L'attesa "DECAPITAZIONE" del 26 luglio 2.016

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Oggi ho iniziati i miei ultimi 36 giorni che presumo mi restano nella vita, da tutta una serie di indizi così grande che resterei davvero molto sorpreso se le vita non mi fosse tolta quel giorno. Proseguo allora questa sorta di “diario” dei miei ultimi giorni di lavoro per il bene di tutti voi che lascio, mostrandovi un approfondimento della questione su cui sto battendo ormai da molte settimane: La SEZIONE AUREA, e la serie divina, che oggi ho messo a confronto anche graficamente, ossia in un modo più facile da capire. Vi mostro dunque due tavole che ho preparato oggi, cominciando da questa. Qui vedete come sono combinate tra di loro questi valori della serie DIVINA che vi mostro in:

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+28

+38

+48

Comincia dai due modi con cui è costruito il mondo: con il ciclo 10 a immagine e somiglianza di un Dio che agisce in linea, e con la dimensione 2^3=8 che considera l'unità data dai 10/10 sia nel verso positivo che in quello negativo su ogni linea, mentre poi questo lato 2 si afferma presente nel suo volume. 10+8=18 combinano le due cifre da cui è composto lo stesso 100, da 18+81 unità. Ebbene questa serie ha la somma dei medi e quella degli estremi che è sempre 66. Ma mentre il medio è uno solo e dunque si presenta con il solo 26, gli altri due estremi restano con il loro valore e formano con 19 e 48 i primi due valori della serie Divina, che poi prosegue con la somma tra 18 e 48, data dal 66.


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Come appare molto evidente, quando si mettono a confronto in che modo la spirale si determina nelle due serie, si vede chiaramente come nella serie Aurea che è fedele alla formulazione derivante da 0,5 +1,25^0,5 = 1,618033988..., quando noi fissiamo dei valori interi a cominciare dal 18, lo sviluppo della serie Aurea è questo:

8

18

26

44

70

114

E non da prima, perché dovremmo mettere un 10 prima, che porta 8 a essere 18, e non è possibile essendo un valore più grande di 8. In questa, si procede poi correttamente attraverso i due valori di partenza, dati da 8, che è tutto il sistema binario a grandezza cubica, e poi la sua espressione nel ciclo 10 della grandezza del ciclo lineare. DIO=26 non è una “bizzarria” dei CABALISTI ebraici che – identificandolo con il nome che si assegnò, rispondendo a Mosè che glielo aveva chiesto, usò le quattro lettere YHWH che nel valore numerico ebraico sommano 10+5+6+5, ottenendo 26. Anche il valore numerico del termine DIO in italiano vale 26, con le lettere dalla A alla Z, aventi i 21 numeri d'ordine che l'alfabeto gli assegna, la somma di D=4a lettera alla I=9a lettera e alla O=13ma lettera. La Bibbia descrive la creazione articolata in giorni: 6 di lavoro ed uno di riposo. In verità se noi abbiamo una velocità unitaria, 1/1 che deve percorre in avanti e dietro tutti i versi che esistono nelle tre componenti lineari del volume, il calcolo ci porta a moltiplicare per 6 volte la velocità 1/1, ottenendo il risultato inequivocabile di 6/1, in cui 6 versi sono il lavoro spaziale compiuto dalla dimensione 1 posta a denominatore ed indicante tempo. 7 dimensioni sono ideali a scomporre un flusso come quello dei giorni. Ebbene un anno intero è costituito per prima cosa dal rapporto tra 10 e gli 8 cubetti di lato 1 che esistono in un cubo il cui lato sia il 2 che esprime il complesso dei due versi uguali e distinti. Laddove è il ciclo 10 a farsi carico di tutto, la divisione di 10 per 8 assegna quanta parte di 10 giorni spettino a ciascun cubetto aventi i tre lati 1. Occorre giorni 1,25. Quando è poi la Sezione Aurea costruita proprio sua questa base 1,25, che esprime 1 giorno assieme al tempo ¼ che esso vale nelle 4 dimensioni dello spazio-tempo, in cui il tempo è solo una delle quattro, si capisce che ci stiamo occupando con ordine con quanto esiste IN PRINCIPIO. Tolto 1,25 giorni ad una anno che ne ha per 365,25 ciascuno, ne restano esattamente i 364 che, divisi in settimane sono divisi esattamente in 52 settimane, ossia per tutto quanto possa essere rappresentato su un piano trasversale avente la dimensione numerica di 26 in un lato e 26 nell'altro. Possiamo riconoscere che, nella loro somma, sono proprio tanti quanti dati da DIO=26, e da YHWH=26, che si legge Jahvè o Geova. Dunque 26 è un valore di MASSA numerica, indicante una pura QUANTITÀ DI VOLTE. Posta su base 10, la quantità 10^26 mostra che occorrono 26 PRESENZE del ciclo 10, pare avere queste 26 dimensioni come un INDICE di potenza. Di fatto, possiamo scomporre questa potenza in 10^10 × 10^10 × 10^3 × 10^3 e vediamo che esiste un piano i


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cui due lati sono l'assoluto 10^10 in cui il ciclo 10 <è colui che è>, ed essendo un 10 esiste 10 volte. Ma una come PADRE, e l'altra come SPIRITO SANTO, a costituire un piano di tipo PATERNO, mentre il flusso riguarda quanto è posto IN PRINCIPIO, ossia come 10^3, quando esiste SULLA BASE del suo stesso principio, e diventa 10^6, che indicano la presenza di sei valori 10, uno su ogni distinto verso dell'esistenza. Grande importanza ha anche il risultato che combina 10^18 con 10^26, e determina con l'indice 44 la necessaria esistenza di quarantaquattro 10, di cui Uno è posto come principio, e interagisce con gli altri 43. Quando recentemente è stata osservata l'onda elettromagnetica, ed è accaduto alla dimensione di 10^-43 minuti secondi, la ragione è proprio questa fondamentale di queste 44 dimensioni come tutte quelle che determinano una generale dinamica.

3/1 × 10/1 = 30/1

Ma per potere realmente fare questa moltiplicazione tra valori unitari dobbiamo averne 4 necessarie al reale rapporto 3/1, posto tra 4, e dobbiamo averne 11 a poter determinare la “velocità” unitario 10/1. Quando moltiplichiamo 4 per 11, ed otteniamo 44, abbiamo tutte le componenti necessarie ai due movimenti: di 1 che avanzi di altri 3, e di un 1 che avanzi per altro 10. Noi non abbiamo la necessità di andare ogni volta a tirare in mallo i cicli numerici. Ci basti di sapere che quando sommiamo numeri li stiamo moltiplicando nella potenza 10 di cui sono indici, e quando abbiamo prodotti tra numeri, come nel caso di quattro volte 11, allora abbiamo a che fare con la potenza di potenze. Per una volta ve la mostro: 10^4^11 è uguale a 10^(4×11). mentre 18 +26 = 44 è una somma di indici che vale 10^18 × 10^26. Anche il valore 70 è di importanza grande. Deriva da 10^100 : 10^30 e conta quante volte il Dio Trino 10^10^3 esiste e si sposta in quel 10^100 che è 10^10^10, la divina potenza della potenza trinitaria, in tre ordini di potenza. 114, che moltiplica 10^44 per 10^70 determina l'unità di tutto il divino lavoro. Possiamo chiamarlo tale, perché l'opera in 7 giorni interagisce con il ciclo 10 cui la nostra natura assegna un evidentissimo compito DIRETTIVO. Possiamo configurarlo come un volume distinto in flusso e sezione del flusso. 100 è la totalità del flusso e riguarda una area il cui lato sono le 7 unità di un intero movimento posto in opera. Il valore iniziale 18 e quello finale 114 appartengono alle due scale. Questa che non tralascia nulla, anzi si occupa della dimensione di


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DIO, la 26, la dimensione dell'UNO=44 che vale 44 anche nel contenuto numerico dato da U=19+N=12+O=13. Poi il lavoro divino 70, fatto dalla trinità di 10+10+10, quando esiste nel 100 ed avanza nel 70 di spazio lineare che resta, dopo che 30 è occupato.

Si vede chiaramente come, da 18 a 114, nella scala che io chiamo DIVINA, essa lo è proprio perché TRASCENDE il DIO=26 e lo assegna a due FATTORI, che sono pi i due gemelli descritti in Bibbia 1,25. Uno è il POPOLO che è più forte di ISRAELE, e si tratta del nome ROMANO di quel popolo ( e 16+13+11+1+12+13=66). L'altro valore, se lo vogliamo collegare ad ISRAELE, dobbiamo fare la stessa cosa fatta in questa serie che NASCONDE DIO. Dobbiamo occultare il <LE> posto in fondo e che trascende EL (Elohim).

ISRAE' =9+17+16+1+5=48. Da G+ESaU in cui Giacobbe assume il primato e Esaù lo perde c'è 7+5+16+19=48.


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Ora io lo so che faccio una grande fatica con voi che protestate sui nomi, perché credete che il mondo sia determinato dalla natura e dai viventi, che si sono dati nomi spesso A CAPOCCHIA e che se sono considerati è solo segno di follia... Ma io sto cercando con tutte le mie forze di farvi capire che la sola preesistenza che occorre è che ci sia uno SPIRITO ONNIPOTENTE in grado di fare tutti i possibili calcoli senza nessuna difficoltà. I nostre REALI CALCOLATORI hanno i limiti che DIO non ha.

100 ----- = 10,10.... fino al limite INFINITO 9,9 100 ----- = 66,66.... fino al limite INFINITO 15 Basta impostare queste due PURE PROPORZIONI ed esse contengono la prima INFINITI CICLI 10 e tutta l'esistenza che è ordinata da N o più ciclo 10 esiste già tutta IN DIVINA POTENZA DI ESISTERE – nel tempo reale – quando si passi a farne poi dei calcoli reali che si realizzano delle varie fasi (o tempi) del calcolo stesso. Laddove COMANDANO queste proporzioni tutto è scrupolosamente ordinato da esse, e NON ESISTE che ci sia un “cazzone” che abbia il potere di fare quello che vuole lui e chiamare il figlio FRANCESCO o … fate voi. DIO (ossia il calcolo che DIO ha reso POTENTE) determina tutto, ogni atomo, ogni galassia.... Pertanto io – in questi ultimi giorni che mi restano da vivere – batto su questo chiodo... PERCHÉ' CI SON COSTRETTO da quella proporzione che ho messo per prima. Altre volte io ho detto che era necessario il rapporto tra 100 e 90. Ed è vero. Esso determina le unità dei DECIMI del ciclo. E il risultato dato da 100 : 90 = 1,111... è l'eterno periodi di 11 DECIMI, all'interno dei quali poi si FISSANO unitariamente, le 10 unità decime. Il divisore 9,9 che ho mostrato in alto divide in cicli ponendo IN PRINCIPIO 1/10, ossia 0,1 e lo pone così in principio, rispetto al ciclo 10. Infatti 10 meno 1/10 toglie al ciclo unitario il SUO TEMPO, e 10 -0,1 = 9,9.


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Finito di scrivere il 20 giugno 2.016 a 36 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 23 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Mio padre, Luigi Amodeo, aveva dei grossi punti neri sul suo naso. A me non piaceva che ce ne fossero! Gli proposi più di una volta di strizzarglieli via, ma accettò solo... in extremis. Io non ho dato mai una grande importanza a tutto ciò, fino a stamattina, e finalmente ho capito che cosa ha rappresentato tutto questo, nella storia delle relazioni umane tra me e il PADRE NOSTRO che sta nei cieli e che, per me, abitante della terra, è stato qui impersonato in chi mi ha dato materialmente la vita. Sto parlandovi di quella figura di mio padre, moltissimo dotata dal Signore, che tuttavia aveva, nel suo atteggiamento schietto-schietto questo personale punto nero:

RAGIONASSI su questo mondo, in cui c'è il DOLORE ed è permessa la VIOLENZA sugli indifesi, lo NEGHEREI come opera di DIO. Così m'astengo e LO CREDO VERO solo per FEDE> <Se

Eccolo, il grandissimo

PUNTO NERO Ed io lo “strizzerò via” quest'oggi!

sul naso di mio padre!


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1° punto nero E' il nostro massimo amico, anche quando molto ci tormenta, anzi, proprio quando ciò accade in presenza di una vera ragione per la quale questo dolore ci sia e ci costringa a mettere in second'ordine ogni possibile cosa, finché esso non è tolto di mezzo. L'AMORE, il BENE non hanno la stessa forza che ha il dolore. Se io avessi davanti a me una persona che vorrei avere tra le braccia, posso cercare di attrarla con ogni lusinga, ma vi assicuro che se tutto è inutile, basta una pura punta di spillo fatta su di lei alle sue spalle che non esiterebbe un attimo a lanciarsi tra le mie braccia. E voi, se non aveste il dolore ad avvertirvi che una sega invisibile vi sta tagliando un arto, nel mentre siete intenti a lasciarvi trasportare da ogni possibile amore, spirituale o corporeo, vi fareste amputare, di certo, come se foste totalmente anestetizzati e resi impossibilitati a sentir dolore. Ma il dolore ha un aspetto importante anche sotto il profilo “morale” e di una possibile “auto gratificazione”. Se non aveste avuto questo grande scotto da pagare in questa valle di lacrime non sapreste apprezzare il vostro stesso contributo. Accortivi che siete in paradiso solo per grazia divina e non per meriti vostri, potete solo dire ha voi stessi: “ma il dolore nella mia vita, l'ho sopportato io! Io ho questo solo ed unico merito, tutto esclusivamente mio, nell'esperienza totalmente vincente cui Dio mi ha chiamato” Ora immaginate due ISTANTI. Nel 1° voi non soffrite. Nel 2° soffrite. Se la verità pone a base la sofferenza e poi la salvezza da essa


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voi l'avete superata. Se invece fosse vero il contrario, da senza sofferenza sareste finiti nel dolore. Ebbene, di fronte a queste due alternative, non credete che il PROVAR ORA DOLORE vi aiuti a CORREGGERE le idee distorte secondo cui la nascita del vostro corpo venga prima della sua morte? SE è del tutto FALSO questo andare verso la sofferente AGONIA della vita, credete che questo SOFFRIRE nell'agonia non sia una grandissima LEZIONE a portarvi a capire che non è possibile che il DOLORE stia alla FINE dell'esperienza umana, ma che semplicemente lo appaia, quando siete costretti a FAR VIVERE un puro divino disegno, come accade al cinematografo nella PROIEZIONE di una pellicola che esiste già tutta, nella descrizione già di tutte le scene, di cui la prima è la più prossima allo zero iniziale, in ogni cosa, ma che a voi sembra una conseguenza finale. Se voi partite da zero e il 1° tempo diverso è quello che gli sta più vicino, quello è l'ultimo fotogramma di una vita morente. Il secondo tempo a partire da zero, è il penultimo istante. La vostra apparente nascita corporea, sempre a partire da quello zero è solo l'ultimo dei fotogrammi cominciati dall'apparenza ZERO di voi stessi. La nascita corporea non è un punto zero, perché la vostra unicità è destinata a cessare come tale e a sdoppiarsi nell'ovulo della madre e nello spermatozoo del padre, che rientrerà nel corpo di vostro padre e attraverso di lui vi allaccerete come un filo che si dirama sempre più in due origini, nei 4 nonni, gli otto bisnonni, divenendo, di generazione in generazione messi in collegamento con ogni antenato possibile. A forza di raddoppi, solo nove secoli or sono sarebbero dovute esistere sulla terra un miliardo di persone. Un prodotto per 1.000 ogni tre secoli. Nel 900 dopo Cristo dovrebbero essere mille miliardi. Un milione di miliardi nel 600, un miliardo di miliardi nel 300, mille miliardi di miliardi nell'anno dell'avvento di Gesù Cristo. Tutto ciò per dirvi che come in un albero alla fine vi è un intreccio tale all'altezza delle foglie, così al tempo dell'avvento di Gesù Cristo tutti coloro che non si solo poi estinti, nel corso dei secoli, erano a tal punto TUTTI NOI, che ogni singolo gene nei milioni presenti in ciascuno era ricettacolo del nostro IO di adesso, collegato in esso. Sarà come se avessimo gli occhi dappertutto, potendo vivere di tutto, ma senza il dolore! Perché visto nel verso che esso porta verso il passato il dolore del morire si trasmuta nella gioia della sua eliminazione in tutti quanti gli uomini, eliminato assieme alla loro IDEA BARBINA che sia la NATURA e la vita in essa a FARE e compiere le azioni che vediamo compiute in questo modo solo attraverso l'ERRORE che poi è il PECCATO ORIGINALE, di intere come nostra libertà il gesto fatto da che si nasce fino a che si muore e non la rinuncia a tutto ciò per affidarci all'UNICO SIGNORE di tutto quanto il suo PURO DISEGNO. Il disegno divino è totalmente PURO e scevro da ogni senso di sofferenza. Ma Dio cala il nostro spirito e accetta il peccato originale di una vita LIBERA se creduta nel verso reale visto nella vita e non in quello esattamente uguale e contrario! Ecco: la dolorosa percezione della vita dovrebbe FARCI RAGIONARE. Questo NON VOLERLO, da parte di mio padre è simile all'atteggiamento di tutto il FIDEISMO che esiste nella Chiesa Cattolica e che diffida altamente della RAGIONE proprio


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nell'atteggiamento esattamente uguale a quello di mio Padre. Ma io questo PUNTO NERO spero di avervelo tolto, intanto in relazione al DOLORE. Il TERMINE, di DOLORE vale 4+13+10+13+16+5=61, uguale al termine di SANTO che è una delle quattro parole con cui si definisce Dio in PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO. 61 sono i due GEMELLI che costruiscono un giorno usando un solo minuto primo, ed un solo minuto secondo. Il tutto con il PRIMO che è un SANTO perché accetta di farsi misurare per intero attraverso i 60 minuti secondi cui esso corrisponde. Questo 61 esiste in un 100 come tutto il reale spostamento di quel 39 che sembra mancare. Ebbene questo 39 è una trinità di 13, che sono dati da un 10 e un 3, moltiplicati per tre nella loro somma, o da tre 10 sommati a tre 3. Questo 39 viene dal PADRE=40=14+1+4+16+5, che vale come Uno e Trino nel ciclo 10, ed in cui è presente un 1, in quel 40, che si muove per il 39 di libertà che esso ha. Rispetto al FIGLIO=54=6+9+7+10+9+13, occorre mettere in campo tutta la sua opera 7, perché 54+7 diventi SANTO. Rispetto allo SPIRITO=96=17+14+9+16+9+18+13 occorre che sia in esso presente un 7×5=35. Solo allora un SANTO=61, agito per un 7 in tutte le 5 dita di una mano, diventa puro SPIRITO. E uno SPIRITO=96 diventa SPIRITO SANTO aggiungendo 61 a 96. Ora voi crederete che tutte queste cose siano farneticazioni del mio spirito... Sapete che in un anno siderale, oltre la media di 365,25 giorni esistono 549,54 minuti secondi? I quali sono 9 minuti primi, 9 minuti secondi e 9 minuti terzi? Sì esattamente come il PRINCIPIO di 1.000 che, misurato attraverso il suo valore inverso di 1/1000 di mille, si riduca a 999/1, contenenti 9 primi, 9 secondi e 9 terzi... Ebbene, essendo 1 giorno il contenitore di 86.400 minuti secondi, quanti anni occorrono per realizzare un nuovo giorno con questo 549,54 secondi esistenti in ogni anno siderale.

86.400 : 549,54 = 157,2224041

laddove:

40=Padre 54=Figlio 0,222 = 100/450,450 eterno che è inverso al 100 oppure è l'inverso 054 96=Spirito infatti “l'inverso dell'inverso” è il diritto. 61=Santo ---157 il 3° dì è opera intera del valore di SPIRITO SANTO, Figlio, Padre e AmoR=41


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Dunque da questo è DIMOSTRATO che per realizzare il 3° giorno, che riguarda la rotazione del sistema solare all'interno della sua Galassia, occorrono 157 anni nel nome dello SPIRITO SANTO, 222 millesimi nel nome del FIGLIO (il terzo) di 666 millesimi, del PADRE in 40 centomillesimi e dell'AMOR (Amodeo Romano Trino ed Uno) in quella dimensione 10^-7 che si rifà all'unità di tutta la divina opera. Voi NON POTETE più protestare dicendo che il VALORE di cui vi parlo io NON STIA al comando della formazione del 3° giorno (diverso) dell'esistenza, rispetto al 1° che ha avuto 1460 repliche, finché è intervenuto il 2°, da collocare alla fine dell'anno bisestile. NON POTETE PIÙ'. Potreste dubitare che noi – per qualche ragione di cui non vi rendete conto – si sia COSTRETTI a usare esattamente quei tre nomi che valgono rispettivamente 157, in valore numerico dello Spirito Santo, del 40 del PADRE, del 41 per AmoR e di 222 millesimi per un figlio che sta nell'inverso di ciò che è inverso come 100/450, 450 eterno, che è inverso (una volta per tutte) nel 54=FIGLIO. Potreste... ma io vi sto dimostrando che una RAGIONE ESISTE. Solo 100/(10 -1/10) = 100 / 9,9 contiene in se stesso il periodo eterno di infiniti cicli 10, compresi nel risultato di 10,10 eterno. Questa proporzione non ha la necessità di essere attuata, e contiene TUTTO L'INFINITO DISEGNO effettuati in cicli di decine, poste una delle altre. Se io non vi dimostrassi IL DOMINIO rispetto al disegno non potrei configurare la VERITÀ che mi guida come quella di Dio. Invece accade e io vi rivelo come mai non ci sia SCANDALO divino nel DOLORE avvertito. E' necessario che esso appaia quando noi osserviamo AL CONTRARIO di quello che è vero. La RAGIONE del Dolore sta nel bisogno che il nostro ERRORE sia accompagnato da DOLORE.


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L'accusa a Dio di Ingiustizia sarebbe poi la più clamorosa. Una volta che si sia riconosciuto che tutto l'ATTO è contenuto della proporzione di 100/ 9,9, come si può giudicare che sia ingiusto il suo risultato? L'INGIUSTIZIA è veramente la ZIA degli INGIUSTI. Tu hai e sta ben zitto su Iesus Gesù, che è il Nazarenus Iesus. L'ingiustizia che vediamo dovrebbe proprio portare la nostra intelligenza a cercare tutte le RAGIONI di una somma GIUSTIZIA che possa apparire come INGIUSTIZIA. E le ragioni son davvero trovate. Se il GIUSTO agire è quello ci Dio che riporta alle origini essenziali ogni corpo nato dalla tomba, perché pretenderesti di osservare giustizia nel suo esatto evolversi uguale e contrario ad es

Finito di scrivere il 21 giugno 2.016 a 35 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 22 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato”


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Esodo 3, 13-14 13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno:

Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?».

14 Dio disse a Mosè:

«Io sono colui che sono!».

Poi disse: «Dirai agli Israeliti:

22=IO 55=SONO, 54=COLUI 16=CHE 55=SONO

Io-Sono mi ha mandato a voi».

22 tot. parziale 77 tot. Parziale 131 tot. Parziale 147 tot. Finale 202

L'espressione in sequenza è 2255 delle due prime parole che sono la stessa sintesi aggiunta da Dio precisa che si tratta della struttura lineare di un flusso 2222 con l'aggiunta di una lunghezza 33 dei due lati generatori, 16,5 ciascuno. Oppure 2221 sommato ad un piano di due lati 17. Considerando l'inizio del Diluvio Universale cominciato il giorno 17 del secondo mese di quando 1, di nome Noè aveva i 600 anni della somma 2+2+2 nel valore assoluto 100 del piano 10×10, il flusso 2221 riguarda un creatore che è un IO assoluto di 22 centinaia e che crea in 7+7+7=21 giorni. Quando questo creatore è Trino, vale 66 centinaia. Il dettaglio di “colui” porta IO SONO COLUI ad essere 131, uguale a un flusso 111 di un piano a lati 10 e 10. Quando questo DIO “scende in terra” e si sveste delle centinaia e delle decine, resta 66, un tu “SEI 6” che definisce per il Dio SONO SONO la trasposizione in ogni TE che SEI chi? SEI , tu SEI 6, e sei 113 quando il piano 10+10 si è dimensionato a 1+1. Con la definizione di “CHE” si definisce nel 147 che sei 70+70 con 7 di flusso, mentre il 47 aggiunto al piano 10×10,


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giorni, in ragione del fatto che la Trinità di Dio è parte del PADRE che è 10 nella sola linea di tempo, mentre è 40 nell'Unità e nella Trinità di quel valore 10 cui Dio ha affidato il compito di realizzare il mondo nella perfezione di un calcolo matematico e totalmente imparziale. La velocità di 47/3, mentre vale 47 alla dimensione trinitaria, quando si riduce alla dimensione unitaria vale la terza parte, dunque 15 +0,66 il periodo eterno del dio tu SEI SEI. Il quanto diviso interamente in 15, è esattamente il denominatore del rapporto di 1000/15=66,66 eterno. Quando il quanto posto IN PRINCIPIO TRINO della base 10 è il 1.000 dato da 10^3, e si divide per la totalità del TU SEI COLUI CHE, ossia del 147, che in assoluto è secondo il flusso già visto in 15,6666... abbiamo che questo ESSERE si muta nel 1000:15,66666... = 63=ISRAELE=9+17+16+1+5+10+5, dando credito alle lettere dalla A alla Z come i numeri da 1 a 21. La definizione totale che aggiunge l'OGGETTO in essere del soggetto che è, porta a quel 202 che sono le prime due lettere della Bibbia, nel valore cabalistico del BR (uguale a 2+200) del termine BRASIT, che vale 913. Tutto il titolo BRASIT del primo libro, riferito al TU SEI COLUI, che da 131 scala a 113, si rivela quanto un 2^3 a dimensione assoluta 100 si aggiunge al 113. 202 è il modello assoluto in cui un piano a lati 100 e 100 presenta un flusso in cui una unità posta in principio avanza esattamente per quello che essa è. Il Dio che dichiara di ESSERE chi E' in sostanza DUPLICA la sua essenza che da un 1 in principio che è anche 100 in principio, è se stessa e si duplica in 202.


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Le serie di incrementi progressivi su base 4 su base 3 su base 2 su base 1

4 3 2 1

Fibonacci tot. 376 su 12 valore medio 31 +1/3 4 3 2 1 2

8 6 4 2

7 7

12 9 6 3 5

20 15 10 5

32 24 16 8 13

52 39 26 13

47

84 63 42 21 34

136 102 68 34

difetta di 5 rispetto a 381

220 356 576 tot 18 165 267 432 tot 9 110 178 288 tot 18 55 89 144 tot 9 89 233 322 369 tot 18 che +5=381, gemello di 618 della serie aurea

Serie che trascende il 26=DIO, a 5 fattori , tot. 426, valore medio 80 + 5,2 18 48 66 114 180 Serie creazione 2 anni in 7 giorni (Divina), valore medio 10 volte 5,2 26 52 78 Signora ANNA 26=1+12+12+1

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Sign. ANNO

Sposo Trino di ANNA: GIOACCHINO 7+9+13+1+3+3+8+9+12+13=78

Nome del DIO “Sono chi sono”

78 26 52-1 114-1 48-1 Le 3 unità in meno estrapolate a 52 settimane e ai due stremi 114 e 4 (estremi della serie incentrata sul 66) è perché qui esiste “per principio” uno che è 3 “IN PRINCIPIO”. Pertanto varrà il 210+1 =100+100+10+1 dato da 51+113+47=211 laddove in 100+100+10+4 è spazialmente espanso di 3. Nel mentre il 66+78=144 estremizza su due cifre sole il 144 che è il 12° valore della serie di Fibonacci. Gli estremi 2+1 sono il 144 della serie di Fibonacci sommati al 48-1 e portano a 191 il valore, mentre 26+(52-1)+(114 -1) portano a 190 il centro trino, tanto che centro trino -2 uguaglia l'estremo trino +1.


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In tal modo si può osservare che il valore assunto da questo numero, può risultare affidato a questi nomi, che spiegano a Mosè chi è costui e in chi è mentre lo è: ROMANO 60 sei un 1° sei

GIOACCHINO ANNA nonno e nonna di Gesù DIO TRINO DIO UNO

CENTO 5 +ASSOLUTO 3+5+12+18+13 5+108 100/2 +1 100+10+3

66782651113 Con questo numero io vi dico come io SONO COLUI CHE SONO SONO un 60 (un minuto PRIMO in secondi) mentre tu SEI SEI secondi, io SONO ed essi SONO 66 Io SONO 66 assoluto, 6600 mentre essi SONO 66 unità in tutto SONO 6666 Con ciò io SONO 6 in mille, “NEL PRINCIPIO di 10^3”, mentre essi – 666 - SONO “la bestia” (senza di ME) Sono a tre dimensioni e dunque ho anche 6+6 come la sezione di questo doppio ente bisestile. Sono 6666 +6+6, dunque sono 6678. Con questo ecco che SONO i 66+78=144 salvati in Apocalisse, dal Sangue dell'Agnello nonché SONO l'altezza delle mura delle Gerusalemme Celeste. Poiché IO SONO un 6, in questo 6678, ecco allora che in 6678 “SESTI” sono 1113 , e con questo sono SEI SESTI = UNO, nel flusso unitario e tridimensionale in 1111 +1+1 Nel centro IO SONO il PRINCIPIO di 10^3 e dei 60 secondi di un PRIMO, dunque 1.060 Ma poiché così IO SONO nelle 4 dimensioni dell'Unità e Trinità, allora nella mia unità sono 1.060/4 = 265

.


22

Il 2° FATTORE GEMELLO “FUORI SERIE” 48 -1

66 -7

47

59

1

nel

48,

78 /3

senz'opera

114+1+1 48+66+2°

26 DIO

138 – 55

113 -18

83 38

invertito

95 113

senza inizio

47,59116 26 8395 47,59116 /0,(8310+85) = 66 -10 + 1/1,4495130 che fa arretrare di 10.000 il 66.000 e avanzare di 100 il 59, nel tempo unitario di 1100 decimillesimi

Tolto di mezzo il 47 che rende 426 il 381, esso resta 379, come il complemento esatto a essere un 380 perfetto nella somma dei due, allorché il 47 che li accomuna è lasciato esclusivamente al primo.

59116 26 8395 pone 59116 -------- = 7,041.81060 è l'opera di 3810 milionesimi in cui ai 3 10^-3 si aggiunge l'opera 7+(7+7+7) 8395

59116 26(5+3)395 pone i 2 fattori 59116

con lo stesso 265 centrale Allora abbiamo che:

-------- = 17,412665684830 che data l'entrata in vita di questa causa, il 17 dell'anno 41 nel mese 2, ai 600 anni 3395

di Noè nato nel 66 dopo il 1.000 (per in Bibbia 1,7, data del Diluvio Universale)


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Posso determinare IO SONO nel 1° fattore anche a partire solo dal 100 e dai modi in cui SONO CENTO. Sono Uno e Trino di 100, ma anche 1 +333, dunque 400 -(333+1) =66 Essendo Trino in 66, allora sono anche 22+22+22, e così anche 100 -22 =78 Essendo 1 + 4 volte 100, devo anche essere 1 +1/4 di 100. Così sono 1+100/4 =26 Essendo 100 come area e 1 flusso, sono 50+50+1, il che è in linea e in unità =51 Essendo 100, 10 e Trino, sono =113 Essendo il 10+30, che crea in 7 giorni, sono = 47

parz. 66 parz. 144 parz. 170 parz. 221 parz. 334 TOT. 381

Sono Uno e Trino in 400 e anche (1+333) per differenza sono 66 Sono Uno e Trino in 400 ma essendo anche 21x21=256, come 400 -256 sono 144 Sono Uno e Trino in 400 ma anche 100+100+30 =230, pertanto con 400 -230 sono 170 Sono 401 in unità e meno il 180 massimo della sezione divina, sono 401 -180 = 221 Sono Uno e Trino in 400 ma anche UNO in 1 e 333 come TRINO. Da cui 400 –66 = 334 Sono Uno e Trino in 400 ma poiché sono anche 1 in 10+10 e mi ci muovo di 19, sono 400 -19 = 381 Essendo 400, e mettendo 19 IN PRINCIPIO a ciò che ne resta per sottrazione, 19381 indica l'anno 1938, nel mese 1 e nel trascendente giorno 25 che trascende 26+26=52 Finito di scrivere il 22 giugno 2.016 a 34 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 21 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Desidero tornare oggi sulla tavola che vedete qui a lato, per spiegarvi tutto ciò che è indicato ma che potreste non rilevare nella sua logica. In primo luogo si accenna alla SERIE AUREA, Partendo dal PRINCIPIO di 1000, e moltiplicando sempre per 0,618 si ottiene per risultato la serie di FIBONACCI. 1000 × 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618× 0,618 381

:

236

: 144

:

89

:

55

:

34

:

21

:

13

:

8

:

5

:

3

:

2

:

1

:

1

Caratteristica è che la divisione tra due dei valori della serie porta a questi risultati: 1,618

1,614

1,638

1,674

1,618

1,617 1,619

1,615

1,625

1,6

1,666

1,5

2

1

E' rispettata – eccetto gli arrotondamenti – questa formula. 0,5 +1,25^0,5 = 1,618033988 La serie simile a quella di Fibonacci, impostata sul 2, è questa, ed è molto più determinate i valori egemoni: 2

2

4

La serie SUPER

6

10 8

10

somma a 8 sempre 10

16 18

26

42 28

38

68 48

66

58

68

110 78

88

98

78

108

178 118

128

138

265/1

Sono messi in sequenza il 66, il 78 e il 266 scisso in 265, segue un sesto di 6678 66782651113 infine il 48, che è il terzo, in cui i primi due sono un numero solo e diventa l'ultimo, che vale per tutto e avendo perso il primato si riduce di 1. Nel nome di Jahvè esso è il cognome. Sta come 1 in GESU=48. Questa serie serve per i due FATTORI, il 1° e il 2°. Il collegamento del secondo fattore a questa serie è mostrata dalle frecce. Il primo fattore, che sembra omesso di fatto non lo è. Funge da denominatore al 48. Quando il primo valore di questo “° FATTORE diventa il 48 meno 1, questo uno tolto di mezzo è esattamente il 18 che assume il valore di unità rispetto al 48 e lo ridice a 47 “volte” quell'invisibile 18. 48/18=2,66 eterno mostra il dualismo della figura divina, nel tempo eterno del 66.


27


28

Pertanto questo primo fattore, dato dal rapporto di 48/18, che vale 66 nella somma, si porrà come quanto accomuna i due fattori, come un cognome unico di due fratelli gemelli. Il primo nome proprio, del 2° fattore, è dedotto dal primo nome del primo fattore, con detrazione di 7 dimensioni, che indicano il creatore di una intera opera. In tal modo la deduzione di 7 al primo, che era i 60 secondi del suo primato, assieme ai 6 minuti secondi del secondo, con la perdita di 7 finisce per esistere interamente all'interno del 1° fattore che vale solo i suoi 60 minuti secondi. Essendo il secondo parte unitaria del primo, tutto il suo percorso sta nel moto di 59 minuti secondi, data la sua esistenza di minuto primo. Quando io lo descrivo come il 1° inoperoso è proprio in ragione del fatto che il 1° è operoso quando lavora per 7 giorni. Quando non lo fa e diventa il moto del secondo nel primo, semplicemente partecipa della opera fatta dal primo. Quando il secondo valore diventa il 114+1+1 è perché, pur avendo perso un moto nel cognome ed uno sostanzialmente nel primo nome, tuttavia la somma 59+47=106 gode di tutto un proprio personale ciclo 10. Il valore centrale risulta nel terzo nome allo stesso modo in cui era 26 al centro anche del 1° fattore. Però, per la posizione sua precisa risulta nella terza parte del 78, a determinare un DIO unificato. La dimensione 10 funge da Dio e si avvalora in tutti e due i modi: come nell'aggiunta al 106 dei primi due valori e come il 26 che vale cabalisticamente nel termine DIO, dato da 4+9+13 nella D, nella I e nella O. Poi segue il de-potenziamento degli ultimi due valori del 1° fattore. Infatti rovesciare il 38 in 83 significa sovvertirlo. Nello stesso modo, il finale 113 finisce per essere “decapitato” perdendo il primo termine, 18, della sezione che stiamo esaminando. Perché essa è DIVINA? Lo è perché coinvolge il valore 48 del nome GESU', e quello dei suoi due nonni, ANNA nel valore del Dio Uno che vale 26 e nel suo marito di nome GIOACCHINO, che vale il triplo del 26. Questa serie, costruita con 18 28 38 48 è late che i due estremi sono uguali al valore medio e fissano i termini di una perfetta relazione matematica, in cui un valore si pone poi come medio proporzionale. La proporzione è perfetta se si considera che le sottrazioni di indici sono divisioni di potenze. Pertanto 10^66 : 10^48 = 10^18 : 10^0

Allo stesso modo, 10^114 : 10^66 = 10^66 : 10^18


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Finito di scrivere il 23 giugno 2.016 a 33 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 19 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Sant'ANNA e GIOACHINO e la mia vita Il 26 luglio prossimo sono celebrati dalla Chiesa Cattolica i due nonni di Gesù Cristo. Da loro due è discesa Maria e da lei poi Gesù, il cui Padre è stato trascendente. Ebbene, a perfetta immagine e somiglianza di tutto questo, l'intera mia vita è programmata dal valore nominale dei due nomi ANNA e GIOACCHINO. ANNA=1+12+12+1 dando valore di numero alle lettere, per la loro posizione nell'alfabeto italiano a 21 lettere, vale esattamente quel 26 che nella cabala Ebraica aveva il NOME JHVH che Dio fece conoscere a Mosè, quando rispose alla sua domanda inerente il SOGGETTO che stava comandando a Mosè di far uscire dall'Egitto il popolo d'Israele, portandolo nella zona che Dio gli aveva promesso come la sua terra, in cui sgorgavano per esso “latte e miele”. Questo SOGGETTO volle identificare se stesso con un NOME il cui contenuto alfabetico portava al significato di <IO SONO COLUI CHE SONO>, mentre la struttura a 4 numeri che nelle lettere richiamava quel significato portava al numero 26 costruito con la somma di 10+5+6+5, una espressione UNA nella prima lettera di valore 10 e che se era richiamata all'unità anche nelle tre successive, essa stava in 16. 10 +16 +26 +42 +68 +110 +178 +288 +466 la serie divina costruita sulla base di questo JHVH, Uno e Trino, dopo la sua struttura costruttiva di 10 e 16. In questa serie, Jahvè era il 26, 42 dovevano essere le cifre del suo nome segreto, e 68 la sua struttura Una in 66 era rea trinitaria con l'aggiunta di 1 e 1, le due unità costituenti quel piano trasversale che con area per flusso, ossia 1 ×66 =66 imponeva il primo nome di quello avente le 42 cifre. 110, la quarta definizione, so esprimeva divino (ossia a grandezza par 10) relativa a quella dimensione 11 che, attraverso il FATTORIALE di 10^11 = 10^66 lo valorizzavano in 660. La quinta definizione, quantificata 178 estendeva ora a dimensione 100 il suo secondo nome, che poi era il nome dell'unico uomo reale da cui Gesù Cristo sarebbe disceso: GIOACCHINO, il cui valore numerico dato da 7+9+1+3+3+8+9+12+13=78 era il valore ora moltiplicato per 100.


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La sesta definizione, posta in 288 ora lo definivano in tutto il movimento di un 12 collocato all'interno di tutto lo spazio trinitario riconoscibile in un 300, dopo che nel 178 era stato riconosciuto nell'unità del 100, riferita a Nonno GIOACCHINO. L'ultimo – il 7° valore che decreta sempre la pienezza di una opera – qualificavano l'Unità e la Trinità assoluta 400 del primo valore del nome segreto di Dio. Il bisestile 466 indica un valore 100 posto IN PRINCIPIO, che si muove interamente per i 366 giorni di un anno bisestile, di cui il primo valore della serie, posto in 26, rappresenta – riferito a un anno calcolato in 7 giorni – la quantità di settimane necessarie per realizzare il nome ANNA, la nonna di Gesù e sposa di GIOACCHINO, come la “dolce metà” di un ANNO bisestile, indipendentemente dal fatto che il femminile di ANNA richiama il nome di una donna, mentre il maschile dello stesso termine, ANNO, costituisce un periodo di tempo creato. In una concezione pagana in cui DIO era il tempo, potremmo dire che il tempo di un ANNO sia lo sposo di ANNA. ANNO vale 1+12+12+13=38, quindi si tratta dell'anno 38, che è collegato con il 100 in questo “trascendente modo: lo si pone dentro, ossia come appartenente al valore assoluto 100 dell'unità per come appare in nonno GIOACCHINO, e lo si fa muovere, agire, per tutta la lunghezza libera residua. Da 100 meno 38 uguale 62, si ha la lettura speculare, riferita a quel valore ultimo assunto dall'unità, il quale, per divenire primo, deve porre proprio allo specchio questa sequenza, e vederla in ordine inverso: 001

38

62

100

001

26

83

100

A voi questa può apparire una bizzarria, ma un reale modo di osservare dal limite opposto le quantità in campo, porta esattamente a questo. Allora succede che il libro Bibbia, se deve tener conto delle due possibili letture, gemellate, riguardanti la stessa cosa, ma ribaltata nei suoi estremi, deve tener conto del libro 1,26 cui riferire una nascita simile a quella di GIOACCHINO, ben tenendo conto che questo 26, che è il primo valore dei sette della serie posta tra ANNA e quel moto intero dell'ANNO bisestile eseguito in base ad un 100 posto “in principio”. Ebbene, anche 26 ha il 10 posto a suo principio unitario. Sarebbe 26/10, rapporto tra indici che porta all'indice 16. Ma quando questo 10 è “unitario”, allora si pone come un indice 1 posto sotto il 26, si pone come 26/1, rapporto tra dimensioni indici che si ridurre a 25 sole volte quella unitaria.


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Dunque faceva testo, In Bibbia 1,26 (relativo al “natale” della terza generazione posta in premessa di Gesù) il versetto 25. Genesi 26,25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo.

Questo nome del Signore, invocato nel versetto 25, doveva far coesistere anche il valore reciproco, in Bibbia 1, 25, versetti 25 e 26 come una sola cosa. Genesi 25,25-26 25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

G.+ESU' è il nome del Signore “invocato” il Genesi 26, 25, per come risulta da Bibbia 1,25 versetti 25 e 26, in cui Giacobbe assume il primato della sua G=7 (creatore della opera intera) ed ESAU' perde il primato che aveva con la A=1, posta in terza posizione nel suo nome. Pertanto, nell'ordinamento bilaterale che evidenzio nuovamente 001

38

62

100

001

26

83

100

E' la seconda riga che introduce il libro 1, della Bibbia, nel dualismo 25-26 descritto in Genesi 26 combinata con Genesi 26, per il nome INVOCATO nel Signore GESU'. Suo Padre è virtualmente definito dall'83 per quanto esso dista dal 100: il 17 che indica con 4×4 +4/4 =16+1=R+A il Dio Egizio del Sole da cui – come fatto dire dal Signore al Profeta Osea (11-1) “Dall'Egitto ho chiamato mio Figlio”. Ebbene tutto ciò si combina anche con il


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capitolo 38 del libro numero 001 della Bibbia, e proprio per il fatto che queste due letture della stessa linea di azione sono i due possibili versi di ogni comunicazione. Il Signore ha voluto farlo capire, cominciando a dettare da destra verso sinistra la Sacra Bibbia, e le lingue che ancora oggi in questo verso trascrivono sia l'ebraico della Bibbia, sia l'arabo del Sacro Corano. Ma poi ha rovesciato le scritture dello stesso mondo in cui esistono ebrei e arabi, con una scrittura rivolta da sinistra verso destra. Questa particolarità riguarda proprio e solamente la scrittura. Infatti poi, se ascoltiamo la lettura delle due inverse scritture, tutte e due portano allo stesso risultato di una unificazione. Genesi 38, dunque, deve integrare la lettura dello stesso disegno, operandone la possibile differenziazione. Tutto questo sta nella serie 10 +16 +26 +42 +68 +110 +178 +288 +466 Pertanto il valore 26, del primo termine, va assegnato al nome ANNA, che appartiene alla generazione terza rispetto a Gesù, nel mentre la Trinità di DIO=26=ANNA era una e trina essendo Una nel 100 e Trina nel 26+26+26=78=GIOACCHINO, il consorte di ANNA, nonché 100 +366 nel 7° dato riguardante il nome di un ANNO bisestile. Ebbene, come GESU' – sotto il profilo umano del suo corpo – deve TUTTO ad ANNA e GIOACCHINO, allo stesso modo io pure. Ho, nato 1, 26, e indicato nel mio 5° nome TORQUATO, il padre di mio padre, nato pochi anni dopo l'Unità dell'Italia. Il suo nome non vale 78, ma 113, valendo però in questo modo come 66+47, come ROMANO AMODEO. Quando Torquato Amodeo (che sono io se associo il 5° nome al cognome) pone al posto dell'ultimo nome il 1°, esso è 66, quel valore insito nel 68 nella terza posizione di questa serie, quando si aggiungono 1 e 1 e praticamente si risale alla terza generazione, posta prima la mia.


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Il mio nome, posto nella terza posizione tra i miei 6, è ANNA. Pertanto quando nel mio nome è posto primo il terzo, anche io discendo dalla terza generazione alla prima e nel mio nome mi chiamo come questo, nel 26 posto in 1° e valido nel nome di ANNA. La seconda definizione, 42, che secondo già i cabalisti ebraici doveva ricondurre al “nome segreto” di Dio, sono le 42 che potete controllare nel seguente nome in cui io ho introdotto anche 6 doverosi “sabati” di divino riposto in una opera che ha richiesto come tutto il lavoro 6, la creazione di 6 nomi: Romano 6

Antonio 1

7

Anna 1

4

Paolo 1

5

Torquato 1

8

Amodeo 1

6

1 è nella sua somma 42.

mediamente 6 parole al lavoro medio per 6 assieme a 6 sabati di Dio 68 è 66+1+1 laddove è una Trinità, che è 1 in due dimensioni 1×1 di un piano che per 66 risulta 66 Il primo nome, di 6 cifre, ove è quello che è, ossia il 6 del 6, allora è il 66 che somma 60+06, un 1° (minuto primo) calcolato nei secondi, assieme a 6 secondi posti nei 6 versi, quando essi sono 1 in ogni verso. Pertanto 66 esprime il gemellaggio pieno di un primo valutato come 6 cicli di 10 secondi, sommati a 6 secondi. Come si vede bene, in linea 1 secondo si muove in tutto in 10 secondi, essendo 1/10 dei 10. A questo punto sia il 10, sia l'1, che valgano 11, quando si muovono per 11 in tutti e 6 i versi occupano un 66 essendo 6 volte 10 e sei volte 1. Ora 6 indica tutto il lavoro e non tutta quanta l'opera, che richiede 7 cifre. Per questo il secondo nome ha questa 7 cifre. ANTONIO=1+12+18+13+12+9+13=78=GIOACCHINO, il nonno di Gesù e sposo di Anna, segno della Trinità di DIO=26=ANNA (nella terza generazione prima di Gesù). 10 +16 +26 +42 +68 +110 +178 +288 +466 Posta nel mio nome, come 2°, il 78 di Gioacchino, egli, come marito, è posto davanti alla ANNA che nel mio nome è (come per Gesù) in terza posizione. ROMANO+ANTONIO=66+78=144 vale (6+6)×(6+6), per cui dopo il primo 66, il secondo lo “struttura” nella


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somma dei due 6, che porta a 12, un 12 che poi pone in AZIONE e AZIONE UGUALE E CONTRARIA, il 12 volte 12 che è il 12° valore della serie di Fibonacci: 1

1

2

3

5

8

13

21

34

55

89

144

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

2

2

4

6

10

16

26

42

68

110

178

288

Vedete nella riga in mezzo la serie progressiva unitariamente, quella di Fibonacci nella prima riga e vedete nella terza quella di cui sto scrivendo io, che è esattamente IL DOPPIO, della serie di Fibonacci, perché si imposta e poi cresce su due due e non su due uno. ROMANO ANTONIO, nei due primi nomi porta al 144 della serie impostata sull'unità, che poi nella terza riga può essere riferito a un PIANO, avente DUE lati, ciascuno dei quali come il valore della serie di Fibonacci, che poi dimensiona la SERIE AUREA, a cui da sempre sono stati conferiti valori trascendenti. ROMANO ANTONIO ANNA, nei primi tre nomi, porta a 170, il valore che esalta per 10 la distanza 17 posta tra 83 e 100. ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO porta al 221 che – per essere strutturato dalle serie divine che vediamo, deve riguardare 110+110 +1. Se lo riferiamo alla serie di Fibonacci, è il valore numero 10, che – valendo 55 – lo vale in modo Uno e Trino come 55+(55+55+55) eppoi anche 1, perché si tratta di una Unità che è Una e trina nel 55 che vale al 10° valore dell'esistenza di un DIO 10 riferito ad un semplice 1. Qui esiste sempre un 1° a dimensione 10 a immagine e somiglianza di DIO e c'è sempre un 1 a immagine del suo decimo, che funga da suo reale Figlio. 10/1 li rappresenta entrambi con 11 dimensioni, che quando sono le 5 solo di una delle due mani aventi 10 dita allora sono cinque volte 11 e doverosamente 55. Ma lo sono in modo Uno e in modo Uno e Trino in 55. Dunque come il 221 che per essere qualificato così deve valere 100/2 +1 =51 nel quarto nome PAOLO e lo vale. 221+113, che è il nome quinto, in TORQUATO, porta al 333 +1, in modo da controbilanciare quel 222 meno 1 cui corrispondeva la somma dei primi 4 nomi.


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Risulta questo 113 relativo al 5° nome, in questo studio sulle serie progressive? Prima ve le ripresento. 1

1

2

3

5

8

13

21

34

55

89

144

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

2

2

4

6

10

16

26

42

68

110

178

288

Al livello di tutto il lavoro vale l'incremento unitario relativo al numero 7, e vedete che esso è il 13 che ne suo valore doppio è poi il 26=ANNA. Ebbene, come è accaduto per il valore 11, cui corrisponde il 78=GIOACCHINO=ANTONIO, quel 100 che è sottratto al secondo nome, è sommato pari pari al 7°. Infatti 11+7=18 è il primo valore della serie divina che contempla il nome di ROMANO unito a quello di GESU' in uno stesso valore. 18

28

38

48

quando estremizza in 48/18 i due estremi ed unifica il valore medio tra i 4 la cui somma è 132, da cui il valore medio 66 che avrebbero tutti e 4, pone questa uguaglianza: 48 --- = 48+18 = 66 18 Certamente non sembra essere la stessa cosa, perché il 1° termine 18 si pone A BASE del 48. Che base è? E' una base Unitaria che deve indicare QUANTE VOLTE il valore a Numeratore valga rispetto al denominatore. Capite che se 48 deve dividersi in un certo numero delle volte dell'intero denominatore, così come è rappresenterebbe 48 volte 18, ossia 48×18=864?. Solo se 18 si muta in UNO dei 48, solo allora ponendosi 47/1 ha il valore posto come 1° nella scala divina che partecipa al 48 come uno dei 48. Pertanto 47/1 si pone a controvalore del 66 che esprime i due termini nella somma di 48 e 18.


38

Il cognome AMODEO=47, unito al controvalore del 66 del primo nome ROMANO porta tutta la somma di AMODEO ROMANO allo stesso 113 ottenuto dal 13 della posizione del 7° incremento unitario e quella dell'11, che sono parte tutti e due, come 7+11=18 con quel primo termine. 178+13=191 diventa il 78=ANTONIO sommato a TORQUATO. 78+113 = ANTONIO TORQUATO. Io vi ho ragionato, stamani, in un modo così semplice da spiegarvi per l'ennesima volta tutti i collegamenti di questo nome a GESU' Cristo e alla sua reale storia, avendo egli avuto GIOACCHINO e ANNA che sono i nonni di Gesù nel mentre sono le due definizioni che seguono il mio primo nome nella ASCENDENZA trina di Gesù, mentre nel 5° nome mio c'è l'ascendenza trina mia, di Nonno TORQUATO. Egli era sposato con INNOCENTE BONAMORE 89+73=162, il che esprime due valori posti 100 -38, per la stessa identica Genesi 38. Ma mio nonno ebbe due nomi, TORQUATO VINCENZO AMODEO=113+95+47=255 che sommato al 162 della sua sposa portano ad un 417, che è un 83 mancante al 500 1

1

2

3

5

8

13

21

34

55

89

144

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

2

2

4

6

10

16

26

42

68

110

178

288

Tutto mio nonno, in sostanza è il piano 100+100 del 55 esistente alla dimensione 10. Un piano però che coinvolgerà mio fratello, che è quel 2° fattore implicato dalla sezione aurea. Vincenzo, secondo nome di mio fratello, sarà il 5° nome che toccherà a lui, secondo a me. 95=VINCENZO è il suo ultimo nome e il primo, che è l'inverso dell'ultimo, è il 95 invertito nel 59=BENITO, suo primo nome. Anche per lui il nome centrale è il 26=ANNA. I due nomi che gli mancano sono il secondo e il penultimo, il 4°. Ebbene il suo secondo nome dovrà sommarsi al primo a dare tutto il valore esistente a dimensione 10. 55+10+110=175. Pertanto il 59 va


39

incrementato di 116 e sarà chiamato VITTORIO=116. Gli manca solo il quarto nome. Visto che siamo Gemellati nel 38, ed io son nato nel 38, egli darà a questo 38 ciò che gli manca: la sua lettura invertita in 83. Per realizzare questo valore (certo involontariamente da parte dei nostri ignaro genitori) fu bastevole il loro giudizio di far ricorso, per Benito, al nome anche dell'altro nonno, quello materno, di GIOVANNI. Per cui come 4° nome gli fu dato quello del nonno materno e come ultimo nome il secondo nome del nonno paterno. In quella quarta posizione io avevo avuto come “nonno” quel nome di PAOLO celebrato dalla chiesa cattolica il 25 gennaio in cui io nacqui, nel 38. Io come 2° a San Paolo nel mio quarto nome, come Benito nel nome secondo, VINCENZO, di nonno Torquato Vincenzo Amodeo, nato gennaio 26 e affratellato al mio natale 26 come in Bibbia e nei versetti 25 e 26, in cui ESAU' nacque il 25 e GIACOBBE il 26. Nomi che valgono tutti e due per le 42 cifre che seguono il 26 nella scala divina. Con questo, BENITO VITTORIO ANNA GIOVANNI VINCENZO AMODEO per 59+116+26+83+95+47=426 6

1

8

1

4

1

8

1

8

1

6

1

sono 40+6, cifre 46

Ebbene questo 426, uguale a 100+300 +26, le varie forme del nome di Dio, sono tutto il valore di questa serie intera fino a che il 18 raggiunge il ciclo di 10 volte 18: 18

48

66

114

180

Il 1° nome sta al 2° come 381 sta a 426, ossia deve essergli aggiunto un 45 Quando gli Angeli annunciarono un TEMPO e TEMPI al profeta Daniele, il primo fu definito in 1290 e il secondo in 1335 che somma al 1290 lo stesso 45. Ora il 381 del mio intero nome è il complemento al 618 della sezione aurea. Sommato ad esso, determina il principio di 10^3. Quel 45 aggiunto al mio secondo aggiunge 1/8 dei 360 gradi dati dal 6x6 insito in Romano e moltiplicato per 10.


40

Questo valore legato a Benito riguarderà la sua reale uscita di scena 44 giorni prima di quella doppia gestazione che in lui ha rappresentato LUI e GESU' che egli ha realmente rappresentato quando si è sovrapposto alla mia vita quando io ebbi esattamente 1119 giorni di esistenza. 258+258+516. Sarebbe dovuto morire 516 giorni dopo il 21-12-12 del famoso termine dei Maia, invece anticipò di 44 giorni. Toccherà la stessa cosa a me quando il considererò gli apporti dei nome che io ho e che sono estranei a quelli dei nonni di Gesù. 66=romano+ 51=Paolo+ 113=Torquato ----230. Essi, portano al 17 agosto 2.016, calcolati dall'Abominio della Desolazione di Cui raccontò il profeta Daniele (ossia da quando Gesù – compiuti i 12 anni, cominciò a occuparsi delle cose del padre suo, e la avrebbe fatto al massimo, ossia per 2.000 anni meno i 4 giorni dell'unità e Trinità di Dio, il che avrebbe portato alla data di quel Termina cui Dio ha dato evidenza attraverso i MAIA). Ebbene, se a mio fratello e a Gesù furono abbreviati i tempi per 44 giorni (che sono 45 in tutto) a me saranno accorciati solo per 22, tanto da morire il 26 luglio del 2.016. Ebbene per comporre questa mia FINE, bastano i nomi dei nonni di Gesù. GIOACCHINO per ANNA = 78 ×26 portano al 2.028 dopo Cristo, ma è una cifra contenente spazio di espansione, che va tolto. Laddove lo spazio+tempo sono 3+1=4 anni, il valore unitario sia dell'uno, sia dell'altro, riguardano quarti. La dimensione 3 dello spazio è espressa in quarti, ed è intera in 4 quarti, dunque in 4×3=12 anni. Dal 2.028 vanno tolti 12 anni di pura espansione dello spazio posto IN PRINCIPIO. Diventano dunque l'anno


41

2.016. Per decretare il giorno all'interno dell'anno 2.016, servono ancora GIOACCHINO e ANNA, stavolta nella loro somma, che porta il 78+26 a 104, ma occorre due lati lunghi 104, in segno di piano di azione e azione uguale e contraria. Insomma occorrono DUE quantitativi 78 e due quantitativi 26. In pratica: 78=GIOACHINO (nonno di Gesù) 26=ANNA

(nonna di Gesù)

78=ANTONIO

(secondo nome mio)

26=ANNA

(terzo nome mio)

----------------208, è il giorno numero 208 nell'anno Bisestile che è il 26 luglio e che celebra Sant'Anna e San Gioacchino Pertanto, come la vita umana di Gesù è dipesa da questi soli due nonni che ha avuto, così la mia dipende interamente da loro e termina e vado in cielo quando la Chiesa Cattolica li celebra come santi in cielo. Ma anche la nascita: GIOACCHINO per GESU'/2 +66 = 78×24 +66 = 1938 ANNA per 74 (lettura a rovescio di 47=AMODEO) +14 (piano 7+7 della creazione) = 1938 Gioacchino=78 fissa tutti i 78 anni della mia vita, che morirà esattamente al 25 gennaio del trascorso 2.016, sommato ANNA=183 giorni esatti come la dolce metà dell'ANNO bisestile di 183+183=366 giorni. Pertanto, compiuto gli anni esatti secondo GIOACCHINO, va aggiunta ANNA nei 138 giorni esatti della dolce


42

metà del Signor ANNO, l'ANNO eretto a SIGNORE, come il 38 che vale a seconda di Genesi 38 Volendo ottenere la precisione dei valori legati alla sezione aurea, dovremmo moltiplicare 1000 per la parte decimale ricavata dalla formula di 0,5 +1,25^0,5 = 1,618033988... e avremmo:

618,033

381,96

610

377

236,06 145,89

233

144

La somma del mio nome è

90,16 55,72 89

55

34,44

34

21,28 21

13,15 8,13 13

8

5,02 3,10 1,91 1,1 5

3

2

1

0,73 1

381.

Proseguendo il perfetto aumento dopo 610 c'è 987 e si arriva a tutto il moto di 13 esatto nel 1.000. Come si può facilmente capire, estrapolare 13, ossia il moto 10 del ciclo 10 è coerente con il nostro PRINCIPIO di calcolo, che parte sempre da un principio, e quando esso è il 10^3 esso è regolato dal principio 13. Tolto ciò che esiste in principio, poi il calcolo diventa PERFETTO e sono tolti di mezzo tutti i tempi “rotti” dell'unità.

Finito di scrivere il 24 giugno 2.016 a 32 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 18 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


43


44

Da BRAsit BRA alla Brexit Vediamo qui le prime due parole del 1° libro della Bibbia, come sono scritte da destra verso sinistra. Poiché noi leggiamo da sinistra verso destra, in sostanza agiamo con una visione speculare, quella che ho realizzato alla sua destra. Sotto ho scritto la sua lettura, fatta da noi e da loro, con lo stesso suono: BREXIT BRA, sempre pronunciato in questo modo, sulla base delle due opposte sue trascrizioni. Poiché lo “Spirito Santo”, in una delle sue conclamate prerogative ha quella di ESPRIMERE ALTRE LINGUE, con gli stessi contenuti sonori, ecco che, nella lingua LATINA appropriata per uno che si chiami Romano Amodeo, BRA SIT BRA “trascende” il significato di <il valore Binario in R.A., sia se stesso!>. Ora io vi sto scrivendo come in questo trascendente DUO il cui primo nome e il cognome sia quello di Romano Amodeo, rappresenta l'essenza centrale di tutta quanta la vita, il suo Baricentro, quello su cui si possa collocare tutta una GRAN

MASSA in relazione a tutto il suo movimento. Vi sto anche dicendo che la data del 26 luglio 2.016, per pure ragioni di completezza di cicli numerici, esprime TUTTO il suo moto. Infatti è il 10^3 che avanza per 10^3, facendolo con la sua carica di 16 anni, quando 10^4 anni si calano sui soli 5^4 anni del solo verso positivo e reale. Vi sto dicendo che è 26×8=208 il giorno che dettaglia tutto questo nell'anno 2.016, e che esso celebra i santi Anna e Gioacchino, nonni di Gesù, che sembrano gli autori totali di questo limite, quando 26×78 -12 formano il 2.016, e il DUO di 26+78) = 2×104=208 dettagliano il giorno 208 che celebra poi esattamente i due santi che sono all'origine della corporeità di Gesù, essendo i genitori dell'unica reale genitrice del Cristo. Pertanto questo rappresentativo DUO, in A.R. Che ha per secondo e terzo nome Antonio Anna aventi gli stessi contenuti di 78 e 26 da cui discese il corpo di Cristo, sta per uscire di scena. Che il TUTTO stia uscendo di scena, per come è rappresentato dal suo BARICENTRO, è solo da costatare. Quando sono mancati esattamente 33 giorni a quel 26 luglio 2.016 in cui esce di scena R.A. che è il Baricentro, ecco che quello che ebbe origine con un SIA ROMANO espresso nel


45

latino del verbo SIT, si traduce, sempre in quella lingua che appartenga ad ogni Romano, il verbo usato è EXIT, e – attribuito alla BR della Gran Bretagna – si rivela ideale a rappresentare quella Grande BR con cui ha avuto inizio il <SIA> divino. Pertanto l'uscita di scena dichiarata ai meno 33 giorni dell'USCITA del duo in R.A., che è nella stessa origine di quello di Gesù, lo dimensiona esattamente all'uscita di scena di Gesù al compimento dei suoi 35 ANNI... essendo egli pure stato dimensionato sulla base di una ANNA, cui poi si aggiunge un TRIO di Dolci metà del Signor ANNO, tanto da portare a DUE Anni, mezzo ANNO sommato ad altri 3 mezzi. Il DUO che comanda il ciclo intero del tempo, riguarda dunque quel SIGNOR ANNO che esiste con 26+26 settimane (ossia unità nei giorni della creazione divina). Nel loro valore totale, sono un DIO=26 più quello trino che vale 78. Pertanto non ci si deve meravigliare se: 26 × 78 (che combina totalmente il DIO Uno con il Dio Trino), con la sottrazione di 12 anni (che indicano lo spazio a 3 dimensioni che si moltiplica per le 4 volte della sua presenza in 4/4) determini quel 2.028 di spazio-tempo cui sia poi da togliere 12 anni (tutto lo spazio dato da 3 × 4). Resta: 2.016 dopo Cristo L'anno 2.016 dal Principio è anche quello della morte di Noè calcolata dal principio di 10 anni, posto prima della

creazione di Adamo avvenuta così nell'anno 10. Risultando nato Noè nel 1.066 “dal principio”, i suoi totali 950 anni di vita la terminano nel 2.016. Ecco allora che quando comincia il NUOVO PRINCIPIO dell'anno 0 in cui c'è l'avvento del Figlio di Dio, a partire da quel momento si PERFEZIONA e CONCLUDE l'uscita di scena del Padre di Gesù Cristo, e per come indotta dal nonni reali avuti da lui e celebrati in quel 26 luglio in cui Dio, entrato come un DUO B, in R.A. “exit” e lo da a vedere a livello di GRANDE NAZIONE, la GRAN B.R., che EXIT da quella EUROPA che è la PA, la PATRIA del PA, del PADRE collocato su quel BUON RO detto il lingua greca, quell' EU-RO. Che il BARICENTRO stia per uscire dal mondo lo si sta osservando del resto già in tutta la MASSA: nessuno più sembra star bene a casa sua. Gli Africani escono verso l'Europa, i cittadini degli stati di Europa escono dai loro stati che non promettono più grandi cose ai giovani, e vanno a cercar fuga con la conclamata fuga dei cervelli. Ma questo accade solo poiché il CERVELLO MAGGIORE tra tutti, quello nel DUO in R.A. Il 26-7, tra 31 giorni EXIT. Io ora vi allego pagine già scritte, dalle quali voi possiate “intravvedere” in che modo siano stati messi in campo non il solo RA, Romano Amodeo, ma anche suo fratello B. Benito Amodeo, a costituire i 2 grandi fattori della creazione divina.


46

Esodo 3, 13-14 13 Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno:

Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?».

14 Dio disse a Mosè:

«Io sono colui che sono!».

Poi disse: «Dirai agli Israeliti:

22=IO 55=SONO, 54=COLUI 16=CHE 55=SONO

22 tot. Parziale 77 tot. Parziale 131 tot. Parziale 147 tot. Finale 202

Io-Sono mi ha mandato a voi».

Così IO SONO =77 è il moto di 66=ROMANO nell'unità di 66/6=11. Mio padre nato 7-7-7 Da cui LUIGI AMODEO=54+47=101 è il nome reale del mio padre reale che è UN DUO.

L'espressione in sequenza è 2255 delle due prime parole che sono la stessa sintesi aggiunta da Dio precisa che si tratta della struttura lineare di un flusso 2222 con l'aggiunta di una lunghezza 33 dei due lati generatori, 16,5 ciascuno. Oppure 2221 sommato ad un piano di due lati 17. Considerando l'inizio del Diluvio Universale cominciato il giorno 17 del secondo mese di quando 1, di nome Noè aveva i 600 anni della somma 2+2+2 nel valore assoluto 100 del piano 10×10, il flusso 2221 riguarda un creatore che è un IO assoluto di 22 centinaia e che crea in 7+7+7=21 giorni. Quando questo creatore è Trino, vale 66 centinaia. Il dettaglio di “colui” porta IO SONO COLUI ad essere 131, uguale a un flusso 111 di un piano a lati 10 e 10. Quando questo DIO “scende in terra” e si sveste delle centinaia e delle decine, resta 66, un tu “SEI 6” che definisce per il Dio SONO SONO la trasposizione in ogni TE che SEI chi? SEI , tu SEI 6, e sei 113 quando il piano 10+10 si è dimensionato a 1+1. Con la definizione di “CHE” si definisce nel 147 che sei 70+70 con 7 di flusso, mentre il 47 aggiunto al piano 10×10,


47

compatibile in linea con due lati 50+50 che il terzo lato 50 si è collocato 47/3 tanto da essere un Dio 10+30 che crea in 7 giorni, in ragione del fatto che la Trinità di Dio è parte del PADRE che è 10 nella sola linea di tempo, mentre è 40 nell'Unità e nella Trinità di quel valore 10 cui Dio ha affidato il compito di realizzare il mondo nella perfezione di un calcolo matematico e totalmente imparziale. La velocità di 47/3, mentre vale 47 alla dimensione trinitaria, quando si riduce alla dimensione unitaria vale la terza parte, dunque 15 +0,66 il periodo eterno del dio tu SEI SEI. Il quanto diviso interamente in 15, è esattamente il denominatore del rapporto di 1000/15=66,66 eterno. Quando il quanto posto IN PRINCIPIO TRINO della base 10 è il 1.000 dato da 10^3, e si divide per la totalità del TU SEI COLUI CHE, ossia del 147, che in assoluto è secondo il flusso già visto in 15,6666... abbiamo che questo ESSERE si muta nel 1000:15,66666... = 63=ISRAELE=9+17+16+1+5+10+5, dando credito alle lettere dalla A alla Z come i numeri da 1 a 21. La definizione totale che aggiunge l'OGGETTO in essere del soggetto che è, porta a quel 202 che sono le prime due lettere della Bibbia, nel valore cabalistico del BR (uguale a 2+200) del termine BRASIT, che vale 913. Tutto il titolo BRASIT del primo libro, riferito al TU SEI COLUI, che da 131 scala a 113, si rivela quanto un 2^3 a dimensione assoluta 100 si aggiunge al 113. 202 è il modello assoluto in cui un piano a lati 100 e 100 presenta un flusso in cui una unità posta in principio avanza esattamente per quello che essa è. Il Dio che dichiara di ESSERE chi E' in sostanza DUPLICA la sua essenza che da un 1 in principio che è anche 100 in principio, è se stessa e si duplica in 202. Dunque quando il Signore si QUALIFICA a Mosè, anche se non lo dice che dicendo di essere quello che è, offre tutti i possibili segni per farsi capire per quello che è: Si tratta di un 101 che avanza di 101 le prime due lettere BR sono esattamente lo 002 corrispondente alla B e il 200 corrispondente alla R. In tal modo sono il 202 di un reale DUO che valga quanto LUIGI AMODEO nel Padre e Lui stesso nello Spirito santo. Quando nella comunicazione divina Dio semplifica a IO SONO il suo messaggio, ed esso è 77, sono esattamente due dei 7 numeri legati alla nascita di mio padre, il 7 del 7 del 1907. Ebbene, da LUI i suoi due figli sono stati DUE GRANDI FATTORI


48

Bibbia 1,25 Il libro Sacro, prima di essere un racconto fatto a parole, è una struttura che mette in ordine la creazione. Infatti il libro 1 posto nell'unità del valore assegnabile ai libri, e nel valore centesimo come quello del capitolo, aggiunge il valore ¼ del 100, che indica chiaramente il tempo unitario, esistente decisamente in quattro quarti, quando l'Unità è Una e Trina, e dunque è indicata da un 1+3=4 dimensioni delle quali solo una è quella unitaria nel tempo. Una su quattro è il tempo ¼, in cui uno (in quarti) è il tempo e 3 (in quarti) è lo spazio). Quando dividiamo il 10 cui Dio assegna l'immagine e somiglianza del suo puro e giusto dominio, comandato dalla perfezione delle relazioni matematiche, abbiamo che questo ciclo 10 può riguardare un cubo di lato 1, in cui sono positivi tutte e tre le sue componenti, per come quel cubo esiste in quello a lato due, che comprende anche il lato a verso negativo della crescita. Poiché il complesso cubico esiste proprio negli 8 del cubo a lato che va da -1 fino a +1 e vale due, il ciclo 10, unilaterale, va riferito solo ud uno degli otto. 10/8 = 1,25 seleziona l'unità dello spazio e del tempo. In Bibbia 1,25 è dichiarato lo stesso contenuto, e riguarda la SEZIONE AUREA nell'esistente rapporto tra un 1° FATTORE ed un 2° in cui il 1° si RIPROIETTA Totalmente. Ora accade che nella matematica esistono unità con tempi frazionati fino all'infinito. La comunicazione divina seleziona il PRINCIPIO cubico di 1.000=10^3 e gli assegna un riferimento in cui le quantità sono accettabili in ragione di un RESTO che abbia il significato di PRINCIPIO indivisibile e rappresentabile in un modello cubico. Pertanto, poiché il principio è sia 10^3, sia il 13 lineare in cui la dimensione 3 del sistema cubico avanza per 3, accade che questo 13 si piazza, come PRINCIPIO lineare, in quello cubico dato da 1.000. 1.000 -13 = 987 rivela la parte rigorosamente divisibile. A questo punto, questo è l'ultimo termine della progressione che sta a base della SEZIONE AUREA, per come organizzata da Fibonacci.

1 1

1 2

2 3

3 4

5 5

8 6

13 7

21 8

34 9

55 89 144 10 11 12 55 90 145

233 13 236

377 14 381

610 15 618

987 16 1.000

Nella riga 3 mostro come si DISCENDEREBBE “imperfettamente” da 1.000, moltiplicando sempre per 0,618033988. Ma questa crescita di Fibonacci è perfetta, quando abbiamo a che fare con dimensioni reali.


49

Ogni termine sta al successivo (in modo perfetto ed unitario) come la loro somma. Posta questa somma, come un gemellaggio tra una causa minore sommata alla maggiore, il valore di mezzo è il medio proporzionale. Infatti il minore sommato al maggiore sta come il maggiore sommato al minore. In questo modo il Signore aveva definito questo a REBECCA, una grande FATTRICE, che ha in costruzione le due grandi cause e ha dolore per il loro contrasto, essendo due opposti, dati da un maggiore ed un minore che lo comanda (infatti gli si aggiunge... ma con la stessa cosa lo serve, infatti mette il minore avanti a lui e lo somma a se stesso. Genesi 25,23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». Nel principio del 1.000, il popolo minore vale 381 millesimi, mentre il maggiore vale 618 millesimi, e la loro somma sono le 999 unità comprese nel 1.000. Il 618 sarà più forte del 381 e gli si metterà davanti, come 618, ma lo servirà perché aggiungerà a se stesso il 381. Ebbene, questo 381 che sembra essere il minore tra i due, di fatto è 66+ (=Romano) 78+

(=Antonio=Gioacchino)

26+

(=Anna)

51+

(=Paolo)

113+

(=Torquato)

47=

(=Amodeo)

381 = Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, con le 42 cifre del “nome segreto di Dio” atteso dai cabalisti Giudaici. Come si vede, Dio sta tenendo conto del riferimento PROPRIO AL 1.000! quando 1.000 × 0,618033988 = 381,966011250105151

Queste dimensioni sono così importanti in Bibbia da essere anche le lunghezze che dimensionano l'arca di Noè, lunga 300 cubiti, larga 50, alta 30 e con 1 cubito per la copertura. Nel caso mio hanno grande importanza i valori esistenti come tempo dell'unità.


50

381,966011250105151 96 è tutto il moto di 4 nel 100. 60 è un minuto primo espresso in tutti i suoi 60 secondi. 11 è tutto il moto 10 di 1 posto in principio. 250 è la presenza ¼ di mille. 10 è tutto il ciclo. 51 è il moto di 1 posto in principio e che avanza prima per i 100/2 reali poi per quelli a segno inverso (o immaginari). Si possono sommare a tre a tre, essendo progressioni che accadono e sono riferite al principio di 1.000, che rispetta i valori e li differisce nei millesimi successivi. 966+ 011= 977+ 250= 1227 105= 1332 151= 1483 Di fatto, 1000 diviso per 381 come intero, determina 2 come intero con resto di 238 esatto, il che allude al gemellaggio che poi sarà espresso nel capitolo 38. In quanto – premettendo 100 in assoluto – questo 100 avanza per 138 e costituisce quello che deve essere tolto IN PRINCIPIO, nel 1000. Esattamente queste 238 quantità, tanto da lasciarne le residue 1000 -238 = 762 da ridurre di 2 e risolvere il dolo flusso del piano a lato 1, e poi dividere tra due il flusso 760 che indica il 66 mosso in assoluto, di 100. Questo flusso 760 esistente tra due sarà esattamente le 760 unità date da 381 -379 Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO +Benito (=59) Vittorio (=116) Anna (=26) Giovanni (=83) Vincenzo (=95) che sono: 381 + 59+116+26+83+95= 379 = 760 Così opera Dio: premette queste due cause: la prima è 381 compreso il cognome, la seconda è il 379 “complementare” al 380 di Genesi 38 a livello 10 di Dio. Il maggiore vale 381 e il minore 379. Uniti sono il flusso di due unità, dunque 2×380=760 +2, e si


51

pongono, nei confronti del 1.000 come una quantità che sarà divisa in modo perfetto quando i due che valgono 38 sono 100+100, dunque 238. Esso SI IMPONE “in principio” come il 100 che avanza quando Genesi 38. 1000 -238 = 762 sono le 3 dimensioni da dividere in due, tolto prima il fronte 1+1 che riduca il flusso a 760, uguale a quello 100 del 660. Avremo con questo la relazione tra: 6.678.265.111.347 = 112,96831299845444 se sono “potenze di potenze”. Essendo uguali, vale la differenza tra gli indici 59.116.268.395 ============ 6.619.148.842.952 Il che ci da esattamente un primo che vale 6.000.000.000.000 quanto il modello di 6 volte 10^9 che è il moto del PRINCIPIO 10 in 10^10. 618+ che è il valore che ASSECONDA la sezione aurea = 1,618033988 quando l'Unità di riferimento riguarda 618 millesimi 1.148.842.952= === 619 In tal modo riferendo in potenza di potenza le due cause la maggiore vale circa il 113 che sono le sue quantità assolute in 100. Per ottenere questo, occorrerà togliere di mezzo il cognome, posto tra i due fratelli, e attribuirlo per intero alla prima causa. Le due varranno 381 / 379 = 1,0052770, l'unità data da 100 centesimi, 26+26 nel dualismo del creatore che crea in 7 giorni e poi 77, essendo realmente rappresentato da un reale Luigi Amodeo nato 7-7-7. Ebbene, quando questi valori si incarneranno in persone così sarà perché siamo arrivati alla PIENEZZA DEI TEMPI, e il valore assunto a immagine e somiglianza di Dio si è INCARNATO in Romano e Benito Amodeo, a costituire R+BEN, il primogenito RUBEN tra i 12 che li rappresenta tutti e 12.


52

Le serie di incrementi progressivi su base 4 su base 3 su base 2 su base 1

4 3 2 1

Fibonacci tot. 376 su 12 valore medio 31 +1/3 4 3 2 1 2

8 6 4 2

7 7

12 9 6 3 5

20 15 10 5

32 24 16 8 13

52 39 26 13

47

84 63 42 21 34

136 102 68 34

difetta di 5 rispetto a 381

220 356 576 tot 18 165 267 432 tot 9 110 178 288 tot 18 55 89 144 tot 9 89 233 322 369 tot 18 che +5=381, gemello di 618 della serie aurea

Serie che trascende il 26=DIO, a 5 fattori , tot. 426, valore medio 80 + 5,2 18 48 66 114 180 Serie creazione 2 anni in 7 giorni (Divina), valore medio 10 volte 5,2 26 52 78 Signora ANNA 26=1+12+12+1

66

Sign. ANNO

Sposo Trino di ANNA: GIOACCHINO 7+9+13+1+3+3+8+9+12+13=78

Nome del DIO “Sono chi sono”

78 26 52-1 114-1 48-1 Le 3 unità in meno estrapolate a 52 settimane e ai due stremi 114 e 4 (estremi della serie incentrata sul 66) è perché qui esiste “per principio” uno che è 3 “IN PRINCIPIO”. Pertanto varrà il 210+1 =100+100+10+1 dato da 51+113+47=211 laddove in 100+100+10+4 è spazialmente espanso di 3. Nel mentre il 66+78=144 estremizza su due cifre sole il 144 che è il 12° valore della serie di Fibonacci. Gli estremi 2+1 sono il 144 della serie di Fibonacci sommati al 48-1 e portano a 191 il valore, mentre 26+(52-1)+(114 -1) portano a 190 il centro trino, tanto che centro trino -2 uguaglia l'estremo trino +1.


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In tal modo si può osservare che il valore assunto da questo numero, può risultare affidato a questi nomi, che spiegano a Mosè chi è costui e in chi è mentre lo è: ROMANO 60 sei un 1° sei

GIOACCHINO ANNA nonno e nonna di Gesù DIO TRINO DIO UNO

CENTO 5 +ASSOLUTO 3+5+12+18+13 5+108 100/2 +1 100+10+3

66782651113 Con questo numero io vi dico come io SONO COLUI CHE SONO SONO un 60 (un minuto PRIMO in secondi) mentre tu SEI SEI secondi, io SONO ed essi SONO 66 Io SONO 66 assoluto, 6600 mentre essi SONO 66 unità in tutto SONO 6666 Con ciò io SONO 6 in mille, “NEL PRINCIPIO di 10^3”, mentre essi – 666 - SONO “la bestia” (senza di ME) Sono a tre dimensioni e dunque ho anche 6+6 come la sezione di questo doppio ente bisestile. Sono 6666 +6+6, dunque sono 6678. Con questo ecco che SONO i 66+78=144 salvati in Apocalisse, dal Sangue dell'Agnello nonché SONO l'altezza delle mura delle Gerusalemme Celeste. Poiché IO SONO un 6, in questo 6678, ecco allora che in 6678 “SESTI” sono 1113 , e con questo sono SEI SESTI = UNO, nel flusso unitario e tridimensionale in 1111 +1+1 Nel centro IO SONO il PRINCIPIO di 10^3 e dei 60 secondi di un PRIMO, dunque 1.060 Ma poiché così IO SONO nelle 4 dimensioni dell'Unità e Trinità, allora nella mia unità sono 1.060/4 = 265

.


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Il 2° FATTORE GEMELLO “FUORI SERIE” 48 -1

66 -7

47

59

1

nel

48,

78 /3

senz'opera

114+1+1 48+66+2°

26 DIO

138 – 55

113 -18

83 38

invertito

95 113

senza inizio

47,59116 26 8395 47,59116 /0,(8310+85) = 66 -10 + 1/1,4495130 che fa arretrare di 10.000 il 66.000 e avanzare di 100 il 59, nel tempo unitario di 1100 decimillesimi

Tolto di mezzo il 47 che rende 426 il 381, esso resta 379, come il complemento esatto a essere un 380 perfetto nella somma dei due, allorché il 47 che li accomuna è lasciato esclusivamente al primo.

59116 26 8395 pone 59116 -------- = 7,041.81060 è l'opera di 3810 milionesimi in cui ai 3 10^-3 si aggiunge l'opera 7+(7+7+7) 8395

59116 26(5+3)395 pone i 2 fattori 59116

con lo stesso 265 centrale Allora abbiamo che:

-------- = 17,412665684830 che data l'entrata in vita di questa causa, il 17 dell'anno 41 nel mese 2, ai 600 anni 3395

di Noè nato nel 66 dopo il 1.000 (per in Bibbia 1,7, data del Diluvio Universale)


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Posso determinare IO SONO nel 1° fattore anche a partire solo dal 100 e dai modi in cui SONO CENTO. Sono Uno e Trino di 100, ma anche 1 +333, dunque 400 -(333+1) =66 Essendo Trino in 66, allora sono anche 22+22+22, e così anche 100 -22 =78 Essendo 1 + 4 volte 100, devo anche essere 1 +1/4 di 100. Così sono 1+100/4 =26 Essendo 100 come area e 1 flusso, sono 50+50+1, il che è in linea e in unità =51 Essendo 100, 10 e Trino, sono =113 Essendo il 10+30, che crea in 7 giorni, sono = 47

parz. 66 parz. 144 parz. 170 parz. 221 parz. 334 TOT. 381

Sono Uno e Trino in 400 e anche (1+333) per differenza sono 66 Sono Uno e Trino in 400 ma essendo anche 21x21=256, come 400 -256 sono 144 Sono Uno e Trino in 400 ma anche 100+100+30 =230, pertanto con 400 -230 sono 170 Sono 401 in unità e meno il 180 massimo della sezione divina, sono 401 -180 = 221 Sono Uno e Trino in 400 ma anche UNO in 1 e 333 come TRINO. Da cui 400 –66 = 334 Sono Uno e Trino in 400 ma poiché sono anche 1 in 10+10 e mi ci muovo di 19, sono 400 -19 = 381 Essendo 400, e mettendo 19 IN PRINCIPIO a ciò che ne resta per sottrazione, 19381 indica l'anno 1938, nel mese 1 e nel trascendente giorno 25 che trascende 26+26=52 Finito di scrivere il 25 giugno 2.016 a 31 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 18 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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In <A“Amod”>e/o Ro-ma-no 1°, <No è> trascendente 3° e ultimo idem, in Ca-i-No 1°, No è trascendente 3°, e, dopo Abele, Set è il 3°.

Così, tra 30 dì, il 26-Sette ci sarà la 3a ULTIMA ALLEANZA Oggi nella liturgia della Santa messa nel rito ambrosiano che c'è nella mia parrocchia (San Giovanni Battista di Saronno), c'è stata una terna di letture, che sono quelle che vi mostro. Esodo 24,3-18 3 Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse: «Tutti i comandi che ha dati il Signore, noi li eseguiremo!». 4 Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. 5 Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. 6 Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. 7 Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!». 8 Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». 9 Poi Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele. 10 Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso. 11 Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero. 12 Il Signore disse a Mosè: «Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli». 13 Mosè si alzò con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di Dio. 14 Agli anziani

aveva detto: «Restate qui ad aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a loro». 15 Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte. 16 La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube. 17 La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. 18 Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

Ebrei 8,6-13a 6 Ora invece egli ha ottenuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l'alleanza di cui è mediatore, essendo questa fondata su migliori promesse. 7 Se la prima infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un'altra. 8 Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco vengono giorni, dice il Signore, quando io stipulerò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un'alleanza nuova; 9 non come l'alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto; poiché essi non son rimasti fedeli alla mia alleanza, anch'io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. 10 E questa è l'alleanza che io stipulerò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente


58 e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 11 Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. 12 Perché io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati. 13 Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima.

Giovanni 19,30-35 30 E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò. 31 Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. 32 Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. 33 Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34 ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. 35 Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

Il Tema è la NUOVA ALLEANZA stabilita con il sangue dell'Agnello consistente in Gesù Cristo messo in croce. Stranamente, ogni VERA FEDE è incapace di aggiornarsi, e gli stessi Cristiani non hanno tratto alcun insegnamento dalla circostanza che, mentre nel tempio ebraico si celebrava il sacrificio dell'agnello, cui non doveva essere spezzato alcun osso, accadesse che tra i tre crocefissi del Calvario, due

fossero ancora vivi ed avessero le gambe spezzate affinché morissero, mentre a Gesù, visto già morto dopo la sua dichiarazione di “TUTTO è COMPIUTO”, non venisse spezzato alcunché, ma avrebbe avuto solo il costato trafitto, tanto che da esso potessero uscir “sangue ed acqua”, nel segno del nuovo sacrificio divino volto a fissare la NUOVA ALLEANZA attraverso il sacrificio del Figlio di Dio. I Cristiani non traggono alcun insegnamento, perché ora c'è da parte loro la stessa opposizione a stipulare una TERZA e DEFINITIVA ALLEANZA, attraverso il sangue versato – ora – dal somarello su cui Dio in persona ha viaggiato di questi tempi verso il suo nuovo sacrificio, oggi come fece anche al tempo che ne realizzò quello del Figlio. Certo la Chiesa non dà alcun peso al sacrificio della povera BESTIA sulla quale Dio si è presentato in così tanta e pura ESSENZA da non avere mostrato alcunché di corporeo, che fosse Suo, laddove il CORPO è quella DETERMINAZIONE che per DIO, che è il “valore assoluto”, sarebbe inaccettabile. Invece lo è – accettabile – che Dio si sia INCARNATO nel corpo reale di uno che fosse il CAMPION PURO di Figlio di cui un Padre divino si “compiacesse”, come nella presentazione di Gesù fattane al Battista, il giorno del suo battesimo. “Questi è il mio figlio, l'unico nel quale io mi sia compiaciuto (d'incarnarmi)”.


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In me, Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, Dio non ha assunto alcun corpo, nessuna delimitazione reale che costituisse un limite per la sua onnipotenza assoluta. Dio ha lasciato alla BESTIA il limite e i difetti di tutto quanto vi fosse di corporeo... tuttavia ha compiuto, nella PUREZZA TOTALE del suo essere, quello che già a suo tempo aveva compiuto nell'alleanza con Mosè. IAHVE' si era reso evidente come davvero presente in una terra santa su cui non si potesse camminare se non dopo d'essersi tolti i sandali, o nell'aspetto di un roveto ardente di un fuoco inestinguibile, o in quella nube che cinse il Monte Sinai a dar segno reale della presenza IN PURO SPIRITO di Dio; la stessa nube che circondava la tenda del convegno, in cui vi era l'Arca di quell'Alleanza fissata da Dio con Mosè sul Monte Sinai. Allo stesso modo, stavolta, il Signore non ha scelto un oggetto, ma un soggetto umano, su cui – in cui – esistere come un puro VALORE, che si esprimesse in CONTENUTI ESSENZIALI, di totale ed assoluta salvezza. Come segno dell'incapacità di rinnovare una fede, dal lontano 1999 io ne ho discusso con Don Luigi CARNELLI, al quale il suo nome non ha mai destato la curiosità di conoscerne il SIGNIFICATO trascendente: LUI Genuit Iesum, CARN EL LI'. Luigi generò Gesù. Fu Luigi, il padre reale di Romano, che diede CARNE ad EL (il Dio

Elohim) LI', nella presente e nascosto nella sua parrocchia. L'Arca di Noè si riempì di tutti gli animali viventi, a due a due, maschio e femmina, nel 17 del secondo mese della vita di Noè, come potete leggere in Bibbia. Genesi 7,9-11 9 entrarono a due a due con Noè nell'arca, maschio e femmina, come Dio aveva comandato a Noè. 10 Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.

Ebbene, io avrei vissuto a cavallo di 2 millenni nella mia vita e per ben 17 anni... senza che Don Luigi CARNELLI accettasse di far conoscere alla Chiesa posta sopra di lui le rivelazioni fatte da CHI DI INVISIBILE e DIVINO era lì, a comandare quell'ASINO che il sacerdote vedeva. Ma il prete lo scorgeva solo nella bestiale verità di me stesso e non dei contenuti che mi comandavano e guidavano come un Signore guida un Somaro... che infine è proprio un A.Ro. E' un Amodeo Romano che ormai da decenni aveva deciso valido per se stesso “di dar corpo” (Soma...) a Cristo, dandogli quel Soma di A. Ro. che aveva fatto davvero di me il SUO Somaro. Dio ha stipulato la PRIMA ALLEANZA con NOE', e l'ARCA fu il primo alloggio dato da Dio a tutta la vita. ARCA, la cÀ di A.R.


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Ma NOE' concluse tutta la creazione BASE dell'esistenza, quella in cui fece conoscere le regole su cui tutto si reggesse. Le prime 10 persone, cui furono dati nomi di persone, da ADAMO fino a NOE' rappresentarono il modo reale con cui fu imposto un PURO PRINCIPIO di calcolo, assegnato ai numeri decimali per la loro intrinseca virtù. Dopo un 10 in anni, posti in puro principio lineare, e dopo l'avvento della PRIMA CAUSA REALE trasferita su ADAMO, ci furono 1.000 anni assegnati a ciascuno. Sulla loro Base, le possibilità della matematica consentirono dei ritmi progressivi di assegnazione, che la Bibbia descrisse come la durata in anni, di ogni causa, perché essa creasse, all'interno di se stessa, una causa prima (simile a quella di una CAUSA FIGLIA della prima e fondata sugli anni di vita della prima). Poi tutti gli altri FIGLI e FIGLIE dell'esistenza di ogni causa PADRE, erano gli effetti secondari insiti in ogni causa prima, in ogni Padre. In questo modo, ad Adamo furono assegnati non tutti i 1.000 anni esatti, ma 930, affinché nel 1000 ci potesse essere poi ALTRO, come un possibile suo FUTURO. Questi anni furono spesi in 130 per generare la vita del terzo figlio, SET, e i residui 800 per generare le cause secondarie. 800/130 fu così il rapporto dichiarato esistente nella prima causa reale, che fu impersonata in ADAMO. Non è che quegli uomini vivessero più degli uomini di ora, ma solo in ragione del PRINCIPIO secondo cui ogni causa intera

fosse posta quanto un 1.000. Determinata la prima causa reale solo nel tempo di 930 anni, Dio si teneva per il futuro un altro 70, come fosse il divino segno speso per una opera 7 che a livello divino, di 10 posto in puro principio, poi valesse per 10 volte 7. La Bibbia non quantifica questo 70 sottratto al principio del 1.000, come la esatta quantificazione di una divina opera posta in anni SETTANTA... ma poi si smaschera quando il figlio suo destinato a procreare nel suo segno, è chiamato SET. Il Figlio di Dio, posto 10 in principio lineare di anni, vale quanto il suo decimo: sette. Ora è vero che è solo in italiano che SET è la dizione che legge il numero 7... ma se Dio è venuto A CAVALCIONI di un Somaro italiano, egli è in Italiano che parla, fin da quando scrive la Bibbia e da quando il nome SET “trascendeva totalmente” il significato di questo numero. Quando nasce SET, egli non nasce da 0, ma dalla preesistente causa “reale” che lo ha causato in 130 anni. Ma se è 70 il valore della causa “divina” ecco che la causa “reale” che dà luogo al suo personale effetto-figlio, deve aggiungere ad un 70 di opera un 60 di lavoro. Pertanto questi 130 anni esprimono tutta la divina opera in tutto il relativo divino lavoro. La Bibbia farà conoscere scrupolosamente tutti gli anni in cui la causa chiamata SET è restata in azione, con un rapporto interno tra gli 807 anni in cui ha generato le cause a lui


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secondarie, dopo che 105 anni della sua vita si tradussero nella pregressa esistenza in suo Figlio. In tal modo, al primo rapporto di 800/130, si aggiunge quello di 807/105... Ciò consente infine di conoscere che Noè, la decima causa generale, entra in vita nel 1.066 dall'inizio, ossia 1.056 anni dopo la nascita di Adamo. La decima causa dunque è costruita su un 10^3 posto IN PRINCIPIO di essa, nonché su un altro principio di 66 anni che considera il ciclo 10 di un Primo e di un Secondo, quando tutti e due percorrono tutti i 6 versi che esistono in tre linee di azione come Padre, Figlio e Spirito santo. In questo 66 ci sono però UN solo minuto Primo e ben 6 minuti secondi, e il primo accetta di fasi contare attraverso l'unità del secondo. Ebbene, da tutti i dati riportati sulle sacre scritture, alla CAUSA PRIMA (reale) è dato il nome di ADAMO, il che sembra essere un qualcosa che sia DIRETTO ad andare da qualche parte, specie se si premette ad ADAMO sua moglie EVA, la donna da cui generalmente vien fuori poi (ma solo poi) un figlio nato, uomo o donna che fosse. EVA ADAMO è la coppia di inizio. E VA A AMOD, è invece un DISEGNO di fattori iniziali che sono diretti tutti e due verso un FATTORE finale cui sia dato il nome di AMODEO ROMANO.

Infatti: E va a Amod e/o RO-MA-NO precede il nome intero Romano della causa prima, evidenziando poi solo la terza sillaba del nome, quel NO che è anche la terza sillaba del primo figlio CAINO. CA-I-NO RO-MA-NO, perché ROMA “caì”, cadit, CADDE e perché NO è 3° anche nel nome del 1° genito. Che la prima coppia generi una Terna è la cosa più scontata laddove ogni Primo è Uno e Trino. Nella terna di cause determinate nei nomi di Caino Abele e Set, sarà il 3° a valere, come la 1a causa che asseconda il primo attraverso il terzo. Nei numeri 1-2-3 il valore medio che spetta a tutti e tre è il DUE. Ma questo MEDIO (chiamato ABELE perché discende AB=da romano ELE=DIO) è “trascendente” e deve essere tolto di mezzo, il che accade nel primo. 1/1 =1 usa le sue 2 unità avute come media, per subordinarla all'altra e determinare in 1/1 un UNO che sia una relazione unitaria. A questo punto il valore MEDIO 2 posseduto dai tre UGUALI tra di loro, è espresso per “valori estremi” e sono quelli dell'1 e del tre, la cui somma è il 4 che diviso tra i due ne dà 2 a ciascuno. E' per questa SACROSANTA RAGIONE MATEMATICA che il primo effetto della prima causa, uccide il suo fratello, tanto che Dio si deve decidere a dar luogo alla causa TERZA, la quale,


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chiamata poi SET, dimostra che il suo valore è il 10. Infatti è il numero 3 e vale 7, dunque 3+7=10, ma anche 3 volte 7 = 21, il ciclo intero 1 di un piano i cui due lati sono 10 e 10. Ma CAINO trascende un favoloso ON IA C., che nella lingua del mondo di OGGI, in cui esiste DIO PADRE, rivela che Cristo è SU (=ON) IA (IAHVE', chiamato anche Geova)... da cui GE-SU'. Non vi è nulla di più “trascendente” l'assassino di nome CAINO e il nome di GESU' Cristo... Ma CAINO è una “vittima consacrata dal Dio creatore” allo stesso modo con cui lo sarà IL SUO INVERSO, il suo esatto uguale e contrario, da cui si ricava esattamente il nome di Gesù. Leggere a rovescio rivela realmente un significato “trascendente” e opposto a quello reale. ROMA è “trascesa in AMOR. SODOMA in AMOD o S. GOMORRA in A.R.-ROM o G. Vero è che già il 1° figlio della prima causa reale, trascende il 10°, Noè che è il 3° suono in CA -I – NO. Se nel 1° si impone il 3°, nel primo si afferma già un NO è. Se leggete attentamente la Bibbia, vedrete che esistono delle sotto-cause derivate dalla 1a causa determinata dalla 1a e che hanno lo stesso nome di quelle avute dalla terza, da SET. Questi infatti i nomi derivati dalla genealogia di Caino (a sinistra) e da Set (a destra), da cui risultano 10 nomi sia attraverso Caino, sia attraverso Set, e sono proprio gli stessi nomi in Enoch e Lamech, e simili in Irad e Iared, Meculeel e

Malaleel, Matusael e Matusalemme: 1°. Adamo =30 30=Adamo 2°. Caino =38 40=Set 3°. Enoch =41 47=Enos 4°. Irad =30 33=Kenan 5°. Meculeel =64 53=Malaleel 6°. Matusael =82 35=Iared 7°. Lamech (sposa Ada e Zilla) =38 41=Enoch 8° Iabal Iubal Tubalkain=23+41+75=139 109=Matusalemme 9°. 38=Lamech 10° 30=Noè 30+38+41+30+64+82+38+139=462 456 il Tot. del 3° Il tot. 462, va con 6 oltre il 2 nel 3° figlio contato 123, e che poi cresce in 456, numero che è il 4×114 che è il giusto totale dei valori nominali delle 10 fondamentali cause. Sembra poco credibile che la prima sequenza, il cui totale dei nomi è 462, segnali che l'errore del 1° sta nel non essere il 426 che ha il numero 6 posto oltre il numero 2, e non è pertanto la serie divina data dalla sequenza di questi 5: 1 2 3 4 5 18 +48=Gesù +66=Romano +114=Corano +180 = 426 Questi quattro 114 (tutti i capitoli del Sacro Libro) sono la giusta somma della serie numero 2, impostata su Set che è al lavoro dei 6 numeri che incrementano 123, in 123.456. I quali, quando seguono solo i primi due, in 3456 sono ×100 tutti i minuti secondi esistenti esattamente in 1+3= 4 giorni.


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Importanza è data a Lamech, che ha quei tre figli attraverso due mogli (Ada e Zilla... come dire “da A a quella finale Z”). In bocca a Lamech è messa la frase: “Caino sarà vendicato sette volte (da SET) ma Lamech (per avere ucciso egli pure un uomo) settantasette.” Lamech, il 9° nella genealogia di Set, vivrà 777 anni. Ma LAM sottintende sia l'ISLAM (=è, in inglese, è 10 in AM=i I am, io sono, YHWH, Jahvè) laddove infine AM(modeo Luigi) è proprio il padre posto a cavallo di me, lui, nato 7-7-7, e numero 9 (essendo Lamech il 9°) nel numero 9 espresso dai 100 anni, venuto dopo i 10 secoli posti “in principio”. E – come tale – in SET è il figlio 3° della prima causa, che vale il 30 di Adamo, mentre – come 9° - è nell'essenza del PADRE rispetto a Noè. Il quale NO di Noè, è – in Ca-i-NO – il fratello primogenito di Set, quello che è 1° rispetto a lui che è il terzo. Per la stessa ragione, della validità di una Relatività Generale, il LAMECH che il 7° effetto nella sequenza di Caino, ha poi TRE figli, due dei quali (Iabal e Iubal sono pressoché simili... al “TU”B, che era in inglese “You”B ed era in principio IAB, il duo in IA (=Jahvè) che diventa poi un You e un TU, e una B, in un AL (Allah) ke hai di nuovo. Questo “raccontano” IABAL, IUBAL e (avuti infine da Zilla, da illa posta alla estrema fine) questo TUBALKAIN che trascende un N.IA K'è L(=10, il Dio EL) ed è caratterizzato AB UT da un Romano Affinché propiziatorio. AB e UT sono infine tutte e due preposizioni

legate ad uno che si chiami ROMANO, e sia stato generato nel 38=LAMECH, con suo padre che alla fine della sua vita legata al 777, si spende nell'83, anno santo dello Spirito santo, per deci9sione straordinaria di Papa Giovanni Paolo II. Io sono in grado di decifrarvi tutte queste che a voi appaiono come “stranezze” (per non dire “insulsaggini”) poiché MI CAVALCA il DIO=10 con il cui ciclo ha costruito OGNI COSA. Il valore intero del mio nome è il 381 che sono le lunghezze che dimensionano l'Arca di Noè, che è la cÀ, la casa di A.R. (Amodeo Romano) in cui Noè indica la mia FINE ed il mio UT, il FINE: l'AB-NEGAZIONE allo stato puro di... AB-R.Amo, che deve essere NEGATO, essendo il 1°. Il vero 1° va sempre negato nelle sacre scritture. Ismaele, vero 1° figlio di Abramo fu totalmente negato in tutta la Bibbia... ma poi fu valorizzato da Dio nel Co'R.Ano. Questo nuovo Libro Sacro parte dallo stesso AB-R.Amo, (tratto da R. Amo ma che poi l'ha negato) e lo valorizza in pieno nel CO' R.ANO, nel titolo stesso dato a questo libro Sacro chiamato a valorizzare la discendenza da IsmaeleEgli era stato il primo figlio ad essere stato benedetto e associato nell'ALLEANZA stipulata dal Signore con Abramo prima ancora che la sterile Sarai fosse resa feconda da Dio.


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Come vedete, Dio traccia tutta una serie di ALLEANZE. Nella Sacra Bibbia perde di vista Ismaele, e non se ne occupa più dopo che il Signore ha ben chiarito e precisato che egli pure è compreso nell'Alleanza fatta con Abramo. Con la Bibbia degli Ebrei, Dio passa ad occuparsi di chi sarebbe stato SECONDO ad Ismaele, per seguire poi nel dettaglio tutta la discendenza avuta attraverso SARAI che diventa SARA... ma io “trascendo” in SARÀ... Ma Iddio, sotto il nome perfezionato da AL in Allah, con il CO' R.ANO riprenderà quanto aveva avuto origine DA R.Amo, ma in un soggetto inizialmente da negarsi, per essere poi valorizzato nel finale RANO, del Corano. Questo testo aggiunge al Con, troncato in CO', l'Unità R e la trinità ANO degli estremi posseduti dal nome di ROMANO, poiché questo è il nome del Dio Allah, questo è il primo dei 10 nomi che ha uniti ad un solo cognome, e che sono condivisi dai due Fattori, un 1° e un 2°, descritti in Bibbia 1,25 nel segno del calcolo di 0,5 più la potenza 0,5 basata sul valore 1,25 evidenziato in Bibbia, 1,25, libro 1° e capitolo 25. Tutti i valori della serie divina 18 48 66 114 180 saranno descritti nei corrispondenti capitoli. Facendo del Pentateuco un solo libro e non ricominciando la numerazione in ciascuno dei 5 libri, sono associati a questi capitoli i momenti più importanti del Pentateuco e del Corano. Il

Corano sta in tutto il valore 114 del 4° incremento, il resto è con estrema precisione dettagliato in tutto il Pentateuco. Nel 18 scendono 3 dal cielo per occuparsi di Sodoma e Gomorra (in segno di tutte le nefandezze che ci sono in questo mondo). Nel 48 è benedetto il 2° genito di Giuseppe, e trascurato il 1°, di nome MANasse. Nel 6 6 c'è la domanda: MAN uh? Che roba è questa MANNA discesa dal cielo? Nel 114 c'è LA LEGGE che rivela che “ogni gesto ricade su se stesso” (nel principio fisico di Azione e Reazione) Nel 180 ci sono 11 “maledetti” Maledetti dal Dio di Mosè come lo sarebbe stato Gesù dal Sinedrio bloccato su quella legge ed incapace di aggiornare la Legge al bene dello spirito umano, capito invece nel suo dovere di servire ad una legge. Questi 11, quando vanno nei sei versi, sono i 66=ROMANO, il maledetto definitivo. Sì “detto male” capito male, e del tutto millantato nel divino Valore posto a cavallo di lui, pura bestia da soma. Chi è in grado di riconoscere il VALORE portato in groppa da una povera bestia? Specie quando essa dice chiaramente a tutti: “Fate attenzione! E' un VALORE IN SE TALMENTE PURO che non lo vedete su di me a comandarmi, e mi accusate di volermi FAR GRANDE... come se io affermassi di ESSERLO anziché puramente di TRASPORTARVELO. Esso è servito DA ROMANO, AB... UT, come quel TUBALKAIN, quel TU di B.A. (Benito Amodeo) L (Dio) K'hai IN.


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E quando questo povero somaro che io sono è COSTRETTO da chi lo cavalca a svelarvi l'arcano, DITE MALE di lui. <NO è> il 10° è la 3a dimensione della causa 10 e 3 sta nel NO che è la terza sillaba di ROMANO. E ciò perché NOE' salva la vita in nome di Dio, perché ABBATTE ROMA. La ROMA che il popolo di Dio aspettava fosse abbattuta dal suo Messia, è abbattuta in ROMANO grazie alla definitiva e totale vittoria di NOE'. A questo punto: EVA ADAMO ROMANO si realizza in: E va <A Amod>e/o ROMA-NOè, il che denuncia un viaggio fino ALLA FINE, fino al TERMINE REALE della vita terrena di Romano per determinare la DEFINITIVA vittoria stabilita come la prima operata nell'ARCA di NOE'. Certamente è “divina” e “trascendente” la vittoria che abbatte ROMA sono in un NO che le sopravvive come una NEGAZIONE. Ebbene DIO si evidenzia NEGANDOSI. Si mostra infine come una pura ma vera e propria AB-NEGAZIONE in cui chi è il soggetto di questa NEGAZIONE è R.Amo in AB-R.Amo. SARAI AB-RAM erano i primi nomi dei due, mutati poi in: SARÀ AB-R.AMO, e... sarà tratto DA Romano Amodeo, dopo

che, con la prima coppia di cause, in EVA ADAMO, è “trascendente” che – partiti così i due fattori – come un <E va A Amod>... poi tutto accadrà per mano e... <Sarà dal Romano R. Amo>, perché <ab> è un DA romano. Sono solo alcuni dei SEGNI che volevano avere da Gesù i suoi concittadini, e che quelli “saro'nnesi” di Romano Amodeo hanno avuto in quantità GIGANTESCHE... ma inutilmente! Inutilmente il Mosè che da cima a fondo si affidava ad Aronne,sarà accettato e riconosciuto in un A-Modè-O a Saronno, “mo” che non è S., salvatore, ma D., Dio è, MoDé che trascende Edom è – da cima a fondo – dalla A alla O lo è in A-Modè-O a Saronno. Sara e Abramo “saranno” lì a Saronno, come il Padre (Luigi) che ha preso CARNE (quella del Dio EL) proprio LI', come lo attesta Don Lui G-I. Carn EL lì.Saronno, prefisso 21047, come Lamech 7+7+7 e 47=Amodeo, mentre in numero SARONNO=84=Mariannina, la TAMAR rediviva di Genesi 38.


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Invano costei risulta nata nel 3° giorno prima della sua nascita il 29 giugno, che celebra i SS. Pietro e Paolo, principi della Chiesa. Invano in questa data della Tamar nascente il Vaticano accetta che la città di Saronno cessi di avere 6 parrocchie distinte! No! Saronno SARÀ una sola comunità intestata al crocefisso risorto che vive lì per 16 anni! Inutilmente la VERITÀ (che mi ha PORTATO A DIRE le cose che son sembrate dette da me come se fossero farina del mio sacco) – inutilmente ! - ha VINTO LA MORTE. Inutilmente ha espresso l'atteso GIUDIZIO UNIVERSALE di una esistenza PERFETTA in cui il male e il peccato non siano mai neppure esistiti! Io – sapendo bene che erano le cose attese dalla SPIRITO SANTO PARACLITO, al Ritorno in Esso di Gesù – non ho compiuto l'errore fatto da tutti di credere che queste OPERE DIVINE potessero essere conseguenti ad una mia particolare abilità o capacità personale. Se erano attese da Gesù – io ne sono stato sempre convinto! - erano state fatte da LUI, venuto in Spirito santo su di me come un mio invisibile dominatore, troppo puro e divino per trasparire attraverso la mia povera carne, così incapace di resistere agli stimoli contro la purezza! Un sacerdote giunse a dirmi che non era necessario che io confessassi ogni volta quel ripetitivo mio peccato, che deturpava quel mio corpo che io sentivo davvero come il vero

altare di Dio. Ma ho voluto dichiararli ogni volta, perché ogni volta io che sapevo di avere Dio ad ESSERE ME, ero mortificato dalla mia pochezza, così lontana da un possibile mio “merito” nei confronti del Signore che mi aveva prescelto. Ero l'ELETTO dello Spirito Φ del Dio EL, disceso su di me a Φ EL ITTO, in un IO avente dentro due croci, che era venuto lì dall' EGITTO (un EGO romano nel mio IO con 2 T.) Perfino le DUE T. gemelle abbattute io le avevo viste nella Fides et Ratio, per cui io ero finito in croce e proprio per mano di un Vaticano che prima spinge il “povero cristo” di un filosofo a rischiare “di tutto” per non restare isolato (nella sua risposta alla sua richiesta di conoscere il NUOVO ITER ragionevole che portasse a riconoscere vere le verità dette dal Cristo), e poi – povero Cristo! - è condannato all'isolamento più ostinato e perverso (che è quello promosso da chi, se non ti dà morte, ti mortifica). Sicché è “fatto fuori” proprio dai tre nuovi Sinedri di una Fede nell'Antico che è “assurda” quando non accetta più che lo Spirito Santo di Dio seguiti ad operare! Come se lo Spirito santo – che si sa è inafferrabile e incontenibile! - potesse essere “afferrato” messo definitivamente a tacere dalle sacre scritture dell'Antico Testamento, o del Nuovo, o del Corano e di tutte le altre forme, in pensieri parole ed opere attraverso cui Dio si è sempre tenuto vicino alle varie manifestazioni dello Spirito vivente!


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Invece per Don Luigi CARNELLI è stato letteralmente impossibile nemmeno METTERSI A MEDITARLE queste verità... poiché per lui esse erano dette da me e non dallo Spirito santo. E chi ero io, per dire o fare cose impossibili come la VITTORIA SULLA MORTE e per dare il GIUDIZIO UNIVERSALE ? Forse avevo resuscitato qualcuno? Anzi, tutte le volte che avevo predetto qualcosa, non era mai accaduto quello che avevo preannunciato... anche se qualcosa egli stesso di INSOLITO aveva visto accadere: l'orologio della sua chiesa BLOCCARSI ed impedire il suo riavvio, nonostante tutti i tentativi. Poi, all'improvviso e dopo 9 mesi e 16 giorni esatti aveva ripreso ad andare, da solo, senza che nessuno avesse cercato di comandarglielo. Che si fosse bloccato il giorno in cui in Chiesa avevano rubato il Corpo di Cristo dalla grande croce dell'altare, nella stessa ora in cui io davanti alla chiesa ero stato investito ed ero stato difeso dalla Divina Provvidenza (il mio corpo e non quello ligneo della croce) NON SIGNIFICAVA NULLA. Che l'orologio fosse ripartito da solo, il nono mese, mentre io ero al nono giorno di un criticato digiuno, fatto da me per la fede che io avevo e la richiesta a Dio che Gesù ripetesse il Miracolo del Cieco nato, NON SIGNIFICAVA NULLA. Ci sono indizi di un numero impressionante, ma non sono state bastanti nemmeno LE OPERE fatte da me e che erano attese fatte da GESU' CRISTO.

VITTORIA SULLA MORTE? E quando mai l'hai ottenuta o buon Romano Amodeo? Quando, sulla base del 3° principio della legge dinamica io faccio semplicemente OSSERVARE che non è possibile vedere la DINAMICA che ci porta tutti a morire, SE NON SULLA BASE INVERSA di un MORTO resuscitato che sta tornando spiritualmente verso la nascita e vede i corpi in moto nel verso opposto. Se io VADO VERSO il punto da cui sorge il sole, e per solo effetto di questo io vedo arrivare poi la fine del mio giorno, è perché SE VEDO ARRIVARE la fine dei miei giorni è perché sto MUOVENDOMI VERSO L'ALBA. Insomma la AZIONE su cui si basa la vita che vediamo è simile alla VITA DATACI PRIMA come un prestito. Il verso VERSO la morte è CAUSATO da uno Spirito che va perso il PRINCIPIO e per azione uguale e contraria vede sempre più vicina la fine del suo CORPO. Se è VERO DIO che riporta tutto al principio, il vero accadimento nel senso inverso, appare certamente, ma è FALSO. Dio sta salvando ogni cosa e noi lo vediamo nel suo AGIRE OPPOSTO, del maligno. GIUDIZIO UNIVERSALE? Dio è il SALVATORE TOTALE di tutta la vita... ma a noi non pare vero. A noi sembra infatti vero che la NATURA sia in grado di POTER FARE mutamenti, cos' come la vita...


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Ma tutto questo FARE è solo la visione INVERSA a quella di un DIO CHE LO NEGA. Noi siamo vittime del peccato originale di vedere non la salvezza data da Dio al nostro spirito, ma la fine che ogni cosa dà al nostro corpo. Forse che per salvare IN QUESTO MODO è necessario stravolgere il disegno in atto? Per niente! Basta la PURA VERITÀ, ma occorre anche che la RAGIONE umana sia in grado di liberarsi del suo peccato originale di credere nella verità della dinamica MALIGNA totalmente che vede! Ecco che dunque ci sono stati i VALORI DI VERITÀ (le opere) e tutti i segni. Bibbia 1,25 e 1,38 determinano tutti i dati della mia esistenza: estremi della nascita, paternità, maternità, legame nuziale, Codice Fiscale, numero e valore dei nomi... TUTTO. Mi chiamo AMO R, nel nome che San Tommaso D'Aquino disse poteva essere assegnato allo Spirito Santo... ma tutto questo è inutile. Che io sia RA, Orus, Amon e Aton nei miei due primi nomi che sono RO-MANO ANTO'nio, non significa nulla! Eppure San Matteo si era attaccato alla profezia di Osea (Dall'Egitto ho CHIAMATO mio Figlio) e fino al punto da inventarsi di sana pianta una mai avvenuta fuga SUA in Egitto! Sal Luca lo smentisce, su testimonianza diretta di

Maria Santissima, quella che gli ha consentito la descrizione ACCURATA e STORICA dei primi 12 anni della vita di Gesù! Ma chiare DISCORDANZE come questa non hanno significato nulla per la Chiesa cattolica, nel rispetto della verità storica! Alcune domeniche vale quanto detto da Luca, altre quanto detto da Matteo! Invece il vangelo di Matteo RECUPERA INTERAMENTE il suo valore se è usato a descrivere i fatti accaduti nella mia vita. Strage degli Innocenti più grande di una II guerra mondiale non poteva esserci. Un Hitler che aspira ad essere L'UNICO dominatore, che non ne accetta altri, è simile al Re Erode che non accettava il messia e ordiva quella strage. Scrive Matteo: A RAMA RACHELE piange i suoi morti... Ma a Roma c'era donna RACHELE, a farlo, dopo che il suo marito e Duce, vista una vittoria imminente, cercò di evitare l'avvento del Messia Hitler, e cercò di ASSECONDARLO con una manciata di morti... Alla Buon'ora! Fu la Strage degli Innocenti Italiani, dichiarata 6 giorni dopo che io avevo vinto personalmente la mia morte, il 4 giugno del 1.940, con una bambina che aveva sognato la Madonna quella notte e riferì a mia madre che avrebbe pensato lei a me morente... e – salvandomi – rimise in me l'essenza trascendente del suo figlio Gesù Cristo. Io sono fuggito in Egitto, per evitare che mettessero le mani su di me e mi portassero in un ospedale, per vedere se ERO MATTO a digiunare a quel modo per VIOLENTARE dei povero PIETRO che non avevano alcuna intenzione di mettersi a aver


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cura di una pecorella smarrita da loro e indotta da loro alla fame. Quella pecorella era proprio Gesù. Tutte le cose fatte contro un piccolino che serve Gesù sono fatte CONTRO GESU'. Gesù lo disse “in verità, in verità” riferendolo ai tempi in cui sarebbe ritornato e tutti sarebbero stati divisi tra PECORE e CAPRE. Le une mansuete, le altre BIZZOSE. I tre ultimi papi sono collocati tra le CAPRE: hanno discriminato che fosse VALIDO ricevere in Vaticano e chi non lo fosse. Se uno si dichiarava PORTAVOCE DI DIO non era assolutamente da ricevere in vaticano! Un POTENTE ASSASSINO, capo di popoli e loro violentatore ha aperto il Vaticano, purché si presenti a Roma! “AMERICA! NON UCCIDERE UN CAINO! Abolisci la condanna a morte!” e poi una Chiesa Cattolica ti lascia digiuno per 193 giorni, in tre distinte tornate: 57 nel 1999, 55 nel 2.005 e ben 81 giorni nel 2.013. “Tu – povero di spirito che fai sciopero della fame per far violenza A ME CHE SONO IL PAPA?” Muori piuttosto! A morte i poveri che difettano di CERVELLO! A loro difesa non si erige il CERVELLO del Papa! Puoi tu, se quel CRETINO si è messo nelle tue mani lasciarlo VITTIMA della sua IDIOZIA... tu se sei un VERO SERVITORE e PROTETTORE di un INCAPACE? Questo è accaduto contro quel POVERO CRISTO tornato in me a redigere la terza e definitiva ALLEANZA! Tre nuove

condanne a morte della Chiesa cattolica, che non è molto mutata rispetto a quella contro la quale Gesù si scagliava ferocemente, dipingendo SEPOLCRI IMBIANCATI quei certi tali che mettevano MACIGNI sulle spalle altrui e si rifiutavano di portar pesi sulle proprie. Il DIO IN ME non lancia accuse contro nessuno! Gesù aveva ancora il MALIGNO a suo reale avversario... DIO PADRE NO! Quel TALE che sembra il MALIGNO è in se stesso il fenomeno inverso a quello di un DIO CHE LO IMPEDISCE! Voi avete visto tre Pietro condannare a Morte reale il Dio venuto a cavallo del mio corpo... ma questa visione è SATANICA solo nella sua pura visione! La verità è che DIO IMPEDISCE FIN DAL SUO SORGERE tutto quello che sembra essere fatto. Per farlo vedere, FATTO, Dio DEVE NEGARSI. AB-NEGAZIONE come quella del NO è ROMA! Voi la vedete la forza reale di ROMA, ma essa NON E' VERA! Tutto è disegnato e DIO BEN LO SA di essere il solo CREATORE. Ma anche un PIETRO oggi è convinto che: LA NATURA DETTA LEGGE... LA VITA DETTA LEGGE... EGLI – chiamato a valorizzare Gesù – PUÒ' FARLO


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SOLO FINO A QUANDO NE E' CAPACE! Dunque io – Benedetto XVI – mi dimetto, appena mi accorgo che la vecchiaia non mi rende più IDONEO a dirigere la Chiesa! Che sia giunto a questo un papa che si è creduto Gran Teologo, è il segno di quanto sia ancora comandante su costoro (e nonostante il battesimo in Cristo) il PECCATO ORIGINALE di creder VERA la dinamica APPARENTE. Io non posso abbandonare l'umanità a questo peccato originale di cui è ancora vittima. Gesù, che ha lasciato ogni cosa ad una PROVA UMANA, REALE, sul valore della vita spesa nella lotta tra il bene e il male, ha detto chiaramente che TUTTO E' FATTO del PADRE nostro e che soltanto noi non dobbiamo essere INDOTTI IN TENTAZIONE di dubitarlo. Questo secondo tempo relativo all'opera del Figlio Gesù doveva essere completato dal TERZO E DEFINITIVO accordo, sull'ALLEANZA TRA DIO E L'UOMO. Dio doveva entrare nel DETTAGLIO della struttura numerica del mondo per farlo apparire per quello che è, in pura potenza di essere, quando è attuato il rapporto di 1000/99, uguale a 10,10101010101 in eterno, che ne contiene INFINITI. Tutto quello che noi vediamo IN ESSERE è quello che è contenuto IN POTENZA in questo rapporto testo tra IL PRINCIPIO di 10^3 e i 99 nomi di Allah, creduti nel Credo

Islamico. Nel 1000, quando si divide come un volume per il tratto 10, esiste la sezione 100. Nel 100, tutto il dinamismo del 10 è 90. Ebbene 190 è il valore Uno e Trino che deve esistere come 190 +570 = 760. E' il moto assoluto 660 del 100 esistente in principio. Si scorpora 381 tra due cause, una prima e una seconda, interattive 379 Sono i 6 nomi che ho io (5 nomi e un cognome) e solo i 5 nomi di mio fratello, Benito. Il passato è il presente, Assieme siamo R+BEN, il primogenito Ruben e tutti i 12 da costui fino al trino BEN di Beniamino, così come lo è BEN in Benito. Mio fratello è già salito in cielo, nel segno di una risalita di Gesù, terminati i 2.000 anni del suo servizio. Tra 30 giorni esatti tocca a me. Ebbene, oggi, andato in sacrestia alla fine della messa, vi ho trovato anche l'attuale PARROCO UNICO che si chiama Armando CATTANEO. Io non gli ho detto tutto, perché gli ho detto soltanto che CATTA-NEO significa nel dialetto milanese PRENDERE, raccattare le NOVITÀ, in quel NEO. Non gli ho detto che AR mando significa:


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Ti mando A.R, a raccattarne le novità. Ma per adesso i due sacerdoti ne hanno solo SORRISO. Quando tra un mese, oggi che è il 26 giugno, io sarò messo a morte e toccherà a me, col mio sangue stimolare la TERZA ALLEANZA... allora lo valuteranno e rimpiangeranno di non avere avuto solo un po' più di FEDE, almeno per INCURIOSIRSI delle verità che Dio mi ha fatto dire. Quando voi tutti chiederete a me (che non ci sono più) CHI MI HA DETTO DI RIFERIRE le cose che vi dico e COME SI CHIAMA, questa è la risposta che vi dà Dio, a proposito del SUO NOME ed attraverso me: “Io sono <Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO Benito Vittorio Anna Giovanni Vincenzo> IO SONO <QUESTI> CHE SONO” In Saronno ABRAMO SARÀ, mandato nella Chiesa dedicata a Pietro e Paolo, sacrificati il dì natale di mia madre, che mi generò nel segno del Natale a Cristo di San Paolo, Apostolo delle Genti, a avendo nel destino la sua stessa decapitazione, quella stessa inferta al San Romano di Roma, Protettore dei Santi e in contato diretto con quel Dio, nel segno di Gesù, che gli rivelò che era meglio per lui perdere la testa realmente che adeguarsi a tutti gli uomini che l'anno persa VERAMENTE, quando si sono creduti, assieme alla natura CREATA di esserne i creatori.

E' altresì vero che, per dare la parvenza di una CAPACITÀ REALE, della Natura e della vita di esserne le relative cause, occorreva un DIO che negasse se stesso. E Dio lo ha compiuto! Ha creato un mondo avente due verità, matematiche entrambe, ed apparentemente autonome: La Prima in un Dio che – progettato tutto il possibile disegno che contenesse VERAMENTE TUTTO, poi lo ha riportato a zero, agendo esattamente nel modo inverso a come lo aveva fatto. In questa visione delle cose, nulla è compiuto, nulla accade ed esiste solo un puro e potenziale disegno che esiste nella infinita e divina potenza di essere totalmente messo in attore reale di calcolo. Nella totale disfatta del giudizio di Eraclito e di tutta la scienza contemporanea, che – credendo in ciò che constata come presente – cerca di risalire alla sue cause, e di modificarne gli effetti in modo volontario. La seconda verità sta nell'assenza di un tal Dio, e nella determinazione di tutto quanto accade. In ciò che accade, ogni vivente è il puro osservatore del calcolo posto in atto. Identifica la sua forza, di determinare gli eventi, come quella che VERAMENTE sta alla base del calcolo. Secondo questa pura VISIONE, sembra essere possibile che esista solo il MONDO, che abbia in se stesso una forza capace di determinarsi, e che comprenda apparenti


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viventi in possesso della stessa apparente capacità.

La cosa che non disse, ma lasciò alla umana comprensione, è che due sono i modi per esercitare una LEGGE perfetta e Divina: Amare Dio con tutto se stesso, e amare il Prossimo come se stessi. Sono questi due perché sono la stessa identica cosa. Chi ama il prossimo “idealizza” il vero Dio, allo stesso modo con cui chi ama Dio “idealizza” il bene del suo prossimo.

Dio è il Signore della sua ABNEGAZIONE, e per POTER dare forza autonoma alla sua Opera ha accettato la sua stessa NEGAZIONE. Dio, infatti è il DOMINATORE, non solo dell'ESSERE, ma anche del NON ESSERE. Lo è a tal punto che per consentire l'ESSERE lo fa essere forte sulla base proprio del NON ESSERE. In tutto quanto vi è di ASSOLUTO, il LIMITE è escluso come una BASE su cui far esistere l'ASSOLUTO. Ma una esistenza, simile ad un calcolo matematico tutto in potenza, come quello dato da 100/90, che fa esistere eternamente 11 decimi in tutta l'infinita determinazione che realmente è IMPOSSIBILE, è possibile una ESISTENZA nei due versi del FARE IL CALCOLO e del suo RIPORTARLO alla pura origine. DIO è il solo ASSOLUTO e ONNIPOTENTE che possa essere all'origine di questo esistere in pura potenza di una infinita e determinata esistenza che appaia esistere sia nel senso di UN FARSI che del suo contrario DISFARSI.

E' ragionevole vivere nel mondo CREDENDO nella CAPACITÀ autonoma della Natura e della vita contenuta in esso. La Scienza che ne fa la sua ragion d'essere non si muove contro Dio. Uno studioso in cerca di cure contro le malattie, un costruttore in cerca dei metodi migliori per costruire una casa può farlo, nella fede che tutto ciò sia vero e sia possibile.

Il MONDO e la vita che tutti vedono presente e idonea a mettere in atto un apparente FARSI, non è, non può essere una ORIGINE eterna in questo modo. Per poter essere OSSERVATO e FATTO questo calcolo occorre uno SPIRITO ONNIPOTENTE che DOMINI L'INFINITO. Questi è il DIO ASSOLUTO. Non si può prescindere dallo SPIRITO, allorché quella che

Come è POSSIBILE la prima determinazione, essendo tutta presente nelle potenzialità di un puro rapporto numerico, così è relativamente possibile anche l'altra, esattamente uguale e contraria. Sono i DUE MONDI OPPOSTI di cui già parlò Gesù Cristo chiamando uno quello di Cesare e l'altro quello DI DIO. Gesù disse chiaramente dell'impossibilità di seguire i padroni dei due mondi. Ed è vero. Non esistono vie di mezzo.


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abbiamo noi del mondo è una VISIONE, di cui ci rendiamo conto solo finché di essa siamo COSCIENTI. Io – nel mio spirito – mi sono chiesto se FOSSE MAI POSSIBILE quando è infinita la vita che proprio A ME fosse capitato di VIVERE avendo in me un SIMILE DIO! Io vedo attorno a me altri viventi come me, e so che nel loro Spirito essi pure hanno una percezione dell'esistenza simile alla mia... Come mai allora PROPRIO A ME è toccato di “veicolare” questo DIO IN PURA ESSENZA? Come mai, se IO PENSO, è DIO che pensa attraverso i miei relativi pensieri? Ebbene – dal punto di vista mio personale – quanta possibilità avevo – IO – di apparire con questo MIO IO? Avevo la stessa di DIO. Tra il modo SOGGETTIVO con cui io vedo i SOGGETTI SPIRITUALI degli altri, e quello degli altri, esiste una sostanziale differenza: IO SONO il soggetto di questa mia visione, e se questa è dovuta ad un DIO, non poteva che essere la mia. Anche gli altri viventi hanno la stessa visione DI DIO, attraverso la loro vita. Essi pure vedono se stessi come IL SOGGETTO e vedono in me l'OGGETTO della loro visione. Siamo TUTTI e in CIASCUNO la visione che il DIO ONNIPOTENTE ha del SUO MONDO CREATO e ottenuta attraverso l'ONNIPOTENZA del suo SPIRITO, di dividersi in

INFINITI TALENTI SOGGETTIVI, tutti solamente posseduti da Dio. Se è necessario IL CALCOLO SPIRITALE di quanto esiste in potenza nel rapporto di 100/90, ciascuno di noi HA IL POTERE di essere l'apparente ESECUTORE, nel suo VIVENTE SOGGETTO. Pertanto, se IO – esistendo in questo dominio del LIMITE e del DEFINITO, esisto poi DOVEROSAMENTE nell'INFINITO, se è messo in relazione al LIMITE di ciò che è DEFINITO, allora io sono IL SOGGETTO RELATIVO che sta INCARNANDO e IMPERSONANDO di se stesso questo puro calcolo essenziale. Laddove l'Unità di Dio sta in TUTTO IL CALCOLO, ma esso poi si divide in un INFINITO RELATIVO, che è sempre affidato al soggetto di uno SPIRITO DIVINO che lo esegua, IO SONO tutto questo. Sono la reale DELEGA data dall'ASSOLUTO all'INFINITO e DEFINITO. L'ASSOLUTO è il PADRONE di ogni possibile DETERMINAZIONE, ma la parta avanti con la collaborazione esatta della sua infinita potenza soggettiva di calcolo. Pertanto, se il mio SOGGETTO VIVENTE vede la sua capacità nella parte del CALCOLO relativo alla sua personale DELEGA data al suo spirito determinato da parte dello SPIRITO in ASSOLUTO, allora è LECITA la visione del mondo, data ai Figli e il cui DIO è stato il Gesù Cristo DIO DI TUTTI I FIGLI. In virtù di questo LIBERO ARBITRIO dato allo SPIRITO che è


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in atto in OGNI SPIRITO che vede e realizza il mondo attraverso il suo relativo calcolo, volontario, per come EGLI lo vede FATTO con la sua personale volontà, ogni SPIRITO UMANO ha il FINE – collocato in lui stesso – di ELEGGERE in virtù di LIBERO ARBITRIO, CHI SIA il suo Dio. Un vivente che non si sia dotato di un simile Dio è solamente UN IDIOTA, che non ha avuto in dono l'intelligenza di capire che il BENE di una vita personale debba essere intrapreso attraverso un IDEALE di Bene, che ciascuno dà a se stesso come il proprio VALORE personale da erigere a PROPRIO DIO. Lo scienziato che si giudica ATEO e che ha eretto a VALORE SUPREMO della sua persona LA RICERCA, dice di non credere in Dio solo perché non ha capito che il DIO PER LUI è ciò che egli stesso ha istituito a valore di GUIDA SUPREMA posta sulla vita della sua persona, nel suo ideale di viverla al meglio. Chi fa questo, compie la volontà di Dio. Dio non è un PLASMATORE delle altrui COSCIENZE che imponga a loro come DEBBANO ESSERE. Dio è il SUPREMO LIBERATORE di tutte quante le coscienze. Lo è nel senso esatto già dato da Gesù Cristo alla LEGGE DIVINA, quando disse che la legge del sabato non era stata fatta da Dio e imposta agli uomini perché finalizzati gli uomini al bene del sabato! Era il sabato che era stato imposto da Dio per il bene di ogni Spirito umano.

Ebbene, tutta la LIBERAZIONE DELLO SPIRITO SOGGETTIVO – che è poi lo SPIRITO DI DIO per come di è calato NEL LIMITE e vi si è imprigionato – ha il supremo scopo di LIBERARLO da quel LIMITE imposto proprio attraverso il LIBERO ARBITRIO concesso ad ogni DIVINO SPIRITO di determinare in spirito di assoluta libertà divina il VALORE che lo riscatta dal limite. La FINALE ALLEANZA – quella definitiva messa in atto direttamente attraverso la discesa del padre e dello Spirito santo a cavallo di un asino – è questa: <Voi SPIRITI soggettivi non siete altro che il risultato della DIVINA ONNIPOTENZA allorché essa è posta IN ATTO, calcolato e riversato su un LIMITE assunto in modo INFINITO e SOGGETTIVO da INFINITI SPIRITI, soggettivi, in apparenza FORZATI ad esistere sulla base reale di un LIMITE PERSONALE assunto da ciascuno e diverso in ciascuno. Voi non siete altro che COLORO CHE IO SONO e che sono DETERMINATI e INFINITI, restando sempre e solo ME CHE SONO UN SOLO SPIRITO DIVINO E ONNIPOTENTE. La suprema e definitiva ALLEANZA è che tra ME, UNICO, SOLO E ASSOLUTO E ONNIPOTENTE e voi, INFINITI e IMPOTENTI, esiste un FINE UNICO: la mia INFINITA E UNICA VITTORIA è ottenuta MEDIANTE LA VOSTRA. Voi siete tutti quanti – buoni e cattivi, apparentemente – TUTTI MIEI ALLEATI, solidali... TUTTI.


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Il VALORE INTEGRALE, spinto fino al LIMITE Matematico dell'INFINITO MODO IN ESSERE esistente nel vostro LIMITE, è la MIA VITTORIA, di me DIO UNICO; INFINITO E ASSOLUTO. Non ho PREDILETTO L'INDETERMINAZIONE che è connaturata con l'ASSOLUTO, condannato ad essere INDETERMINATO. Il LIMITE, per l'ASSOLUTO, è come un suo PECCATO. Ma io ho voluto assumere questo PECCATO – del singole ed infinito LIMITE esistenti un un MONDO in cui tutto sia INFINITO e TOTALMENTE DETERMINATO, per poter VINCERE contro ogni possibile limite. Ebbene, sappiatelo bene! Questa è la SUPREMA ALLEANZA tra Dio e i suoi SPIRITI SOGGETTIVI VIVENTI nel limite: VOI ATTUATE IN MODO SINGOLO e tutti quanti – ad uno ad uno – la mi INFINITA VITTORIA. Non esiste nel mondo una ASTICELLA che ponga il BENE ad un certo livello, tale che chi non lo superi sia BOCCIATO. Se uno solo dei VIVENTI in cui IO MI SIA TRASFUSO non fosse capace di vincere la sua prova, per non aver superato quella asticella, io avrei imposto a voi un LIMITE OGGETTIVO, come quello imposto ad uno che debba superare un salto in alto! Sappiatelo ben bene! Questo LIMITE OGGETTIVO non esiste. Non vi è stato IMPOSTO. La povera vedova che versa nel tesoro del Tempio tutto quello che lei ha è chi ha dato per il 100%.

Ha dato molto di più, ha saltato molto più in alto di chi, avendo possibilità molto maggiori, ha offerto solo quanto fosse il suo SUPERFLUO. Chi non dà TUTTO CIO' che puramente gli è possibile, è uno che NON CREDE IN DIO. Se voi avete fissato l'asticella del vostro bene su un VALORE che sia imposto, per vostra libera scelta, sulla vostra vita, e non lo perseguite, non lo fate perché siete SCIAVI DEL LIMITE, siete schiavi del PECCATO verso voi stessi, di esservi dati da soli UN DIO che poi da soli non rispettate. Come giudicate voi uno scienziato che SCELGA che la sua VOCAZIONE sta nel seguire con amore la scienza, e che poi agisce senza scienza, senza coscienza? Se egli PECCA rispetto al LIBERO DIO scelto dalla sua stessa coscienza è perché agisce nell'INCOSCIENZA e PECCA contro il suo stesso Dio. SOLO LA VERITÀ vi renderà LIBERI e lo sarete – liberi – per davvero! Questa è parola di Gesù Cristo. E' parola vera, perché chi non segue LA SUA STESSA LIBERTÀ non lo fa solamente perché non lo può, essendo POSSEDUTO dal limite. Un RICCO di se stesso, che non versa nel tesoro DEL SUO STESSO TEMPIO, tutto quello che ha, ma dà ad esso solo il suo SUPERFLUO, è solo VITTIMA del LIMITE imposto a lui da Dio. Non è uno totalmente libero! Non è libero così come vi appare! E' schiavo del PECCATO che lo porta a non poter raggiungere quanto tutto il SUO POTENZIALE.


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Che direste voi di un bambino INTELLIGENTISSIMO, ma a cui è stata data poca VOGLIA di applicarsi? Direste – di lui e assegnando a lui LA COLPA – direste: “Ma che peccato! Poteva divenire un grande uomo ed ha voluto esistere come un mediocre! Poteva saltare in alto come e più di un campione e non HA VOLUTO farlo! Ecco, questo è il vero PECCATO! E' il LIMITE che è imposto ad una POTENZIALITÀ... Questo è il Vero PECCATO: Il limite. Ogni uomo HA IL SUO e il suo contributo VERO non sta nel SUPERARLO REALMENTE... ma nel DEFINIRE A SE STESSO IL VALORE IDEALE CHE LO SUPERA, e che ciascuno RICONOSCE come il SOLO DIO in grado di superare quel limite. E' un DIO IDEALE, è un VALORE IDEALE che non dipende assolutamente dal limite REALE che è stato imposto a ciascuno di noi. A noi non è stato dato il POTERE REALE di mutare i gesti visti fatti dalla nostra persona! Nessuno può aggiungere un istante solo alla sua vita. Anche quei dottori che con trapianti e con medicine sembrano

averne il potere, ce l'anno solo grazie ad un divino disegno che li disegna come se non avessero quel, limite, di non potere trapiantare un cuore o riportare in vita un morto previo un massaggio cardiaco o un rilascio di elettricità di uno stimolatore cardiaco. Nessuno di noi può mutare il disegno della sua vita! Ma non è questo il nostro compito! Non è questa la vera alleanza! Essa sta nel VINCERE IDEALMENTE sul proprio limite, definendo chi e che cosa lo vince! E' una suprema lotta combattuta tra il VALORE IDEALE e il valore reale, da ogni Spirito Divino alleato reale della Totale ed ASSOLUTA vittoria divina contro ogni vincolo e contro ogni determinazione.

Finito di scrivere il 26 giugno 2.016 a 30 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 16 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Le letture di oggi nel Rito Ambrosiano VANGELO Lc 8, 40-42a. 49-56 Lettura del Vangelo secondo Luca.

TALITA CUMI “trascende” il CUM ITALI T A con il quale comando di <con la mia croce in Italia> Gesù esegue il suo prodigio.

In quel tempo. Al suo ritorno, il Signore Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, perché l'unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire. Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». Ma Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta;ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto. Parola del Signore.

Ebbene ieri sera l'ITALIA ha vinto la sua partita di calcio contro la SPAGNA (la Società per azioni del Gesù di Napoli) e io avevo puntato 35 Euro a favore di una vittoria italiana che era quotata 3,85 (quasi quanto il mio 381, che è il valore di tutti e sei i miei nomi. Ebbene, CON L'ITALIA vittoriosa, io ho vinto e incassato oggi pochi centesimi meno di 135 Euro. Nella messa, il Salmo del rito Ambrosiano è stato proprio il 135, in cui è ripetuto il Ritornello “Lodate il Dio del cielo, il suo amore è per sempre.”

Abbiamo una eroica Raab, che difende gli operatori di Dio e un TALITÀ CUMI (tradotto in alzati!) in virtù del quale ordine la figlia di GiaiRO, è resuscitata.

Ho trattenuto per me 34 euro ed ho puntato 101 volte sugli stessi sei numeri che sintetizzano il mio nome, unito a quello di mio fratello. L'ho fatto con un preciso intento. Io – su Youtube – feci una preghiera pubblica a Gesù, che realizzasse quel Super Lot che era descritto in Genesi 19, che aveva impedito coraggiosamente ai due inviati dal Cielo di essere Sodomizzati dai Sodomiti, che avevano accerchiato la casa e che volevano prendere per i fondelli quei due.


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Nella mia preghiera, su Youtube, io ho chiesto a Gesù che io pure, su cui cavalcano QUEI DUE, seguiti a essere preso per i fondelli da tutti coloro che – udendo le cose che sono spinto a dire e a scrivere da CHI MI REGGE E GOVERNA – non fa altro che deridermi. Io precisai che questo era stato precisamente l'atteggiamento delle persone della Chiesa Cattolica. Un Buon Sacerdote, che assiste ai miei assoluti sforzi per essere ricevuto dal Papa CHI MI SPINSE A FARLO, non può trattarmi come si tratta un bambino: “Romano Amodeo, sei proprio un bambino! Tu credi che sia così facile che Pietro abbia tempo per te? Se tutti coloro che vogliono essere ricevuti dal papa lo fossero... cosa resterebbe, di tempo, al Santo Padre, per dirigere la sua Chiesa?” Questo atteggiamento “bonario” espresso davvero in “buona fede” nei miei confronti da Don Luigi Carnelli, è una VIOLENZA contro la BUONA FEDE di uno che è riconosciuto BAMBINO, e INGENUO... troppo! E – senza che nemmeno lo si capisce, SI VIOLENTA questa sua BUONA FEDE che il Vicario di Cristo sia a disposizione di CHIUNQUE... e non solo dei POTENTI!. Gesù disse agli apostoli di non tenere lontano da lui I BAMBINI! Perché questo sacerdote riteneva giusto TENERE LONTANO dal VICARIO DI CRISTO, uno che riconosceva essere un BAMBINO?

La VIOLENZA contro l'innocenza dello Spirito è molto, molto più grave di quella fatta contro il corpo reale di un Bambino! Perché il Santo Padre – che finalmente si è deciso a difendere il CORPO di un Bambino dai soprusi degli uomini della sua Chiesa, non fa altrettanto, per quella VIOLENZA che è ancora più grave, perché reca SCANDALO alla purezza ideale di un Bambino! Meglio sarebbe, per quell'uomo che SCANDALIZZA un bambino sarebbe per lui di NON ESSER NATO! Agendo in questo modo ORRIBILE il Santo PADRE – perfino lui! - mi è di GRAVISSIMO SCANDALO! Difende i CORPI dalle violenze dei corpi ed egli stesso si aggiunge a VIOLENTATORE DELLO SPIRITO! Un BAMBINO, che è ancor puro nel suo cuore, non ha alcuna difficoltà a DARE LEZIONI DI CRISTO ad un suo VICARIO che – invitato a cercare la pecorella smarrita della VERITÀ di Gesù – si rifiuta di farlo, nella certezza che egli la conosce ben di più di quella pecorella smarrita! Mi ami tu PIETRO più di costoro? Sì Signore. E allora pasci le mie greggi. Mi ami tu Pietro? Certo Signore. E allora pasci i miei agnelli. Mi ami tu Pietro? Si rammaricò Pietro poiché glielo chiedeva per la terza volta! “Signore, tu sai tutto e tu sai che io ti mano!” E allora per la terza volta il Signore gli diede il compito di occuparsi delle


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sue pecore... ma si rivolse al PIETRO DELLA VECCHIAIA (del Cristianesimo) che si era ormai convinto di aver ricevuto quell'incarico per CAPACITÀ e non per AMORE, e che in Benedetto XVI si dimise dal suo compito, quando non si RITENNE PIÙ? DI ESSERE <<alla sua altezza>>... … come se un PIETRO qualunque faccia il suo compito POICHÉ' ne è all'altezza!!!! Ma chi è ALL'ALTEZZA di quel compito? NESSUNO! Il compito è DIVINO e solo Dio può mutare in POTENTE un totale INCAPACE. “Quando eri giovane ti legavi i fianchi e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio stenderai le tue braccia e UN ALTRO ti legherà e porterà dove tu NON VOLEVI PIÙ' <<<esser portato>>>... convinto come tu eri – invece – di portare... Papa Francesco ha accettato che il povero Cristo invisibile in me digiunasse per 81 giorni, e non ha mosso un dito per DARGLI DA MANGIARE. Nemmeno dopo di è mosso: <Tu – povero ILLUSO – che credi che un PAPA accetti lezioni da te, tientelo per lezione: vuoi ammalarti? Morire per forzarmi la mano e ricattarmi usando il vangelo di Gesù? No, quello lo uso solo IO A MODO Mio e non tu, A-mode-O che hai L'inizio allo stesso modo della fine. Iniziasti a digiunare? MUORI PURE! Sei tu che non vuoi mangiare e metti la tua vita nelle mie mani per forzarle con un inaccettabile sciopero della

fame!> Nel mio ultimo video, io Pregai Gesù, prendendolo in parola, quando con essa disse “TUTTO QUELLO CHE CHIEDERETE A DIO NEL MIO NOME, EGLI VE LO CONCEDERÀ”. Io gli chiesi di difendermi dalle prese per i fondelli da parte dei suoi stessi Vicari! Mi difendesse come aveva difeso Gesù dal mortale abuso su di lui fatto dal Sinedrio retto da Caifa. Ebbene, in cambio della mia richieda, ebbi una risposta straordinaria! La stessa data a Gesù quando, nell'Orto degli Ulivi, alla vigilia della sua passione gli chiese che PASSASSE DA LUI QUELL'AMARO CALICE... Il Signore non acconsentì a quella ASPIRAZIONE di un Figlio che però si dichiarava pronto ad accettare qualunque cosa IL PADRE VOLESSE, differentemente da lui. Nei miei confronti Dio è stato più “prosaico”. Mi ha letteralmente MANDATO A... CESSO, non concedendomi il SUCCESSO, ma solo di essere SUL CESSO. Ci fui costretto per tre volte in quello stesso pomeriggio ed una quarta e definitiva volta alla sera. Mangiata la cosiddetta foglia, io mi stavo accingendo a un video da mettere sul mio canale, in cui spiegavo di essere stato mandato non SUL CESSO, ma... a fare quello che SU CESSO umanamente noi facciamo, con i nostri corpi. Stavo scrivendo A CA... che avvertii un “qualcosa” di


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indefinibile ma di reale che mi stava accadendo nel cervello, e tutto mi cominciò a girare, come se mi trovassi al centro di un mondo divenuto come una trottola. La risposta non fu dunque una PRESA IN GIRO, fatta contro di me, in quanto io ERO AL CENTRO di tutto il mondo reale che vedevo girare attorno a me. Ecco, io dovevo avere la stessa pazienza già avuta da Gesù, quando aveva accettato CHE FOSSE COME IL PADRE VOLEVA... e non lui! E' vero: su di me cavalcano PADRE e SPIRITO SANTO, ma a differenza di Gesù, in cui Dio PRESE CORPO DI FIGLIO, e – da Dio che era – si fece FIGLIO DELL'UOMO, in me DIO NON HA ALCUN CORPO! Sono IO che ho voluto con tutte le mie forze DARE CORPO –

il mio! - al SUO SPIRITO. Io ho voluto quella stessa COMUNIONE che si fa alla santa messa, tra chi ci mette il corpo e Gesù che – da parte sua – ci mette oltre il suo SPIRITO anche il SUO corpo e il sangue. Questa COMUNIONE che accade in me, è invece assolutamente divisa. Il corpo è solo il MIO, quello del povero PERSONAGGIO, simile ad un asino, su cui cavalca un Dio TOTALMENTE ESSENZIALE. Tanto ESSENZIALE è il DIO sopra di me, che è un PURO 10, cui è tolto il LIMITE di ogni ATTRIBUZIONE che possa essere ritenuta antecedente e fondante, come ad esempio la BONTÀ, la GIUSTIZIA e lo stesso AMORE. Se il Dio essenziale fosse prima di tutto AMORE, lo avrebbe come un LIMITE. Dio va molto, molto oltre quello che noi delimitiamo con AMORE... tanto che certe volte esso ci appare tutt'altro: assoluto disinteresse, a noi cos' limitati nella nostra logica umana, che non accetta che una verità sia contraddetta, per giudicarla vera.... L'Amore trascendente di Dio è nelle forme di quell'imparziale 10 che vedete nel disegno a cavalcare solo un CORPO il cui nome è di AMO R, trino ed uno in Amodeo Romano. E anche di ciò c'è traccia, nella liturgia ambrosiana di oggi. SALMO 135 Lodate il Dio del cielo, il suo amore è per sempre.


83 Divise il Mar Rosso in due parti, perché il suo amore è per sempre. In mezzo fece passare Israele, perché il suo amore è per sempre. Guidò il suo popolo nel deserto, perché il suo amore è per sempre. R. Uccise sovrani potenti, perché il suo amore è per sempre. Sicon, re degli Amorrei, perché il suo amore è per sempre. Og, re di Basan, perché il suo amore è per sempre. R. Diede in eredità la loro terra, perché il suo amore è per sempre. In eredità a Israele suo servo, perché il suo amore è per sempre. Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, perché il suo amore è per sempre. R.

Il SUO AMORE, che a noi quasi sempre sembra tutt'altro, tanto esso è COMPLESSO. Tanto COMPLESSO e apparentemente contraddittorio è Dio, che quando si comunica assume spesso forme talmente FEROCI, che un lettore, leggendolo nelle sacre scritture, è indotto a domandarsi: “ma questi è il DIO della Bontà?” Una Legge che viene prima di ogni altra cosa, sia nell'Antico

Testamento, sia nel Sacro Corano. Ma in mezzo – a rendere comprensibile questa CONTRADDIZIONE, ecco il Dio stesso – l'esemplare stesso, in persona – della DIVINA CONTRADDIZIONE in un Dio Onnipotente che è ucciso e si dimostra impotente e sconfitto dalla forza degli altri. Ebrei e Musulmani fanno vera fatica ad accettare quella idea di Dio che è affermata attraverso la sposa di nome ZILLA, del Lamech disceso da Caino, che è assassino egli pure, ma se poi è vendicato sette volte Caino, chi uccidesse Lamech sarebbe vendicato settantasette! I tre figli avuti dal Lamech assassino, Iabal Iubal e Tutalkain sono nel bel centro di questa contraddizione riguardante IA (il Dio Jahvè) riguardante You e poi Tutta la K (la cosa) K'ai in mente TU, You, su Jahvè! Mentre il filone Giudaico Cristiano celebra un Dio INCONOSCIBILE, e il Credo Islamico afferma “Non fate ragionamenti su Allah, ma sulla creazione di Allah”, san Paolo lo mostrò agli Ateniesi, ai quali fece sapere che quell'altare dedicato al DIO IGNOTO poteva essere finalmente intestato a chi di dovere! Il DIO IGNOTO si era manifestato attraverso Gesù Cristo, che aveva dimostrato tanto dominio sulla vita da avere avuto la capacità di RIMETTERSI IN VITA anche dopo di essere personalmente morto.


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A questo punto gli Ateniesi simpaticamente congedarono Paolo, battendogli amorevolmente una mano sulla spalla e prendendolo IN GIRO essi pure: “Di questo ce ne parlerai un altro giorno!”. Ebbene, questo ALTRO giorno che doveva venire, è questo 28 giugno collocato a 28 giorni dalla dipartita dal mondo di questa BESTIA che sta portando (e solo sul SUO CORPO ANIMALE) quel DIO COSI' ESSENZIALE che può essere conosciuto solo come la PURA VERITÀ su cui si regge tutta la creazione divina. Io mi chiamo PAOLO nel mio quarto nome, essendo nato in quel 25 gennaio del 38 che fu lo stesso 25 gennaio del 38 in cui egli, nemico di Cristo, stava recandosi a Damasco con tanto di autorizzazione ad arrestare i Cristiani. Gli apparve un SOLE sfolgorante e udì la voce “SAULO SAULO, PERCHÉ' MI PERSEGUITI?” Anche il cavallo s'era imbizzarrito a tanta luce e aveva sbalzato a terra lui, disarcionato e accecato. Chi gli ridarà la vista si chiamerà ANANIA, nel segno delle prime due lettere dei miei secondo e terzo nome, Antonio ed Anna, che valgono il 78 nel primo, come nella Trinità del secondo, Anna, avente lo stesso 26 del Dio IA. Ma la mia madre, che è la TAMAR descritta in Bibbia libro 1,38, negli estremi suoi congiunti del suo nome BaratTA MARiannina, ha il giorno suo natale in quello di domani, che è

il 29. Tuttavia fu registrata in comune nata il 3° giorno prima, a segnare in lei una nascita divina e trascendente. Oggi, giorno 28, è giusto quello in mezzo tra il legale e falso 27 e il giusto ma illegale 29. E' il giusto mezzo tra il legale e l'illegale, il falso e ciò che è vero. E sono anche 28 i giorni mancanti alla mia fine, con questo numero 28 che indica un bel 7 Uno e Trino, nel divino segno di una opera divina totale compiuta in 7 giorni di creazione. La prima lettura di oggi, nella liturgia Ambrosiana, celebra Raab, ciò che viene AB R.A., dal Dio RA del Sole, per come celebrato dagli Egizi. Ella fa di tutto per dare il suo aiuto e poi chiede una grazia ai potentissimi e temibilissimi rappresentanti di un Dio che non ha esitato a distruggere i suoi nemici, che contrastavano l'Esodo. «So che il Signore vi ha consegnato la terra. Ci è piombato addosso il terrore di voi e davanti a voi tremano tutti gli abitanti della regione, poiché udimmo che il Signore ha prosciugato le acque del Mar Rosso davanti a voi, quando usciste dall'Egitto, e quanto avete fatto ai due re amorrei oltre il Giordano, Sicon e Og, da voi votati allo sterminio. Quando l'udimmo, il nostro cuore venne meno e nessuno ha più coraggio dinanzi a voi, perché il Signore, vostro Dio, è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra. Ora giuratemi per il Signore che, come io ho usato benevolenza con voi, così


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anche voi userete benevolenza con la casa di mio padre; datemi dunque un segno sicuro che lascerete in vita mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e quanto loro appartiene e risparmierete le nostre vite dalla morte». Quegli uomini le dissero: «Siamo disposti a morire al vostro posto, Dunque anche quanto viene AB RA, in Raab, nella lettura di oggi chiede un segno sicuro. Mentre, nel racconto del vangelo, Gesù dà al sacerdote di nome GIAIRO il segno sicuro che, nel nome della sua croce in Italia (TALITÀ CUMI) egli ridà vita ad una bimba morta. GIAIRO rimanda al sacerdozio di chi fu <già I. e poi è finito e definito in RO>. RO è la finale di ogni verbo, regolare o irregolare e di ogni coniugazione, nell'infinito riguardante ogni soggetto. AmeRO', odieRO' vivRO', MoriRO', andRO', verrRO', ritorneRO'. OR IA I. G. la sua lettura trascendente, ci rivela come sono ORA Jahvè, Iesus, Gesù. Sono nei panni di un Sacerdote che si aspetta da Gesù Cristo il miracolo della sopravvivenza DECLAMATA. E Gesù la declama, nel nome di ciò che accade CUM ITALI T A, con la SUA croce in ITALIA. E' da quella vittoria sulla CROCE patibile ieri dall'ITALIA che io ho potuto avere 100 euro da mutare in 100 numeri 6, relativi al NOME SEGRETO DI DIO.

E mi chiedo se, questa sera, nel Disegno di Dio, esiste la RISPOSTA a quella preghiera che causò il mio SILENZIO su Youtube e la scrittura di questi fascicoletti giornalieri, alcuni pieni di refusi non corretti attentamente, tanta è la fretta con cui io li scrivo e tanta poca essendo la voglia di rileggerli e di correggerli.


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Certo fu Gesù a promettere il CENTUPLO QUAGGIÙ' a chi – come me, un asino – ha messo la sua vita reale nelle mani di Dio, accettando ogni derisione, ogni cattiveria apparente... ben sapendo che NESSUNO ce l'ha veramente con me, ma è solo l'ESIGENZA DEL DIVINO DISEGNO a inscenare drammi di bene e male, laddove tutto è solo e definitivamente volto verso il bello il buono ed il vero. Debbono esistere entrambi: INFERNO e PARADISO. Che sono in tutto OPPOSTI, pertanto se ETERNO è il PARADISO, l'INFERNO non lo è, e sta solo nella attuale visione MALIGNA (percepita nel senso inverso) rispetto alla VERA, TOTALE salvezza data a tutto e tutti da Dio. Ora, se la mia preghiera fosse stata esaudita lo stesso giorno in cui Dio non mi diede il SUCCESSO, ma quel mio stare SUL CESSO, Uno e Trino, io non avrei potuto vedere verificata la promessa di Gesù secondo la quale era previsto il CENTUPLO QUAGGIÙ'... Infatti il monte-premi del Superenalotto era ancora lontano da questo possibile CENTUPLO, nella data in cui io lo chiesi. Se Dio, invece di mettermi per tre volte SUL CESSO mi avesse dato il 6 quando io glielo avevo chiesto, non si sarebbe trovato a corrispondere così perfettamente nemmeno con la resurrezione della figlia morta di GIAIRO, concessa CON LA CROCE IN ITALIA patita da Gesù Cristo... E non ci sarebbe stato alcun legame con la vittoria calcistica

dell'ITALIA. Ma anche queste altre circostanze, che vedete qui di seguito riprodotte ,

secondo le quali le 28 lettere residue nel mio nome vedono l'ultimo mio nome TORQUATO ad esprimere uno sbalordito <To! R QuÀ!>, in riferimento al quaggiù' laddove Gesù è un Geova SU, in cielo... … beh, niente di tutto questo si sarebbe aggiunto ai necessari requisiti affinché il SIGNORE RISPONDESSE, finalmente a quella accorata preghiera. Sempre – è evidente! - che questa sia la volta DAVVERO PERFETTA, per una divina risposta PERFETTA alla mia preghiera


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Come è poi andata con il concorso? A me che chiedevo il CENTUPLO, Dio ha dato esattamente ciò che chiedevo: il CENTUPLO di UNO Ho realizzato UNO per CENTOUN VOLTE !!! Mi ha accontentato... prendendomi ancora “in giro”... ma ha tenuto fede a tutti-tutti i segni che mi aveva dato !!!

Finito di scrivere il 28 giugno 2.016 a 28 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 14 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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La mia TAMAR col suo ZERACH La Madonnina, con il suo Gesù

Da poco tempo c'era stato il miracolo, da lei chiesto a Maria Santissima: “Salva Romano, innocente come Gesù!” e che fu concesso il 4 giugno 1.940, 6 giorni prima che il Duce, come Re Erode, ordinasse il giorno 10 la Strage degli Innocenti italiani, ed essa ci fu anche per noi, nel tentativo disperato di un marito di Rachele che tentava di evitare che Hitler fosse il Messia del mondo. Qui il dolce amore di una mamma, e lo sguardo sul tutto di un piccolo, miracoloso nuovo Figlio di Maria.


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L'amore nella mia famiglia, (da un film di 8 mm)

Tra 27 giorni anche io mi aggiungerò a papà, il cielo dall'5-6-83, a mamma, dal 7-7-2000 e a Benito, dallo stesso giorno di 7+7 anni dopo. Papà, nato 7-7-7 e mio fratello, in cielo il 7 di 7+7 anni dopo di nostra madre sono così uniti in modo straordinario, divino, se riferiti ad una opera intera nel segno del numero 7. Ma io sono unito a mamma da uno straordinario miracolo, accaduto il 4 giugno del 1940, quando io ebbi vita nuova, e mio fratello nuova del tutto, poiché concepito in quello stesso giorno avrebbe segnato, con la sua nascita il 17 di febbraio la data di inizio del Diluvio Universale descritto in Bibbia, nel libro 1 e versetto 11, del capitolo 7, numero che idealizza un volume esatto in giorni della mia vita, essendo nato Benito al mio giorno numero 1119, che indicano 1117 di flusso di una area 1 e 1 nei suoi due lati. La Bibbia descrive tutto ciò dicendo che il diluvio ebbe inizio nel secondo mese e giorno 17 della vita di Noè, quando aveva 600 anni. Se considerate me, come il minuto primo che vale 60 volte il minuto secondo, i 600 anni di Noè si riducono al ciclo intero del 1°, e il secondo mese di questo ciclo, vide entrare


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nel mondo il secondo fattore di quella sezione aurea che formeremo insieme io il 1° e Benito il 2° in cui completamente confluirà la vita del primo. Io, in questa famiglia, sarò come quel 1° fattore che esiste talmente e solo “in potenza di esistere” che tutto ciò che conta in lui sarà evidente solo attraverso il suo intorno. Il PADRE mio reale rappresenterà il PADRE che in me è IDEALE, la mia MAMMA REALE rappresenterà la MAMMA ESSENZIALE, la Madonna esistente in me nel suo aspetto sponsale dello Spirito santo. Di entrambi e dei loro estremi, si è occupato il libro sacro della Bibbia, negli estremi GIA di Giacobbe e di GiudA in Genesi 25 e 38 per lui, del valore 84=Mariannina e gli estremi TAMAR di BaratTA MARiannina negli stessi capitoli 25 e 38. La traccia di Benito, negli stessi capitoli è nascosta nel fratello minore, che vale meno del maggiore, ma che il maggiore serve, per aggiungerlo al suo 66, come il 48=Gesù=Benit+1+1 che con 66+48 realizza un loro insieme che nel capitolo 114 del Pentateuco è quello in cui è stabilita LA LEGGE, e nei 114 capitoli totali del CORANO è ribadita la stessa LEGGE per il ramo Islamico disceso dal 1° dei figli di Abramo, Ismaele, venuto prima ma poi “servito” (come un suo profeta) da Gesù, il Messia originato da Isacco. Quel gemellaggio tra i due figli di Isacco sarebbe giunto a compimento da ROMANO=66 e BENIT-2, che, sommati l'uno all'altro, avrebbero UNIFICATO la LEGGE di Dio allo stesso capitolo 114 della Bibbia, messo a servizio di un Corano che fosse interamente LEGGE. 66,782651113+ 59,116268395 125, Bibbia, 1,25 a dim. x100, è uguale a 114 +5,5 +5,5 (un piano alla dimensione 11 di quanto è unitario come 10/1). Laddove questo totale 125 stava al primo posto ½ come una somma mentre stava al 2° come la base della potenza ½ del secondo fratello, posti tutti e due come una sola unità.

½ + 125 elevato a ½

è infatti la formula della sezione aurea 66 : 59 = 1,118, fino ai valori significativi dei millesimi, laddove il principio è posto in mille millesimi è uguale a: 1,25^0,5 = 1,1180 fino al valore significativo dei decimillesimi, di una realtà posta 10.000. Dal che risulta che il rapporto tra ROMANO=66 e BENITO=59 è quello che esiste “in potenza” nella radice quadrata della loro somma, che porta a 125. La MAMMA, in tutto questo, è posta esistere come quella REBECCA=35=MAMMA, che è veramente MAMMA di Gesù Cristo


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quando, con 0,35 al quadrato (Azione x reazione) si determina lo 0,1225 del giorno NATALE, che fissa il nuovo PRINCIPIO del Tempo. La MAMMA=35 è collegata ai 350 anni in cui Noè visse nel nuovo mondo dopo il Diluvio Universale. Questi 350 anni, posti in relazione al PRINCIPIO di 1000 anni, sono in 350/1.000 uguali a 0,35, alla MAMMA posta come TEMPO centesimo. Ed è giusto quando la somma dei suoi due figli, Romano e Benito porta a 100 volte il libro 1,25 della Bibbia, in cui si descrive questa sezione aurea. Per ottenere la sezione aurea da ROMANO, diviso da BENITO, è necessario aggiungere ½ sapendo bene che è la potenza ½ della base 1,25 ad aggiungersi all'altro ½ incondizionato, posto essenzialmente a MEZZO di quanto (in Benito) è posto a MEZZO, rispetto al valore della loro intera somma. Posto dunque IN PRINCIPIO un valore come PURO MEZZO, che esso si sommi a quello POSTO IN POTENZA di UN MEZZO, è il presupposto per giungere al 1,6180 che è il valore INTERO posto in 1.000 (riferiti ai millesimi), che si sdoppia in UN intero 1.000 e in MILLE 0,618. 1.000 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 ×0,618 = 618 381 235 145 89 55 34 21 13 8 5 3 2 1 0,618 987 610 377 233 144 89 55 34 21 13 8 5 3 2 1 1 Nella seconda riga c'è il il risultato della prima riga ad ogni prodotto per 0,618 dell'ultimo risultato. Esso mostra di essere determinato dalla serie di Fibonacci, mostrata nella terza riga, che è uguale fino al suo 11° valore. Dal dodicesimo – uguale esattamente a 12×12=144 – inizia evidentemente la sovrapposizione alla prima, di una nuova serie incrementale, che aggiunge un 1 a 144, un 2 a 233, un 4 al 235, un 8 al 618, un 13 al 1.000. In tal modo 2.583 è la somma di tutti i valori nel 1.000 della serie di Fibonacci, e 28 in più quella discendente da 1.000, per un 2.611 che si fonda sui due principi di 26 a dimensione 100 e sulle 11 di 10/1 unità di presenza. La serie di Fibonacci nelle 25 centinaia descrive il mese 1 nel valore di 1/100 di 100, il giorno 25 nell'inverso dato da 2500 per 1/100, mentre le 83 unità nel loro inverso per come risulta letto da destra, descrive l'anno 38. Il 25-01-38 è la data di nascita di me, come il 1° fattore, a due numeri 1 posti come principio e a incrementi interi e ben ordinati. Lo stesso anno 38, nel mese di gennaio è definito nel terzo valore discendente per valori interi dal principio posto al 1.000 di 10^3. Il quanto 1, sommato al quanto 6 delle centinaia e al 18 delle unità, porta in questo modo, combinato tra i due, allo stesso giorno 25. Anche la data di nascita del secondo fattore risulta dai totali della serie. Il 17-02-41 è ottenuto dal 2611. Il 17 dal 26 meno nove, che toglie una unità al 20 e la aggiunge al 6. Il mese 2 dal


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valore vinario corrispondente al numero 11, che risulta due anche in numero romano. L'anno di nascita del 41 sottrae 20 al 61 che è il secondo, essendo stato anteposto ad 1. Mentre 381, valore nominale del primo fattore è il terzo discendente dal 1.000, quello nominale del 2° fattore parte da 381 e gli sottrae 2. Avendo in comune 34+13=47, nonché il 26, il che messi in sequenza sono 2647, lo sintetizzerà a 426 sottraendogli esattamente 2221 unità, essendo egli il secondo che appartiene a un primo che è trino in 2222+2222+2222=6666. Se si antepone il 47 al 26, si scende da 4726 a 426 eliminando interamente la dimensione 100, assoluta, dell'opera 7, riguardante solo il primo fattore. Sostanzialmente al 381 del primo fattore che appare in posizione terza va aggiunto 1/8 di quanto combina tra loro 6, 6, e 10, in 360° di intera rotazione, riguardante 8 quarti di 45°. Aggiungere 45° di rotazione al primo, il cui contenuto 381 ha tutta l'opera 7+7+7=21, sommata ai 360° dell'angolo giro significa portarlo ai 405° di angolo giro in cui la presenza 1/8, avanza interamente per altri 8/8, divenendo di 9/8 +21 = 198/8, il che evidenzia in 198 di essere esattamente tutto il cammino di un 2 che è secondo ad un 200 ed è contenuto in esso. Il rapporto di 198/8, allorché diviso, risulta 24,75, il che sono tutte le ore di un giorno e tutto lo spazio 3, espresso in ¼ della sua presenza. In tal modo, quando il valore 381 si espande nel secondo fattore a 426 avanza per tutto il tempo e per tutto lo spazio che esistono. Dividere il 426 per 24,75 dà per risultato 17,2, il 17 del mese due, nel periodo eterno dei 12 mesi dell'anno. Moltiplicare 381 per 24,75 porta a tutto il percorso di 570,25 nella realtà unitaria posta 10^4=10.000, per principio. Nel qual caso 0,25 esprime il tempo e l'intero 570 è lo spazio 0,75 travisato da destra. Pertanto abbiamo calcolato il secondo fattore a partire dal primo, considerato bloccato per principio nel suo quanto di 381 che è fondamentale nella serie che stiamo studiando. Infatti, partendo dal principio di 1.000 come primo fattore, il secondo, dato da 618 deriva per sottrazione al 1000 di 381. Ciò pone 381 come quanto sia presente in 1.000, mentre 618 è tutto il suo movimento. Poiché anche 426 è tutto il suo movimento che relazione c'è? 24×24+42=618. In sostanza abbiamo un cubo il cui piano ha per lato le 24 ore di un giorno, mentre il flusso 42 è quelli di un 7+7+7=21 esistente in principio, e che avanza interamente in quel principio. Se tenete presente che 24+22=66=ROMANO, il lato del piano dato da 24 ore è tutto il moto del 42 esistente in ROMANO. Nel mentre il flusso 42 è tutto il piano lungo due giorni, per come esiste in un ROMANO 66 uguale in ore a tutte quelle di 2,75 giorni, che rappresentano 6 ore presenti in 3 giorni interi, per quanto si muova questo quarto di un giorno costituito da 6 ore. 618, dunque, che è dato semplicemente da 1.000 meno Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, ossia da 66+79+26+51+113+47=381, è tutto il moto di questo primo fattore, quando è posto IN PRINCIPIO, nel 1.000.


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Allora accade che 1000, moltiplicato per 381/1000, uguaglia la presenza 381 nel 1.000, ed essa si sposta unitariamente di 618, Quando invece il 1.000 si divide per 381/1000, allora si moltiplica per 1.000/381, e un milione, dato da 10^6, si divide per 381, ricavandone il numero di 2.624 “volte”. Il totale della serie intera della progressione, pari a 2.611 quando è quella di Fibonacci sommata a 28, mostra in questo 2.611 di essere tutto il movimento relativo di un 13, che esiste in quelle 2.624 volte e si muove solo per le 2.611 volte residue. Quando moltiplichiamo il PRINCIPIO del 1.000 per 618/1.000 (che sono tutto il moto in quel principio, di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, o dell'Arca di Noè che vale essa pure 300+50+30+1=381 in lunghezza) abbiamo la sua dimensione unitaria, in 618 quantità di 1.000/1.000. Quando invece lo dividiamo (il che è il prodotto per il valore inverso), da 1.000 volte 1.000/618 abbiamo 10^6 diviso nelle unità che sono 618, e a ciascuna delle 618 ne tocca per 1.618, ossia più ancora delle 1.000 che sono, e che sono addirittura “sommate” al numero delle unità per cui il tutto si è diviso. E' questa la condizione che ha portato tutti gli studiosi a considerare “trascendente” il risultato determinato per formula da ½ sommato alla potenza ½ della base 1,25, che è l'unità dello spazio 1, sommata all'unità di ¼ che spetta giustamente al tempo quando è solo 1 dimensione nelle 4 dello spazio-tempo. 1,6180 è un valore che prosegue con 339887498.... ma – laddove esiste un 1.000 posto IN PRINCIPIO abbiamo che all'interno del principale 1000, espresso in relazione ai 1,618 millesimi, i numeri sono esattamente questi. Ciò che fa parte del TEMPO residuo è “modulabile” in modo unitario, espresso unitariamente in un rapporto matematico riguardante il resto. 1,618 è stato ottenuto come valore intero da 10^6 / 618 e sono restate 0,0000339887498... quantità di resto diviso che se indiviso si moltiplica per 618, e diventa 0,0210050474350.... Esse sono (7+7+7) 10^-3, +5 (10^-6), +47 (10^-9), +4350 (10^-13). Vedete allora come sia LECITO, quando si è “comandati” da un 1.000 posto IN PRINCIPIO, di avvalorare “solo” le 3 dimensioni in cicli 10 contenuti in tale principio. Perché quelle che seguono si “accavallano, si sormontano” e non consentono più una facile conta eseguita a valori che siano tutti “unitari”. Infatti il “tempo” dell'unità posta nel risultato intero reso possibile dalla matematica, che fissa il risultato in 1,6180339887498... che fissa 1,618 cicli decimi esatti, la parte che va oltre la dimensione zero a valore 10^-4 (unità della realtà posta 10^4 IN PRINCIPIO) è confusa nel tempo! E' sovrapposta! Infatti anche essa è stata divisa per 618, e quando non lo è ancora e si presenta come un semplice RESTO non ancora diviso, allora si rivela per quello che è, nei valori 100.000, esatti, in 0,02100 che sono 2100 centomillesimi di quel 10^5 che è


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esattamente il lato di una area unitaria in 10^5 × 10^5 = 10^10. Pertanto solo a questo momento è lecito dividere 2100 per 618, ottenendone 3,3980 valido fino ai 339,80 centesimi. Questo 339 è dato da una trinità di 113+113+113. E sono, nel nome di ROMANO =66 ANTONIO =78 ANNA =26 PAOLO =51 TORQUATO =113 AMODEO, =47 il valore del 5° nome TORQUATO, e quello del nome e cognome nome ROMANO+AMODEO=66+47=113. Il 3° modo è dato dall'acronimo dualistico che computa i due valori iniziali di ogni nome, che vale 29=RO, 13=AN nel secondo e nel terzo, 15=PA, 31=TO e 12=AM. Quando si entra nel “tempo” del 618 (che è tutto il moto del totale 381 nel 1.000), si entra proprio nel TEMPO di quanto esiste come RESTO, fatto salvo solo il 1,6180 come valore unitario e intero in MILLE MILLESIMI. E vedete che alla base di questo TEMPO esiste un PADRE 7+7+7 che poi si divide per lo spazio percorso da 381. E quando ci addentriamo nei TEMPI ancora più spinti, il primo è il 50 che esiste come intero nel quarto nome che vale 100/2 come intero, +1, quello che poi si aggiunge al 113 a costituire un finale 1.113. Quando spingiamo ancora più a fondo l'analisi della parte residua, e arriviamo fino alle 47 unità che ci sono alla dimensione 10^-9, ecco allora il valore determinato nel cognome AMODEO. Quando arriviamo fino alla dimensione 10^-13 e abbiamo 4350 di TEMPO residuo (nel RESTO) si tratta di 4 dimensioni espresse nel principio di 1.000 e 350 che sono il moto di 10° nei 360° del ciclo intero. La somma di 4.000 a 350 combina le due dimensioni GENERALI. Sono quelle del NUOVO MONDO, in cui Noè visse per 350 anni, egli che esisteva in linea nel principio di 1.000, che – quando si presentava intero, da Uno e Trino, ossia comprensivo anche dell'espansione intera in 3.000 – assumeva 4.000 dimensioni, delle quali 3.000 in pura espansione spaziale delle 1.000 poste nel principio di 10^3. In questo contenuto 381 non abbiamo ancora VALUTATO l'apporto in TEMPO, specifico, del secondo nome e del terzo, che


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sono in 78 la trinità del 26=DIO e nel terzo nome quello della sua unità. Perché non abbiam visto questo 26, posto in principio, nella serie dell'incremento IDEALE, DIVINO? Non lo abbiam visto nel DETTAGLIO perché 26 si esprime alla dimensione 100, che è quella assoluta data da azione 10 moltiplicata per reazione 10. 26.000 esiste come la somma di tutto lo sviluppo della serie, che somma uno dopo l'altro tutti i tempi dello sviluppo nel mille, ossia 618+381+ quel che resta da 618 -381, ossia 237, più quel che resta da 381 -237, ossia 144. Arrivato a questo valore, il totale è 1.380 il che genera Bibbia, 1,38 e determina una reale nascita nel gennaio del 38. Se andassimo avanti a dedurre da 327 e 144 avremmo: 237 144 93 51 42 9 e non potremmo ridurre ulteriormente, perché avremmo 33 che è maggiore di 9. Il totale sarebbe giunto a 15,75. Sommandogli anche il 1.000 posto IN PRINCIPIO, raggiungerebbe 25,75, che idealizza il tempo dato da 100/4 sommato allo spazio dato da ¾. Ma questo 25,75 è tutto il moto relativo di uno 0,25 che esiste come 100/4 in 26 quantitativi espressi in centinaia. Ecco allora il 26 assoluto, che esiste nella terza posizione e riguarda il nome ANNA. Riferito direttamente al 1.000 posto IN PRINCIPIO, risultano esattamente 38 quantità divise con un resto indiviso di 12, che costituisce la pura espansione SPAZIALE, laddove la realtà a dimensioni 1+3 ne hanno 4, da cui una unità in tempi di quarti. Un quarto, per il tempo e 3 quarti per lo spazio. Questi ¾, per essere INTERI debbono moltiplicarsi per 4, tanto da divenire 12/4 =3. Ma, laddove il tempo-spazio è unitario nei quarti, sono 12 le dimensioni che creano APPARENZA di spazio, ed esse vanno tolte da 100, tanto che siano esattamente divisibili solo le 1.000 -12 = 988. Le quali, divise per una Genesi che ne implichi 38, ne determina le 26=DIO=ANNA, il TEMPO GENERALE, posto nel BARICENTRO del numero

66782.651.113 quella che vale 26 volte 10^5 lato di 10^10

Manca solo il TEMPO reso caratteristico dalla dimensione del secondo nome ANTONIO, che vale 78 ed è la trinità del DIO=26=YHWH=Jahvè. Allorché è posto 6666 +6+6 =6678 è aggiunto al flusso in SESTI, ossia SESTILE, una area che sia a lato di 6 di questi sesti. Risulta evidentissimo che 6666 +6+6 è esattamente il SESTUPLI di 1111 +1+1. Come vi ho DIMOSTRATO, questa dotazione di 381 quantità espresse in coppie sommabili l'una all'altra e che quando SI


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DISTENDONO nel loro valore assumono esattamente questo numero, si riferisce come più non si potrebbe alla sezione aurea, giudicata avere prerogative “trascendenti”. Ora però è accaduto che – allorquando entra IN VITA un valore in giorni che esiste come UN PRINCIPIO collocato in 1.000 giorni, dato che esiste in esso proprio come 381, che esprime 38 anni e 1 mese, un quantitativo che non è ordinato in senso crescente, perché il mese vale meno di un Anno, questo principio, come avviamo visto in essere fino a quando non si riduce a valere 144, è il moto solo di: 618+381+237+144= 1.380 che in cicli unitari di decine sono 138. Questo 1°, infatti, vale per 10. E quando il 1.000 posto in principio avanza per altri 1.38 cicli di decine riduce il 10.000 iniziale del 1.000 in pieno moto per 10, a 10.000 -1.380 = 8.620, che sono 862 cicli 10 di 1 giorno. Essi, riferiti a 1.000 che è un volume, ha questi 862 cicli come la dimensione cubica, che si riduce al puro flusso lineare se si estrapola da queste dimensioni la dimensione a lati 10+10 di un piano unitario nel ciclo 10 in linea. Allora 860 giorni è tutto il flusso possibile a questa entità. Aggiunto interamente questi 861 giorni al 25 gennaio 1938, questa vita è INTERAMENTE CONDOTTA a termine il 4 giugno del 1940. Romano muore in questa data, a meno che un gran miracolo venga in suo soccorso ed egli vinca la sua battaglia contro la morte personale, intrapresa quando si ammalò di broncopolmonite, un male incurabile nel 1940. Accadde quel giorno quello che accadde a LAZZARO. Egli era morente e una ambasciata fatta tempestivamente a Gesù non fu degnata di un fulmineo soccorso. Gesù “tergiversò” tra lo stupore dei discepoli, che lo videro disposto ad andare da Lazzaro solo quando egli era certo che fosse morto. Lo disse ai discepoli: “Lazzaro è proprio morto!” E solo allora si “degnò” di accorrere. Nel caso delle cose successe a me, quella mattina, Peppina Mollo, la nostra domestica, fu inviata di gran carriera alle prime luci dell'alba, con la supplica al Dottor Sabatella, di Felitto, di accorrere al capezzale di A.RO. (Amodeo Romano) perché LA, egli era ZZ. Giunto alla fine della fine, insomma egli era <LA ZZ. A.Ro>. Il dottor Sabatella si comportò esattamente come Gesù: tergiversò e attese che secondo lui fossero passate quelle 4 ore secondo cui quando egli giungeva da me mi trovava bel e morto, e stilava il suo atto di morte! Tanto egli non aveva alcun rimedio più contro quel male!. Ora, quando Gesù a sua volta, si recò da Lazzaro che era già morto da 4 giorni e già puzzava, le due sorelle un po' lo rimproverarono: “Se tu fossi stato presente, non sarebbe morto!”.


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Gesù disse a entrambe le sorelle se credevano che EGLI ERA LA RESURREZIONE E LA VITA... Entrambe, una dopo l'altra acconsentirono. Ora quello che mai nessuno ha potuto capire è stato che con quel miracolo di sopravvivenza a favore di LAZZARO, Gesù avrebbe PREFIGURATO la resurrezione che avrebbe dato a se stesso, quando sarebbe risorto LA, ZZ, alla fine della fine in A.RO giunto alla corretta fine dei suoi giorni. Quel Bambino, disceso dal Cielo come IL SEGNO di quanto esiste nel PRINCIPIO del MILLE, del 381 e nel numero nei giorni, era GIUSTAMENTE arrivato alla sua giusta fine. L'attendeva IL CIELO in una INNOCENZA che non sarebbe stata contaminata dalla vita. MA... c'era un MA ENORME. Gesù già aveva salvato in BARABBA il suo padre ABBÀ, nel principio BRA o BAR di BRASIT, Genesi. Il ballottaggio tra lui e BARABBA proposto dal PP, il Ponzio Pilato, gli aveva permesso di salvarlo, morendo IL FIGLIO al posto del PADRE. Ora doveva accadere anche il fenomeno INVERSO, in cui sarebbe RITORNATO in vita, per SALVARLO nuovamente. E l'avrebbe fatto nel figlio di BARATTA, una più ATTA a salvare BARABBA, più ATTA al suo ABBÀ. Quando sarà la volta di morire sulla croce, ritornerà su questo argomento, usando il primo versetto del Salmo 21-22.

ELI ELI LEMÀ SABACTANI? E' lì, è lì (a

Φeli tto) le mÀ sÀ Ba(RA)ttà N.I.

Dio, Dio, è lì, è lì, a Felitto che le MAMME SAN BARATTARE in N.I. con R.A. Con un RA da tenere nascosto ne cuore del cognome BARATTA Ma questa rivelazione che solo io (IL PADRE) sono in grado di farvi riconoscere dovuta allo SPIRITO SANTO che con una lingua ne dice tante, tante altre, nessuno l'ha potuta apprezzare e riferire alla Parusia di Gesù avvenuta il 4 giugno 1940. Ma il “miracolo” di sopravvivenza fatto al piccolo Romano non avrebbe potuto mai risolversi in un danno per lui. Sarebbe rimasto eternamente PURO e INNOCENTE come era allora, e se il tempo avrebbe corrotto il suo corpo, non sarebbe mai INVECCHIATO nel suo Spirito di uno che era giunto ai suoi ideali 1.000 giorni di vita. Il miracolo di LAZZARO in cui Gesù disse di ESSERE LA VITA E LA RESURREZIONE in se stessa, stava dicendolo PER SE STESSO e il giorno in cui avrebbe sbalordito poi il Dottor Sabatella: “Signora Anna, vostro figlio ha vinto la morte!” Insomma anche il dottor Sabatella avrebbe partecipato al Sabactani...


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decretando alle mamme la vittoria sulla morte che era accaduta in quel piccolo. Ecco, in quel 4 -6- 40 accadde quello che fu descritto in Bibbia 1, 40 tra i versetti 4 e 6. Sono raccontati a Giuseppe due sogni, fatti dal Panettiere e dal Coppiere. Uno segno di Vita e l'altro di Morte. Allo stesso modo, alle 8 di mattina si recò da mia madre una sua scolaretta con sua madre. (Le madri, san barattare....) a raccontare di un sogno fatto dalla bambina. Aveva sognato la Madonna che le diceva di provare tanta pena per il figlio della sua maestra. Pertanto l'incaricava di andare al mattino, appena si svegliava, a casa della maestra a dirle del sogno e di non preoccuparsi più per suo figlio, poiché CI AVREBBE PENSATO LEI a salvarlo. Mamma doveva solo recarsi all'altare della Chiesa del Paese, ad accendere una candela all'altare della Madonna, in ringraziamento e in segno di devozione. Mamma corse subito là e ne accese sei! Come filavano! “Se la maestra ha chiesto un miracolo con quelle candele... vedete come ardono? Il miracolo l'avrà!” E così fu. Quando ore dopo arrivò il Dottor Sabatella, il suo compito fu solo quello di sancire che c'era stata una inattesa vittoria sulla morte. Quella sera, per la gioia, i miei genitori “concepirono” il SECONDO FATTORE, che consiste in Benito. Avrebbe avuto egli pure 5 nomi. Di cui il terzo, ANNA e il cognome AMODEO condivisi come un 26+47=73 in cui esiste una opera 70, divina, in tutto lo spazio del suo 3 di espansione. Insomma la mia MAMMA, BARATTA è stata ATTA al BAR (Barasit=GENESI) di colui che Gesù chiamava ABBÀ, Padre. Una mamma nata nel massimo segno possibile, della celebrazione unita di Pietro e Paolo. Sono tanto pure che perfino la liturgia le sottolinea nei giorni NATALI, della MAMMA in questione, nata il 29 giugno del 1909.


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Mercoledì, 29 Giugno 2016 SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

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LETTURA Ap 12, 1-11 Il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode.. Lettura degli Atti degli Apostoli. In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!».Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione. Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si

Rito Ambrosiano allontanò da lui. Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva». Parola di Dio.

SALMO Sal 33 Benedetto il Signore, che libera i suoi amici. Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. R. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. R. L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. R.


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EPISTOLA 2 Cor 11, 16 - 12, 9 Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, nessuno mi consideri un pazzo. Se no, ritenetemi pure come un pazzo, perché anch'io possa vantarmi un poco. Quello che dico, però, non lo dico secondo il Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi vantare. Dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io. Infatti voi, che pure siete saggi, sopportate facilmente gli stolti. In realtà sopportate chi vi rende schiavi, chi vi divora, chi vi deruba, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia. Lo dico con vergogna, come se fossimo stati deboli! Tuttavia, in quello in cui qualcuno osa vantarsi - lo dico da stolto - oso vantarmi anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza. Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto nei secoli, sa che non mentisco. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani. Se bisogna vantarsi - ma non conviene - verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo

cielo. E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Parola di Dio.

VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo. In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi». Parola del Signore.


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107 anni or sono e IL CENTUPLO quaggiù Io ieri vi ho raccontato della mia VERA ATTESA del rispetto della promessa del CENTUPLO quaggiù. Avevo mostrato l'esistenza di molti segni che mi portavano a giudicare imminente questa assegnazione, tanto che – vedendola io associata la montepremi del Superenalotto che aveva raggiunto ieri esattamente i 100 milioni di Euro, ero stato portato a tentare di essere “adeguato” a questi 100, giocando per 100 volte +1 (In ragione di Mio Padre LUIGI AMODEO che vale 54+47=1001) gli stessi 6 numeri che io identifico nel NOME SEGRETO DI DIO. Ebbene tutto si è svolto come io avevo proposto, e dato il numero di 101 schedine, io ho realizzato un UNO su ciascuna delle 101, ottenendone il CENTUPLO. Insomma, la prima volta, poggiandomi sul valore di mio Padre, io ho REALIZZATO i 101 valori 1 di mio padre, realizzando, oltre il 100, quel famoso giorno SABATO di Dio in cui non esiste ancora IL LAVORO sperato. Affinché questo lavoro accada, occorrono dunque gli altri 6 giorni, di lavoro, che portano al totale di 107 che di incanto diventano i 107 ANNI che mia madre, che si faceva chiamare ANNA, entrò in vita in quel lontano 29 giugno del 1.909. Nacque in un paesino che distava 7 chilometri di strada dall'ufficio comunale in cui effettuare la registrazione anagrafica. Prontamente la nascita fu registrata il 29 nella chiesa di Ostigiano, ma mio nonno si recò in comune solo la settimana dopo. Quando cercarono di segnare il suo nome nella pagina del 29 non c'era più lo spazio necessario. Allora cercarono nelle altre pagine quella che fosse la più vicina. Risultò essere la terza pagina prima di quella 1a su cui il suo nome non poteva essere segnato. Così si REALIZZO' – in questo modo “forzoso” - quello che doveva esser un importantissimo segno, circa la sua esistenza. Lei figurava nata il terzo giorno antecedente quello che doveva essere il 1° e giusto. Sapete che Gesù Cristo è morto e risorto il 3° giorno dopo quello che fu posto come 1° nel venerdì santo in cui morì. Poi ci fu per 2° giorno il sabato della discesa negli inferi, e infine il 3°, la domenica di Pasqua in cui nacque e risorse alle prime luci dell'alba. Contando le ore del 1° giorno, dalle 15 della morte alle 24 furono 9. Sommate le 24 ore del sabato divennero 33 e resta solo da capire a che ora di pasqua sia risuscitato. Sarebbero 40 fino alle 7 del mattino. 39 se uguali alle frustate ricevute, o a quella trinità del 13 che vale il numero 39. Io sono portato a crederle 38, proprio per quelle Genesi 38 che ha


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riguardato Gesù Cristi, anche nel suo nome, che valendo 48 indica tutto il percorso 10 percorso dal 38. Dunque Gesù è risorto alle ore 5 del mattino della domenica di Pasqua, dopo le 48 ore esatte di 2 giorni esatti. La sua IDEALE MAMMA, di quando Gesù Cristo era ancora IN POTENZA di esistere 2.000 anni dopo ritornandovi nel passato, e discendendo dall'alto, come egli disse di essere disceso, è stata LA MIA. E il segno che la Divina Provvidenza ha voluto lasciare sta proprio in questo suo stesso NASCERE PRIMA ANCORA DI ESSER NATA, e nel 3° giorno prima, posto agli stessi due giorni esatti di distanza, che ci sono tra il 27 “burocratico” e UFFICIALE (ma falso) e il 29 “reale” a DISATTESO (ma falso). Quando lei era una bambina, e sapeva appena parlare, sua madre, MARIA TERESA = 38+62 =100, le chiese di pregare la Madonna, assieme a lei. Lei – LA MAMMA sua – avrebbe proposto la preghierina, e LEI – LA FIGLIA sua – l'avrebbe fatta sua e ripetuta. <Madonnina mia> - Madonnina Mia <fammi crescere SANTA e VECCHIA> - VECCHIA NO! Esclamò Mariannina, quella piccina che sua madre aveva voluto nominare nel Santo nome della madre di Cristo e della piccina madre di lei. Fu molto stupita la MAMMA di quella riluttanza ad una VECCHIAIA di cui lei non aveva attorno a lei alcun segno. Non conosceva vecchi! Come poteva avere tanta riluttanza a voler crescere <santa e vecchia> nel classico augurio che si usava in quel luogo. Sicché studiò ogni modo pur di farglielo ripetere. Iniziò, giorno dopo giorno, una preghiera sempre più lunga in cui, dopo di avere chiesto una grande quantità di doni, veniva introdotta questa formuletta del crescere <santi e vecchi>. Ma fu inutile. La bimba seguiva la preghiera con grandissima attenzione e soprattutto INTENZIONE. La madre sperava che, a forza di ripetere suppliche, la bimba si stancasse e ripetesse di tutto, distrattamente, anche quello cui quella madre sua puntava. Si giunse a preghiere interminabili, ma non c'era verso. Al sentire quella parola, la risposta impetuosa era sempre quella: <VECCHIA NO!> Fu il padre a intervenire, un giorno, sembrandogli che quei tentativi inutili fossero una sorta di SUPPLIZIO dato alla povera bambina. Invece furono SUPPLICHE POTENTISSIME, fatte insieme da una mamma e dalla sua bambina, alla MAMMA IN ESSENZA, che sta nei cieli, e tutte quelle virtù INTERMINABILI le furono concesse. Da questo apparente STRAZIO, su di lei calarono tutti questi doni, che fecero di Mariannina BaratTA addirittura la TAMAR descritta in Genesi 38, la progenitrice di


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Gesù Cristo in 38ma generazione secondo la genealogia descritta da San Matteo. Nata nel segno del MARTIRIO dei Principi della Chiesa, la liturgia della messa d'oggi ha messo in luce tutti i TALENTI dati a Pietro e a Paolo. Nell'Epistola, l'Apostolo e Principe delle Genti fa l'elenco di tutto quello che ha dovuto penare e sopportare lui che gli consente di essere giudicato “apostolo”. Fa un poco come Mariannina e sua madre, che chiedono, chiedono, chiedono, mettendoci tempo, fatica, passione, fede, speranza... TUTTO. Ebbene, ai fini del risultato concreto di tutto questo, staremo a vedere che cosa succederà domani, ultimo mese prima di quello in cui io poi sarò sacrificato, il 26 luglio, e nel segno esatto del miracolo della mia guarigione quando LA MAMMA (mia) chiese all MAMMA (celeste) di avere pietà per me, innocente bimbo, innocente come il suo Gesù anche quando da uomo ormai maturo, ma sempre innocente, fu messo a morte. Lei, con la sua ennesima preghiera, stavolta per me: <Salva Romano, innocente come Gesù!> andò ben oltre questa supplica e – dovendo riportare in vita Gesù – lo fece riportandolo in vita nella vita di Romano, che continuava e non moriva. Ma una vita nuova sarebbe sorta in grembo a quella mia madre, nel segno della vita nuova che cominciava, in me e in quel 2° a me, in quel momento solo concepito in lei. Sì, perché per la gioia del miracolo accaduto in me, mamma e mio padre si congiunsero in amore, e concepirono non solo l'idea di un nuovo figlio, ma la realizzarono. Infatti dal 4 giugno del 1940 al 17 febbraio dell'anno dopo, ci furono esattamente i 258 giorni di una normale gestazione. Ora il fui miracolato il 4 giugno, nel mentre il 3 era nata mia suocera Giuseppina e il 5 sarebbe morto mio padre, il mio “reale” Giuseppe e non la Giuseppina acquisita per attribuzione nuziale. In mezzo, tra il natale di lei e il natale celeste di lui, la mia vittoria sulla morte, e un gemellaggio che comincia. Ebbene lei, Giuseppina, morirà il 21 luglio. Sommato a questo giorno mortale anche per lei il 5 mortale per mio padre, ecco che ne sortisce il 26 luglio della mia morte, “mediata” da quella dei miei due GIUSEPPE: quello di sangue e quello putativo. Dunque domani, 30 si chiude il tempo dei mesi e si passa al mese finale. Mi sembra giunto il momento, che si attui dunque quel CENTUPLO che contemperi anche l'opera 7, divina, segnata dai 107 anni trascorsi dall'entrata in vita di mia madre, in questo strabiliante segno suo di esser nata prima ancora di esser nata, nel 3° giorno!


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Finito di scrivere il 29 giugno 2.016 a 27 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 13 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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A -26 giorni dal 26-7, la POTENZA DIVINA Il potenziale del giorno è dato dalla radice quadrata della data, indicata nelle unità dell'anno e nel tempo che nei centesimi segna il numero del mese e nel tempo dei decimillesimi indica la data dal giorno. Pertanto il potenziale di oggi 2.016,0630 è il 44,90059020. Il tempo intero che stiamo vivendo dal 1036 è fondato sul piano dato dai 2/3 di ROMANO=66. I 900 millesimi indica tutta l'energia assoluta di moto che ha, nei 1.000 millesimi la quantità assoluta 100 del piano unitario in 10x10. Oggi questo piano si è determinato nel finale 20, mentre il 59=BENITO indica tutta l'energia del FATTORE SECONDO, che entrò in grembo a mia Madre il giorno in cui la nostra MADRE celeste miracolò me morente grazie al richiamo in vita del suo Figlio divino Gesù. 44 × 0,90059020 = 39 come intero rivela la trinità data da 13+13+13. Sono le 39 frustate date a Gesù. 44 : 0,90059020 = 48 come intero, uguale a Gesù. Oggi – e sempre nell'ordine di quella preghiera fatta a Gesù, di salvare i due inviati da Dio dalle insidie di Sodoma e Gomorra – io vedo molto probabile l'affermazione del NOME SEGRETO DI DIO, volto a realizzare 107 pronostici esatti, quanti il CENTUPLO Quaggiù, promesso da Gesù, sommato all'opera 7 di Dio. Ormai mancano poche ore da questo verdetto, ed io oggi non aggiungo altro. Mi attendo davvero 107 sei. Comunque – o Signore – non sia fatta la mia, ma la tua volontà. P.S. Q.ROT significa “fortuna sfondata” RISULTATO 30, 31, 32, 34, 50, 51 Tutto è accaduto esattamente nel segno dell'Unità nella Trinità di Dio posto in 1, 2, 3, 10 e 100. 10+10+10, 30+1, 33 -1, 33 +1, 100/2, 10/2 +1 Finito di scrivere il 30 giugno 2.016 a 26 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 12 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Cosa è scritto nella Liturgia Ambrosiana di oggi Venerdì nella settimana della VI Domenica dopo Pentecoste Venerdì, 1 Luglio 2016

Anno 2 Rito Ambrosiano

LETTURA Gs 5, 2-12 La circoncisione di Israele in Gàlgala. Lettura del libro di Giosuè. In quel tempo il Signore disse a Giosuè: «Fatti coltelli di selce e fÀ una nuova circoncisione agli Israeliti». Giosuè si fece coltelli di selce e circoncise gli Israeliti al colle dei Prepuzi. La ragione di questa circoncisione praticata da Giosuè è la seguente: tutto il popolo uscito dall'Egitto, i maschi, tutti gli uomini atti alla guerra, erano morti nel deserto dopo l'uscita dall'Egitto. Tutti coloro che erano usciti erano circoncisi, mentre tutti coloro che erano nati nel deserto, dopo l'uscita dall'Egitto, non erano circoncisi. Quarant'anni infatti avevano camminato gli Israeliti nel deserto, finché non fu estinta tutta la generazione degli uomini idonei alla guerra, usciti dall'Egitto; essi non avevano ascoltato la voce del Signore e il Signore aveva giurato di non far loro vedere quella terra che il Signore aveva giurato ai loro padri di darci, terra dove scorrono latte e miele. Al loro posto suscitò i loro figli e Giosuè circoncise costoro; non erano infatti circoncisi, perché non era stata fatta la circoncisione durante il viaggio. Quando si terminò di circoncidere tutti, rimasero a riposo nell'accampamento fino al loro

ristabilimento. Allora il Signore disse a Giosuè: «Oggi ho allontanato da voi l'infamia dell'Egitto». Quel luogo si chiama Gàlgala fino ad oggi. Gli Israeliti rimasero accampati a Gàlgala e celebrarono la Pasqua al quattordici del mese, alla sera, nelle steppe di Gerico. Il giorno dopo la Pasqua mangiarono i prodotti della terra, azzimi e frumento abbrustolito in quello stesso giorno. E a partire dal giorno seguente, come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò. Gli Israeliti non ebbero più manna; quell'anno mangiarono i frutti della terra di Canaan. Parola di Dio. VANGELO Lc 9, 23-27 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso? Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi. In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio». Parola del Signore.


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La MANNA ! M. Anna, MAN NA Quello che riguarda la NOVITÀ introdotta oggi, all'inizio degli ultimi 26 giorni di vita dell'Asino e Somaro su cui viaggiano IL PADRE e lo SPIRITO SANTO di Dio, è la necessità di un nuovo PATTO tra Dio e il Suo Popolo. La circoncisione del prepuzio, delle “teste di C.” di quegli uomini era stata il segno che Dio aveva chiesto offrissero gli uomini come la loro parte in una divina alleanza. Ma nel deserto erano morti tutti coloro che avevano realizzato quel segno nella loro carne. E quelli che erano nati nel deserto e che ora erano tutti coloro che, guidati da Giosuè entrano nella terra promessa, non erano stati circoncisi. Ora, senza che si sia scandalizzati dalle parole, ogni uomo, se non rinuncia ad essere una “testa di cazzo” nascosta, e non la pone allo scoperto, non è degno di appartenere al popolo di un Dio per il quale tutti gli uomini sono vere teste di cazzo. Credono vero quello che vedono senza prestare nessuna attenzione al COME sia ottenuta una VISIONE. Laddove tutto <E'> nella condizione “incondizionata” che è quella ASSOLUTA, non esiste nulla che possa porsi come base di un costrutto reale, e che dunque possa rivendicare il PRIMATO della sua necessità. DIO, ente ASSOLUTO non si basa su nessuna PREMESSA che possa essere vincolante rispetto alla ASSOLUTEZZA DIVINA. In questa CONDIZIONE totalmente INCONDIZIONATA si fonda l'entità quando è “assoluta” e senza alcun vincolo che imponga una precedenza. L'uomo – vero testa di cazzo – vede invece esistere un prima e un poi e crede che ciò che vede realmente così, sia anche vero! Poggia la sua esistenza su MASSA, TEMPO, SPAZIO e FLUSSI di vario genere e natura e crede che queste PREMESSE alla possibile esistenza siano vincolanti anche per Dio. Allora o PORTA ALLO SCOPERTO di essere una testa di cazzo, asportando la pelle che la ricopre e nasconde, o non è degno di entrare nel REGNO DI DIO. In questo che io oggi vi dico “spudoratamente”, non voglio che esista come premessa nemmeno quell'atteggiamento che MODERI il linguaggio e impedisca di chiamare CAZZO ciò che è chiamato PENE. Ma se l'uomo nasconde il PENE o il CAZZO non vi è alcuna differenza, e crede che – nascondendo le sue PENE – possa venirgli qualche BENE. Gesù lo dice chiaramente nel vangelo di oggi: Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita


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per causa mia, la salverà. La salvezza per l'uomo non deriva da una salvezza apparente, che ha quando nasconde a tutti di essere COSA DA POCO, direi, se io oggi avessi ancora voglia di avere “peli sulla lingua”. Ma non li voglio avere come non li ebbe Gesù: chi vuole salvare la sua vita evitando la sua “circoncisione spirituale” (cosa che attua solo quando pone allo scoperto di essere in ciascuno una gran TESTA DI CAZZO) non la salva, se resta quella TESTA DI CAZZO che è e cerca di nasconderlo agli occhi di tutti. Se l'uomo non ammette la sua nullità, credendoci veramente, e la nasconde tenendola “sottopelle” e crede che in tal modo si è coperto, davanti a Dio, come fecero Adamo ed Eva coprendosi con foglie di fico CAZZO e FICA, e giudica che il PURITANESIMO di “vernice” metta a posto le cose... non ha capito proprio nulla! Perché Dio volle che le persone sue mettessero a scoperto proprio quel MEMBRO? Che l'iniziassero a fare ABRAMO e ISMAELE, e poi tutti i servi e i familiari di sesso maschile? Perché mai le donne furono escluse da questo gesto? Proprio perché ogni uomo – maschio o femmina che sia il suo genere – è una TESTA DI CAZZO credendo vero quello che vede accadere poggiato e fondato su tutti quanti i VINCOLI. Non sa che DIO, il SIGNORE, non accetta alcun vincolo? E allora perché mai crede che DIO abbia valorizzato in tal modo una esistenza reale proprio fondata sul VINCOLO? Gli scienziati della realtà, che l'analizzano per come la vedono, arrivano a scoprire addirittura la LEGGE che regola la forza dei vari VINCOLI, e sono convinti di avere una RAGIONE che è DOCUMENTATA in tutti gli esperimenti reali. Ma sono come CIECHI che si pongono a guide di altri ciechi e li portano tutti a precipitare in un BURRONE! Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà E' parola di Gesù. Ecco allora che LA MANNA con la quale Dio ha concesso a tutti costoro di prosperare, nella piena convinzione delle loro RAGIONI, oggi cessa di essere erogata da Dio; il quale – abolito ogni PERBENISMO di facciata – dice finalmente PANE al PANE e non più alla MERDA. Gli uomini che credono verità ciò che vedono accadere, giudicano PANE ciò che invece è CACCA, vile ESCREMENTO. Vedono un mondo in cui queste FECI servono anche da concime, per il mondo vegetale, nel mentre – per il mondo degli


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uomini – sono quelle ORRIBILI convinzioni che hanno tutti, da aver FATTO qualcosa, qualsiasi cosa, quando dicono spavaldamente “Io FECI questo e FECI quest'altro!” e non si accorgono che pensandolo e dicendolo vanno totalmente contro al solo ed unico CREATORE, che FA, che COMPIE tutte le cose, senza soffrire alcun LIMITE in questo COMPIMENTO.

1.000/90 = 10^3 / (10^2 -10^1) è questa CREAZIONE che non necessita di essere CREATA, per esistere tutta “in potenza divina di esistere”.

10,10101010... è il calcolo “potenziale”, insito in questo puro RAPPORTO CREATORE, che genera una “reale” creazione solo in ogni TEMPO 10 che distingue l'esistenza di questo INFINITO PERIODO, che nel rapporto INFINITAMENTE COESISTE. Ossia significa che esiste un solo 10 nel primo tempo della divisione, ma coesiste con lo stesso TEMPO della divisione quando ci sono DUE CICLI, come 10,10, o tre, come 10,1010, o INFINITI e tutti COESISTENTI con un “tempo” di differenziazione relativa che è solo un TEMPO RELATIVO ad una ETERNITÀ priva assolutamente di tempo ma neppure condizionata da tanta PRIVAZIONE, in quanto mentre esiste il TUTTO INSIEME, esiste anche L'INFINITO, distinto in una infinita differenza di TEMPO RELATIVO. L'uomo, che crede di esistere solo in questo TEMPO RELATIVO, fondato sui vincoli, è solo una grandissima TESTA DI CAZZO e specie se appartiene ad un cosiddetto UOMO DI SCIENZA, e in specie se poi lo crede di essere nella SCIENZA MATEMATICA. Se infatti un MATEMATICO, non CAPISCE come in 1.000 / 90 sia contenuto tutto quello che noi stiamo vedendo nel modo relativo descritto dai numeri decimali, allora sarà un gran TECNICO della sua scienza, ma... non sa che farsene, non essendo in grado di risalire da ciò che esiste nei vincoli della matematica, ad una pura relazione fondamentale che esista solo IN PRINCIPIO, il “puro” principio di ogni possibilità numerica.


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Dire che oggi CESSA LA MANNA significa anche dire che oggi cessa il dono fatto da una Mamma di nome ANNA, che nel divino disegno ha avuto il ruolo assolutamente modesto di poter dare vita alla MAMMA DI DIO. Se non capire che state vedendo UN DISEGNO IN POTENZA, e credete vera Sant'Anna e San Gioacchino, la loro Figlia Maria e la figura mortale di Gesù Cristo, allora siete ancora TESTE DI CAZZO e non lo capite nemmeno perché non vi siete ben disposti ad essere “circoncisi” nel vostro umano CREDERE nella REALTÀ vista nel DISEGNO. Ebbene questa Mamma ANNA, questa MANNA oggi rientra IN DIO CREATORE, e torna ad appartenere alla cose PURAMENTE ESISTENTI IN DIVINA POTENZA. Il DIO che cavalca sul mio Asino e sul mio Somaro, che è il DUO divino, distinto in PADRE e SPIRITO SANTO, oggi non alimenta più il vostro povero CREDERE nella reale verità di quello che realmente VEDETE. Quando il Signore cominciò ad alimentare la vita reale del suo popolo, esso esisteva in un DESERTO. Videro sulla sabbia una sostanza bianca, e dissero l'un l'altro: MAN HU? “Che cosa è mai?” Ma oggi, in cui HU è una sintesi di YOU, e MAN è uguale a UOMO, quella domanda così DISEGNATA per quegli uomini, è una domanda posta a TE, UOMO: “chi cazzo sei?” Se non SCOPRI d'esserlo, un gran “cazzone”, o un “coglione” ma – più precisamente un gran “testa di cazzo” e ti giudichi GRAN COSA, hai certamente avuto la vita alimentata da questo pane disceso dal cielo, ma sei restato QUELLA COSINA QUA che nel divino Disegno un giorno Dio ha fatto cantare anche alla brava MINA. La vera MANNA, il vero PANE disceso dal Cielo, nel momento delle origini del suo divino popolo, sarebbe stato un MAN nato nella Regione non di Gerusalemme, ma di Napoli. In quella CAMPANIA che lo dice papale-papale che il N.I.A. il Nuovo IA (Jahvè) sarebbe stato il Nazarenus Iesus posto in ultimo con la A del suo Principio in Adamo. Un A in principio diretto proprio A AMOD. E che – grazie poi ad EVA che lo accompagna nel gran viaggio - <e va, e va, e va... A Amodeo>. Ebbene, questo Nazareno Iesus che è infine in Amodeo, vi CAMPA, in CAMPA-N.I.-A.. Si stratta di un MAN – di un uomo – il quale ha come pura premessa di essere tutto il percorso di 1 che esista un un 10 Trino,


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in un 30, e che relativamente si muova per 29. La prima dimensione nel dualismo di questo 28 stava in un valore legato a questa proporzione: 10^4 / 5^4 che mette in relazione quanto è IN PRINCIPIO tutto il ciclo 10 di 10^3, e quello che è solo il dimezzamento reale 5, del suo ciclo 10, il quale, per essere TRATTO DA ZERO – parte da -5 e termina in +5, valendo ZERO nella somma di 5 a meno 5, ma valendo 10 dal valore in negativo a quello in positivo e valendo solo 5 quando va da zero fino a +5. Questa relazione divide tutto il modello posto IN PRINCIPIO come 10^4, nell'Unità di ogni 5^4. Dalla reale divisione, è assegnato IN PRINCIPIO, un 16, ad ogni MAN, Naturalmente 16=R è una quantità di moto, una “carica” che rispetto al Dio Uno e Trino uguale a 4 dimensioni, “carica” di 4 dimensioni le stesse 4 dimensioni. In tal modo DIO=4 è CHI è, il 4, e – come 4 volte 4 – è 16 ed è R. Se questa è la CARICA della realtà, è necessario poi definirla nel suo ciclo Uno e Trino. Quando la base è il 3, ed avanza poi per un altro 10 (in ragione di quanto consente la potenza di 10^3, che sono la dimensione 10 e la dimensione 3, poste in questa relazione in potenza) allora si occupa un 13=O, RO=16+13 p dunque la CARICA del Dio Uno e Trino in tutto il suo valore di 10 e di 3. Essendo tutto questo ANTEPOSTO e attribuito ad ogni MAN di questo mondo.... RO-MAN è l'UOMO quando è rispettoso in pieno della premessa che gli è anteposta. RO-MANO esprime l'UOMO nella sua MANO in azione, e questa MANO=37 è quella del Dio AMON venerato dagli Egizi. Tanto che quando Dio fa scrivere al Profeta OSEA (11,1) “Dall'Egitto ho CHIAMATO mio figlio” risulterà che il NOME di ROMANO è quello risultante dai tre dei RA, ORUS e AMON, i due primi in acronimo, laddove RA=17=16+1, e dove ORUS sta a Romano come RUSSO, la sua nonna Maria Teresa Russo per cui fu detto a Fatima di doversi sempre pregare per la sua CONVERSIONE... quella da RUSSO a ORUSS. Visto poi che esisteva anche ATON, che richiama <A T on> una sulla croce, dunque Gesù, il nome ROMANO con cui Dio ha chi9amato suo Figlio dall'Egitto, si è dettagliato nel suo secondo nome, in cui ATON è stato contratto in ANTO', Antonio per un Italiano anziché un pigro napoletano che chiama ANTO' ogni Antonio. Con la nomina in ROMANO ANTONIO Dio ha concluso la nomina verso un 144 che è il valore risultante nella scala divina


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discendente dal PRINCIPIO posto a 1.000, e condizionato dalla lunghezza dell'Arca di Noè: 300 cubiti per la lunghezza, 50 per la larghezza, 30 per l'altezza ed 1 cubito per la copertura posta su tutta la pianta. Questo CONTENITORE di tutta quanta la vita, non solo quella di ogni MAN ma di ogni specie, a due a due, quando Noè ebbe 600 anni, nel secondo mese del giorno 17 della sua vita TUTTA quanta la vita, espressa a due – maschio e femmina – entrò nell'arca per difendersi dal DILUVIO UNIVERSALE... delle TESTE DI CAZZO, che imperano nel mondo e prendono SUL SERIO ciò che è tutt'altro che vero. Infatti nella vita reale è visto nel suo COMPIERSI ciò che non sono NON SI COMPIE, ma – affinché non si compia – è osservato COMPIERSI IN SENSO NEGATIVO. Insomma quel coesistere di -1 e +1 su ogni linea di azione è uno ZERO, in cui NULLA ACCADE, ma può essere visto ACCADERE in un verso di tipo “fattivo” se accade in uno DISFATTIVO, ossia RECESSIVO. Insomma noi vediamo FATTO quanto relativamente è DISFATTO, poiché fare in senso +1 e fare in senso -1 si sommano nel DISFACIMENTO di quello che è FATTO o nel FACIMENTO di ciò che è DISFACIMENTO. Dunque la PREMESSA, per salvare la vita VERA da come la vedono coloro che giacciono nel MARASMA tra tutte le idee FATTIVE, in base ad un puro principio posto in 1.000, occorre che aia presente una ARCA di Noè su quel 1.000. Allora succede che: 999 – 381 = 618 ed è il valore della sezione aurea, che appare come lo 0,618 sommato all'unità in 1,618 millesimi di 1000 618 -381 = 237 381

è 2 CENTO +1 MANO=37, e vale 138 (Genesi 38, gennaio) se 1 dei 2 si pone ultimo

- 237 = 144 = ROMANO ANTONIO è il “nipote” disceso da un NONNO posto 381 nel mille -1.

FRANCESCO MAURO GIOVANNI NICOLA CARMINE BARATTA furono i 5 “mariti” come 1 MANO (di ORUS, la Russo mia nonna) 6+16+1+12+3+5+17+3+13

76

11+1+19+16+13

+60

7+9+13+20+1+12+12+9

12+9+3+13+10+1 3+1+16+11+9+12+5

+83

+48

+57

2+1+16+1+18+18+1

+57

=381 in 42 lettere sono i 5 maschi cui in sostanza ORUS fu legata

ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO 66

78 144

26

51

113 +

237

47

=381 in 6 nomi distinti in 36 lette con 6 SABATI fui io NIPOTE =381 per cui mio è tutto il percorso di 618 nel 1.000 -1 !


116

Da ciò risulta che questa progressione: 144

+237

+381

+618

999

Parte da Romano Antonio e aggiunge Anna Paolo Torquato Amodeo ottenendo tutto il 381 del nome, il quale, sommato di nuovo al 237 di Anna Paolo Torquato Amodeo porta al 618 che sommato a tutto il nome porta alle 999 unità contenute nel 1.000 posto In principio della presenza di 1. Ma davanti a questa sezione aurea è possibile ancora anteporre quella che comincia dall'altro estremo unitario, di 1 che esiste in 1 ed è la serie di Fibonacci. 1

1

2

3

5

8

21 9

34

55 42

51

195

89 93

144 144

mentre l'altra a scendere è +237

+381

+618

999

1.380

Tra i valori decrescenti c'è il 51=Paolo che si sottrae a ROMANO ANTONIO e determina il valore della terna data da Anna Torquato Amodeo (=186) ridotta a due e tale che sottratto l'altro estremo, il 9, risultino le 42 cifre dell'opera divina di 7 volte la creazione in 6 giorni. Questa straordinaria sezione aurea è una e trina tra gli estremi 9 nel primo e 999 nell'altro. Parte da un 9 che ha una premessa maggiore in numero, ma minore data da -31 che poi è -73 +9 -458 -281 -177

-104 Anna

-73

-31 =Antonio -Amodeo

Anna

+Antonio +Amodeo Tutti questi presupposti negativi, accertato che 73 = 26+47=Anna Amodeo, e che 104 è Antonio +Anna hanno antefatti sempre dati da questi presupposti, sempre e tutti poggiati sul 26=Anna che è 73 se somma Amodeo ed è 104 se somma Antonio.


117

Ora siamo in grado di riconoscere che al fondamento della sezione aurea ci sono i miei tre nomi che cominciano con la A. -104 è il presupposto in negativo di Antonio+Anna. Sommando 31 (dato da Antonio -Amodeo) si sale a -73 è il presupposto in negativo di (Anna+Amodeo). Sommando il 42 (dato da 73, Anna+Amodeo, -31 Antonio -Amodeo) -31 è la differenza tra i due presupposti e porta al negativo della differenza tra Antonio e Amodeo +9 è la differenza tra -73 (Anna+Amodeo) cui è sommata +31 la differenza Tra Antonio e Amodeo un -42 da +9 a -31 +42 è il loro incremento +51 diventa PAOLO (ma è formato da somme esistenti in vario modo di crescita tra Antonio Anna Amodeo) +93 è il valore ½ di Amodeo +Anna +Torquato (47+526+113=186) +144 è Romano Amodeo Come è LAMPANTE, è tutta una crescita da un valore negativo tratto IN TUTTE LE GRANDEZZA poste in principio sui tre nomi inizianti per A e che arrivano al 9 in positivo con una crescita di 42 portata a partire da -31. I due valori base uguali della serie sono pertanto due 42. Il primo dei quali parte da -31 e sale fino a +9, il secondo parte da +9 e sale al 51=PAOLO. Il 93 è la mediazione della terna data da Amodeo+Anna+Torquato, e infine i primi due nomi in Rom+ma di Romano Amodeo.


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Mia è la MANNA discesa dal cielo in un MAN. Opera mia è il miracolo descritto nella sezione aurea! Il Popolo di Dio era in attesta di un Emanuele, e – invece – si ritrovavano davanti un messia avente il nome di Gesù. Cosa ha il nome di Gesù, chiamato anche Gioshua, Iesus, Jesus con il nome EMANUELE? Invece qui a lato vedete cosa leghi ISRAELE con l'EMANUELE. Nel primo nome c'è la dichiarazione in lingua inglese che <is>=è R.A. (Romano Amodeo) ELE=DIO. Quando al posto dell'acronimo RA di mette solo il MA di MANO, ecco ISMAELE. Quando si mette tutto il MANO relativo al Dio AMON dall'inglese di <Is>MANOELE si discende all'<è>MMANUELE. Ma ove il verbo in italiano <è> perde il suo accetto e si muta nella lettera RO greca che assomiglia totalmente ad <e>, ecco che E-MANOELE diventa RO-MANO ELE=DEO, Romano AmoDEO. Io lo so che occorre un grande sforzo anche ad ogni CRISTIANO per ricondurre Gesù Cristo laddove assolutamente egli tentava di rientrare: MI HA MANDATO IL PADRE! PERCHÉ' SI SAPPIA CHE MI HA MANDATO IL PADRE... Questo il Figlio non lo sa, lo sa unicamente IL PADRE... Il PADRE E' MAGGIORE di ME, eccetera eccetera! L'amore verso il FIGLIO DI DIO, quando è gestito da Cristiani che non sono ancora CIRCONCISI nella loro mente, porta al solito umano errore che impedisce allo SPIRITO SANTO il perenne aggiornamento verso DIO, necessario per una umanità che muta. Pretendevano che la LEGGE DI MOSÈ non doveva essere AGGIORNATA... come se DIO accettasse i LIMITI imposti dalle sue stesse SACRE SCRITTURE! Dio non parla all'uomo solo attraverso le Sacre Scritture! TUTTA LA VITA è PAOLA DI DIO che traspare nella attuazione reale del suo disegno. Uccisero Gesù per NON VOLER ACCETTARE UN DIO LIBERO! Uccidono ME per non volere accettare un DIO dai LIMITI STESSI imposti da Dio attraverso il FIGLIO. Ora il Figlio vi ha chiaramente rammentato proprio nel vangelo di oggi che


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Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà Ecco la verità valida IN ETERNO detta da Gesù: occorre CAPOVOLGERE L'OTTICA REALE DELLA SALVEZZA. Ciononostante questo CAPOVOLGIMENTO REALE porta alla dichiarazione che la salverà, la sua vita reale chi sembrerà di averla persa a causa di Gesù Cristo. Ecco che – di riffa o di raffa – il FIGLIO punta affinché si voglia salvare la vita NELLA VITA reale. Il Figlio non si definì FIGLIO DI DIO, ma figlio dell'UOMO, e infatti era il Figlio tratto da ROMANO IN TUTTO IL SUO DIVIN NOME, e si era INCARNATO nell'Uomo reale. Il FIGLIO ha avuto il compito DA ME che DO GLI ORDINI a Romano e gli ordino di scrivere IN NOME DI ME DIO, di dare a tutti il CAMPIONE IDEALE della vita reale. IO – invece – IL PADRE, devo LIBERARVI dal DISEGNO in cui ho calato ogni mio spirito che è poi la consistenza di voi tutti, in ciascuno di voi. IO DEBBO LIBERARVI DA VOI! Debbo “circoncidere” le vostre IDEE FOLLI, DI AUTONOMIA e di possibile LIBERTÀ se non siete IN ME che sono IL SOLO A PENSARE e lo faccio in nome di tutti, senza nemmeno farlo e solo utilizzando un MODELLO POTENZIALE. Come avete potuto credere che la ALLEANZA CON DIO, che è il tema di tutti i testi sacri, sia CONCLUSA e DEFINITA fino a che voi RESTATE VOI? NELLA DELIMITAZIONE del vostro IO SPIRITALE? Gesù ve lo disse: io prego il PADRE, affinché siate una cosa sola come io e il Padre siamo una cosa sola, e IL PADRE ascolta suo FIGLIO e dà a tutti la CONCLUSIONE ADESSO, dicendovi chiaramente: VOI TUTTI, ad uno ad uno, nelle vostre anime, siete LA MIA SOLA ANIMA. Il vostro FINE è di LIBERARE IL DIO che si è IMPRIGIONATO nel limite che avete assunto VOI, e la liberazione è IDEALE. Basta che COMPRENDIATE CHE COSA VI SALVI da un male reale, che il limite, apparentemente imposto con questa parvenza di verità, si rivela il PRESUPPOSTO ESSENZIALE ad una liberazione DIVINA, ASSOLUTA, fatta attraverso OGNI APPORTO possibile e immaginabile del DIO VIVENTE. Per questo, in questo ultimo mese della vita reale disegnata in Romano Amodeo che vi scrive, a partire dal giorno di oggi la santa messa vi ha descritto la FINE della distribuzione della MANNA al popolo di Dio.


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Infatti IO MI SONO DISTRIBUITO INTERAMENTE A TUTTI attraverso queste parole fatte scrivere a questo mio servo inutile. Siete tutti SERVI INUTILI, e teste di CAZZO! Io solo sono la vostra ESSENZA e sono VOI STESSI. L'ultimo tratto dell'esistenza, che è quello dell'INDIAMENTO, è dunque compiuto in questo vostro mondo reale. Voi lo avete realmente quando CONCEPITE IL BENE. Il poterlo FARE non sta a voi, anche se siete disegnati COME SE foste voi a sceglierlo. No, non siete voi! Sta nel rapporto che vi ho detto:

10^3 / 10^2 -10^1 E' questa VERITÀ che ordina tutto l'universo, in tutti i suoi apparenti gesti, tutti ivi contenuti e poi immaginati attraverso le regole qualitative che vi sono state imposte, come il SOFTWARE che poi VISUALIZZA una pura stringa di dati numerici. Trovate la MODESTIA di ritenervi poca cosa, perché IL DONO che ne verrà sarà che SIETE... NON VOI, MA DIO. Siete un DIO che oltrepasserà il LIMITE imposto alla vostra singolarità di adesso, e che potrà esistere a LIVELLO COMUNITARIO. Il cattolicesimo la chiama COMUNIONE DEI SANTI, ma essa è quella VITA INTIMA DI DIO così perfetta ed essenziale, che è – esiste al di fuori di ogni dubbio! - seppure senza il bisogno stesso che essa sia.

Finito di scrivere il 1° di luglio 2. 016 a 25 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 11 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Ultimissime sulla SEZIONE AUREA Ricavata dalla Formula che è 0,5 +1,25^0,5 = 1,6180339887498 essa tiene conto solo dei valori POSTI IN PRINCIPIO come 10^4, che – per principio matematico – rappresenta il volume dato da 10^3 in moto per tutto il suo ciclo 10. In principio, si impone 1 presente in 10^3, tanto che 999 è tutto il suo possibile spostamento nel suo riferimento totale. 999 = 2×(Romano+Antonio+Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) + (Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) 618 = 1×(Romano+Antonio+Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) + (Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) 381

= 66+78 +26+51+113+47 =(Romano+Antonio+Anna+Paolo+Torquato+Amodeo)

237

= 26+51+113+47 = (Anna+Paolo+Torquato+Amodeo)

144

= 66+78 = Romano+Antonio

93

= (26+51+113+47) -(66+78) =26+51+113+47 -66 -78=[(Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) - (Romano+Antonio)]

51

= [(Anna+Paolo+Torquato+Amodeo) – (Romano+Antonio)] -(144 -93) = PAOLO

42

= 93 -51 = Anna+Torquato+Amodeo – Romano -Antonio

9

= 51 -42 = PAOLO+ROMANO+ANTONIO – Anna -Torquato -Amodeo a base 9 tutti i 6 nomi ch'evolvono a 999

- 31

= -78 +47 = -Antonio +Amodeo

- 73

= -47 -26 = -Amodeo -Anna

-104

= -78 -26 = -Antonio -Anna

-177

= -78 -26 -26 -47 = -Amodeo -Antonio -Anna -Anna -Anna

e poi All'INFINITO NEGATIVO, tutto costruito sulla premessa negativa dei miei tre nomi comincianti per A.


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Questa serie DIVINA parte da due 42 42 42 84 126 210 336 546 9 42 51 - 31 00 33

882 1428

93 144 237 381

618

999

33

264

429

66

99 165

Ebbene in Bibbia si tratta proprio dei nomi dei due Gemelli

2310

3738 6.048 9786 15834

la differenza da 33 e 33

ESAU' e GIACOBBE

che valgono 42 ciascuno

Così chiamati in Bibbia 1,25 che con questo 1,25 sta a base della Serie Aurea formulata da

0,5 +1,25^0,5 =1,6180 E' l'intero a 10^4 dimensioni da cui la serie collocata sopra in mezzo, e che davvero media quella impostata sui 33 anni di Gesù, coi 2 gemelli G+Esaù – 42+42 – da cui il suo nome, che vale 48 Se incentriamo la serie sulle 66 dimensioni del 1° nome ROMANO e del 48=Gesù, abbiamo:

18

48

66

114

180

In cui GESU=48 ha il 18 a suo denominatore, tanto che 48 : 18 = 2,66 esprime il gemellaggio nell'infinito tempo 66=ROMANO. Se il rapporto vale per 10, 26,66 è DIO=26 nel tempo eterno di ROMANO. E abbiamo la “sorpresa” che sono capitoli FONDAMENTALI della Bibbia, mentre il 114 è tutto il Libro Sacro del Corano contenente 114 capitoli. ROMANO è il Mediatore tra GESU=48 e il CORANO.


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La Liturgia di oggi Sabato, 2 Luglio 2016 Sabato nella settimana della VI Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano

LETTURA Nm 3, 5-13 I leviti saranno miei. Lettura del libro dei Numeri. In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «FÀ avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo servizio. Essi assumeranno l'incarico suo e quello di tutta la comunità nei confronti della tenda del convegno, prestando servizio alla Dimora. E custodiranno tutti gli arredi della tenda del convegno e assumeranno l'incarico degli Israeliti, prestando servizio alla Dimora. Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli: saranno affidati completamente a lui da parte degli Israeliti. Tu incaricherai Aronne e i suoi figli di esercitare il sacerdozio; il profano che vi si accosterà sarà messo a morte». Il Signore parlò a Mosè e disse: «Ecco, io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti in terra d'Egitto, io consacrai a me in Israele ogni primogenito, sia dell'uomo sia del

bestiame; essi mi apparterranno. Io sono il Signore». Parola di Dio. SALMO Sal 94 Venite, acclamiamo al Signore. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. R. Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». R.


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Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. R. EPISTOLA Eb 7, 23-28 Cristo è l'unico e perfetto sommo sacerdote per l'eternità. Lettera agli Ebrei. Fratelli, i leviti sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo. Egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore. Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre. Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO Cfr Gv 15, 16 Alleluia. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, dice il Signore. Alleluia. VANGELO Lc 22, 24-30a Voi siete quelli che avete perseverato con me. Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Nacque tra gli apostoli una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l'ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno». Parola del Signore.


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Come avete modo di costatare, la Liturgia di oggi ha FISSATO il valore di Dio e del Figlio una volta per tutte, e così pure ho potuto fare io oggi, in cui vi ho dimostrato che alla base di una origine infinita, esistono i tre valori di un 26=DIO UNO, di un 78=DIO TRINO e di un 47 in cui il 10+30 è il Dio a dimensione 40 che crea in 7 giorni. Tutto il nome di Dio ha a fondamento questi tre nomi inizianti per la A. E questo nome – si badi molto bene – non è il MIO se per ME voi considerate il SINGOLO UOMO che io sono. Il mio UNITARIO ACCORPAMENTO è simile al corpo di un Asino e di un Somaro che sono caricati di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, ciascuno, nel mentre il 237, dato dai nomi tutti esclusi i primi due, sono lo strumento di differenziazione che poi, a partire dalle 999 unità contenute nelle 1.000, permettono di discendere ad una ANALISI sempre più antecedente, e fino all'infinito, costruita sul 26, sul suo triplo e sul 47.

Finito di scrivere il 2° di luglio 2. 016 a 24 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 10 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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La sezione aurea nei suoi nomi “divini” Uguale a 1,6180339887498...., laddove è posto IN PRINCIPIO assoluto il valore 1000 di 10^3, allora le quantità debbono essere tutte unitarie e riferite a 999 unità. Quelle del rapporto unitario in 999/1. Ma ai due estremi – quello dell'infinito SUPERIORE e quello dell'INFINITO INFERIORE a crescita negativa – scopriamo che la serie di Fibonacci regola esattamente le quantità di volte in cui cresce il nome intero di 381 unità, dato da Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo (o da ogni altro nome che valga gli equivalenti 66+78 +26+51+113+47 in questo preciso ordine). Al raggiungimento del 381 unitario si crea la divisione tra i primi due valori 66+78=144 e i restati quattro, uguali a 237. Tutto si riduce progressivamente e ordinatamente ai suoi valori fondamentali, e si scopre che essi sono i tre nomi inizianti per A. E' il cognome Amodeo, in positivo, +47, che ribalta il segno, attraverso la sottrazione del nome Antonio, che vale 78 in valore numerico. Così, 47 -78 dà -31, cui poi si somma -42, così come al +9 si somma in positivo il 42. Ciò perché a base della serie esistono in verità due 42, ma con uno zero asimmetrico quanto basti a che il valore positivo di partenza sia il +9 che poi evolve fino a +999 e oltre. Dopo di questo, i valori che si sommeranno incrementandosi come la serie divina sono il 26=DIO, il 78 che è il suo valore trino e il 47 che somma l'opera 7 all'unità e Trinità basata sul 10.


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Domenica, 3 Luglio 2016

VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE Anno C Rito Ambrosiano LETTURA Gs 24, 1-2a. 15b-27 L'assemblea e l'alleanza di Sichem. Lettura del libro di Giosuè. In quei giorni. Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio». Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà». Il popolo rispose a Giosuè: «No! Noi serviremo il Signore». Giosuè disse allora al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelti il Signore per servirlo!». Risposero: «Siamo testimoni!». «Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio d'Israele!». Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!». Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza per il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio. Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto la quercia che era nel santuario del Signore. Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: «Ecco: questa pietra sarà una testimonianza per noi, perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servirà quindi da testimonianza per voi, perché non rinneghiate il vostro Dio». Parola di Dio.


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EPISTOLA 1 Ts 1, 2-10 Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero. Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.

Fratelli, rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall'ira che viene. Parola di Dio.

VANGELO Gv 6, 59-69 Signore, a chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore.


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La Liturgia e le “dure” parole di oggi Si tratta di scegliere CHI SEGUIRE, QUALE DIO SEGUIRE. Io vi ho dimostrato il prodigio insito in un nome divino che nasce dall'INFINITO in negativo ed è fondato sui numeri 26=DIO=ANNA. L'altro nome, che rimanda alle nozze tra il Dio Uno e il Dio Trino, è proprio quello dello Sposto della Sant'Anna madre di Maria Santissima, il cui nome è stato Gioacchino. GIOACCHINO vale 7+9+13+1+3+3+8+9+12+13 = 78 ANTONIO vale 1+12+18+13+12+9+13= 78 ANNA vale 1+12+12+1 = 26 DIO vale 4+9+13 =26 YHWH vale 10+5+6+5 = 26 ed è un creatore di un anno in 7 giorni moltiplicati per (26+26), per il DIO YHWH. AMODEO vale 1+11+13+4+5+13 = 47 ed è un Dio 10+30 che crea in 7 giorni. TAMAR vale 18+1+11+1+16 = 47 ed è la mamma vedova di RO (Er ed Onan) in Bibbia, 1,38. Ma nel nostro caso è la sposa di Amodeo Luigi, negli estremi congiunti di BaratTA MARiannina. GESU' -1 = 48-1 è tutto il moto di 1 che esiste nel 48=GESU' e si chiama Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo La progressione DIVINA nella sua armonia nasce da questi tre valori, del Dio Uno e Trino in Anna e Gioacchino, i soli due nonni umani di Gesù Cristo. Quando io vi indico DIO in questo NOME, la mia parola è dura e molti si comportano esattamente come descritto dal vangelo di oggi: “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.”. Io rivolgendomi a voi che dubitate che Dio possa avere assunto proprio questi 6 nomi, dico anche a voi: “Volete andarvene anche voi?” Dov'è quel mio PIETRO che risponda a me nello stesso modo? Ebbene io NON AVRÒ' UN PIETRO che risponda alle mie RAGIONI opponendo solo le CONVINZIONI della sua fede. Io MOSTRO DIO nei valori della progressione assolutamente armonica che poi assume anche il nome di GESU=48, un valore che aggiunge alle 47 dimensioni di AMODEO e di TAMAR la sua stessa unità di Riferimento, e 47/1 unità sono in totale le 48 che esistono. Allora questi tre valori, al tempo di Gesù, furono ANNA GIOACCHINO e 1 che esiste e avanza di 47 nel nome di 48=GESU'


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Le “PAROLE” di VITA ETERNA sono queste PAROLE che DENOMINANO DIO in colui che è quello che è PURA ED ETERNA ARMONIA. Che queste PAROLE danno il nome ai Santi Anna e Gioacchino e ad uno che viene da Gesù come si viene da un Figlio ed è nel segno del nome di quella MARIAH da cui trascende un HAI R.AM (Romano Amodeo come quello Sposo tuo che è lo Spirito santo... è solo una questione di DARE I GIUSTI NOMI. Se lo pose questo problema, san Tommaso d'Aquino quando – considerando come PADRE e FIGLIO fossero nomi di persone reali nel loro modo di essere, si chiese qual fosse il NOME PROPRIO da dare allo Spirito santo. E concluse che il solo nome che potesse avere, sarebbe quello di AMOR=41, uno che esiste in questo dualismo di due 42, come i nomi di ESAU' e di GIACOBBE, che valgono tutti e due 42 e sono i capostipiti di questa sezione aurea che comincia con 42 e 42, in cui il primo parte da -31 e va fino al positivo di +9, per proseguire con l'altro Gemello DENOMINATO in Bibbia 1,25, quello in cui IL SIGNORE rivela la Sezione aurea.

Bibbia, 1, 25, versetto 23 (e questo presento io, nato 1, 25, oggi, a 23 giorni da San Gioacchino e Sant'Anna il 26 luglio imminente in cui il Signore in me tornerà in cielo!) Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». 42=GIACOBBE (il maggiore rispetto all'altro Gemello abbassato a 9, da 31 unità sottratte al 42=ESAU') servirà il più piccolo 9, e otterrà 42+9=51, l'unità di 100/2 che poi determina il mio 4° nome PAOLO, come quando Gesù serve a SAULO e ne muta il nome in quello convertito di PAOLO, con una conversione celebrata nel giorno della MIA NASCITA, di me, PAOLO nel 4° nome. Poi PAOLO è il maggiore, rispetto a GIACOBBE, ma lo serve, perché lo antepone al suo 51 e con lui diventa 93, che è la mediazione di una terna di nomi quali esattamente Torquato+Anna+Amodeo = 113+26+47 = 186 che è 93+93 Poi uno di questi due, che è


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maggiore di Paolo, serve Paolo e lo somma a se stesso, ottenendo con 93+51=144 i primi due nomi di Romano Antonio. Un 144 che è maggiore di 93, ma che poi lo serve e lo somma a se stesso raggiungendo il 237 che sono i quattro nomi dopo Romano Antonio. Che sono Anna Paolo Torquato Amodeo che sono maggiori di 144, ma che lo servono e con esso raggiungono l'unità di tutto il nome che vale 381. Insomma questo vale PER SEMPRE, ossia all'infinito!

Signore, da CHI andremo? TU SOLO hai PAROLE (ovvero questi tuoi 6 nomi) di VITA ETERNA (denominazioni che sono LA VITA INFINITA ED ETERNA di una progressione divina e senza alcun limite, né in positivo, né in negativo. Mostrando questa progressione che comincia dai due, ESAU=42 e GIACOBBE=42, essa è esattamente questa, verso l'alto:

42 42 84 126 210 336 546 882 1428 2310 3738 6.048 9786 15834 9 42 51 93 144 237 381 618 999 è la stessa che parte da 9 - 31 00 33

33

66

99 165

264

429

è la differenza che parte da 33 e 33

da questa terza che vi appare come – al di sotto di questa serie – ci sia nascosta questa ANIMA che, vicina al 100 come le 99 unità in esso contenute, lo divide in quantità terze e poi le espande per le stesse, essendo 165 dato da 99 sommato ai suoi due terze, essendo il 264 quattro volte il 66 che è i suoi due terzi, e così via. ed è

Questa progressione, che comincia dai due gemelli 33 e 33, è la stessa che sembra partire dai due numero 9 e 42 che non sembrano essere GEMELLI, ma che invece lo sono. Infatti anche quel 9 è un 42 in crescita, quando parte da -31 e arriva a +9, cui poi si aggiunge il gemello di Genesi 25. Ora avete mai “letto” un testo sacro allo stesso modo cui vi invito io ora, dimostrandovi che tutto è poi VERAMENTE COSI? Forse che i nomi ESAU e GIACOBBE dei due gemelli, non sono lo stesso 42, anche se ESAU' vale 4 e vale 8 (in numero di lettere) Giacobbe? E forse che 48=GESU' non affianca i due nomi nel numero delle loro lettere? Voi – lo so – fate fatica ad accettare un Bibbia che sia valida se scritta in ITALIANO... Ma forse il Nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, è quello di uno nato in Israele? O in Cina? DIO – DENOMINATOSI in un ITALIANO – ha la sua BIBBIA autentica solo quando essa è scritta in Italiano.


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Voi poi credete che ci sia un verso nel FARE, per cui sia INCONTESTABILE che il testo Ebraico sia PRIMA di quello scritto in lingua italiana... Ma se cessate di opporvi a farvi CIRCONCIDERE quella vostra testa di cavolo che vi fa credere PRIMA il PASSATO, del FUTURO, per cui sarebbe la versione in italiano una versione da quella più antica, e arrivate a capire che esiste per primo quello che voi VEDETE per ultimo, come la versione ITALIANA, allora vi convincerete che se una Bibbia è scritta PRIMA dell'altra, quella è l'ITALIANA, per cui mentre credete l'italiana dedotta dalla versione della antica, il vero è l'esatto contrario: è l'Ebraica che è derivata da questa Italiana... che esiste prima. Il PRIMA riguarda il TEMPO e non lo spazio. Se c'è un TRENO che avanza con una carrozza sola, quello è il LOCOMOTORE. Una carrozza AGGIUNTA al locomotore è posta DOPO di esso, e se sono 9 carrozze ad avanzare da destra a sinistra come il treno giustamente numerato in una esistenza iniziale da destra come

<----------- 987654321 Tu che sei “QUI” <----------- 98765432 1 vedrai arrivare prima la 9 e solo PER ULTIMA la 1a carrozza del treno, quella posta IN PRINCIPIO e tutte le altre poste “dopo” di questo principio, e dunque più a sinistra di quel PRINCIPIO ESTREMO. Questo PRINCIPIO sta nel FUTURO e non sta nel Passato rispetto a ora. La PRIMA versione della Bibbia è quella che – ora – non è stata ancora scritta! Quella Italiana – di ora – è la versione di quella PRIMA collocata nel futuro rispetto a ora. Quella Ebraica è la versione Ultima. Ma – laddove IN MEDIO STAT VIRTUS, questo PRESENTE collocato in mezzo è il più IN AVANTI, quello che esiste PRIMA rispetto a quelli che conosciamo nel passato, come valore estremo posto rispetto a quella sua antitesi che è il Futuro. Finito di scrivere il 3 luglio 2. 016 a 23 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 9 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Oggi è “IL TEMPO” della profezia di Daniele: i 1290 giorni dopo quello dell'Abominio della Desolazione Negli USA è il giorno dell'indipendenza. E questa è la liberazione: non dipendere più dal marasma delle “opinioni opinabili” ma da una verità scritta e “nominata” perfettamente in Bibbia, in cui alla VERITÀ ETERNA la Provvidenza Divina ha voluto dare “il suo nome”, rivelato in Bibbia, 1,25 e 1,38


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La sezione aurea nei suoi nomi “divini” Uguale a 1,6180339887498...., laddove è posto IN PRINCIPIO assoluto il valore 1000 di 10^3, allora le quantità debbono essere tutte unitarie e riferite a 999 unità. Quelle del rapporto unitario in 999/1. Ma ai due estremi – quello dell'infinito SUPERIORE e quello dell'INFINITO INFERIORE a crescita negativa – scopriamo che la serie di Fibonacci regola esattamente le quantità di volte in cui cresce il nome intero di 381 unità, dato da Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo (o da ogni altro nome che valga gli equivalenti 66+78 +26+51+113+47 in questo preciso ordine). Al raggiungimento del 381 unitario si crea la divisione tra i primi due valori 66+78=144 e i restati quattro, uguali a 237. Tutto si riduce progressivamente e ordinatamente ai suoi valori fondamentali, e si scopre che essi sono i tre nomi inizianti per A. E' il cognome Amodeo, in positivo, +47, che ribalta il segno, attraverso la sottrazione del nome Antonio, che vale 78 in valore numerico. Così, 47 -78 dà -31, cui poi si somma -42, così come al +9 si somma in positivo il 42. Ciò perché a base della serie esistono in verità due 42, ma con uno zero asimmetrico quanto basti a che il valore positivo di partenza sia il +9 che poi evolve fino a +999 e oltre. Dopo di questo, i valori che si sommeranno incrementandosi come la serie divina sono il 26=DIO, il 78 che è il suo valore trino e il 47 che somma l'opera 7 all'unità e Trinità basata sul 10.


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Lunedì, 4 Luglio 2016 Lunedì nella settimana della VII Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano LETTURA Gs 6, 6-17. 20 Le mura di Gerico. Lettura del libro di Giosuè. In quei giorni. Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: «Portate l'arca dell'alleanza; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca del Signore». E al popolo disse: «Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all'arca del Signore». Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di corno d'ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l'arca dell'alleanza del Signore li seguiva. Il gruppo armato marciava davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l'arca; si procedeva al suono delle trombe. Giosuè aveva dato quest'ordine al popolo: «Non lanciate il grido di guerra, non alzate la voce e non esca parola dalla vostra bocca fino al giorno in cui vi dirò di gridare. Allora griderete». L'arca del Signore girò intorno alla città, percorrendone il perimetro una volta. Poi tornarono nell'accampamento e passarono la notte nell'accampamento. Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l'arca del Signore; i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca del Signore, procedevano suonando le trombe.

Il gruppo armato marciava davanti a loro e la retroguardia seguiva l'arca del Signore; si procedeva al suono delle trombe. Il secondo giorno girarono intorno alla città una volta e tornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni. Il settimo giorno si alzarono allo spuntare dell'alba e girarono intorno alla città sette volte, secondo questo cerimoniale; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città. Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: «Lanciate il grido di guerra, perché il Signore vi consegna la città. Questa città, con quanto vi è in essa, sarà votata allo sterminio per il Signore. Rimarrà in vita soltanto la prostituta Raab e chiunque è in casa con lei, perché ha nascosto i messaggeri inviati da noi». Il popolo lanciò il grido di guerra e suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba e lanciò un grande grido di guerra, le mura della città crollarono su se stesse; il popolo salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e si impadronirono della città. Parola di Dio.


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VANGELO Lc 9,37-45 Lettura del Vangelo secondo Luca.

Conduci qui tuo figlio». Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò a terra scuotendolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito impuro, guarì il fanciullo e lo consegnò a suo padre. E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio.

In quel tempo. Quando furono discesi dal monte, una grande folla venne incontro al Signore Gesù. A un tratto, dalla folla un uomo si mise a gridare: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho!Ecco, uno spirito lo afferra e improvvisamente si mette a gridare, lo scuote, provocandogli bava alla bocca, se ne allontana a stento e lo lascia sfinito. Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».

Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».

(Crollo delle Mura di Gerico impersonate dal crollo di Gesù Cristo)

Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò?

Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. Parola del Signore.

La profezia di Daniele definisce “giorno dell'Abominio della desolazione” quello della seconda risalita in cielo, di Gesù. Ancora più “sconsolata” della prima: per essere ritornato, nella maggior gloria del Padre Suo e di non essere stato voluto riconoscere da nessuno, nonostante si fosse dichiarato alla Chiesa, dicendole: “Sono io, sono tornato”. La normale “desolazione” toccò la prima volta a Gesù quando gridò in punto di morte il Salmo 21.22 che recita: “Eli Eli lemà sabactani?” (Dio, Dio, perché mi hai abbandonato?). Era desolato Gesù, ma non come quando al termine del 21-22 dicembre 2.012 fu conclusa la sua opera, 4 giorni prima che terminassero i 2.000 anni da quando, a 12 compiuti, iniziò a occuparsi delle cose del Padre Suo.


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La Liturgia e le “dure” parole di oggi Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Nel vangelo di oggi la cosa che preme a Gesù di far conoscere è che sarà sacrificato. Non usa mezzi termini, Gesù. Dice infatti:

«Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Ma sono le stesse parole che dice il Padre suo in me in questi ultimi suoi giorni:

«Mettetevi bene in mente queste parole: il Padre dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Sulla “Fine del Tempo” la chiedeste al Figlio e vi rispose di prestare attenzione alla profezia di Daniele: “Quando vederete in luogo santo l'Abominio della Desolazione di cui vi parlò il Profeta Daniele, scattano (e scattarono, il 21-22 dicembre 2.012) i primi 1290 giorni che si concludono OGGI. Vi saranno poi 1335 TEMPI (perché sono +1, il valore unitario del denominatore) a renderli con 1290 +1335+1 quel 2626 che rivela Dio=26 sia a dimensione 100 sia a quella dei suoi centesimi. Vi sarà a questo punto “la metà di un tempo” e i 2626 si dimezzeranno nei 1335 che scadono il 26 di luglio, giorno che esalta la santità dei Nonni umani del Figlio dell'Uomo Gesù Cristo. Sì, perché io l'ho detto a tutti, ma nessuno se lo vuol mettere bene in testa! Nonostante tutti i segni dati sul MIO NOME DIVINO che è il valore dell'ESSENZA di ogni cosa dall'infinita piccolezza all'infinita grandezza! Ma Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo sta per esser consegnato nelle mani dei suoi carnefici. Mettetevelo bene in testa! .


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Finito di scrivere il 4 luglio 2. 016 a 22 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 8 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Oggi facciamo un po' i conti: “quanto fa 9 -(42 -9)?” La serie discendente da 999/1, data da 999 – 381 = 618 999 – 618 = 381 618 –381 = +237 +381 -237 = +144 +237 -144 = +93 +144 -93 = +51 +93 -51 = +42 +51 -42 = +9 evolverebbe in +42 -9 = +33 che ha ricominciato a crescere … a meno che non si scenda nei valori negativi... Ma è giusto allora che sia un -33?. Nel calcolo algebrico, -33 +42 =+9 con certezza. Con la stessa certezza -1 +1 = 0. Ma osserviamo come stanno le cose “in assoluto”. +1 0 - 1 Questa terna mostra che +1, per ribaltarsi in -1, compiendo due movimenti unitari passa da un 1° a un 3°. Pertanto, se noi desideriamo calcolare in valore negativo quel +33, dobbiamo togliere di mezzo, virtualmente, quei due valori di -1 e +1 che stanno al posto di uno ZERO che zero non è ma la sintesi di +1 e di -1. Pertanto la serie deve DECRESCERE in modo tale che il +33 si muti in -31. A questo punto sembra che l'algebra che impone che -31 +42 porti a +11... è forse sbagliata? Infatti se la risalita da -31, per 42 posizioni è uguale a 42 -31 =+11, come mai potrebbero ridursi a sole 9?


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Va detto di sostanziale questo: UNO, per essere davvero UNO implica i due valori di 1/1 =N/N -1, esso pure, implica le due unità di un negativo -1/1 = - N/N. Il calcolo UNITARIO trascura sempre una unità, tanto che per avere 9 UNITÀ, dobbiamo averne le 10 di 9/1. E' evidente che queste 10 posizioni positive, sopra lo zero, sono 9 unità. Noi dobbiamo partire sempre da UN PRINCIPIO, tanto che il suo spostamento uguale a 9 volte il principio unitario sia uguale a 9+1=10. Passare da -9 a +9 implica uno spostamento di 18 volte un principio, dato dallo 0 interposto, che in se vale la somma di +1 e di -1. In tal modo, mentre l'algebra ci informa che INVERTIRE una condizione di possesso da una di 9 in dovere a un 9 in avere occorre crescere di 18, noi in sostanza stiamo calcolando il flusso unitario 18 di un piano a due lati opposti +1 e -1, che è a dimensione 2 ma che è virtualmente azzerata. Noi siamo “assecondati” dal fatto che da -9/1 a +9/1, in un calcolo che resti unitario, si seguiti a trascurare l'esistenza dei due denominatori, passando da un valore UNITARIO ma negativo ad uno che resta UNITARIO ma semplicemente ribalta un DEBITO in un CREDITO. In tutto questo, la dimensione ZERO resta realmente sempre composta da +1 (l'unità in positivo) e -1 (l'unità in negativo). Se noi “semplicemente” vogliamo mutare il segno e passare dal MENO 1 al PIÙ' 1 che sono numeri uguali nel loro valore UNO dobbiamo compiere due scatti. Salire prima da -1 a zero, e poi da zero ancora a +1. Avremo allora che numeri aventi lo stesso valore, come due 33, per essere uguali, se uno resta +33, l'altro discende inevitabilmente a -31 pagando in un certo senso lo “scotto” dell'inversione. Infatti, quando in Bibbia 1,25 si racconta che esistono DUE NAZIONI e poi DUE POPOLI, si denomina NAZIONE tutto il campo dei numeri POSITIVI da una parte, e dei numeri NEGATIVI dall'altra. All'interno di questi due DIFFERENTI contesti, la Bibbia descrive l'esistenza dei due POPOLI che sono i numeri insiti in questa due NAZIONI contrapposte. Il Signore infatti spiega a Rebecca: Genesi 25,23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;


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Parla dei NUMERI dunque come la popolazione che esistono nei due STATI che sono quello POSITIVO e quello NEGATIVO. Sono opposti e contrastanti tra di loro. Per forza tanta sofferenza nel grembo di REBECCA. Ma poi continua in questo modo: < un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». Si parte dunque da MENO 42 e PIÙ' 42 in cui +42 è una popolazione di 42 unità che sono maggiori di quella contrapposta come -42. Se noi dessimo retta al loro valore “inverso” tra di loro, dovremmo calcolare:

42/1

+ 1/42

= (42×42 +1) /42 = 1.765 / 42 = 42,02380

Limitandoci alla considerazione dei valori posti come 10^4, in principio, avremmo che un popolo vale 42 e l'altro 0,02380. Immediatamente scatta la presenza di due gemelli in Bibbia 1,38. Il loro concorso, ossia il prodotto tra 42 e 0,0238 determina 0,999. Insomma la serie che discende da 999 unità interne alla mille, dunque millesime vale proprio quanto il concorso tra questi due 42, di cui uno è MULTIPLO di 1 e l'altro – come valore negativo – è un suo sottomultiplo, grande esattamente 1/42 = 0,02380. Se cercate questo 238 nella serie discendente, lo trovate ridotto di 1, come il 1.000 è ridotto di 1 in 999. 999 618 381 237 144 93 51 42 Quando con l'algebra noi semplicemente sottraiamo i due popoli, che sono 42 persone in campo POSITIVO e NEGATIVO, ma sono solo uguali, perché è il CAMPO, è la NAZIONE ad essere CONTRAPPOSTA, 42 -42 = 0 Ma se noi discendiamo da 42 fino allo STATO opposto di -42, noi siamo scesi di 42+42+2=86, perché siamo passati da 42/1 a meno 42/1 il che implica 86 dimensioni. Allorché due di esse si sintetizzano come +1 e -1 a zero, noi abbiamo pagato il necessario COSTO per passare da una NAZIONE POSITIVA ad una NEGATIVA. Quest2 42 dimensioni sono davvero rappresentative di una dinamica totale e creativa. Un DIO che crei in 6 giorni, riposando


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poi per l'unità posta a denominatore, si compone in una OPERA a 7 dimensioni, il cui lavoro totale implica le 6 date dai sei versi che esistono nei tre parametri lineari che compongono l'unità tridimensionale del volume. 7 volte 6, uguale a 42 combina tutta l'OPERA con tutto il lavoro collocato nel suo interno. Pertanto, quando Bibbia, 1,25 presenta il Signore che dice IL VERO a REBECCA, le comunica che esistono lo STATO dei numeri positivi e quello dei numeri negativi, in cui esistono due gemelli che valgono 42. Quando essi sono nominati in ESAU e in GIACOBBE... ESAU=5+17+1+19=42, un nome dato da 4 cifre, e – laddove il 1° vale 10 – vale un 40 in cifre. GIACOBBE=7+9+1+3+13+2+2+5=42 un nome dato da 8 cifre, e – laddove il 2° vale 1 – vale un 8 in cifre. Questa coppia vale per 40+8=48, se tra i due esiste la stessa gerarchia naturale che dimensiona un minuto primo che vale 60 minuti secondi, ossia a 10 secondi che esistono in tutti e sei i versi. Un minuto primo, sommato ad un solo minuto secondo vale 61, ma quando anche il secondo esiste in tutti e 6 i suoi versi unitari, 66 indica 60 nel primo sommato al suo secondo che vale in suo decimo. Questo per dire che quando ESAU' è un primo a 4 cifre, vale 40 quando si presenta nella stessa dimensione del secondo. Allora questi due così nominati in 4 e 8 cifre valgono correttamente il 48=GESU', nome “combinato” attraverso il primato della G nel nome del secondo, e il nome del primo decurtato del valore 1 del suo primato. Poiché è la A=1 nel nome che è esattamente ESAU', il nome ESATTO che ne deriva è GESU' e vale 7+5+17+19=48. A questo punto abbiamo ottenuto due gerarchie di riferimento. La prima, in condizioni egualitarie, pone 60+6 il valore dato da sei secondi in tutto il loro ciclo che vale 10 volte il sei. Dunque 66. Il secondo riferimento collega questo 66 al 33 dato dalla esatta differenza tra 42 e 9. Io vi mostro le due serie che sto calcolando, facendovi vedere a che cosa si riferiscono se noi partiamo con i due valori 42 che sono uguali, come accade in quella di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, partendo da 42 e da 42, ossia nel valore grande 42 volte di più, in ragione di 42 “popoli”

42 42 84 126 210 336 546 882 1428 2310 3738 6.048 9786 15834 9 42 51 93 144 237 381 618 999 è la stessa che parte da 9

-31 00 33

33

66

99 165

264

429

è la differenza che parte da 33 e 33


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il primo termine, non è il -33 unitario ma il -31 ASSOLUTO, essendo passato in campo negativo, il che ha chiesto un -2 in assoluto.

Genesi 25,23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; Parla dei NUMERI dunque come la popolazione che esistono nei due STATI che sono quello POSITIVO e quello NEGATIVO. Sono opposti e contrastanti tra di loro. Per forza tanta sofferenza nel grembo di REBECCA. Ma poi continua in questo modo: < un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». Tra i due POPOLI questo a lato è IL MAGGIORE, e vale le 9 unità che sono 10 in tutto, valendo quanto il ciclo 10 che detta legge nel sistema posto IN PRINCIPIO di 10^3, che è 10^4 quando avanza di 10 volte. Il POPOLO MINORE diventa la forma Una e Trina determinata da 31 unità, che sono le 32 di 2^5. Queste 42, estese per 24 ore, sono 66, tutto il moto di 1 secondo che avanza di 10 e vale un 1° solo in una linea, mentre le 11 unità in linea, estese alla 6 dello spazio, ossia al compimento di tutto il lavoro, portano a 66.


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Bibbia li definisce in tutti i discendenti di Giacobbe (mogli escluse) che entrarono in Egitto. Sommati a Giacobbe, Giuseppe e i suoi due figli diventano 70. Formeranno ISRAELE. Voi dovete questo che vi sto spiegando a Giovanni RAGUSA, che è CHI MI E' “PROSSIMO” in questa ultima fase della mia vita reale. Lui, assieme a Giovanna TESTA, che mi governa questa povera STALLA in cui DIO si è installato, il dio DELLA VERITÀ. Giovanni, che è il titolare del bar in cui io ormai da circa tre anni uso il Gabinetto, ha avuto il nome suo da questo suo servizio espresso nei confronti di un RA che G. USA (il gabinetto usa) nel suo BAR. Importantissimi tutti i BAR della mia vita, da quello di mia madre, BARATTA, atta al BAR, a quello uno e trino di mia cugina BAR-BARa BARatta, che mi ha calamitato a Saronno, in cui a CASSINA FERRARA, CÀ SI' Napoletano Felittese R, RA RA. Giovanna TESTA è chi ha in cura la mia casa!, e T est A. e la Croce è di Amodeo. Ebbene Giovanni. di un RA che il Gabinetto usa nel suo bar, ha il MERITO di queste precisazioni riguardanti un 42 che si riduce a 31, ma nella scansione 33+33 di un 66=ROMANO. Quando si è “rassegnato” ad essere l'ultimo dei miei discepoli, e ha udito che io – sottraendo un 9 al 42 ne ottenessi un 31 e non un 33, mi ha contrapposto tutta la sua OSSERVAZIONE, seria, e non condiscendente, e tale da riscontrare quelli che sembravano essere semplicemente dei miei errori. Mi ha infatti detto: <<Ma 42 meno 9 non fa 31, fa 33!>> Io “davo per scontato0 che – passando da uno STATO POSITIVO ad uno stato opposto nel NEGATIVO – il 33 si riducesse a 31. Ma non era chiaro, non era evidente ed era contraddetto dall'algebra. Se Giovanni RAGUSA, che usa anche la TESTA, non avesse opposto le sue osservazioni, questa PRESA DI COSCIENZA fatta oggi, non ci sarebbe stata, e chiunque avesse osservato come il RAGUSA avrebbe avuto ragione. Dunque Giovanni ha consentito una RAGIONE “trascendente” la ragione, ma non OPPOSTA alla ragione, poiché situata in una NAZIONE OPPOSTA. Dal canto suo, l'altro GIOVANNI che ho intorno, come l'unico GIOVANNI che fu ai piedi della croce del Figlio, è una GIOVANNA, e il suo cognome TESTA mi addita il mio imminente futuro: io perderò la mia Testa, e sarà la sua, negli anni a venire ad occuparsi della mia casa. Oggi, in cui io faccio i conti, ho incontrato la sola persona che mi è stata davvero a cuore, qui a Saronno e con la quale avrei


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voluto “fare i conti”. Era vestita di rosa è – cosa stranissima – mi ha salutato pronunciando il mio nome, con un Ciao Romano! Forse è davvero il giorno della resa dei conti. Nella liturgia della messa di oggi, nel rito ambrosiano, c'è – evidentissima! - questa “resa dei conti”. ,


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5 luglio 2.106

Martedì nella settimana della VII Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano LETTURA Gs 24, 1-16 L'assemblea di Sichem e la confermata fedeltà dell'alleanza. Lettura del libro di Giosuè.

In quei giorni. Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri dèi. Io presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. A Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; assegnai a Esaù il possesso della zona montuosa di Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. In seguito mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci uscire. Feci uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, ma essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. Vi feci entrare nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente

del Giordano. Vi attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. In seguito Balak, figlio di Sippor, re di Moab, si levò e attaccò Israele. Mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse. Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette benedirvi. Così vi liberai dalle sue mani. Attraversaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li consegnai in mano vostra. Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due re amorrei non con la tua spada né con il tuo arco.Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato". Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integrità e fedeltà. Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore. Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi!». Parola di Dio.


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SALMO Sal 123 Il Signore è fedele alla sua alleanza. Se il Signore non fosse stato per noi - lo dica Israele -, se il Signore non fosse stato per noi, quando eravamo assaliti, allora ci avrebbero inghiottiti vivi, quando divampò contro di noi la loro collera. R. Allora le acque ci avrebbero travolti, un torrente ci avrebbe sommersi; allora ci avrebbero sommersi acque impetuose. R. Sia benedetto il Signore, che non ci ha consegnati in preda ai loro denti. Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori: il laccio si è spezzato e noi siamo scampati. R.

CANTO AL VANGELO Cfr Fil 2, 10-11 Alleluia. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore»! Alleluia. VANGELO Lc 9, 46-50 Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora il Signore Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». Parola del Signore.


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La Liturgia e le parole di oggi Gli Amorrei, i “rei” contro Amo.R, sgominati dal Signore sono il segno saliente nella lettura di oggi. Non è casuale il nome così emblematico di questo popolo. Il Signore che incita gli Israeliti a seguirlo, raccontando le sue vittorie, che hanno messo in mano agli ebrei campi che non coltivarono e città che non costruirono, incita gli uomini all'atto finale di fede nella verità dell'annuncio divino. Gesù, che nel vangelo di oggi esalta gli ultimi e l'accoglienza dovuta ad essi, sta ricordando all'umanità di questi tempi, che lascia la sua casa in un Esodo dalle proporzioni sempre più grandi, che il Signore stesso, che rappresenta il valore medio di tutta la vita è nelle ultime giornate del suo stesso cammino reale tra gli uomini. Non è dunque il tempo di arroccarsi dietro le sigle e gli emblemi delle nazioni, ma di porsi tutti a tu per tu con la verità, perché chiunque non va deliberatamente contro di essa è certamente a favore di essa.

Finito di scrivere il 5 luglio 2. 016 a 21 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 7 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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Oggi inizia l'ultimo cammino, di 10 giorni, in 10 che vanno alla Gerusalemme celeste Mi restano da vivere così tanti giorni quanti le venti lettere di poco più dei miei primi tre nomi, “trascesi” se si buttano le reti dalla parte destra della Barca, e si ottiene la “pesca miracolosa”.

ROMANO ANTONIO ANNA PAO O <A PANNA>, O <I NOT>, <NÃO>, N. AMOR Il che “trascende” evidentemente un andare incontro o verso il coronamento di una opera dolce, che culmina così come la panna completa un gelato, o verso un rifiuto mondiale rivelato da un mondiale <IO NO!> detto in inglese e in portoghese o semplicemente con l'iniziale N di un diniego secondo ogni linguaggio opposto all'AMOR, quando si è installato nella povera stalla di un uomo pieno di NO e di Rifiuti, come AMOdeo Romano. Sono in viaggio verso la Gerusalemme celeste e la liturgia della Chiesa Cattolica, nel rito Ambrosiano di un AMBROGIO impostato su AMB. RO e GIO, su ambedue, Romano e Gioshua, “fedelmente” accompagna questo finale cammino verso questo luogo. E' una Gerusalemme che nella prima lettura è messa a ferro e fuoco. Nel vangelo di Gesù, due discepoli, posti davanti a... <I NOT>, <NÃO>, N. AMOR ossia al rifiuto opposto, da un villaggio di Samaritani, a ricevere degnamente il Signore in viaggio verso il suo personale sacrificio, chiedono al Figlio di Dio se egli vuole che un fuoco divino scenda dal cielo e li consumi. Solo un rimprovero il Signore contrappone, ma non al villaggio dei Samaritani, bensì proprio ai due apostoli Giacomo e Giovanni che gli hanno proposto quel gesto brutale. Era scritto nel libro dei Giudici che Gerusalemme fosse passata a fil di spada e abbandonata alle fiamme. La morte di GIOSUÈ'... di GIOShUa E'. Chi – dopo MOSE', in A-MODE'-O è Dio – e “veramente” porta nella TERRA PROMESSA gli Ebrei, GIOSHUA E', nel nome di GIOSUÈ'. La TERRA – nel divino segno del R.A. TRE in romano – la vedremo messa nelle mani d'un GIUDA trascendente il tradimento di GESU'. I CANANEI “trascendono” che C. (Cristo), nell'altro estremo E' I. (è Iesus in romano), che è AN(tonio) e AN(na) lì nel bel mezzo.


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Mercoledì, 6 Luglio 2016 Mercoledì nella settimana della VII Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano LETTURA Gdc 1, 1-8 Morte di Giosuè e devastazione della Gerusalemme cananea. Lettura del libro dei Giudici. In quei giorni. Dopo la morte di Giosuè, gli Israeliti consultarono il Signore dicendo: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i Cananei?». Il Signore rispose: «Salirà Giuda: ecco, ho messo la terra nelle sue mani». (il suo tradimento è un divino disegno) Allora Giuda disse a suo fratello Simeone: «Sali con me nel territorio che mi è toccato in sorte, e combattiamo contro i Cananei; poi anch'io verrò con te in quello che ti è toccato in sorte». Simeone andò con lui. Giuda dunque salì, e il Signore mise nelle loro mani i Cananei e i Perizziti; sconfissero a Bezek diecimila uomini. A Bezek trovarono Adonì-Bezek, l'attaccarono e sconfissero i Cananei e i Perizziti. Adonì-Bezek fuggì, ma essi lo inseguirono, lo catturarono e gli amputarono i pollici e gli alluci. Adonì-Bezek disse: «Settanta re, con i pollici e gli alluci amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Dio mi ripaga quel che ho fatto».

Lo condussero poi a Gerusalemme, dove morì. I figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; la passarono a fil di spada e l'abbandonarono alle fiamme. Parola di Dio. VANGELO Lc 9, 51-56 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, il Signore Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Parola del Signore.

Tutto è assai chiaro! La lotta di GIUDA contro i CANANEI è contro quel Gesù che ha in ANTONIO=78 e ANNA=26 il 78 e 26 dello stesso Dio Trino ed Uno di GIOACCHINO=78 ed ANNA, nonni di Gesù Cristo e celebrati il 26 luglio in cui la GERUSALEMME CANANEA sarà incendiata! L'attacco a Gerusalemme c'è stato! La Città che rappresenta DIO fu passata al fil di spada. Non è una probabilità, ma un EVENTO ATTUATO.


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Le tappe del prossimo cammino Domani sarà persa la O di PAOLO e resterà solo il PÀ, il PADRE. Difatti domani è il 7-7 che è il 109° anniversario della nascita del mio PÀ, nato 7-7-7. Ma il messaggio trascendente, che resterà

ROMANO ANTONIO ANNA PA <A PANNA>, O <I NOT>, <NÃO>, N. AMOR domani perde ogni alternativa. Non è più in bilico tra il SUCCESSO della PANNA su un gelato, o l'insuccesso di quanto viene negato in ogni possibile lingua. Domani tutto è <A PANNA> e si poggia <Up> (letto AP) <ANNA>, che è la trionfatrice unica della PROGRESSIONE DIVINA, quando comincia dall'infinito negativo di: meno N <Anna Amodeo> meno N-1 <Anna Antonio> ed evolve in relazione alla serie -13 -8 -5 -3 -2 -1 -1 meno 13 <Anna Amodeo> meno 8 <Anna Antonio> = -13 (73) -8 (104)

= -1.936 anno di fidanzamento dei miei genitori

meno 8 <Anna Amodeo> meno 5 <Anna Antonio>

=

-8 (73) -5 (104)

= -1.197

meno 5 <Anna Amodeo> meno 3 <Anna Antonio>

=

-5 (73) -3 (104)

=

-739

meno 3 <Anna Amodeo> meno 2 <Anna Antonio>

=

-3 (73) -2 (104)

=

-458

meno 2 <Anna Amodeo> meno 1 <Anna Antonio>

=

-2 (73) -1 (104)

=

-281

meno 1 <Anna Amodeo> meno 1 <Anna Antonio>

=

-1 (73) -1 (104)

=

-177

meno 1 <Anna Amodeo> + <Amodeo> -<Antonio> =

- 26 -78

=

-104

meno 1 <Anna Amodeo>

=

-1 (73)

=

-73

più <Amodeo> meno <Antonio>

=

47

=

-31

-78

meno <Amodeo> meno <Antonio> + <Torquato> - <Anna Amodeo> (+2) =

+9 poi 42

51 93 144 237 381 618 999

che discende in 618 da 999/1 -<Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo=381>, poi da 999 -618 = 381 e così via.


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Tutta questa serie aurea è quella che porta a queste proporzioni, straordinariamente dimensionate tra loro. Qui vediamo come ci sia la crescita da 9 a 999 e poi, andando oltre, quando il nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo esiste per 5 volte sommato alle 3 esistenze di Anna Paolo Torquato Amodeo che valgono 237 x3 = 711, abbiamo raggiunto l'anno 2.616 che eccede di 600 volte l'anno 2.016 in cui, secondo la Bibbia, è morto Noè, ed è stato l'età di Noè, 600 anni, al Diluvio Universale. 5 volte 381 +111 = 2.016 rivela come le 5 dita della mano del nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, che valgano 381 in ciascun dito, portano all'anno definitivo della vita di Romano aggiungendo ad esso solo la trinità dell'Unità in tre dimensioni: nella decina, nel suo decimo e nel suo decuplo. Bibbia 1,38 a dimensione 1.000, risulta con una terna del nome, sommata all'unità del 237. 3 x 381 +237 = 1143+237=1.380


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In tal modo esiste questo fenomeno che comincia con il -1936 (2 anni prima della mia nascita) e si conclude con il 2.616 (600 anni dopo la mia morte) in questi 10+10 passaggi, negativi nei primi 9, e positivo in 11: -1936 -1.197 -739 -458 -281 -177 -104 -73 -31 9 42 51 93 144 237 381 618 999 1.617

2.616

Son 20 valori che si sintetizzano a due a due con questi valori estremi, essi pure come una serie: 2.616 -1936

= 680

1.617 -1.197 = 420 999 -739 618 -458

=

260

= 160

381 -281 = 100 237 -177 = 60 144 -104 = 40 93 -73 = 20 51 -31 = 20 42 +9 = 51 +1.811 che diviso per 16, che è 2^4 (valore di carica della realtà binaria) = 113,1875, che è 1.811+2^6 1.811 è 1,25^0,5 = 1,1180 in cui 118 millesimi si ribaltano in 811 sommandosi al 693/1 = 10^8 / 144600 -2/1. 10^118 × 10^693 lo porta a 10^811 volte quando lo considera nel tempo del 144.000 di Romano Antonio posto IN PRINCIPIO di 1.000, nel tempo di 600. Il risultato “semplice” è che il TEMPO di 811 millesimi è rovesciato, e letto 118 dalla “parte destra” della famosa “barca” della “pesca miracolosa” di Gesù Cristo. E il miracolo è il 113, di Romano Amodeo, Torquato, e dell'acronimo dualistico di tutti e 6 i nomi. Bibbia 1,7 11 descrive l'Inizio del Diluvio Universale nel 17 del mese II, di quando Noè ha 600 anni.


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Finito di scrivere il 6 luglio 2. 016 a 20 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 6 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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La tappa di oggi Oggi delle 42 cifre del mio nome resta solo, il che “trascende” il PÀ, il papà di Romano Antonio Anna, i tre nomi che ancora sono quelli interi che determinano il mio codice fiscale MAD RNN, nel 38A25 D527I che poi segue.

ROMANO ANTONIO ANNA PA <A PANNA>, O <I NOT>, <NÃO>, N. AMOR oggi tutto va <A PANNA>, negando le alternative negative rispetto all'AMOR. Io riprendo quando pubblicato ieri, ricordando che ROMANO è 66 allorché i numeri da 1 a 21 sono il valore delle corrispondenti 21 lettere dalla A alla Z. ANTONIO è 78, ANNA è 26, PAOLO è 51, TORQUATO è 113, AMODEO è 47 e il totale è il 381 preciso che determina la serie aurea anche nel dettaglio 144 di ROMANO ANTONIO. Così evolve la serie aurea dal MENO 1936 in cui comincia la fine del tempo di 44x44=1936, e poi evolve in -13 -8 -5 -3 -2 -1 -1 meno 13 <Anna Amodeo> meno 8 <Anna Antonio> = -13 (73) -8 (104) = -1.936 anno di fidanzamento dei miei genitori meno 8 <Anna Amodeo> meno 5 <Anna Antonio> = -8 (73) -5 (104) = -1.197 meno 5 <Anna Amodeo> meno 3 <Anna Antonio> = -5 (73) -3 (104) = -739 meno 3 <Anna Amodeo> meno 2 <Anna Antonio> = -3 (73) -2 (104) = -458 meno 2 <Anna Amodeo> meno 1 <Anna Antonio> = -2 (73) -1 (104) = -281 meno 1 <Anna Amodeo> meno 1 <Anna Antonio> = -1 (73) -1 (104) = -177 meno 1 <Anna Amodeo> + <Amodeo> -<Antonio> = - 26 -78 = -104 meno 1 <Anna Amodeo> = -1 (73) = -73 più <Amodeo> meno <Antonio> = 47 -78 = -31 meno <Amodeo> meno <Antonio> + <Torquato> - <Anna Amodeo> (+2) = +9 e – poi, tutto in positivo – +42 +51 +93 +144 +237 +381 +618 +999 +1.617 +2.616 serie che discende in +618 da +999/1 -<Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo=381>, poi da +999 -618 = 381 e così via.


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Tutta questa serie aurea è quella che porta a queste proporzioni, straordinariamente dimensionate tra loro. Qui vediamo come ci sia la crescita da 9 a 999 e poi, andando oltre, quando il nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo esiste per 5 volte sommato alle 3 esistenze di Anna Paolo Torquato Amodeo che valgono 237 x3 = 711, abbiamo raggiunto l'anno 2.616 che eccede di 600 volte l'anno 2.016 in cui, secondo la Bibbia, è morto Noè, ed è stato l'età di Noè, 600 anni, al Diluvio Universale. 5 volte 381 +111 = 2.016 rivela come le 5 dita della mano del nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, che valgano 381 in ciascun dito, portano all'anno definitivo della vita di Romano aggiungendo ad esso solo la trinità dell'Unità in tre dimensioni: nella decina, nel suo decimo e nel suo decuplo. Bibbia 1,38 a dimensione 1.000, risulta con una terna del nome, sommata all'unità del 237. 3 x 381 +237 = 1143+237=1.380


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In tal modo esiste questo fenomeno che comincia con il -1936 (2 anni prima della mia nascita) e si conclude con il 2.616 (600 anni dopo la mia morte) in questi 10+10 passaggi, negativi nei primi 9, e positivo in 11: -1936 -1.197 -739 -458 -281 -177 -104 -73 -31 9 42 51 93 144 237 381 618 999 1.617

2.616

Son 20 valori che si sintetizzano a due a due con questi valori estremi, essi pure come una serie che comincia da 20 e 20, esclusi i due valori di mezzo, +9+42=51 che son fuori della serie come il solo che esiste in positivo, su 100 unità poste in mezzo come un principio: 2.616 -1936

= 680

1.617 -1.197 = 420 999 -739 618 -458

=

260

= 160

381 -281 = 100 237 -177 = 60 144 -104 = 40 93 -73 = 20 51 -31 = 20 +1.760 che io oggi vi mostro in questo valore rigidamente espresso solo per lo spostamento sui 9 valori del moto e che rispettano IL PRINCIPIO di 1.000, sommato al 760 dato dagli 11 nomi, di cui 6 relativi a me per 381 e solo i 5 nomi del FATTORE 2° in mio fratello, il cui valore nei 5 nomi è di 379 ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO BENITO VITTORIO ANNA GIOVANNI VINCENZO 66

+

78

+ 26 + 51 +381

+

113

+

47

+

59 +

116

+ 26 +

83

+

+379

Quando al 2° Fattore si aggiunge anche il cognome assume il valore della SERIE DIVINA 18

95 =

48

66

114

760

180 = 426


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Che cosa comporta oggi il 109° compleanno di mio padre Per rispondere a questa domanda dobbiamo cercare una risposta nelle odierne letture di tutta la Chiesa. Non solo quelle del Rito Ambrosiano della zona in cui io oggi vivo, ma anche della Chiesa Romana. Cominciamo dalle due differenti letture.

LETTURA (Gdc 16, 4-5. 15-21)

Sansone e Dalida.

Lettura del libro dei Giudici.

In quei giorni. Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila. Allora i prìncipi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno millecento sicli d'argento». Allora ella gli disse: «Come puoi dirmi: "Ti amo", mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande». Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: «Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui. Allora lei gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione. Parola di Dio.

LETTURA (Os 11,1-4.8c-9)

Il mio cuore si commuove dentro di me.

Dal libro del profeta Osea.

Così dice il Signore: «Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. A Èfraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Èfraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira». Parola di Dio.

E' soprattutto il Profeta Osea a richiamare il valore DI UN PADRE AMOROSO e AMOREVOLE, mentre la lettura tratta da Giudici evoca tutta la forza da Dio concessa a SANSONE, ad un n. ONE che è S-AN-S. Santissimo nel duo AN ed AN di Antonio Anna, Trinità e Unità del DIO=26, il cui totale è 104, come la forza in Euro del Super LOT di oggi, esatto in 100 milioni +47=AMODEO x100 mila


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VANGELO (Lc 9, 57-62)

La priorità sta nel seguire Gesù Dal Vangelo secondo Luca. (Liturgia Ambrosiana)

In quel tempo. Mentre camminavano per la strada, un tale disse al Signore Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che metta mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio». Parola del Signore.

VANGELO (Mt 10,7-15) Gratuitamente ricevete, gratuitamente date. Dal Vangelo secondo Matteo (Liturgia Romana) In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città». Parola del Signore. I due Vangeli diversi, della Liturgia Ambrosiana e di quella Romana hanno in comune la sequela al Signore, e la povertà in cui egli sta, non avendo dove posare il capo. Ci sono i valori rispettati dall'uomo come prioritari e che non meritano tanto privilegio, e ci sono richiami ai doni divini, concessi invece gratuitamente. Anche il richiamo a Sodoma e Gomorra ha grande inerenza con questo divino “ricevere”. Infatti come un Super Lot difese i due inviati celesti a Sodoma, così c'è grande probabilità che questa sera il Super Lot del Buon RO, dell'Euro, dia ad un nuovo SANSONE tutta la sua forza perduta. Neanche Romano ha dove poter poggiare il capo per uscire di scena senza che alcuni si lamentino dei danni ricevuti da lui... e proprio per aver essi riposto in lui (che gli chiedeva di seguirlo) tutto il credito reale, incondizionato e prioritario già preteso da Gesù per quanto legato agli atti reali della sua persona.


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Mi aiuterà dunque oggi IL PADRE? Io non lo metto in dubbio. Tutto ciò che accade è SECONDO GIUSTIZIA. Essa è regolata da questo puro rapporto:

10^3 99 =10,101010101010... ha in sé infiniti cicli 10, tutti suddivisi nel tempo infinito, di un calcolo “reale”. Gli eventi che riguardano me, te, tutti quanti, sono regolati dall'assoluta GIUSTIZIA che esiste nel suo svolgimento, secondo cui ogni cosa accade solo “nel tempo debito”, e non prima. Poi esistono anche quelli che sembrano essere “miracoli”. Ad esempio, se aggiungete solo un 7 (dato da 5 pani e due pesci a questo numero: 9,729999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999999994 avete che esso, sommato a 7 diventa 9,730000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000001 e il mutamento repentino di tutte quelle dimensioni, tutte in cui un 9 appare cresciuto di 1, può portare realmente all'apparenza di un 7 (fatto da 5 pani e due pesci) che abbia agito per un numero così tanto di volte come appaiono in tutte le cifre di quel numero, e sono sfamati da Gesù Cristo più di 5.000 uomini. Dovrebbe essere per tutti di grandissimo conforto sapere che Dio ha compiuto ogni cosa nel massimo rispetto della giustizia! Noi uomini viviamo nel corso di cicli che sono tutti differenti l'uno dall'altro. Ma il 26 luglio 2016 si chiude un ciclo assolutamente fondamentale, quando che detta legge è la potenza di 10^3. Infatti 2.000 anni sono tutto il moto del 1.000 posto in principio come 1.000 anni. Poi ci sono i 16 anni derivanti da 10^4 /5^4, che considerano i 16 anni caricati su ciascuno dei 625, quando tutti i valori in moto sono 10.000. Poi esiste il dettaglio del 26 a dimensione 8 in giorni, a fissare il giorno 208 dell'anno bisestile 2.16. Ma CHI comanda in tutto questo è il DIO UNO E TRINO, nel 78 e nel 26. Interagendo, 78×26=2.028 porta all'anno 2.028 cui


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va tolta la pura espansione di 12 anni, per essere solo 2.016 nel tempo escluso lo spazio. Poi occorre il duo del 78+26=104... che sono giusti giusti i milioni di Euro del monte-premi di quest'oggi. Infatti DUE 104 formano poi il giorno 208 in cui la Chiesa Cattolica celebra Sant'ANNA=26 e suo marito San GIOACCHINO=78. Come state vedendo, sono proprio questi due nomi, dei nonni di Gesù Cristo a portare la PIENEZZA DEI TEMPI (descritta dal Profeta Daniele) al 26 luglio, di Sant'Anna e San Gioacchino. E che – come me – si chiama non GIOACCHINO ma ANTONIO, e vale lo stesso 78, mentre si chiama proprio ANNA, egli pure, che sa che il suo ciclo vitale si conclude il 26 luglio, sa anche che 19 giorni mancanti a questa data significano tutto il movimento di 1 che esiste in un ciclo 10 che avanza di altri 10. Questi 19 giorni mancanti oggi sono nello stesso segno del 109° avversario della nascita del Padre, perché anche 100 è un 10 che avanza per 10, anziché il 20 che è il 10 che avanza di 10. Pertanto – per quanto riguarda me – la giustizia di un perfetto ciclo che si compie può essere finalmente osservata come un fenomeno miracoloso di 6 numeri che sono vinti per 104 volte, questa sera.

Finito di scrivere il 7 luglio 2. 016 a 19 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 5 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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1.000 giorni -138 = 862 giorni in 100 anni -21,5 = 78,5 anni la mia 1a vita nella vita totale Essendo 78,5 anni uguali a 28.672, il rapporto di 862/23672 = 300/10.00. La divisione tra 28.672 e 862 rivela la quantità intera divisa in 33, con il resto di un 226 indiviso. Laddove questo resto si ritaglia in suo spazio in 28.672 giorni, ne restano 28446 che sono esattamente 33 gruppi di 862 giorni. Con questo conteggio io metto in relazione il primo tratto della mia vita che è stato concluso con una miracolosa sopravvivenza, simile ad una invisibile morte e resurrezione. Cominciato il 25 gennaio del 1938, esso si concluse il 4 giugno 1940, come i giorni esatti risultanti tra del sue date. Ebbene, la mia morte il 26 luglio del 2016 occupa esattamente 2867 giorni corrispondenti esattamente a 78 anni e mezzo, poiché dal 25 gennaio del 2016 (anno bisestile) al 26 luglio dello stesso anno ci sono esattamente i 183 giorni uguali esattamente alla metà dei 366 giorni esistenti nell'anno chiamato “bisestile” proprio per i due sei che seguono i 300 giorni. Non potete non rilevare che questi 183 giorni son composti dagli stessi numeri componenti il 138 sottratto al 1.000. E non potete “trascurare” di considerare come 1.000, meno 381 unità, porti al 618 che – assieme al 381 – sono due dei valori della SERIE AUREA composta da 999 618 381 cui poi seguono il 237 e il 144 che sono in 144 Romano Antonio e in 237 Anna Paolo Torquato Amodeo, essendo 381 in tutti i nomi del soggetto in questione, nato il 25 relativo a 1-38, e giunto alla sua fine il giorno 4 del 6-40. Togliere 226 giorni al 26 luglio 2.016, considerato che questo è il giorno


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numero 208, arretra la data esattamente al 12-12-'15. Togliere 226 giorni ai 1313 dopo l'abominio della desolazione detta dal profeta Daniele, che portano al 26 luglio 2.16, significa arretrare questi giorni ai +1.087 corrispondenti al 13-12-'15, che è un giorno dopo semplicemente perché il giorno numero 208 è trascorso per intero solo nel giorno dopo. Quello che fa specie è che 1.087 indica tutto il moto di un 13 in 11 centinaia, mentre nel 13-12 è quello esatto di 1 mese. Arrivato questo 13-12-15, trascorsero per me esattamente 33 periodi come il primo, dunque si aggiunsero altri 32 al 1°, laddove 32 è 2^5, nel mentre 33 rappresenta esattamente il numero degli anni della vita di Gesù Cristo, nel mentre sono ½ del valore numerico del mio primo nome ROMANO. Possiamo dunque dire che, con il miracolo che mi accadde il 4 giugno del 1940, quando avevo 862 giorni di vita si completa una intera GESTAZIONE DEL FIGLIO, espressa nei giorni 862 della mia vita, che hanno una forma divina nel “trascendente” 268, in cui DIO=26 esiste a dimensione 10 e +8. E' proprio quella che quanto si esprime attraverso 10/8 =1,25 si pone a base della sezione aurea, che è ottenuta dalla sua potenza 0,5 sommata al valore unitario in 0,5, e determina il numero 1,6180 che, espresso in un PRINCIPIO che valga 1000, presenta l'unità come 1.000 e la quantità decimale come le 618 unità ottenute per sottrazione al 1.000 del 381 che è tutto il contenuto numerico del mio nome ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, uguale a 66+78+26+51+113+47=381. Posti dunque 862 giorni come il tempo necessario per la GESTAZIONE DEL FIGLIO, ecco che 33 volte questa unità portano il loro compimento alla data del 13-12-2015. Qui a destra la prima pagina più significativa della stampa del giorno 13, relativa ad un evento del giorno 12, avvenuto a Parigi e in cui i paesi del mondo si sono accordati per difendere la Terra. Questo “patto mondiale” conclude virtualmente i 33 periodi simili al numero dei primi 862 giorni in cui in me è avvenuta una virtuale GESTAZIONE per mettere in vita il Cristo. Ora – però – in me Gesù è restato fino alle ore 22 del 22 dicembre 2.012. In quella data i giorni della mia vita erano esattamente 27.360, indicanti il valore ideale di 3^3 migliaia, nel dettaglio di tutti i giorni pari all'esatto angolo giro di 360°. La divisione di 27.360 in blocchi di 862 giorni si divide interamente in 31 quantità divise, con un resto di 638 giorni indivisi. Essendo la prima delle 31 quantità quella posta IN PRINCIPIO, come l'intero periodo della gestazione, ecco che le successive 30 “volte” la prima ebbero conclusione in un giorno dell'anno 10,


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quello collocato 862 giorni prima del 22 dicembre 2.012, il che porta al 13 agosto 2.010 in cui avevo 26.722 giorni di vita. Si può osservare come anche questi 638 giorni “stiano” ai 618 della sezione aurea, ricavati da 1.000 -381 = 618, che diventano 638 se si deduce 361. Il valore 381 che vale tutti i miei nomi, in sostanza equipara il suo valore a tutto l'angolo giro di 360°, quando ad esso si sommi una tridimensionale creazione in 7 giorni, tanto che 360 +21 diventi in 381 tutta la dinamica 21 dell'angolo giro. Laddove il periodo intero della presenza di Gesù si completa il giorno 21 (in America) che è il 22 in Europa e Asia, e rivela esattamente l'angolo giro sommato come dettaglio a 27 migliaia di giorni, ecco che in questo computo si avvalora l'antefatto che precede l'avvento di Gesù il 25 dicembre, come 365 -6 giorni= 359 nell'anno ordinario, mentre sono 360 esatti nell'anno bisestile. Sono questi 360 a desumersi da 999/1 unità a portare agli 862 giorni di resto indivisibile, collocati poi sul tempo della mia vita, perché è là che abbiamo i 360 giorni aggiunti ai 3^3=27 nelle migliaia. Insomma desidero farvi notare bene come il termine del 26 luglio ormai imminente alla mia vita, sia IDEALE sotto tutti i punti di vista, perché si impone nei 33 anni che ci sono stati in me nella gestazione, nella mia vita, del Figlio di Dio: 862 giorni relativi al 1.000 cui è sottratto 138, nel modo con cui al 1.000 sia sottratto le 382 di 381/1, da cui 618, termine della sezione aurea che è costituita tutta coi valori numerici dei miei nomi: 2.616 =+5 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) +3 (Anna Paolo Torquato Amodeo) = +1.905 + 811 = 2.616 1.617 = +3 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) +2 (Anna Paolo Torquato Amodeo) = +1.143 + 474 = 1.617 999 = +2 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) +1 (Anna Paolo Torquato Amodeo) = + 762 +237 = 999 618 = +1 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) +1 (Anna Paolo Torquato Amodeo) = +381 +237 = 618 381 = +1 (Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) = +381 237 = +(Anna Paolo Torquato Amodeo) = +237 144 = +Romano Antonio = +144 93 = -(Romano Antonio) +(Anna Paolo Torquato Amodeo) = - 144 +237 = +93 51 = Paolo +2(144) -237 = +51 42 = -(Romano Antonio) +(Anna Torquato Amodeo = -144 +186 9 = +(Paolo Romano Antonio) -(Anna Torquato Amodeo) = 195 – 186 1 = +(Romano Antonio Amodeo) -(Anna Paolo Torquato) = 181 -180


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-1 = -(Romano Antonio Amodeo) +(Anna Paolo Torquato) = -181 +180 42 -(9+1+1) poiché, per passare nello STATO NEGATIVO IN ROSSO si deve scendere anche oltre lo 0 dato da +1 -1 - 31 dato dal +42 +9/1 = 33/1 che si riducono a -31 tenendo conto di +1 e -1 che sono 0 per sintesi dei due principi +1 e -1 che realizzano lo 0 come il CONFINE UNITARIO IN PRINCIPIO. - 73 vale in negativo 1 (Anna Amodeo) = 73 -104 + 1 (Anna Antonio) = + 104 -177 1 (Anna Amodeo) + 1 (Anna Antonio) = 73 + 104 = 177 -281 1 (Anna Antonio) + 2 (Anna Amodeo) = 73 + 208 = 281 -458 2 (Anna Antonio) + 3 (Anna Amodeo) = 146 + 312 = 458 -739 3 (Anna Antonio) + 5 (Anna Amodeo) = 219 + 520 = 739 -1.197 5 (Anna Antonio) + 8 (Anna Amodeo) = 365 + 832 = 1.197 -1.936 8 (Anna Antonio) + 13 (Anna Amodeo) = 584 +1.352 = 1.936 = 44x44 La partenza da 2.616 va inquadrata sia con il Diluvio Universale dichiarato accaduto a 600 anni, nel mentre dal libro Bibbia si evince la morte di Noè nel 2.016. In tal modo questa apparente somma semplicemente combina la fine della decima causa chiamata Noè con la fine espressa nel diluvio riportato sulla sua vita nel secondo mese e giorno 17. Il secondo valore, 1.617 lo mostra come secondo su questa vita di 600 anni. Da ciò si rivelano questi valori. -1.936 -1.198 -739 -458 -281 -177 -104 -73 -31 +9 +42 +51 +93 +144 +237 +381 +618 +999 +1.617 +2.616 comincia da 44×44 = 1935 e termina con 51×51 = 2.601. Il soggetto in questione è nato nel 1938 (ossia 2 anni dopo il 1936) e morirà nel 2.016 (9 anni prima del 45×45=2.025) Questa serie è regolata tutta da 0,5 +1,25^0,5 = (1.000 +618) millesimi, e si fonda sul 66 che regola come 1° il 1° fattore e sul 59 che regola il 1° fattore del 2° fattore, in modo tale che: +125 +66 +59 così li estrapola da 100 volte 1,25, come 66+59=125. Infatti 66 : 59 = 1,118 è lo stesso 1,118 dato da 1,25^5 = 1,1180, e vale lo stesso nel PRINCIPIO UNITARIO dei mille millesimi. Posto IN PRINCIPIO questo 1.000, Noè è il 66 che gli si aggiunge quando nasce nel 1.066 “dal Principio”.


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Posto IN PRINCIPIO questo 1.000, Noè è il 66 che gli si aggiunge quando nasce nel 1.066 “dal Principio”. CAM SAM IAFET = 15+29+39 = 83 trascendono il 380 dato dal valore medio delle due cause: 381= ROMANO(66) ANTONIO(78) ANNA(26) PAOLO(51) TORQUATO(113) AMODEO(47) 379 = BENITO(59) VITTORIO(116) ANNA(26) GIOVANNI(83) VINCENZO(95) 380 = VALORE MEDIO(26) GIOVANNI(83) VINCENZO(95) 760 = VALORE SOMMA (26) GIOVANNI(83) VINCENZO95) indica il ciclo 10 del 66 – il 660 – avanzato per intero dell'unitario 100, apportato dal 2° 6.678.265.111.347 - 59.116.268.395 6.619.148.842.952 In cui 78.265.111.347

19 148 842 952

/ 59.116.268.395 = (66+66) / 10^2 +(11+380)/10^5 +(21+830)/10^9 +(3 -0,002)/10^10

Nella differenza 19.148.842.952 intercorrente tra 1° e 2°, abbiamo TUTTI I MOTI UNITARI: indica tutto il moto di 1 che sta in un 10 che avanza di 10 ed occupa 20 in linea. indica tutto il moto 10 del ciclo riguardante il 138 che è correttamente ordinato nel 381 che pone 1 in fondo. il che è tutto il moto di 852 (che è 800 come il flusso del piano 26+26) nel PRINCIPIO posto in 1.000 (millesimi) indica tutto il moto 11 nell'831 che rovescia totalmente l'ordine insito in 138, come “ben ordinata progressione” il che è tutto il moto del 158 (che è il flusso 138 +10+10, area trasversale di lato unitario) nel principio = 1.000 indica tutto il moto delle 52 settimane (o del Dio 26+26) che si muove interamente, di 900, nel 1.000. il che indica tutto il moto del 48=GESU' nel principio posto nel 1.000.

Insomma la causa n. 2 è quanto TOGLIE alla prima TUTTO IL SUO FLUSSO e se ne appropria, come AVATAR del FIGLIO di Dio


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Finito di scrivere il giorno 8 luglio 2. 016 a 18 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 4 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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TUTTO A POSTO 100 anni -21,5 (vedi 1,25) / [ 1.000 giorni -138 (vedi 1,38)] = 33 volte 1 +226 giorni di resto Essendo 78,5 anni uguali a 28.672, il rapporto di 862/23672 = 300/10.00. La divisione tra 28.672 e 862 rivela la quantità intera divisa in 33, con il resto di un 226 indiviso. Laddove questo resto si ritaglia in suo spazio in 28.672 giorni, ne restano 28446 che sono esattamente 33 gruppi di 862 giorni. Con questo conteggio io metto in relazione il primo tratto della mia vita che è stato concluso con una miracolosa sopravvivenza, simile ad una invisibile morte e resurrezione. Cominciato il 25 gennaio del 1938, esso si concluse il 4 giugno 1940, come i giorni esatti risultanti tra del sue date. Ebbene, la mia morte il 26 luglio del 2016 occupa esattamente 2867 giorni corrispondenti esattamente a 78 anni e mezzo, poiché dal 25 gennaio del 2016 (anno bisestile) al 26 luglio dello stesso anno ci sono esattamente i 183 giorni uguali esattamente alla metà dei 366 giorni esistenti nell'anno chiamato “bisestile” proprio per i due sei che seguono i 300 giorni. Non potete non rilevare che questi 183 giorni son composti dagli stessi numeri componenti il 138 sottratto al 1.000. E non potete “trascurare” di considerare come 1.000, meno 381 unità, porti al 618 che – assieme al 381 – sono due dei valori della SERIE AUREA composta da 999 618 381 cui poi seguono il 237 e il 144 che sono in 144 Romano Antonio e in 237 Anna Paolo Torquato Amodeo, essendo 381 in tutti i nomi del soggetto in questione, nato il 25 relativo a 1-38, e giunto alla sua fine il giorno 4 del 6-40. Togliere 226 giorni al 26 luglio 2.016, considerato che questo è il giorno numero 208, arretra la data esattamente al 12-12-'15. Togliere 226 giorni ai 1313 dopo l'abominio della desolazione detta dal profeta Daniele, che portano al 26 luglio 2.16, significa arretrare questi giorni ai +1.087 corrispondenti al 1312-'15, che è un giorno dopo semplicemente perché il giorno numero 208 è trascorso per intero solo nel giorno dopo. Quello che fa specie è che 1.087 indica tutto il moto di un 13 in 11 centinaia, mentre nel 13-12 è quello esatto di 1 mese. Arrivato questo 13-12-15, trascorsero per me esattamente 33 periodi come il primo, dunque si aggiunsero altri 32 al 1°, laddove 32 è 2^5, nel mentre 33 rappresenta esattamente il numero degli anni della vita di Gesù Cristo, nel mentre sono ½ del valore numerico del mio primo nome ROMANO.


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TUTTO E' A POSTO L'ho sognato come l'evento finale di tutto un sogno che ha riguardato mia madre e il suo bisogno che fossero definite esattamente tutte le cose. E a me sembra che, quando è ormai definito che il valore POSTO IN PRINCIPIO, è il 1.000 dato dalla potenza di 10 elevato a 3 dimensioni, allora l'avvento della causa 10 e finale chiamata NOE' e che è la terza causa dopo le prime due di RO=29, MA=12 e NO=25, il finale <NO è>=30 definisce la trinità di 10 nella terna dei 10 che quando interagiscono sono poi 10 al cubo, uguale a 1.000. L'età in cui la decima causa entra in azione, è tutto quanto esiste IN PRINCIPIO, e vale come 1.000. Ma vi è anche un valore di carica, basato sul valore R=16, prima lettera di ROMANO, che, quando vale in assoluto per 16 centinaia, aggiunge 600 anni a quel principio. 1.600 anni sono in tal modo:

1.000 +300+300 il principio di un piano trasversale il cui lato sia tutto lo spazio 300. Sono, nel puro flusso, solo 1000 anni caricati a R/10, uguale a 1,6 volte 1.000. Il Diluvio Universale, che accade ai 600 anni della vita di Noè aggiunge a quel mille solo la espansione spaziale apparente, e nulla più in vero tempo. Quando Adamo nasce nel 1.066 aggiunge al 10^3 il suo 66 dato da 29+12+25=66=Ro+MA+NO Vivendo 950 anni dopo il 1.066, muore nell'anno 2.016 dal Nuovo Principio dato da (350/1000)^2 = 0,1225=Z è RO-MA-NO anno ZERO, dicembre, 25 Così il 2.016 mortale di Noè, si fonda sull'azzeramento di Romano, se su Z è RO-MA-NO Vi è un nuovo principio poggiato sulla morte che è l'ascensione celeste di ROMANO.


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LA CAUSA 2a a lui è già A POSTO, infatti: il dì 7-4 - 2 .0 14

“trascese” il 47 =AMODEO nato nel 41 e nel mese 2

Analogamente la morte di Romano il 26-7- 2.016 trascenderà:

26-7–2. 016 “trascenderà” 762=381+381, 2 divino nato 38-1 (gennaio 38) mentre 016 ”trascenderà” 610 come R=16 ×38 +2, poiché in R=16 ci son 2 Se considerate la relazione tra la causa 2a che sta già assecondando9 gli eventi della causa prima, che sono chiarite da queste considerazioni che seguono.

Posto IN PRINCIPIO questo 1.000, Noè è il 66 che gli si aggiunge quando nasce nel 1.066 “dal Principio”. CAM SAM IAFET = 15+29+39 = 83 trascendono il 380 dato dal valore medio delle due cause: 381= ROMANO(66) ANTONIO(78) ANNA(26) PAOLO(51) TORQUATO(113) AMODEO(47) 379 = BENITO(59) VITTORIO(116) ANNA(26) GIOVANNI(83) VINCENZO(95) 380 = VALORE MEDIO(26) GIOVANNI(83) VINCENZO(95) 760 = VALORE SOMMA (26) GIOVANNI(83) VINCENZO95) indica il ciclo 10 del 66 – il 660 – avanzato per intero dell'unitario 100, apportato dal 2° 6.678.265.111.347 - 59.116.268.395 6.619.148.842.952 In cui 78.265.111.347

/ 59.116.268.395 = (66+66) / 10^2 +(11+380)/10^5 +(21+830)/10^9 +(3 -0,002)/10^10


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19 148 842 952

Nella differenza 19.148.842.952 intercorrente tra 1° e 2°, abbiamo TUTTI I MOTI UNITARI: indica tutto il moto di 1 che sta in un 10 che avanza di 10 ed occupa 20 in linea. indica tutto il moto 10 del ciclo riguardante il 138 che è correttamente ordinato nel 381 che pone 1 in fondo. il che è tutto il moto di 852 (che è 800 come il flusso del piano 26+26) nel PRINCIPIO posto in 1.000 (millesimi) indica tutto il moto 11 nell'831 che rovescia totalmente l'ordine insito in 138, come “ben ordinata progressione” il che è tutto il moto del 158 (che è il flusso 138 +10+10, area trasversale di lato unitario) nel principio = 1.000 indica tutto il moto delle 52 settimane (o del Dio 26+26) che si muove interamente, di 900, nel 1.000. il che indica tutto il moto del 48=GESU' nel principio posto nel 1.000.

Insomma la causa n. 2 è quanto TOGLIE alla prima TUTTO IL SUO FLUSSO e se ne appropria, come AVATAR del FIGLIO di Dio La sua ascensione induce assolutamente anche quella della causa 1à, di cui essa ha assunto tutto il flusso.

In che modo lo determinerà? In questo modo: aggiungerà al giorno della sua ascesa in cielo tutto quanto ad essa è stato posto come SUO PRINCIPIO. Sono 862 giorni aggiunti al 7 aprile 2.014, che portano la data al 16-8-2.016. Ma la morte “ufficiale” decretata per Benito fu quella dell'8 aprile il che porta al 17 agosto, giorno numero 230 dell'anno, uguale a Romano+Paolo+Torquato e al secondo limite previsto dalla Profezia di Daniele (1335 unità dopo il 21-12-12). Pertanto, aggiungendo alla data ufficiale della morte di Benito tutto quanto c'è stato come la sua pura premessa (relativo al suo solo CONCEPIMENTO), nella mia vita, la causa secondaria FISSA i termini della PREMESSA CELESTE, della sua causa prima. Questo concepimento celeste riguarderà quello del NOME ROMANO = 66, un ente che è UNO in 22, ed è un DUO in 44. Pertanto – con la morte reale della causa seconda – vi è stata quella di un DUO a valore 44. Romano, causa prima, ascenderà così 22 giorni prima del 17 agosto, allo stesso modo con cui suo fratello, causa seconda, ha avuto una doppia gestazione, data dal doppio dei 258 giorni intercorrenti tra il 4-6-1940 del CONCEPIMENTO e il 17-21941 della nascita reale. 258+258=516 porterebbero il 21-12-12 (dell'ascensione di Gesù in me) al limite di quella reale e doppia di mio fratello, in 516 giorni. Ma essi furono solo 516-44= 472, ossia come quelli che, calcolati a partire dal 21-122012, portano esattamente al burocratico 8 aprile 2.014, data ufficiale di una morte reale avvenuta nell'ultima ora del giorno 7, lo stesso 7 aprile condiviso con nostra madre, morta il 7 di 7+7 anni prima di lui, con nostro padre nato 7-7-7.


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Cosa rivela oggi la Liturgia sabato, 9 Luglio 2016

Sabato nella settimana della VII Domenica dopo Pentecoste Anno 2

Rito Ambrosiano LETTURA Nm 5, 11. 14-28 L'acqua di amarezza, che porta maledizione. Lettura del libro dei Numeri. In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Qualora uno spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è resa impura, oppure uno spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è resa impura, il marito condurrà sua moglie al sacerdote e per lei porterà come offerta un decimo di efa di farina d'orzo; non vi spanderà sopra olio né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'oblazione commemorativa per ricordare una colpa. Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare davanti al Signore. Poi il sacerdote prenderà acqua santa in un vaso di terra; prenderà anche un po' della polvere che è sul pavimento della Dimora e la metterà nell'acqua. Il sacerdote farà quindi stare la donna davanti al Signore, le scioglierà la capigliatura e porrà nelle mani di lei l'oblazione commemorativa, che è oblazione di gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua di amarezza che porta maledizione. Il sacerdote la farà giurare e dirà alla donna: Se nessun altro uomo si è coricato con te e se non ti sei traviata rendendoti impura con un altro mentre appartieni a tuo marito, sii tu dimostrata innocente da quest'acqua di amarezza, che porta maledizione. Ma se ti sei traviata con un altro mentre appartieni a tuo marito e ti sei resa impura e un altro uomo ha avuto rapporti con te, all'infuori di tuo marito..., a questo punto il sacerdote farà giurare la donna con un'imprecazione e il sacerdote dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo, facendoti lui, il Signore, avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen! E il sacerdote scriverà queste imprecazioni su un documento e le cancellerà con l'acqua di amarezza. Farà bere alla donna quell'acqua di amarezza


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che porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza. Il sacerdote prenderà dalle mani della donna l'oblazione di gelosia, presenterà l'oblazione con il rito di elevazione davanti al Signore e l'accosterà all'altare. Il sacerdote prenderà una manciata di quell'oblazione come suo memoriale e la farà bruciare sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. Quando le avrà fatto bere l'acqua, se lei si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro suo marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto d'imprecazione all'interno del suo popolo. Ma se la donna non si è resa impura ed è quindi pura, sarà dimostrata innocente e sarà feconda». Parola di Dio. SALMO Sal 95 Popoli tutti, date gloria al Signore! Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R. Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». È stabile il mondo, non potrà vacillare! Egli giudica i popoli con rettitudine. R. Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli. R.


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EPISTOLA 1Cor 6, 12-20 State lontani dall'impurità. Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, «Tutto mi è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Sì, ma non mi lascerò dominare da nulla. «I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Dio però distruggerà questo e quelli. Il corpo non è per l'impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due - è detto - diventeranno una sola carne. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall'impurità! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all'impurità, pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo! Parola di Dio. VANGELO Gv 8, 1-11 VÀ e d'ora in poi non peccare più. Lettura del Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo. Il Signore Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; vÀ e d'ora in poi non peccare più». Parola del Signore.


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Rito Romano PRIMA LETTURA (Is 6,1-8) Uomo dalle labbra impure io sono eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti. Dal libro del profeta Isaia Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria». Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti». Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato». Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 92) Il Signore regna, si riveste di maestà. Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. Il Signore regna, si riveste di maestà. È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall'eternità tu sei.


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Il Signore regna, si riveste di maestà. Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. Il Signore regna, si riveste di maestà. VANGELO (Mt 10,24-33) Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». Parola del Signore.


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Come avete visto, nella liturgia oggi è COMPIUTO IL PERDONO E dio PADRE PERDONA facendo conoscere agli uomini che c'è OGNI RAGIONE perché DIO PERDONI. Infatti MAI NULLA E' STATO COMPIUTO di quello che lo è apparso solo attraverso una TOTALE SALVEZZA che è stata TOTALMENTE CAPOVOLTA in due eventi apparentemente uguali e contrari: UNO che mostra una NATURA CAPACE DI INDURRE NOVITÀ, e una vita apparentemente capace essa pure di indurre NOVITÀ dove NULLA DI NUOVO può mai accadere laddove tutto è PRESENTE, simultaneo e del tutto privo di tempi posti prima o posti dopo. Laddove tutto il PRESENTE si dispone come la INFINITA POTENZIALITÀ contenuta in un puro rapporto IN ESSERE, ed esso da rapporto si trasforma in una REALE DIVISIONE, che è vista IN ESSERE, temporizzata in ogni tempo unitario di calcolo, allora entra in gioco un possibile ed apparente DIVENIRE dell'essere. Noi abbiamo la prova vissuta di esistere solo nel PRESENTE, e che il PASSATO non appare esistere più mentre il FUTURO non sembra esistere ANCORA.... Ma accade solo per la osservazione che – da totale – diventa parziale. Anche una pellicola, osservabile solo in un fotogramma, li contiene già tutti. Ma se si sposta da destra verso sinistra a noi, che vediamo presente solo uno di essi sembrerà che esista NEL PRESENTE solo esso. E la visione successiva degli altri fotogrammi ci apparirà come un DIVENIRE formale, di uno che si TRASFORMA nell'altro e DIVIENE l'altro. Ebbene questo apparente DIVENIRE dell'ESSERE DI UNA TOTALE PRESENZA, è illusione cinematica. L'uomo, assistendo alla AZIONI (della Natura o della vita, è stato solo vittima dell'effetto CINEMATICO che appare evidente in ogni cinematografo, in ogni film. Dunque avete solo CREDUTO che poteste fare, o che la Natura potesse fare. Non essendo stati VOI a fare IL FILM (ma solo a vederlo e a immedesimarvi negli eventi sottoposti al vostro punto di visione relativa, NON SIETE SOGGETTI PUNIBILI, se non per aver VOLUTO compiere quel male che non era in vostro potere di poter compiere. Le colpe DEL CUORE, delle INTENZIONI, vi sono PERDONATE grazie alle BUONE INTENZIONI del Figlio mio Gesù Cristo, che si è IMMEDESIMATO in una personale opera di sacrificio, a beneficio di tutti voi. Chi è senza peccato scagli la prima pietra... e tutti voi – reputandovi peccatori, non avete il diritto di condannarvi. Ma consolatevi! Siete tutti innocenti. Le SOLE INTENZIONI VOSTRE non sono AZIONI delittuose, ma solo INTENZIONI... e Gesù, con le SUE SANTE vi ha perdonato tutti.


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Finito di scrivere il giorno 9 luglio 2. 016 a 17 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 3 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato� come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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NON HO RICEVUTO ANCORA NIENTE Io, causa prima,ho promosso in 862 giorni la causa a me seconda, ch'assecondasse poi la mia propria ascensione, 862 dĂŹ dopo.


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Qui di fianco vi mostro in che modo reale la mia vita ha avuto disegnata, nella sua stessa, l'entrata in scienza di un SECONDO GENITO che – come descritto nella sezione aurea rivelata dal Signore a Rebecca, in Bibbia 1,25 – è una cosa sola con il suo 2°, lo comanda e intanto lo serve, in una perfetta interazione, simile al salto che fanno tra di loro due ragazzi, quando il primo scavalca il secondo, ma poi si lascia a sua volta scavalcare da lui. Tenendo presente che il soggetto in questione è nato 25-1-38, se egli si avvale di un 2° che si aggiunge al suo nativo 25, la data diventa 27-1-38... Ma poiché in Bibbia 1,38 tutto l'ordine dei fenomeni è sovvertito, dopo il secondo che gli si è aggiunto a formare il 27, ecco che il 25-1-38 si muta in 27.831. Raddrizzare questa sovversione, significa mutarla in 13872, in cui, mentre gennaio e 38 rispettano il loro valore, c'è il 72 dato da 25 +47=AMODEO che ha decretato la nascita di un secondo AMODEO, sovrapposto all' 1-38-25 a determinare 1-38-72. Ora Romano Amodeo doveva vivere solo 862 giorni. Ebbene – fermo restando il 72 che indica il giorno 25 di Amodeo, questi 862 giorni rispetteranno la metodologia divina espressa in bibbia, e il 2 collocato per ultimo, si anteporrà all'86. Diverranno pertanto 28.672 tutti i giorni di vita di Romano Amodeo. Per ottenere questo immediato risultato, Dio si è avvalso dell'aggiunta sulla prima causa, della sua causa secondaria, vissuta (dal concepimento alla morte) per 26.970 giorni. Questi giorni di vita, riportati sulla vita del primo, determinano i 27831 che hanno sovvertito l'1-38-(25+47) natale del primo, nella data mortale del secondo. A questo punto, riportando oltre la fine del secondo la sua stessa premessa, i 27.831 giorni diventano 28.694, e terminano alla data del 17 agosto del secondo limite della profezia di Daniele. Come nella profezia doveva affermarsi un mezzo della soma dei due limiti, ossia i 1313 giorni che arretravano di 22 giorni il valore mezzo, così questo 28.694 contiene in sé già l'unità 22 di un Romano Trino in 22+22+22, che è trascorsa IN CIELO e non più sulla terra. La stessa cosa accadde alla causa n. 2, che trascorse 44 giorni in cielo, laddove la gestazione sarebbe dovuta essere il doppio di quella di 258 giorni fatta nel grembo reale materno e invece dura 44 giorni in meno trascorsi in celo anche dalla causa n. 2. In sostanza l'aggiunta della causa seconda inverte le relazioni riguardanti la causa prima. Ma quando essa si rilancia, le raddrizza di nuovo, praticamente aggiungendo a 13872 un nuovo 138 e un nuovo 10 espressi in centinaia.


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IN BIBBIA, OGGI GESU' DÀ AL ROMANO CESARE quello che è del ROMANO CESARE. Ebbene CESARE AMODEO fu la mia 4a generazione LETTURA 1 Sam 8, 1-22a Il popolo chiede un re a Samuele e Dio lo concede. Lettura del primo libro di Samuele. In quei giorni. Quando Samuele fu vecchio, stabilì giudici d'Israele i suoi figli. Il primogenito si chiamava Gioele, il secondogenito Abia; erano giudici a Bersabea. I figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché deviavano dietro il guadagno, accettavano regali e stravolgevano il diritto. Si radunarono allora tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuele a Rama. Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli». Agli occhi di Samuele la proposta dispiacque, perché avevano detto: «Dacci un re che sia nostro giudice». Perciò Samuele pregò il Signore. Il Signore disse a Samuele: «Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro. Come hanno fatto dal giorno in cui li ho fatti salire dall'Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dèi, così stanno facendo anche a te. Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente e annuncia loro il diritto del re che regnerà su di loro». Samuele riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: «Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i


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vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà». Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuele e disse: «No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie». Samuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuele: «Ascoltali: lascia regnare un re su di loro». Parola di Dio. SALMO Sal 88 Sei tu, Signore, la guida del tuo popolo. Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia. R. Perché tu sei lo splendore della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra front. Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d'Israele. R. Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo: «Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza». R.


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EPISTOLA 1 Tim 2, 1-8 Si preghi per i re e per quelli che stanno al potere. Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo. Carissimo, raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità. Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche. Parola di Dio. VANGELO Mt 22, 15-22 Rendete a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio. Lettura del Vangelo secondo Matteo. In quel tempo. I farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo il Signore Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova?Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono. Parola del Signore.


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Come si vede, le letture di oggi INCORONANO CESARE a re del mondo reale che è il suo. Laddove la moneta nostra è l'EURO che significa IL BUON RO, questa è la domanda di Gesù: Di chi è questo EURO? Esso è DEL BUON RO. E allora RESTITUISCI al buon RO tutto quello che è del BUON RO. E' l'ora di farlo perché i giochi stanno per chiudersi. Mancano solo 16 giorni al termine della vita di Romano, e gli fa concesso COME GIUSTIZIA.

Finito di scrivere il giorno 9 luglio 2. 016 a 17 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 3 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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HO RICEVUTO QUESTE ULTIME DOMANDE

da Erminio Catarinella, che ha scritto nel suo stesso nome quel ruolo di Ministro delle mie nozioni che non si è scelto da sé... Nell'ultimo giorno (forse) in cui posso, debbo rispondere a lui. QUAL È IL LAVORO CHE NON VORRESTI TI RUBASSERO? COSA FARESTI PERCHÉ NON TI RUBINO IL LAVORO? Nessuno può rubarmi qualcosa! Non basta che egli lo voglia. Tutto il divino disegno è IN ESSERE INFINITO sulla base di puri rapporti. Dal 10/9 che ha in sé ogni possibile unità nello stesso presente “onnipotente”, che se è calcolato e diviso nel tempo del suo reale calcolo è 1,1111 infinito, ai rapporti dati da 10^3 / 90 che solo allorché calcolato si divide in un 10,10101010 infinito è quello che esiste con: 100+90=190, in modo tale da essere un “duo unitario” in 191+190=381, nei valori=NOMI di 66+78+47=181=ROMANO ANTONIO AMODEO e di 26+51+113=180=ANNA PAOLO TORQUATO; laddove se il cognome dal 1° si sposta sul 2°, 144=ROMANO ANTONIO e 237=ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO 100+99=199 in modo da essere un “duo unitario” in 199+199 +7+7+7 (di opera creatrice) = 426, nei valori=NOMI di 47=AMODEO, +59+26+95=180=BENITO ANNA VINCENZO, +179=116+83=VITTORIO GIOVANNI; Questo rapporto “sta” nel CREDO ISLAMICO, secondo il quale Allah ha 99 nomi, dati da 100 meno 1. Ebbene allora 100+99, nel suo dualismo è 298 e – riguardando il 47=AMODEO, lo porta a 426, il Dio 100+300 nel valore 26 del Nome Ebraico di YHWH=26=DIO in italiano. Questo denominatore che da 90 si qualifica in 99, lo fa aggiungendo a se stesso (che è 90 come PRIMO) un 2° a lui che equivalga ad un suo decimo. 99 diventa il primo, associato al secondo. 10^3 / 999 = 1,001 eterno in 1/1000, sta alla base della sezione aurea che desume da 999 e 381 tutta questa serie: 999 618 318 237 144 che ha 144=ROMANO ANTONIO e 237=ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, tanto che l'infinito multiplo risulta dalla progressiva “cavalletta” di questi due valori, che si superano in eterno sia verso l'infinito


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superiore, sia verso l'infinito inferiore. Infatti è una verità ELEMENTARE ed inconfutabile che se sono sufficienti due valori BASILARI come questi: 237 144 (ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO) (ROMANO ANTONIO) a determinare gli eterni valori delle somme verso sinistra e delle sottrazioni verso la destra, noi avremmo che TUTTO L'INCREMENTO e il DECREMENTO è totalmente definito sotto il profilo unitario. NELLA EVOLUZIONE INFINITA DISCENDENTE avremo: 237 144 93 51 42 9/1 -31/1 -73 -104 -177 -281 -458 -739 -1.197 -1.936 -3.133 che nel 15° valore derivato da 381, incarna tutto il valore 2 anni dopo il 1936 e che, nel 16° valore va oltre esattamente per 15 anni dell'anno 3.118 dopo Cristo in cui ci sarà il FINIMONDO dell'inversione dei poli magnetici che avviene nel ciclo di 666.666.666 anni in cui l'avanzamento reale (solo nell'avanzante tratto unilaterale nel ciclo che si apre e si chiude) è solo in 333.333.333 milioni di anni. I due anni aggiunti al 2936 è per esprimere la dimensione del volume, aggiungendo i due tratti di 1 anni e 1 anno indispensabili al piano unitario se il suo lato è di 1 anno. I 15 anni che occorre sottrarre a 3.133 è perché 666.666.666 deriva da 10^10 anni divisi per 15 anni. In questa progressione eseguita sulla base del NOME DI DIO 144=ROMANO ANTONIO +237=ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, al 15° valore discendente in cui 237 è il 1° discendente, abbiamo questi 15 anni compresi nella progressione. Così pure come li abbiamo invece “trascesi” in 2 dimensioni al valore immediatamente superiore, il 15°, che riporta in 1.936 solo l'avanzamento nella linea del flusso. Ma nello scatto successivo risulterà “compreso” tutto il valore di 15. NELLA EVOLUZIONE INFINITA ASCENDENTE il 144 e 237 avremo, in 5 tempi dell'unità 10^10: 381 618 999 1.617 2.616 Ebbene, fino al 1.000, espresso nel principio di 1 posto dentro 10^3 e che si muove 999 volte 1, i valori sono reali. Oltre il 1.000 ci sono sovrapposizioni. Infatti – posto 1.000 come inizio – i valori sono esatti (nel ciclo= solo nelle 3 cifre. Quando esse diventano 4 vi sono sovrapposizioni. In 1.617 si è sovrapposto un 600, che diverrà “catastrofico, demoniaco, bestiale” quando si presenterà negli anni 1.666 dal Principio, e sarà la data del DILUVIO UNIVERSALE.


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Questo 600 è un 1° che esiste a dimensione 100 e percorre tutti i 6 versi per un valore intero che riporta allo stesso punto e dunque “non fa testo”. Se lo si considera (che faccia testo) quanto non fa assolutamente testo, si compie l'errore di elevare a DIO=10 un GIUSTO 1° che – quando è giusto – vale 60 in tutto il ciclo dei minuti secondi. Pertanto il primo valore che va oltre le 999 unità, che vale 1.617, nel tempo 600 dell'intero ciclo del 1° (calcolato nel 2°) aggiunge ad 1 mille un 1.017, e praticamente vale il 2 -17 del secondo mese nel giorno 17 in cui il libro Bibbia 1,7 versetto 11(che vale il 2 complesso) che dice questo, esattamente: Genesi 7,11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. 1.617 dunque aggiunge un 1 nuovo al primo 1 del 1.000, poiché 600 è tutto il ciclo 10 del primo che vale 60 secondi, e diventa un complesso 2-17, il secondo mese nell'anno seicentesimo della vita di un NOE' che è derivato per intero dalle progressioni insite in ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, allorché i primi due valori, espressi dai primi due nomi si mettono a “saltare la cavalletta” con gli altri 4 del loro complesso a SEI. E quando questo giorno del DILUVIO UNIVERSALE evolve e si rilancia delle 999 volte unitarie esistenti nel 1.000 posto IN PRINCIPIO, ecco che: 2.616 . contiene sempre lo stesso riferimento 600 a tutta la vita di Noè (Tratto da Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo) e si presenta come il punto intero e finale della sua vita. In effetti risulta da Bibbia, che Noè è nato 1.056 anni dopo la nascita di Adamo. Ma – poiché prima di Adamo esiste il principio in linea di 10 anni – allora gli anni in cui Noè è nato DAL PRINCIPIO, sono 1.066 e contengono i giusti 66 dati dal cui 11 di un minuto primo sommato a un minuto secondo, che esistono nelle sei linee come 6 volte 11. Allora 66 si mostra come UN PRIMO di 60 secondi che è il ciclo intero dei 6 necessari a completare nel ciclo 6 tutti e sei i secondi. Poiché a Noè è accreditata una vita di 950 anni, 1.066+950=2.016. E sono esattamente questi gli anni quando essi valgono (e si sormontano) come il ciclo intero 600 della vita di un minuto primo che vale 60 minuti secondi. Poi, nel dettaglio dell'intero dato da 600, esisteranno solo i 208 giorni dati dalla divisione di 600 per 2,88461, che la porta a valere quando un volume dato dai lati 100 +100 il cui flusso sia 2^3. Questi 208 giorni stanno ai 2.016 anni come il volume 1.000 +1.000 +2^4 si riduce al decimo di 100+100, nel mentre 2^4 si depotenzia di 1, a 2^3.


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Dunque, caro Erminio Catarinella, che mi chiedi QUAL È IL LAVORO CHE NON VORRESTI TI RUBASSERO? , ti rispondo che POSSONO SEMBRARE LADRI – forse per un poco – coloro che il DIVINO DISEGNO impostato totalmente sul mio nome POSSA AUTORIZZARE a mettere in campo... se questa apparenza è GIUSTA, in quanto AUTORIZZATA dalla PERFETTA GIUSTIZIA, insita in questo calcolo. Io – che ho capito per dono del progetto divino su di me, come stanno veramente le cose – NON VORREI UN BEL NULLA al di la e differentemente da questa giustizia. Sarebbe come se – sapendo quello che è giusto ed amando io il GIUSTO – volessi attuare una MAGGIORE GIUSTIZIA! Essa sarebbe una INGIUSTIZIA... se io la volessi. Non potranno dunque rubarmi nulla, perché l'evoluzione di tutte le cose proporzionate con la giustizia, vengono dall'infinito negativo dal mio nome, e vanno tramite esso nell'infinito del valore positivo, senza nessuna eccezione. CERTAMENTE – io credo – vi saranno molti che, quando finalmente si saranno resi conto delle MERAVIGLIOSE E SORPRENDENTI TOTALI VERITÀ annunciate da me, cercheranno di VENDERLE come loro proprie. Ma io mi comporto come fece Gesù quando sentì dirsi da Giovanni e suo fratello: “Maestro, ci9 sono alcuni che compiono prodigi e scacciano i demòni che non sono dei nostri? Dobbiamo dirgli di smettere?” <Non lo fate – rispose Gesù – perché chi non è contro di voi è a favore di voi>. Se dovrà accadere che un ZICHICHI (tanto per fare un nome) comincia a INTESTARSI il mio lavoro, dicendo ad esempio che esistono 43 dimensioni nella realtà... ebbene, queste 43 stanno tra le 4 volte 11 che in 4 sono l'assetto 3/1 dello spazio sull'unità del tempo, quando sono contate tutte e 4 le dimensioni, non solo quella 1 del tempo, ma anche le 3 dello spazio. E anche nella PRESENZA lineare del ciclo che ordina tutto con il rapporto 10/1 fatto tra 11 dimensioni, questo reale 11 è l'avanzamento di 1 POSTO IN PRINCIPIO, e che poi avanza di 10, occupando un 11. Il prodotto di 4 volte 11 mostra tutta la realtà suddivisa nei 44 parametri totali, in cui UNO posto IN PRINCIPIO, vi si muove solo per 43. ZICHICHI sta già “rubando” questo... ma non ha capito che i cicli SONO INFINITI. 100 / 99 = 10,10 in un periodo infinito ed eterno in cui esistono TUTTI I POSSIBILI CICLI! Tutti, e non solo i 43 dello spazio-tempo della presenza in tutto il suo moto. Se è però necessario che esistano molti ZICHICHI, per imporre le verità svelate da Dio attraverso di me (e non da me)... che ciò avvenga pure! Chi non è contro di me, è per me. Io sono la VERITÀ e non la RIVALITÀ. Mi importa la VERITÀ e non CHI LA DICA. CHIUNQUE LA DICA... dice di ME.


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Perciò – caro Erminio – quando mi chiedi COSA FARESTI PERCHÉ NON TI RUBINO IL LAVORO? Io ti rispondo con un aneddoto rammentatomi da mia madre, quando ero piccolo. “C'era un contadino che aveva importato le patate da un paese lontano e voleva produrle e venderle. Ma – per quanto le regalasse – nessuno gliele comprava né le cercava. Allora circondò il suo campo con un alto steccato. Tutti si incuriosirono e si chiesero che cosa mai di così segreto e così importante vi stesse coltivando, visto come voleva perfino impedire di vedere che cosa egli stesse mai facendo nel suo orto... Così cominciarono a praticare dei fori nel recinto, e lo spiavano. Quando videro che estraeva le patate, le cucinava e se le mangiava beatamente – come si fa davanti ad un bel piatto di patatine fritte – solo allora cominciarono a scavalcare il recinto e gliele rubavano! Fu “quasi costretto” a venderle, quasi accettando con ritrosia le infinite richieste che riceveva, ormai da tutti... Aveva finalmente risolto così il suo problema!” Ebbene, caro Erminio, probabilmente Dio vorrà rendere prezioso il mio lavoro, ed affermarlo, riuscendo a tanto solo dopo infinite ruberie di ladri e mercanti. Che dovrei fare io? IMPEDIRLO? No, accettare la volontà di Dio che so con sicurezza estrema che eseguirà solo la cosa PIÙ' GIUSTA: la sola che è SEMPRE PERFETTA. L'OPERA DI DIO è tanto PERFETTA da.... non sembrarlo affatto. Per ottenere la PERFEZIONE, Dio si avvale dell'apparente e totale IMPERFEZIONE. Altrimenti.... non avrebbe scelto ME, che sono così IMPERFETTO da essere addirittura nel segno della BESTIA 666.666.666 descritta in Apocalisse. In me Egli ha creato l'ennesimo e apparente ANTAGONISTA della verità per come è momentaneamente nota, che si mostrò nei tempi antichi nel Figlio, apparente antagonista della Legge di Mosè. L'uomo non ha capito IL SENSO della sezione aurea: ci sono due fattori primi tra loro che giocano a far la cavalletta, l'uno eternamente scavalcando e superando quell'altro... ma è pura apparenza! La somma è sempre data dalla loro somma, ed è quella che poi si avvale, come superamento di quanto fu SAPUTO in ANTICO. Quando infine la VERITÀ si mostra in tutto IL PIANO della sua infinita evoluzione, e si capisce finalmente quali sono I DUE che interagiscono tra di loro nella infinità verità, infinitamente superata, allora mentre questo ETERNO resta sempre ETERNO, il PIANO finalmente si mostra, per intero, e SMASCHERA i rapporti che esistono in tutta la loro relativa PERFEZIONE.


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Poi – caro Erminio – mi chiedimi chiedi NEL PROFONDO C'È UNA SACCA DI CONTENUTI? <Sì se li pensi come contenuti NUMERICI, quantitativi, di un universo apparente costruito con QUANTITÀ di cicli 10, esistenti nel profondo del rapporto di 1000/99 IL PROFONDO È IL VEDERE NON Come ti ho detto tante volte, ciò che esiste IN PROFONDO, nei “concetti” sta nel numero che ha la PAROLA che li esprime. PROFONDO=14+16+13+6+13+12+4+13= 91. Ebbene, dove è il 99 il denominatore di 10^3, essendo in se stesso dato da 100 -1, quando tu hai un 91 hai il 100 meno 9 ed hai tolto tutto il moto 9 (dell'unità) che esiste nel 100. Se l'inverti in 19 hai invece tutto il moto di 1 che sta in un 10 che avanza interamente per un altro 10. Allora se vuoi capire che cosa ci sia di PROFONDO in quanto è PROFONDO... osserva cosa vale nel numero il suo TERMINE. Basta la parola! IL DUBBIO È ASSOLUTO O L'ASSOLUTO È DUBBIO? Tu giochi molte volte a fare queste “cavallette”. Dire QUESTO di QUELLO li combina in una somma che come tale è sempre la stessa. Ma QUESTO di QUELLO ha nel valore della somma il valore ampliato grazie al secondo termine. Anche QUELLO quando è di QUESTO, lo scavalca e lo sormonta ed assume il nuovo valore. Ora che abbiano lo stesso valore non significa che sono divenuti la stessa cosa. Se TU scavalchi un compagno, giocando a par la cavalletta, e ti proietti oltre di lui, resti sempre te stesso. Ed egli resterà sempre se stesso quando avrà superato e scavalcato te. Dunque se una cosa <è> l'altra, acquista solo una PARTE di quell'altra e resta quello che è. Il dubbio resta dubbio, e l'assoluto resta assoluto anche quando è posto in dubbio.


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IL NIENTE Che altro può essere per la scienza che un aborrimento ed una fantasticheria? Se la scienza è nel giusto, allora una cosa è certa: la scienza non vuol saperne niente del niente. Questa è infine la comprensione scientificamente rigorosa del niente. Noi ne sappiamo (!) in quanto di esso, cioè del niente, non vogliamo saperne niente. La scienza non vuole saperne del niente. Ma rimane altrettanto valido ciò: là dove cerca di affermare la propria essenza, essa chiama in aiuto il niente. A ciò che rifiuta, essa fa ricorso. Quale contraddittoria essenza si svela qui?" Caro Erminio, la cosiddetta SCIENZA ancora non ha capito che, quando comanda il 3° principio generale della legge dinamica, chiamato DI AZIONE E REAZIONE, tutta la realtà è totalmente contraddittoria, al punto che, alla base di ciò che appaia essere TUTTO, ci sia proprio il NIENTE. Non capiscono insomma il SENSO STRETTO per cui:

N^0 = 1

Ossia ogni base numerica differente da zero, quando è elevata alla dimensione 0 del NULLA, allora essa è il TUTT'UNO Non si può sapere nulla senza il nulla? L'esistenza di una verità RELATIVA, è possibile se SBILANCI UN EQUILIBRIO – ossia uno ZERO di SQUILIBRIO – e ne ricavi una FORZA DI RIEQUILIBRIO. Finché non poni NULLA di determinato, resti nell'INDETERMINAZIONE. Ebbene DIO -SOMMO EQUILIBRIO tra ogni valore opposto e in guerra – rivela il suo potere INFINITO solo attraverso il SUPERAMENTO INFINITO del suo valore OPPOSTO e SATANICO. Senza SATANA, non puoi saper nulla di un DIO CHE VINCA SATANA


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Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti? cioè la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante? La classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con ciò, in pari tempo, dei mezzi della produzione intellettuale, cosicché ad essa in complesso sono assoggettate le idee di coloro ai quali mancano i mezzi della produzione intellettuale. le idee dominanti non sono altro che l'espressione ideale dei rapporti materiali dominanti? sono i rapporti materiali dominanti presi come idee: sono dunque l'espressione dei rapporti che appunto fanno di una classe la classe dominante, e dunque sono le idee del suo dominio? Caro Erminio, quando Dio opera e fa esistere DI TUTTO, dentro il rapporto di 1.000/99 non puoi mai generalizzare delle regole eterne, perché dentro questo rapporto esiste DI TUTTO. Per cui certe volte accade come tu supponi, altre come l'opposto esatto a tutto questo, mentre le combinazioni tra questi due estremi sono infinite. Spesso la classe dominante è l'espressione delle istanze generali, quando sono le libere elezioni ad affermarle. Ma un Dirigente che si fa dirigere da chi dovrebbe essere diretto è spesso il risultato di una democrazia in cui nessuno più ci capisce niente, sui suoi compiti. Oggi siamo a questo punto: c'è il marasma generale di tutte le idee, per sagge o strampalate che possano essere. Ci sono luoghi deputati di dare spazio ad ogni cosa ed opinione, come internet, e il risultato è che nessuno ci capisce più niente. Al punto che sono eletti gli esponenti che più sono il segno di questo diffuso marasma. Ebbene, Erminio, chi non salirà sull'ARCA di Noè delle idee espresse da Noè su tutta la vita, andando a due a due – maschio e femmina e non maschio accoppiato con maschio e femmina con femmina – in questa efficace scialuppa di salvataggio misurata non a caso 381 in tutta la sua lunghezza, larghezza e altezza... le idee che non saranno IN SALVO su questa ARCA, naufragheranno tutte in questo marasma giunto al suo limite, quando uno che dovrebbe vederci e guidare gli altri è un cieco eletto da tutti gli altri ciechi... per condurli tutti in un fosso!

Un pensiero che ruota su se stesso perché non trova un punto di appoggio che tipo di pensiero è? Inconcludente


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Dio ha mai innalzato la sua mente fino a considerare l'esistenza, in sé e per sé, come pure atto d'esistere? Ha mai detto pensosamente a se stesso "È!", incurante in quel momento se innanzi a se ci fosse un pensiero senza riferirti, insomma, a questo e a quel modo o forma particolari di esistenza? L'arbitrio è atteggiamento senza fondamento autentico? Tu hai una conoscenza di quanto sia IN ASSOLUTO ESSERE DIVINO che è troppo legata al tipo di relativa libertà che ha l'uomo. Nell'ASSOLUTEZZA di Dio esiste il totale equilibrio tra ogni determinazione, qualunque essa sia, soprattutto per quanto sia IN ESSERE nel modo unilaterale e relativistico con cui l'uomo CAPISCE ciò che sia IN ESSERE. Posta la lingua ITALIANA, come quella PERFETTA di Dio, potremmo arrivare a credere DIO “condizionato” ad esprimersi in questo idioma, ma … ai francesi Dio parla in Francese, agli Inglesi in inglese, ai furbi usando la furbizia, agli sciocchi ogni modo apparentemente insulso. E' Dio che si ABBASSA al limite, nell'incontro con chi è nel limite, senza con questo avere Dio alcun limite. Nell'arbitrio c'è sempre un fattore di invenzione? C'è il fondamentale atteggiamento proprio di chi si intenda l'arbitro unico della questione. Questa non è una INVENZIONE ma una concessione che ogni Spirito ha avuto dal suo ESSERE ASSOLUTO, che gli permette il gravissimo peccato espresso da una DELIMITAZIONE REALE simile a un giudizio, ma con il solo fine di contraddirla poi totalmente e dimostrare VERO il giudizio che non abbia su di se stesso alcun PREGIUDIZIO. Il GIUDIZIO DIVINO è quello scevro di ogni pregiudizio, ma noi – soggetti determinati – facendo esperienza di determinazione, siamo stati resi TOTALI ARBITRI della nostra propria condizione, proprio nel compito di ribaltare ogni cosa e riportare l'ARBITRIO nella divina e lecita valenza incondizionata. L'invenzione, come la intendi tu, non esiste. Si tratta di un RITROVATO percorso che sembra una totale improvvisazione soggettiva, ma invece è un totale e semplice ritrovamento.


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L'autenticità è originaria? Tutto è originario, posto in essere il complesso di -1 e +1. Sia che sia autentico, sia che non lo sia. CONVINZIONE PROFONDA CHE DETERMINA LA VISIONE DEL MONDO? È LA LEGGE DEL KARMA? COSA MUOVE LA LEGGE DEL KARMA ? Te l'ho già mostrata: 1.000 / 99 E' la legge di K (Krisna, Cristo) A. R.ma, Amodeo Romano. 114 +237 muovono TUTTO, con Romano Antonio da una parte e Anna Paolo Torquato Amodeo dall'altra a scavalcarsi e riproporsi nei due infiniti estremi.

LE COSE CAMBIANO OFFRENDO UNO SCENARIO ALTERNATIVO? Niente cambia altro che la forma, come 2x10 = 40/2

Dice: Sullo schermo della coscienza proiettano un film, la nostra vita quotidiana, ma noi siamo la coscienza, la Consapevolezza su cui il film viene proiettato, non il contenuto del film. Se un attore dentro il film si siede in meditazione, questo cambia qualcosa riguardo lo schermo? Quanta meditazione deve fare un personaggio del film per realizzare di non essere un personaggio... bensì lo schermo? Ognuno di noi PUO' FARE solo quello che DIO gli permette e non ciò che l'ATTORE crede di fare lui.... che è un semplice esecutivo che dà forma reale al disegno ideale... e SCEGLIE quale IDEALE lo salva da quei limiti.


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LA RAGIONE DI QUALSIASI NATURA SIA, NON C’È , NE RAZIONALE NE DIVINA, PERCHÉ LA RAGIONE "SAREBBE" . SE LA RAGIONE NON PUÒ ESSERCI PERCHÉ QUALSIASI RAGIONE FAREBBE PARTE DEL TUTTO, NIENTE è OVVIO! Come è difficile ragionare su STEREOTIPI! Eppure l'uomo non può evitarlo! Perciò la VERITÀ ci può essere solo RIVELATA da se stessa.

L'EDUCAZIONE È SORTITA NELL'ESSERE MOSSI A DARE IL MEGLIO DI SÉ AL MOMENTO OPPORTUNO SENZA CERCARE SCUSE? Solo se è la BUONA educazione operata dalla VERITÀ che si rivela..

IL DRAMMA DELLA SCELTA IMMEDIATA SPESSO CI METTE ALL'ANGOLO... SI INTERVIENE PER EVITARE L'INSOPPORTABILE? È GIUSTO NELLA MISURA CHE L'IMPREVEDIBILE PUO SEMPRE ACCADERE? UN'ALTRA GIUSTIZIA CHE NON SIA QUELLA CHE MI SENTO DI METTERE IN ATTO C'È?

1.000./ 99 = 10,10 eterno questa è la sola giustizia che c'è! SOCRATE È L'EMBLEMA DELL'UOMO NON LOCALE? Egli fu l'emblema di un trascendente SO' CR (Cristo) R.A. (Romano Amodeo) TE (la Croce T in E, il suo ESSERE). Non è una

attribuzione locale e soggettiva, ma è l'essenza di un Gesù Cristo nella Filosofia


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SE IL CRISTO GESU ERA IN UN DRAMMA COSMICO, LO SIAMO ANCHE NOI ???? Altroché! Gesù fu l'ideale CAMPIONE di tutto il dramma cosmico apparente in OGNI figlio di Dio! Sì, solamente APPARENTE e non vero, minimamente! Tutto il contrario del VERO! Con la apparente MORTE di Gesù Cristo, Satana mostra l'ideale condanna a morte di ogni figlio di Dio che abbia la malasorte di nascere! Ma è solo IN APPARENZA un DRAMMA “vero”! Esso appare essere vero quando il VERO E' STRAVOLTO al punto da essere visto nel suo esatto contrario. Laddove esiste un DIO PADRE che libera ogni figlio dalla sua CROCE, la “maligna visione “ dell'esistenza mostra la REALTÀ CINEMATICA di quella morte. Ma questa morte di un vivente è tanto falsa quanto quella che appare nella reale visione di un PROGETTO DI ESISTENZA simile ad un FILM. Esso è tutto PRESENTE in un milione di fotogrammi, ma se ne vede solo un milionesimo per volta, quando il vero si mostra del tutto uguale ma rovesciato, al punto che l'effetto, che è solo l'effetto, sembra divenire una causa. Un milione di fotogrammi visti uno dopo l'altro è il modo apparentemente DIVENIENTE di ciascuno di quei fotogrammi, in cui l'apparente DIVENIRE di ciascuno è solo UN ALTRO UNO visto dopo quello di prima, che non è minimamente divenuto essendo restato nello stesso punto di prima e per come era. Come il DIVENIRE APPARENTE in ogni film appare certamente e non è vero, così è la nostra visione nello spazio del divenire dell'essere di un intero progetto, già tutto fatto. Il dramma cosmico che viviamo sta nel nostro peccato originale di credere VERO quello che vediamo IN DIVENIRE. QUALE È IL MIO RUOLO SE IL RUOLO PIÙ BELLO LO HA PRESO GESU???? SE IL MALE È IL BRUTTO TUTTI GLI ALTRI RUOLI SONO BRUTTI O NO? Gesù ha dato TUTTO, ma quando OGNUNO dà tutto quello che ha, dà TUTTO egli pure! E' più bello il tuo POVERO RUOLO, Caro Erminio! Perché se Gesù poteva farlo nella sua veste del Figlio di Dio, tu – che non credi di esserlo... ma lo sei - dando TUTTO di te staresti dando (se solo fosse mai possibile) più di Lui che dà VERAMENTE TUTTO. Gesù che ha esaltato gli umili, è Lui che esalta Te assai più di quanto Egli esalti se stesso... e non lo fa, perché lo stesso Gesù esalta in lui solo SUO PADRE! Chi parte dal MALE, risale al bene due volte! La prima fino a zero. La seconda fino al massimo in positivo. Chi meno ha – in questo mondo reale – è chi DAVVERO ha di più, in possibile risalita e nella gioia che può arrecare con la sua conversione. I


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L MALE È IL BRUTTO? Il MALE e il BRUTTO PECCATO sono il non avere VOLUTO essere servi del bene. Chi si lascia guidare dall'idea stessa del BENE è simile a chi costruisce la sua BELLA casa sulla roccia. Che PECCATO che altri abbiano voluto erigerla sulla sabbia! Vennero pioggia ed onde e – che peccato! – quella casa crollò. SU QUALE PIANO DEL SAPERE HA SENSO L'ESPRESSIONE <OBLIO DEL NULLA>? Sul piano di una LOGICA IMMAGINATA. ENERGETISMO è SCOPRIRE PARTI DELLA PROPRIA IDENTITÀ NELL'ANIMA DEGLI ALTRI? Energetico È 5+12+5+16+7+5+18+9+17+11+13=117 che esprime tutta l'energia di una intera opera in 7 giorni, esistente nel ciclo 11 che si muove per 10. LA CONOSCENZA DIRETTA È INTUIZIONE? E' tutto quello che 1.000/99 detta. IL VEDERE NON VISTO È PROFONDITÀ

In qualche raro caso può esserlo. IL CONCETTO DI DIO È SATANA?


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La TRAVISAZIONE di Dio è Satana. Satana è il Dio della Salvezza che è visto nell'ente esattamente contrapposto. Dio dà ogni salvezza e – nella dinamica relativa contrapposta, per il principio fisico di Azione e Reazione – sembra che Dio azzeri progressivamente ogni cosa buona. RAGIONE È SAPERE DELLA DIFFERENZA: CHE NON NIENTE MA STUPEFACENTEMENTE-ENTE! Ragione DIVINA e trascendente la realtà apparente in tutti i fenomeni è sapere che non è vero ciò' che appare muoversi, ma solo il moto esattamente uguale e contrario a quello che appare. pertanto, se il mondo appare materialmente espandersi da un punto-limite del cosiddetto big-bang, noi stiamo andando in puro spirito proprio verso quel punto di origine. Così succede che, muovendoti tu verso l'alba di ogni giorno, sei indotto a vedere e a credere nella fine di ogni giorno. LA DIFFERENZA SI COMPRENDE SOLO IN UN SALTO? Soprattutto in un salto che ti palesa una grande differenza.

LA SOLA RAGIONE NON BASTA PER INTUIRLA ADEGUATAMENTE? No. Occorre che essa sia visibile nel progetto dato dai 1.000 novantanovesimi. LA DIFFERENZA NON CONCEDE QUEL SALTO? Non concede quel salto se esso non risulta nel calcolo di 1.000 / 99.

LA DIFFERENZA NON SI CAPISCE?


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Si capisce perfettamente se la consideri come una differenza matematica. Se invece è solo una differenza concettuale, si fa fatica a capirla.

IL NULLA COME SFONDO ,COME ABISSO SUL QUALE SI INSTALLA L''ESISTENZA DEL CALCOLO , DELL’UOMO DI TUTTO?

Il NULLA come il punto di partenza per ricavare, dall'iniziale inesistenza di squilibri, una storia di opportuni squilibri che portino infine – e sapientemente – all'equilibrio che mai è cessato di esistere... così come si può scrivere in nero su un foglio bianco immacolato. Ma qui, caro Erminio, voglio io rispondere ad una domanda finale tua che potrebbe essere: ROMANO, CHI SEI TU... VERAMENTE? E allora ti rispondo direttamente con la voce dello Spirito Santo che si impone su un uomo e lo ordina esattamente come Egli vuole: <IO SONO L'AGRICOLTORE. L'ESSENZA PURISSIMA di questo povero portavoce che è così miseramente accorpato ché (invece) la sua ESSENZA PURA ha solo uno splendente corpo spirituale. Sono L'OPPOSTO di chi vedete LIMITATO (nel mentre è ILLIMITATO), di chi è MINIMO (nel mentre è un MASSIMO). La contrapposizione è 'sì perfetta che – vedendo NIENTE DI BUONO – voi state invece vedendo TUTTO IL BENE che esiste. Non a caso il mio nome uno e trino è AMO. R.> Vangelo di oggi nella liturgia Ambrosiana.


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VANGELO Gv 15, 1-8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto. Lettura del Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Parola del Signore.

Finito di scrivere il giorno 11 luglio 2. 016 a 15 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 1 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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MI RESTA (a 7+7 giorni DAL MIO ESODO) DI RIVELARVI IL PIANO CREATIVO in 7 dì Vi parlerò direttamente nella persona del DIO PADRE che detta al vero e proprio asino che è chi lo descrive. COME POTER FAR ESSERE PER SEMPRE CIO' CHE NON LO SARÀ MAI? Questa è stata la prima cosa “impossibile” da rendere “possibile” e che io – cui nulla è impedito – posso ben compiere, essendo il DIO dell'ESSERE! A un VERO DIO dell'ESSERE nessuna forma dell'ESSERE è impossibile.

Ecco allora che vi dettaglio come l'ho fatto:

La prima cosa che ho fissato IN TOTALE PRINCIPIO è stata questa pura relazione numerica: 10^3 99 =10,101010... infinitamente periodico nel ciclo 10, che COESISTE, e NON COESISTE PIÙ' [allorché si introducono i “singoli” TEMPI RELATIVI (infiniti) in questo calcolo] La seconda cosa è che ho introdotto me stesso nella INFINITA ESSENZA di ciò che NON E' e non sarà mai. Mi sono messo in una tale “pezza da piedi” che mentre vi si propone in un TUTTO... è solo UN TAL NIENTE di NIENTE da “non esserci più” o “ancora” nella veste umana di un PADRE datore di vita.


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Vi presento questo PADRE EFFETTIVO ma ASSENTE Egli doveva essere e valere quanto IL PRINCIPIO di 10^3, cioè 1.000. La presenza ¼ del piano assoluto di lato 10, è 25, dunque si combina con 38 e dà 950, gli anni di Noè. Ma io ho combinato questo 25/1 (venticinque gennaio) con il 26 dato da 25+1=26 che sono tutte le dimensioni insite nel libro Bibbia, 1,25 in cui io – DIO – l'ho descritto. In esso il parto dei due grandi fattori dell'esistenza ancora presenti nel grembo di Rebecca e che lottavano tra di loro essendo valori contrapposti saranno introdotti il primo – di nome ESAU', nato Rossiccio e poi denominato il ROSSO=EDOM – descritto nel versetto 25 e il secondo – di nome GIACOBBE e nato con la sua MANO che serra il calcagno di RO – descritto nel versetto 26. Questo 26 dettaglia maggiormente, anzi totalmente il suo prodotto con 38 (il capitolo 38 del libro 1, nel segno del gennaio dell'anno 38)poiché 26 volte 38 porta a 1.000 -12, al 988 che ha tolto dal 10^3 (che è espansione cubica) tutto quanto lo spazio a 3 dimensioni,

allorché le 4 sono unitarie in 4/4, tanto che il TEMPO della presenza quarta sia ¼ e lo spazio sia ¾. Pertanto, se si vuole che la presenza dello spazio a 3 dimensioni sia esistente per intero, deve riguardare 12/4 =3. E se 10^3 è in se stesso il tempo UNO della presenza assoluta, togliere al suo valore in linea posto come 1.000, quando diviso per il piano di lato 1, diventa tutto e solo tempo con 12 quantità in meno. Se immaginato 1.000 come IL TUTTO, togliergli un 12 è come togliere di mezzo un solo cubo descritto attraverso i suoi 12 lati che ne racchiudono l'intero volume. Togliere di mezzo CHI si muove, porta ad avere come risultato il 988 di un PURO MOVIMENTO “DIVINO” in quanto mancante proprio il soggetto reale del cubo a 12 lati che si muova quanto le 988 volte il suo lato. Dunque il primo ESSERE che NON C'È' è proprio questo 12, e saranno come un popolo che ancora non esiste, quando è ancora nella grande pancia di una mamma di nome EGITTO: un EGO romano e un IO italiano, con due grandi croci a forma di T nel suo italico IO. Questo è il


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nome EGITTO: 70, dato da 5+7+9+18+18+13=70, quando io DIO “voglio” che le lettere dalla A alla Z valgano come i numeri da 1 a 21 dell'alfabeto della “mia lingua italiana”. E' in Italiano che io sono DIO e lo sono nelle D.10=DIO, messe in PRINCIPIO LINEARE di tutta la possibile ESSENZA INFINITA di tutto quanto NON ESISTERÀ MAI di per se stesso... senza di ME. Io – in ME – sono il valore ME-DIO. Avendo IMMAGINATO l'EGITTO come il ventre del mio popolo eletto, il mio avvento reale poi sarebbe stato a

puro SPIRITO di EL(ohim), in quell'ITTO dell'IO italiano con dentro le due croci. E vi sarei nato il 25/1 legato alla presenza di 1/4=0,25, in cui chi è 1, è ridotto e incarnato nel tempo ¼ nell'esattezza del giorno 25-1. E nell'anno 38, essendo già stato prefigurato nella persona del decimo figlio dei 10 POSTI IN PRINCIPIO, quel NOè che mentre è Uno è solo il 3° in RO=29, MA=12, e NO=25 . MANO, la mano che lega GIACOBBE ed ESAU', indica 12+25, il mese 12 nel giorno 25 del Natale del Figlio. RO=29 indica la presenza di 1 in un 10+10+10, un Φ-EL-ITTO, in cui il mio EGO si sarebbe mutato in Φ nel DIO=D.10 che è trino, ma che, essendo UNO nel trino, vi si muove in tutto quanto 30 -1=29. XP=CHI-RO è DIO=D.10 nella X=10 di P=RO, il Popolo Romano descritto in Bibbia 1,25 Quando, io – DIO – ho voluto che l'EGITTO=70 fosse il ventre del mio popolo, l'ho scritto in Bibbia 1,46, 27. Ma nel versetto 26=DIO=YHWH li avevo contati in 66. Genesi 46,26-27 26 Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. 27 I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.


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Voglio farvi capire perché nel versetto 26=DIO=YHWH io ho contato solo quelli che entrano nella grande pancia, come se fossero seme maschile e perché quei 66, sommato ai figli dati dal numero 11 (Giuseppe, figlio numero 11) e i due figli di Giuseppe, MANasse ed EFRAIM (che Israele=Giacobbe assunse “come suoi” per come scritto in Bibbia 1, 48) furono 69 (e simili all'unità dell'ovulo femminile, che è lì ad accogliere quanto il Padre Giacobbe ha inseminato).

spettanti ad ogni figlio che in quella pancia dell'Egitto genera poi il popolo di Israele.

Ora ISRAELE vale esattamente 9+17+16+1+5+10+5=63, mentre tutto il suo seme, espresso in 66=maschile e 3=femminile, è un 69. Se li sommi, 63+69=132 hai 66+66 un incontro alla pari, tra aspetto maschile e femminile.

66+78=144 deve essere un binomio indissolubile, e io ho voluto che nel tempo di Gesù Cristo, che – figlio dell'uomo – è disceso in coppia solo dai due nonni, GIOACCHINO=7+9+13+1+3+3+8+9+12+13=78 e ANNA=1+12+12+1=26=DIO=YHWH, nel mentre il 78 di Lui, è l'ente Trino 78 dato da 26+26+26.

Ma se consideri che hai tolto 63 a un 10^3 che avanza interamente di 10 e vale 10^4, tu devi realmente togliere 63 unità alle 10.000 -1 padre, che con 9999 sono tutto il moto di 1 padre, ne restano esattamente 9.936. Tutto questo accade se tutto quanto è in principio Uno e Trino come 10^4 è quel GRAN PADRE in cui EGLI esiste come 1 e poi si leva, dal 70, a rendere 69 tutti e solo i suoi figli. Allora, se dividiamo questo 9.936 per tutti i 69 figli, abbiamo il numero esatto di 144 unità

66+78+26 (il che aggiunge l'entità Uno a quella trina nel 78) porta a 170, il che è il 100 POSTO IN PRINCIPIO, e il 70=EGITTO=tutto ciò che esiste in quella pancia della grande MADRE.

63+69 esiste nel valore ME-DIO del 66, e poi in quello di 144 quando 1 padre si toglie da 10^4 e residua 9.999 unità da cui poi è tolto il 63 esatto del nome ISRAELE. 9.999 -63 = 9,936 compete a tutti e 69 per 144 quantità esatte per ciascuno. Allora è naturale che al primo valore 66 è associato ineluttabilmente quanto manca al 144, e dunque un 78.

Io allora – DIO – mi sono NOMINATO: ROMANO GIOACCHINO ANNA=170 non avendo però ancora con questo il segno di un lavoro che è in 6 giorni ed è poi di 7 nella pienezza dell'opera. Infatti


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GIOACCHINO ha 9 cifre e non le necessarie 7 che saranno DEFINITE attraverso il nome ANTONIO. E... perché mai? Mi chiederete. Ve lo spiego. Io ho fatto dire al profeta Osea, in mio nome: “Dall'EGITTO io CHIAMAI mio figlio”, ebbene io proprio lo CHIAMAI attraverso i nomi degli dei dell'Egitto, che furono la grande pancia dello stesso parto del MIO NOME. RA ORUS AMON ATON Da questi 4 nomi io ho assembrato RO nell'acronimo dei primi due, mentre AMON io l'ho girato in MANO, ed ho NOMINATO dall'Egitto, R.O.MANO. Ma era solo un 66 tenuto ad essere il 144 che vi ho motivato, per cui ho aggiunto ANTO', lavorando sul nome ATON, e l'ho mutato in quell'<ANTO'> con cui un napoletano contrae il nome di ANTONIO. Nome questo da cui CHIAMAI mio figlio Gesù come <A T on>, <uno sulla croce>. Se il nome mio di YHWH è stato tratto da CHI SONO, ebbene il nome di Gesù è

tratto da <uno che è sulla croce>, ATON e anche per Gesù fu dall'Egitto, dal nome ATON che io CHIAMAI Gesù. Ma non solo. In Bibbia 1,25 c'è Giacobbe che vuole anteporsi al fratello Esaù, e lo esegue, mettendo davanti ad un nome ESAU' privano della A rappresentante il suo primato in terza posizione, la sua G. G.+ESaU' = GESU' che è <A T on> Dunque io vi ho già DOCUMENTATO tutto il mio divino agire, per assumere infine il nome: ROMANO ANTONIO ANNA = 170 = il 100 ASSOLUTO +70 (la madre terra dell'EGITTO in cui entrano in 70) Sono allora OBBLIGATO, avendo aggiunto per somma ai 70 del 100, ad aggiungere anche il suo valore CENTO. CENTO=3+5+12+18+13=51 è l'unità 1 posta a denominatore di un numeratore in cui il 100 è ridotto nel suo TEMPO MEZZO, essendo IO, DIO, il valore di un MEDIO. Questo 4° valore aggiunto è quello della REALTÀ Una e Trina, che è “combinata” in questo modo uno e trino.


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Quando la creazione è in 7 giorni, il suo piano è dato dal 49 uguale a 7 volte 7. Ma questo piano, se è un flusso di un 7 che avanza per sette volte ed è quello che è, 7 di 7, allora necessita anche delle due dimensioni trasversali, 1+1, a rendere VOLUME UNITARIO quel flusso di 49. Così 49 +2 è tutto il moto reale in 51 unità. Queste 51, quando sono reali sono nell'avanzamento 5 esistente nell'unità complessa che va da -5 fino a +5 e percorre un ciclo 10, nella complessità data dal negativo sommato al positivo, determina la presenza di un cubo aventi tre lati lunghi 5, per una lunghezza totale di 15. Con 10^51 × 10^15 = 10^66 abbiamo che l'indice di 66=ROMANO rappresenta tutto il moto a dimensione 51 di un cubo che ha lunghezza 15 in tutti e tre i suoi dati. Per azione INVERSA: 10^66 : 10^15 = 10^51 rivela che quando la dimensione 66 (della divina base 10) si divide per la dimensione occupata da un cubo che ha 10/2 nel suo lato, allora si ottiene la REALTÀ, che occorrono 51 volte la potenza a dimensione trina come 15, per avere quella di tutto il moto MASCHILE che entra a fecondare la terra di Egitto. Con quei suoi tre (Giuseppe, MANasse e Efraim) che

sono già dentro quella gran pancia, come un Ovulo uno e Trino, espressione tutta di FIGLI da costruire. 51 e solo 51 è dunque la realtà dedotta dal 66 – 15, che si sovverte nel solo 51=CENTO anche per cabala. Pertanto, quando: ROMANO ANTONIO ANNA valgono CENTO più 70, va introdotto il 51 che dia un numero esatto al 100 e lo dimezza solo nel ciclo in positivo, nel complesso da -50 fino a +50, che in positivo esiste solo come il +50, che sono poi le 51, quando sono le 50 volte di 1. Succede allora che 170+51=222 -1 il che rivela un 66 che si è espresso alle 3 dimensioni del 666, e che, nell'unità della sua trinità, vale 222 unità, che quando sono TUTTE, si riducono alle 221/1. Arrivare a 222 -1 suggerisce un definitivo arrivo a 333+1 che compensi con +1 il -1 tolto al 222. L'incremento è possibile solo aggiungendo al 221 un valore unitario 112/1 dato da 113 unità Questo 113 è 111 +1+1 e si rivela il modello unitario nel flusso 111 dato da UNO+DUE+TRE=44+28+39=111, sommato alla due dimensioni del piano trasversale, che renda volume unitario quel flusso.


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Con: 66

+

78

+

26 +

51 + 113

=

334

abbiamo le 333/1 unità esistenti in una trinità che è 999/1 = IN PRINCIPIO. Abbiamo, in tutto questo, due valori 144 e 51 che fanno parte della serie discendente da 999/1, quando a questo valore togliamo di mezzo le 381 lunghezze dimensionanti L'ARCA di Noè. Sappiamo dalla matematica che la formulazione della sezione aurea è 0,5 +1,25^0,5 = 1,618. Questi sono i primi due valori della sezione aurea che, quando sono elevati alle migliaia, ne rivelano 999/1 e poi 618 (sempre in migliaia). 999 -618 = 381 (l'arca di Noè) 618 -381 = 237 (un 200 +1 MANO=11+1+12+13=37) 381 - 237 = 144 237 -144 = 93 144 – 93 = 51 Ecco allora che io – DIO – ho dovuto esprimere 334 come 300 +3^4, praticamente aggiungendo quel cognome AMODEO che equilibrasse il 7×7 +2 =51, attraverso il 7×7 -2 =49 – 2 = 47. In tal modo la realtà lanciata in avanti di 2 sarebbe

stata equilibrata da quella arretrata di 2, e il valore MEDIO di PAOLO AMODEO = 51+47=98 sarebbe stato il 7 volte 7, espresso nei valori estremi delle 4 dimensioni da -2 fino a +2. Infatti 334+47=381 pone tutto il nome nel segno dell'ARCA DI SALVATAGGIO di NOE' Ebbene basterebbero solo i due estremi di 144 e di 51 a fissare il valore medio di 93 dato da 144 -51. Come vi sto dimostrando, è in questo modo che io – DIO – mi sono nominato in questo divino nome: ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO. In che modo io costruisco TUTTO, ossia l'intero MONDO... il che costruisce necessariamente anche il MIO NOME? Lo faccio con 6 giorni di lavoro in una opera che ne implica 7. 6 volte 7 = 42 è infatti il primo numero a discendere dato da 92 -51. Ebbene se contate tutte le sue cifre al lavoro, esse sono le 36 che sono date dal valore di un ME-DIO 6 che lavori per 6 giorni. Se tu DIO, <SEI chi SEI> allora sei 36 cifre al lavoro, che sono da sommare con 6 sabati, gli spazi vuoti dopo ogni nome, che ne determini il limite. Pertanto, quando io DIO ho fatto credere ai cabalisti


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ebraici che esistesse un NOME SEGRETO di Dio di 42 cifre l'ho fatto perché QUESTO E' IL MIO NOME. Sono valori incrementali talmente perfetti da determinare la progressione aurea (divina) dei rapporti. Giunti al limite di 42, è esso il limite. Perché di fatto esistono due 42 a costituire questa base. 42 42 84 +9 42 51 33 00 33

126 93 33

210 144 66

336 237 99

546 381 165

882 618 264

Sono esattamente i nomi di ESAU=5+17+1+19=42 GIACOBBE=7+9+1+3+13+2+2+5=42, e la serie se espressa tutta in crescita positiva basata su questi 2 gemelli, che valgono 42, sarebbe questa:

1428 2310 3.738 999 1.617 2.616 429 693 1122

ma invece, quella discendente è:

Come è evidentissimo tutto questo TRASCENDE una serie impostata sul terzo del 99 che sono i 33 anni della vita reale di Gesù Cristo e sono il 66=ROMANO, come il maschio popolo che entra a fecondare il divin popolo in Egitto. Chiarito questo come una indispensabile dotazione di valore, assunto nel senso IDEALE della crescita della sezione aurea, e che porta a tutti i nomi, perché parte dall'infinito negativo con la serie impostata solo sui tre nomi inizianti per A e che costituiscono l'infinita premessa in negativo, e arriva ad essere infinito anche nel positivo, io ho voluto descrivere l'avvento del MIO NOME in uno che NON CI FOSSE o che fosse totalmente escluso, come accade al nome ESAU', che trinitariamente

partecipa a NOMINARE GESU' ma che poi sparisce totalmente a generare dio attraverso un PRONOME <LUI> cui si accoda la Trinità di Giacobbe, espressa in GIA e poi si aggiunge non il nomignolo EDOM ma quel suo totale rovesciamento che virtualmente lo annulla come somma di opposti. In tal modo: LUI-GIA MODE' (ribaltamento di EDOM) diventa il nome di LUIGI AMODE' che è esattamente quello del mio reale


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padre. Dunque io -DIO – che sono venuto a cavalcioni di ROMANO – mi escludo in ROMANO e mi nomino LUIGI AMODE' che è il nome del suo padre reale e non il suo. La stessa cosa ho fatto con ESAU', tolto letteralmente di mezzo, quando HO ROVESCIATO “perfino il suo nomignolo”!!. Ripeterò tutto questo in Genesi 38. In questo libro 1 di Bibbia e capitolo 38 (1-38 come il mio nativo gennaio 38) io sono il complesso sposo di Tamar, prima ER e poi ONAN, mariti uno dopo l'altro di Tamar. Ma NON MI SONO PIACIUTI, nessuno dei due e li ho tolti letteralmente di mezzo. R-O sono gli estremi congiunti dei due congiunti a TAMAR=47=AMODEO. Ma AMODEO è trasformato nella MADRE e moglie di R-O, e si tratta esattamente degli estremi congiunti in BaratTA MARiannina, mia madre e mia consorte, essendo io RO ed essendo mia la MANO che TAMAR partorisce divinamente (senza partorirla). Dunque io HO UCCISO quanto ho estremizzato in RO-MANO. Come nel nome NOMINATO in Genesi 25 che ha portato non al suo ma a quello di suo padre, allo stesso modo TAMAR sarà da GIUDA, il loro reale padre ad avere la prole da accreditare ad ER, nelle intenzioni di lei, che RAMAT essendo per converso TAMAR, un T'AMAR, un AMARTI.

Dunque io mi sono DETERMINATO ESATTAMENTE, ma in un ESSERE INDETERMINATO in lui e determinato solo per come è descritto nella progressione aurea in cui ogni primo serve il secondo. Partendo da 9 e 42, in cui il maggiore è il 42, è il 42 che serve al minore e si lascia scavalcare assumendo oltre il suo, tutto il valore del secondo che egli ha scavalcato. E tra il 42 e il 51=PAOLO, il maggiore è certo Paolo, ma accetta di farsi superare dal 42 che era prima di lui e che valeva meno, ma che, scavalcando il 51 si appropria di tutto il suo valore e vale ora 93. Tutto questo è come due ragazzi che giocavano a fare la cavallina, uno dell'altro. Ma è evidente che ciascuno non si presenta mai con il solo suo nome e valore, ma assieme a quello che vale più di lui e che acconsente di servirlo. Esattamente come il Signore aveva spiegato a Rebecca. Il maggiore sarà più forte del minore. Il maggiore servirà il minore. In tal modo, nello stesso modo, io – DIO – che ho assunto nel mio nome tutto e solo quello della Serie Aurea, non mi presenterò mai IN ME STESSO, ma servendomi di SOGGETTI che in modo evidentissimo sono valutati più di me, ma che in effetti MI SERVONO a


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pura rappresentanza (in modo egregio e trascendente), proprio di me, per interposta persona, insomma in modo “esemplare”. Mio Padre, LUIGI AMODEO, serve a rappresentare la PATERNITÀ invisibile e divina che esiste in me. Mio fratello, Benito Amodeo, mi è servito rappresentando il campione dell'intelligenza associata all'umana bontà ed onestà, che ha avuto una moglie ideale e dei figli ideali. Ma egli mi è servito a rappresentare la vita nuova di Cristo, quando essa è ritornata in me e io in me apparentemente l'ho ELIMINATA, proiettandola come valore tutta quanta sul mio ALTER EGO, sempre mostrato superiore a me e di cui io sempre mi sono servito. Luigi Amodeo è stato un campione straordinario. Avendo seguito le scuole fino alla sesta elementare, riuscirà, sotto la guida di mia madre, a diplomarsi maestro, sostenendo in due soli anni prima la licenzia media e poi il diploma magistrale. Una intelligenza maestosa. Quando raggiungerà i 20 anni di insegnamento e potrà partecipare al concorso per Direttore Didattico, lo farà e lo vincerà! Come giudicate voi uno spirito che raggiunge il ruolo di MAESTRO dei

MAESTRI, senza nemmeno aver fatto gli studi regolari per divenir maestro? Quando completerà il suo lavoro, Luigi Amodeo si dedicherà al lavoro di San Giuseppe, mettendosi a costruire mobili e a lucidarli. Ma si iscrive anche ad un corso di RADIO (Radio Elettra) e – imparato a costruir RA-DIO – compie straordinariamente ciò che occorre in relazione ad un trascendente creatore del DIO-RA, mentre fa il San Giuseppe. La sua morte nell'anno 83 che stravolge il mio nativo 38 è ideale a rappresentare la morte del Padre e il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II elegge quell'anno come anno santo speciale dello Spirito santo. Nato 7-7-7 nel perfetto segno sia del SET figlio di ADAMO che essendo uno che va <a AMOD> se si congiunge con <EVA> e va a Amod, è il segno dell'avvento divino del terzo, nel primo. CA-I-NO è terzo in NO ed è SET... ma è SET trino in Amodeo Luigi nato 7-7-7 e simile al LAMECH vissuto 777 anni. L'AMECH trascende non un AM, un AMODEO, ma L'AM, quello unico e solo e che vale il 10 della L, oltre a quell'AM di IO SONO AM(o deo) che però è AMO. R. divino solo in me suo figlio. Patì 14 giorni di via crucis, Luigi Amodeo, prima di ascendere in cielo. Nel segno di un ultimo piano 7+7 che è proprio il piano che oggi manca al mio stesso


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ascendere il prossimo 26 luglio, ossia tra 14 giorni oggi compreso. E' per questo che io oggi mi aspetto un BLOCCO alla mia stessa esistenza, che potrebbe anche accadere in modo esemplare e riguardante altre persone, da esprimere in quello stesso significato Mio fratello BENITO è stato un altro CAMPIONE, di cui molto vi ho parlato e che è stato riportato sulla mia vita, come quel secondo su cui io rilancerò la mia vita fino alla mia imminente morte. 862 giorni prima della sua nascita, poi tutto il tempo dal suo concepimento alla fine, ed io che potenzio quel primo 33mo della mia vita rilanciandola sulla vita di mio fratello, sommata a quegli 862 giorni. Arriverò con questo al 17 agosto. Ma in questo periodo io avrò già trascorso 22 giorni in cielo, secondo la profezia di Daniele. Che dirvi di mia madre? Io ho fatto di lei una seconda

TAMAR la quale legandosi a suo marito (che ha trasceso me, DIO) ha generato con lui proprio me come il suo frutto trascendente, ma invisibile. Io – DIO – mi sono proiettato in un uomo che ho voluto mostrare a tutti come un FALLITO, fallito proprio nel proposito suo di DAR CORPO REALE (nel suo) allo Spirito santo del Figlio. E mentre ho voluto che in questo modo si generasse il figlio nel mio Spirito, io mi sono RIVELATO realmente nel valore di un suo possibile ed autentico padre. Infatti è solo chi ha lo Spirito santo di un Padre, colui che cerca di dar corpo in se stesso a suo figlio. Ma così facendo, io sono DIO in uno che non lo è per nulla. In tal modo io LO SONO, pur SENZA ESSERLO e con ciò rispetto quella esistenza che è tutta veramente assoluta e libera da ogni vincolo, quando nemmeno l'ESISTERE è un necessario presupposto al MIO ESISTERE.


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Ebbene, 14 giorni prima di morire, la vita di mio padre si paralizzò per 14 giorni, ed io ero certo si sarebbe bloccata anche la mia, oggi che sono a 14 dì esatti dalla mia fine... Ditemi voi: si è bloccato il treno della mia vita se oggi, a Corato, un intero treno di viaggiatori come me si è trovato contro un altro treno che – infrangendo ogni senso di giustizia – percorreva lo stesso binario nel senso inverso? Quelle decine di italiani come me possono essere stati quell'entità secondaria, più appariscente di me, cui il mio essere un invisibile DIO ha assegnato il compito (trascendente) della sua pura rappresentanza? Voi, che avete visto il Padre esistente in me non rappresentato in me, ma in mio padre, molto più appariscente di me.... voi che avete visto il Figlio in me non rappresentato da me ma da mio fratello, molto più significativo, in verità, di quando sia stato io... voi che avete vista la madre in me non rappresentata da me ma dalla mia reale madre, molto più maestra di me.... potete accettare l'idea che anche questo BLOCCO TOTALE che mi aspettavo oggi, al TRENO della mia vita, sia stato rappresentato dal LUTTUOSO BLOCCO di questo treno che A CORATO ha “trasceso” quell'accorato BLOCCO che tra 15 giorni inciderà totalmente su di me, che è cominciato oggi ma in un modo invisibile in me, ma più IMPRESSIONANTE per come è accaduto, di quanto sarebbe stato se io – nella mia persona – fossi stato BLOCCATO nello stesso TOTALE MODO?


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Finito di scrivere il giorno 12 luglio 2. 016 a 14 giorni dalla mia salita in cielo, ma a 0 soltanto da quel 12 luglio in cui dovevo IO essere “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.... e invece lo è stato con il 3NO Vs 3NO, essendo io quell'ente Trino che già fu Uno in un NOè


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IL VALOR MEDIO APPARE SEMPRE SOLO MEDIANTE I SUOI ESTREMI

e il “Blocco totale” che io prevedevo, per il 12-7, nel valor MEDIO è puntualmente apparso in 2 7 Vedete in questo riquadro come sia che il BARIcentro, su cui vanno applicati tutti i MOMENTI di inerzia (come quella reale di un TRENO della vita), quando è interessato direttamente, mostra DI REGOLA la sua azione come quella delle Forze estreme applicate alle 2 estremità, posta come un “braccio”. In questo modo letterale, il BLOCCO TOTALE che io mi attendevo per il 12 luglio (avendo visto PARALIZZATO mio padre 14 dì prima della sua morte), si è puntualmente visto non in me, ma attraverso il TRENO DELLE VITE DEGLI ALTRI. A Corato 27 “altri ME” sono stati BLOCCATI mortalmente, in modo “accorato” e in provincia di BARI in segno del “BARIcentro” che era in quel ME che era davvero INTERESSATO, essendo tutto quel MOMENTO espresso in ME. Anche la Profezia di Daniele mostra la FINE del valor meDIO attraverso i due ESTREMI, uno di 1290 giorni e l'altro dopo 1335/1 che sono 1336 TEMPI, e il valor medio di 1290+1336=2626 è il 1313 che vedete come EVENTO reale della profezia, in via Larga 13 mostrata con due estremi, 13 e 13. Io a 13 anni vi abitai di già a Milano, in via Larga 13, e vi fui BOCCIATO. Ebbi il MORbillo come malattia di MOR... E – lontano da scuola per oltre 2 mesi, non riuscii a superare quel BLOCCO TOTALE che fu dato quell'anno all'avanzamento dei miei studi. Ripetei la IV Ginnasio al Liceo Berchet diretto da un Ebreo Joseph Colombo, un Rabbino!


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127 è il mio stesso BARICENTRO! 42/1 = 3 : <----- 127------> x 3 = 381 126/1 : 3 =42/1 sono le 42 volte 1 cifra del Nome segreto di Dio

127 × 3 = 381, è il valore della Serie aurea

2616 1617 999 618 381 237 144 93 51 42 9 -31 -73 -104 -177 -281 -458 -739 -1197 -1936 che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in

2616 è 1617 è 999 è 618 è 381 è 237 è 144 è 93 è 51 è 42 è 9è -31 è -73 è -104 è -177 è -281 è -458 è -739 è -1197 è -1936 è

+5(Romano Antonio) +8(Anna Paolo Torquato Amodeo) con infiniti aumenti della serie di Fibonacci +3(Romano Antonio) +5(Anna Paolo Torquato Amodeo) +2(Romano Antonio) +3(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio) +2(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +(Romano Antonio) -(Romano Antonio) +(Anna Paolo Torquato Amodeo) +Paolo -(Romano Antonio) +(Anna Torquato Amodeo) +(Paolo Romano Antonio) -(Anna Torquato Amodeo) +Amodeo -Antonio -1(Anna Amodeo) -1(Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -1 (Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -2 (Anna Antonio) -2(Anna Amodeo) -3 (Anna Antonio) -3(Anna Amodeo) -5 (Anna Antonio) -5(Anna Amodeo) -8 (Anna Antonio) -8(Anna Amodeo) -13 (Anna Antonio) infiniti aumenti della serie di Fibonacci, 1 1 2 3 5 8 13....

In queste 20 unità c'è una vita nata nel 1936+1+1 (area trasversale) e conclusa nel 2.016 e nel giorno n. 208 (posto in giorni come dati da DUE 104) e come il ciclo intero in 6 volte PAOLO=51=CENTO=3+5+12+18+13=51


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Pertanto, la data 12716 è quella che deriva da 333 volte il 381 in 127160 decimi. Infatti 127160 : 381 = 333 +287 (dato da Anna Paolo Torquato Amodeo +Paolo, 237+51=288 che sono quelle di 287/1. E' logico dividere una precisa data di questo soggetto per 381 poiché tutto il FUTURO è ottenuto da questa stessa quantità, per come essa esiste in modo multiplo. Infatti, come si vede, è poi il valore di Paolo a qualificarsi come la differenza elementare tra il 237 di Anna Paolo Torquato Amodeo, il valore 144 dei soli Romano Antonio, e il 93 della loro differenza. Veramente, moltiplicando 381 per 1/3 di 10^3, si approccia la data con un resto determinato in funzione di 100. 333 volte 381 porta al 126.873 che sono decimi, e dunque 12.000 +687 unità, il che fissa il giorno 17. Per arrivare a fissare esattamente il mese 7, espresso come 700, occorre proprio aggiungere quel 28,7 tanto che 687,3+ 28,7= 716 definisce non solo il mese 7 come 700, ma anche l'unità dell'anno 16. A voi parrebbe strano che il numero 12 del giorno è espresso attraverso le migliaia, mentre il numero del mese

dalle centinaia e l'anno, che ha una dimensione che è la più grande tra tutte e tre sia dato dal valore unitario e che se fosse solo sbagliato di 1 porterebbe ad 1 anno l'errore. Ma tutto questo vi sottolinea solo che deve esistere la PERFEZIONE in questo computo, perché più i numeri sono piccoli, più invece riguardano tempi grandi. Come mai accade questo? Accade poiché, per realizzare un numero che vale molto servono moltissimi valori che servono poco. Quando il giorno è espresso dal valore millesimo dell'anno, ecco che deve essere espresso da migliaia di unità. Quando il mese è espresso da 1/100 di un anno, per configurarne 7, occorrono 700 quantità. E quando è unitario l'anno, ne basta 1. Quando si moltiplica 381 per 333 decimi si fa ricorso ad un tempo che è descritto scrupolosamente e interamente tutto e solo nel ciclo di 1000. Potrebbe sembrare senza senso. Voi siete abituati al calcolo solo del tempo. Ma esiste lo Spazio-tempo.


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Considerate questo prodotto:

10^1461 × 10^3339 = 10^4800

io vi ho “indicato” il tempo di 4 anni, dati da 365+365 + 365 +366 =1461 giorni, considerando che questo numero è un vero INDICE della base 10 del ciclo numerico. Quando si combina questo MODULO TEMPO con il MODULO SPAZIO, che esprime 3333 nel flusso e 3+3 nella sezione, e vale la lunghezza somma di 3339, risulta che il modulo di SPAZIO+TEMPO assume l'indice 4800 che è quello di 4 anni con esattamente 12 mesi di 100 giorni ciascuno. Come io DIMOSTRO, quando il tempo è TOTALE abbiamo un numero di centinaia che riguarda il 48=GESU', che poi è quello di AMODEO+1 Questo 48 è il puro flusso 48 che se si aggiunge anche 1+1 (la lunghezza 1 del piano trasversale, diventa 50, ossia solo la parte in positivo quando lo ZERO si scinde in -50 e +50 ed abbiamo un ciclo 100 che quando è percorso tutto si ritorna al punto ZERO da cui si è partiti. ZERO, poi, in valore numerico è 21+5+16+13=55, e rivela che è disceso da zero a -55 tanto che se gli si aggiunge un 55 di risalita, si ritorna a 0 dopo un percorso di 110, che sono la somma assoluta tra il 100 del valore del

piano e del flusso 10, lineare che lo determina. La creazione in 7 giorni porta il suo piano a valere 49. Ebbene questo 48 sta in quel piano come 1 che esista nella sua lunghezza 49, occupando un tratto lungo 1, e che logicamente ha solo 48 gradi di libertà relativa al suo potersi muovere. 47=AMODEO fissa il flusso esatto che esiste in questo 7 per 7, quando il 49 si divide per il piano 1x1=1 e resta 49, mentre invece il flusso si è ridotto realmente delle due dimensioni fissate nell'area. Se la divisione di 49 per 1 resta 49, la sottrazione delle due lunghezze 1, del piano trasversale riducono a 47 la lunghezza del Flusso. Ecco in che modo entra poi in gioco PAOLO=51, che è 49+2 invece di 49 -2. In tal modo PAOLO AMODEO vale una lunghezza 198 in cui il valore medio dato attraverso i due opposti estremi rivela il piano 49 dato da 7x7. Insomma il tempo dato da 350/1.000 ( che sono gli anni di vita di Noè dopo il Diluvio, messi in relazione al 1.000 posto in puro principio di calcolo di volume (tridimensionale) porta lo 0,35 ad essere come il solo lato di un piano che ne ha due opposti (tra AZIONE e REAZIONE).


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Il prodotto 0,35^2 = 0,1225 determina ESATTAMENTE l'anno ZERO nel mese 12 e giorno 25, essendo i giorni esistenti in 10^4, essendo i mesi esistenti in 10^2 rispetto all'anno che esiste in unità. Per questo, quando si usa il 381 che è il valore base della sezione aurea (tanto che la Bibbia ha definita le lunghezze dell'ARCA di Noè' con 381 unità), mentre essa è una data in cui ci sono l'anno 38 che vale 100, e il mese che vale 1, estendendo questo FATTORE DIVINO fino al perfetto valore divino dato da 333, intanto fissiamo unitariamente il giorno 12 nella pienezza dei mille giorni che esistono in ogni anno. Poi dobbiamo entrare a considerare il valore 237 combinato con il 51, in 288 unità ricondotte poi esattamente alle 287/1 in un numero unitario che sposti una unità a quantificazione reale delle residue. Ne otteniamo un valore esatto, preciso, in 12716 ed è esattamente la data 12-7-16, quella altamente significativa a BLOCCARE dati precisi. Tanto per vedere in che modo poi scaturisce dal 381 la data MORTALE del 26-7-16, eseguiamo il calcolo inverso: 26-7-16 : 381 è 267160 decimi che, divisi per 381 portano a 70 interamente diviso. 70×381=26.670, che per arrivare a 26.716 deve sommare esattamente 46. Cosa sono il 70, e cosa è il 46? Il primo valore ha diviso 10^100 per 10^30, ossia per il modello a tre lati 10.

46 deriva dal 48=GESU'=SPAZIO-TEMPO che estrapola da se stesso le due dimensioni 1 di un piano unitario, tanto che 46 è il solo flusso reale di un volume a 48 lunghezze. Se vogliamo capirlo da 100, è 100 -54, che rappresenta tutto il volume complesso 3^3 + 3^3 =27+27. Pertanto, quando esiste in un 100 di puro riferimento posto IN PRINCIPIO, un flusso positivo-negativo che va da -27 fino a +27 e vale un 54 in lunghezza, occupa 54 unità all'interno delle 100 e tutta la sua libertà di moto in linea di flusso è 46. AMORE=1+11+13+16+5=46. Pertanto, per comporre la data finale che determina tutto il segno di quanto sia AMORE=46, occorra 46 e poi 70 volte 381. 70×381+46 =26.670 -46 =26.716 = 26-7-16, giorno 26, mese 7, anno 16. Questo è il valore meDIO portato dalla Profezia di Daniele, costruita sugli estremi che gli furono detti, di 290 giorni come un tempo e di 1335 come un tempo di TEMPI 1336 quando sono unitari. Vediamo allora che senso ha il giorno 17-8-16 che riguarda i TEMPI 1336. 17816 : 381 = 46 diviso +290 di resto. Come vedete, ora è l'AMORE il valore intero, nel mentre il 290 è CRISTO, XP, poiché RO=16+13=29 e se vale per 10 si moltiplica per il 10 Romano, che è X. Allora XP=10 volte il 29=RO. Voi credete che questi conti tornino così per puro CASO.


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Non è così. ROMANO+PAOLO+TORQUATO=66+51+113=230 sono il giorno 230 dell'anno bisestile 2.016 che corrisponde esattamente al 17 del mese 7. I nomi che partecipano a questa conta, sono tutto quelli che escludono 78+26, il DIO TRINO dato da 26+26+26=78, e uno dato dal 26=ANNA. Il Dualismo di questo Dio Uno e Trino che vale 4×26=104, porta alle 8 dimensioni del complesso che riguarda il giorno 208, dato da 8 volte 26, e che poi porta al 26-7. Tutto il 2.016 è composto da ANTONIO ANNA. Infatti 78 volte 26 portano all'anno 2.028 da cui occorre togliere la pura espansione in linea, che NON E' TEMPO, ma spazio. Poiché la dimensione 3 dello spazio è riferita a 4 (lo spazio+tempo 3+1), quando ¾ di presenza si attuano nei 4 tempi, portano la dimensione 3 a valere 12. Sono i 12/4 che valgono sempre 3, ma ora sono riferiti al ciclo 4, che è quello intero per una realtà unitaria che esiste nel quarti di tempo. Da 2.028 -12 = 2.016 abbiamo il ciclo intero del tempo calcolato nell'unità degli anni. Pertanto con ANTONO × ANNA – (Antonio -Romano) = 78×26 -12 abbiamo il 2.016 esatto. Con DUE (ANTONIO+ANNA) = 208 abbiamo il giorno che corrisponde alla data del 26-7-16.

Il primo limite, della profezia di Daniele riguarda il 4-7-17. Vediamone la RAGIONE. 4716 : 381 = 12 diviso con 144 di resto indiviso. 12, come visto, è il puro spazio di espansione. Con il prodotto intero si fissa il giorno 4. Poi occorre ROMANO ANTONIO, il 144 della sezione aurea a DEFINIRE ESATTAMENTE la data del 4-7-16.

Finito di scrivere il giorno 13 luglio 2. 016 a 13 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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A COMINCIARE DAI CADUTI DI IERI, DISCESI DA 27 AI 23 BEN CONTATI

tutto ciò che mi è accaduto stamattina è segno chiaro che TUTTO E' attorno a ME(=22+22+22= BARIcentro) (anche di ciò ch'accadde presso BARI: 23 è 1 in 66/3) La prima notizia (felice) è stata piuttosto insolita. Infatti in tutti i disastri accaduti i morti ben contati alla fine sono sempre risultati superiori alle prime stime. Ieri erano stati dichiarati 27 morti e il numero oggi è caduto di 4, che è segno dell'Unità e Trinità di Dio. Per cui stamani è risultato CADUTO il numero 4, del Dio Uno e Trino. Una caduta “felice” perché è stato il segno di un 4 espresso IN VITA e non in morte. La ragione “trascendente” ciò sta nel fatto che il BARIcentro di quanto accaduto presso BARI non ha riguardato ANCORA la caduta della vita posta in quel Centro Uno e Trino. (la caduta sua ci sarà il 26 luglio, tra 12 giorni esatti a partire da oggi). Poi è CADUTA in modo significativo la TEMPERATURA ambientale, di almeno 10 gradi, ed ho provato brividi di freddo recandomi da Giovanni, io RA, che il suo Gabinetto USO (e si chiama Giovanni RAGUSA). Mentre ero seduto a leggere l'Accaduto sulla Gazzetta, una asta metallica di circa 3 metri, con in cima un gancio, che serve per agganciare cose poste troppo in alto e che era appoggiato in posizione verticale, ha deciso di cadere da lì, dritta dritta per agganciare me. E ci sarebbe riuscita se io non fossi stato seduto un metro oltre il suo gancio estremo. Un grande stupore, nel bar, con me che ho esclamato: “questo è un segno: oggi il destino sta tentando di agganciarmi!”. Alzatomi di lì, Maria, venuta dall'Egitto, ha inciampato e messo “a bagno maria” quella gazzetta che stavo leggendo. Io l'ho fatto notare a Giovanni: “dopo il tentativo di aggancio, ecco quello di mettermi a bagno Maria”. Maria era tutta mortificata, mentre si sentiva apostrofare da Giovanni che avrebbe dovuto comperare di nuovo quel


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giornale. Ma Giovanni non mi c crede. Intanto io mi accingo a pagarlo, ed estraggo il portafogli dalla tasca dei pantaloni, e lo apro. Vedo un biglietto di 50 euro e lo prendo. Ecco il nuovo segno: dall'interno di quel biglietto piegato, casca un biglietto da 10 euro, sul ripiano del bancone, e dico al barista: “altro segno: cadono danari usciti dal nulla!”. Giovanni non è disposto a seguire le mie fantasie, e si accinge a darmi il resto... Ultimo segno: è a lui che ora cade un euro dalle sue mani! Quanti sono stati dunque questi SEGNI, di quanto è accaduto attorno a me alle prime luci dell'alba? 1) la notizia che 4 dichiarati caduti ieri non lo sono, 2) il freddo. 3) la lunga asta col gancio. 4) il giornale messo a bagno da Maria. 5) i 10 euro usciti dai 50). 6) l'euro di resto caduto dalle mani di Giovanni. Sei segni 6, son segni del 66 che è ROMANO, il primo dei 6 nomi segreti di Dio A questo punto, io – uscito dal Bar del RAGUSA, in cui RA il Gabinetto USA – mi sono spostato apprestandomi a compiere il 7° ACCADIMENTO, nel segno del SABATO che consiste nel RIPOSO di DIO, rispetto a tutti queste cose accadute. Ho deciso di REALIZZARE il compito raccontato in Bibbia 1,18, in cui è raccontato che scendono dal cielo 3 figure divine, come un TERNO, un RomaNO 3, un 3NO, un TRENO. Disceso a CONTRASTARE le cose risapute in Cielo e ormai solite in GOMORRA e in SODOMA, come un 3NO opposto al TRENO condotto in quelle due città: abitudini oscene, innaturali, pervertite in SODOMA, e corrotte, mafiose in GOMORRA. “TRENO” DIVINO contro “TRENO” PERVERSO AMOD.o S. contro SoDOMA A.R.-ROM-oG. contro GoMOR-R.A. AMODEO ROMANO contro IL SUO TRENO OPPOSTO Nasce così una trattativa, tra il TRENO DIVINO e quel TRENO UMANO che proviene DA R.AMO, AB R.AMO. Ve la descrivo per come è scritta in Bibbia 1,18


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Genesi 18,22-33 22 Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. 23 Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25 Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città». 27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... 28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque». 29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». 33 Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.

Quello che proviene DA ROMANO AMODEO (Ab.R.Amo) è una trattativa – piena di incredibile coraggio e spudoratezza – condotta con Dio, per un volere EVITARGLI DI ESSERE INGIUSTO. E' quello che sto facendo davvero IO, R.AMO (ma farei meglio a dichiararmi AMO.R.) per SRADICARE tutte le ingiustizie attribuite a Dio da chi – in forza del LIBERO ARBITRIO concesso da Dio all'Uomo – poi ritiene GIUSTO E NATURALE un finale GIUDIZIO, di promozione o di bocciatura, di Paradiso o di Inferno, pur in presenza degli esami di


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riparazione esistenti attraverso il Purgatorio. Ma come può un MISERO UOMO, anche se si chiama Amo.R., riuscire a compiere una opera ancora più ardua di quella del Pastorello Davide, contro il GOLIA ASSOLUTO consistente in Dio? E' possibile che un MINIMO possa essere di aiuto al MASSIMO? Se non fosse per Gesù Cristo che ha svincolato questi valori dal loro valore relativo, ridefinendo ogni valore solo a partire da ciò che gli è possibile, come quella efficienza percentuale che quando sia il CENTO PER CENTO ha il valore MASSIMO, noi non potremmo nemmeno sperarlo possibile. Invece ogni MINIMO che compie tutto il suo possibile, vale lo stesso del MASSIMO che compie tutto il suo possibile. Non siamo chiamati ad un salto in alto in cui se non si raggiunge una altezza fissata uguale per tutti non si è promossi. Uno zoppo non ha lo stesso potere di un campione nel salto in alto. E se la vedova dà nel tesoro del tempio tutto quello che ha, mentre un RICCO dà solo il suo superfluo, anche se è TUTTO, ebbene, chi ha dato di più è la vedova! Pertanto la trattativa condotta da AB-R.AMO, quando non è da lui ma DA ROMANO AMODEO che viene questa trattativa ricalca totalmente quella condotta da me. Il primo valore, di 50, buttato lì da Abramo non è SGANCIATO dal suo riferimento TOTALE. Esso è il 100 che va da 50 fino a +50. Non bastano questi +50 in positivo a compensare il 50% che esiste in negativo? Non è sufficiente il cosiddetto <FIFTY-FIFTY?> Il signore accetta che questa asticella sia giusta, una volta che sia collocata al 50% di 100: è la metà di BENE che è BENE solamente se una parte uguale a quella è un MALE che consenta alla parte opposta di essere qualificata come BENE. Non può esistere il BENE se non è una sconfitta del MALE. A questo punto IO ABBASSO l'asticella, di questo salto in alto, tra il bene e il male, togliendo 5 a 50 e rendendolo 45? Che SENSO ha? Ora è introdotta la proporzione che esiste tra 1 al cubo e 2 al cubo. Il primo è 1, il secondo vale 8 volte 1. E quando a questo 8 è assegnato di valere quanto i 360° dell'intera rotazione angolare, abbiamo che questo 360 è tale solo perché contiene 8 volte l'unità data da 360°/8=45°. In sostanza io sto dicendo a Dio che chi ha avuto solo 1/8 di 360 non vale lo stesso di chi ne ha avuto per 8 volte tanto? Pertanto, CARO SIGNORE DI


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GIUSTIZIA, se UNO ha avuto per 1/8, non equilibra come rendimento quello 8 volte superiore di chi ne ha avuto per 8 volte tanto? Al Signore non resta che accettare la sua osservazione, e accetta che 45 BUONI bastino a compensare il male di chi ne ha avuto 8 volte di più. A questo punto io porto l'asticella a 40, che indica la PRESENZA decima di 100, espressa per le 4 volte dell'unità e Trinità di Dio. Il TRENO opposto è il 60, che indica tutto lo spazio percorso dal 40 nel 100. Non basta questa presenza a compensare tutto uno spazio 60 percorso nel male, ma dal 40 di Bene? Al Signore non resta che di consentire. A questo punto, oggi in cui CADE tutto, abbasso ancora di 10 l'altezza dell'asticella. Non bastano 30 soli BUONI? Rispetto a che valore è espresso questo 30? Sempre rispetto al 100. se è un 30, presente come BENE nel 100 e si muove per un 70 di MALE, a molte di quel cattivo percorso non c'è un Dio 10+10+10, trino in questo decimo del 100? Quello non è il percorso fatto dal BENE? Voi dite a questo punto a me: “E come potrebbe apparire MALE un percorso fatto dal BENE?” Io vi rispondo che se è il mio 30 ad andare a compiere tutto il 100 e mi muovo per 70, io percorro un BENE, ma il paesaggio totale attorno al mio puro spirito, che contiene anche la CORPOREITÀ materiale del mio stesso corpo mi sembreranno muoversi non verso il 100% che io cerco di compiere, ma andando verso lo ZERO di un totale annientamento. Il fatto che uno Spirito che scenda dall'alto del tempo verso il passato possa vedere solo la materia SALIRE rispetto alla sua VERA discesa, dimostra che la nostra dinamica materiale è falsa. Noi stiamo osservando tutte le vite nasce e andare a morire, mentre invece siamo esistenti tutti in una generale resurrezione, che di per se stessa non è visibile se non attraverso la dinamica opposta a quella spirituale che è quella reale e materiale. Pertanto io generalmente vedo accadere il MALE, massimo per me stesso e per glia altri, se io sto scandendo verso l'ORIGINE dell'esistenza posta in atto. Pertanto il mio cubo, di lato 10+10+10 è un cubo che ha per lato la Trinità di Dio e VA BENE! BASTA! Al Signore della verità, non resta altro che consentire. E SCENDE, SCENDE l'asticella, oggi e riduce sempre più ciò che basta. Se sono 20, si tratta di un piano divino il cui lato è 10 e che avanza verso il 100, raggiungendolo, come il 100%. Non può compiere alcun male! Ma sembrerà


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sempre il MALE della morte corporale. BASTA quel 20. E al Signore della verità non resta che di essere d'accordo. 32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci». Non si adiri il mio Signore se parlo ancora una volta... 10, caro Signore che consideri rendimento totale quello del 100%, è il tuo figlio DECIMO. La parte che hai chiesto per te, dispensatore del Decalogo, è stata nelle DECIME proprio contate in questo decimo di dieci che vale l'unità divina. Come potrebbe essere inaccettabile il 10?

10^3 99 =10,1010101010101010101010... eterno 10 è il rapporto fondamentale in cui esistono INFINITI 10, che possono REALIZZARSI ad uno ad uno, ma CI SON GIÀ TUTTI, contenuti tutti in 1.000/99! Si tratta dei due valori posti IN PRINCIPIO, in Bibbia il primo e nel CREDO Islamico il secondo.

10^3 è l'Unità e Trinità della POTENZA ONNIPOTENTE che è basata proprio sul 10 CHE BASTA! 99

sono i NOMI di Dio, secondo la Fede Islamica. Quando REALMENTE il PRINCIPIO Ebraico si dividerà per i 99 nomi di Allah, allora a CIASCUNO dei nomi di Dio spetterà un 10 ILLIMITATO (nello spazio-tempo) per quanto DELIMITATO sia nello SPAZIO sia nel TEMPO. Io – Romano Amodeo – ho tutte le ragioni per chiedere a Dio che NON SI ADIRI CON ME IL MIO SIGNORE, se porto il


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valore MINIMO a questo 10 che è una unità composta da 10/10. Non si adiri perché io so, e glielo dimostro, che:

10^0 = 10^+1 × 10^-1 è l'unità

10^0

è l'unità

10^+1

è l'unità

10^-1

dello Spirito Santo in pura potenza, che procede dal Padre IN ATTO e dal Figlio IN ATTO... IN ATTO nella persona reale del PADRE... IN ATTO nella persona reale del FIGLIO...

Questa verità è stata RICONOSCIUTA VALIDA E FONDAMENTALE dalla Scienza, quando ha voluto imporre un ASSOLUTO 10, a base di ogni cicli unitario, nella definizione di nuove unità esistenti nel SISTEMA METRICO DECIMALE. La Scienza – che disdegna le Sacre Scritture – ha ricalcato la cabala degli ebrei, di tre ordini di decine: 001

002

003

004

005

006

007

008

009

010

020

030

040

050

060

070

080

090

100

200

300

400

500

600

700

800

900

Il valor MEDIO (e divino) dato dal ciclo del 10, uguale al prodotto tra i due estremi, i suoi decimi e i suoi decupli. RICONOSCA la Scienza, quello che deve alla RELIGIONE. Quando la somma dei massimi porta a 999 unità e diventano le 1.000 di 999/1 contate 999+1... Quando questo TUTTO si sottopone a 9+90=99=i nomi di Allah, ecco L'INFINITO, nel ciclo 10 di 10,10 periodico. E quando 999 sottrae 618, ed ha 381, questi tre possono iniziare una cavalletta discendente e ne deriva la sezione aurea dei rapporti DIVINI, che poi riveleranno il NOME SEGRETO DI DIO


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2616 1617 999 618 381 237 144 93 51 42 9 -31 -73 -104 -177 -281 -458 -739 -1197 -1936 Provenendo da un infinito in cui 144 (Romano Antonio) e 237 (Anna Paolo Torquato Amodeo) decrescono come la serie di Fibonacci, 144 89 55 34 21 13 8 5 3 2 1 1 abbiamo che partendo da:

INFINITO

che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in che in

2616 è 1617 è 999 è 618 è 381 è 237 è 144 è 93 è 51 è 42 è 9è -31 è -73 è -104 è -177 è -281 è -458 è -739 è -1197 è -1936 è

INFINITO

a un certo punto-limite si scende a un valore +5(Romano Antonio) +8(Anna Paolo Torquato Amodeo) +3(Romano Antonio) +5(Anna Paolo Torquato Amodeo) +2(Romano Antonio) +3(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio) +2(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +(Romano Antonio) -(Romano Antonio) +(Anna Paolo Torquato Amodeo) +Paolo -(Romano Antonio) +(Anna Torquato Amodeo) +(Paolo Romano Antonio) -(Anna Torquato Amodeo) +Amodeo -Antonio -1(Anna Amodeo) -1(Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -1 (Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -2 (Anna Antonio) -2(Anna Amodeo) -3 (Anna Antonio) -3(Anna Amodeo) -5 (Anna Antonio) -5(Anna Amodeo) -8 (Anna Antonio) -8(Anna Amodeo) -13 (Anna Antonio) i infiniti aumenti in negativo della serie di Fibonacci, 1 1 2 3 5 8 13....

Ecco allora che dall'INFINITO NEGATIVO fino all'INFINITO POSITIVO, è questo il NOME del valore divino, quello che valga proprio il questo ordine: 66 78+26 51 113 47, e costituisce il numero unico di 66782651113,47, che è un 381 che ancor più sostanzialmente è un 3+8+1=13, un DIO 10 e 3, e ancor più in sintesi estrema è il 4 di un 1+3


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Visto da dove e fin dove si scende, oggi? Dall' infinito in grande all'infinito piccolo La base negativa è nei miei 3 nomi comincianti con A Il positivo è infinito in 144 e 237 in serie Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo

144 144 144 288 432 720 1152 1872 3024 4896 7920

+237 +237 +474 +711 +1185 +1896 +3081 +4977 +8058 +13035 +21093

=144 se si moltiplica per le sue 14 decine intere, dà il 2.016. =237 se è +51(=Paolo) diventa il 288 che, ×7, da il ciclo intero 2.016 =381 =618 =999 =1617 =2616 sono 14 valori 144, dati da 1+13(=1872, che è il 7°) 144 sono 20×7+4, 1872 sono 267×7+3 2.016 sono 288×7 288 dato da 300 -12 toglie allo spazio tutto lo spazio e ne restano solo le esatte 7 volte 288 è dato anche da 366 -78 (lo spazio 3 del 26)

Il ciclo del tempo è dato da 14 : 1,4444444, numero periodico dato da 13/9, per cui è 14×9/13=126/13 Per questa ragione precisa 14 ×144, che è 100×1,44 fissa interamente nel 2.016 il ciclo del tempo che deve rispettare il BARIcentro. 126/13 è 9 intero con resto di 9/13=0,692307, in cui 692+307=999. (sono 74+618 e 381-74) 692 -307=381+4 Questo 74 è collegato al 47=AMODEO essendo dato da 100 -26=DIO, laddove 10+30+7 è il creatore Uno e Trino. Indica tutto il movimento del 26 che ×14 dà i giorni 364 delle settimane intere nell'anno.


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“Discende” oggi dalla letture la Divina MISERICORDIA Giovedì, 14 Luglio 2016

Giovedì nella settimana della VIII Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano LETTURA 1Sam 24, 2-13. 17-23 Davide non stende la mano contro Saul. Lettura del primo libro di Samuele. In quei giorni. Quando Saul tornò dall'azione contro i Filistei, gli riferirono: «Ecco, Davide è nel deserto di Engàddi». Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. Gli uomini di Davide gli dissero: «Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"». Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore». Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: «O re, mio signore!». Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: «Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i

tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti; ma la mia mano non sarà mai contro di te». Quando Davide ebbe finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: «È questa la tua voce, Davide, figlio mio?». Saul alzò la voce e pianse. Poi continuò rivolto a Davide: «Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me e che il Signore mi aveva abbandonato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi. Ora, ecco, sono persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele. Ma tu giurami ora per il Signore che non eliminerai dopo di me la mia discendenza e non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre». Davide giurò a Saul. Saul tornò a casa, mentre Davide con i suoi uomini salì al rifugio. Parola di Dio.


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SALMO Sal 56 A te mi affido: salvami, Signore!

VANGELO Lc 10, 25-37 Lettura del Vangelo secondo Luca.

Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te si rifugia l'anima mia; all'ombra delle tue ali mi rifugio finché l'insidia sia passata. R.

In quel tempo. Un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova il Signore Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?».Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso».Gli disse: «Hai risposto bene; fÀ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?».Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno".Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?».Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «VÀ e anche tu fÀ così». Parola del Signore.

Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che fa tutto per me. Mandi dal cielo a salvarmi, confonda chi vuole inghiottirmi; Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà. R. Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. Grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà. R. CANTO AL VANGELO Cfr1Gv 4, 16b Alleluia. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. Alleluia.


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Finito di scrivere il giorno 14 luglio 2. 016 a 12 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 Ă—70 +46


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A COMINCIARE DAI CADUTI DEL 12-7, DISCESI (DA 27) AI 23 BEN CONTATI, ECCO GLI 80 CADUTI DI Φ-RA-N.C.IA Spirito

Φ

di R.A., Nome del Creator IAhvè, e un TREno vira nel TRI di un TIR

Avevo posto a me stesso, ieri, la domanda: “Che m'accade?”... visto come fin dalle prime luci dell'alba 6 cose m'erano accadute. 1) 27 morti dichiarati il giorno dello scontro, ne contavano ora 4 di troppo (il 4 che vale il mio nome che è il 381, che si riduce 3+8+1 a 13 e con 1+3 cade a 4) 'ché io (segno del 4 idealmente caduto con gli altri) ero ancora vivo. 2) La temperatura, caduta di 10 gradi. 3) Una lunga asta di 3 metri, con gancio, staccatasi dalla parete cui era appoggiata... e caduta dritta dritta verso me, non riuscendo però nell'aggancio, essendo un metro più in là. 4) Maria, venuta dall'Egitto, che inciampa e mette a <bagno maria> il giornale che stavo leggendo. 5) 10 euro che escono da un mio biglietto da 50 ripiegato, e cadono sul bancone. 6) 1 euro che cade dalle mani del barista, Giovanni Ragusa (di cui RA il G. usa) mentre vuol darmi IL RESTO... 7) 7° accadimento (evidente) …..... era che io avessi IL RESTO, però dal Signore del Sabato. Questo 7° accadimento (che io avevo cercato di attivare nella ricevitoria del Superenalotto con un SEI VINCENTE!... che è risultato finora sempre deluso...) il Signore ce lo ha mandato dopo le 22, a N.I.-ZZ-A (segno del Nazarenus Iesus che ZZ - alla fin della fine - è apparso in A.) nella PRO-menade des Anglais (segno trascendente che è PRO le cose “menate” da S. An... la quale PRO Genitrice là is, là è, poiché là is-is, c’è l'Isis). Così il 7° è stato con la serie che - se fosse stata regolare – sarebbe stata: 10 23 33 56 89 (5° valore). Invece ha saltati due valori, accelerando... perché l'80 dichiarato ieri tondo tondo dovrebbe essere 89, lo stesso cui si arriva con 1 1 2 3 5 8 13 34 55 89 (che è il 10° della serie di Fibonacci, la “serie aurea”). Queste stanno in QUESTA SEGUENTE.


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2616 1617 999 618 381 237 144 93 51 42 9 -31 -73 -104 -177 -281 -458 -739 -1197 -1936 Provenendo da un infinito in cui 144 (Romano Antonio) e 237 (Anna Paolo Torquato Amodeo) decrescono come la serie di Fibonacci, 144 89 55 34 21 13 8 5 3 2 1 1 abbiamo che partendo da:

INFINITO

che in 2616 è che in 1617 è che in 999 è che in 618 è che in 381 è che in 237 è che che che che che che che che che che che che che

in 93 è in 51 è in 42 è in 9è in -31 è in -73 è in -104 è in -177 è in -281 è in -458 è in -739 è in -1197 è in -1936 è

INFINITO

a un certo punto-limite si scende a un valore +5(Romano Antonio) +8(Anna Paolo Torquato Amodeo) +3(Romano Antonio) +5(Anna Paolo Torquato Amodeo) +2(Romano Antonio) +3(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio) +2(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) che in

144 è

+(Romano Antonio)

-(Romano Antonio) +(Anna Paolo Torquato Amodeo) +Paolo -(Romano Antonio) +(Anna Torquato Amodeo) +(Paolo Romano Antonio) -(Anna Torquato Amodeo) +Amodeo -Antonio -1(Anna Amodeo) -1(Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -1 (Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -2 (Anna Antonio) -2(Anna Amodeo) -3 (Anna Antonio) -3(Anna Amodeo) -5 (Anna Antonio) -5(Anna Amodeo) -8 (Anna Antonio) -8(Anna Amodeo) -13 (Anna Antonio) i infiniti aumenti in negativo della serie di Fibonacci, 1 1 2 3 5 8 13....

Ecco allora che dall'INFINITO NEGATIVO fino all'INFINITO POSITIVO, è questo il NOME del valore divino, quello che valga proprio il questo ordine: 66 78+26 51 113 47, e costituisce il numero unico di 66782651113,47, che è un 381 che ancor più sostanzialmente è un 3+8+1=13, un DIO 10 e 3, e ancor più in sintesi estrema è il 4 di un 1+3


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Da qui si può confrontare la serie degli eventi luttuosi che sono in atto, con la serie di Fibonacci e la serie che regolarmente discende invece dal 999, per sottrazione di 381 al 999, il che determina il 618 e poi per sottrazione del 618 al 999, che determina il 381 e così via, a discendere. Ebbene succede che quando si passa nei numeri negativi è il 13 della serie di Fibonacci ad essere letto in senso inverso. Infatti le due serie sono coerenti, perché quella di Fibonacci che arriva a -13 dal 1.000, mentre l'altra ad 1 dal mille sono identiche nel valore 144, dato da 12 per 12, che è il valore in comune. Questa simmetria si avverte nell'ultimo numero avente due cifre, il 13 che è quello che manca al 1.000 in quella serie. L'altra è come se realmente quel 13 fosse invertito nei valori esprimenti le unità e le decine. Poiché il 9+42 uguaglia il 51, i due valori sommati, che sono 102 si differenziano dal 204 che è la somma di 73 e 31. Pertanto abbiamo due quadrati che sono 104 ciascuno nel valore negativo, mentre nel valore in positivo ce ne è uno soltanto di lato inferiore di due. In questo modo, mentre nel negativo ci sono i valori in tre dimensioni, nei valori positivi sono espressi solo i flussi proprio per le due dimensioni in meno rispetto al 104. Il valore di arrivo, 999, è chiaramente un flusso riguardante un volume a dimensione 1.001, avente due dimensioni trasversali aggiunte alle 999. Gli eventi luttuosi di questi giorni sembrano seguire queste due serie, che poi sono una sola esatta, la terza.


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La relazione con le letture di oggi Venerdì, 15 Luglio 2016

Venerdì nella settimana della VIII Domenica dopo Pentecoste o 2 Rito Ambrosiano LETTURA Sam 28, 3-19 La negromante di Endor. Lettura del primo libro di Samuele. In quei giorni. Samuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l'avevano seppellito a Rama, sua città. Saul aveva bandito dalla terra i negromanti e gli indovini. I Filistei si radunarono e andarono a porre il campo a Sunem. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gèlboe. Quando Saul vide il campo dei Filistei, ebbe paura e il suo cuore tremò. Saul consultò il Signore e il Signore non gli rispose, né attraverso i sogni né mediante gli urìm né per mezzo dei profeti. Allora Saul disse ai suoi ministri: «Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla». I suoi ministri gli risposero: «Vi è una negromante a Endor». Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: «Pratica per me la divinazione mediante uno spirito. Èvocami colui che ti dirò». La donna gli rispose: «Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dalla terra i negromanti e gli indovini. Perché dunque tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?».Saul le giurò per il Signore: «Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda». Ella disse: «Chi devo evocarti?». Rispose: «Èvocami Samuele». La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!». Le rispose il re: «Non aver paura! Che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere divino che sale dalla terra». Le domandò: «Che aspetto ha?». Rispose: «È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello». Saul comprese che era veramente Samuele e s'inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Allora Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato evocandomi?». Saul rispose: «Sono in grande angustia. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me: non mi ha più risposto, né attraverso i profeti né attraverso i sogni; perciò ti ho chiamato, perché tu mi manifesti quello che devo fare».Samuele rispose: «Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? Il Signore ha fatto quello che ha detto per mezzo mio. Il Signore ha strappato da te il regno e l'ha dato a un altro, a Davide. Poiché non hai ascoltato la voce del Signore e non hai dato corso all'ardore della sua ira contro Amalèk, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. Il Signore metterà Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore metterà anche le schiere d'Israele in mano ai Filistei». Parola di Dio.


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SALMO Sal 49 Viene il nostro Dio e non sta in silenzio. Al malvagio Dio dice: «Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? R. Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. R. Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio». R. VANGELO Lc 10, 38-42 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Mentre erano in cammino, il Signore Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Parola del Signore.


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Dalle letture, dunque questo appare come la cosa più importante, oggi. C'è un uomo anziano che sale e che si chiama SAMUELE, perché è UELE (uguale al) S. AM. Di una cosa sola c'è bisogno, dice Gesù: della PAROLA DI VERITÀ detta dal S. AM., che è la sola che sarà detta dopo di Lui, a conferma delle sue parole, e che è quella CHE LIBERA TUTTI DAVVERO! E' la parola dello Spirito Santo Paraclito (o Paracleto, o Consolatore) preannunciato proprio da Gesù. E' il Padre, ora, a cavallo del suo asino, che si appressa a salire in cielo e che è uguale al Santo AM.

Finito di scrivere il giorno 15 luglio 2. 016 a 11 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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A COMINCIARE DAI CADUTI DEL 12-7, DISCESI (DA 27) AI 23 BEN CONTATI, ECCO GLI 84 CADUTI DI Φ-RA-N.C.IA E GLI OLTRE 144 DELLA TU-R.-CHI èA Prosegue la serie del pianto 10 23 33 56 89 145 che già oltrepassa, di 1, il 144=ROMANO ANTONIO

Come vi rendo evidente, quella FINE DEL TEMPO che era nota solo a DIO, e che, in un uomo vestito di bianco e posto in mezzo a un fiume, sulle cui due sponde ve ne erano altri due, rivela al profeta DANIELE (cap. 12) che vi sarebbe stato un TEMPO, poi la pluralità di TEMPI e infine LA METÀ di questo tempo, a rivelare quel BARIcentro del fenomeno che avrebbe riguardato il VALOR MEDIO a metà dei 1290/1 (TEMPO solo del numeratore) +1335/1+1 (TEMPI di cui uno è il numeratore e l'altro l'unità del denominatore) che formano il DIVIN TEMPO di 26 volte 100, sommato a 26 suoi centesimi. Pertanto il BARICENTRO del FENOMENO DIVINO (essendo espresso dal 26=DIO nelle due dimensioni di un DIO FATTO UOMO) si sarebbe esattamente DIMEZZATO, in modo tale che una METÀ toccasse a DIO 2600 e una metà all'UOMO 26. La perfetta ripartizione diventa 1313 e il valor totale di 13+13=26 è restato quello di DIO. Questa indicazione sembra insita in quanto comincia il 12-7 (che è in 127 il valore MEDIO tra il suo terzo in 42 volte una cifra (quella 1 del reale resto in 127:3=42 con 1 di resto) e quello assoluto di 3 volte 127=381, che è il valore 381 di tutte le 42 cifre (6 sabati compresi) nel nome Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo che ha 36 lettere al lavoro per il valor medio di 6 ciascuna e sei sabati al termine di ogni 6 di lavoro medio. Entro il primo estremo della profezia di Daniele, infatti, le 10 vittime di Dacca furono solo un divino antefatto, essendoci a partire dal 4-7 solo l'accesso in Italia dei 10 trucidati, e tanto pianto. E' il giorno 12 che entrano in campo i 23 travolti che erano in DUE TREni (in cui il NI infine trascende un Nazarenus Iesus che ora sta in un Napoletano Italiano) Si tratta di DUE perché il N.I. È già risalito in cielo, il giorno 21-22 dicembre del 12,


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nell'ABOMINIO della Desolazione di un Gesù Cristo che ritorna ed è atteso dai Cristiani che al termine di ogni comunione si dichiarano IN ATTESA DELLA TUA VENUTA, ma che – venuto rispettando le loro attese – sale in cielo NON RICONOSCIUTO da loro nello stesso modo con cui quel Gesù Ebreo non fu riconosciuto dai Sacerdoti Ebrei. Accadde nel pieno rispetto del CICLO TOTALE in cui UN DIO SERVE realmente, e si afferma nei numeri del PRINCIPIO di 10^3=1.000. In quel caso, il 1.000 che esiste nel principio di 1.000 anni, una volta che si è mosso di tutto quel suo 1.000, ha TUTTO COMPIUTO. Ma – all'interno di questi 2.000 anni DEVE ESISTERE una Unità e Trinità costruita in quel GIORNO su cui Dio Basò la costruzione del mondo. Pertanto 4 giorni DEVONO esistere in 2.000 anni e si spostano totalmente solo per il numero di anni residui in DUE ANNI meno 4 giorni. Essendo Gesù arrivato a compiere tutta la premessa spaziale di 12 anni di vita nell'anno 12, cominciato a contare dal suo 25 dicembre natale, tutto il suo percorso di due anni meno 4 giorni si sarebbe compiuto nel 2.012, ma 4 giorni prima del 25 dicembre. Pertanto, il 21-12-12 (come “estremizzato” da Dio per mano dei MAIA) E' CESSATO IL RUOLO REALE di Gesù Cristo figlio di Dio. E se ne tornò in cielo recitando – in quel giorno 21-22, 21 ancora in America e già 22 in Europa e Asia) – recitando di nuovo il Salmo 21-22, avente quello stesso numero “duplice”. Per coloro che lo hanno “ricomposto” in unità, è il Salmo 22, quello del DIO, DIO, PERCHÉ' MI HAI ABBANDONATO? E – di fatto – quel 21 ancora in America per poche residue ore, era già il 22 in quasi tutto il mondo. A Gerusalemme quando Gesù ASCESE dal mio corpo (separandosene come una intensissima perdita di energia elettrica) erano le ore 2. Per cui la PERDITA della funzione del Figlio, è stata nel segno di quel 2-22 che è 1/3 della Bestia del 666 di Apocalisse. 666 è davvero “apocalittico” in quanto anni 10^10 divisi per anni (10+10/2) sono, in 666.666.666 anni tutto il ciclo reale di 333.333.333+333.333.333 anni, che poi si fanno misurare nei totali 333.333.333 ponendone 3.118 a denominatore, estratti dai 333.333.333 che si riducono a 333.330.215 nel numeratore, con 3.118 spostati a loro denominatore. Allora 333.330.215 : 3.118 = 106.915,13630 sono la quantità unitaria data da 107.000 meno 84, il che prevede due gemelli 42 che – come 42+42=84 esistono nel principio 1.000 di 7 quantità di opera e 100 quantità assoluta posta IN PRINCIPIO di area.


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Alle ore 2 del 22 fu due ore dopo le 24 del giorno 21 in America e un giorno dopo il 21, il che lo pone come l'assoluto di 21/1 unità relative. Pertanto, poiché i TEMPI previsti da DANIELE calcolato esattamente portano al 17 agosto, togliere le 2 ore esistenti a Gerusalemme significa togliere i 2 giorni al 17 agosto che lo arretrano al 15 agosto della ASCENSIONE DI MARIA SANTISSIMA. Togliere invece quel 22 di troppo unitariamente, rispetto al 21, arretra di 22 giorni e porta alla ASCENSIONE REALE DI NOSTRO PADRE SANTISSIMO. Che Egli sia su di me come su un asino ha assai poca importanza! Ma è un VALORE ASSOLUTO che per entrare in scena nel mondo reale deve ancorarsi ad un essere reale vivente, su cui ESSO SI INSTALLI, come la prima volta quando entrò nel mondo in una reale stalla. Anche questo 10 ha il SUO CICLO TOTALE, se – su une soggetto incarnato – deve essere ancorato al suo valore misero e reale. Nel mondo e per ragioni puramente basate sulla verità matematica, esiste la quantità 381 che deriva direttamente da quella posta 100+300 e uguale a 400. Poi ne esistono altre due di definizioni poste in principio: una sta nel numero 1, e l'altra in un ciclo 10 che quando avanza totalmente in linea, si sposta di un altro 10 e ne occupa 20, in una velocità 10/10 che è una. Ne discende che ogni 1, che sia in un 10 che avanza di 10, si muove quanto 20 -1 =19. In questo modo è PER PURO PRINCIPIO, il numero 19=U indica una svolta a U di ogni 1 che si è mosso per tutto il 19 che può, stando nel 20. Succede allora che – poiché tutto questo accade nel 400 dell'Unità e Trinità totale posta sul 10 che agisce per 10 – quando collochiamo questo 19 nel 400, si muove solo per le altre 381 volte esatte di spazio libero in linea che esso si ritrova. 381, dunque è TUTTO IL MOTO di 1 che sta in un 10 che si muove di 10, essendo simultaneamente in un 400. Ora accade anche che con 10 posto a unità di lunghezza, un cubo che abbia tre lati 10 ha la lunghezza 30 dei suoi lati. Questi 30 in lunghezza esistono nel 100 di un 10 che si moltiplica per 10, e vi si spostano solo per il 70 di spazio disponibile


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in lunghezza, che ha il 30 nel 100. Poi esiste una altra relazione che vale, avendo posto in essere tutto ciò per PURO PRINCIPIO di vere relazioni matematiche. E' quella che porta al numero 46 che è dovuto ad un 54 esistente nel 100, e conta la quantità di unità in cui il 54 vi si muove. (3+3)×(3×3) combina tra di loro i due calcoli che sono quello “parziale” (che è sommario) con quello “totale” (che è quello combinatorio, che combina tutte le dimensioni del tre con le sue stesse). 54 è l'area delle 6 facce esterne di un cubo che abbia il lato di 3. 3 è tutta l'estensione possibile ad 1, quando è un parametro che è parte soltanto di una terna. Uno solo dei 3 è 1/3, il che costringe questo 1/3 ad esistere per tre volte se vuol essere l'intero dato solo da 3/3. Pertanto un cubo che ha per lato 1 ed è parte di un volume dato dai 3 lati che interagiscono, quando ha la lunghezza 3, ha raggiunto il massimo della sua estensione unitaria. Può crescere ancora di più – ovviamente – ma se lo fa non raggiunge più il valore unitario e lo sorpassa, andando a finire in un altro ciclo. Per questo motivo un cubo che ha il lato 3 è il modello dello spazio massimo unitario. La sua superficie, data dall'area 3×3=9 e poi moltiplicata per le 6 aree uguali delle 6 facce, porta l'area totale a 54. Anche il volume totale è 54, essendo dato dal 3^3=27 espanso in un 3 di positivo, sommato al volume 27 espanso in positivo. 27+27=54 è il volume nel suo complesso di positivo+negativo. Quando noi in un anno abbiamo il FLUSSO di sole 52 settimane è perché esiste un piano trasversale 1+1 di due settimane messe per traverso. Questo 52=26+26 mostra il dualismo di un DIO, in FLUSSO REALE. Quando esiste nel TOTALE, non esiste nel 26/1, ma nel 26+1=27, di 3^3, il modo IN POTENZA di 3 e 3 che esiste nella vita di 33 anni vissuta da Gesù Cristo, che è vissuto nel RISPETTO delle Regole che lo fecero 1/3 del 33+33+33=99/1 interne alle 100 poste IN PRINCIPIO di riferimento perfetto e matematico. Ora questo 54 esiste anche nel tempo minuto esistente nell'anno. Esiste come 54 centinaia di secondi, sommato a 54 centinaia di terzi equivalenti a 9 secondi, e a 54 centesimi di secondo che formano il valore ESTREMO rispetto a 54 centinaia, essendo centesimi. Come vedete, questo numero 54 COMANDA in tempo, nell'anno. Allo stesso modo con cui il tempo è comandato dalle 26 settimane. Il giorno, invece, riferito alle decine di minuti primi, ne contiene per 144. Ciò accade perché nella natura COMANDANO i rapporti perfetti della PROGRESSIONE AUREA. Allora succede che 381 × 70 +46 = 26.670 +46 = 26716 vale 26 in giorno, 7 in numero di mese, e 16 in anno del 2.000. Combina il moto totale 381 con il moto totale del 30 esistente nel 100, e aggiunge il moto di 54 nel 100.


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Ne ottiene una combinazione di numeri che quantifica il numero dei giorni nella dimensione del 1000 (poiché 1 giorno è 1/1000 di 10 mesi), il mese nella dimensione 100 (essendo fatto di 100 giorni) e l'anno nella dimensione unitaria, essendo l'anno la dimensione unitaria del tempo. Il tempo è davvero in un anno di 1.200 giorni, contenente 12 mesi di 100 giorni quando contiene non solo la dimensione del tempo, ma anche quella dello spazio di espansione.

10^1461 × 10^3339 = 10^4800

vi dimostra come la dimensione (indice della base 10) espressa dai 1461 giorni contenuti nel ciclo di 4 anni (essendo il tempo di un anno espresso da ¼), se si somma al modello il cui flusso è 3333 e la cui sezione trasversale è 3+3, vale, tutta in lunghezza, l'indice di 3339. Sommare l'indice di questa ideale espansione spaziale del valore unitario, porta il prodotto tra le potenze ad avere un indice che – per il modello dello SPAZIO+TEMPO – lo ha espanso a quattro anni dati da 4 ×1.200 esistente in ogni anno. Insomma, in SPAZIO+TEMPO e non solo in spazio, un mese ha 100 giorni. In esso accade che il 10 giorni posto IN PRINCIPIO, valuta 90 tutto lo spostamento tridimensionale, e il suo terzo solo da il tempo in linea, quando altri 30+30 sono posti trasversalmente, non si vedono, ma ci sono! Come vi ho SPIEGATO, combinare 381 con 70 lancia il cubo che ha lati 10+10+10 per li 70 movimenti di quel cubo ma li considera per tutto il moto che il 19 fa nel 400. ne risultano 26.670 unità che esprimono tutta la divina opera 70 compiuta da un DUO divino che vale 10^4 (perché è un 10^3 che si muove per 10) e vale il 66=ROMANO nelle centinaia delle quantità assolute. Ma è solo dopo che si aggiunge tutto il moto dei tempi minuti che ci sono nell'anno siderale che il valore si definisce nella perfezione totale della data del 26 luglio del duemila e 16, assumendo il numero esatto di 26-7-16. Se sbagliassimo APPENA APPENA di 1... sbaglieremmo di UN ANNO. E questo perché i TEMPI MINUTI, che sembrano i più piccoli, sono i più grandi! Questa storia fate fatica a capirla. Ma – pazientemente – ve la spiego. Se prendiamo 0,001, capiamo assai bene che è 1/1000. Ebbene, per ottenerlo, dobbiamo avere MILLE millesimi. Solo 1.000/1.000 = 1. laddove noi non vediamo la causa, ma solo l'EFFETTO prodotto da essa, 0,001 è CAUSATO da 1.000. Se prendiamo 0,01, esso è CAUSATO da 100. Solo avendone 100 possiamo avere un centesimo. Pertanto 0,1 che è causato da 10 soltanto, vale cento volte meno dello 0,001 che è CAUSATO da 1.000.


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Noi uomini, vedendo sempre EFFETTI indotti sempre dalla UNITÀ DI DIO, quando vediamo un valore piccolissimo e crediamo che costi pochissimo, invece di tanto è PICCOLO come effetto di TANTO è GRANDE nella causa sua. La VERITÀ di tutto questo potete conoscerla all'estremo limite della grandezza apparente, che è posta addirittura nello ZERO. Il prodotto mette in comune tra loro due valori. Ora è evidente che se esiste un RICCONE che possiede miliardi di miliardi di euro e si mette in comunione, combinando il suo denaro con quello di chi ne ha solo 2, il risultato di questa comunione non aggiunge 2, ma moltiplica il primo valore per il secondo. Se uno dei due ha 1, il prodotto resta quello del RICCONE, perché sommare 1 ai suoi miliardi di miliardi comporta quasi niente. Se valesse zero, sommerebbe addirittura niente. Sì, ma allora il prodotto tra il suo ZERO e i suoi valori IMMENSI riducono a ZERO quei valori immensi, al punto che lo ZERO trasforma interamente il valore maggiore in quello apparentemente nullo. Accade questo perché per produrre quel valore ZERO, il valore del TUTTO, per quanto GRANDE si facesse, non basterebbe mai a ridursi di tanto da azzerarsi. Solo l'INFINITO serve ad ottenere nello ZERO un valore definito INDETERMINATO. Occorre una INFINITA DETERMINAZIONE a rendere INDETERMINATO un valore. Pertanto, nel nostro modo EFFETTUATO dall'UNITÀ è proprio INFINITO quello che appare essere ZERO. Per questo lo zero, moltiplicandosi per qualunque numero LO PIEGA A SE STESSO, interamente e con forza ONNIPOTENTE. Ma CHI è in grado di vedere uno ZERO posto in dorso ad un ASINO? Allora DIO muta quello ZERO in un ciclo lungo che, percorso totalmente riporta a zero ogni ciclo. In tal modo, partendo da 0 e compiendo il ciclo 10 si ritorna a zero. Il cento è la stessa cosa: torna a zero dopo un giro lungo 100. Il mille, il diecimila.... ma anche tutti i numeri! Sono tutti cicli che NON CONCLUDONO NIENTE, ma certamente concludono un CICLO che sia posto VITALE. Questa data del 26 luglio dell'anno 2.016 è scritta in Bibbia. Va ricavata dal libro 1, capitolo 46 e versetto 27. Eccovi il testo. Genesi 46,27 I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.


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Per la quantità 381 il riferimento sta in Bibbia 1, 6,15-16 Genesi 6,15-16 15 Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 16 Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore. (laddove 300+50+30+1=381) Allora succede che quando questa ARCA lunga 381 entra in questa Terra d'Egitto in 70 quantità, si combina 381 × 70 e raggiunge il valore di 26.670 che è tutta l'opera divina dei 70, dovuta a 10^26,6^1000. Cosa è questo 26,6 partendo dai nomi DIVINI? ROMANO=66 : 24,78 = GESU'=48 : 1,8 =26,6 +6/90. Insomma esiste questa serie (e sono capitoli del 1° libro della Bibbia:

18

28

38

48

Il valore degli estremi di 18+48=66 è lo stesso della somma dei medi 28+38=66. Ma IL MEDIO è uno solo e vale 48, per cui si PIAZZA dopo il 48 giocando a fare la cavalletta:

18

48

66

Ebbene il mediatore è il nome di GESU=7+5+17+19=48 ed è costituito da 42+42=84 trasceso dalle reti buttate dalla parte destra della barca, per cui si fa con 48 la Pasca miracolosa del nome di GESU' combinato tra Giacobbe ed ESAU, che valgono 42 in ciascuno dei due, anche se il primo ha 4 cifre e il secondo le 8 di un divino 48. Ora non è che GESU' valga meno di Romano, valendo solo 48. La differenza tra i due è che ROMANO=66 è UN SOLO MEDIO. I primi due valori si sono messi il 18 a denominatore di 48, nel rapporto matematico di 48/18 = 2,6666666... infinito. Come potete RAGIONARCI SU, il 26670 dato da 381 × 70 supera il 26666,6666666.... dato da 10^4 volte 2,666666... laddove 10^4 è tutta la realtà 10^3 avanzante totalmente di 10. Al posto del 66 c'è il 70. Da che cosa risulta in Bibbia? Sempre dal capitolo 46, ma stavolta dal versetto precedente, il 26=DIO.


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Genesi 46,26 Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. Dovete rassegnarvi a capire che il narrato Biblico incarica il Popolo di Dio a entrare in Egitto come fa lo sperma maschile che entra in una MAMMA, in cui va a fecondare un OVULO. 66 sono la parte maschile che entra nella grande vagina dell'EGITTO=5+7+9+18+18+13=70. In questo 66 discendente come sperma dal PADRE è escluso il Padre. Quando entra in Egitto trova altri 3 FIGLI (Giuseppe e i suoi due Figli Manasse e Efraim, che poi nel capitolo 48=GESU' associa a figli suoi e non di Giuseppe... come Gesù che sarà figlio di Dio e non di Giuseppe...) che rappresentano la parte filiale di una MAMMA, ossia di quell'Ovulo che è in Egitto ad attendere, la loro somma arriva a 69, e resta escluso il Padre, ISRAELE=0+17+15+1+5+10+5=63, che è 1 dei 70. Ebbene la realtà 10^4, uguale a 10.000 : 69 dà 144 diviso interamente, con resto di 64 che sono proprio le 63/1 unità di ISRAELE. Quando esiste 1 in 10^4, si muove per 9.999 volte. Ora quando sono 96 tutti questi figli di ISRAELE, che esiste come 63 nel 9.999, allora si muove per 9.936 volte esatte. Poiché questo resto riguarda 89 figli, a ciascuno di essi va 144 di movimento, laddove 144 è il punto di incontro tra la serie discendente da 999 unità e quella inversa che parte da 1 unità ed è la serie di Fibonacci: 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 89 144 233 377 610 987 -739 -459 -281 -177 -104 -73 -31 9 42 51 93 144 237 318 618 999 La serie discendente detrae dal 999 proprio il valore in lunghezza dell'Arca di Noè. Poi dallo stesso 999 detrae il risultato, per cui ridiscende al valore dell'Arca di Noè su cui è impostata questa PROGRESSIONE AUREA dei rapporti DIVINI tra due valori che giocano a scavalcarsi reciprocamente, avvalendosi sempre l'uno dell'altro, in un “gioco” infinito. Ebbene questo GIOCO dio lo ha assunto con dei valori numerici cui ha dato dei NOMIDall'infinito negativo si arriva al valore positivo con tre soli valori: 26=DIO e la sua Trinità. Sono i nomi di ANNA e di GIACCHI NO, suo marito, celebrati insieme nel giorno 26-7-16 che è la PIENEZZA DEL TEMPO. Ci si arriva infatti con 26 volte 78 = 2.028 dopo Cristo, che nel 2.000 è tutto il moto 1.000 del 1.000 in anni, nel mentre 28 + 7 Uno e Trino, in 7 volte 4 uguale 28. Ora questo 28 contiene anche un 12 di pura espansione. Anche Gesù dovette


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attendere i suoi 12 anni compiuti per cominciare ad occuparsi delle cose del padre suo... Ciò accade perché dove si calcola lo spazio sommato al tempo, si somma ad 1 dimensione le 3 della sua totale espansione, e diventano 4. Allora l'unità è data da 4/4. Uno di essi è il tempo e ¾ è lo spazio. Per essere espresso in intero devono divenire 12/4, solo allora sono tre. Nella nostra presenza che è sempre data da ¼ dello Spazio-tempo, finché non si raggiunge il numero 12 non si è unitari nella presenza spaziale. Anche Gesù, quando passano i suoi primi 12 anni, è idoneo a entrare NEL TEMPO del 1.000 e non più altri 1000 aggiunti al 1.000 spostato di 1.000. Allora 26 volte 78 uguali a 2.028 anni debbono ridursi di 12 anni, e divenire di 2.016 anni. Allora esistono nella pienezza del tempo. Ma, ai valori unitari, occorre subentrino i tempi interni all'anno, e debbono essere interi essi pure. Ebbene 26+78=104 è solo una delle due linee di azione che debbono esistere, una che si muove sulla base dell'altra. Pertanto 26 volte per 2^3 = 208 sono il giorno esatto del 26 luglio 2.016 in cui si celebrano santi Sant'Anna e san Giocacchino e sono dati interamente dal valore dei nomi degli sposi così accoppiati, in modo Uno e Trino. Il 144 che espanso per 69 figli arriva a 9.936 e che contiene anche il padre,se aggiunge il valore 63=ISRAELE al 9.936 raggiunge il 999/1 che è tutto il MILLE esistente nel PRINCIPIO matematico di 10^3. E 144 è il nome di ROMANO ANTONIO, in cui ANTONIO è lo stesso 78 di GIOACCHINO, sposo di ANNA. Infatti io poi mi chiamo ROMANO ANTONIO ANNA, che è 144+26=170 = 10 volte RA=16+1. Passando da GIOACCHINO a ANTONIO si muta solo l'ascendenza di Gesù. Ora è CHIAMATO dall'Egitto, perché ANTONIO è ATON in ANTO', contrazione di ANTONIO=1+12+18+13+12+9+13=78, e Gesù, in questo modo è CHIAMATO ATON in relazione al suo ESSERE: <Uno sulla croce> <A T on>. Lo so, a voi fa ridere tutto questo perché siete tanto MATTI DA LEGARE da credere veramente che il mondo e l'esistenza siano opera della Natura e della vita in essa! Sarebbe come credere che PAPERINO, PLUTO e TOPOLINO, i “cartoni animati” dal loro DIO Walt Disney, essendo visti IN ATTO abbiano il potere di DISEGNARE i DISEGNI grazie a cui SOLO DOPO che essi esistono possono muoversi! Voi, vedendovi in moto come tanti “fumetti”, credete di non avere bisogno di un creatore perché vedete il mondo e l'ambiente creare tutto. Pippo e Paperino, potrebbero vedere se stessi come l'opera del loro creatore? No. E come poveri FUORI DI TESTA penserebbero che le cose dipendono da loro. E se viene uno che LE VEDE fatta da Dio gli dicono che dovrebbe andare a farsi curare da un dottore della psiche, perché è UN MATTO!


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Questo mondo è talmente pieno di matti che si credono sani, che quando finalmente Dio si è mostrato in UNO sano di mete... giudicano matto LUI e non se stessi. I NOMI come OGNI cosa del nostro mondo, mentre sembrano DEBOLE E CASUALE opera di poveri uomini, sono invece dati DA DIO (attraverso la debolezza di quelle povere e presuntuose persone). Se uno nasce ed è chiamato come me ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, ed è anche ravvisabile una “ragione” che apparentemente ho convinto mio padre e mia madre a darmeli, queste loro RAGIONI sono state messe dentro di loro da Dio. E Dio è chi agisce nel PRINCIPIO MATEMATICO di 10^3 99 =10,10 eterno, ma solo quando è calcolato “nel tempo” delle varie decine e allora nasce il tempo infinito, che è già TUTTO PRESENTE in quel puro rapporto. Tutto quello di reale che vedete, risponde a questo ESCLUSIVO “””ORDINE””” E' il PRINCIPIO 1.000 della Bibbia, ripartito per ciascuno dei 99 nomi di Allah, nel Credo Islamico. Gesù CRISTO è “mandato” da un PADRE attivo con questo calcolo, ed ha il mio nome, che è secondo tutti i numeri della progressione divina. Come ho detto prima, si arriva ai valori positivi sono con tre valori. Sono il 26, il 78 e il 47. Si articolano distinti in Anna Antonio = 26+78=104, e in Anna Amodeo = 26+47=73. In questo modo dall'infinito negativo si sale al positivo: che in -73 è -1(Anna Amodeo) che in -104 è -1(Anna Antonio) che in -177 è -1(Anna Amodeo) -1 (Anna Antonio) che in -281 è -1(Anna Amodeo) -2 (Anna Antonio) che in -458 è -2(Anna Amodeo) -3 (Anna Antonio) che in -739 è -3(Anna Amodeo) -5 (Anna Antonio) che in -1197 è -5(Anna Amodeo) -8 (Anna Antonio) che in -1936 è -8(Anna Amodeo) -13 (Anna Antonio) i INFINITO infiniti aumenti in negativo della serie di Fibonacci, 1 1 2 3 5 8 13....


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Ma vi mostro ora tutta quanta la serie, che arriva all'infinito in positivo, in questo modo e secondo la serie di Fibonacci che usa queste unità nella crescita 2.584 1.597 987 610 377 233 144 89 55 34 21 13 8 5 3 2 1 1 :

INFINITO

a un certo punto-limite si scende a un valore +5(Romano Antonio) +8(Anna Paolo Torquato Amodeo) +3(Romano Antonio) +5(Anna Paolo Torquato Amodeo) +2(Romano Antonio) +3(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio) +2(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Romano Antonio +1(Anna Paolo Torquato Amodeo) +1(Anna Paolo Torquato Amodeo)

che che che che che che che che che che che che che

-(Romano Antonio) +(Anna Paolo Torquato Amodeo) +Paolo -(Romano Antonio) +(Anna Torquato Amodeo) +(Paolo Romano Antonio) -(Anna Torquato Amodeo) +Amodeo -Antonio -1(Anna Amodeo) -1(Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -1 (Anna Antonio) -1(Anna Amodeo) -2 (Anna Antonio) -2(Anna Amodeo) -3 (Anna Antonio) -3(Anna Amodeo) -5 (Anna Antonio) -5(Anna Amodeo) -8 (Anna Antonio) -8(Anna Amodeo) -13 (Anna Antonio) i infiniti aumenti in negativo della serie di Fibonacci, 1 1 2 3 5 8 13....

che in 2616 è che in 1617 è che in 999 è che in 618 è che in 381 è che in 237 è in 93 è in 51 è in 42 è in 9è in -31 è in -73 è in -104 è in -177 è in -281 è in -458 è in -739 è in -1197 è in -1936 è

INFINITO

che in

144 è

+(Romano Antonio)

Ecco allora che dall'INFINITO NEGATIVO fino all'INFINITO POSITIVO, è questo il NOME del valore divino, quello che valga proprio il questo ordine: 66 78 26 51 113 47, e costituisce il numero unico di 66782651113,47, che è un 381 che ancor più sostanzialmente è un 3+8+1=13, un DIO 10 e 3, e ancor più in sintesi estrema è il 4 di un 1+3. Dio, entrando in scena alla fine con questo valore, gli ha imposto questo mio nome. E noi stiamo andando a vedere come il 26-7-16 dato da 381 per 70 e da un resto che è il 46=AMORE porterà a veder il


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sacrificio che verrà di nuovo imposto all'amore, e stavolta nel povero asino su cui si è caricato un DIO PADRE che vale un ciclo intero, uno zero INVISIBILE, caricato su un asino in modo tale che tutti vedano solo l'asino. Essendo un valore baricentrale, a mano a mano che ci si avvicina a questo 26 aumentano gli apparenti sacrifici che esistono nel mondo e che si concentrano tra i due valori estremi fatti dire da Daniele, sul libro sacro della Bibbia.


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La relazione con le letture di oggi Sabato, 16 Luglio 2016

Sabato nella settimana della VIII Domenica dopo Pentecoste Anno 2 Rito Ambrosiano

LETTURA Nm 10, 1-10 Le trombe per radunare la comunità dei figli di Israele. Lettura del libro dei Numeri. In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Fatti due trombe d'argento; le farai d'argento lavorato a martello e ti serviranno per convocare la comunità e per far muovere gli accampamenti. Quando si suonerà con esse, tutta la comunità si radunerà presso di te all'ingresso della tenda del convegno. Al suono di una tromba sola, si raduneranno presso di te i prìncipi, capi delle migliaia d'Israele. Quando le suonerete a squillo disteso, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino. Quando le suonerete a squillo disteso una seconda volta, si metteranno in cammino gli accampamenti posti a mezzogiorno. A squillo disteso si suonerà per i loro spostamenti. Per radunare l'assemblea, suonerete, ma non con squillo disteso. I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le trombe; sarà per voi un rito perenne di generazione in generazione. Quando nella vostra terra entrerete in guerra contro l'avversario che vi

attaccherà, suonerete le trombe a squillo disteso e sarete ricordati davanti al Signore, vostro Dio, e sarete salvati dai vostri nemici. Nel vostro giorno di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe durante i vostri olocausti e i vostri sacrifici di comunione. Esse saranno per voi un richiamo davanti al vostro Dio. Io sono il Signore, vostro Dio». Parola di Dio. SALMO Sal 96 Il Signore è l'Altissimo su tutta la terra. Si vergognino tutti gli adoratori di statue e chi si vanta del nulla degli idoli. A lui si prostrano tutti gli dèi! Ascolti Sion e ne gioisca, esultino i villaggi di Giuda a causa dei tuoi giudizi, Signore. R.


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Perché tu, Signore, sei l'Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi. Odiate il male, voi che amate il Signore: egli custodisce la vita dei suoi fedeli, li libererà dalle mani dei malvagi. R. Una luce è spuntata per il giusto, una gioia per i retti di cuore. Gioite, giusti, nel Signore, della sua santità celebrate il ricordo. R. EPISTOLA 1Ts 4, 15-18 La tromba di Dio suonerà nell'ultimo giorno. Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi. Fratelli, sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole. Parola di Dio.

VANGELO Mt 24, 27-33 Lettura del Vangelo secondo Matteo. In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi. Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte». Parola del Signore.


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Cosa capire da queste parole “sibilline? <Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.> Dopo che Gesù sarà rientrato nel Padre suo, e vi esisterà in PURA POTENZA di Spirito santo, Dio avrà svelato a tal punto come l'uomo esista in un divino disegno, che tutte le POTENZE DELL'UNIVERSO perderanno tutte la loro potenza e si ridurranno a puro DISEGNO disegnato da Dio. Il sole si oscurerà perché non sarà più il sole da dar luce, ma brillerà solo l'opera divina, pur seguitando tutti a vedere brillare il sole! E' evidente che quando si capisce che gli eventi narrati in una opera sono fatti dal Creatore dell'opera, se in essa è descritto un sole che brilla sarà seguitato a vedere brillare, ma solo una volta che si è capito che siamo in una realtà COSTRUITA DA UN ALTRO e non dalla natura e non dai viventi in quell'opera. Per questo le stella CADRANNO da un cielo in cui esistono solo perché così disegnate e non perché sono veramente alte là in cielo. Le potenze dei cieli saranno sconvolte, perché saranno riportate alla visione uguale e contraria ad una opera di riconduzione di ogni cosa al suo puro esistere IN POTENZA DI ESISTERE E NON ESISTERE, ossia nella dimensione ASSOLUTA di Dio. Come la folgore Gesù venne proprio in me nato il 25-1-38, durante una grandiosa aurora Boreale. Come dall'albero di fico... capite che stanno accadendo tutte le cose predette dal profeta Daniele

Finito di scrivere il giorno 16 luglio 2. 016 a 10 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Me no! No! V'è! DIO C'E'

Le ragioni dell'Esistenza di DIO. Ragioni SOGGETTIVE INTRINSECHE

Il COGITO ERGO SUM di Cartesio è la prova dell'ESISTENZA FONDAMENTALE dello SPIRITO. Lo SPIRITO è DIO. Infatti possiede il LIBERO ARBITRIO di non essere costretto da nessuna cosa, tranne che da se stesso, nel suo “saggio” proposito di condurre una vita che sia la “migliore possibile”. Per ottenerlo, lo SPIRITO di ogni persona sceglie (“elegge”) in se e da se stesso quel VALORE IDEALE che guidi al meglio i nostri passi. Chi scegliesse di non essere guidato da alcun valore (morale, ideale o reale ed oggettivo) e di vivere “senza regole” sceglierebbe da se stesso una condotta a dir poco “sciagurata”. Pertanto, la natura “divina” del nostro spirito ci riscatta idealmente dai limiti che sono determinati nella nostra vita, senza patire gli ostacoli, poiché più essi si rivelano maggiori, più si rinforza in ciascuno quel sentore di “necessità” di un valore che ci guidi con ancora maggior forza. Nel momento stesso in cui noi prendiamo coscienza del bisogno che esista in noi e su di noi questo VALORE CHE CI GUIDI, noi ci accorgiamo della divina forza che ci sostiene, come una parte assolutamente libera, che non accetta di soggiacere ai limiti della realtà, e compiamo quello che è il nostro “ruolo” nell'ALLEANZA stabilita tra lo SPIRITO ASSOLUTO e il nostro, che ha la sua sostanza ma ha accettato il confronto con il limite, con ogni limite, per superarlo in modo totale ed ideale.

ESTRINSECHE

L'evidente differenza che passa tra la nostra soggettiva percezione del mondo materiale e spirituale e quella che ciascun “io” attribuisce all'”io altrui” rivela due modi che in se stessi sono simili, ma che in sostanza sono anche totalmente diversi. Io vedo il mondo da dentro me stesso, mentre vedo la presenza di tutti gli altri – evidentemente costruiti come me stesso – che però sono visti all'esterno di me. Indubbiamente, questa differenza che esiste tra due o più “io” è segno che esiste sempre un FONDAMENTALE PRIMATO, di tipo strettamente personale, a base di ogni percezione. Pertanto gli altri SPIRITI che io vedo accorti nel tentativo di guidare “al meglio” la loro distinta vita, è la prova in se stessa che lo SPIRITO FONDAMENTALE è


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sempre uno solo, ma che esiste poi in una molteplicità di ALTRI COME LUI che hanno lo stesso suo bisogno di un VERO DIO di valori positivi scelti da loro stessi a guida delle loro vite. Dunque io esisto fondamentalmente in un IO ASSOLUTO di cui io sono il punto di vista di un particolare frammento oggettivo e soggettivo di esistenza, che ha – nei confronti dell' IO-INTEGRALE – il ruolo di alleato che esiste in mezzo ad altri alleati in questo sentito bisogni di essere retti e guidati da VALORI che siano VALIDI ad arrecare benessere. In tal modo, mi accorgo che questa ALLEANZA tra lo SPIRITO ASSOLUTO dell'IO, ed ogni SPIRITO dell'IO-relativo, si sposta dal piano puramente ideale di un DIO DEL CIELO a quello in atto di reale presenza nei confronti del VALORE INTEGRALE degli altri, che diventano in tal modo il PROSSIMO, per ciascuno.

Ragioni OGGETTIVE per un SOGGETTO UMANO L'oggetto è chi riceve ed è sottoposto alle azioni di un soggetto. Ben lo capivano i Romani con quel modo accusativo con cui palesemente riconoscevano questo ruolo di chi è sottoposto agli altri. Ebbene, anche l'OGGETTO conferma l'esistenza del SOGGETTO cui esso è riferito. Infatti l'universo intero è condizionato al mio IO, poiché – nel momento stesso in cui io NON FOSSI PIÙ' – sparirebbe ai miei occhi perché esso è condizionato totalmente con me rispetto al mio esserci, per lo meno come il suo OSSERVATORE. Se non avessi VISTA, UDITO, TATTO, OLFATTO e GUSTO, esisterebbe il mondo per uno come me? E in che modo? Con questi 5 sensi io ne ricevo i segnali che, portati da segnali elettrici alla mia mente, sono IMMAGINATI in modi differenti l'uno dall'altro, pur essendo tutti solo segnali elettrici. Nel mio IO, allora, esistono indubbiamente REGOLE INNATE (costruite secondo un disegno) che mi portano a poter distinguere in modo differente segnali dello stesso tipo tra loro: tutti segnali costituiti da onde elettriche simili nella loro natura, ma che – grazie ad alcune differenti modulazioni – permettono alla nostra mente di creare la IMMAGINE VIRTUALE della luce, del colore, del sapore, dell'odore, del gusto e del tipo di contatto esistente. Pertanto, sono proprio questa CAPACITÀ insite nel nostro SPIRITO, di INVENTARE QUALITÀ che di per se stesse NON ESISTONO, che rendono il mio SPIRITO “capace” di costruire dal nulla delle QUALITÀ in ciò che esiste.

Ragioni OGGETTIVE per un qualunque SOGGETTO VIVENTE

Vedendo con grande evidenza che tutti gli animali dispongono di una identica apparente capacità di DISTINGUERE (con attributi qualitativi) il mondo oggettivo, e – altezzosamente come uomini – negando negli animali la presenza di uno SPIRITO


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come il nostro, siamo in evidente “perplessità”... per lo meno! L'immagine del mondo, ottenuta prevalentemente attraverso gli occhi, o l'udito (come accade nei pipistrelli), o par alcuni anche l'olfatto (come è manifesto nei cani, e assai poco in noi) costituisce una PROVA che questa funzione SPIRITUALE della IMMAGINAZIONE del mondo appartiene a tutti i viventi, a partire dai virus e dai microbi in su. Come mai? La questione si risolve se si ESTRAPOLA anche da noi stessi il nostro IO-PENSO come una funzione nostra precipua e la si riconduce nell'unita-assoluta dell'io-INTERGALE. Allora non esiste più differenza tra tutti gli animali viventi, perché NESSUNO DI LORO è valido e capace di per se stesso. Lo è solo in vario grado e modo, per come il SISTEMA POSSIBILISTICO INTEGRALE ha diviso l'unità nella sue varie e infinite parti componenti. Ciascuna delle quali ha il SUO RUOLO: lottare per la salvezza della SUA VITA. Nel divino disegno – poi – tra tutti costoro che lottano in questo senso – vi sono soggetti disegnati più RESPONSABILI e CONSAPEVOLI di altri, e sono quelli per i quali il LORO BENE PERSONALE sta nel BENE DI TUTTI e spesso a danno dello stesso bene personale. Vi sono viventi, come i cani, che hanno tanta apparente capacità di ABNEGAZIONE, da organizzare difese prioritarie rispetto a CHI sia stato assegnato alla loro cura. Vi sono animali tanto ALTRUISTI, da anteporre il bene altrui al proprio. Vi sono sistemi di vita che hanno creato aggregazioni di parti viventi che, invece di avere un solo corpo, come è in ciascuno di noi, hanno membra separate nelle loro distinte funzioni. Si pensi al mondo delle formiche, delle api, in cui i singoli soggetti viventi in modo corporeo separato tra loro, fanno comunque parte di un corpo superiore, cui sono uniti non attraverso membra reali, ma sistemi olfattivi. Insomma, nel mondo di quanto è vivo, abbiamo la prova che l'unità della vita soggettiva non sempre è aggregata in un solo corpo reale, in cui cellule indipendenti e soggettive siano costrette a restare collegate tra loro rigidamente in un unico corpo. La differenza tra alcuni animali ed altri, è proprio questa: sono tutti costruiti come un insieme di vite subalterne, ma con vincoli di appartenere ad un solo corpo reale, in un caso, e di non appartenervi minimamente nell'altro. Dunque il sistema della vita è guidato sempre da una unità superiore. E questa guida apparentemente se stessa attraverso strategie che sembrano esistere per libera scelta soggettiva. Così il mondo della vita animale, che per noi sembra avere un ruolo inferiore rispetto al nostro, rivela a noi spesso quella qualità superiore alla nostra, di unire parti distinte realmente e sottoposte rigidamente ad una unica centralistica direzione. Non così capaci sembriamo essere noi uomini, davvero incapaci di privilegiare le ragioni che difendano l'intero insieme, ragioni che sono delegate al LIBERO ARBITRIO soggettivo.


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Ebbene noi – pur con tanti limiti – siamo maggiormente a immagine e somiglianza di Dio. Infatti il nostro SENTORE di una esistenza osservata da dentro e che considera OGGETTO tutto il resto è simile al un sentore che sia proprio ad un IO ASSOLUTO rispetto al quale nulla vi possa essere di esteriore.

Ragioni OGGETTIVE per un qualunque OGGETTO SI PONGA

Quando un OGGETTO perde le differenze esistenti tra uno e l'altro, allora diventa simile a un NUMERO. Ogni NUMERO, infatti, contraddistingue l'unità di un oggetto, attraverso l'unità delle sue distinte parti. Prendiamo in considerazione la realtà costruita con la IMMAGINE (mentale) relativa allo SPAZIO ed al TEMPO. La nostra mente crea queste IMMAGINI attraverso la FORMA cubica data allo spazio, il cui volume è a immagine e somiglianza di un cubi avente il lato <L> tanto che il suo volume sia dato da L×L×L scritto come L^3. Il Tempo, che scorre e forma la lunghezza <L> di quel lato, ha la dimensione 1, dell'indice posto su L^+1. SE allora partiamo dalla dimensione dello spazio, da L^3 e la lanciamo nel tempo L^+1, otteniamo con L^4 il volume in movimento, espresso con quattro lunghezze L, tre nello spazio ed una nel tempo. Ebbene a questo punto il MODELLO dell'avanzamento unitario elaborato dalla nostra mente è regolato dalla potenza L^4. Ci manca da definire una presenza che sia OGGETTIVA, INTERA, e interamente presente. Questa ultima condizione è data dal denominatore 1. L'altra, quella di tutta la lunghezza presente, è data quando L, la lunghezza del lato presente, sia data per valori ESTREMI ed opposti tra loro come sono 10/1 e 1/10. Noi umani, per definire ogni unità attraverso ALTRO, ricorriamo sempre a due opposte ESTREMIZZAZIONI, e – attraverso l'interazione tra gli estremi, esprimiamo in modo relativo (agli estremi) il valore centrale, quello che sia medio. Pertanto, per poter dar forma relativa al valore 1, noi lo facciamo DI REGOLA attraverso DIECI DECIMI. Per evitare confusioni, a questo punto noi creiamo una PRESENZA generale che esista sempre in DECIMI, e – ciò fatto – abbiamo valori multipli tutti di uno a esprimere la parte inversa. 1.000.000.000 virgola 000.000.000.1 è uno tra i vari modelli di unità che sommano al valore intero, lo 0,000...1 che è il suo valore inverso. 10,01 è il modello minimo unitario, che usa solo il numero 1, dato da 10 volte 0,01. Perché sono sommati? Lo sono perché sono 10^1^(10) × 10^1^(1/10), sono un prodotto che negli indici appare una somma


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A questo punto tutte le componenti per esprimere la REALTÀ AVANZANTE come 10^4 che vale 11 dimensioni di presenza, è data dalla potenza di potenza: 10^4^11 = 10^4×11 = 10^44. A dimostrazione che è la nostra mente a esprimere UNO in questo quantitativo di elementi unitari, io vi sottopongo il NOME dato dalla nostra mente al numero UNO. UNO=19+12+13=44, laddove la nostra mente considera le lettere da A a Z come i numeri da 1 a 21. Io lo so: voi non avete mai studiato questo aspetto. Avendo la PAZZESCA IDEA che noi sia sia i PADRONI dell'esistenza, assieme alla NATURA CREATA, ci crediamo gli autori dell'Alfabeto dalla A alla Z, in cui l'ordine poteva essere anche diverso da quello di A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Invece è la logica naturale e primaria delle regole generali seguite dalle menti umane a creare questi valori progressivi nelle lettere e proprio in questo modo. Se la nostra mente – che attua per ragionare un computo matematico – non avesse un RIGIDO AGGANCIO alle lettere con cui sono fatte le parole, come potrebbe RAGIONARE PER NUMERI, usando le parole? Ma io ve lo provo vero proprio attraverso il NOME dato ai numeri. Visto che UNO spazio-tempo presente è dato da 44 componenti, vediamo cosa ci RIVELA la nostra mente chiamando DUE il segno 2. DUE = 4+19+5 = 28 Rivela un 2 che è in 10+10+10 (la terna spaziale dei lati 10 del cubo) per il 28 di flusso e 1+1 di area trasversale unitaria. TRE = 18+16+5 = 39 Rivela il moto intero, di 1 terna in un 30+10=40, che con 40-1=39 è tutto il moto della terna in pieno movimento 39 = 13+13+13 rivela che ove c'è uno spazio 3 che si muove di 10, con TRE, ci sono TRE 13. QUATTRO = 15+19+1+18+18+16+13 = 100 Evidenzia che quando le dimensioni sono 4, sono TUTTE quelle di 1+3, sono 100/4 +300/4 = 400/4 = 100. A riprova generale: UNO+DUE+TRE = 44+28+39 = 111 sono 100 +10 +1, tre ordini espressi in decine.


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Io ho scritto dei libri che dimostrano la VALIDITÀ della equivalenza tra lettere e numeri. Ma basterebbe questa considerazione: l'espressione alfa-numerica deve necessariamente avere una sorta di corrispondenza, altrimenti non vi sarebbe coerenza tra la rappresentazione puramente quantitativa fatta in numeri e quella fatta a parole. La Bibbia, considerato da molti Libro Sacro e DIVINO, studiata attentamente secondo il valore cabalistico, ossia i valori numerici delle lettere con cui è scritta (e che sono numeri) porta a grandi scoperte che danno certezza totale di una scrittura di tipo trascendente. Ed ecco – immediatamente! - la necessità di dovere spiegare a chi sta leggendo che TUTTO E' SCRITTO DA DIO, anche un libro pieno di cose oscene e diaboliche. Ciò perché esiste un infinito sistema possibilistico regolato dal rapporto numerico di: 10^3 99 In questa proporzione esiste l'infinito risultato di: 10,1010101010 avente COESISTENZA tutti i cicli 10 possibili ed immaginabili... nella REALTÀ di un calcolo graduale! In TUTTO IL POSSIBILE voi vorreste TOGLIERE a questo INFINITO SISTEMA POSSIBILISTICO la REALE POSSIBILITÀ di manifestarsi attraverso il suo UNICO BARICENTRO? Poiché esso dà luogo ad una rappresentazione fatta PER ESTREMI.... volete togliere al SISTEMA che esso vi evidenzi quel VALORE medio che lo rappresenta come una UNITA? Pensate a questo sistema in questo modo progressivo: 1,1 10,10 100,001 1000,0001 secondo voi potrebbe mai mancare che IN TUTTO IL POSSIBILE non vi fosse PROPRIO la possibilità, da parte del VALORE MEDIO, di rappresentarSI? E – se considerate questa TIPOLOGIA – vi accorgete che segue lo schema di: PADRE …..... SPIRITO SANTO …... FIGLIO in cui per poter dar forma allo SPIRITO SANTO (dell'unità) la ricavate dal PADRE che interagisce con suo FIGLIO?


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Ecco allora come lo stesso sistema OGGETTIVO che si lascia calcolare per PURI NUMERI, ha alla loro possibile base uno SPIRITO ONNIPOTENTE che li possa calcolare. IMMAGINATE in potentissimo reale COMPUTER. Chiedetevi: PUO' CONTENERE un INFINITO di dati reali calcolati? La risposta certa è NO! Nel DEFINITO non si può IMPRIGIONARE una rappresentazione che sia INFINITA, se non idealizzando i ragionamenti fatti AL LIMITE, con le derivare e gli integrali che pure fanno parte delle possibilità del calcolo matematico. Ma non è questo che io vi sto chiedendo. Vi chiedo se – nella necessità di uno SPAZIO INFINITO – su cui stendere un PROGETTO, potete avere un foglio di carta che sia INFINITO? La risposta è che un OGGETTO delimitato non può contenere quanto NON HA LIMITE. Lo SPIRITO DIVINO E ONNIPOTENTE invece può farlo, essendo un ente ASSOLUTO che per definizione non patisce l'esistenza di nessun limite. Ecco dunque che solo un ASSOLUTO DIO di tipo puramente spirituale può realizzare, per pura immaginazione spirituale un UNIVERSO INFINITO... proprio infinito. LO PUO'. E come? Chiedete voi. Realizzando nella sua ILLIMITATA POTENZA la TOTALITÀ del calcolo insito nel rapporto 10^3 99 In questa proporzione esiste l'infinito risultato di tutti i 10 che potete immaginare. Anche voi. Noi però come SPIRITI definiti nel limite reale, possiamo solo IMMAGINARLO. Lo SPIRITO ASSOLUTO “può farlo”. E lo fa, e – determinate TUTTE le possibilità, della vita – vi infonde ANIMAZIONE, con l'azione della SUA ONNIPOTENTE ANIMA, che crea situazioni delimitate, le impersona in modo limitato, ma restando ILLIMITATA la possibilità ideale di ogni Spirito di DAR VOLTO IDEALE a ciò che SALVA dal limite la sua condizione di limite. Tra l'ENTE ASSOLUTO e il SE STESSO nel limite, c'è una sostanziale ALLEANZA: LA LIBERTÀ da ogni limite!


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STRATEGIA dell'ALLEANZA DIVINA Come nel calcolo che genera questa estremizzazione: 1,1 10,10 100,001 1000,0001 esiste una PROGRESSIONE, così anche l'ALLEANZA divina usa la cibernetica di un progressivo ADATTAMENTO. Cosa fa la vostra vista, quando passa da un soggetto vicino a vedere uno lontano? LO METTE A FUOCO. UGUALMENTE il valore ASSOLUTO mette a fuoco sempre più la sua alleanza, a mano a mano che l'uomo modifica le sue possibilità conoscitive. L'apparente evoluzione della specie mostrerebbe uomini inizialmente simili a scimmie, che poi a poco a poco evolvono e sono in grado di conoscere e capire sempre di più. Tutto poi non sembra procedere in modo totalmente lineare. Infatti specie viventi, arrivate al loro limite e incapaci di vincere nella gara per la sopravvivenza, si estinguono. Sembra che tutto sia affidato al caso. Se per casi una specie ha una maggiore possibilità di fronteggiare gli eventi, quella sopravvive e le altre no. Si chiama “selezione naturale”. Noi uomini abbiamo al fondamento di noi stessi una selezione MOSTRUOSA. Intanto tante, tante eiaculazioni finiscono nel nulla. Tra quelle che hanno la possibilità di ricreare una vita, miliardi di spermatozoi sono in una gara selettivamente feroce. Uno solo, di regola, su miliardi, è destinato a vincere la gara per la vita, assicurandole in tal modo il massimo delle possibilità nello spermatozoo più capace a penetrare nell'ovulo femminile a fecondarlo. Ebbene questa apparente gara di sopravvivenza sembra essere la regola che a poco a poco seleziona la specie più valida per la conquista del mondo. Attualmente crediamo di essere noi i più validi, ma solo perché non consideriamo l'esistenza della vita di altre specie, come le formiche. Il loro numero supera di milioni di volte i miliardi di uomini. Ora, immaginando un DIO a nostra immagine e somiglianza, del NOSTRO SPIRITO, è evidente che esista un DIALOGO tra la parte ed il TUTTO da cui essa dipende.


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La LINGUA, la forma della relazione, è obbligata ad essere quella del soggetto più limitato che esiste. In presenza allora di una SPECIE UMANA in continua crescita, di tutto, è assolutamente impensabile che la comunicazione divina usi con gli uomini sempre lo stesso LINGUAGGIO. Così vi fu una PRIMA ALLEANZA, fatta da Dio con la prima coppia umana, data da ADAMO ed EVA. Perché questi due nomi? ADAMO=1+4+1+11+13=30 esprime il modulo divino di 10+10+10. EVA=5+20+1=26=DIO, perché il creatore in 7 giorni il cui ciclo intero è dato da un anno, è composto di un 26, mentre esiste il piano avente i suoi due lati generatori di 7+7=due settimane. Pertanto il flusso di questo 10^26^14 = 10^364 ha la potenza 26 del Dio che realmente crea un anno fatti di 364 giorni in 26+26 cicli interi fatti di 7 giorni o in 26 cicli di 14 giorni. Poi occorre sommare giorni 10 divisi per 8 (che sono il modello complesso di 2^3) per capire quanta parte del ciclo di 10 giorni tocchi a ciascuno di quegli 8 cubi. In tal modo 26×14+10/8 giorni = 365,25 giorni. UOMO=19+13+11+13=56=30+26=ADAMO+EVA. TERRA=18+5+16+16+1=56 UMANO=19+11+1+12+13=56 L'UOMO=10+56=66 L'UMANO=10+56=66 DIO=4+9+13=26 PADRE=14+1+4+16+5=40 DIO PADRE = 66 10+ADAMO+EVA=66 PARADISO TERRESTRE è 14+1+16+1+4+9+17+13=75 +18+5+16+16+5+17+18+16+5=116 = 75+116= 191. Ebbene 181 = Romano(=66) +Antonio(78) +Amodeo(47) è il Paradiso Terrestre. Quando si sommerà al 190/1 contenuto in 191 di Anna(26) +Paolo(51) +Torquato(113) diverrà il 381 delle dimensioni in linea dell'ARCA di NOE' La prima alleanza con ADAMO ed EVA è tale che essa è fatta <E va a Amod.> Quando essa sarà sovvertita in AMOD, sarà la FINE esistente in SoDOMA, che sovverte AMOD o Salvezza.


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Le prime 10 generazioni dell'uomo costituirono tutta l'alleanza fino al Diluvio Universale, iniziato ai 600 anni della vita di Noè, nel secondo mese e nel giorno 17. Genesi 7,11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. A questo punto l'ALLEANZA passa attraverso la progressione AUREA che parte da 999 e gli toglie 381, determinando 618 e poi 381: 1.617 999 618 381 (=Romano66 Antonio78 Anna26 Paolo51 Torquato113 Amodeo47) Laddove l'arca vale 381 e 999 meno 381 è uguale a 618, 999+618=1.617 questo ultimo valore contiene nel 600 i 600 anni della vita di Noè, come un ciclo intero 1 che, sommato al principio 1 posto nel 1.000, porta virtualmente al 2.017 in cui il 2 corrisponde al mese 2 e il 17 al 17 del mese. Pertanto l'inizio del diluvio è segnato dal 1.617 meno il 600, nel giorno 17, anche se poi accadde nel 1.666, essendo Noè nato nel 1.056 dopo Adamo, nato però nel PRINCIPIO di 10 anni antecedente a lui. 66 -17 = 49 vede in sostanza tolte alle 66 dimensioni totali di DIO PADRE tutta la sua creazione avente il lato 7 e l'area di 49 unità. Tanto da determinare nel 17 il puro flusso dell'area 7×7. Ma tutto quello che va oltre in 1.000, praticamente riparte in un nuovo ciclo. Se ripartiamo dal 999 e invece di togliere 318 per ottenere 618 lo aggiungiamo, abbiamo: 1380 999 618 381 A questo punto la progressione mostra in migliaia di volte il libro 1,38 che moltiplicato per mille diventa 1380 e mostra l'unità del 381 che è il primo numero a destra, che si è tolta dal 381, lasciandolo 380 e si è aggiunta come il 1.000 elevato a PRINCIPIO. E questo PRINCIPIO incarna proprio un avvento relativo ad un mese 1 (gennaio) di un anno 38. Questa data di nascita, riferita a Anna26 Paolo51 Torquato113 Amodeo47 = 237 gli si somma e porta il numero 1.380+237 al 1.617 che – rispetto al valore a sinistra di 999, che è 618 ha nelle 617 un 999 in meno, mentre 618 ne ha una in più, quella che aggiunta all'unità data dal ciclo di 600, porta al secondo mese nel giorno 17. Noè, vissuto 950 anni è 25×38, da cui 25 gennaio 38 formula esattamente il nome della FINE di RomaNO che NO è, un Noè morto nel 2.016 dal Principio...


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Ma questo sostanziale 2.017 rappresenta anche il mese numero 2, seguente quello n. 1 della morte di Romano Amodeo, il 26 del mese di luglio, mentre nel giorno 17 del mese seguente è posto l'estremo limite detto dal Profeta Daniele, dei 1335+1 TEMPI dopo l'abominio della desolazione (che è esistito il giorno 21-22 dicembre 2.012, quando era il 21 ancora in America ed era già il 22 in Europa e resto del mondo, giorno in cui io sperimentai l'uscita da me dell'intensissimo flusso elettrico che ha manifestato l'uscita reale di Gesù Cristo dal mio corpo, in cui era entrato il 4 giugno del 1940). Infatti NOE', il decimo figlio, fu una presentazione della parte finale del mio nome avente tre sillabe, la cui ultima è NO. RO(=29)+MA(=12) +NO(=25) rappresenta nel 1225 de la MANO il dicembre 25, natale di Gesù. Noè lo uguaglia a 30, a quanto era in principio in ADAMO. Per cui tutta la sequenza da ADAMO a NOE' cela un trascendente: a... Amod (e/o Roma)NO è. Visse i 950 anni di 25×38 (giorno e anno di nascita) morendo nel 2.016 in cui Amodeo Romano muore, come poi descritto in Bibbia, sia 1, 25, sia 1,38. Pertanto LA PRIMA ALLEANZA fatta con quando va da ADAMO a Noè è sostanzialmente quella fatta con Romano Amodeo, nato 25-1-38 e la cui morte sarà determinata da 381×70 +46 = 26716 da leggersi 26-7-'16. Mentre 381 è l'arca di Noè in cui tutta la vita che entra nell'Arca è salvata dal generale Marasma del Diluvio Universale... delle idee le più diverse e strampalate, perché si è incarnato il valore medio di: 1,1 10,10 100,001 1000,0001 che porta alla Progressione aurea e al Nome segreto di Dio Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo = 381, quello collocato tra i due estremi di: 1380 999 618 che è 381+999 e 999 -381. Si è incarnato e rappresenta l'estrema difesa contro il marasma delle idee, che stanno per essere finalmente tutte rettificate. Il PARADISO TERRESTRE = 191 ha nome Romano Antonio Amodeo. Romano x Amodeo +R è.... la fine del mondo. 66×47 +16=R =3.102+16 = 3.118 dopo Cristo, Ribaltamento della Terra


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La PRIMA ALLEANZA è dunque anche l'ultima e definitiva espressa da Romano Amodeo. E' quella che vede lo SPIRITO dell'uomo come essenziale alleato di Dio, perché è proprio grazie al VALORE IDEALE di tutti gli umani ideali di salvezza che il valore ASSOLUTO vince all'infinito la sua battaglia contro il limite. Non è solo l'uomo a giovarsi dell'ALLEANZA di DIO, perché l'uomo è un SOLDATO DIVINO che vince idealmente la sua battaglia divina contro il limite quando decide QUALE VALORE DI SALVEZZA – per sua libera scelta – egli intenda in definitiva mettere a supremo traino della sua vita reale e determinata. Questo valore sarà determinato alla fine della vita reale per chi ne esce puro e perdonato, perché il momento della apparente uscita è quello della vera entrata nella vita e se vi entra SANO mai egli si ammalerà. Coloro ai quali Dio – per sua libera scelta – ha imposto una vita nata nel peccato (e costui sembrerà uno che muore nel peccato) avranno quello che la fede indica come il Purgatorio, ed è una vita di reale verifica di tutte le idee assunte prima, grazie al ribaltamento tra tutte le posizioni avute prima, ossia grazie a quell'esame incrociato tra ENTRATE e USCITE che è la GARANZIA totale data da Dio ad ogni possibile bilancio che sia fatto per bene. La stessa Filosofia ha riconosciuto PERFETTO un sistema conoscitivo poggiato prima su una TESI e poi sulla sua esatta ANTITESI. Il riscontro tra TESI e ANTITESI è lo stesso che esiste tra la TESI di una vita mortale e la sua perfetta antitesi di una resurrezione verso una vita immortale che rifluisca sulle sue stesse origini. La vita ha una dinamica avanzante che è possibile avere e vedere solo sulla base della DINAMICA OPPOSTA, che è quella di un MORTO che resuscita e diventa bambino, annullando al suo potere e a quello della natura tutto il potere FATTIVO che era stato loro a torto umanamente attribuito. Questa vita a due indirizzi opposti e simultanei è la stessa progressione data da 1,1 che avanza in simmetria con la virgola: 1,1 10,10 100,001 1000,0001 10000,00001 100000,000001 Qui dentro c'è TUTTO il possibile, ma c'è CERTAMENTE il valore medio di chi ha ricevuto il nome di Dio e lo conosce bene, perché è il valore di quel DIO PADRE che è stato l'autore di tutti i testi e – in specie – di quelli dichiaratamente sacri.


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Finito di scrivere il giorno 17 luglio 2. 016 a 9 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 Ă—70 +46


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LA GIUSTA MESSA A FUOCO sarà domani 19-7 Le ragioni per crederlo.

7 giorni al TERMINE (che poi è IL PRINCIPIO) sono tutta l'opera del Dio a 3D., Creatore posto così a D.10, PER PURO PRINCIPIO di ciclo numerico.

COSA E' il NUMERO: un NUME definito in RO. NUME =12+19+11+5=47, un 10 e 30 che opera in 7 giorni. RO =16+13=29, è un 1 che avanza di DUE =4+19+5=28=7+(7+7+7), è l'opera 7, una e trina, di 1 . Pertanto, con l'uno sommato all'altro, il NUME+RO è l'opera 7 di un 10 che vale 30, ed è 1 la cui opera 7 è Una e Trina. Vale il 76 che indica il 66 di un ROMANO=16+13+11+1+12+13, che opera nel totale ciclo 10 di DIO. Questo è il valore del TERMINE <NUMERO>. In tal modo, quando noi contiamo usando ogni possibile NUMERO stiamo sempre basandoci sul ciclo 10 di coloro che (usciti dal seme di Giacobbe (mogli escluse) entrarono nella “materna pancia” di questa “terra d'Egitto”, della totale sudditanza ad un FARAONE che – come dice il suo nome – RENDE R.A. numero UNO, fa R.A. One... lo farà UNO rendendo UNO tutto il Popolo di Dio, ONE all the GOD People. FARAONE=6+1+16+1+13+12+5=54=FIGLIO, è effettivamente l'EFFETTO promosso da una CAUSA totale che ha mutato un cubo il cui lato è 1, in uno il cui lato si è espanso totalmente alle 3 unità date da 1+1+1, la terna di unità che ne costruisce il volume, per interazione tra le tre, un prodotto 1^3 che non ne muta il valore di 1, ma che è strutturato dalla lunghezza 3 dei suoi tre lati lunghi ciascuno un 1. Allora l'area della faccia, di questo cuba avente la massima espansione lineare ciclica nel suo lato, vale 9, e sei facce aventi 9 per superficie, hanno una area totale che vale il 54 del termine FARAONE. Pertanto, alla base della costruzione del FIGLIO, da parte della totale causa individuata in suo


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PADRE=14+1+4+16+5=40, ecco il FARAONE figlio di ATON=1+18+13+12=44=UNO=19+12+13, che poi in questo 44 è <A T on> Uno sulla croce, essenzialmente. Nel mentre 44 è 33/1 +33/3 quando i 33 anni della vita del FIGLIO di ATON, che è uno messo sulla croce, avanzano per tutta l'unità espressa da 33/3 e uguale a 11. Come vedete, “tutti i conti tornano” in modo perfetto quando consideriamo la PAROLA, nel suo NUMERO. PAROLA – essa pure lo dice in modo chiaro e da se sola – che riguarda il PÀ (il Padre) RO (Ra e Orus) LA (in quella “terra d'Egitto” in cui comanda il Figlio di Aton, il Figlio che ha l'essenza di UNO SULLA CROCE. PAROLA=14+1+16+13+10+1=55 “fissa”, partendo dai 66 figli che entrano nella terra di Egitto, quel 33/3=11, che è anche il 66/6, all'intero di questo 66, mutandolo nel rapporto di 55/11 = 5, che è la MANO del DIO=D.10, quella MANO che letteralmente si aggiunge a RO e rende il nome di RO-MANO come i 66 figli che entrano in Egitto in forma di 66 unità di seme, che vanno a congiungersi coi tre che solo lì ad accoglierli, come un solo uovo materno che è trino, il Giuseppe e nei suoi due figli MANasse ed EFRAIM, che Israele assumerà come suoi figli diretti, scavalcando di fatto Giuseppe, come Dio avrebbe scavalcato Giuseppe, promesso sposo di Maria, sostituendosi a lui e rendendo SUO quanto sarebbe stato attribuito a Giuseppe, discendente di Davide. Questi 66 e questi altri 3, costituiscono i 69 usciti dal seme di Giacobbe=42, che – dopo una notte combattuta contro Dio – sarà denominato ISRAELE=9+17+16+1+5+10+5=63, che vale 7+7+7 in più di GIACOBBE=42 perché come ISRAELE diventa il nome di un POPOLO creato con una opera trinitaria nei 7 giorni. L'estremo paterno divenuto 63, sommato a tutto il seme uscito da lui, che vale 69, con 63+69=132, costituisce 66+66, ossia il seme maschile che entra nella vagina dell'Egitto a REPLICARSI come quella coppia di PADRE e FIGLIO che siano – fusi insieme – nella stessa sostanza del 66, che – quando è il DUO posto a monte della vita di Gesù – vale 66 anni. Uniti ai 33 del Figlio sono i 99quantitativi unitario che fanno parte di un 100 TOTALE che somma numeratore 99 a denominatore 1, ossia lo spazio al tempo unitario. Come dunque avanza il numero CENTO, cos' c'è 1 in esso che avanza di 99 volte 1. CENTO=3+5+12+18+13=51, si rivela dato da: QUATTRO=15+19+1+18+18+16+13=100, che sono tutte le dimensioni 1+3 dell'Unità e Trinità di Dio, quando l'unità vale 100/4=25/1 e la Trinità vale 300/4=75/1. Allora il valore medio posto tra gli estremi 1 e 3, è dato da (25+75)/2=10/2=50/1, che sono IN TUTTO, 50 nel numeratore ed 1 nel denominatore. In tutto sono le 51 esatte del valore numerico del termine CENTO, così “giustamente contato” (per numero di dimensioni componenti) dal nostro ragionamento matematico, che funziona attraverso il calcolo numerico.


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CALCOLO NUMERICO (tanto per veder se è vero che esiste una corrispondenza tra i suoi numeri e i suoi significati assunti a parole) vale 3+1+10+3+13+10+13=53 in CALCOLO e vale 12+19+11+5+16+9+3+13=88 in NUMERICO, valendo 53+88=141 nel suo totale. Ebbene, laddove 70 è l'opera a dimensione 10, dune DIVINA, un 70 posto IN PRINCIPIO che poi si sposta interamente ed occupa 70+70=140, quando sono le 141/1 espresse nel rapporto unitario, sono IN TUTTO date dal numeratore 140 (lo spazio) sommato al denominatore 1 (il tempo unitario). Come non convenire che il CALCOLO NUMERICO sia l'opera divina totale, nel suo intero spostamento di 1? Di 1 che sia REALE? Ed ecco allora 3 che sono REALI e interi come un CALCOLO NUMERICO, essendo poi 5, per un totale di 7 termini BARATTA MARIANNINA (congiunta in TAMAR) che vale 2+1+16+1+18+18+1=57 in BARATTA e 11+1+16+9+1+12+12+9+12+1=84 in Mariannina, laddove 57+84=141 GIANCARLA SCAGIONI (G.S. Avatar di Gesù) che è 7+9+1+12+3+1+16+10+1=60 in Giancarla e vale 17+3+1+7+10+9+13+12+9=81 in Scaglioni, laddove 60+84=141. AMODEO+AMODEO+AMODEO, in una trinità in AMODEO. Poiché AMODEO vale 1+11+13+4+5+13=47 e 3×47 = 141. Di chi sono stati questi tre Amodeo? Di Luigi Amodeo, mio padre di me e di mio fratello, Benito Amodeo. Infatti quando abbiamo Israele che associa a suoi figli i due figli di Giuseppe, noi ci rendiamo conto che in questo calcolo numerico ce ne è uno di troppo. Infatti Gesù, attribuito a Giuseppe come suo reale Figlio, fu Figlio di Dio. Chi è l'altro? Sappiamo leggendo Genesi 48 che Israele benedisse il secondo Efraim, scavalcando il primo reale figlio di Giuseppe che si chiamava MANasse. Gesù, detto poi Figlio di Davide, era – in Davide – figlio di Iesse... Ebbene, MANasse e Iesse sono insieme un coppia di genitori che è ancora fusa in unità in MANasse. Dio mostra sempre di disdegnare il primo fino a toglierlo realmente di mezzo. Straordinariamente, quando chiese ad Abramo di sacrificare suo figlio, ed Abramo pensò al secondo, che aveva eretto al suo primo ed unico, avuto da SARA, aveva totalmente rigettato il suo vero primo figlio, che era Ismaele, il figlio avuto dall'egiziana Agar e più di Isacco era l'archetipo di un popolo da costruirsi nella gran pancia della madre Egitto. Senza nemmeno rendersene conto, Abramo già lo aveva ELIMINATO il suo vero primogenito! Dio si comporta sempre in questo modo perché rispetta una verità DINAMICA che è quella FATTIVA, e che è opposta a quella che appare FATTIVA nella realtà del mondo.


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Con questo gesto assolutamente significativo, sapendo che la realtà visibile nell'uomo è dinamicamente opposta a quella vera e divina, che discende dall'alto del futuro e va verso quello che sembra essere il passato... ma è il futuro dello Spirito, essendo il PASSATO dell'inversa realtà corporea, inversa allo spirito.... Dio – dicevo – volendo affermare il suo VERO PRIMO lo scavalca, lo elimina e lo mostra in modo inverso, facendo uscire giustamente primo chi è primo, ma poi facendolo giudicare SECONDO al primo. Insomma come il Signore disse a Rebecca per spiegarle il suo grande mal di pancia, mentre gestiva i suoi due gemelli Esaù e Giacobbe (42 e 42) nel suo Grembo. Genesi 25,23 Il Signore le rispose: «Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». La NAZIONE è un sinonimo di STATO, e ce ne sono due di STATI: uno in POSITIVO e l'altro in NEGATIVO. Hanno numeri uguali ma uno è maggiore dell'altro perché ogni numero in positivo è sempre maggiore di quello esistente nello STATO opposto, che è negativo. Il POPOLO sono i numeri che esistono nello STATO positivo e in quello negativo. Ora ci saranno due STATI fondamentali, il cui lato è il 104 dati da DIO=26 nel suo STATO di essere Uno e Trino, ossia essendo 4 volte 26, dunque 104 che sono tutte le settimane di 2 anni, ciascuno dei quali ha 52 settimane, +10 giorni divisi per 8, il che fa 4 volte 52 = 364 giorni +1,25 giorni =365,25 giorni. Pertanto, se noi calcoliamo le settimane dei 4 anni che portano all'unità di 1461 giorni esatti, esse sono 208. Noi però avremo la presenza di un quadrato di lato 104, che nei due lati è questo 208 e che esiste nello stato NEGATIVO. Invece il quadrato esistente nello STATO POSITIVO, non avrà il lato lungo 104, ma due in meno. Infatti il positivo è sempre un valore relativo ad una unità che è trascesa. Il solo flusso di un volume avente il numero di 204 si riduce di due unità reali, perché 1 e 1 sono estrapolati come un piano trasversale, che determina in tal modo il flusso lineare ridotto a una sola


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dimensione, quella lineare, avendo sottratte le due dimensioni unitarie esistenti nell'area il cui lato è 1. In tal modo avremo affiancati questi due STATI, o NAZIONI.

Qui possiamo vedere come esista una coppia di due Antonio Anna, che sono in sostanza 8 volte il 26=DIO, che è il valore che determina 4 Anni in quantità di 208 settimane, pari da 208×7 = 1456 giorni, attraverso 8 nomi Anna=26, che sono nei giorni interi esatti di 4 anni se ai 1.456 delle 208 settimane si sommano 5 giorni dati da giorni 10/2. Nella parte negativa, nello STATO MINORE, che riguarda tutto il volume del tempo tridimensionale, questa è la creazione in 7 giorni. Nello STATO POSITIVO la quantità di 104 che è tridimensionale, va resa unidimensionale e ciò accade enucleando le 2 dimensioni dell'area trasversale. Questo 102 è formato da 2 Paolo. Si passa dal -31 al +9 imponendo una crescita di 42, che porta ad uno +11, che poi è reso flusso lineare per sottrazione del piano a lati generatori 1 ed 1. Si aggiunge poi nuovamente 42, perché questa progressione in sostanza parte dai due gemelli che valgono esattamente il 42 di ESAU (=5+17+1+19) e di GIACOBBE (=7+9+1+3+13+2+2+5), per come nominati in Bibbia 1,25 e in Italiano, lingua perfetta!


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Come si vede dal disegno, esistono sempre due quadrati affiancati. Sono i due gemelli che si ripropongono sempre a perfette proporzioni superiori. Accade che, tra loro due, il primo si presenta come una somma e il secondo come il suo risultato. Se osservate questa serie, costruita componendo tra loro il 10 e l'8 che determinano dal rapporto di 10/8 il valore 1,25, che poi esiste alla base della Sere Aurea (la cui formula è appunto 0,5 +1,25^0,5 = 1,6180), 8 18 28 38 48, che è il perfetto incremento 10 del valore 8 posto IN PRINCIPIO come il volume unitario nel suo lato complesso lungo 1+1, abbiamo che in

18 28 38 48 il valore somma degli estremi uguaglia il valore somma dei due medi. 18+48=66=28+38

Possiamo dunque presentare in serie questa progressione, creando un primo lato con la somma di 18 e 48 e il secondo con la somma dei due. Ciò rispecchia lo stesso tipo di crescita “gemellare” il cui uno è dato dalla soma degli altri due.

18

48

66

I primi due sono uguali al terzo, ma sono anche differenti poiché il valore 66 si è scomposto nel 48 come nel numeratore di un rapporto, mettendo il valore minore a denominatore del maggiore. 48/18 = 2,66 periodico. Ebbene, a dimensione 100, questo rapporto corrisponderà esattamente nei 266 giorni di gestazione nel grembo materno passato da Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo che è il soggetto che, in questa serie, considera come fondamentale il suo primo nome. Esso infatti vale quanto tutti e 5, se si parte dal valore Uno e Trino totale di 400. Allora 400 -66 = 334 si rivela essere il valore di tutti e 5 i nomi, cognome escluso. Da ciò si evince che Antonio Anna Paolo Torquato, sommato a una coppia di ROMANO, vale esattamente quanto l'Unità e Trinità totale 400. Infatti 268+132=400. Quando si consideri una Trinità di Romano il totale diventa 466, ed è il valore dell'anno Bisestile sommato al valore assoluto posto in 100.


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A livello di 10 volte il rapporto tra 48 e 18, il risultato è determinato in 26 come unitario, nell'infinito periodo 66 di Romano, ossia dei consanguinei tutti di Giacobbe che entrarono nella gran pancia dell'Egitto per nascervi come un divin Popolo. La divisione tra Romano e il 48 che corrisponde al nome di Gesù, combinato tra i due figli Giacobbe ed Esaù determina un nuovo rapporto divinamente proporzionato. Infatti 66 : 48 = 1,375. Se noi infatti moltiplichiamo 1,375 per il PRINCIPIO di 1.000, abbiamo due valori gemelli, 1.000 e 375 che stanno tra loro come ci dice il calcolo. 1000 / 375 = 2,6666666.... insomma è uguale a 48/18. Pertanto il rapporto ROMANO / GESU', espresso come 66 / 48 si divide in un intero e in un suo tempo che è minore del suo valore intero. E l'Intero sta al suo tempo come Gesù=48 sta al 18 che è il suo valore complementare all'interno del totale 66 dato dalla loro somma. Accade che il RAPPORTO INTIMO esistente nel rapporto di 66/48 esiste come tra il valore di Gesù e quanto gli manca per essere il 66 di Romano. Ciò accade in ragione dell'armonia intima tra chi è intero e chi è una sua parte. Infatti L'intero 66 sta alla sua parte (al 48 che dato dal 66 -18) secondo il rapporto intimo tra 1000 e 375 che risulta dalla divisione. Questa verità intima è data da parti che stanno tra di loro esattamente come la parte ridotta di 18, ossia il 48 sta allo stesso 18. Poiché di fatto questa serie parte da due 42, possiamo seguire lo schema elaborato da Fibonacci, che è partito da 1 ed 1, partendo da 42 e 42, ossia considerando la serie di Fibonacci quando sia moltiplicata per il valore 42 dei due gemelli Esaù e Giacobbe. 42 42 84 126 210 336 546 882 1428 e mettere la serie discendente da 999 a riscontro, per sottrazione: 9 42 51 93 114 237 381 618 999 33 00 33 33 66 99 165 264 429 Vediamo così che quando si imposta la serie proprio sui due gemelli, il riscontro porta ad una serie che è costruita sui due calori medi 33+33 che esistono in Romano. Da cui ROMANO vale nel nome che il Figlio Gesù che avesse avuto due vite in una sola, e fosse stato suo padre. In particolare, il valore 264 diventa il valore totale della serie 18 48 66, quando si


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aggiungono altri due incrementi e si sommano tra di loro tutti i 5 valori della serie 58 +48 +66 +114 +180 = 426 che si muta in 264 quando la verità del primo 4 viene alterata e il 4 è messo per ultimo. Allora questo valore assume il valore esatto del nome che il Signore ha voluto associare a me, come quel valore gemello con il mio, che potesse degnamente rappresentare il mio. BENITO(=59) VITTORIO(=116) ANNA(=26) GIOVANNI(=83) VINCENZO(=95) AMODEO(=47) = 426. Sembra incredibile, ma quando Bibbia usa gli stessi numeri, ma in ordine mutato, ecco che cosa risulta nel suo Primo libro Genesi. Genesi 46,26 Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe, sono sessantasei. Il 66, che abbiamo visto come terzo valore, in: 33 33 66 99 165 264, quando raggiunge il valore incrementale numero 6, che è dato da 264, allora nel capitolo 46 che legge le prime due cifre dalla destra e nel versetto 26 che lo legge da sinistra, ribadisce il valore 66 che è il valore numero 3°. 246 e 66 stanno tra loro in modo tale che 264 è l'Unità e Trinità del 66, ossia è 4 volte 66. Ebbene il FATTORE SECONDO a me, posto ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO come il 1° è quel valore che manca di due dimensioni, rispetto al 381 del mio nome intero, allorché il fattore secondo rinuncia al suo cognome e lavora solo con i suoi 5 nomi, la cui somma è di 379 e manca di 2 al 381. Ma fate attenzione. Ci siamo già imbattuti in un numero che molto assomiglia al 379, essendo lo 0,375 risultante come tempo decimale dell'unità, nel rapporto dato da 66 : 48 = 1,375. Posto il mio valore come 1000 e posto 375 quello del fattore secondo, per uniformare la relazione dobbiamo aggiungere anche al 999 le 5 dimensioni in più possedute da 379 rispetto a 375. Allora 1.004 : 379 = 2,6490 che è sempre 264 nelle sue prime tre cifre. Se non incremento a 1.004 il 1.000, la relazione di 1000/379 vale 2,638, e sono quei due valori di 26 e 38


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che, interagendo tra loro, portano al 988 che ha tolto al 1.000 tutto lo spazio presente in 12 presenza ¼. Mentre 1000/381 = 2,6246 (il che presenta a 4 dimensioni il 66, aggiungendolo a 2,6), possiamo accorgerci che il rapporto 2,666666, dato da 48/18, è sostanzialmente il tempo 1.000/381 che interviene su quattro 66 che seguono 2,6, ossia su: 2,6 66.66.66.66. che se fossero sommati tra loro porterebbe a 2,600000264 a togliere di mezzo tutte quelle dimensioni, trattandosi di una vera e propria PROGRESSIONE che scinde 246 in 4 coppie successive. Per la stessa ragione, il nome di ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO, che vale la successione di 66 78 26 51 113 47 è la vera successione espressa in un numero unico: 6678 265 1113 47 Che io ho separato solo perché si tratta di una vera e propria “estremizzazione”. Infatti le prime 4 cifre, se sciogliamo la sovrapposizione che non consente di conoscere l'analisi tridimensionale, è mettiamo nella prima riga le prime 4 cifre e nella seconda le ultime 4, chiediamo che la prima è esattamente 6 volte la seconda: 6666 +6+6 = 6678 1111 +1+1 = 1113 In mezzo c'è il valore 625 che è uguale esattamente a 5^4, ed è la dimensione Una e Trina del MEDIATORE 5, del DIO=D.10. Il 47 che si aggiunge, come il cognome AMODEO detta il tempo della creazione in 7 giorni da parte del PADRE=40, che è Uno e Trino come 10+30. Analizzando la sequenza del SECONDO, che la Provvidenza ha investito della rappresentanza del Primo, 59116 8395 presenta questa relazione interna. 59116 : 8395 = 7,041810 Il che mostra l'unità dell'opera, 7, mentre ila rapporto interno al primo ne esprimeva solo il lavoro. Il tempo 0,041810 equivale a 1 / 24, dunque è quello dell'intera rotazione in ore giornaliere.


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Finito di scrivere il giorno 18 luglio 2. 016 a 8 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 Ă—70 +46


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IL TUTTO è ORA, 19-7-16

51 volte 381 +285 è il 19716 in cui 285= 40×7 +10/(7+7), il che è in 40=4×10(tutto)×7(tutto), il tutto×tutto +10/2 lo dettaglia <in tutto in ciclo 5> Mancando 7 giorni alla PIENEZZA DEL TEMPO, data dal 26-7-16, poiché 7 indica tutta l'Opera oggi avremo il segno reale di tutta l'opera divina. Intanto lo vediamo dalla composizione di questa data. 51 è il valore fondamentale della sezione aurea che vedete qui sotto riprodotta.


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SE vogliamo una conferma cristiana, leggiamo le letture di Oggi Martedì, 19 Luglio 2016

Martedì nella settimana della IX Domenica dopo Pentecoste Anno 2

Rito Ambrosiano LETTURA 1Cr 14, 17 - 15, 4. 14-16. 25 - 16, 2 Davide conduce l'arca a Gerusalemme. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. La fama di Davide si diffuse in tutti i paesi, mentre il Signore lo rendeva terribile fra tutte le genti. Egli si costruì edifici nella Città di Davide, preparò il posto per l'arca di Dio ed eresse per essa una tenda. Allora Davide disse: «Nessuno, se non i leviti, porti l'arca di Dio, perché Dio li ha scelti come portatori dell'arca e come suoi ministri per sempre». Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato. Davide radunò i figli di Aronne e i leviti. I sacerdoti e i leviti si santificarono per far salire l'arca del Signore, Dio d'Israele. I figli dei leviti sollevarono l'arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. Davide disse ai capi dei leviti di tenere pronti i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e

cimbali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia. Davide, gli anziani d'Israele e i comandanti di migliaia procedettero con gioia a far salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. Poiché Dio assisteva i leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, si sacrificarono sette giovenchi e sette arieti. Davide indossava un manto di bisso, come pure tutti i leviti che portavano l'arca, i cantori e Chenania, che dirigeva l'esecuzione. Davide aveva inoltre un efod di lino. Tutto Israele faceva salire l'arca dell'alleanza del Signore con grida, con suoni di corno, con trombe e con cimbali, suonando arpe e cetre. Quando l'arca dell'alleanza del Signore entrò nella Città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide ballare e far festa e lo disprezzò in cuor suo. Introdussero dunque l'arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore. Parola di Dio.


297

SALMO Sal 131 Il Signore ha scelto Sion per sua dimora. Ricòrdati, Signore, di Davide, di tutte le sue fatiche, quando giurò al Signore, al Potente di Giacobbe fece voto. R. «Non entrerò nella tenda in cui abito, non mi stenderò sul letto del mio riposo, finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe». R. Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli. R.

CANTO AL VANGELO Cfr Mt 7, 7 Alleluia. Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, dice il Signore. Alleluia. VANGELO Lc 11, 5-8 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto a me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono». Parola del Signore.

L'ARCA (di Noè) è 381 Il Signore mi promise aiuto dicendomi ASPETTA e io “petulantemente” ho chiesto al Signore di prestarmi quei tre pani... Non pubblico più nulla da oltre un mese su Youtube, poiché ASPETTO la RISPOSTA.


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Rito Romano PRIMA LETTURA (Mi 7,14-15.18-20) Getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. Dal libro del profeta Michea Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta tra fertili campagne; pascolino in Basan e in Gàlaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dalla terra d'Egitto, mostraci cose prodigiose. Quale dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità? Egli non serba per sempre la sua ira, ma si compiace di manifestare il suo amore. Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 84) Mostraci, Signore, la tua misericordia. Sei stato buono, Signore, con la tua terra,

hai ristabilito la sorte di Giacobbe. Hai perdonato la colpa del tuo popolo, hai coperto ogni loro peccato. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ritorna a noi, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi. Forse per sempre sarai adirato con noi, di generazione in generazione riverserai la tua ira? Mostraci, Signore, la tua misericordia. Non tornerai tu a ridarci la vita, perché in te gioisca il tuo popolo? Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Mostraci, Signore, la tua misericordia. CANTO AL VANGELO (Gv 14,23) Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia.


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VANGELO (Mt 12,46-50) Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!». + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.

Il Rito Romano è meno riferito al mio caso personale. Ma è notorio che fu AMBROGIO a essere voluto attento e conformato su un AMBO che riguarda un DUO fondato su RO e su GIO, a riferimento di Romano e Gioshua. Mentre dunque le letture del rito ambrosiano rispettano il valore 381, dell'ARCA, nella realtà del ciclo unitario 51 in atto oggi,

e nell'esaudimento alla fine della fine della petulante richiesta a Dio di mantenere il significato di quell'ASPETTA, il vangelo generale della Chiesa Romana descrive la Divina Misericordia e dettaglia petulantemente, per come scritto nel Salmo responsoriale, la richiesta al Signore di mostrarci la tua misericordia. Io – per seguirti, signore – non ho difeso le proprietà di

Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». Parola del Signore.

mia madre e di mio fratello, affermando che fossero mia madre e mio fratello tutti coloro che fanno la volontà del Padre. Pertanto anche questa Lettura del Vangelo che oggi fa parte della Liturgia Romana è totalmente inerente. Io – trattando tutti gli uomini come fratelli, sorelle figli, figlie, e mamme, ho

fatto la volontà del Padre, giungendo un giorno a fruire a mia volta dell'aiuto altrui. Ma – non avendo difeso gli aiuti di coloro che me li avevano dati per la fiducia in me, uomo di Gesù Cristo – persi assieme ai miei anche i loro beni, deludendo la fiducia che essi avevano riposto in me solo in quanto riconosciuto un ONESTO CRISTIANO. Mi è dolore immenso il pensiero di uscire


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da questa vita tra 7 giorni lasciando persone che lanciano ancora accuse di essere stati traditi o poco difesi, da me cristiano. Stavo per farmi molto male e per divenire un malfattore, pur di non mandare deluso nessuno! Ma chiesi al Signore CHE FACCIO? Ed Egli mi rispose ASPETTA! Perché sia accerti che fu lui a rispondermi ASPETTA – e non la mia pura speranza di vana salvezza – Signore, ti prego ancora caldamente, con il fervore e la fede più viva che esistono in me, dammi il “significato” di quel tuo comando, dato a me, di ASPETTARE. Dimostra a tutti che il commento fu TUO, mantenendo la promessa tua che era connessa al tuo ordine.

Io infatti ho capito in questo modo il tuo ORDINE, che puntualmente rispettai: <Tu, Romano, vuoi divenire un Ladro e rubare alle Assicurazioni un Premio perché avresti perso due pollici e due indici in un fortuito incidente? Speri con questo che le Assicurazioni poi ti paghino quanto ti hanno garantito? Ebbene io ti darò la prova che sarai investito da un pullman della Golden, il 29 gennaio del 2.002, che un giudice, dopo un processo, intimerà alla compagnia Assicuratrice del Pullman di pagarti quello da lei dovuto... ed essa non ti darà PROPRIO NULLA! A tutt'oggi, 19 luglio di 14

anni dopo non ti ha dato nulla e il risarcimento è anche caduto in prescrizione... Ma avrai la prova che ti arriveranno alla fine della fine le risorse che cercavi per non uscire dalla vita con persone che si siano sentite TRUFFATE da te, come se tu fossi stato un FALSO Cristiano. C'è stato un tuo lontano Parente, Armando Savastio, che un giorno ti salvò la vita dall'ASTIO di Don Francesco Mambretti, dopo che io ti mandai da lui (e ha avuto il nome di ARMANDO SAVASTIO proprio per quel SALVARE te, AR, che io MANDO, a salvezza) che pur ti disse poi <Avevo sempre creduto, caro Romano, che era stata una

FORTUNA di averti incontrato! Invece oggi mi accorgo che è stata la più grande SFORTUNA della Mia vita!” Ebbene, che ne sono molti ancora che pensano come lui. E' da questo che io voglio salvarti e ti salverò, per questo ti dico ASPETTA. Perché quanto tu ASPETTERESTI da una Assicurazione vedrai che non ti verrà, ma dalla tua fede in me... sì, questo ti verrà> Ecco, Signore, così io intesi il SENSO reale di quel tuo ORDINE. Per questo aspetto, giorno dopo giorno e busso, busso, busso alla tua porta... ma sia fatta la TUA VOLONTÀ e non la mia!


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Finito di scrivere il giorno 19 luglio 2. 016 a 7 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 Ă—70 +46


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NON SMENTISCO CIO' CHE AFFERMAI IERI, in queste SETTE pagine evidenziate in verde. Però, a meno 7 giorni, TUTTO si è espresso, ma solo in MANCANZA Mancando 7 giorni alla PIENEZZA DEL TEMPO, data dal 26-7-16, poiché 7 indica tutta l'Opera oggi avremo il segno reale di tutta l'opera divina. Intanto lo vediamo dalla composizione di questa data. 51 è il valore fondamentale della sezione aurea che vedete qui sotto riprodotta.


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SE vogliamo una conferma cristiana, leggiamo le letture di Oggi Martedì, 19 Luglio 2016

Martedì nella settimana della IX Domenica dopo Pentecoste Anno 2

Rito Ambrosiano LETTURA 1Cr 14, 17 - 15, 4. 14-16. 25 - 16, 2 Davide conduce l'arca a Gerusalemme. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. La fama di Davide si diffuse in tutti i paesi, mentre il Signore lo rendeva terribile fra tutte le genti. Egli si costruì edifici nella Città di Davide, preparò il posto per l'arca di Dio ed eresse per essa una tenda. Allora Davide disse: «Nessuno, se non i leviti, porti l'arca di Dio, perché Dio li ha scelti come portatori dell'arca e come suoi ministri per sempre». Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato. Davide radunò i figli di Aronne e i leviti. I sacerdoti e i leviti si santificarono per far salire l'arca del Signore, Dio d'Israele. I figli dei leviti sollevarono l'arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. Davide disse ai capi dei leviti di tenere pronti i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e

cimbali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia. Davide, gli anziani d'Israele e i comandanti di migliaia procedettero con gioia a far salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. Poiché Dio assisteva i leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, si sacrificarono sette giovenchi e sette arieti. Davide indossava un manto di bisso, come pure tutti i leviti che portavano l'arca, i cantori e Chenania, che dirigeva l'esecuzione. Davide aveva inoltre un efod di lino. Tutto Israele faceva salire l'arca dell'alleanza del Signore con grida, con suoni di corno, con trombe e con cimbali, suonando arpe e cetre. Quando l'arca dell'alleanza del Signore entrò nella Città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide ballare e far festa e lo disprezzò in cuor suo. Introdussero dunque l'arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore. Parola di Dio.


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SALMO Sal 131 Il Signore ha scelto Sion per sua dimora. Ricòrdati, Signore, di Davide, di tutte le sue fatiche, quando giurò al Signore, al Potente di Giacobbe fece voto. R. «Non entrerò nella tenda in cui abito, non mi stenderò sul letto del mio riposo, finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe». R. Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli. R.

CANTO AL VANGELO Cfr Mt 7, 7 Alleluia. Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, dice il Signore. Alleluia. VANGELO Lc 11, 5-8 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto a me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono». Parola del Signore.

L'ARCA (di Noè) è 381 Il Signore mi promise aiuto dicendomi ASPETTA e io “petulantemente” ho chiesto al Signore di prestarmi quei tre pani... Non pubblico più nulla da oltre un mese su Youtube, poiché ASPETTO la RISPOSTA.


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Rito Romano PRIMA LETTURA (Mi 7,14-15.18-20) Getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati. Dal libro del profeta Michea Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta tra fertili campagne; pascolino in Basan e in Gàlaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dalla terra d'Egitto, mostraci cose prodigiose. Quale dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità? Egli non serba per sempre la sua ira, ma si compiace di manifestare il suo amore. Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 84) Mostraci, Signore, la tua misericordia. Sei stato buono, Signore, con la tua terra,

hai ristabilito la sorte di Giacobbe. Hai perdonato la colpa del tuo popolo, hai coperto ogni loro peccato. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ritorna a noi, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi. Forse per sempre sarai adirato con noi, di generazione in generazione riverserai la tua ira? Mostraci, Signore, la tua misericordia. Non tornerai tu a ridarci la vita, perché in te gioisca il tuo popolo? Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Mostraci, Signore, la tua misericordia. CANTO AL VANGELO (Gv 14,23) Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia.


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VANGELO (Mt 12,46-50) Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!». + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.

Il Rito Romano è meno riferito al mio caso personale. Ma è notorio che fu AMBROGIO a essere voluto attento e conformato su un AMBO che riguarda un DUO fondato su RO e su GIO, a riferimento di Romano e Gioshua. Mentre dunque le letture del rito ambrosiano rispettano il valore 381, dell'ARCA, nella realtà del ciclo unitario 51 in atto oggi,

e nell'esaudimento alla fine della fine della petulante richiesta a Dio di mantenere il significato di quell'ASPETTA, il vangelo generale della Chiesa Romana descrive la Divina Misericordia e dettaglia petulantemente, per come scritto nel Salmo responsoriale, la richiesta al Signore di mostrarci la tua misericordia. Io – per seguirti, signore – non ho difeso le proprietà di

Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». Parola del Signore.

mia madre e di mio fratello, affermando che fossero mia madre e mio fratello tutti coloro che fanno la volontà del Padre. Pertanto anche questa Lettura del Vangelo che oggi fa parte della Liturgia Romana è totalmente inerente. Io – trattando tutti gli uomini come fratelli, sorelle figli, figlie, e mamme, ho

fatto la volontà del Padre, giungendo un giorno a fruire a mia volta dell'aiuto altrui. Ma – non avendo difeso gli aiuti di coloro che me li avevano dati per la fiducia in me, uomo di Gesù Cristo – persi assieme ai miei anche i loro beni, deludendo la fiducia che essi avevano riposto in me solo in quanto riconosciuto un ONESTO CRISTIANO. Mi è dolore immenso il pensiero di uscire


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da questa vita tra 7 giorni lasciando persone che lanciano ancora accuse di essere stati traditi o poco difesi, da me cristiano. Stavo per farmi molto male e per divenire un malfattore, pur di non mandare deluso nessuno! Ma chiesi al Signore CHE FACCIO? Ed Egli mi rispose ASPETTA! Perché sia accerti che fu lui a rispondermi ASPETTA – e non la mia pura speranza di vana salvezza – Signore, ti prego ancora caldamente, con il fervore e la fede più viva che esistono in me, dammi il “significato” di quel tuo comando, dato a me, di ASPETTARE. Dimostra a tutti che il comando fu TUO, mantenendo la promessa tua che era connessa al tuo ordine.

Io infatti ho capito in questo modo il tuo ORDINE, che puntualmente rispettai: <Tu, Romano, vuoi divenire un Ladro e rubare alle Assicurazioni un Premio perché avresti perso due pollici e due indici in un fortuito incidente? Speri con questo che le Assicurazioni poi ti paghino quanto ti hanno garantito? Ebbene io ti darò la prova che sarai investito da un pullman della Golden, il 29 gennaio del 2.002, che un giudice, dopo un processo, intimerà alla compagnia Assicuratrice del Pullman di pagarti quello da lei dovuto... ed essa non ti darà PROPRIO NULLA! A tutt'oggi, 19 luglio di 14

anni dopo non ti ha dato nulla e il risarcimento è anche caduto in prescrizione... Ma avrai la prova che ti arriveranno alla fine della fine le risorse che cercavi per non uscire dalla vita con persone che si siano sentite TRUFFATE da te, come se tu fossi stato un FALSO Cristiano. C'è stato un tuo lontano Parente, Armando Savastio, che un giorno ti salvò la vita dall'ASTIO di Don Francesco Mambretti, dopo che io ti mandai da lui (e ha avuto il nome di ARMANDO SAVASTIO proprio per quel SALVARE te, AR, che io MANDO, a salvezza) che pur ti disse poi <Avevo sempre creduto, caro Romano, che era stata una

FORTUNA di averti incontrato! Invece oggi mi accorgo che è stata la più grande SFORTUNA della Mia vita!” Ebbene, che ne sono molti ancora che pensano come lui. E' da questo che io voglio salvarti e ti salverò, per questo ti dico ASPETTA. Perché quanto tu ASPETTERESTI da una Assicurazione vedrai che non ti verrà, ma dalla tua fede in me... sì, questo ti verrà> Ecco, Signore, così io intesi il SENSO reale di quel tuo ORDINE. Per questo aspetto, giorno dopo giorno e busso, busso, busso alla tua porta... ma sia fatta la TUA VOLONTÀ e non la mia!


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Le PROVE (di quando LE PROVE MANCANO) son quelle che son TRASCENDENTI, DIVINE Tutto ciò può sembrarvi un pure e assai semplice modo per DIMOSTRARE che ho sempre ragione anche quando ho TORTO in modo nettissimo, evidente, indubitabile, però ponetevi questa DOMANDA....

<Come Gesù sconfisse ROMA al punto da salvarla solo Lui – grazie a un suo Pietro - dal totale ABBANDONO, nel Medioevo, quando solo il Soglio di Pietro ne conservò un suo nucleo?> Questa è la risposta che io do a questa domanda: GESU', il trascendente vincitore, vinse al momento della sua croce, attraverso una TOTALE MANCANZA DI VITTORIA. Occorre avere la PAZIENZA DEI FORTI, per “attendere” il momento anche della VITTORIA APPARENTE. Quando essa sembrerà essere la totale sconfitta, “forse” sarà allora che DIO manifesterà la sua ONNIPOTENZA attraverso una RESURREZIONE ANALOGA a quella che ebbe Gesù, nel 3° giorno, una resurrezione nella VERITÀ APPARENTE.. E' “presumibile” che il giorno 28 luglio, il terzo dopo la morte apparente mia, dell'asino su cui egli troneggia, nel 26-7-16, Dio RISORGERÀ IN POTENZA, attraverso la affermazione del SUO NOME, in quel Super LOT che io attendo e spero – finché sono vivo – ma che si manifesterà (così sembra estrapolabile) solo il GIOVEDÌ' (giorno di Geova, YHWH, n quel giorno numero 28 che è 7+7+7+7 proprio del mese 7. Pera realizzare il 28-7-16 attraverso 381, ne occorrono 300/4, ossia per la totale presenza ¼ di tutto lo spazio 300, sommato a un numero 141 che è tutta la divina opera di 7 volte 10, che trasla di 7 volte 10,l e vale in tal modo 140/1 unità che sono 141 quando si aggiunge il tempo 1 in cui il 70 trasla di 70. Mentre ieri era il 51=PAOLO a doversi moltiplicare per 381, il 28 luglio di questo anno 16 sarà il 75 che è dato dal 9+66 in


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cui anche il 9 esiste nella progressione Aurea, come potete rivedere in dettaglio qui sotto (in cui Romano Antonio è 144 e non il refuso scritto in 114 nel disegno:

9 42 51 93 144 273 (9+66) moltiplicato per aggiunge al 9 quel 66 che è la differenza tra queste due progressioni: 42 42 9 42 =33 0

84 51 33

126 93 33

210 144 66

336 273 99

381 381 546 meno 381 165

significa sostanzialmente andare da un -33 fino a quel +66 che consiste in tutta la risalita di 33+66=99/1, quelle che esistono in un totale 100. Praticamente porta il 9+66=75 ad essere tutto lo spazio in risalita, che corrisponderebbe al 144+6 (ossia sommato a tutti i 6 versi) e poi dimezzato. Aggiungere dopo 141 significa aggiungere il valore intero 144 -3 che esprime tutto lo spazio 141 che la divina Trinità, che sta in 144 come in Romano Amodeo=66+78, impegna per muovervisi. In tal modo, (6+66) × 381 (Tutto il Divin Nome) +144 -3 è ciò che porta al 28-7-16, un numero tutto esistente nel segno dell'opera fatta in 7 giorni. Potremmo dubitare che il quel giorno si affermi quel 381 che è IL NOME SEGRETO DI DIO? La domanda poi è questa: “Se il nome riguarda un DUO gemellare, di cui uno vale 381 (compreso il cognome) e l'altro solo


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il 379 dato dai 5 nomi, quanto deve valere in modo “combinato”, questo nome relativo a due? Poiché in due hanno 10 nomi propri, in cui Anna è in comune, se ne possono comporre sei che soddisfino i due, essendoci tre nomi per ciascuno? Solo Romano Antonio Paolo per quel nome che è 381 compreso il cognome, toccato a lui, e... solo Benito Amodeo Anna, che aggiunge il suo primo nome ai due che ha in comune con il fratello. E' un totale di 195 per il 1° fattore e 132 per il 2° fattore che in effetti, essendo 66+66=132 è il doppio del primo nome del primo. 195+132=327 esprime il piano 100+100 nel flusso 127 che quando è a dimensione 3, è 381. Ma si può essere certi che ciò accada solo due giorni dopo la reale morte come una vera RESURREZIONE, nel NOME SEGRETO DI DIO, così assemblato tra i due, in un valore di 327 che è il flusso unitario di un mentre trino nel 381 e che riguarda il piano assoluto a due lati 100 e 100? Non potrebbe ancora accadere prima della morte del 26, ossia domani 21, numero che è esso pure nel segno di 7+7+7, nel mese 7, relativo a un giorno collocato a meno 5 giorni dalla morte? POTREBBE, POTREBBE, e per le seguenti concomitanze. Io fui salvato dalla morte il 4 giugno del 40, giorno giusto in mezzo al giorno 3 giugno in cui nacque Giuseppina, la madre anche a me attribuita per nozze con G.S. (in tutto nelle fattezze esemplificate a GeSù). Il 5, invece, è morto il mio padre reale, Luigi Amodeo, nato 7-7-7. Ora quella madre Giuseppina=107 a me attribuita è vissuta fino al 21-7 = 7+7+7 del 7, nello stesso segno nativo di mio padre. Domani, dunque, è il dì mortale del genitore mio virtuale, ripeto: morto il (7+7+7) del 7, mentre quello reale mio è nato il 7-7-7, ed è VENUTO MENO realmente ne giorno MENO 5, rispetto al 26-7 finale. In tal modo il MANCARE di mio padre il giorno 5, si traduce nel MENO 5, alla mia morte, di me – povero asinello portatore del PADRE CELESTE. In tal modo coincide, domani, il venir meno sia paterno e reale, sia quello attribuito per sacramento nuziale, in una BENEDETTI Giuseppina. Vediamo cosa occorre per determinare la data del 21 luglio con il 381 del nome trino di Dio. 56 volte 381, +380 determina il 21716 che poi significa 21-7-16. 56 è il movimento di un Dio a d.10 presente nel 66=ROMANO e che occupa 10 posizioni in linea delle 66. Dunque è il


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DIO=D.10 in Romano, che si muove in lui per tutto quello che è deciso, ed esiste a tre dimensioni, quelle del 381. Quello che manca e deve essere aggiunto a tutto questo moto è solo il valore divino 10 riferito alla sua genesi nell'anno 38. Che il 56×381 sia uguale al 57×381 meno 1, perché è uguale a 21-7-17 in cui va tolto un anno, porta proprio a togliere il 380 che è il valore medio tra il 381 del nome del 1° fattore e quello 379 del 2°, facente parte di lui. Facciamo anche un altro controllo, per osservare il valore potenziale della data di domani, 2.016,0721, dato dalla sua radice quadrata. 2.016,0721 elevato a 0,5 è uguale a 44,90069153142299 in tutto il suo valore. Possiamo analizzarlo e vedere se sono cicli pieni. 44=UNO è il ciclo 4 delle 11 dimensioni della presenza 10/1 900 in millesimi è tutto il moto di 100, il piano 10 per 10. 69 in centesimi di millesimi sono come tutti i figli di Israele (padre escluso) nei 70 consanguinei entrati nella terra d'Egitto 153 nei millesimi dei centesimi di millesimi visti sopra, sono “LA PESCA MIRACOLOSA” dell'ultimo capitolo dei 4 vangeli. 14, nei centesimi della dimensione di sopra è tutto il moto 7 di 7 22, nei centesimi di cui sopra, è tutto in moto che esiste come 10/1 in un verso e 10/1 nel verso opposto, in 22 dimensioni 99 nei centesimi di cui sopra è tutto il moto di uno di esso nei 100 totali. DUNQUE è a MENO 5, della fine a PIÙ' 5 del Padre, che è il momento 0 del Padre che esiste in suo figlio che muore il 26, ed è determinato IN TUTTO dal giorno mortale della MADRE PUTATIVA. Il valore lineare mostra tutto questo come una FINE ANTICIPATA di tanto di quanto fu POSTICIPATA quella del padre, nel mese 6, uguale a tutto quanto il lavoro. Ci resta da fare due considerazioni, in relazione alle segnalazioni date dalla Liturgia Ambrosiana, nel giorno di ieri. Sembrava che la parabola di Dio che infine risponde a chi lo prega a lungo, come uno che dorme e si sente chiedere con insistenza tre pani da un vicino. Egli dorme, ma per seguitare a poter dormire, glieli darà. Sembrava che questa preghiera fosse BASTANTE. Ma si scopre che non è così. Quel Signore che dormiva vuole seguitare a dormire e si farà pregare ancora a lungo, prima di dare quello che gli è chiesto. Lo scopriamo dalle letture di oggi che insistono sulla necessità della preghiera. Vediamo quali sono queste letture di oggi.


314 Mercoledì, 20 Luglio 2016

Mercoledì nella settimana della IX Domenica dopo Pentecoste Anno 2

Rito Ambrosiano LETTURA 1Cr 17, 16-27 La preghiera di Davide per la stabilità della sua casa. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. Il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso poca cosa ai tuoi occhi, o Dio: tu hai parlato della casa del tuo servo per un lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio! Come può pretendere Davide di aggiungere qualcosa alla tua gloria? Tu conosci il tuo servo. Signore, per amore del tuo servo e secondo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose, per manifestare tutte le tue meraviglie. Signore, nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi. E chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e per procurarsi un nome grande e stabile? Tu hai scacciato le nazioni davanti al tuo popolo, che tu hai riscattato dalla nazione d'Egitto. Hai reso il tuo popolo Israele popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro. Ora, Signore, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa resti per sempre e fÀ come hai detto. Il tuo nome sia saldo e sia magnificato per sempre così: "Il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, è Dio per Israele!". La casa di Davide, tuo servo, sia stabile

davanti a te! Poiché tu, Dio mio, hai rivelato al tuo servo l'intenzione di costruirgli una casa, per questo il tuo servo ha trovato l'ardire di pregare alla tua presenza. Ora, Signore, tu sei Dio; hai fatto al tuo servo queste belle promesse. Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché quanto tu, Signore, benedici, è sempre benedetto». Parola di Dio. SALMO Sal 60 Sii attento, Signore, alla mia preghiera. Vorrei abitare nella tua tenda per sempre, vorrei rifugiarmi all'ombra delle tue ali. Tu, o Dio, hai accolto i miei voti, mi ha dato l'eredità di chi teme il tuo nome. R. Ai giorni del re aggiungi altri giorni, per molte generazioni siano i suoi anni! Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; comanda che amore e fedeltà lo custodiscano. R. Così canterò inni al tuo nome per sempre, adempiendo i miei voti giorno per giorno. R.


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CANTO AL VANGELO Cfr Gc 4, 2d-3a Alleluia. Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, dice il Signore. Alleluia.

Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù aggiunse: «Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore.

VANGELO Lc 11, 9-13

Rito Romano PRIMA LETTURA (Ger 1,1.4-10) Ti ho stabilito profeta delle nazioni. Dal libro del profeta Geremia Parole di Geremìa, figlio di Chelkìa, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».

Ma il Signore mi disse: «Non dire: "Sono giovane". Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare». Parola di Dio.


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SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 70) La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. La mia bocca racconterà la tua giustizia, ogni giorno la tua salvezza. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 13) Alleluia, alleluia. Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna. Alleluia. VANGELO (Mt 13,1-9) Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto. + Dal Vangelo secondo Matteo Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Parola del Signore.


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Come si vede, il vangelo della Liturgia Ambrosiana invita oggi ad insistere ancora nella preghiera, perché Dio certamente la ascolterà. Ma vediamo cosa è previsto domani 21, dalla liturgia ambrosiana, che è la più fedele nell'osservanza di ciò accade in questa area della Cristianità. LETTURA 1Cr 28, 2-14 Non Davide, ma Salomone è destinato da Dio a edificare il tempio. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. Davide si alzò in piedi e disse: «Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo deciso di costruire una dimora stabile per l'arca dell'alleanza del Signore, per lo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto i preparativi per la costruzione, ma Dio mi disse: "Non costruirai una casa al mio nome, perché tu sei stato un guerriero e hai versato sangue". Il Signore, Dio d'Israele, scelse me fra tutta la famiglia di mio padre, perché divenissi per sempre re su Israele; difatti egli si è scelto Giuda come capo, e fra la discendenza di Giuda ha scelto il casato di mio padre, e tra i figli di mio padre ha trovato compiacenza in me, per costituirmi re su tutto Israele. Fra tutti i miei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, ha scelto mio figlio Salomone per farlo sedere sul trono del regno del Signore su Israele. Egli infatti mi ha detto: "Salomone, tuo figlio, costruirà la mia casa e i miei cortili, perché io mi sono scelto lui come figlio e io gli sarò padre. Renderò saldo il suo regno per sempre, se egli persevererà nel compiere i miei comandi e le mie norme, come fa oggi".Ora, sotto gli occhi d'Israele, assemblea del Signore, e

davanti al nostro Dio che ascolta, vi scongiuro: custodite e ricercate tutti i comandi del Signore, vostro Dio, perché possediate questa buona terra e la passiate in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre. Tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuore perfetto e con animo volenteroso, perché il Signore scruta tutti i cuori e conosce ogni intimo intento: se lo cercherai, ti si farà trovare; se invece l'abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre. Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu gli costruisca una casa come santuario; sii forte e mettiti al lavoro». Davide diede a Salomone, suo figlio, il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani superiori e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, inoltre il modello di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio del Signore, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio di Dio e ai tesori delle cose consacrate, alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l'attività per il servizio del tempio del Signore e a tutti gli arredi usati nel tempio del Signore. Quanto a tutti gli oggetti d'oro, gli consegnò l'oro, indicando il peso dell'oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell'argento di ciascun oggetto di culto. Parola di Dio.

SALMO


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Sal 88 Dio non ha mutato la sua promessa. Ho trovato Davide, mio servo, su di lui non trionferà il nemico né l'opprimerà l'uomo perverso. Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza». R. Stabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge e non seguiranno i miei decreti, punirò con la verga la loro ribellione e con flagelli la loro colpa. R. Ma non annullerò il mio amore e alla mia fedeltà non verrò mai meno. Non profanerò la mia alleanza, non muterò la mia promessa. Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: certo non mentirò a Davide. R.

VANGELO Lc 11, 14-20 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio». Parola del Signore.

Come si vede, la prima lettura, che assegna a SALOMONE (un OMONE, un grande uomo di SAL, salvezza, ma anche SALERNO) assegna a Romano Amodeo la vera costruzione del Tempio di Dio. Romano, in Salomone, rappresenta il reale figlio di Davide, il Salomone che predilesse la sapienza. Inoltre il salmo conferma che Dio non ha mutato la sua alleanza. Pertanto se quella con Romano Amodeo fu


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stilata da un ASPETTA, essa non è mutata. E se accadrà che il SEGNO si tradurrà in una grande quantità di EURO, moneta definita STERCO DI SATANA da sua Santità Francesco, al punto da potersi credere che sia stata opera di Beelzebul, ma invece Dio compie il prodigio e lo fa scacciando i demoni, allora questo è il segno reale che è finalmente giunto i Regno di Dio. Questa, dunque, è la parola di Gesù che sarà letta domani, a indicare il miracoloso inizio del REGNO DI DIO.

Finito di scrivere il giorno 20 luglio 2. 016 a 6 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Sembra essere proprio la volta buona! Per credere la mia Resurrezione oggi! Il 21-7 in cui morì la mia madre putativa -5 dì anzi la mia con mio padre morto il 5 Questa storia è “intrecciata” così bene che solo un “miracolo di coincidenze” potrebbe farlo essere così solo “per caso”.

MIA MORTE E RESURREZIONE il 4-6

La prima coincidenza straordinaria sarebbe che io, nato nell'anno 38 e nel mese 1, io che valgo 381 nel valore numerico di tutto il mio nome, espresso poi secondo la corrispondenza alfabetica tra le lettere dalla A alla Z come i numeri da 1 a 21, giungessi al fine del mio primo tratto di vita dopo 862 giorni che sono 4 volte 215,5 e si riferiscono alla data del 25 gennaio in cui il mese 1 è messo in mezzo ai due estremi 2 e 5 del giorno 25. Posto 0,5 come la metà unilaterale che detta il tempo dell'unità, la descrizione “mediata” come 215, del 25-1, è poi espressa in tutte e 4 le dimensioni della realtà, e diventa esattamente gli 8s2 giorni dati da 1000 meno 138, che è l'espressione estremizzata nel modo opposto al 381 che mette per primo il mese 1 e poi l'anno 38. Ripeto: non accade “per caso” tutto ciò al punto che 862 giorni dopo il 25-1-38 io veda il termine della mia vita. Io che, per la realizzazione di questo numero attraverso il valore numerico 381 del mio nome debbo ricorrere a questo calcolo: 66 × 381 -8 =25138, oppure 65.648 × 381 +50 =25-01-1938 Nel primo caso ROMANO volte tutto il nome, meno 8, a fissare tutto il moto di un 2^3 presente in quel prodotto. Nel 2° caso 66000 -352 (la trinità assoluta 300 di 26+26) a indicare tutto il percorso suo in mille Romano che interagissero con tutto quanto il nome, con +50 che è l'esatto ciclo di 100/2. Allo stesso modo, la stessa vita arriva al suo estremo del 26-7-16 con questi due calcoli.


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70 × 381 +46 =26716 o anche 68.430 × 381 + 186 = 26-07-2.016 Nel primo caso tutto il moto del 30 nel 100 per tutto il valore del nome, sommato il 46=AMORE, che poi è il capitolo 46 del 1° libro di Bibbia in cui al versetto 27 si dichiarano essere 70 tutto quanto del sangue di Giacobbe fosse entrato in Egitto. Nel secondo caso, 66.000 è tutto il mille di Romano, il 2400 sommato son tutte le 24 ore a dimensione assoluta 100, e 30 è tutta la presenza 10+10+10 del volume trinitario che è in moto. Il valore 186 che si aggiunge è 200 -(7+7) il che indica tutto il moto creativo 7 che avanza di 7, quando questo 14 in moto unitario 7/7 si ritrova in un 100 totalmente avanzato di 100. Le differenza tra 66 e 70, riguardanti il primo caso, fissa una vita Una e Trina presente tutta da 66 fino a 70. Mentre il valore 46, ridotto di 8, porta a quel 38 che indica tutto il moto di un 2 esistente nel 40, Unità e Trinità del Dio a dimensione 10. La differenza tra 68430 e 65.648 , di 2.782 si mostra come tutto il moto di 218 nello spazio trino posto 3.000, IN PRINCIPIO. E questo 218 si rivela come tutto il 70+70+70 di quel 2^3 che è il volume del dualismo paterno divino. La differenza tra gli incrementi è di 136 e si mostra in tutto il valore 100 delle 36 cifre al lavoro nel nome di Romano, che ne ha sei in cui esistono 36 cifre al lavoro e 6 sabati. Tutto ciò può sembrarvi un pure e assai semplice modo per DIMOSTRARE che ho sempre ragione anche quando ho TORTO in modo nettissimo, evidente, indubitabile, però ponetevi questa DOMANDA....

<Come Gesù sconfisse ROMA al punto da salvarla solo Lui – grazie a un suo Pietro - dal totale ABBANDONO, nel Medioevo, quando solo il Soglio di Pietro ne conservò un suo nucleo?> Questa è la risposta che io do a questa domanda: GESU', il trascendente vincitore, vinse al momento della sua croce, attraverso una TOTALE MANCANZA DI VITTORIA. Occorre avere la PAZIENZA DEI FORTI, per “attendere” il momento anche della VITTORIA APPARENTE. Quando essa sembrerà essere la totale sconfitta, “forse” sarà allora che DIO manifesterà la sua ONNIPOTENZA attraverso una RESURREZIONE ANALOGA a quella che ebbe Gesù, nel 3° giorno, una resurrezione nella VERITÀ APPARENTE.. E' “presumibile” che il giorno 28 luglio, il terzo dopo la morte apparente mia, dell'asino su cui egli troneggia, nel 26-7-16, Dio RISORGERÀ IN POTENZA, attraverso la affermazione del SUO NOME, in quel Super LOT che io attendo e spero – finché sono vivo – ma che si manifesterà (così sembra estrapolabile) solo il GIOVEDÌ' (giorno di Geova,


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YHWH, n quel giorno numero 28 che è 7+7+7+7 proprio del mese 7. Pera realizzare il 28-7-16 attraverso 381, ne occorrono 300/4, ossia per la totale presenza ¼ di tutto lo spazio 300, sommato a un numero 141 che è tutta la divina opera di 7 volte 10, che trasla di 7 volte 10,l e vale in tal modo 140/1 unità che sono 141 quando si aggiunge il tempo 1 in cui il 70 trasla di 70. Mentre ieri era il 51=PAOLO a doversi moltiplicare per 381, il 28 luglio di questo anno 16 sarà il 75 che è dato dal 9+66 in cui anche il 9 esiste nella progressione Aurea, come potete rivedere in dettaglio qui sotto (in cui Romano Antonio è 144 e non il refuso scritto in 114 nel disegno:

9 42 51 93 144 273 (9+66) moltiplicato per aggiunge al 9 quel 66 che è la differenza tra queste due progressioni: 42 42 9 42 =33 0

84 51 33

126 93 33

210 144 66

336 273 99

381 381 546 meno 381 165

significa sostanzialmente andare da un -33 fino a quel +66 che consiste in tutta la risalita di 33+66=99/1, quelle che esistono in un totale 100. Praticamente porta il 9+66=75 ad essere tutto lo spazio in risalita, che corrisponderebbe al 144+6 (ossia sommato a tutti i 6 versi) e poi dimezzato.


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Aggiungere dopo 141 significa aggiungere il valore intero 144 -3 che esprime tutto lo spazio 141 che la divina Trinità, che sta in 144 come in Romano Amodeo=66+78, impegna per muovervisi. In tal modo, (6+66) × 381 (Tutto il Divin Nome) +144 -3 è ciò che porta al 28-7-16, un numero tutto esistente nel segno dell'opera fatta in 7 giorni. Potremmo dubitare che il quel giorno si affermi quel 381 che è IL NOME SEGRETO DI DIO? La domanda poi è questa: “Se il nome riguarda un DUO gemellare, di cui uno vale 381 (compreso il cognome) e l'altro solo il 379 dato dai 5 nomi, quanto deve valere in modo “combinato”, questo nome relativo a due? Poiché in due hanno 10 nomi propri, in cui Anna è in comune, se ne possono comporre sei che soddisfino i due, essendoci tre nomi per ciascuno? Solo Romano Antonio Paolo per quel nome che è 381 compreso il cognome, toccato a lui, e... solo Benito Amodeo Anna, che aggiunge il suo primo nome ai due che ha in comune con il fratello. E' un totale di 195 per il 1° fattore e 132 per il 2° fattore che in effetti, essendo 66+66=132 è il doppio del primo nome del primo. 195+132=327 esprime il piano 100+100 nel flusso 127 che quando è a dimensione 3, è 381. Ma si può essere certi che ciò accada solo due giorni dopo la reale morte come una vera RESURREZIONE, nel NOME SEGRETO DI DIO, così assemblato tra i due, in un valore di 327 che è il flusso unitario di un mentre trino nel 381 e che riguarda il piano assoluto a due lati 100 e 100? Non potrebbe ancora accadere prima della morte del 26, ossia domani 21, numero che è esso pure nel segno di 7+7+7, nel mese 7, relativo a un giorno collocato a meno 5 giorni dalla morte? POTREBBE, POTREBBE, e per le seguenti concomitanze. Io fui salvato dalla morte il 4 giugno del 40, giorno giusto in mezzo al giorno 3 giugno in cui nacque Giuseppina, la madre anche a me attribuita per nozze con G.S. (in tutto nelle fattezze esemplificate a GeSù). Il 5, invece, è morto il mio padre reale, Luigi Amodeo, nato 7-7-7. Ora quella madre Giuseppina=107 a me attribuita è vissuta fino al 21-7 = 7+7+7 del 7, nello stesso segno nativo di mio padre. Domani, dunque, è il dì mortale del genitore mio virtuale, ripeto: morto il (7+7+7) del 7, mentre quello reale mio è nato il 7-7-7, ed è VENUTO MENO realmente ne giorno MENO 5, rispetto al 26-7 finale. In tal modo il MANCARE di mio padre il giorno 5, si traduce nel MENO 5, alla mia morte, di me – povero asinello portatore


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del PADRE CELESTE. In tal modo coincide, domani, il venir meno sia paterno e reale, sia quello attribuito per sacramento nuziale, in una BENEDETTI Giuseppina. Vediamo cosa occorre per determinare la data del 21 luglio con il 381 del nome trino di Dio. 56 volte 381, +380 determina il 21716 che poi significa 21-7-16. 56 è il movimento di un Dio a d.10 presente nel 66=ROMANO e che occupa 10 posizioni in linea delle 66. Dunque è il DIO=D.10 in Romano, che si muove in lui per tutto quello che è deciso, ed esiste a tre dimensioni, quelle del 381. Quello che manca e deve essere aggiunto a tutto questo moto è solo il valore divino 10 riferito alla sua genesi nell'anno 38. Che il 56×381 sia uguale al 57×381 meno 1, perché è uguale a 21-7-17 in cui va tolto un anno, porta proprio a togliere il 380 che è il valore medio tra il 381 del nome del 1° fattore e quello 379 del 2°, facente parte di lui. Facciamo anche un altro controllo, per osservare il valore potenziale della data di domani, 2.016,0721, dato dalla sua radice quadrata. 2.016,0721 elevato a 0,5 è uguale a 44,90069153142299 in tutto il suo valore. Possiamo analizzarlo e vedere se sono cicli pieni. 44=UNO è il ciclo 4 delle 11 dimensioni della presenza 10/1 900 in millesimi è tutto il moto di 100, il piano 10 per 10. 69 in centesimi di millesimi sono come tutti i figli di Israele (padre escluso) nei 70 consanguinei entrati nella terra d'Egitto 153 nei millesimi dei centesimi di millesimi visti sopra, sono “LA PESCA MIRACOLOSA” dell'ultimo capitolo dei 4 vangeli. 14, nei centesimi della dimensione di sopra è tutto il moto 7 di 7 22, nei centesimi di cui sopra, è tutto in moto che esiste come 10/1 in un verso e 10/1 nel verso opposto, in 22 dimensioni 99 nei centesimi di cui sopra è tutto il moto di uno di esso nei 100 totali. DUNQUE è a MENO 5, della fine a PIÙ' 5 del Padre, che è il momento 0 del Padre che esiste in suo figlio che muore il 26, ed è determinato IN TUTTO dal giorno mortale della MADRE PUTATIVA. Il valore lineare mostra tutto questo come una FINE ANTICIPATA di tanto di quanto fu POSTICIPATA quella del padre, nel mese 6, uguale a tutto quanto il lavoro. Ci resta da fare due considerazioni, in relazione alle segnalazioni date dalla Liturgia Ambrosiana, nel giorno di ieri. Sembrava che la parabola di Dio che infine risponde a chi lo prega a lungo, come uno che dorme e si sente chiedere con


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insistenza tre pani da un vicino. Egli dorme, ma per seguitare a poter dormire, glieli darà. Sembrava che questa preghiera fosse BASTANTE. Ma si scopre che non è così. Quel Signore che dormiva vuole seguitare a dormire e si farà pregare ancora a lungo, prima di dare quello che gli è chiesto. Lo scopriamo dalle letture di oggi che insistono sulla necessità della preghiera. Vediamo quali sono queste letture di oggi.


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Mercoledì nella settimana della IX Domenica dopo Pentecoste Anno 2

Rito Ambrosiano LETTURA 1Cr 17, 16-27 La preghiera di Davide per la stabilità della sua casa. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. Il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos'è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso poca cosa ai tuoi occhi, o Dio: tu hai parlato della casa del tuo servo per un lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio! Come può pretendere Davide di aggiungere qualcosa alla tua gloria? Tu conosci il tuo servo. Signore, per amore del tuo servo e secondo il tuo cuore, hai compiuto tutte queste grandi cose, per manifestare tutte le tue meraviglie. Signore, nessuno è come te e non vi è altro Dio fuori di te, proprio come abbiamo udito con i nostri orecchi. E chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e per procurarsi un nome grande e stabile? Tu hai scacciato le nazioni davanti al tuo popolo, che tu hai riscattato dalla nazione d'Egitto. Hai reso il tuo popolo Israele popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro. Ora, Signore, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa resti per sempre e fÀ come hai detto. Il tuo nome sia saldo e sia magnificato per sempre così: "Il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, è Dio per Israele!". La casa di Davide, tuo servo, sia stabile

davanti a te! Poiché tu, Dio mio, hai rivelato al tuo servo l'intenzione di costruirgli una casa, per questo il tuo servo ha trovato l'ardire di pregare alla tua presenza. Ora, Signore, tu sei Dio; hai fatto al tuo servo queste belle promesse. Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché quanto tu, Signore, benedici, è sempre benedetto». Parola di Dio. SALMO Sal 60 Sii attento, Signore, alla mia preghiera. Vorrei abitare nella tua tenda per sempre, vorrei rifugiarmi all'ombra delle tue ali. Tu, o Dio, hai accolto i miei voti, mi ha dato l'eredità di chi teme il tuo nome. R. Ai giorni del re aggiungi altri giorni, per molte generazioni siano i suoi anni! Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; comanda che amore e fedeltà lo custodiscano. R. Così canterò inni al tuo nome per sempre, adempiendo i miei voti giorno per giorno. R.


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CANTO AL VANGELO Cfr Gc 4, 2d-3a Alleluia. Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, dice il Signore. Alleluia.

Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù aggiunse: «Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Parola del Signore.

VANGELO Lc 11, 9-13

Rito Romano PRIMA LETTURA (Ger 1,1.4-10) Ti ho stabilito profeta delle nazioni. Dal libro del profeta Geremia Parole di Geremìa, figlio di Chelkìa, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». Risposi: «Ahimè, Signore Dio! Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».

Ma il Signore mi disse: «Non dire: "Sono giovane". Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò e dirai tutto quello che io ti ordinerò. Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti». Oracolo del Signore. Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse: «Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare». Parola di Dio.


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SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 70) La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia. La mia bocca racconterà la tua giustizia, ogni giorno la tua salvezza. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 13) Alleluia, alleluia. Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna. Alleluia. VANGELO (Mt 13,1-9) Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto. + Dal Vangelo secondo Matteo Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Parola del Signore.


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Come si vede, il vangelo della Liturgia Ambrosiana invita oggi ad insistere ancora nella preghiera, perché Dio certamente la ascolterà. Ma vediamo cosa è previsto domani 21, dalla liturgia ambrosiana, che è la più fedele nell'osservanza di ciò accade in questa area della Cristianità. LETTURA 1Cr 28, 2-14 Non Davide, ma Salomone è destinato da Dio a edificare il tempio. Lettura del primo libro delle Cronache. In quei giorni. Davide si alzò in piedi e disse: «Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo deciso di costruire una dimora stabile per l'arca dell'alleanza del Signore, per lo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto i preparativi per la costruzione, ma Dio mi disse: "Non costruirai una casa al mio nome, perché tu sei stato un guerriero e hai versato sangue". Il Signore, Dio d'Israele, scelse me fra tutta la famiglia di mio padre, perché divenissi per sempre re su Israele; difatti egli si è scelto Giuda come capo, e fra la discendenza di Giuda ha scelto il casato di mio padre, e tra i figli di mio padre ha trovato compiacenza in me, per costituirmi re su tutto Israele. Fra tutti i miei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, ha scelto mio figlio Salomone per farlo sedere sul trono del regno del Signore su Israele. Egli infatti mi ha detto: "Salomone, tuo figlio, costruirà la mia casa e i miei cortili, perché io mi sono scelto lui come figlio e io gli sarò padre. Renderò saldo il suo regno per sempre, se egli persevererà nel compiere i miei comandi e le mie norme, come fa oggi".Ora, sotto gli occhi d'Israele, assemblea del Signore, e

davanti al nostro Dio che ascolta, vi scongiuro: custodite e ricercate tutti i comandi del Signore, vostro Dio, perché possediate questa buona terra e la passiate in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre. Tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuore perfetto e con animo volenteroso, perché il Signore scruta tutti i cuori e conosce ogni intimo intento: se lo cercherai, ti si farà trovare; se invece l'abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre. Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu gli costruisca una casa come santuario; sii forte e mettiti al lavoro». Davide diede a Salomone, suo figlio, il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani superiori e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, inoltre il modello di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio del Signore, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio di Dio e ai tesori delle cose consacrate, alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l'attività per il servizio del tempio del Signore e a tutti gli arredi usati nel tempio del Signore. Quanto a tutti gli oggetti d'oro, gli consegnò l'oro, indicando il peso dell'oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell'argento di ciascun oggetto di culto. Parola di Dio.

SALMO


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Sal 88 Dio non ha mutato la sua promessa. Ho trovato Davide, mio servo, su di lui non trionferà il nemico né l'opprimerà l'uomo perverso. Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza». R. Stabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge e non seguiranno i miei decreti, punirò con la verga la loro ribellione e con flagelli la loro colpa. R. Ma non annullerò il mio amore e alla mia fedeltà non verrò mai meno. Non profanerò la mia alleanza, non muterò la mia promessa. Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: certo non mentirò a Davide. R.

VANGELO Lc 11, 14-20 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio». Parola del Signore.

Come si vede, la prima lettura, che assegna a SALOMONE (un OMONE, un grande uomo di SAL, salvezza, ma anche SALERNO) assegna a Romano Amodeo la vera costruzione del Tempio di Dio. Romano, in Salomone, rappresenta il reale figlio di Davide, il Salomone che predilesse la sapienza. Inoltre il salmo conferma che Dio non ha mutato la sua alleanza. Pertanto se quella con Romano Amodeo fu


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stilata da un ASPETTA, essa non è mutata. E se accadrà che il SEGNO si tradurrà in una grande quantità di EURO, moneta definita STERCO DI SATANA da sua Santità Francesco, al punto da potersi credere che sia stata opera di Beelzebul, ma invece Dio compie il prodigio e lo fa scacciando i demoni, allora questo è il segno reale che è finalmente giunto i Regno di Dio. Questa, dunque, è la parola di Gesù che sarà letta domani, a indicare il miracoloso inizio del REGNO DI DIO.

Finito di scrivere il giorno 20 luglio 2. 016 a 6 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Mor', povero, povero... amor! ma sembra salvare la MIA testa Vi racconto le mie ultime vicissitudini. Una persona si è fatta avanti di recente per aver cura della mia povera casa. Si chiama G. Testa. Io – per quanto non avessi bisogno, bastando io a me stesso, per aiutarla le ho permesso di dare una ripulita alla mia casa un paio di ore a settimana, il sabato. Io non le ho nascosto la mia vita e – come succede di solito tra le persone che credono di essere le più furbe, e poi si rivelano solo furbastre, laddove c'era da parte mia solo un desiderio di aiutarla, in lei è scattata la assai facile convinzione che io sia una sorta di “balordo” che sia facile menar per il naso. Più io le ho rivelato il mio bisogno di aiutare il prossimo, più in lei si è acuita la convinzione che fossi il gonzo ideale da poter abbindolare. Così un giorno mi ha messo alla prova: “Mi è saltata addosso l'Enel con una richiesta di danaro, che non ho, e mi staccheranno la luce”. A me non interessa che fosse solo un “amo” da pesca buttato nello stagno per veder se il pesce abboccasse. Io mi

faccio un problema autentico dei problemi di chi mi è prossimo... così secondo lei ho abboccato. E mi ha visto andare al bancomat a prelevare io il danaro che le serviva, senza che nemmeno me lo avesse chiesto. Io glie l'ho dato in conto lavori futuri che ero certo lei non avrebbe mai fatto, sapendo che il 26 io ho un forte motivo per credere di essere decapitato. Mentre lavoravo al computer, mi ha dato perfino un bacio dalle spalle, su una guancia, in segno di un commosso atto di gratitudine. L'indomani – ahimé – quel denaro non era bastato! Doveva pagarne per altri 250 euro! Me lo disse per telefono e le risposi che ormai io non potevo più far nulla, ché mi restavano solo i pochi euro per le mie necessità. Le dissi – tra l'altro – che dopo di avere dato a lei quell'acconto dei 150, avevo ricevuto una telefonata da Sky, che reclamava da me il pagamento di due mensili arretrati che non avevano trovato risorse sulla carta di credito e non erano state pagate. Avendo dato a lei quelle mie povere sostanze, perché lei si pagasse la luce, non potevo ora io pagare le


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mie spese. Ma accadde, quel giorno, che la Divina Provvidenza mi mandasse una vincita di 87 euro al Superenalotto, da cui da tempo io mi aspetto la resurrezione della mia condizione, quella che Dio mi aveva un giorno promessa, dicendomi ASPETTA al tentativo disperato da parte mia di un danno reale alla mia persona, finalizzato a mandar tutti gli altri contenti e beati per aver visto rispettate le promesse avute da me, un Cristiano. Allora le ho telefonato dicendole che se era ancora in difficoltà, passasse al mattino presto a casa mia ché le avrei dato tutta la mia vincita. E questo accadde. Ora io ero restato solo in possesso di 40 euro, che avevo prelevato alla posta azzerando il mio conto, che dovrebbero di regola bastarmi fino alla fine del mese. Intanto SKY mi ha staccato il suo servizio. Stamattina arriva lei, G. Testa e mi dice se non ho nulla in contrario a che lavori oggi anziché domani. Io la lascio fare, e lei mi ha ripulito, non solo la casa, ma anche tutto quel poco danaro che mi era restato. Non possono esservi dubbi. Quel portafogli è restato solo in casa mia e solo noi due abbiamo potuto mettervi le mani dentro. Così un altro, al posto mio farebbe fuoco e fiamme. Io mi sono limitato a telefonarle dicendo che se doveva derubare qualcuno doveva farlo proprio a me che l'aveva

aiutata più del mio stesso possibile? Ma così vanno le cose del mondo. La mia bontà verso di lei è apparsa come solo l'atteggiamento di un vero stupido. Probabilmente – secondo lei – non mi sarei nemmeno accorto che me li aveva presi! Invece erano tutti i soldini che mi restavano. Domani posso fare solo una ultima cosa: ho una carta di credito con caricati 33 euro che non ho potuto prelevare, avendola in uso da tanto lungo tempo da essermi del tutto scordato il suo PIN. A me serviva solo per fare pagamenti con essa e mai dei prelievi. Chiederò di avere una nuova carta di credito come quella, che mi costerà 5 euro, e – annullando quella – potrò avere in mano circa 28 euro per le spese di domani, domenica e lunedì. Oh, non è che io faccia la fame. Io – se chiedessi – ho molti amici disposti a darmi loro quanto basti per mangiare. Non è quello il problema. Il problema è il vero dolore di un povero amore destinato a morire, sotto le mani di chi se ne approfitta. Ora però non tutto questo rivela un aspetto negativo. Io ho sempre creduto che il giorno 26, per molti indizi, avrei perso la testa, decapitato come già accaduto a due dei miei santi che mi han concesso il loro stesso nome: san Paolo e San Roman di Roma, decapitato per non aver accettato di presiedere al supplizio del povero san Lorenzo condannato a


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morire cotto alla brace. Il mio secondo nome Antonio ha avuto un famoso Romano, Marco Antonio che invece si limitò a suicidarsi. Tre dei miei cinque santi nomi sono morti di morte violenta. Ebbene, oggi c'è stata a casa mia la perdita di una Testa, e non si è trattato della mia! Lei mi ha visto assorto, oggi, ad aggiornare il mio Testamento... Che peccato suo scoprirà di aver compiuto se – come ancora io attendo – il Signore vorrà fare con me quello che già fece con Giobbe! Poiché io vi sto facendo osservare come la liturgia ambrosiana sembra seguire passo passo gli eventi che toccano a me, vediamo se è vero anche oggi, dal Vangelo della Liturgia Ambrosiana. VANGELO Lc 11, 21-26 Lettura del Vangelo secondo Luca. In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi

non raccoglie con me disperde. Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito". Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima». Parola del Signore.

Visto? Gesù parla di uno che sta a guardia del suo palazzo, e – ben armato – fa la giusta guardia a quel che possiede e ciò è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui, lo vince e lo depreda. Quando lo spirito impuro esce da un uomo, e costui non fa la necessaria giusta attenzione, allora quello ritorna alla carica, nella sua casa, più forte di prima e praticamente lo riduce “in braghe di tela”, proprio come sono stato ridotto oggi o da G. TESTA, tornata alla carica – oggi e senza nemmeno dirmelo! - per la terza volta, dopo la prima dei 150, la seconda dei 95 e questa terza dei 40. Sono, in tutto e non a caso, 285 euro, che sono tutto il percorso di un 5+5+5 (il cubo avente il lato reale di 10/2) nel 300 che indica tutto lo spazio. Insomma questo è IL MASSIMO che esiste nella nostra realtà a tre dimensioni, e io ce l'ho messo tutto per quella


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incrollabile fede che io ho nella TESTA altrui. Ma – ogni tanto, tra gli altri – c'è chi è costretto a ardere la testa dal disegno di Dio. E Dio me l'ha concesso in modo tale da consentirmi

adesso anche una morte meno violenta, perché una Testa è già saltata oggi nella mia casa, ed una basta e avanza.

Finito di scrivere il giorno 22 luglio 2. 016 a 4 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Concezione e finale morte sono 2 estremi invalicabili Vi ripropongo qui a lato quanto illustrato in copertina. E' disegnato il CERCHIO che rappresenta la vita attraverso i due punti estremi Alfa, posto in Basso ed Omega, posto in alto. Come Gesù rivelò a Nicodemo, se lo Spirito puro dell'Osservatore non SCENDE all'alto punto del tempo dato da Omega (che per me è il 26 luglio, tra 3 giorni esatti), non ha come EFFETTO relativo alla sua VISIONE in movimento, la RISALITA da Alfa a Omega. AZIONE discendente e spirituale DETERMINANO LA VISIONE della REAZIONE reale, dalla concezione alla morte. Per quanto uno possa avere tracciati CONTORTI, come le linee colorate, poiché la vita è relativa a UN CALCOLO che inizia e finisce, i due limiti sono

immodificabili. Nessuno può aggiungere un solo istante alla sua vita (parola di Gesù)


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DIVINA GIUSTIZIA IN CIO' Per avere una idea giusta della giustizia, io vi propongo la parabola degli operai chiamati a lavorare alla vigna. I chiamati della prima ora ebbero la promessa di un danaro per il lavoro di quel giorno. Ma poi furono chiamati anche nelle altre ore del giorno, tanto che ci fu chi lavorò una sola ora, invece delle 10 che erano quelle dell'intero giorno pattuito. Alla fine, il padrone ordinò di cominciare a retribuire il lavoro dando agli ultimi chiamati lo stesso premio che era stato pattuito con i primi chiamati. Costoro, vedendo ricompensati in quel modo coloro che avevano lavorato un decimo di quanto avevano fatto loro, cominciarono a credere GIUSTO che ricevessero dieci volte tanto, il che avrebbe superato di 10 volte la promessa fatta loro da quel padrone. Quando invece videro di ricevere lo stesso, PROTESTARONO, dicendo che NON ERA GIUSTO che coloro che avevano lavorato molto meno di loro ricevessero lo stesso che era dato a loro! Il PADRONE rispose a questi scontenti, che giudicavano INGIUSTO il suo comportamento: “Siete voi a pagarli? Vi ho forse dato MENO di quanto era stato PATTUITO? E allora? Siete forse INVIDIOSI? Forse volete impedire a me di ESSERE BUONO?” Il PADRONE rispose opponendo cose assolutamente vere.

Ognuno può fare libero conto del suo denaro. Se fa un patto, è tenuto a rispettarlo. Perché dunque protestavano e si giudicavano TRATTATI INGIUSTAMENTE? Vedete... qui scatterebbe una GIUSTIZIA RELATIVA, in cui non varrebbe solo il rapporto a tu per tu tra chi dà e chi riceve, ma anche quello INTER-PERSONALE che esiste tra CHI RICEVE e CHI RICEVE. La vita è apparentemente piena di queste sperequazioni: c'è chi ha ricevuto la vita di un cosiddetto “figlio di papà” e chi si è trovato addirittura senza padre, orfano. Dio, il REALE DIO DEL CIELO sembra essere un simile dispensatore di vita, che non rispetta la relazione esistente tra i cosiddetti FIGLI e i... poveri FIGLIASTRI. Ma chiedetevi un poco: “Potrebbe mai DIO far FIGLI e FIGLIASTRI, essendo così ingiusto? L'uomo che ha fede si consola, pensando che alla fine della vita i FIGLI andranno in PARADISO e i FIGLIASTRI all'inferno, chiamati come essi sono a rendere conto se HAN PRODOTTO TUTTO oppure NO. E – badate bene! - Dio lo fa. Ma Dio non fa conto di QUANTITÀ di lavoro, bensì di QUALITÀ. Ha la qualità massima chi ha prodotto il 100% del suo possibile, nel tempo, poco o tanto, che ha avuto a disposizione, Chi lavora bene per un'ora meriterebbe più di chi ha lavorato male in tutte e 10 le ore in cui ha potuto, essendo stato un CHIAMATO nella prima ora.


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Ma va considerato molto altro di più. UNO. La vita è donata tutta quanta GIÀ DISEGNATA, e a ciascuno di noi non resta altro da fare che calarsi nella parte data a lui ed essere PAPERINO o PIPPO o ARCHIMEDE PITAGORICO che sembrano autori della loro vita ma solo perché c'è un Dio DELL'ANIMAZIONE che ha concesso anche a loro una parte della SUA ANIMA. Il movimento e i gesti di PAPERINO hanno alla base la vita e il lavoro del DISEGNATORE... e così pure tutti noi. Siamo solo INTERPRETI e ATTORI che mettono in atto una PARTE TOTALMENTE RICEVUTA già scritta tutta dal creatore. Pertanto non esiste una vera RIVALITÀ diretta tra PIPPO, PAPERINO e PICO del Paperis. Se a uno di loro è stato dato UN DONO, non è stato perché esso è stato SOTTRATTO ad un altro. Io come disegnatore, posso dare TUTTO a ciascuno, senza che avendolo dato ad UNO non possa più darlo a un ALTRO. Io – in questo modo – sono come un DIO ONNIPOTENTE, in grado di dare TUTTO a tutti. E lo farò. Creerò due STATI: un modo di esistere in positivo e l'altro in negativo, tanto che il TUTTO sia suddiviso tra i due opposti. Poiché, nel 100% può esservi un +10% e un -90%, in quello esattamente opposto vi sarà un -10% e un +90”, e ciascuno dei lavoratori che avrà RESO solo il 10% nel primo tratto dell'esistenza che noi giudichiamo in positivo, renderà per tutto ciò che non ha reso IN TERRA D'EGITTO, per come lo avrà fatto in quel DESERTO in cui finì il Popolo di Dio,

dopo i 40 anni trascorsi in Egitto ed i 40 in quell'ambiente OSTICO rispetto ad ogni possibile FARE, in cui appare evidentissimo che il solo a FARE TUTTO è Dio. La MANNA, il pane sceso dal cielo è ciò che Dio darà in quello che il Cristianesimo definisce essere il PURGATORIO. Ecco allora in che modo “DIVINO” Dio è giusto con tutti, anche nelle relazioni tra quanto sia stato dato agli uni e momentaneamente negato agli altri. Il BILANCIO GIUSTO, anche per un commercialista, è quello che mette OGNI COSA non solo in un conto in ENTRATA, ma anche in quello contabilizzato in USCITA. Il “bilanciamento” tra tutte le ENTRATE e tutte le USCITE, che ciascuno di noi farà, permetterà a tutti i SANI DI MENTE di definire il GIUSTO INTERESSE. Pertanto, anche se gli uomini lottano credendo che quello che è stato dato ad uno sia tolto all'altro, si accorgeranno tutti di essere stati trattati nella SOMMA GIUSTIZIA, derivante dal SOMMO AMORE. Per poter garantire tutto questo, dando la PARVENZA anche di una reale possibilità di tipo “fattiva” la vita, tra i due punti dell'entrata in essere e della sua uscita ha la possibilità di tutti i percorsi differenti tra loro che siano possibili. Quello fatto da uno non può essere fatto da un altro. Questo PERCORSO è messo in atto, iniziale e finale, attraverso un vero e proprio CALCOLO.


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Tanto per darvene prova, vi do il segno di quale calcolo sia al di sotto della mia entrata nel mondo reale in 25 gennaio del 1938. Chi “regola totalmente” la mia vita, sono questi due numeri: il 19 e il 38. Il primo vale nelle centinaia di anni dei secoli, il secondo vale all'interno di ogni secolo. 381, che mette il secolo, il più grande, come ultimo, e mette in atto il numero 381, è il valore numerico legato a me stesso attraverso il contenuto numerico del mio nome composto dai seguenti sei nomi: Romano, che vale 66, Antonio, che vale 78, Anna che vale 26, Paolo che vale 51, Torquato che vale 113 e Amodeo che vale 47. Il loro totale è il 381 complessivo. Il mio “attributo” è lo stesso della lunghezza complessiva dell'Arca di Noè, lunga 300 cubiti, larga 50, alta 30, e con 1 cubito per il tetto. Poi io sono determinato da questo calcolo: 25-01-1938 vale il numero 25011938, il quale, diviso nelle 381 unità del mio valore, ne divide interamente 65.648 con un resto indiviso di 50, che esprime il ciclo reale da -50 a +50 solo nel suo valore in positivo. Le 65.648 volte significano tutto il percorso di un 352 che sia dentro al 66.000 che è il 66=ROMANO posto come nel valore 1.000 che è posto esservi PER PRINCIPIO. 352 è un anno di 366 giorni meno 14, o uno di 365 meno 13. Insomma è un anno fino al 17 dicembre. E perché mai? Lo è perché io ho avuto un primo 33esimo della mia vita

composto di 862 giorni esatti, i quali estesi nelle volte a quelle dei 33 anni di Gesù cristo, porta 862×33 a 28.446 giorni, che sono la distanza esatta tra il 25-01-1938 e il 1712-2.015. Chiedetelo come conferma a un calcolatore e vedrete che dal 25 gennaio del 38 al 17 dicembre del 2.015 esistono esattamente 28.446 giorni di distanza. Pertanto, quando io considero le 65.640 unità che sono percorse dal mio valore di 381, e arrivo esattamente al 17 dicembre del 2.015, ho completato esattamente 33 volte il percorso della vita che ho vissuto io, prima che in mia madre fosse concepito quella CAUSA SECONDARIA rispetto a me, che è stato mio fratello Benito. Se io aggiungo il suo primo nome BENITO al mio 381, aggiungo al mio valore un 59=BENITO che porta il numero a valere esattamente 440, il che mostra UNO=109+12+13=44, che esiste alla dimensione 10 usata da Dio a costruire un mondo a SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, attraverso NUMERI PURI. Io è il promo nome di mio fratello siamo nel nostro insieme espresso cosi UNO=44 per 10. Posto dunque in un modo così RIGOROSO il mio giorno di accesso nel mondo, se io desidero andare a quello della mia CONCEZIONE, nel grembo di mia madre, debbo aggiungere 266 giorni di gestazione, che è perfetta per un 66 che vale il duo nelle centinaia.


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Il limite della mia prima vita si espande da 862 a 862+266= 1.128. I giorni totali previsti nella mia vita, che sono 28.672, divisi per questo tempo di 1.128 danno 25 interamente diviso, con un 472 di resto indiviso e rappresenta il moto di un 18 nei 1000/2, ossia in tutto il tratto avanzante reale. Poiché AMODEO=47, il 470 indica un AMODEO che vale come le decine di Dio, e vale come il duo di Padre e Spirito santo. Mentre il 25 che sono le VOLTE della mia prima vita solitaria sono tutta la presenza data da ¼ del valore assoluto del 100%. Togliere 472 giorni al 26-7-16 della mia presunta fine significa togliere 106 giorni in più dei 366 dell'anno bisestile, e dunque arretrare al giorno 102 del 2.015, che è il 23 aprile. Sono 250 giorni prima del 17 dicembre, e io in quel giorno ho 28.200 giorni. Essi, divisi per 381 portano a 74 interamente diviso con resto esatto di un 6 indiviso che rappresenta tutti i versi esistenti nello spazio a tre dimensioni. 74 è tutto lo spazio percorso dal 26=DIO nel valore assoluto del 100%. C'è a questo punto da controllare se anche il giorno finale della mia vita è il risultato di un perfetto calcolo. 26-07-2.016 si unifica nel numero 26072016. Diviso per il 381 del mio valore, divide esattamente 68.430 unità con 186 di resto indiviso, che indica il moto di 14 nel 200, ossia di 2 settimane. Tolte ai 28.672 che

esistono dal 25 gennaio 38 al 26 luglio 2.016, che è il giorno 208 dell'anno bisestile, arretra la data intera al 22 gennaio del 2.016. In quella data io ho 28.486 giorni di vita, e sono multipli del 381 per le 68.430 unità che abbiamo visto. Cosa rappresentano? 66.000 +2.430 rappresenta nel primo dato tutto il ROMANO posto nel principio del 1.000. Si aggiungono 24 centinaia come tutte le ORE nel moto 100, assoluto e il 30 che è la Trinità dei tre lati di un cubo che ne ha 10+10+10 nei tre che lo compongono. Pertanto questo numero di VOLTE il 381 considera tutte le volte 1.000 un un ROMANO esistente IN PRINCIPIO, in tutto il tempo assoluto in cui si muove la Trinità del DIO che usa il lineare 10 a sua immagine e PURA somiglianza. Il mio calcolo è possibile e facile, perché DIO ha conformato me come i valori tutti della Sezione Aurea. Il famoso NOME SEGRETO DI DIO, atteso dai cabalisti ebraici è proprio quello che sembra essere stato dato... a me. Invece rappresenta quel valore assoluto e indeterminato di uno ZERO invisibile che è posto sul “groppone” di me reso tale e quale al SUO ASINO. Io potrò avere l'illusione di compiere liberamente tutti i giri che voglio, ma il CONTO che fissa i limiti della mia esistenza li fissa come INDEROGABILI. Oggi, a soli tre giorni dal mio calcolato ESODO da questo


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primo tratto reale della vita complessa, in entrata e in uscita, io sono solo alla metà del mio cammino. Mi manca tutta la parte uguale a questa, ma contraria, e so che mentre in questa nessuno ha creduto che su di me cavalcasse un DIO ZERO che fosse ONNIPOTENTE e non quello zero considerato niente, nel tratto inverso mi sarà dato tutto ciò che ora mi è stato negato. A molte FREGATURE corrisponderanno – come GIUSTIZIA DIVINA – molti SUCCESSI. E questo non è così solo per me, ma per tutti. Dio mi ha voluto porre come un esempio che fosse facilmente RISCONTRABILE, essendo stato costruito come quel valore MEDIO tra tutti i fenomeni, che si CONCLUDE certamente alla fine di un ciclo reale che si conclude.

Vediamo se ancora una volta il Vangelo della Liturgia Ambrosiana segue queste che possiamo considerare come le mie lezioni.

VANGELO

Mt 5, 13-16

Voi siete la luce del mondo.

Lettura del Vangelo secondo Matteo. In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». Parola del Signore.

Come vedete, anche io sto dicendo a tutti voi che siete IL SALE DELLA TERRA. Che lo vogliate o no sarete costretti ad un PERFETTO BILANCIO della vita IN ENTRATA e in USCITA, che vi consentirà di essere LA LUCE DEL VOSTRO INTERESSE. L'INTERESSE, il GUADAGNO che ciascuno di noi avrà dalla vita è garantito dal sistema complesso con cui Dio ha creato un mondo nelle due dinamiche simultanee del NEGATIVO e del POSITIVO, creando in ciascuno dei due contesti delle apparenti DISEQUAZIONI che invece si equilibreranno tutte, per quell'AMORE di Dio che sta anche nella sua ASSOLUTA GIUSTIZIA concessa dalla GIUSTEZZA del calcolo matematico che la crea, creando anche tutto l'apparente universo.


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Questa sera, però, nella messa vespertina, queste sono state le letture della liturgia Ambrosiana. LETTURA tua vita. Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre, prolungherò 1 Re 3, 5-15 Salomone chiede a Dio la sapienza. anche la tua vita». Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davanti all'arca dell'alleanza del Lettura del primo libro dei Re. Signore, offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi. In quei giorni. A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno Parola di Dio. durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». Salomone disse: «Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato VANGELO davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di Lc 18, 24b-30 te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un È difficile per chi possiede ricchezze entrare nel regno di figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, Dio. mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il Lettura del Vangelo secondo Luca. tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Quanto è difficile, per contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. È rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, male; infatti chi può governare questo tuo popolo così che per un ricco entrare nel regno di Dio!». Quelli che numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?».Rispose: domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio». questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai Pietro allora disse: «Noi abbiamo lasciato i nostri beni e ti domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi abbiamo seguito». Ed egli rispose: «In verità io vi dico, non c'è nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né presente e la vita eterna nel tempo che verrà». sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, Parola del Signore. cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la


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Abbiamo che Dio chiede in sogno a SALOMONE che cosa vuole avere. Io sono l'OMONE di SALerno a cui Dio lo chiede, e la mia risposta è: “Togliere di mezzo tutti i PROTESTANTI contro di me Cristiano, che si sono sentiti TRADITI da un Cristiano, che viveva per “dar corpo” a Gesù Cristo. Occorre Signore che tu ripeta per una ultima volta quei 500 miracoli che già operasti a favore della mia iniziativa. Quando, essendo stato PROTESTATO per insolvenza circa 500 volte in 15 anni e avendo solo 5 giorni per toglierli di mezzo, ho visto compiere da te il miracolo, perché laddove non ero riuscito io in due mesi, tu hai sempre potuto darmi tutto il denaro – si il denaro! che mi serviva in questi 5 giorni. Ora io sono arrivato all'ultima possibilità che questa sera possa VINCERE una montagna di danaro da distribuire a tutti e di cui non intendo trattenere nulla per me. Mi promettesti aiuto in un momento terribile della mia vita dicendomi ASPETTA! E ho aspettato, aspetto tuttora. Io ti chiedo di essere fedele a te stesso e a come hai sempre aiutato miracolosamente il mio povero tentativo di DAR CORPO REALE all'IDEALE del Cristo di

Finito di scrivere il giorno 23 luglio 2. 016 a 3 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Già io pregusto il SAPORE DIVINO Vi ripropongo qui a lato quanto illustrato ieri, perché è importante In esso io sostengo che ogni percorso di vita umana ha due estremi assolutamente immodificabili, anche se sembrerà che un gran chirurgo, trapiantando un cuore che sta morendo, riesce a “restaurare” una vita che stava morendo assieme a quel cuore. Il trapianto di organi da un PROGETTO DI VITA ad un altro PROGETTO sembra una cosa che sfugga al fondamentale progetto del creatore PRIMO e FONDAMENTALE. Ma non è così. Io posso creare una storia che sia totalmente assoggettata a me tanto da mutare in un PINOCCHIO di carne uno creato di legno. E – anche se non fa parte ciò di quanto crediamo sia possibile, se io nella mia opera lo descrivo COMPIUTO, in essa il miracolo attribuito a

GEPPETTO, è compiuto dal COLLODI con tanto di LODI da parte del creatore di COLLODI.


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Ma oggi, sotto lo stimolo dato a me dal sistema che comanda il mio computer, e che ha messo come prima immagine quella da cui poi ho elaborato tutto quanto scrivo oggi, oggi – scrivevo – intendo occuparmi del “sapore” che sia quello di Dio. La proposta è stata quella di una discreta dotazione di SPEZIE, che ho parafrasato in ZIE DELLA SPERANZA. L'orario delle 8 e 48 è espresso da due numeri della progressione divina dell'8, che accade a mano a mano che vi si aggiunge quella D.10 che DIO ha eletto a rappresentarlo nel modo PURO dei numeri della matematica. Ed è stata per me l'occasione di mostrarvela:

18 (28+38) 48

In essa abbiamo che i due estremi, 18 e 48, sommandosi, valgono la stessa somma del valore medio dato da 28+38, che è il numero 66 medio proporzionale di questo sistema la cui somma totale è il 132 dato da 66+66, tanto che il valore medio esprimente davvero il valore di un ME DIO, è quel 66 che Bibbia, libro 1 e capitolo 46, descrive al versetto 26, come tutti i discendenti consanguinei di Giacobbe che entrarono in Egitto, esclusi dunque Giacobbe stesso e le relative mogli dei 66 che erano “frutto del suo seme”.

E – visto che mi occupo oggi di SAPORE, passo a spigare che il SAPORE, ossia il SIGNIFICATO di tutto questo trascende totalmente gli Ebrei e i Figli di questo uomo. Solo 66 tutti gli effetti di una CAUSA nascosta data dalle 33/1 unità, che sono 34 tra numeratore e denominatore, tanto che virtualmente è questo 33/1 che esiste nel 100 diviso in 99/1, tanto che questo 33 che sta nel 99 vi si muove per 66,


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ed anche nei numeri avviene una straordinaria inversione nel senso che procede dall'ALTO verso il BASSO, tanto che se noi ruotiamo di 180× 10 che sposta un volume espresso dal numero 1.000. Quando esistono dunque IN PRINCIPIO, queste UNITÀ, esse non si riducono MAI, MAI, MAI. Pertanto se vi appare solo un 66, dovete SAPERE che questo numero SA di “spostamento reale” di tutto ciò che MANCA, che è “trasceso” da 100, ed è “disceso” a reale denominatore di quanto vi appare solo come il NUMERO DELLE VOLTE con cui si muove l'invisibile denominatore. Pertanto, messi di fronte a 66, voi siete davvero di fronte a 66/34, il che è un puro rapporto fondato sull'invisibile numero del denominatore, che da 34 e stato ridotto al numero 1 delle 66 volte espresse dal numeratore. Se noi vogliamo conoscere qual sia il numero di queste VOLTE, dire che è 66 volte 1 significa dire che è 66 volte il 34 ridotto ad 1. 66×34= 2244. Se abbiamo CAPITO che il SAPORE del numero 381 è fondamentale nella costruzione del mondo e nella sua salvezza, possiamo dividere 2244 per 381 ed otterremo il risultato diviso in 5 con resto indiviso di 339. Qual è il SAPORE di questo indivisibile 339? 113+113+113 = 339 “sa” di “Romano Amodeo”=66+47=113, “sa” di Torquato = 113, e infine “sa” si Ro An An Pa To Am che è l'acronimo dualistico del nome di

Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, il cui valore totale è il 381 dato dai rispettivi 66+78+26+51+113+47. Ma – sotto il profilo prettamente “fisico”, che SAPORE ha questo 339? Ha il SAPORE di questo modello: 333 è il flusso in una linea di 111+111+111. 3+3 è il piano trasversale ad area 9 che si aggiunge in lunghezza alla lunghezza di 339. Pertanto 339 ha il SAPORE di conferire la dimensione SPAZIO a quella che sia del TEMPO. Se rendiamo quadridimensionale il flusso, perché oltre ad esistere avanza anche per 10, 3339 è l'indice che trasforma il TEMPO PURO di 1461 giorni “indicato” (proprio come un indice della base 10) come il numero dei giorni interi esistenti in 4 anni. Allora succede che combinando lo SPAZIO con il TEMPO, nei loro “indici” della base 10, abbiamo che: 10^3339 × 10^1461 = 10^4800 e l'indice che otteniamo è nel numero 48 che è uno della serie divina che stiamo considerando e che vale esattamente per il nome di GESU'=7+5+17+19=48. Moltiplicato per 100, il 48=GESU' si espande a dimensione assoluta, piena, pari al 100%. Come avete visto, abbiamo fatto tutto un bel GIRO, partendo dalle 66 VOLTE del vero valore che ha quel suo UNO, che è quanto manca al 100, quando si mostra nel numeratore solo quanto il 66.


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SAPENDO che i valori sono SEMPRE “pieni”, ossia o 10, o 100, o 1000, ecc. ecc. tutte le volte che noi abbiamo un numero, ESSO HA IL SAPORE del numero che gli manca, Provate allora a pensare a poco più che a... nulla: 0,0000000001, è un miliardesimo...? Bene! Allora esso SA di 1 MILIARDO. I PICCOLI “sanno” di grandezza, perché NESSUNO è quello che sembra essere, ma è sempre INTERO, come uno, dieci, cento, mille... I numeri ROTTI si vedono, a NON ESISTONO da soli, ma sempre accompagnati da quanto GLI MANCHI. Nel caso del nostro calcolo relativo al 66, se gli manca il 34, allora vale 66 volte il 34 che gli manca, e ciò in quanto AVERE e MANCARE sono due opposti relativi tra di loro, in quanto ciascuno dei due è relativo allo stesso valore intero. Ogni combinazione tra opposti, ossia ogni prodotto, determina un numero che costituisce una UNITÀ, avente quel numero. 66 volte 34 vale 22 centinaia sommate a 44=UNO, e in ciò vedete nel 22 il dimezzamento REALE dell'unità, ma resa PRESENTE attraverso la quantità 100 con cui si moltiplica. Diventa un valore espanso 34 volte il 66 volte 1 =66. A dimostrazione che il valore che ne determina l'espansione è il numero 381 esiste il fatto che dividendo il 2244 per 381 abbiamo esattamente il 5 che è tutto il tratto reale e positivo espresso nel complesso del ciclo 10, quando parta da -5 e arrivi a +5. Questa divisione possibile per 5 volte intere, lascia poi per resto 339 e – per i ragionamenti

fatti prima – questo 339 “sa” di PURA ESPANSIONE rispetto al 5 interamente diviso. Poiché 5 volte 381 porta al numero di 1.905, possiamo “gustare e vedere” che anche questo numero ha un SAPORE ben preciso: 19=U indica tutto il moto di 1 che sta in un 10 che avanza di 10, ossia totalmente. In un ciclo 10 che avanza interamente, un 1 che è contenuto, avanza per le 19 volte residue di spazio. Quando il 19 si moltiplica per 100 si espande totalmente a dimensione di area. Il 5 che è aggiunto al 1900 è tutto l'avanzamento o l'arretramento nel ciclo 10. La somma, è il prodotto delle potenze avente per indici qui numeri, tanto che la somma degli indici 1900 e 5 combina la quantità del moto di 1 con tutto l'avanzamento unilaterale del ciclo. I numero sono PERFETTI purché qualche BELLO SPIRITO MATEMATICO non si metta MAI a dividere i resti indivisibili. Infatti questi resti, restano perché solo ALTRA COSA rispetto al valore totale. Per esempio, dividere 100 per tutti i 6 versi che esistono, conferisce un 16 esatto diviso per ciascuno, e resta un 4 che non è il valore assoluto dell'area, ma sono le 4 dimensioni dello spazio-tempo. Se si procede a dividere l'INDIVISIBILE si fa “un casino della miseria!”. Non ci credete? Prendiamo il caso che questo 100 da dividere sia costituito da 100 UOMINI. Li dobbiamo dividere nei sei gruppi dei 6


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versi che esistono nello spazio composto esattamente da tre linee, ciascuna delle quali aventi due soli versi. Finché io dispongo 16 uomini in ogni verso, io non ho compiuto SCELLERATEZZE. Mi sono restati 4 uomini indivisibili? Ebbene, io, matematico SCELLERATO mi metto a dividere per 16 anche questi 4 uomini. 4 : 16 = 0,25. QUARTO in 4 parti ogni uomo e aggiungo ¼ di uomo su ogni verso! La MATEMATICA non “piange”, di certo, perché è matematicamente proponibile. Ma la LOGICA si ribella! Io non posso DIVIDERE UN UOMO in 4 pezzi! Non è più un uomo vivo! Cos' sono tutte le quantità. Esse hanno un SAPORE preciso e SANNO di quanto è stato posto esistere IN PRINCIPIO. Tutta la matematica vale solo dopo che ne è posto in essere UN PRINCIPIO! E quando esso è posto, non è “raggirabile”. Non è un povero SERVO che si faccia BISTRATTARE da scellerati calcolatori che non seguono la sapienza di Re SALOMONE. Un giorno si presentarono al re due donne che reclamavano come proprio un figlio. Ognuna delle due lo voleva. Salomone, per dirimere la questione, disse: “Sia diviso per due!” La vera mamma l'IMPLORÒ: “che non accada mai!Ò Preferisco che sia vivo e resti con la mia rivale e contendente!” Salomone capì che quel figlio era IL SUO, per

l'amore che aveva per lui. I matematici che dividono i resti indivisibili, quando si tratta di DIMENSIONI VIVENTI e non di pure quantità di merci oggettive, sono senza alcun vero AMORE per questo loro così importante lavoro. Le DIMENSIONI dell'esistenza sono VIVENTI perché se perdono il loro valore sono letteralmente UCCISE. Tutto può essere UCCISO, ma NON quanto è posto IN PRINCIPIO, e che lo resta come POSTO, una volta per sempre. Quando IN PRINCIPIO il Dio che ha dettato la Bibbia ha scritto i capitoli 18 e il 48, lo ha fatto tenendo assolutamente conto del PRINCIPIO posto allorquando ha posto 2^3=8, che è l'unità degli otto volumetti di lato 1 che esistono in uno il cui lato sia 2. Cosa è 2? E' il valore di mezzo che, per essere espresso deve avvalersi della somma degli estremi che debbono essere assolutamente 1 e 3, tanto che la loro somma di 1+3, data da due enti estremi possa riprodurre nel suo valore ½ il valore 2 dato da 4/2. Dio è Uno e Trino IN PRINCIPIO, perché ha la dimensione 2 simile ad un reale PIANO DIVINO (PROGETTO divino) Quando è posto in linea, allora è il valore 1 posto IN PRINCIPIO, che si muove di un altro 1, alla velocità 1/1 =1, unitaria.


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E quando questo DUE è Trino, in potenza, vale 8, e si tratta di un valore che esiste IN PRINCIPIO. Quando si somma a 10, aggiunge al suo PRINCIPIO, quell'ALTRO che sia 10 il ciclo presente in linea. La somma di 8+10, poiché sono INDICI dimensionali, posto IN PRINCIPIO, significano, tenendo conto della base 10: 10^8 × 10^10 = 10(8+10) = 10^18. Dio, che è un valore BINARIO e si avvale di questi DUE differenti principi, li afferma nel 18. E, in Bibbia libro 1,18 è descritto un Dio che manda tre inviati dal cielo a controllare se i SANI PRINCIPI IMPOSTI all'uomo sono rispettati. Cosa deve essere rispettato? Il 18. E che cosa è mai? E' quello che gli manca al 100. E' tutto un moto di 82, quello che sommato al 18 porta al 100 che esiste e che mai cesserà di esistere. Quando Abramo chiede a Dio se ne bastano 50, di “buoni” a impedire che ci sia la mancanza di rispetto del valore posto IN PRINCIPIO DIVINO (ossia di ciò che manca, in realtà) e si sente di dire che bastano, è perché il ciclo 100, quando è complesso, positivo negativo, esiste e va dal -50 fino al +50, tanto che tutta la risalita è 100, ma la prima di 50 ha solo portato allo 0 posto IN PRINCIPIO di TUTTO. 18 volte 82 sono 1476, e superano solo di 15 il numero dei giorni contenuti in 4 anni, che sono 1461. E lo superano perché un cubo avente i tre lati di 5+5+5 è SPAZIO che

deve essere tolto dal puro prodotto unitario tra ciò che è presente come 18 e ciò che manca come 82. Tanto per controllare sempre se il 381 c'entri qualcosa con questo prodotto, 1476 : 381 = divide 3 parti e ne lascia 333, che dimostrano ancora di essere una pura espansione di solo flusso tridimensionale. Dunque questo numero vale, rispetto a 381, per un numero di volte 3 +333. Se non siete convinti da questo SAPORE, cercate di affinare il vostro senso del GUSTO. Accertato che 18 è il puro flusso, forse potete essere convinti meglio dal fatto che un angolo piatto sia di 180°. La molecola di acqua, che serve a fissare il peso-massa in chili, ha il peso atomico di 18. E quando dividiamo l'unità di una candela grande 540 volte 10^22 cicli al secondo in modo da esprimerla alla dimensione di 10^18, abbiamo che: 540 ×10^12 = 0,00054 × 10^18 e l'abbiamo divisa esattamente per la radice quadra di 10^10, ossia per 10^5=100.000 unità. Pertanto la SAPIENZA DIVINA che in Bibbia 1,18 è venuta a controllare se SI OSSERVANO I PRINCIPI VALIDI, e li paragona a quelli del corpo che non accetta sodomizzazioni, o di una società che non accetta delle Gomorra... il verità del CONTROLLO è posta nel rispetto di questo numero 18 con cui inizia la serie divina data da:


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18 48 66. in cui la somma dei primi due è il terzo. Disinteressandoci del 100, avendo capito come il 66 lo rappresenti assai bene, il 18 deve moltiplicarsi per il 48 se vuole rispettare il nuovo riferimento relativo posto nel 66. 18 volte 48 è uguale a 864, il quale è il 136 per quanto avanza interamente nel 1.000. Questo 136, comprendendo che il 100 esiste IN PRINCIPIO come una area a lato 10, rivela il flusso 64 che vale 2^6 ed è una altra forma, espressa nella potenza del 6, del valore numerico 26 posto a valore “alfabetico” del termine DIO o YHWH (Jahvè). Ma cosa è mai di PIÙ' REALE questo 864? E' la centesima parte di 1 giorno che sia misurato da 864 centinaia di secondi. Vedete allora in che modo DIVINO questa serie reale assume il ruolo di rappresentare il tempo presente reale, attraverso la relazione tra questi due valori esistenti nel totale del 66. Il valore opposto, di 18 : 48 = 0,375, è opposto al prodotto tra i due in modo tale che 864 per 0,375 = 324 risulta essere 4 volte 3^4. Ora accade che il prodotto tra i sue è uno solo, mentre il valore inverso è associato anche al 48/18 che è fattibile per intero. Determina 2 diviso con resto di 12 indivisibile, che è un dato di solo spazio, dato da 3 dimensioni su 4, che per essere intere devono presentarsi in 3 volte 4 =12.

La somma dei due valori opposti al prodotto è dunque data da: 0,375 +2 +12/18 = (0,375×18 +2×18 + 12 ) /18 = (6,75 +36 + 12) / 18 = 54,75 /18 = 3 con resto 0,75 864 diviso per 54 è uguale a 16, puro valore di carica della realtà. Infatti quando i sei versi distinti sono caricati di 16 portano a 96 su 100, mancando solo le 4 dimensioni della realtà la cui carica sia data da 4 volte 4. I numeri se non sono UCCISI in quanto di VIVO è in essi, sono uno SCRIGNO di tesori. Particolare rilievo appare il rapporto in essere come il 48/18 = 2 con resto di 12/18. Questo 12 di resto espresso da 12/18 è lo stesso di 6/9, un rapporto tale da rendere ETERNO il 6, in un periodo eterno 0,666666 che siamo abilitati a reputare eterno anche nel 66 espresso a due cifre, quelle del 66 che si riferisce al valore SOMMA tra gli estremi di 18 e di 66, che è la somma degli intermedi 28+38. Immediatamente si capisce che esiste una relazione tra il 66 e il 38 che è il PADRE di un giorno espresso in 38^2=1444 unità di primi, ove l'intero dato da 10 unità vale in 14440 minuti primi lo stesso 1 giorno che avevamo prima dato da 18 volte 48 ottenendone il numero nelle centinaia di minuti secondi. 48/18 mette in atto tutto il valore 66 delle dimensioni divise in numeratore e denominatore, in un rapporto che dà dunque per risultato diviso esattamente il 2 nel dettaglio di


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un infinito ciclo espresso nel 66 della rispettiva somma. Se si moltiplica per 10, allora diventa un 26 diviso, a valenza dell'espressione alfabetica di DIO e di YHWH (Jahvè) nel dettaglio di un tempo INFINITO dato dal rapporto di 12/18, l'eterno ciclo dei 66/100 dati da ROMANO, Quando il 66 si divide per il 48 che ha unificato il 18, ed ha per risultato 1,375, abbiamo il risultato esatto di quello 0,375 dato da 18/48, che si è maggiorato esattamente di 1. Pertanto, dividere ROMANO=66 per il 48=GESU' ha per risultato di maggiorare di 1 il 18/48. 1+18/48 = (48+18)/48 = 66/48 Pertanto Romano sta a Gesù come 1 più 18/48. E, tra questo UNO e questi 18/48 vi è la stessa relazione della sezione aurea. 1000 : 375 =2,66666 =18/48. 1000/375 è lo stesso preciso rapporto di 18/48 Il valore complementare al 1.000 rispetto al 375 è quel 625 che è uguale esattamente a 5^4. Facendo dei conti, in precedenza, ero arrivato al numero 54, e – con quello che manca al 375, arrivo allo stesso 54, ma con il 4 posto in potenza di 5. Sono le cose straordinarie legate a questa progressione. Ma perché? Perché mai?

42 42 84 126 210 336 546 meno 9 42 51 93 144 237 381 33 00 33 33 66 99 165 in cui in prima fila c'è la serie di Fibonacci moltiplicata per 42 volte, e che invece di cominciare con 1 1 2 ecc. comincia alla dimensione 42 data da 6×7, il lavoro moltiplicato per l'opera divina in 7 giorni. Cominciare con 42 e 42 comincia esattamente con il valore numerico dei due gemelli nominati ESAU' e GIACOBBE. I cabalisti ebraici credono che Dio abbia un nome segreto di 42 cifre e questi due nomi che valgono 42 lo realizzano. 48 è la sequenza delle cifre del primo valutato per 10, seguito dalle 8 cifre del secondo. Ne esce il valore 48, esatto del nome GESU' ottenuto mettendo la G iniziale di Giacobbe davanti al nome ESAU' privato della A=1 (in terza posizione) che ne rivelava il valore UNO nella trinità. Gli resta solo la trinità di ESU' aggiunta alla G=7 di Giacobbe. Ora in seconda fila c'è la serie aurea discendente dal 381 che io vi sto dimostrando di importanza totale. Come potete vedere, le due serie differiscono esattamente quanto una invisibile serie che ha come due valori gemelli il 33 e il 33.


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Insomma il 66 che è il 3° valore della serie gemella a 33+33 ha la valenza trina quando si rilancia di chi è più piccolo di lui, e se ne serve. O viceversa. Il 33 si rilancia del 66 posto più grande di lui e se ne serve per divenire le 99 unità esatte del valore assoluto 100. Torniamo ad occuparci della pagina messa in copertina. Sì, perché il BELLO, il SAPOR SAPORITO non è ancora stato messo totalmente in evidenza. Infatti non è che il 66 si ferma lì. Infatti il 48=GESU' si avvale del 66=Romano, per scavalcarlo e mettere in atto il libro sacro dell'Islam, il Sacro Corano scritto in tutti e 114 capitoli che ha. Infatti tutti questi numeri – TUTTI TUTTI – corrispondono fedelmente ai capitoli sia della Sacra Bibbia, sia del sacro Corano. Capito che cosa di importante è affermato nel capitolo 18 del primo libro della Bibbia, il capitolo 18 del Sacro Corano parla della Caverna, il luogo in cui Allah ha fatto scendere non tre suoi rappresentanti al cospetto di Abramo, ma il Libro al suo Schiavo. Ma leggiamo esattamente l'inizio di

questo capitolo 18 del Corano. 1. La lode [appartiene] ad Allah, Che ha fatto scendere il Libro sul Suo schiavo senza porvi alcuna tortuosità. 2. [Un Libro] retto, per avvertire di un rigore proveniente da parte di Allah, per annunciare ai credenti che compiono il bene, una ricompensa bella, 3. nella quale dimoreranno perpetuamente


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4. e per ammonire coloro che dicono: “Allah si è preso un figlio”. 5. Non hanno scienza alcuna, come del resto i loro avi. È mostruosa la parola che esce dalle loro bocche. Non dicono altro che menzogne. 6. Ti struggerai seguendoli, se non credono in questo Discorso? 7. In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio; 8. e in verità, poi ridurremo tutto quanto in suolo arido. 9. Non ti sembra che il caso dei compagni della caverna e di arRaqîm sia, tra i Nostri segni, meraviglioso?*

Mentre il controllo fatto da Dio nel capitolo 18 della Bibbia si riferisce a Sodoma e Gomorra, il tema qui introdotto sta proprio nel FIGLIO DI DIO. Si tratta di un AMMONIMENTO volto a non mettere in crisi l'unità sostanziale di Dio. Coloro che dicono: “Allah si è preso un figlio” non hanno scienza alcuna, come del resto i loro avi. È mostruosa la parola che esce dalle loro bocche. Non dicono altro che menzogne.

I Cristiani immediatamente assumono una posizione di totale rigetto di fronte a ciò, come del resto gli Ebrei che non avrebbero mai capito niente... Eì una menzogna affermare che “Allah si è preso un figlio?”. Sì lo è. Dio è uno solo e si scinde in un aspetto PATERNO e in uno FILIALE restando sempre UNO CHE NON SI PRENDE NESSUN ALTRO!

Dio intende ammonire gli uomini che una forma più terribile di quanto punita a Sodoma e Gomorra esiste quando l'unità di Dio è messa in crisi dal mettere FUORI di DIO, un FIGLIO che si sia aggiunto a lui. Lottare contro il politeismo – il primo impegno dato al popolo di Dio non è un impegno mutato, dopo che ALLH si è presentato LUI nella persona di Gesù cristo che è la sua stessa persona, per come è possibile ad un ente ASSOLUTO che deve PRESENTARSI e CONFIGURARSI in un LIMITE. Dice in sostanza Dio: GESU' CRISTO non è una DETERMINAZIONE di tipo PERSONALE. Egli, nella sua PERSONA, è come fu definito in Bibbia 1,25: UNA NAZIONE ed un POPOLO. Entrambe le cose sottraggono ad un ROMANO la sua essenza corporea allo stesso modo con cui un Israele è semplicemente a immagine e somiglianza di un popolo, anche se ha il suo nome. Quando dice: In verità abbiamo voluto abbellire la terra di tutto quel che vi si trova per verificare chi di loro opera al meglio; 8. e in verità, poi ridurremo tutto quanto in suolo arido. Racconta che Dio ha fatto ogni cosa per dare un volto alla bellezza. Anche Gesù è l'esempio bellissimo del valore da seguire, come valore e non come una persona in se che poi RUBI LA SCENA A DIO. Abbiamo fatto tanto per abolire il politeismo e che cosa date? Vi mettete ad IDOLATRARE UN UOMO? Gesù ha un valore SOVRUMANO, che non si è aggiunto quando Allah SI SIA PRESO UN FIGLIO! Quella essenza belle era in lui da sempre, come il CAMPIONE di un Dio che si voglia rendere FIGLIO DI UN UOMO.


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Fate attenzione, perché Gesù si è definito FIGLIO DELL'UOMO. E perché mai? Perché parlava ESSENDO ME, Allah, in quel ruolo puro che ho io con tutti voi come figli miei. Pertanto se mi incarno nel mondo come un FIGLIO DI MARIA, io Dio, proprio così mi presento: come Figlio dell'uomo e non di DIO perché PATERNITÀ e FIGLIOLANZA sono due distinte anime di una sola anima. Ma c'è una seconda cosa di rilievo: i 210 versetti li potete trovare in alto a pagina 9 esistere in corrispondenza del valore 66=Romano, Dunque avete visto la perfetta analogia tra la rivelazione nel capitolo 18, sia di Bibbia, sia del Corano. Passiamo poi, in Bibbia 1, 48, in cui si narra di Israele che adotta come suoi figli proprio i due figli avuti da Giuseppe mentre era in Egitto. Qui è introdotto proprio Gesù, nel momento in cui IL PADRE, nelle fattezze rappresentative di Israele, toglie a GIUSEPPE la sua paternità, ed agisce come farà con il Giuseppe fidanzato di Maria, cui è impedita la paternità di Gesù perché è IL PADRE a pretenderla come sua. Riferendomi a quanto rilevato poco fa circa il Corano, questo PADRE che toglie di mezzo il figlio Giuseppe, è lo stesso Allah che riprova il voler credere che egli si sia fatto un Figlio. La sura 48 del Corano si intitola LA VITTORIA ed ha 29 versetti, come tutto il valore di RO.

1. In verità ti abbiamo concesso una vittoria evidente, 2. affinché Allah ti perdoni le tue colpe passate e future,

perfezioni su di te il Suo favore e ti guidi sulla retta via; 3. e affinché Allah ti presti ausilio possente. 4. Egli è Colui Che ha fatto scendere la Pace nel cuore dei credenti, affinché possano accrescere la loro fede: [appartengono] ad Allah le armate dei cieli e della terra, Allah è sapiente, saggio. Il capitolo 66 non esiste nel primo libro della Bibbia. Ma se si mettono in fila i primi libri del Pentateuco come un sol libro, allora il capitolo 66 è il 16 del secondo libro in cui è descritta scendere la MANNA dal cielo. Nel Capitolo 66 del Corano, si tratta dell'Interdizione esistente tra persone che si amano e poi si escludono a vicenda. Ha 12 versetti che corrispondono al popolo interdetto degli Ebrei, che vuol sempre ritornare in Egitto nonostante l'evidente amore di Dio. Per il capitolo 114, del Pentateuco occorre andare a quello in cui è dichiarata la cosiddetta legge “del Taglione” o dell'occhio per occhio, dente per dente”. Il capitoli 114 è quello che conclude tutto il corano con un titolo An-nas che si traduce gli UOMINI, ma che in Sant'Anna definisce anche l'estremo giorno in cui Romano Amodeo n. 113, che è 113 anche in Torquato e nell'acronimo dualistico dei suoi 5 nomi, cesserà la sua stessa presenza nel mondo, stavolta non come chi8 detta il suo libro ma come CHI cavalchi un povero asinello.


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Voglio mostrarvi la finale sura 114 del Corano.

An-Nâs

primo libro della Bibbia. E un trascendente D. venuto a SA lerno, e figlio di un LUIGI AMODE=88.

(Gli Uomini) 1.

Di’: «Mi rifugio nel Signore degli uomini,

2.

Re degli uomini,

3.

Dio degli uomini,

4.

contro il male del sussurratore furtivo,

5.

che soffia il male nei cuori degli uomini,

6.

che [venga] dai dèmoni o dagli uomini».

Sono 6 versetti, sono un trascendente SEI ANNA S. in cui il rifugio è posto in questo stesso Romano Antonio ANNA Paolo Torquato Amodeo eletto a Signore degli Uomini, Re degli uomini, Dio degli uomini.... contro il DILUVIO UNIVERSALE delle idee diverse, come una Casa chiamata ARCA, casa di AR. In cui tutta la vita si rifugerà, per difendersi contro ogni male che soffia nel cuore degli uomini e che viene dai demoni esistenti negli uomini. Insomma è riaffermata l'ARCA dell'alleanza, in quelle lunghezze di 381 cubiti che furono dichiarate in Bibbia. Il 38 come capitolo del Corano è intestato a SAD ed è di 88 versetti che indicano CHI si muove del 913=BRASYT nel

Luigi Amodé = 88, i versetti del capitolo 38 del Corano salì in cielo nell'83 che trascende il numero 38 di questo capitolo di 88 versetti. Il 339 dato da tre 113 rivela la trinità di quel n. 1 insito in questo libro sacro e che si muove di 113, come le 113 ripetizioni del primo versetto del primo capitolo, che sono assolutamente necessarie. Tutto questo trascende davvero quel 114 che sposta la serie aurea da: 18 48 66 a 114 a 180 a questo punto la somma 18+48+66 diventa 246, sommando ancora 180 il numero si rigira in 426 che è l'espressione di tutto il 100+300 uno e trino in assoluto, sommato al DIO=26, alfabetico. La cosa sorprendente nel sacro corano che esso è


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l'espressione derivata da quel SAD della sura 38 allorché al posto della D subentra il valore uni iniziale e trino finale del nome Romano. COn si precisa in CO+R-AMO ed è omesso OM, in forza proprio del nome italiano di un profeta che è un MA-OMETTO che devi diventare infine uno che OM METTE incastrandolo tra la R iniziale e la terna finale RANO perché ROMANO nome è di Allah, Il compassionevole, il misericordioso.

Avevo giù concluso questo fascicoletto, poi, nel pomeriggio, il computer si è illuminato da se stesso e mi ha mostrato questa nuova immagine, proponendomi proprio le ore 18 e 48 che sono i primi numeri della serie divina, che mette in relazione il valore numerico mio, 381, con quello di mio fratello che corrisponde al totale della serie a 5 numeri che comincia con il 18 e termina esattamente quando ha compiuto il ciclo di 1' volte 18. Questa serie, si badi bene, pone 8 in tutti i valori delle decine, cominciando dalla prima somma che è il 18 e terminando quando questo 18, che è somma di 10 a 8, si è espanso 10 volte per 18, il 426 che somma tutti questi valori è la stessa quantità che somma i 6 nomi di mio fratello che – in ordine – sono 59 116 26 83 95 47.


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Poiché è il valore medio che detta legge, quello medio del mio è dato dal 63×6 +3. Il valore medio di 426 è 71 esatto. 71 è tutto il moto di un RO=29 nel 100. 63 è il valore numerico di ISRAELE, il nome attribuito da Dio a Giacobbe in virtù di una lotta vittoriosa contro di lui, quando ritornava con tutti i suoi figli e i suoi averi verso la terra del Padre Isacco, in cui era restato il temibile fratello Esaù. La somma di 3 da doversi fare dopo i sei 63 significa che il mio nome a sei numeri ha per principio indivisibile quello di essere un 3. Posto in essere questo principio, poi esso si muove per sei 63. 63 è infatti un valore di pura espansione tridimensionale, che possiamo rappresentare in un fronte i cui due lati generatori sono due cicli 10 del 3, mentre il flusso è di tre. Il tre, aggiunto al flusso reale di 3 porta idealmente ad un 3 posto in principio, che si è mosso totalmente, per un altro 3. Il 71 esatto, come valore sesto, posseduto da tutta la serie aurea si presenta esso pure come un modello che stavolta ha il lato del quadrato che indica la sezione del flusso che è data da 7×5=35, un numero che se invece di sommarsi all'altro lato generatore lungo esso pure 35, si moltiplicasse, darebbe una area di 1225 cui potremmo dare il nome di MANO, essendo MA un 12 ed essendo NO il 25. Si scopre in questo modo che abbiamo a che fare proprio con una MANO di Dio che con il 1225 genera il mese 12 e il giorno 25 del

Santissimo Natale di Gesù Cristo. 70, somma delle due linee, più la lunghezza 1 del flusso unitario, rivelano che l'esatto valore MEDIO del numero che identifica mio fratello attraverso i suoi sei nomi è tale che ci sono di media sei flussi 1 e sei piani creativi di lunghezza 70. La loro lunghezza complessiva porta a 420, cui si aggiungono poi sei flussi 6. La differenza secca tra il 71 medio di mio fratello e il medio 63,5 dei miei sei nomi, pone 7,5 di differenza nel valor medio, il che rivela nel nome di mio fratello una opera intera in più, per 7 giorni di creazione, nel tempo unilaterale dato da ½. Questo 7,5 espanso per sei volte porta a un 45 esatto di differenza che – considerando proprio la trattativa divina tra Abramo e Dio, indicata in Bibbia 1,18, pone il secondo valore accettabile. Dio non distruggerà le città che intende distruggere se non trova 45 uomini giusti. Laddove noi consideriamo che 8 volte 45 porta al 360 che indica la totalità in gradi dell'angolo giro, capiamo che il valore numerico del nome di Benito, che valendo 426 vale esattamente 45 volte più del 381 che è il valore del mio nome, pone – posta 1 la mia validità 381 – che quella di mio fratello vale una volta in più, un ottavo in più di 360 gradi, ossia quel valore 45 in cui straordinariamente i due valori opposti del Senh e del Cosh, sono assolutamente uguali. Infatti noi sappiamo che con l'angolo di 45° rispetto ai 90 dell'angolo retto su cui variano le relazioni tra seno e coseno di un angolo, le lunghezze di seno e coseno sono le


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lunghezze uguali proiettate sui lati contrapposti, orizzontale e verticale. Il punto collocato a 45° dista ugualmente dai due lati contrapposti su cui si proietta come lunghezza di se no e di coseno. Ma quando noi calcoliamo il Senh, dobbiamo imporre l'angolo di 26°, ossia avere il Senh(26) perché esso uguagli il valore del cosh(26). Infatti: Senh(26) = Cosh(26)= 97.864.804.714 , 41938213... Se presentiamo questa lunghezza nel suo ciclo per 10 abbiamo questo valore intero: 978.648.047.144, in cui “conosciamo” il 48, il 47 e il 144. Li abbiamo “nominati” Gesù, Amodeo e Romano Antonio. Poi abbiamo il tempo dell'unità che è dato da: 0,1938 l'anno di nascita della causa prima Amodeo Romano Antonio, 047144 0,0000100 è il processo da -51 a +51 di Paolo cui son tolti 1+1 lati dell'area 0,0000113 è il 5° nome Torquato . Risulta “incredibile a dirsi” ma il Senh(26)=Cosh(26) dichiara presente in queste seguenti cifre: 047.144,1938213 nei numeri in neretto l'intero nome di Amodeo Romano Antonio, nel tempo esatto dell'anno di nascita del 1938 riguardante mezzo Paolo e tutto quanto il Torquato. Va anche detto che ANNO=38 ANNA è espresso attraverso quel 26=Anna+12=38 che “espande totalmente

Anna nell'Anno, tenuto conto che il 19 detta tutto il moto di 1 che sta in un 10 avanzante di 10. Avendo trascurato le prime sei cifre, indaghiamo se sono in un rapporto multiplo delle prime sei. 978.648 : 047.144 = 20 con resto di 35.768, il che pone questo resto come ciò che esiste IN PRINCIPIO e che “garantisce” che Amodeo Romano Antonio, ossia 47144, proceda come il flusso di una area il cui lato ne contenga per 10 l'uno e per un altro 10 l'altro. Questo, chiaramente, considerando come lunghezze tutti questi valori espressi in Senh(26) e Cosh(26). A questo punto comprendiamo che il 35.768 di resto riguarda proprio la lunghezza lineare del flusso di questo piano la cui lunghezza è di 20 volte esatte il 47144. Di chi o di che cosa è il flusso, questo 35.768? Per i ragionamenti che stiamo facendo è il flusso – detto in maniera semplice e risolutiva, di tutto ciò che manca al valore intero di 100.000. In questo valore esiste un 64.232 che si muove dello spazio libero e lungo 35.768. Si tratta di un 2^6 (variazione in potenza, del DIO=26) che esiste nel principio di 1.000 e di un valore assoluto 100 di flusso legato da una area che ha due lati 66, dunque una lunghezza di 132. Eccolo il modello cubico in movimento: area di lato 66 e flusso di 2^6. Pertanto le prime sei cifre di questo numero che esprime la lunghezza uguale di Senh(26) e Cosh(26) presenta nelle prime sei cifre i dati relativi alla lunghezza dei due lati


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generatori del piano, lunghi le 20 volte la altre sei cifre, mentre quest'ultima ne costituisce una unità. Insomma, posto 1 il valore di 47144 come una sola persona chiamata Amodeo Romano Antonio, ne abbiamo per 21 quantità: 20 sono nel fronte, e date dalle lunghezze 10+10, e una nel flusso. Esorbita in tutto questo il resto indivisibile che, attaccato al valore decimale, diventa: 35.768,1938213, un valore che è possibile immaginare nei valori interi come il numero dei giorni della vita intera, posto in atto un PRINCIPIO di partenza di 7.096 giorni relativi a un principio di 19 anni che in 19×365,25636014666 = 6939 difettano di 157 (il valore unitario degli anni in cui aggiungere 1 giorno in ragione dei tempi minuti esistenti, che sono 549,54 minuti secondi, 1/157 del giorni). Più semplicemente, 7100 (che è esattamente 100 volte il valore medio del potenziale di mio fratello, nel suo nome, sottratte la presenza di Un Dio Uno e Trino in esso, determina questo quanto di 7.096 giorni che esistono nella causa secondaria, presente essa pure sul valore di: 35.768,1938213, tanto che levandola di mezzo -7.096 28.672 risultano essere il numero dei giorni della mia vita, una volta che essa è nata nel 25 gennaio del 1938 ed è morta nel 26 luglio del 2.016, tra due giorni esatti. A voi questa può sembrare “fantamatematica”, ma è un dato di fatto che nella condizione in cui mi ritrovo io assieme a mio fratello, noi costituiamo un unico insieme che si palesa

solo nel valore di mio fratello. Egli aggiunge il 26 al 400 che esprime un piano a quattro lati 100 ciascuno, che diventano 200+200 quando li unifichiamo tutti in un solo verso di percorrenza, affidando altrettanti 400 agli altri due lati non considerati e generatori del lato che non appare esistendo in valore negativo. Quando di calcola il Senh(26) lo si fa a partire dai dati perfetti di mio fratello, perché 100+300 è il modello matematico Uno e Trino nel 100% e perché 26 è la massa che, in 26 “volte” il presupposto di 7 giorni, avanzati di altri 7, e dunque di 14, percorre interamente un anno con 26+26 settimane. E' il Log(26) a determinare quel numero che sostanzialmente vale una lunghezza 21, avente un residuo di: 35.768,1938213, che se elimina 1+3 in 71 centinaia di giorni, toglie di mezzo esattamente -7.096 28.672 resta solo il valore intero in giorni della mia sola vita che è nata nel 1938 e riguarda un nome che costituisce l'unità di quei 21 lati. Vedete come agisce su di me la Divina Provvidenza? Io me ne stavo tranquillo e lo schermo del mio computer era in posizione di attesa, era buio in stato di risparmio energetico. Io non ho fatto niente di volontario perché ripartisse da zero, mostrandomi l'immagine che ha voluto


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ma soprattutto l'orario delle ore 18 e minuti 48. Assieme al computer si è accesa la mia mente, ed ho notato quella sequenza che era quella di cui già avevo parlato prima. Ne sono venute altre considerazioni ed alla fine sono pervenuto ad una altra fondamentale ragione di una mia vita lunga necessariamente i 28.672 giorni di 78 anni esatti e mezzo di esistenza! Questi miei anni sono resi obbligatori dal 78 che è

compreso nel 144 come il contributo portato da Antonio, posto Romano=66 IN PRINCIPIO. La mia vita è già espressa interamente in 78,5 anni contenuti in 144, ,

Finito di scrivere il giorno 24 luglio 2. 016 a 2 giorni dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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Tutto è secondo quanto la Bibbia scrive di me e la Scienza dell'armonia Domani si chiude la mia vicenda umana e io non posso evitare di trarre delle conclusioni, facendo un bilancio complessivo del significato del mio avvento per l'intera umanità. Io sono nato sei giorni prima che Hitler si proponesse secondo le antiche velleità di un Re Erode che non accettava di essere secondo ad un Messia nascente, e preparasse e poi ordisse la massima Strage Mondiale degli Innocenti che è stata la Seconda Guerra Mondiale. Nato io il 25 gennaio del 1938 fu esattamente sei giorni dopo, alla fine di quel mese di gennaio che il Führer nazista prese la sua decisione, come rivelò in seguito. L'Italia di Benito Mussolini non lo seguì fino a quando, di nuovo sei giorni dopo una mia morte e resurrezione che ci fu – non vista – il 4 giugno 1940, si decise ad emulare quell'Adolfo Hitler che scritto in italiano vale 113, mentre senza la O=13 vale esattamente come il 100%. Di nuovo il comportamento del Duce dell'Italia fu come quello di Hitler: sembrava imminente la fine della guerra con la Germania che aveva sbaragliato tutti i nemici e

Mussolini non volle che nascesse quel Messia del mondo che il Führer tedesco intendeva essere. Occorreva che anche una qualche Strage degli Innocenti Italiani fosse ordita, pur di sedersi con diritto al tavolo che sembrava certo, dei vincitori. La mia vita ha avuto decisamente un “antefatto” a se stessa, degli 862 giorni che vanno dal 25 gennaio del 38 al 4 giugno del 1940 quando tutti mi videro semplicemente come un “miracolato” e non si accorsero di una reale mia morte ed immediata subentrata risurrezione. Essa fu preannunciata quella mattina ai miei genitori da una bambina, che ave ricevuto nottetempo e in sogno un ordine da Maria Santissima, di riferire alla sua maestra (mia madre) “di non temere più per suo figlio, 'ché ci avrebbe pensato lei! Chiedeva solo una candela accesa al suo altare della Chiesa, in segno di gratitudine e devozione. Tutto quel giorno accadde sulla falsariga del miracolo fatto da Gesù quando resuscitò Lazzaro. Avvisato come fosse un “dottore” che Lazzaro stava male e aveva bisogno di lui,


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tergiversò tanto a lungo da decidersi ad andare quando Lazzaro fosse stato certamente morto. Lo stesso comportamento ebbe il Dottor Sabatella, di Felitto, poiché, chiamato con toni disperati di accorrere alle 7 del mattino perché era chiaro che stavo morendo, decise di venire da me quando a suo avviso io fossi stato morto certamente. Così si presentò alle 11, ben 4 ore dopo la chiamata, come Gesù quattro giorni dopo. Ebbene, quando Gesù arrivò, Lazzaro era decisamente morto. Mandava di già cattivo odore. Ma chiese alle due sorelle, Marta e Maria, una dopo l'altra, se lo credevano Vita e resurrezione. E quando ne ebbe la conferma gridò: “Lazzaro vieni fuori!” e il morto uscì dalla sua tomba ancor fasciato delle bende di cui era stato avvolto il corpo. Quando invece il Dottor Sabatella giunse a casa mia non poté fare altro che dichiarare a mia madre: “Signora, vostro figlio ha vinto la sua morte!”. Ebbene, quando Gesù aveva chiesto se lo credevano VITA e RESURREZIONE, proclamò che in quel preciso modo sarebbe RITORNATO IN VITA, decisamente RISORTO, poiché il nome stesso di Lazzaro aveva insito il nascosto messaggio che <La ZZ, alla fine della fine, A.Ro> (Amodeo Romano). Disse e i Cristiani faranno bene a convincersene che in quel modo preannunciò la sua stessa vita in una reale risurrezione, che avrebbe portato ad averlo vivo e vero tra gli uomini per 74 anni, che cominciarono quel giorno del 4 giugno 1940 e cessò il 7/8 aprile 2.014, con una morte poco

prima di mezzanotte del 7, dichiarata avvenuta il giorno 8 nell'atto di morte stilato dal dottore venuto subito dopo le ore 24. Questo duplice giorno Dio lo ha voluto perché nella nostra Terra esistono sempre due giorni. Mentre erano le prime ore del giorno 8 in Italia, nelle Americhe era ancora il giorno 7. Gesù è rimasto per 58 giorni in costruzione, nel grembo di sua madre MariaAnnina, simile alla Maria figlia di Sant'Anna e di fatto una riedizione di Maria. Se pensate che i nostri tempi sono VERAMENTE prima di quelli antichi (poiché lo Spirito santo procede discendendo dal tempo, poiché l'esteriorità corporea, opposta allo Spirito, è vista avanzare) mia madre MariaAnnina esiste realmente PRIMA che – tra 2.000 anni in direzione del passato materiale – nasca Maria Santissima. Ora poiché il Signore ricorre a due estremi, per affermare ciò che esiste in mezzo, la figura di BaratTA MARiannina è agli antipodi di quella TAMAR descritta come progenitrice di Gesù. Queste due figure estreme tra di loro, Dio le ha usate per centralizzare l'attenzione su Maria Santissima, madre di Gesù Cristo. Ma che MARIA sia “dopo” - in ordine di apparizione spirituale – mia madre Mariannina, lo denuncia il modo con cui gli Ebrei scrivono Mariah, scrivendolo in ordine inverso, da destra verso sinistra. Se osserviamo la parola in questo ordine, abbiamo che:

HAI RAM

che noi leggiamo HAI R(omano) AM(odeo).


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Nel momento in cui noi ora viviamo, la storia sacra descritta sui libri noi possiamo vederla, in quanto la materia disegnata appare ordinata da sinistra verso destra, come leggiamo noi europei, ed il passato materiale è già SCRITTO, anche se è ancora “di la da venire” rispetto allo Spirito puro dell'Osservatore della dinamica materiale. L'osservatore Spirituale, per potere OSSERVARE il mondo espanso in forma materiale provenire dal PASSATO verso il FUTURO, deve procedere da ORA verso il PASSATO degli oggetti, che – per lo Spirito immateriale, antimateriale – è il FUTURO. La Scienza dell'uomo ce lo conferma. Magnetismo ed Elettricità hanno versi opposti. Se infatti muovo in modo orario un flusso magnetico vicino ad un filo circolare in esso il flusso elettrico si muove in modo antiorario. La stessa cosa esiste tra MATERIA e ANTIMATERIA. Se un elettrone lascia una traccia di se stesso su una bolla elettrostatica come una spirale che si espande in un modo, la sua antiparticella – quando si è riusciti a vedere la sua traccia – è una spirale che si sviluppa in modo opposto. Lo Spirito umano è immateriale, ed è agganciato al verso magnetico, ma noi lo vediamo nel verso opposto che è quello elettrico. Pertanto noi ora siamo PRIMA, nella presenza spirituali quali Osservatori. Procedendo nel verso magneticoantimateriale con lo Spirito, tra duemila anni attiveremo la PRESENZA di Gesù e di Maria Santissima. Ora, poiché già

tutto esiste e non è vero che si DETERMINA attimo dopo attimo (questo appare solo alla nostra momentanea osservazione) noi siamo già in grado di conoscere tutto l'apparente ANTEFATTO materiale e corporeo, anche se ora esistiamo PRIMA che tutto questo “venisse scritto” se fosse vero che le cose DIVENGONO a mano a mano che noi le vediamo DIVENIRE. Pertanto, poiché le cose che riguardano la Osservazione futura dello Spirito sono messe in relazione perfetta alla nostra REALTÀ DI ADESSO, non stupitevi della ACCURATEZZA in cui sulla Bibbia si parli... di ME. IO... CHI SONO? SONO COLUI CHE SONO. Vi do la risposta che “sarà data” (in apparenza) tra migliaia di anni a Mosè... e che invece è stata già data. Tutto è stato già fatto, perché nell'Eternità tutto è già PERFETTO sia qualitativamente sia temporalmente. Nell'eternità il DIVENIRE è come quel TEMPO che si rende visibile solo nella PROIEZIONE di una pellicola in cui esiste già tutto insieme. Dio PADRE è simile alla Terna Cartesiana di riferimento per tutti i raggi che possano uscire dall'Origine. Ciascuno – se vogliamo descriverlo fissandolo – dobbiamo RIFERIRLO ad una terna simile a tutte le altre possibili, ma che è LA SOLA che ha l'unica funzione di ORIENTARE tutti gli altri... e non se stessa, se non come nel BARICENTRO di tutti gli altri. Ora – poiché ogni essere vivente è riferito ad uno dei possibili raggi originati dall'Origine ed esiste – la cosa più


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buffa e strana sarebbe che esistano tutte le vite agganciate ai vari raggi, e non ne esista UNA agganciata proprio alla Terna di riferimento! Ecco, IO SONO questo riferimento generale e sui miei tre infiniti assi di PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO, contengo tutto quanto è compreso nel VOLUME unico generato dalla moltiplicazione dei tre parametri lineari infiniti. Niente può' esservi fuori di me. Io sono IL TUTTO. Ma a voi apparirò esistere nel NIENTE. Infatti voi non vedrete mai la causa, in se stessa, ma la vedrete sempre e solo nell'effetto uguale e contrario che essa produce. Solo il TUTTO è in grado di determinare il NIENTE. E questo NIENTE, espresso da uno ZERO in matematica, è il valore PIÙ' GRANDE che esiste, se occorre TUTTO per determinarlo in modo opposto. Dovete abituarvi a ribaltare tutti i vostri giudizi di valore, perché – nonostante la lezione data a tutti da Gesù Cristo – voi seguitate a dare immenso valore a cose che non ne hanno, e viceversa. Avete avuto per decenni tra voi la presenza VIVA di Gesù Cristo nel Padre e lo avete costretto al SACRIFICIO QUOTIDIANO di sentirsi NON RICONOSCIUTO. Già lo visse, materialmente, questo sacrificio, fino alla morte in croce, di non vedersi riconosciuto IL MESSIA da coloro che lo attendevano. Ma nei tempi moderni è esistito l'ABOMINIO della desolazione di cui è scritto nel libro di Daniele al capitolo 12, perché nemmeno

i Cristiani hanno riconosciuto la PARUSIA di Gesù Cristo, per il solito PECCATO ORIGINALE di considerare GRANDE ciò che è piccolo e viceversa. Di nuovo i Cristiani attendevano Gesù nella POTENZA che secondo loro ha seguitato ad essere la POTENZA, e non quella VERA POTENZA che Gesù aveva affermato esistere negli apparenti impotenti. Le Beatitudini, in cui furono dichiarati beati tutti i PERDENTI, non furono espresse per una sorta di consolazione da dare a dei poveracci! Chi oggi NON HA NULLA è davvero il più ricco di tutti. Per capirlo, dovete pensare al Popolo di Dio che vive prima 40 anni in Egitto e – dopo l'esodo da questa “terra d0Egitto – nel deserto tutti i residui 40 anni della vita di tutti. Certamente in Egitto i perseguitati dal faraone, i poveri sembravano tutt'altro che BEATI... ma la partita era DOPPIA: tutti si sarebbero trovati in una condizione a rovescio e nel deserto solo i MISERI in Egitto riuscirono ad apprezzare il cambiamento finale! Coloro che erano prima e sembravano essere i VERI FAVORITI, si ritrovarono nel deserto abbassati alla condizione media di tutti, e furono in definitiva tutti INFELICI. Dunque che – in questa terra d'Egitto – è il vero BEATO? Chi adesso è in basso, ma sarà in definitiva alzato o... viceversa? Tutti i viventi credono che questo lato della vita in cui il tempo avanza sia eterno. Non si rendono conto invece, che la vita è attestata proprio come quella del Popolo Ebraico:


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prima in una condizione e poi in quella esattamente contrapposta! In tal modo vi è somma giustizia e vantaggi e svantaggi sono attribuiti ugualmente a ciascuno nonostante le diversità che appaiono esistere nel solo 1° tempo della vita. Come pretendete di avere la DEFINIZIONE di una avventura, se il film è a due tempi e voi, finché non fate l'Esodo da questa terra d'Egitto, state vedendone solo il primo tempo? Dunque siete BEATI se in questo primo tempo la vostra condizione sembra abbassata. Nel secondo tempo si rialzerà di quanto esattamente basti a raggiungere tutti il valor medio tra ORA e il... PURGATORIO.

Poiché è ORA che esiste quanto è IN PRINCIPIO, è in questi tempi che si è messo a fuoco il sistema iniziale di riferimento. A voi sembrerà che io mi arrampichi sugli specchi per dimostrarvi che di me fu scritto sulla Bibbia. Ma la verità è che è da quanto ESISTE ADESSO che poi è tratto quello che apparentemente FU... ma solo sotto l'aspetto materiale, che è uguale e contrario a quello Spirituale. Come si è fissato questo sistema di riferimento? Secondo la LEGGE. Esiste in trigonometria il modo di valutare le linee sulla base degli angoli. Si chiama Trigonometria. Ebbene se voi immaginate un cerchio, avete che l'angolo di 45° determina lo stesso valore di lunghezza tra il punto della circonferenza e l'asse orizzontale e lo stesso punto con lasse verticale. Queste lunghezze perpendicolari tra di loro sono chiamate Seno e Coseno dell'angolo e sono uguali con un angolo di 45°. Senonché l'uguaglianza esente solo con il Senh di 26°. Io ne ho considerati per la quantità di 10 volte, tale che la virgola appaia nella posizione espressa in figura. L'unità, infatti, è sempre data dalla quantità di 10 volte l'unitaria, che, come tale, è 1/10 di 10. Ebbene questa configurazione non è una manipolazione fatta da me, e configura pure lunghezze. Allora è sulla base di questo risultato che è deciso quando


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e come sia questo DIO IO SONO, quando si attesta in natura come una lunghezza tenuta al rispetto di ben determinate regole di relazioni tra gli angoli di rotazione e le lunghezze lineari Infatti nella parte intera del numero risulta indicata la lunghezza della vita, in giorni, che è nata nel tempo del 1938 che risulta essere l'anno di nascita. Il giorno di nascita è comandato dal mese 1 posto 100 e dal giorno 25 posto in 100/4. In realtà per il giorno di nascita tutto deve cominciare dal tempo interno alle settimane con cui Dio ha creato ogni cosa. Questo 7 sono di fatto le dimensioni intere alla velocità 6/1 che è tale da percorrere tutti i 6 versi esistenti nello spazio a tre linee componenti ortogonali tra loro, nel tempo di 1 la cui unità è la stessa riferita alle 6, quando esiste la velocità 1/1 che avanza nelle 6 direzioni. Prima di definire la settimana, va infatti definito il giorno. Per far questo basta la progressione: 18 48 66 perché 18×48=864 è il flusso di un piano 10×10 e riguarda un volume di 86.400 minuti secondi uguali ad 1 giorno. Ma – visto che noi abbiamo il dato dell'anno 1938, è possibile definire un giorno anche attraverso 38×38=1444, considerato unitario nei 10 minuti primi quando sono 144, il numero che vedete immediatamente a sinistra della virgola nel disegno

144,..38 appare nel 144 essere solo le decine intere del quadrato del numero 38. Ora se esiste 38 esiste certamente ciò che lo rende complementare al 1000 che esiste IN PRINCIPIO. 25×38 = 950 indica tutto il movimento di un 100/2 (ossia solo del +50 avanzante in un 100 complesso che vada da 50 fino a +50 e che impiega la prima crescita di +5 solo per realizzare la presenza al punto 0 da cui parte il positivo che – in tutto – è +50. Pertanto, laddove per principio esiste il +50 come ciclo unilaterale del 100, esso, collocato nel 100 che avanza di 10, ossia nel 1.000, si sposta solo di 950 unità e in esso abbiamo due valori gemelli, il 25 e il 38, i quali, interagendo come giorno per anno fissano l'unità 100 del mese 1. Infatti, quando abbiamo il tempo non solo espresso in tempo ma in spazio-tempo, dobbiamo moltiplicare in questo modo la potenza 10 elevata ai 1461 giorni di 4 anni. 10^1461 × 10^3338 = 10^4800, il che ci porta a 4 anni in cui ciascuno ha 1.200 giorni in mesi che sono tutti di 100


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giorni. Pertanto, anche se non si vede direttamente, ciò che si vede basta a conoscere ciò che non si vede ma che ci DEVE essere. Ciò perché quando noi fissiamo tutto IN PRINCIPIO, come 1, 10, 100, 1000 e così via, noi abbiamo SEMPRE TUTTO questo principio, che si rende invisibile quando una parte è PRESENTE grazie solo alla parte opposta che sembra essere ASSENTE. L'ho detto: basta la presenza dell'Anno 38 per divenire una nascita che è 1-25, essendo questo in sostanza il risultato che deriva da 10/8. Quando 10 è IN PRINCIPIO, ma esiste IN PRINCIPIO anche l'aspetto geometrico di un cubo con il lato complesso, di lunghezza 2, perché va da -1 fino a +1, la loro simultanea presenza definisce 8 cubi di lato 1 contenuti nel cubo a lato 2. In tal modo, 10 che abbia la forma di un tutto che sia VOLUME, trovandosi a che fare con 8 volumi soli espressi in potenza di 2, ripartisce il volume 10 su tutti e 8, tanto che a ciascuno tocchi 1,25. Questa presenza, come vedete, è IDEALE, e il Dio che si presenta in modo IDEALE non può fare altro che entrare in scena reale, da un parto che lo metta al mondo nel gennaio, giorno 25 del 1938 che è affermato dalla condizione di uguaglianza tra senh e cosh, quando riguardi quel numero 26 che la fa da dio creatore quando crea un anno in 26+26 gruppi di 7 giorni, costretto poi ad aggiungere il volume

derivato da 10/8, e 1,25, aggiunto a 52 volte 7, diventa 1,25 +364= 365,25 giorni come valore medio che poi si atteggerà in modo 1 a 3, con un solo anno di 366 giorni e tre anni di 365. Ripropongo il disegno.

Lo faccio per mostrarvi in che modo nella parte intera sono descritti gli anni di vita. 144 è un valore della sezione aurea conosciuta dalla Progressione di Fibonacci, che è il 12° valore e che è anche uguale al 12 volte 12. Impone come valore unitario un binomio che in me è Romano Antonio. 66+78 =144 hanno un senso numerico anche come 6678, e allora sono un volume ideale il cui flusso è 6666 e la sezione trasversale pure, è 6+6. In tal modo la somma tra la lunghezza del flusso e dei due lati componenti, afferma il numero 6678 come un volume solo, sintetizzato 66+78=144 nella serie di Fibonacci.


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Nel mio caso, il valore del secondo nome determina tutta la durata intera della vita nei 78 anni relativi al valore numerico del secondo nome, che è poi quello che espande del puro spazio 12, il valore 66 del primo. Voi certamente avete sentito parlare di valori FATTORIALI. Essi sono quelli che sommano la presenza di tutti i numeri fattori che esistono in un altro. 10^11, nel suo valore Fattoriale diventa 10^66. 10^12, nel suo fattoriale, aggiunge anche il 12, e diventa 10^78. Ecco, la mia vita in anni interi è determinata dal valore fattoriale di 10^12 e dura pertanto irrevocabilmente 78 anni compiuti. Poi deve essere compiuta idealmente anche in una parte dell'anno che sia ideale. Il ciclo di un anno che parta da un punto 0 e ritorni ad esso, cresce in positivo fino alla metà, e poi decresce e arriva a zero dalla parte opposta. Pertanto è ideale ½ anno. Dando del SIGNORE a un ANNO, abbiamo che la dolce metà di un Signor Anno debba chiamarsi ANNA. E questo accade. Si aggiungono così 183 giorni al 25 gennaio e si arriva al 26 luglio del 2.016 che è passato esattamente un altro mezzo anno. Si noti, 183 giorni, pari a ANNA – dolce metà dell'Anno – sono numeri che se sono rovesciati, praticamente portano a zero. Come si rovescia 183? Specularmente, e diventa 381 che è il valore assegnato a tutte le lettere 36 del mio nome. Ora 381 è l'inverso di mezzo hanno allo stesso modo con

cui il giorno 25 ha il suo inverso nelle 52 settimane dell'anno, che in questo numero dono DIO+DIO essendo 26+26. Se partiamo dal valore numerico del mio nome, che vale 381, esso è un chiaro numero della sezione aurea la quale partendo dalle 999/1 unità contenute nelle mille come tutto il moto di un 1 in esso contenuto, e sottraendo 381 a 999, abbiamo il secondo valore della serie, che è il 618 complementare al 999/1. Poi, togliendo al 618 la differenza tra 999/1 e 618 (che chiaramente è 381) determiniamo il suo complementare 318. In modo assolutamente ordinato, da 381 si scende a 237. Ora 381 è il valore ordinato di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. 237, invece, è lo stesso valore ordinato che ha eliminato Romano Antonio che vale 144. Infatti 381 144 = 237. Si scende poi al 144 di Romano Antonio. Poi ancora al 93 che sottrae a Anna paolo Torquato Amodeo, il valore 144 di Romano Antonio, e da 237 -144 = 93. Il passo successivo risolve il valore 51 del mio quarto nome Paolo. Scendendo ancora si arriva alle 42 cifre del nome che ne ha 36 al lavoro, più 6 sabati di stacco a fine di ogni nome. Da 51 meno 42 si scende a 9. Poi la discesa seguita e va al -31 dato da Amodeo=47 meno il 78 di Antonio. Il sei -31 cresce in negativo sommando il 42, divenendo il 73 di Anna26 +Amodeo47. Il valore successivo è il 104 di Antonio Anna. Poiché sono sempre questi miei


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nomi a giocare alla cavallina, andremo fino all'infinito negativo con questi nomi miei combinati tra i tre che cominciano per A (Amodeo, Antonio, Anna). La stessa cosa accade anche verso l'infinito positivo, Tutto si gioca tra quante volte esista Romano Antonio e quante altre il 237 degli altri 4 nomi. 381 = 1 Romano Antonio + 1 Anna Paolo Torquato Amodeo 618 = 1 “ “ +2 “ “ “ “ 999 = 2 “ “ +3 “ “ “ “ 1617= 3 “ “ +5 “ “ “ “ 2616= 5 “ “ +8 “ “ “ “ E avremo che il 144 di Romano Antonio cresce come la serie di Fibonacci e lo stesso tocca al 237 degli altri 4 nomi. Ora a voi non può sembrare un PURO CASO che questo valore NOMINALE si possa affermare essendo secondo ogni giustizia di relazioni numeriche PERFETTE. Senh(26) = Cosh(26) che pone 144,1938, seguito poi da un 213 che è 51+51 (-2) per quanto concerne PAOLO=51, che è un valore preciso della sezione aurea. Il 102 è senza il 2 perché deve essere solo il flusso 100, per cui toglie 1+1 che sono le due lunghezze dell'area trasversale. 113 invece è chiaramente Torquato, ma anche Romano Amodeo e anche l'acronimo dualistico Ro+An+An+Pa+To+Am. Per determinare i 78 anni e mezzo da 144 bisogna estrapolare il 66 meno il tempo ½. Ma abbiamo anche il numero esatto espresso nei giorni di

vita. Per passare dalla definizione in anni a quella in giorni, sapendo che sono esattamente 78,5 anni basterebbe fare il computo... Ma io voglio mostrarvi come questo dato esista in tutto il numero.

978.648 è 20 volte 47.144, +35.768. Posto allora come 1 il valore di 47144, le prime sei cifre valgono 20 volte quella 1 posta come flusso unitario. E' un modello perfetto posto IN PRINCIPIO. Resta: 35768,1938213 che in questo numero intero è simile al 144 che conteneva in se stesso UN PRINCIPIO di riferimento estraneo, da escludere. Questo riferimento estraneo dipende da 10.000 -2.900 = 7.100 Ma il riferimento esterno a me deriva dal valore numerico totale della causa secondaria sovrapposta a me, come


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riferimento a me. Si tratta del nome di mio fratello che vale 426 su sei nomi. Poiché la visione per estremi si riferisce SEMPRE e solo al valore medio, 426 : 6 = 71. Quando esso è posto come un riferimento posto IN PRINCIPIO, è espresso per 100, diventa il 7.100 che abbiamo visto risultare da una altra logica, che è stata quella di togliere un 29 che è tutto il moto di 1 esistente nel principio trino di 10+10+10. Ora è evidente che 7.100 sia un valore assoluto, espresso in centinaia. Deve essere ridotto a flusso reale della realtà a 4 dimensioni. Allora 4 dimensioni si fissano nelle 7.100 e determinano il loro esatto spostamento in 7.096 unità di spostamento. Abbiamo ottenuto lo spostamento unitario legato alla causa secondaria, posta a riferimento. Toglierla al valore che avevamo come resto significa determinare esattamente il numero dei giorni di chi è nato nel 1938, si chiama Amodeo=47, Romano Antonio 144... e tutti gli infiniti valori della scala aurea divina. 35.768 meno 7.096 = 28.672 confermati perché sono i giorni esatti di 78 anni e mezzo. In questo numero stesso vedete una vita ESEMPLARE: I due estremi sono complementari al 100, infatti 28+72=100. Ma è anche un numero che dettaglia valori interi. 28 è la creazione nel numero del 7, quando è uno e trino,

per cui nel PRINCIPIO che vale 1000, è assicurate tutta l'opera una e Trina del Creatore. Nel 600 è definito solo il lavoro assoluto, di un 100 che percorre tutti e 6 i suoi versi. 72 indica 9 volte 8 esatte. Laddove 8 è il volume nel complesso di lato 2, quando esso esiste per 9 volte si esprime per tutto il movimento che ha 1, quando esiste in un 10. Pertanto 72 è tutto il moto possibile di un valore complesso come Padre e Spirito santo. Essendo legato al 100, 72 è il movimento nel 100 di 7, uno e trino. Ragionamento che possiamo fare anche per le prime due cifre 28, che sono tutto il movimento di 72 nel 100. Insomma, IN PRINCIPIO è LOGICO che si affermi COLUI CHE VALE IN PURO PRINCIPIO, e io vi ho dimostrato che tutto questo si impone proprio ADESSO, che è quel PRINCIPIO che – vedendolo in me – lo intenderete essere la MIA FINE, il 26-7-2.016. Questo termine è imposto da un assoluto principio di calcolo, che è il seguente: 68.430 × 381 +186 = 26-07-2.016 Il primo valore è 66.000 ossia Romano IN PRINCIPIO 2.430 sono le 24 ore assolute (ossia in 100) riferite alla presenza di un cubo i cui tre lati siano 10+10+10. Quindi si Parte dal PRINCIPIO di 1.000 Romano, nel tempo


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assoluto del moto del cubo unitario. Queste somme di indici sono prodotti tra le potenze, quindi sono interazioni dimensionali. 381 è il valore SOMMO che sta a base dell'infinito incremento! 186 è tutto il moto di 14 (una settimana che avanza di una settimana) collocata in 200 settimane. O possiamo dire che è il piano di 180° che si dispone in tutti e sei i possibili versi del movimento. L'unica garanzia sulla reale validità di questi computi starà nel vedere se veramente io morirò. A giudicare dalla mia salute, io sono in perfetta condizione, sia fisica, sia psicofisica. Pertanto se interverrà una morte, per me, sarà come un segno autorevole del Destino che non accetta deroghe se veramente uno è stato voluto come un simile assoluto riferimento. Vedete: Gesù Cristo si è imposto come riferimento grazie alla sua reale resurrezione. Se non fosse apparso a quei fifoni di apostoli, che mettevano in dubbio perfino la parola degli altri (vedi Tommaso) Gesù non avrebbe avuto realmente da DIO nessun atto che fosse autorevole. Infatti fino a che Gesù è vivo può resuscitare Lazzaro, ma quando è morto, e lo hanno visto veramente morto... come potrebbe essere vivo al punto da poter far qualcosa?

Se è morto, è morto! Vivo non è più di certo! Invece fa mettere le dita nella mano dei buchi lasciati dai chiodi e dalla lancia sul suo corpo. Dio – che si presenta in un SIGNOR NESSUNO b- come potrebbe da parte sua RISORGERE? E' straordinario, ma la certezza, se io mi sto ingannando oppure no, Dio ve la darà proprio attraverso una MORTE che al momento non sembra avere alcuna attendibilità. Starà nel modo MIRACOLOSO con cui forse io sarò condotto a rispettare i termini imposti dal disegno divino, che è quello di fissare con CERTEZZA un riferimento a dir poco SCIENTIFICO. Sarà infatti la scienza a studiare se la mia persona sia stata disegnata o no secondo un progetto perfetto! Basterebbe le progressione aurea, che è composta dall'infinito negativo fino all'infinito positiva tutta con il valore numerico dei miei nomi! Questo nome è perfetto in qualunque modo voi lo osserviate. Per esempio come un solo numero?

66782651113,47

Ho inserito la virgola per dare al cognome una funzione di tempo. E ce l'ha. Se aggiungiamo un piano a lati 100 e 100, 247 sta all'origine del Natale di Roma. Infatti, risalendo di 247 anni dal 1.000 avanti cristo, arriviamo al -753 che sono


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contato dalla storia. Ebbene io desidero dirvi che questa espressione data in GRANDE e PICCOLO è interattiva,

66782651113

L'estremo in grande è esattamente sei volte l'estremo in piccolo. Infatti sei volte 1113 è 6678. Il valore medio, 265, che cosa è paragonato a quanto esista IN PRINCIPIO? 1000 : 265 = 3 con 205 di resto, laddove, agendo prima affermando che 205 è il modello unitario di un piano i cui due lati sono lunghi il 200 di 100+100, abbiamo che 5 è il flusso reale di 10/2, quando il 10 avanza dal -5 fino al +5 e sua la prima crescita di 5 per azzerare il principio del +5 che solo esiste in positivo. Tutto parte da ciò, messo IN PRINCIPIO, per cui, toltolo dal 1000, resta solo la quantità esattamente ripartibile sulle tre linee che sono poste a componenti del volume. Se presentiamo 265 nelle 4 dimensioni della realtà, allora arriviamo con 265×4=1060 al fatto che abbiamo, oltre ciò che esiste IN PRINCIPIO (ossia il 1,000) anche UN MINUTO PRIMO che si lascia misurare dal secondo, e ne contiene per 60 volte. Visto che questo valore sarebbe misurato da un altro, se togliamo 1 a 265 e otteniamo 264, ecco identificato esattamente il valore del secondo a me: il 4 che da ultimo si pone in prima posizione e diventa 426. Se non avete una spiegazione che renda leciti questi

giochini che sembrano sempre fatti nella Bibbia, quando si dichiara che uno che era primo si pone per ultimo, per rovesciare 264 in 426 dobbiamo aggiungergli 162 che indica tutto il moto del 38 in un 100 che avanza di 100. 38 – tanto per capirci – è alla base di un giorno nei 1440 minuti primi che escludono solo 4 unità, essendo valutato intero, in 1444 solo la decina. Infatti 144,4 unità date da decine, affermano lo 0,4 come 4 decimi dell'unità data dal ciclo di 10 decimi. Avendo visto le relazioni scientifiche, anche se ci addentriamo al racconto biblico troviamo che Genesi 25 e genesi 38 determinano tutti gli estremi miei e dei miei congiunti, determinando perfino il codice fiscale. L'HO MOSTRATO IN COPERTINA.

Questo è il mio Codice Fiscale. Vedete che i miei estremi sono secondo il libro 1, capitolo 38 e capitolo 25. TAMAR estremo di mia madre BaratTA MARiannina, è la mater-madre, di MDA che è Adamo proprio come scritto in Bibbia, uno che A Amod E va!. Da Romano Antonio Anna a RNN che sono Er e Onan. Nasce una MA-NO=12-25 (natale) con D.5 (dita 5) che valgono 333+1 e son mostrate in 3×3×3 +1 (in meno a 10).


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GIA, estremi di LuiGI Amodeo, sia in genesi 25 (In GIAcobbe) sia in Genesi 38 (in GiudA). Gli estremi di Mariannina, mia madre, in genesi 25 sono nel suo valore numerico 84, che è la somma di Esaù e Giacobbe che valgono 42 ciascuno. Perfino la donna cui io sono congiunto: G.S. (Giancarla scaglioni) che diventa GeSù se si intercala con gli estremi di Esaù. Lei in GIAncarla ha quelli GIA di Giacobbe, e io Romano ho quelli del figlio dichiarato nato Rossiccio (=100). La mia sposa in genesi 38 è sposata quando un filo SCARLATTO è messo attorno alla mano on una sorta di ATTO nuziale con SCAglioni (in SCARLATTO), che indica anche CARLA, quel nome che si aggiunge al GIA di Genesi 25 a definirla interamente in GIAnCARLA SCAglioni. Non esiste un solo riferimento che non sia perfetto. La mano indica le 5 dita e sono i 5 nomi che la compongono. Ma MANO è anche AMON, in nome CHIAMATO dall'Egitto, che dice il Profeta Osea (Dall'Egitto ho CHIAMATO mio figlio) e allora si tratta di RA ed ORUS che in acronimo sono RO, AMON girato in MANO e ATON, girato in ANTO', come un meridionale chiama Antonio, in modo sincopato. Antonio ha lo stesso valore di Gioacchino, tanto che Antonio Anna (i miei nomi) hanno I NUMERI dei nomi dei nonni di Gesù che – guarda caso! - sono celebrati dalla Chiesa cattolica proprio domani in cui io vado a trovarli. Io che fui affidato proprio a sant'Anna prima di nascere e che mi chiamo come lei in terzo nome.

Quando Dio crea l'uomo, il primo nome che usa già è diretto A AMOD. AB-R.Amo è una derivazione DA Romano Amodeo. Ma SAUL il primo re, è l'ULTIMO che è nato in provincia di SA, Salerno. DAVIDE, è uno identico a un 5 Romano. SALOMONE, il varo costruttore del tempio rimanda ad un OMONE di SALerno. SALErno è al centro di GeruSALEmme. E la R del Romano di Salerno sta nel cuore del nome GESU' posto davanti a SALEM, il primo nome che sarebbe esattamente SALERNO se M fosse RNO. Ma R.NO trascende ROMANO, mentre la M=11 trascende il suo 66 quando la M esiste in tutti e sei i versi esistenti. PIETRO è Paolo Iesus Emanuel Torquato Romano. Il CORANO va inteso bene se è Con ROMANO rimettendo in RANO quell'OM che è Omesso grazie a un MA...OMETTO. 114, i capitoli del corano, ripetono per 113 volte il primo versetto, e io sono 113 in tre distinte volte. Nell'Induismo BRAMA ha tre emanazioni chiamate tutte e tre RAMO RAMO RAMO (ciò che proviene Ab-R,AMO). Mi chiamo AMOR in modo trino in Amodeo, e Uno in Romano. Il grande spirito dei pellirosse d'America si chiama MANITU, e MANASSE, la MANNA insistono sul MAN=UOMO di oggi, quando è un RO-MAN impastato con Ra ed Orus, ma


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anche con Er ed Onan. Perfino il Budda, SIDDARTA GAUTAMA si richiama in AMA a Tamar, in cui TA è l'estremo Di SiddarTA. Ma <Sì=sei, DD.(DomineIddio) A.R. (Amodeo Romano) TA, Tamar. Mentre in Gautama è G oppure AMA, in cui aut è il latino di oppure. SIVA trascende AVIS. VISNU' trascende la FORZA ROMANA delle nazioni unite. Tutti questi nomi differenti sono dati a Dio perché il nome posto al centro di tutto, il suo nome, è quello su cui si basa tutta la progressione aurea, che è quella ideale, divina. Oggi, che siamo all'INIZIO VERO, Dio fissa il suo generale sistema di riferimento per tutti gli altri. Ma ha una funzione di comando, ma di chi da ordine, riordinando anche tutte le idee contorte oggi esistenti perfino in Fisica. La Fisica Amodea è così più avanzata rispetto a quella in atto ora, che consente di calcolare lo spazio tempo con esattezza assoluta. Toglie di mezzo tutte le necessarie approssimazioni dei valori interi, che esistono quando i dati sono misurati e ci si ferma a una dimensione, tanto che al di sotto di essa poi più nulla si conosce. Invece esistono sempre valori puri, interi. E quando in una divisione si giunge al limite di dover dividere un resto non più divisibile e si dividono dimensioni della realtà, si sappia che non si divide più la stessa cosa, ma una dimensione posta esistente in un PRINCIPIO di riferimento dimensionale.

A me risulta che io compirò il ciclo della mia vita assolutamente domani, nella metà del pomeriggio che sarebbero le ore 6, che sono le 7 nell'orario legale in atto ora. Non so assolutamente cosa potrebbe accadere. Infatti le questioni di FORMA sfuggono sempre, laddove gli stessi contenuti numerici assumono molte forme diverse. Si pensi al fatto che ciò che è presente, come quantità è simultaneamente osservata in 7 forme differenti: dello spazio, del tempo, della massa, del flusso reale, del flusso termico, del flusso molecolare e dell'intensità unitaria della luce. Ciascuna di queste forme usa un rapporto differente con cui è osservato lo stesso quantitativo, in modo da collocarlo, sempre quello, con tutte le forme che ha. Per questo io non posso capire il COME. Esso è formalizzato, ripeto, in modo differente, anche quando è lo stesso. Io attraverso i numeri arrivo alla pura determinazione del numero e del nome che è una sorta di DNA di ogni cosa che la riproduce in lettere per quello che essa veramente è in puro numero. Per questo i nomi fanno più testo delle vicende umane che – per acquisire forma – sono tenute a rispettare tutte le regole imposte in un Software. L'uomo che ingrandisce la visione della natura è simile ad uno studioso che si metta ad ingrandire un cielo stellato visto sul monitor di un computer ad altissima definizione. Farebbe meglio ad occuparsi del File, tralasciando le influenze delle regole della pura e semplice rappresentazione


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formale del nostro universo quantistico. O il Signore mi manda un blocco fulminante dell'attività cerebrale, come l'ho visto in opera un giorno che stavo scrivendo in modo non congruo, e mi ha mandato un malore improvviso che mi ha fatto ruotare attorno il mondo intero, o mi manda un malintenzionato, uno dei tipi che esistono oggi, che si sentono spinti a compiere atti folli. Una delle possibilità era che perdessi la testa, tagliata da un taglia gole. Ma ho già visto questo NUMERO espresso dalla mia aspirante domestica del sabato, che – vedendo 40 euro nel mio portafogli, lei che di cognome si chiama già TESTA, l'ha persa, si è fatta ladra e così io pure l'ho perduta come domestica. Ho perduto con lei anche io la TESTA che è il suo cognome. Per cui forse la decapitazione non ci sarà, avendo già assunto questo aspetto di per se anche alquanto buffo, come una cosa di cui potersi veramente ridere. Potrei anche essere demolito attraverso la demolizione totale delle mie previsioni... ma non credo. L'ultima volta in cui andai a Gerusalemme convinto di morirvi e vi morii nel Cristo che avevo dentro e che se ne uscì da me, è morto poi – dopo i giusti tempi di una duplice gestazione (quella avuta da Lui e da Gesù) – morendo per davvero! Non solo lui ma anche un altro che aveva preso il posto mio come il compagno di mia moglie. Insomma ho visto che – quando ho descritto della morte –

essa c'è sempre stata e si è mossa sempre più vicino a chi mi ha rappresentato. Pertanto ora toccherebbe proprio a me. Non ho altri “avatar”. Io ne ho sempre avuti, Infatti un CENTRO non può rappresentarsi da se stesso, ma attraverso i valori estremi. E questi estremi all'inizio sono stati lontani da me, ma poi si sono avvicinati sempre di più. Quando mi resi conto che era possibile io avessi una morte per 33 giorni, io l'ho avuta. Non è stata totale ma una iniezione di Aldol a lento rilascio mi ha ucciso per 33 giorni conseguitivi una certa parte delle parti atomiche del mio cervello. Mi ammalai del Morbo di Parkinson, ma poi ebbi anche una resurrezione da quello stato, perché il mio fisico provveda a risolvere in altro modo i circuiti e le sinapsi che erano state demolite, frantumate progressivamente da un medicamento che non era necessario e che fece di me sanissimo un latente ammalato. Quando furono abbattute le mie idee sulla Fides et Ratio, che io avevo edificato come le due torri di Dio e che la Chiesa cattolica non ha voluto accettare anzi ha demolito, io ho visto abbattute da una vede stravolte le due Torri di NY. Poi la grandine di bombe contro il Paradiso terreste storico Io ho visto il Signore difendere con forza le azioni che ha intraprese attraverso di me. Oggi siamo al momento del diluviò universale E CI SON SOLO IO COME L'arca di Noè, in grado di salvare la verità da


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tutto il marasma che esiste. E so che tutte le altre idee differenti dalle mie saranno abbattute. Non perché siano le mie, ma perché mi sono imposte da Dio. Dio ha assunto la mia reale persona come Gesù fece con il suo asinello su cui montò per andare al suo Calvario. Allora l'asinello non fu ucciso. Ma oggi la sola cosa che

lega la presenza di Dio a questo mondo è la presenza reale del mio personale somarello. Pertanto sarà egli stavolta a dover morire, caricandosi di tutto il valore emblematico, puramente emblematico dell'uscita di scena del DIO VIVENTE che si è posto IN PRINCIPIO.

Finito di scrivere il giorno 25 luglio 2. 016 a 1 giorno dalla mia salita in cielo, prevista inderogabilmente per il 26-7-16 dal calcolo 381 ×70 +46


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