2010 - 04 LUGLIO

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25 aprile L’amore per l’ambiente montano, la passione politica e l’attaccamento alla fami glia presentato il libro di Giacomo Notari, Hai un cuore forte, puoi correre, Consulta, 2010

Antonio Zambonelli, Carlo Pellacani, Giacomo Notari e Rossella Cantoni, presidente Istituto Cervi (foto di Marina Notari)

Un momento della serata (foto di Angelo Bariani)

Hai un cuore forte, puoi correre è il titolo dell’autobiografia di Giacomo Notari, partigiano montanaro e presidente dell’ANPI reggiana, presentata mercoledì 21 aprile al Fuori Orario di Taneto in una cena-incontro con concerto di Mara Redeghieri, ex voce degli Üstmamo che, affiancata dalla sua banda di montagna, ha proposto canzoni popolari anarco-sindacaliste. Il libro è stato presentato da Antonio Zambonelli e da Carlo Pellacani, vice presidente Istoreco ed editore del volume. Il menù è stato rigorosamente “partigiano” a base di paneda col bròd, poleinta col sug e zabaiòn. Giacomo Notari ha affidato a queste pagine la storia della sua vita caratterizzata dal periodo bellico e poi dalla ricostruzione politica e civile della provincia reggiana.

Il giorno della Liberazione a Cadelbosco Sopra

Nella foto, al centro, Artemio Bonini Libero con il sindaco di Cadelbosco Sopra Silvana Cavalchi e il dirigente dell’ANPI provinciale Orio Vergalli, in occasione del 25 aprile 2010 a Cadelbosco, mentre la targa di riconoscimento dell’impegno dato all’ANPI dal 1975-2009. Dietro il gonfalone del Comune, sulla destra, Annita Malavasi Laila

12 giugno-luglio 2010

notiziario anpi

W il 25 Aprile

C

ome tutti gli anni, anche quest’anno, come nel 1945, in piazza della Libertà, è stata festa grande, la piazza era gremita di gente, di 25 aprile 2010 giovani e vecchi, cantavano, s’abbracciavano. Non mancava il medagliere completo di medaglie d’oro, che ognuna rappresentava un martire della Resistenza. Vi era pure la banda musicale che intonava inni partigiani. In mezzo a tanta confusione, mi sono sentita orgogliosa portando al petto la medaglia di mio padre, Paolo, al valor militare. Mi sentivo viva più che mai: anche i morti eran tornati vivi. Non son mancati gli applausi ai discorsi fatti dai parlamentari, tra i quali una giovane ragazza. Io sono stata accompagnata dalla mia giovane adorata nipote Giulia. Ha mostrato pure lei felicità per vedere che non c’erano solo quelli con i capelli bianchi, ma vi erano anche giovani come lei. In quest’atmosfera si sentiva che il 25 aprile non sarà mai dimenticato. Sarà la festa più bella dell’anno. Viva, viva la Resistenza; viva, viva il 25 Aprile.

Paola Davoli


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