola

BOX DI ACCOMPAGNAMENTO AL SINODO Step by Step in cammino verso il sinodo Informazioni: 345 3254925 (don Antonio Giardinelli)

Siamo qui incontro con Papa Francesco Informazioni: 339 8407860 (don Francesco Ramunni)

GMG Panama 2019 Informazioni: 349 4405903 (don Stefano Mazzarisi)

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giovani di oggi considerano con grande stima il valore dell’amore, del matrimonio e della famiglia. Ed è proprio quell’amore che permette di abbracciare il bene del proprio amato, concedendo la possibilità di arricchirsi umanamente e di nobilitare la propria vita. Spesso, però, i giovani si ritrovano delusi dinanzi a relazioni che stentano a partire. Ogni legame interpersonale, infatti, prevede ostacoli da superare: in primis la diffidenza verso l’altro, nonché l’incertezza nel dare fiducia a chi abbiamo di fronte. È bene, dunque, investire sulla bellezza dei legami, superando i limiti della società odierna e vincendo il rischio di fidarsi e scegliere di affidarsi. Angelo Coletta

Legami… verso il Sinodo S

i è svolto giovedì 22 febbraio presso il salone della parrocchia San Filippo Neri di Putignano, il secondo appuntamento orga-

nizzato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile sul tema: “Verso il Sinodo…”. L’incontro ha visto la presenza anche

del nostro Vescovo Giuseppe il quale, in veste di uditore attento, ha partecipato con grande interesse all’incontro vista la parti-

colarità del tema: i legami. Il tema dei legami ha come focus di riferimento le relazioni ed è stato scelto di dare particolare risalto ai legami affettivi. Sono stati 3 i momenti che hanno scandito la serata: all'inizio c'è stata la proiezione di un video/intervista molto divertente, stile “intervista doppia” delle Iene, realizzato grazie alla disponibilità di due coppie di giovani sposi della nostra Diocesi. Il secondo momento ha visto le due coppie presenti all’incontro rispondere ad alcune domande tratte dai testi “Ogni storia è una storia d’amore” di Alessandro D’Avenia e “Famiglia, piccola chiesa” di Carlo Carretto e dalla scena conclusiva del film “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. Il terzo momento ha visto come protagonisti tutti i presenti all’incontro, i quali sono stati coinvolti in un laboratorio che vedeva la realizzazione di un “disegno condiviso”, realizzato a più mani dai vari componenti del gruppo che si passavano il foglio. La conclusione dell’incontro è stata affidata al nostro Vescovo, il quale, affascinato dalla bellezza dei vari momenti vissuti durante la serata, ha confidato di essersi sentito molto coinvolto nell'ascoltare le storie delle due giovani coppie che gli hanno permesso di pensare al suo legame con il Signore e che ha voluto condividere, in maniera anche molto emozionante, con tutti i presenti. Luigi Pugliese anno 23 • n. 5

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ZONE PASTORALI

L’oratorio apre le sue porte alle famiglie Continua l’esperienza dell’Oratorio Anspi Cattedrale Conversano

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l programma 2018 dell’Oratorio Anspi Cattedrale Conversano, porta con sé tante novità e iniziative che gli animatori promuoveranno per dare il meglio ai ragazzi, facendoli divertire e, nel contempo, aiutandoli nella loro crescita spirituale e culturale attraverso la partecipazione alle tante attività programmate. Abbiamo già realizzato la consueta cerimonia della “Consegna delle Tessere”, momento associativo che segna l’appartenenza dei ragazzi all’associazione. In questa occasione si è svolto anche un incontro con i genitori dei ragazzi per cominciare a pensare anche per loro un percorso oratoriale, che preveda attività ludico-sportive e culturali. Un evento del tutto nuovo, in casa dell’Oratorio Anspi, è il torneo di calcio a cinque della “Madonna della Fonte 2018”, che ha avuto inizio a metà marzo e si concluderà a fine maggio, con la festa in onore della Patrona di Conversano e della Diocesi. È un torneo, ospitato nei campi del Crescamus, rivolto ai ragazzi delle medie e delle superiori, che si

pone l’obiettivo di creare legami di amicizia e rispetto reciproco dei partecipanti attraverso il sano agonismo espresso in una partita di calcio, che è stato possibile organizzare grazie alla disponibilità degli sponsor. Non mancheranno altri eventi. Nei prossimi mesi sono previste le “Feste Diocesane Anspi”, attività di formazione Anspi, le “Biciclettate di famiglia”, gli immancabili momenti di gioco con ragazzi e famiglie, tornei interni di calcio balilla e tennistavolo. In estate, confermato nell’ultima settimana di giugno, il “Grest”. Mentre nella prima settimana di agosto si terrà il “Campo scuola”. Queste ed altre le iniziative programmate per rendere ancora più bella e magica la partecipazione dei ragazzi alle attività dell’Oratorio, che in parte riportiamo nel secondo numero del laboratorio di giornalismo “In Chiostro”. Vincenzo Latela

Via Crucis vivente a Fasano I giovani dell’Anspi e l’evangelizzazione col teatro “Or ascolta…. chi dite che io sia?”: è stato questo il tema della Via Crucis vivente che, la sera del mercoledì Santo, è stata rappresentata dai giovani dell’Anspi. Diretta da Fiorenzo e Annalisa Marsella, la rappresentazione è stata messa in scena da 65 figuranti e, per la prima volta, è stata accompagnata da musica dal vivo a tema sacro, interpretata dall’associazione culturale musicale “Ignazio Ciaia” del maestro Silvestro Sabatelli e dai “Timpanisti Fajanensis” presieduti da Oronzo Bernardis, con voce di Maria Teresa Maggi. Ad interpretare la Via Crucis sono stati: Isa Tedesco (lettore), Giovanni Spadintessa (Giovanni), Giuseppe Olive (Giacomo), Grazia Olive (Marta), Maria Teresa Maggi (Maria), Mimmo Vinci, Franco Spalluto,Peppino Carrone, Antonio e Riccardo Longo (discepoli), Mariella Fasano (Maria madre), Simona Marsella (Maddalena), Mina Carucci (donna), Annalisa Marsella (Maria di Cleofa), Angelo Cincavalli(Andrea), Angelo Cofano (Bartolomeo), Pasquale Armante (Giuda), Ronni Colucci (Tommaso), Gino Nistri (Pietro), Paolo Lorusso (1° Sacerdote), Vito Orlando (2° Sacerdote), Giovanni Latartara (3° Sacerdote), Gino Crescenzo (Caifa), Giovanni Ruggieri (Pilato), Assunta Nistri (Claudia), Saverio Lomartire (Barabba), Egidio Rotondo, Nicola Corbascio, Ciccio My, Vito Lisi, Oronzo Cisternino,Alessio Maggi (Soldati Romani), Nico Vinci (Centurione), Imma Valentini (Veronica), Ambrogio Laguardia (Cireneo), Antonio Laguardia (Bambino), Giuliana Angelini (Moglie), Palmino Quaranta (1° ladrone), Giuseppe Ruggieri (2° ladrone), Stefano D’Amico (discepolo di Emmaus), Lino Lomartire,Uccio Maggi, Leo Renna (carnefici), Tommaso Semeraro, Paolo Orlando, Angelo Tinella, Damiano Legrottaglie (soldati ebrei), Gino Fasano (soldato con 8

cavallo), Nicoletta ed Elio Zita, Rossella D’Angelo, Monica Rotondo, Angela Sciatti, Rossella Fasano, Carolina Cisternino, Antonietta Mirabile, Gioele Di Leo, Felice Di Leo, Angelica e Roberto Palmisano,Vitina Palmisano (folla). Ivan Campanella

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ZONE PASTORALI

L’altro, l’altra di fronte a me. Dono o ostacolo? La Parrocchia di S. Domenico di Putignano incontra la pastora Lidia Maggi

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omenica 22 Aprile, la parrocchia di S. Domenico in Putignano ha avuto l’onore di condividere una giornata di spiritualità e di confronto con la Parola – promossa e fortemente voluta dal parroco don Daniele Troiani – con la prof.ssa Lidia Maggi, teologa e Pastora Battista, in servizio a Varese. L’incontro dal titolo: “L’altro, l’altra di fronte a me. Dono o ostacolo?”, faceva parte del programma annuale pensato per il gruppo famiglia, ma un’esperienza di un così grande spessore non poteva restare appannaggio solo di pochi, per cui è stato esteso non solo a tutta la comunità, ma anche all’intera comunità cittadina, che con grande gioia ha accolto positivamente l’invito, coinvolgendo circa duecento persone. L'’incontro si è svolto presso la DOMUS FAMILIAE, “Nozze di Cana” di Torre a Mare, alla quale va il nostro “grazie”, per l’ospitalità, la pulizia e il comfort che ci hanno riservato. Una formula vincente dell’intera giornata, è stata poi quella dell’accoglienza dei più piccoli, negli spazi esterni della struttura, adeguatamente adibiti con giostre e spazio verde per il gioco. Alcune educatrici della parrocchia, hanno messo a disposizione parte del loro tempo per farli divertire. L’incontro ha avuto inizio con un momento di preghiera guidato da don Daniele, al quale ha fatto seguito la relazione della prof.ssa Maggi, di cui riportiamo fedelmente qualche passaggio più significativo. ... la Bibbia è un dialogo e Dio si rivela come Parola altra che si fa vicina e si rivolge ad ognuno di noi, umanamente imperfetti. Dio si lega all’uomo, non in base alla sua performance religiosa, ma cammina con le persone che sono raccontate nella Bibbia con i loro lati solari, ma soprattutto con i loro lati oscuri. La prima alterità con la quale dobbiamo riconciliarci è la Bibbia, forse perché la diamo per scontata, la conosciamo così bene da non aprirla mai. Sappiamo bene, però, che nella relazione di coppia, quando si da per scontato l’altro o l’altra, l’amore muore, perché l’altro non l’ascoltiamo più, non lo guardiamo più!!!! Si può vivere una fede basata sull’ascolto della Parola, senza mai aprire la Bibbia? Questo è un paradosso. Entrare in contatto con la Bibbia, significa acquisire una grammatica per entrare in relazione con il prossimo; una relazione che passa dal preanno 23 • n. 5

Panoramica di partecipanti alla giornata di spiritualità.

giudizio alla conoscenza, all’incontro, rispettandone l’alterità. I nostri progenitori, non sono stati migliori di noi. Tutte le famiglie presenti nella bibbia sono imperfette! Non esiste la famiglia del mulino bianco! Persino la Santa famiglia di Nazareth ha qualche imperfezione. La Bibbia ci consegna queste storie imperfette, perché vuole insegnarci la pedagogia dell’errore, inteso come luogo di sapienza per imparare a vivere. Una vita fatta dell’altro che ti disturba, che ti interpella, che ti rende fecondo, che ti crea conflitti che ti aiutano a crescere. Facendo i conti con l’altro, riconoscendolo per quello che realmente è, noi impariamo una grammatica delle relazioni, dell’alterità. Il rapporto con l’altro ci spaventa perché ci rimanda ad una complessità che ci fa sentire scomodi. La Bibbia vuole riconciliarci con la nostra complessità, con la nostra interezza. La fede ci aiuta ad accogliere l’altro che è in noi, a guardare le zone oscure che spesso non vogliamo vedere e a fare entrare Dio per guarirli. Se ci presentiamo a Dio nella nostra interezza, con i nostri pregi, i nostri difetti, i nostri lati oscuri, noi gli permettiamo di entrare nella nostra vita

e di riconciliarci con la nostra alterità. La fede, attraverso la Bibbia, ci aiuta nei rapporti con l’altro, raccontandoci una storia da un punto di vista diverso dal nostro... Al termine di questa relazione ricca di contenuti e densa di spunti di riflessione, dopo un coffee break ristoratore, c’è stato un tempo dedicato al lavoro di gruppo. È seguita poi la Celebrazione Eucaristica e il pranzo sapientemente preparato da alcune signore della parrocchia, che ringraziamo affettuosamente. Nel primo pomeriggio, approfittando della preziosa presenza della prof.ssa Lidia Maggi, dopo la condivisione delle riflessioni venute fuori dai lavori di gruppo, si è aperto un dibattito molto interessante sul tema della giornata, dando ampio spazio alle mille domande dei presenti. Don Daniele, ha concluso la sessione dei lavori ricordandoci che “l ‘altro non è un ostacolo, ma solo un tassello di un mosaico più grande, capace di stupire!” e dandoci appuntamento alla prossima giornata di spiritualità. Mirella, Gianni e il piccolo Stefano Mezzapesa

La pastora Lidia Maggi e don Daniele Troiani.

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VOCI DAL SEMINARIO

“Iniziazione alla carità pastorale… per servire” Esperienze di carità e vissuti dei giovani futuri presbiteri di Puglia

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l tempo del seminario è un tempo di grazia in cui i seminaristi il fine settimana sono dediti all’impegno della formazione pastorale, nelle varie destinazioni parrocchiali, delle Chiese di Puglia, scelte accuratamente dall’équipe dei formatori. Dopo la formazione culturale, umana e spirituale è importante non trascurare la dimensione pastorale, che diventa il luogo in cui si respira la vita del Vangelo. È, permettendo una lettura spirituale, il termometro dell’amore per il Signore e per la Chiesa. Si tratta di donare l’amore ricevuto da Cristo attraverso la carità. Attraverso le esperienze, i ragazzi, posti alla sequela di Cristo, non svolgono solo un servizio di carità, ma anche un’ulteriore ricerca del volto di Gesù nelle vite delle persone, nello stile delle comunità parrocchiali, dei parroci e dei presbiteri che presiedono l’eucarestia. Vari sono i “luoghi sacri” di questo incontro e di questo annuncio: gli ammalati, gli anziani, i bambini, i giovani, i catechisti… Ci si coinvolge in questo: essere annunciatori della salvezza di Dio e del suo Regno. Le esperienze vissute dilatano il cuore umano e orientano lo sguardo sulla meta desiderata da ogni ragazzo: diventare uomini di Dio guardando i volti delle persone e il ministero sacerdotale del parroco, il quale accompagna i seminaristi nel discernimento pastorale. Personalmente vivo l’iniziazione alla carità pastorale a Bisceglie nella parrocchia di San Silvestro. Una parrocchia al passo con i tempi, giovane di cuore e di stile, nella quale palpita con gioia, dedizione, passione, freschezza e genuinità il cuore dei giovani, grazie alla forte ed instancabile guida del parroco Don Fabio D’Addato e del diacono Don Vincenzo De Gregorio. Sono i giovani l’anima vivace e il motore trascinante della comunità. Entrare immediatamente nei ritmi e nelle relazioni è stata dura.

Martino insieme al gruppo di giovannissimi della parrocchia.

Ho fatto esperienza dell’amore di Dio donato, ma ancor prima ricevuto, che va oltre gli schemi che spesso ci si crea cercando di costruire qualcosa, cercando di dare solidità. E invece questo amore che va oltre i miei schemi mi richiama alla povertà, alla disponibilità, all’ascolto, all’umiltà e all’obbedienza: lasciare dentro di sé una porta aperta per uscire da se stessi, per andare incontro le necessità delle persone, ma anche per accogliere quanto di bello e di buono c’è nel mondo, ed ora più che mai nella Chiesa. Servire è bello, stare e dialogare con le persone è lievito per la formazione che accompagnerà tutta la vita dei futuri presbiteri delle varie diocesi pugliesi. Ed è bello ricominciare una nuova settimana intensa, arricchiti dalla grazia di Dio e accompagnati dalla fiduciosa preghiera e dal “tifo appassionato” delle persone delle quali, forse non si ricorda il nome per la molteplicità, ma si incontra la vita nel cammino e nei luoghi indicati che Dio ha pensato per me per nutrire la mia vita di Lui stesso. Infine si impara a servire, a donare qualcosa dopo aver osservato e fatto discernimento sulla vita pastorale e su di sé per poi agire secondo la sua volontà. Martino Frallonardo

Martino insieme a un gruppo di ragazzi della Parrocchia.

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anno 23 • n. 5


MEMORANDUM

Maria Fonte di Speranza!

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Appuntamenti

anno 23 • n. 5

uesto il tema scelto per il 2018 per i festeggiamenti in Onore di Maria SS. della Fonte, Protettrice di Conversano e della Diocesi Conversano-Monopoli. Tanti gli appuntamenti in programma per onorare la Vergine della Fonte, alcuni storici, altri che si rinnovano negli anni e altri nuovi. Per tutto il Mese Mariano la Vergine sarà celebrata con Pellegrinaggi e Solenni Pontificali. Nel corso del mese, il Messaggio di Speranza durante le Celebrazioni Domenicali sarà Proclamato da Personalità Illustri e fortemente legati alla Vergine Maria: Don Giovanni Amodio (1 Maggio), Arciprete di Turi, che accoglierà l’Icona della Madonna nell’Ottava della Festa, Don Pasquale Cantalupo (6 Maggio) e Don Lorenzo Renna (13 Maggio), Arcipreti Emeriti della Basilica Cattedrale di Conversano, Don Peppino Cito (12 Maggio), Arciprete di Monopoli, ma anche Don Giuseppe Goffredo, vice parroco della Cattedrale, Don Felice Di Palma, attuale Arciprete di Conversano, il Nostro Vescovo Mons. Giuseppe Favale (27 Maggio) e un’ospite molto speciale che celebrerà il Solenne Pontificale nel giorno della Festa Liturgica Sabato 5 Maggio, S.E.R. Mons. Jan Romeo Pawlowski, Nunzio Apostolico nella Repubblica del Congo. Non mancheranno i Pellegrinaggi delle Parrocchie di Conversano e del Seminario Diocesano in Onore della Protettrice e il Rosario recitato nelle Chiese e Rettorie di Conversano: San Cosma, Triggianello, Santa Maria dell’Isola e San Rocco. Le tradizionali Processioni, porteranno l’Icona della Vergine della Fonte tra le Strade della Città: Il Venerdì dalla Cattedrale alla Casa di Riposo Vivere Insieme, il sabato da Piazza Aldo Moro al Tempietto allestito in Villa Garibaldi con l’omaggio floreale dei bimbi al mattino e la sera con la fiaccolata di rievocazione storica della Leggenda dell'approdo dell’Icona da Largo San Rocco alla Cattedrale, la domenica con la Solenne Processione di Gala e il lunedì con la processione di rientro del Quadro dal Tempietto in Cattedrale. Immancabili le Bande: la Grande Orchestra di Fiati G. Ligonzo diretta dal M° Angelo Schirizi e il Gran Concerto Bandistico G. Piantoni diretto dalla M° Susanna Pescetti. Anche durante le Processioni, l’Icona sarà accompagnata dalla Bassa Musica U’Tammorr e dalla Bandicella Conversanese. Continua la collaborazione del Comitato Feste con la Pluripremiata ditta Marianolight Luminarie di Lucio Mariano che illuminerà le strade e le piazze con giochi di luci e colori. Anche per questa edizione della Festa, la Marianolight porterà in Piazza un’installazione rappresentativa del Tema scelto per il 2018: la Speranza. I concerti dedicati ai giovani: il sabato della festa, 26 maggio, Piazza Castello sarà animata dai Dj del PRAJA GALLIPOLI on Tour 2018, e la domenica, 27 maggio, nell’Anfiteatro Belvedere la Thirty Disco Band. Sono previsti alcuni momenti di cultura: in Collaborazione con la Libreria Emmaus, due presentazioni di libri nella Chiesa di San Benedetto: “E voi, chi dite che io sia?” di Nicola Partipilo (3 maggio) e “L’arte dell’intaglio” di Isabella Di Liddo (12 maggio). Non mancheranno gli spettacoli pirotecnici curati dalla ditta Bruscella - Italian Fireworks Group il 5 maggio, il 25, 27, 28 maggio e il 2 giugno. In Corso Domenico Morea e nei pressi della Torre Poligonale spazio per gli amanti dell’artigianato e del buon gusto: Mostra Mercato e Sapori di Puglia, in collaborazione con l’Associazione La Compagnia del Borgo. A conclusione del Mese Mariano, l’icona della Vergine della Fonte, farà visita alla Zona Pastorale di Turi. Il 29 maggio sarà accolta nella Parrocchia Ausiliatrice e sabato 2 giugno sarà trasferita nella Grotta di Sant’Oronzo, nell’anno Giubilare a Lui dedicato, per la Solenne Celebrazione Eucaristica. Segui la festa su Facebook e Instagram con l’hashtag ufficiale #madonnafonte18 Il Programma completo della festa sul sito https://issuu.com/cattedraleconversano/doc s/brochure_madonna_della_fonte_2018_3

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