AngelicA 7 - testa & timpano - 1997

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genere vengono rese possibili solo grazie a questa immutabilità. Ma tali illusioni sono all’origine dell’arte per il modo in cui superano le proporzioni note. Alzate il volume Ed ecco i microfoni - nei club, negli studi di registrazione e negli auditorium, tutto a un tratto non era più necessario che i cantanti compromettessero il loro modo di cantare per contrastare la forza di orchestrazioni rigogliose o di rauche e esagitate jazzband. Si svilupparono nuove forme di espressione vocale. Con l’ausilio del microfono non era più necessario forzare la voce sopra l’accompagnamento, né abbassare le orchestrazioni per non intimidire modi di cantare adatti a piccole sale o a situazioni intime. Nacque così il crooning (cantare ‘sussurrando’) che diventò l’espressione eloquente delle potenzialità della voce umana amplificata. Dove la radio e poi il cinema avevano aperto la strada, seguì la vita. L’amplificazione con altoparlanti nelle sale da concerto portò la voce alla stessa uguaglianza con l’orchestra, acusticamente inverosimile, che le era stata permessa nelle trasmissioni radiofoniche o dalla tromba del grammofono. Le proporzioni assolute finalmente vacillarono e fece la sua comparsa una proporzione relativa, sebbene con l’obiettivo di raggiungere semplicemente una naturalezza più spinta. Ma mentre il suono prodotto dalla radio o dal grammofono era controllabile globalmente, in concerto solo il volume di suono di uno strumentista o di un cantante poteva essere amplificato, mentre l’orchestra suonava al suo livello naturale. In altre parole, c’era (e c’è ancora) una tendenza nella musica dal vivo a aumentare sempre di più il volume. Argomento 5 Se i microfoni almeno pareggiano il conto nei concerti, la registrazione abolisce del tutto la proporzione e il luogo. Ciò costituisce uno dei suoi risultati più radicali, e la sua storia precede l’uso del microfono e dell’altoparlante. In passato, nell’era meccanica, quando il suono veniva trasferito direttamente dalla tromba del fonografo al cilindro o al disco, un vero, ma insolito, aspetto della proporzione doveva essere sfruttato per creare una specie di trompe-l’oreille, invertendo in modo curioso il trompe-l’oeil della prospettiva visiva. Mentre nella pittura e nel disegno un oggetto piccolo sembra mantenere la sua dimensione assoluta, ma viene visto come se fosse lontano, nella registrazione un suono che è realmente più lontano viene percepito come più debole di quello che indicherebbe la sua proporzione. Si riesce a raggiungere un effetto del genere quando le orchestre, suonando nella buca davanti al palcoscenico, producono un suono indiretto e attutito dando un vantaggio

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